La morte della Repubblica – Gli Stati Uniti d’Europa

Secondo Dopoguerra Italia

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    La morte della Repubblica – Gli Stati Uniti d’Europa

    18.00

    Marco Mori

    “Siamo forse giunti all’ultimo passo, quello definitivo, quello irreversibile. Le fondamenta della Repubblica come è stata ideata dai padri costituenti, stanno per essere rimosse a favore di una nuova entità statuale: gli Stati Uniti d’Europa. Marco Mori ripercorre, in questo suo lavoro, le tappe che hanno condotto alla destrutturazione sistematica della Costituzione italiana e lo fa attraverso una ricostruzione non dei contesti e degli eventi che l’hanno permessa, creando un clima di generalizzato ricatto verso i popoli europei. Una analisi giuridica, ma alla portata di tutti, una disamina complessiva di un disegno che, se letto nel suo insieme, darà al lettore una inquietante consapevolezza: l’austerità che, tradotta in lingua corrente, significa povertà, paura del futuro, cancellazione dei diritti sul lavoro, delle garanzie sociali e tanto altro, è stata utilizzata come strumento di pressione affinché i popoli subiscano, quasi come una liberazione, l’atto finale, ovvero la cancellazione dello Stato in favore di una nuova entità giuridica costruita con i presupposti ideologici del liberismo più estremo e pensata da e a beneficio di una ristretta cerchia di speculatori internazionali”. Con la prefazione di Simone Di Stefano.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 242

    Stampato nel 2018 da Altaforte Edizioni

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    La repubblica transitoria. Considerazioni sulla disposizione che vieta la riorganizzazione del Partito Fascista

    13.00

    Stefano Stochino

    Dal dibattito in Costituente al processo a Julius Evola del 1951, dalla legge Scelba del 1952 alla legge Reale del 1975, per giungere alla legge Mancino del 1993 si dipana uno scrupoloso fil rouge politico e giudiziario vòlto all’istituzione di un monopolio ideologico con l’obiettivo di far assurgere a reato non solo i tentativi di replicare l’esperienza storica uscita sconfitta nel 1945, ma soprattutto il pensiero che ne costituì il sostrato dottrinale. La repressione penale nell’utilizzare simboli, manifestazioni esteriori e parole d’ordine nostalgiche, unitamente al divieto “culturale” di esercitare l’indispensabile funzione del revisionismo storico (tranne quella dell’unica vulgata ammessa) sono le due direttrici indagate dall’autore che, con rigore giuridico ed attenzione al contesto sociale, ci accompagna in un lungo estenuante presente che stenta a divenire passato.

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    La rivolta ideale 1993-1995. Nascita e tramonto del Movimento Sociale Italiano Vol. 2. L’ opposizione alla svolta di Fiuggi e la continuità ideale

    20.00

    Pietro Cappellari – Italo Linzalone

    A differenza di tutti i partiti della Prima Repubblica, il MSI è ancora fonte di ispirazione: il suo simbolo sopravvive, Almirante è spesso citato come un esempio e la parabola missina – uscita intonsa da Tangentopoli – è tuttora richiamata pubblicamente. Eppure il Movimento Sociale Italiano è stato, per mezzo secolo, la casa comune di tutti gli italiani che riconoscevano nel Fascismo un riferimento ideale, manifestando contenuti culturali e basi politiche estranee all’universo liberale. Queste pagine – che formano il primo dei due volumi – ripercorrono una parabola iniziata nel “cupo tramonto” della disfatta bellica e terminata a Fiuggi nel 1995. Ma c’è di più: raccontano la storia mai scritta di coloro che lottarono per rimanere fedeli alle idee di sempre e e per impedire che il bagaglio politico, culturale e spirituale – trasmesso loro dai reduci della RSI – andasse disperso.

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    La rivolta ideale 1993-1995. Nascita e tramonto del Movimento Sociale Italiano. Vol. 1. Le radici, l’identità e l’opposizione al sistema

    20.00

    Pietro Cappellari – Italo Linzalone

    A differenza di tutti i partiti della Prima Repubblica,  il MSI è ancora fonte di ispirazione: il suo simbolo sopravvive, Almirante è spesso citato come un esempio e la parabola missina – uscita intonsa da Tangentopoli – è tuttora richiamata pubblicamente. Eppure il Movimento Sociale Italiano è stato, per mezzo secolo, la casa comune di tutti gli italiani che riconoscevano nel Fascismo un riferimento ideale, manifestando contenuti culturali e basi politiche estranee all’universo liberale. Queste pagine – che formano il primo dei due volumi – ripercorrono una parabola iniziata nel “cupo tramonto” della disfatta bellica e terminata a Fiuggi nel 1995. Ma c’è di più: raccontano la storia mai scritta di coloro che  lottarono per rimanere fedeli alle idee di sempre e e per impedire che il bagaglio politico, culturale e spirituale – trasmesso loro dai reduci della RSI – andasse disperso.

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    La sovranità limitata dell’Italia sconfitta. 1948-1978: gli Stati Uniti, il mondo libero, Aldo Moro e il silenzio operoso

    18.00

    Pier Francesco Galgani

    L’Italia sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale e colonia americana in trent’anni di storia difficile e sanguinosa. Da Eisenhower a Kennedy, da Nixon a Ford e Carter, presidenti statunitensi protesi a mantenere l’Italia nel “Mondo Libero” isolando il Pci e permettendo al terrorismo nero e rosso di spiegare la sua azione, complice un colpevole “silenzio operoso”. Per decenni la strategia di destabilizzare per stabilizzare attraverso il Piano Solo, Piazza Fontana, il Golpe Borghese, fino alla strage di via Fani e al rapimento di Aldo Moro. La peculiare posizione dell’Italia nella Guerra Fredda, snodo per Medio Oriente ed Europa dell’Est, culla del più importante partito comunista occidentale, sono vitali per gli Stati Uniti nel controllo del Mediterraneo. Ma il meccanismo di Washington rischia di incepparsi quando Moro, per aprire le stanze del potere a masse popolari a lungo escluse (elettori PSI e PCI), tentò di costruire una democrazia matura trovando in Berlinguer e nel compromesso storico un prezioso interlocutore.

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    La traversata della destra. Dal Msi a Fratelli d’Italia e al governo Meloni

    20.00

    Adalberto Baldoni – Federico Gennaccari

    Il primo libro che in più di 400 pagine, arricchite da quasi 300 foto, racconta la storia di Fratelli d’Italia. La Traversata della Destra inizia nel 1946 con la fondazione del Msi per arrivare fino al governo dell’Italia e alle regionali di Lazio e Lombardia del febbraio 2023 che hanno confermato il consenso per la Meloni alla guida della Nazione, mentre il Pd ha eletto Elly Schlein. Fratelli d’Italia non nasce dal nulla ma è un partito che in dieci anni è riuscito a rivoluzionare il quadro politico nazionale. Il saggio è frutto di un minuzioso e capillare lavoro di ricerca, con testimonianze e interviste, passando attraverso le polemiche e le divisioni nel centrodestra, gli attacchi e gli insulti di avversari e opinionisti, le manifestazioni, i congressi, i sondaggi, l’utilizzo dei “social” e le elezioni amministrative, europee e politiche che hanno visto Giorgia Meloni passare da prima donna leader di partito in Italia a prima donna presidente del consiglio e Fratelli d’Italia crescere dall’1,9 del 2013 al 26% del 2022.

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    La vera storia dell’Uomo Qualunque

    10.00

    “Qualunquismo”. Pochi sanno cosa voglia realmente dire, a cosa si riferisca. Ma in tanti sono pronti a giurare che il “qualunquista” è un uomo egoista, gretto, che bada solo agli affari suoi, che evita qualsiasi impegno politico e sociale. Se invece leggiamo la straordinaria avventura di Guglielmo Giannini, fondatore del settimanale “L’Uomo Qualunque” e poi dell’omonimo partito politico, scopriremo che quel commediografo di successo, giornalista, scrittore, era un uomo serio, pur con le sue intemperanze, col suo carattere sanguigno e irruente. Scopriremo che il movimento politico che fondò aveva probabilmente un difetto fondamentale: era troppo moderno. Un’avventura brevissima, quella di Giannini. Il clamoroso successo del settimanale, alla fine del 1944, e del partito, alle elezioni per la Costituente e alle amministrative del 1946, fecero tremare i grandi partiti di massa, la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista, che, alleati nel CLN ma sempre in contrasto tra loro, trovarono un nuovo momento di unità nello stritolamento di un comune nemico che si era dimostrato in grado di catalizzare i voti degli italiani pacifici, lavoratori, stanchi di furori ideologici che avevano portato solo disastri. Alle elezioni politiche del 1948 ebbe inizio il declino dell’“Uomo Qualunque”, che fu inarrestabile. La politica “professionale” aveva vinto e si prese anche la vendetta con la “damnatio memoriae”…

    Brossura, 12 x 19,5 cm. pag. 113 con circa 9 illustrazioni

    Stampato nel 2013 da Solfanelli

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    La voce della fogna. Giornale differente

    38.00

    Con due interventi di Marco Tarchi, datati 2019 e 1991, ristamapa completa di quello che fu un esperimento unico e innovativo: per molti un manuale di sopravvivenza, una rivistina che cercava di tracciare i contorni di una visione del mondo alternativa occupandosi di politica ma anche di cinema, di musica, di lettereatura, di testro, di fumetti, di satira, di etica…

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 416 riccamente illustrato con disegni b/n

    Stampato nel 2019 da La Vela

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    Le Brigate Rosse Venute dalla Jugoslavia. L’organizzazione clandestina per la “seconda ondata” partigiana in Italia (1945-1948)

    25.00

    Roberto Gremmo

    Subito dopo la Liberazione, i comunisti jugoslavi erano davvero convinti che la rivoluzione proletaria fosse possibile anche in Italia perciò crearono nel nostro Paese un’organizzazione clandestina armata di “brigate rosse” che, a dispetto degli accordi di Yalta, dovevano preparare la “seconda ondata” del movimento partigiano… “La struttura cospirativa con la stella rossa venne sempre attentamente tenuta sotto controllo dallo spionaggio italiano e questo libro si basa proprio sui numerosi, clamorosi ma ancora oggi inediti, rapporti dei servizi segreti d’uno Stato democratico, ben conscio della loro pericolosa ed insidiosa attività sotterranea”

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    Le destre nell’Italia del secondo dopoguerra. Dal qualunquismo ad Alleanza nazionale

    19.00

    Giuseppe Parlato  – Andrea Ungari

    Il volume affronta analiticamente, nell’arco cronologico che va dal 1944 al 1994, le vicende di quei partiti, movimenti, politici e intellettuali che animarono l’azione politica della composita destra italiana. Partendo dall’esperienza dell’Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini, gli autori, da sempre impegnati nell’analisi della destra politica italiana del secondo dopoguerra, hanno ripercorso l’attività del Movimento Sociale Italiano e del Partito Nazionale Monarchico, ricostruendone i tentativi di realizzare una Grande Destra nel corso degli anni Cinquanta. Non è mancata, poi, la riflessione sulle testate giornalistiche che animarono il dibattito in campo conservatore, il «Candido» di Giovanni Guareschi e «Il Borghese» di Mario Tedeschi, evidenziandone l’atteggiamento nei confronti della questione di Trieste e nella valutazione della stagione del centro-sinistra e del compromesso storico. Il volume si conclude con l’analisi del percorso che condusse il Msi a trasformarsi in Alleanza Nazionale e con una riflessione sul rapporto tra destra e neofascismo che costituisce uno degli elementi più caratterizzanti dell’esperienza della destra italiana nella Prima Repubblica.

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    Le radici nascoste della Costituzione. La terza via, il corporativismo e la carta del 1948

    16.00

    Francesco Carlesi – Gianluca Passera

    La Costituzione italiana è stata spesso al centro di aspri dibattiti, ancor più oggi nell’epoca dell’emergenza pandemica. Molti l’hanno costantemente dipinta come la «più bella del mondo», per l’ampio spazio dato ai diritti politici e civili, altri l’hanno messa sul banco degli imputati considerandola obsoleta e incapace di garantire continuità politica e poteri adeguati ai governi. Eppure la parte più significativa risiede negli articoli che trattano di materie economiche: programmazione, ruolo economico dello Stato, riconoscimento giuridico dei sindacati, collaborazione dei lavoratori alle imprese, disciplina pubblica del credito, il Cnel, sono tutti elementi ricchi di spunti per chi volesse superare i dogmi del neoliberismo e dell’individualismo. Questo studio vuole andare alle radici di quelle impostazioni, che si collegano direttamente alle idee di «terza via» e socializzazione espresse dal fascismo, ripercorrendo minuziosamente tutto il dibattito costituente, la storia e il bagaglio culturale di tanti protagonisti.

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    Le tre età della fiamma. La destra in Italia da Giorgio Almirante a Giorgia Meloni

    19.50

    Marco Tarchi

    La destra in Italia ha vissuto diverse stagioni dal dopoguerra a oggi. La sostanziale emarginazione, pur con qualche tentativo d’inserimento nel sistema, all’epoca del Movimento sociale italiano. La fase della subalternità di Alleanza nazionale a Silvio Berlusconi. E oggi un’esperienza di guida del governo, con Giorgia Meloni, che sembra aprire orizzonti nuovi per una forza nazional-conservatrice e «afascista». Il politologo Marco Tarchi, un tempo dirigente del Msi, ricostruisce questo percorso insieme ad Antonio Carioti, mettendo in rilievo rotture e continuità che lo hanno caratterizzato, con una particolare attenzione al rapporto tra destra, sovranismo e populismo. Il conflitto tra Giorgio Almirante e Arturo Michelini, il progetto fallito della «Destra nazionale», il fenomeno della «Nuova destra», lo «sdoganamento» degli anni Novanta, il naufragio del 2013, l’ascesa progressiva di Fratelli d’Italia, da partitino irrilevante a forza principale dello scenario politico.

