Dalla Potemkin ai trattori – Il cinema sovietico commentato da Brasillach

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In appendice all’edizione 1943 della sua “Histoire du cinéma”, Brasillach scriveva che la propaganda di tipo marxista porta in sé un veleno che le è proprio. In realtà lo scrittore aveva sempre seguito con attenzione il cinema sovietico, cogliendone i pregi e i difetti e comunque non esorcizzandolo in sé per la sua natura propagandistica. In diversi capitoli della sua opera, qui riuniti in modo artificioso ma rispoettoso delle linee filologiche dell’opera stessa, analizza la produzione realizzata in Russia dall’ottobre 1917, tenedo ben presente che questa nuova arte è un’arma moderna.

Brossura, 14 x 21 cm. pag. 148 allegato DVD “Chapaev” 1934

Stampato nel 2015 da Effepi

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Descrizione

Attilio Cucchi

In appendice all’edizione 1943 della sua “Histoire du cinéma”, Brasillach scriveva che la propaganda di tipo marxista porta in sé un veleno che le è proprio. In realtà lo scrittore aveva sempre seguito con attenzione il cinema sovietico, cogliendone i pregi e i difetti e comunque non esorcizzandolo in sé per la sua natura propagandistica. In diversi capitoli della sua opera, qui riuniti in modo artificioso ma rispoettoso delle linee filologiche dell’opera stessa, analizza la produzione realizzata in Russia dall’ottobre 1917, tenedo ben presente che questa nuova arte è un’arma moderna.

Brossura, 14 x 21 cm. pag. 148 allegato DVD “Chapaev” 1934

Stampato nel 2015 da Effepi

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