Coltelli d’Italia – Rituali di violenza e tradizioni produttive nel mondo popolare. Storia e catalogazione

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Queso libro, non a caso il primo dedicato ai coltelli italiani a serramanico, non si limita ad indagare minuziosamente i pur ricchi e finora inespolorati aspetti della produzione materiale nel corso del secolo passato, ma affronta compiutamente anche le profonde implicazioni sociali e culturali che il coltello ha assunto e per lungo tempo ha mantenuto (e in parte ancora mantiene) in Italia. “Spada del popolo” è stato romanticamente definito il coltello, ma una spada, un’arma che ha per lungo tempo significato la divisione e l’atomizazione del popolo in tanti individui isolati. Durante il secolo scorso in buona parte dell’Italia, non c’è stato uomo del popolo che nel proprio coltello accuratamente scelto, non abbia visto oltre all’uso come versatile strumento di lavoro, il segno tangibile della propria umana e virile consistenza, della dignità e dell’orgoglio personale.

Brossura 23 x 22 cm. pag. 268 illustrato con circa 170 foto a colori, 10 foto b/n, e 26 disegni b/n

Stampato nel 2008 da Franco Muzzio Editore

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Descrizione

Giancarlo Baronti

Queso libro, non a caso il primo dedicato ai coltelli italiani a serramanico, non si limita ad indagare minuziosamente i pur ricchi e finora inespolorati aspetti della produzione materiale nel corso del secolo passato, ma affronta compiutamente anche le profonde implicazioni sociali e culturali che il coltello ha assunto e per lungo tempo ha mantenuto (e in parte ancora mantiene) in Italia. “Spada del popolo” è stato romanticamente definito il coltello, ma una spada, un’arma che ha per lungo tempo significato la divisione e l’atomizazione del popolo in tanti individui isolati. Durante il secolo scorso in buona parte dell’Italia, non c’è stato uomo del popolo che nel proprio coltello accuratamente scelto, non abbia visto oltre all’uso come versatile strumento di lavoro, il segno tangibile della propria umana  e virile consistenza, della dignità e dell’orgoglio personale.

Brossura 23 x 22 cm. pag. 268  illustrato con circa 170 foto a colori, 10 foto b/n,  e 26 disegni b/n

Stampato nel 2008 da Franco Muzzio Editore

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