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    Le uniformi della Repubblica. Esercito, armamenti e politica in Italia (1945-1949)

    24.00

    Andrea Argenio

    La fine della Seconda guerra mondiale, l’instaurazione di uno Stato democratico e l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana posero una sfida inedita al nuovo esercito italiano ricostruito dopo il 1945. Il confronto con la classe politica antifascista che aveva un atteggiamento diffidente nei confronti del mondo militare – tanto che cercò, durante gli anni immediatamente successivi alla guerra, pur nel rispetto dell’autonomia, di controllarlo – sarà caratterizzato da una sfiducia crescente da parte di entrambi. Sarà solo il difficile cammino per l’inserimento dell’Italia nella Nato a far emergere un rinnovato ruolo degli alti ufficiali dell’esercito, che si rivelerà decisivo per la scelta atlantica del Paese. Attraverso l’analisi di documenti di archivio italiani e statunitensi, della stampa di partito e di opinione e di una vasta bibliografia, il volume offre un quadro del complesso rapporto tra politici e militari in un periodo così importante della storia italiana

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    Le verità negate. Bologna 2 agosto 1980

    20.00

    Riccardo Pelliccetti

    Leggendo la storia giudiziaria della strage di Bologna, così magnificamente illustrata da questo fumetto verità, si apre un mondo. Quello drammatico di una parte dello Stato che per anni ha voluto vedere solo da una parte. (…). Non abbiamo sicurezza di quello che sia successo… ma il fumetto e una grande messe di documenti, note e interviste posti al termine del libro, ci raccontano un dubbio legittimo su mandanti ed esecutori della strage e ci raccontano una granitica certezza: quelle indagini volevano un colpevole ben identificato sin da subito

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    Maledetti 70 – Storie dimenticate degli anni di piombo

    15.00

    È possibile raccontare gli anni Settanta senza ridurre la complessità di quel decennio infuocato alla sola denominazione di anni di piombo? È questo il problema con il quale si sono cimentati gli autori di Maledetti ’70, che hanno dato retta al motto di Ralph Waldo Emerson – “non esiste propriamente storia, ma solo biografia” – e si sono immersi nella ricerca dei piccoli, grandi protagonisti di quel tempo: da “Agostino O’ Pazzo”, giovane Masaniello che sfida le forze dell’ordine tra i vicoli di Napoli a bordo di una Gilera 125 truccata, ad Angelo Gallo, lo sconosciuto democristiano calabrese che osa tirare le orecchie al presidente del Senato Amintore Fanfani per il suo disimpegno verso il Sud. Da Ralph Minichiello, il marine italo-americano reduce del Vietnam che, a causa di un inspiegabile ammanco di 200 dollari sul suo conto, decide di dirottare un Boeing per rientrare in Italia fino a Carlo Rivolta, promettente giornalista di «Repubblica» e «Lotta Continua» morto di overdose nei primi anni Ottanta. Pur non mancando, sullo sfondo, le vicende paradigmatiche dell’epoca – la violenza politica, la strategia della tensione, le ingerenze straniere – sono questi protagonisti e i loro aneddoti a immergere il lettore nell’atmosfera e nella mentalità degli anni Settanta, anni maledetti e turbolenti, eppure terribilmente affascinanti.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 344

    Stampato nel 2018 da GOG

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    Marò – Le voci dei protagonisti

    16.00

    Sono passati due anni, ma Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono ancora in India. Cosa sappiamo di quello che realmente successe quel giorno a bordo dell’Enrica Lexie? L’attuale vicenda permane in stallo per via anche di errori pregressi, che non vengono sufficientemente messi in luce. Il volume è la ricostruzione delle vicende reali, attraverso nuove e importanti testimonianze, documenti inattesi e la lucida analisi delle verità nascoste, sottese, degli interessi politici ed economici che non hanno ancora consentito a questi due giovani di tornare finalmente a casa!

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 117 + 15 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2014 da Il Borghese

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    Meglio un giorno – La destra antimafia e la bandiera di Paolo Borsellino

    Il prezzo originale era: €14.00.Il prezzo attuale è: €8.40.

    Fabio Granata      prezzo di listino: 14.00 (sc. 40%)

    Passione e furore nel racconto dell’album di famiglia della “destra” antimafia: dalla eredità storica del ventennio alla bandiera di Paolo Borsellino, da Angelo Nicosia a Beppe Alfano, passando per Beppe Niccolai, tra antiche battaglie e nuovi conflitti contro ogni trattativa, in difesa della “identità minacciata” e contro la deriva berlusconiana. Tra disincanto e rabbia, la storia di chi non ha mai smesso di credere che, nonostante tutto, diventerà bellissima.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 123

    Stampato nel 2015 da Eclettica

    libro nuovo

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    Nazi-buonisti – Italiani di oggi: da Dio, Patria e Famiglia a Io, Patrimonio e Tengo Famiglia

    14.00

    Gli italiani di oggi. Come stanno diventando, come stanno peggiorando. La società delle pulsioni dell’io, ossia la morte della società liberale e il nuovo pensiero unico che uccide, ma lo fa per il nostro bene. Genesi e comandamenti del nuovo nazismo democratico. Due anni di cronaca nera e politica analizzati e denunciati. Spunti e appunti per una nuova pedagogia civile e cristiana.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 172

    Stampato nel 2014 da Koinè

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    Né fronte rosso né reazione. Gli scritti politici di Terza Posizione

    15.00

    Gabriele Adinolfi (a cura di)

    Terza Posizione rappresenta una delle più note espressioni degli “anni di piombo”. Questa raccolta integrale di scritti – che riunisce tutte le pubblicazioni ufficiali del Movimento – vuole contribuire a restituire la fotografia di un fenomeno originale e vitale, nato dallo spontaneismo dei giovani e represso dalla ghigliottina giudiziaria. Dalla volontà di conquistare nuovi spazi alla necessità di sopravvivere alla violenza quotidiana, tra simboli antichi e nuove parole d’ordine: quella che emerge dalle pagine del testo è una parabola breve e intensa, tra prospettive verticali e pratiche legionarie. Un’alternativa vitale al sistema, oltre le logiche parlamentari e i limiti della destra borghese: “dalle angosce dei quartieri” alla riappropriazione di una profonda radicalità culturale, oltre i compromessi elettorali e i miti incapacitanti.

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    Nella provincia selvaggia. Giustizia, vendetta e memoria nel «triangolo rosso»

    27.00

    Lara Meloni

    È vero che in Emilia-Romagna nel dopoguerra si è consumata una resa dei conti sanguinaria e indiscriminata? Per rispondere a questa domanda il volume si immerge nelle storie degli uomini e delle donne che alla fine del Secondo conflitto mondiale affrontano la stagione della vendetta e della ricostruzione. In quei mesi, grazie ai Comitati di Liberazione Nazionale e agli Alleati, l’Italia intraprende un difficile percorso di ricerca di giustizia, che deve fare i conti con la violenza fascista e con le eredità che si lascia dietro, nel vissuto dei protagonisti e nella memoria pubblica. L’attenzione è rivolta soprattutto alle aule delle Corti di assise straordinarie, dove si forgiano per la prima volta alcuni miti che arrivano fino a noi. Miti vittimisti e autoassolutori, come quelli dei carnefici, ma anche miti positivi e programmatici, che aiutano le comunità a ricucire gli strappi, come quello dei fratelli Cervi.

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    Neofascismo e neoantifascismo

    15.00

    Si può essere antiantifascisti? È un modo di dire che si è in realtà fascisti? È un attacco alle “idées reçues”, ai luoghi comuni? Serve a darsi una pàtina di anticonformismo a buon mercato? Oppure… In questi anni di rapidi eclissi e di furiosi mutamenti, mentre a molti sembra sempre più vero che la democrazia è un sistema nel quale il popolo è sovrano ma la gente non conta nulla, vale la pena di riflettere sui vecchi “idola theatri”, sulle “verità” che per troppo tempo non è costato nulla affermare mentre irragionevolmente scandaloso sembrava il metterle in discussione. L’antifascismo, come l’anticomunismo, è un valore generico – quindi inutile – perché vi sono infiniti modi e infinite ragioni di essere l’una e l’altra cosa, ma tanti di quelli e tante di queste sono ben peggiori del loro contrario; e i valori generici – quindi inutili – finiscono sempre col trasformarsi in disvalori, o in pseudovalori, o in antivalori. Queste pagine non vogliono né offendere, né scandalizzare nessuno. Servono solo a ricordare che quando si marcia contro il nemico bisogna essere ben sicuri che il nemico non marci alla nostra testa.

    Brossura, 12 x 18 cm. pag. 246

    Stampato nel 2018 da La Vela

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    Nome in codice Gladio

    18.00

    Mirko Croccoli

    La fedele e incredibile cronistoria dettagliata dell’operazione Gladio, la struttura segreta voluta da CIA e NATO in epoca di Guerra fredda. Aneddoti, verità, passaggi chiave e una marea di informazioni considerate preziosissime per capire la nascita e l’evoluzione della Stay Behind italiana. Una pubblicazione priva di qualsiasi pregiudizio, che si addentra con maniacale precisione in uno dei contesti più delicati dell’Italia di Prima Repubblica. Pagine che descrivono i quarant’anni di vita di una delle organizzazioni Top Secret più misteriose e avvincenti della storia del nostro Paese. Un eccellente saggio composto da antefatti, eventi, scandali, uomini, mezzi, imponente materiale documentale, dati e nomi che lasciano poco spazio all’immaginazione ma che si addentrano nella verità (talvolta scomoda) e nel tramonto del “gruppo di specialisti” promosso dal Patto Atlantico, dal SIFAR e successivamente rinvigorito dalla 7ª Divisione del SISMI, comandata dal Generale Paolo Inzerilli. Ed è proprio con quest’ultimo che l’autore ha intrapreso un lungo e costante percorso per portare a termine il presente progetto, impreziosito da un intenso faccia a faccia che rende il tutto ancor più vivace e interessante. Numerosi gli interventi all’interno dell’opera: da Gian Marco Chiocci (Direttore de Il Tempo) alla giornalista e conduttrice Rai Gemma Favia, dal Gen. Antonio Federico Cornacchia al capo-rete della struttura Giorgio Mathieu, fino al bravissimo Toni Capuozzo. Una vicenda tanto “singolare” quanto straordinaria ma anche estremamente complessa, una pubblicazione autentica e forse l’unica capace di farci immergere in prima persona e con modi garbati in un mondo così delicato come è stato quello dell’Intelligence nei discussi e tragici “anni di piombo

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 380

    Stampato nel 2017 da A.Car

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    Nome in codice Siegfried

    18.00

    A quindici anni Adriano Monti si arruola volontario nelle SS internazionali spacciandosi per maggiorenne. Vuole combattere contro l’Armata Rossa, finirà nella morsa della resistenza partigiana. Segue la strada del padre, gerarca fascista in Toscana poi funzionario del ministero delle Corporazioni della Repubblica di Salò, condannato a morte dal Tribunale del popolo e scampato all’esecuzione. Ma il suo campo di battaglia vivrà nuove trincee. Dal golpe Borghese alla Guerra dei sei giorni arabo-israeliana, dai conflitti nell’Africa nera al fronte dei Balcani, con ruoli sempre da protagonista nei panni di agente della rete internazionale Gehlen. Tutto sotto copertura: “Odessa”, la fuga degli ex membri del partito nazionalsocialista verso il Sud America con l’appoggio del Vaticano; “Chiesa del silenzio”, la preparazione di un esercito di sacerdoti-soldati inviati in Unione Sovietica per catechizzare la popolazione locale in funzione anticomunista. I legami con gli uomini di Ordine nuovo e Avanguardia nazionale, l’incontro con papa Wojtyla, l’arresto e l’isolamento con la minaccia di una cellula comunista che vuole fargli la pelle: saranno i provvidenziali consigli di Luciano Lutring, il “solista del mitra”, a salvargli la vita..

    Brossura, 15 x 22,5 cm. pag. 328

    Stampato nel 2016 da Chiarelettere

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    Non ci sono innocenti (Romanzo)

    20.00

    C’è un antefatto: nel marzo del 1945, nelle campagne intorno a Vicenza, un manipolo di brigatisti neri dissotterra i cadaveri di alcuni partigiani e li getta sul sagrato della chiesa per vendicare i propri camerati che il prete si era rifiutato di seppellire. L’episodio illumina del suo livore quello che accadrà due decenni più tardi. L’azione salta al 1967, dove troviamo alcuni neofascisti veneti riuniti in una piccola stanza nel centro storico di Padova. Sono estranei alla galassia di partitelli dell’area: le loro parole sono diverse, le voci diverse, le intenzioni diverse. Leggono i classici del proprio firmamento ideologico e ne traggono spunto per interpretare il panorama di quegli anni, divisi tra l’ebbrezza del boom economico e un presagio di tempesta. Alla fine scivolano, forse per suprema autoironia, in un calcolo sanguinario: di quanti centimetri si sarebbe alzato il lago di Garda se ci avessero gettato dentro i cadaveri dei milioni di nemici che ritenevano di avere? Non cerca solo la vendetta ideologica il capo della banda, l’Autocrate. Cerca quell'”anello che non tiene” nel sistema borghese, nell’Italia delle ipocrisie istituzionalizzate (qui rappresentata con eccezionale cura documentaria) – il belpaese delle sofisticazioni alimentari, degli enti inutili che drenano denaro pubblico a palate, degli assassinii per noia e delle stragi per lucro, del Monte Toc, delle canzonette, degli amori vigliacchi e dell’intossicazione yankee. Il suo è il doppio tentativo di cavalcare tanto il fermento ribelle che monta da sinistra, convincendo i compagni a unire le forze contro il nemico comune, quanto l’ambiente dei militari. Tutto questo servendosi di armi sempre più spregiudicate, che non possono non contemplare, alla fine, il tritolo. È la storia vera di Freda, di Ventura e dei membri dei loro gruppi tra il ’67 e il ’69.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 414

    Stampato nel 2016 da Ar

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    Oltre la destra. Storie e uomini nel Movimento Sociale

    16.00

    AA.VV.

    Il Movimento Sociale Italiano vide la luce il 26 dicembre 1946 raccogliendo un manipolo di coraggiosi e reduci dell’esperienza fascista. «Non rinnegare, non restaurare» fu la formula che indicava la volontà di portare nel nuovo contesto pluripartitico e democratico alcuni principi del ventennio, dalla centralità della Nazione all’idea sociale del corporativismo. Questo volume nasce con il preciso intento di recuperare il messaggio di politici, giuristi, sindacalisti e intellettuali che combatterono in una vera e propria trincea culturale, portando un contributo di alto livello sul piano delle proposte concrete e delle riflessioni storiche. Carlo Costamagna, Giorgio Almirante, Gaetano Rasi, Giano Accame, Ernesto Massi, Pino Rauti, Rutilio Sermonti, Giuseppe Tricoli, Dino Grammatico, Teodoro Buontempo e Beppe Niccolai: uomini che, dentro e fuori al partito, scrissero pagine importanti, spesso ancora attuali, rischiando ogni giorno in prima persona. Persone la cui profondità sembrava andare spesso oltre le etichette del momento, “oltre la destra”.

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    Patrioti illuminati – Giganti italiani contro l’egemonia culturale

    17.00

    Stelio Fergola

    Controversi, dimenticati, talvolta demonizzati. Gli uomini di grande spessore raccontati in questo libro sono coperti da una certa “dannazione”, ma non v’è dubbio che abbiano commesso atti eroici al servizio dell’Italia. In un Paese in cui l’idea di Nazione viene tenuta in soffitta, troppo spesso i cittadini non li conoscono, o li sottovalutano, o li condannano. “Patrioti illuminati” racconta le loro storie, concentrandosi sui sacrifici e sugli impegni che assunsero in difesa dell’Italia: le storie di Alcide De Gasperi, Enrico Mattei e Bettino Craxi. Stelle luminose in uno Stato che, progressivamente ma inesorabilmente, oscurava ogni aspirazione anche alla semplice difesa dell’interesse nazionale.

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    Pensiero armato. Gli scritti di Terracciano in “Orion” Vol 2

    28.00

    Sono passati gli anni, rispetto ad alcune previsioni contenute in questi editoriali di “Orion”, si possono fare alcune osservazioni. Il Mondialismo inteso come “governo mondiale politico” non ha realizzato il suo obbiettivo. Ciò che invece ha realizzato un pieno successo è stato il complesso “commerciale-economico-finanziario” che chiamiamo “globalizzazione”, conseguita di pari passo con la “sterilizzazione” della potenzialità islamica che negli anni ’80-’90 era legittimo pensare potesse avere un ruolo da giocare per arginare la conversione dei valori. Nelle pagine di “Orion” il mondialismo è presentato come un’ideologia, un progetto, una tendenza parte integrante di progetti variamente formulati da diverse organizzazioni tra di loro alleate e concorrenti al tempo stesso; si afferma che il Governo Mondiale è un progetto perseguito e non realizzato; che comunque queste organizzazioni hanno un potere enorme e controllano diversi Paesi attraverso mezzadri insediati nei governi, attraverso l’alta finanza, il sistema bancario, il sistema creditizio, l’infiltrazione in organismi come l’Onu, il Gatt, l’Unicef etc.; esse controllano inoltre la totalità dei mezzi di informazione e cercano di agire in modo discreto per plasmare menti e condizionare caratteri; lavora per lo sfruttamento intensivo del Terzo Mondo; lavora attraverso il controllo geopolitico, geofinanziario, geoenergetico; lavora per distruggere culture e popoli, per omologare, omogeneizzare, appiattire, uniformare.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 392

    Stampato nel 2020 da A.G.A.

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    Piazza Fontana – Tutto quello che non ci hanno detto

    30.00

    Come è morto Giuseppe Pinelli? Perché furono subito bloccate, in particolare dal PCI, le indagini sulla pista anarchica? Perché il settimanale inglese The Observer, che inventò la fortunatissima definizione “strategia della tensione”, sapeva in anticipo degli attentati del 12 dicembre 1969? Dopo 50 anni c’è una verità giudiziaria: la strage è nera. Ma non è detto che sia la verità storica. Questo libro, edito in prima edizione nel 2001, va a scontrarsi con due tabù della sinistra. Ovvero lo stragismo anarchico. Abbiamo prodotto ed esportato in tutto il mondo i migliori attentatori in nome dello “schianto sublime della dinamite”. A partire dall’eccidio della fiera milanese dimenticato e impunito, il 12 aprile 1928. E a Milano per oltre un secolo ha operato una centrale terroristica.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 388

    Stampato nel 2019 da Settimo Sigillo

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    Piazza Loggia – Brescia 28 maggio 1974. Inchiesta su una strage

    18.50

    Il 28 maggio 1974 una bomba esplode in piazza della Loggia, a Brescia, uccidendo otto persone e ferendone oltre un centinaio. Cinque anni dopo piazza Fontana e alla vigilia della stagione più feroce del brigatismo, l’Italia intera si ritrova di nuovo in guerra, contro un nemico invisibile, che colpisce con le bombe e – in modo ancora più efficace – con l’arma temibile della paura. Quarant’anni dopo, la ferita di quella strage è ancora aperta, la ricerca di giustizia e verità ancora in corso, molte domande ancora senza risposta. Questo è un libro lungo quattro decenni: tanti quanti sono passati da quel giorno piovoso di maggio, in cui solo per caso Pino Casamassima, allora giovane segretario della Fgci di Salò, non era in piazza. Con l’aiuto di ricordi personali, testimonianze inedite e supportato dall’indispensabile e prezioso lavoro d’archivio l’autore ha ricostruito con efficacia narrativa e rigore documentario la storia della bomba di Brescia, partendo dalla morte di Silvio Ferrari avvenuta pochi giorni prima e considerata fino a oggi slegata dalla strage, fino a ripercorrere l’intero iter giudiziario.

    Brossura, 13,5 x 20 cm. 360 + 8 pagine fuori testo con illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da Sperling & Kupfer

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    Piombo sogni e celluloide – Gli anni Settanta, Ottanta e Novanta al cinema

    16.00

    Il cinema durante gli anni di piombo, quando ci si ponevano ancora problemi di giustizia sociale e si confrontavano visioni del mondo lontane dall’appiattimento consumistico che è venuto dopo ed è ancora dominante. Un’antologia dei “film che mossero il mondo”, rivista senza nostalgia ma con un po’ di rimpianto.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 178

    Stampato nel 2018 da Oaks

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    Più forte del fuoco. Diario extraparlamentare nella Catania degli anni Settanta

    22.00

    Francesco Rovella

    L’autobiografia di un militante di Ordine Nuovo che si racconta attraverso tantissime esperienza vissute da protagonista. Una narrazione che si svolge per lo più nella città nera, Catania, chiamata così per l’impensabile successo elettorale del MSI nel 1971. Un ragazzo di buona famiglia che, atraverso gli anni della militanza giovanile vissuta fino agli estremi, si ritrova in ultimo ad affrontare la dura esperienza del carcere. Il tutto atraverso le tematiche di quei tempi, gli scontri con gli avversari, le battaglie studentesche, le occupazioni, le manifestazioni per Jan Palach, i moti di Reggio Calabria, il nuovo corso dentro il Movimento, e lo scioglimento dello styesso con le sue disastrose conseguenze. Di contro, anche le passioni, la musica e la bellezza di una gioventù vissuta pe tenere alti gli ideali. Un libro che fa luce sugli anni Settanta e sulle dinamiche generazionali che la storiografia ufficiale ha seppellito sitto la triste denominazione di “Anni di piombo”.

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    Prima linea – L’altra lotta armata (1974-1981) Vol.I

    25.00

    Nell’affollato panorama della sinistra rivoluzionaria degli anni Settanta l’organizzazione Prima linea rappresenta uno dei capitoli meno conosciuti e più fraintesi nella storia della lotta armata in Italia. Sono pochi anni, a partire dal 1974 (quando si originano i primi processi fondativi) fino al 1981 (anno dell’abbandono della sigla), a scandire la nascita, l’ascesa e il naufragio di un progetto politico volto a radicare la lotta armata nel corpo dei movimenti di estrema sinistra. Il tentativo di praticare un modello organizzativo e ideologico alternativo a quello delle Brigate rosse si intreccia con la complessità del Movimento del ’77, si scontra con una repressione dello Stato sempre più efficace e naufraga di fronte alle complicazioni di una clandestinità crescente e di un crescente militarismo. Il libro è la prima ricostruzione compiutamente storica delle vicende di Prima linea, attraverso l’uso di una pluralità di fonti spesso inedite, un impianto di analisi che sfugge dalle secche del reducismo e della condanna morale. Un’opera fondamentale per comprendere i percorsi che portarono migliaia di giovani a sposare un conflitto irriducibile nei confronti delle istituzioni economiche e politiche del nostro paese.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 382

    Stampato nel 2018 da Derive Approdi

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    Quando a Todi ardeva la Fiamma. Uomini e storia del Movimento Sociale tuderte dal 1947 al 1995

    20.00

    Graziano Barberini – Pier Francesco Quaglietti

    Nel giugno del 1947 iniziava anche in una piccola città dell’Umbria la “strana follia“ del post-fascismo, destinata a durare per quasi cinquant’anni con varie generazioni che, passandosi il testimone, vissero alla luce del sole una “bella politica” in cui peraltro non mancarono errori, limiti, approssimazioni, risse verbali (…e non solo) e varie ingenuità. Ma si trattò comunque di scontri sulle idee e sugli scenari con cui si immaginava il futuro, si interpretava il presente e si raccontava il passato. Un profilo “alto”, insomma. In questa passione civile coniugata ad una forte tensione ideale si declinò la storia del MSI di Todi. