Dal trattato alla sala d’armi – Studi e strumenti della scherma storica

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Nella storia della scherma è esistita una corrente meridionale chiamata Scuola Napolitana, attiva tra la metà del XVII e l’inizio del XIX sec., che ha sviluppato un metodo di insegnamento fortemente coeso per didattica, omogeneità linguistica, parentele e discendenze, elementi di innovazione, percezione esterna, strumenti adoperati; la scuola, in realtà distinta nelle correnti romana, napolitana, siciliana, fu strettamente legata agli ambienti più influenti del suo periodo: le corone spagnola e austriaca, il Papato, la corte di Cristina di Svezia, i Borbone, Napoleone. Questo compendio presenta una disamina comparativa delle tecniche di spada sola descritte dai principali autori della Scuola, sottolineando le analogie e le differenze di impostazione personale alla luce di una comune visione sul “giocare di scherma” alla napoletana; l’analisi del compendio non si limita tuttavia alle tecniche ma affronta il contesto storico e sociale in cui la Scuola si è sviluppata, senza trascurare le dimensioni linguistiche, oplologiche, storiografiche del fenomeno, che restituiscono maggiori garanzie al metodo d’indagine.

Brossura, 14 x 21 cm. pag. 133 con 13 illustrazioni

Stampato nel 2013 da Bonanno

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Descrizione

Francesco Lodà

Nella storia della scherma è esistita una corrente meridionale chiamata Scuola Napolitana, attiva tra la metà del XVII e l’inizio del XIX sec., che ha sviluppato un metodo di insegnamento fortemente coeso per didattica, omogeneità linguistica, parentele e discendenze, elementi di innovazione, percezione esterna, strumenti adoperati; la scuola, in realtà distinta nelle correnti romana, napolitana, siciliana, fu strettamente legata agli ambienti più influenti del suo periodo: le corone spagnola e austriaca, il Papato, la corte di Cristina di Svezia, i Borbone, Napoleone. Questo compendio presenta una disamina comparativa delle tecniche di spada sola descritte dai principali autori della Scuola, sottolineando le analogie e le differenze di impostazione personale alla luce di una comune visione sul “giocare di scherma” alla napoletana; l’analisi del compendio non si limita tuttavia alle tecniche ma affronta il contesto storico e sociale in cui la Scuola si è sviluppata, senza trascurare le dimensioni linguistiche, oplologiche, storiografiche del fenomeno, che restituiscono maggiori garanzie al metodo d’indagine.

Brossura, 14 x 21 cm. pag. 133 con 13 illustrazioni

Stampato nel 2013 da Bonanno

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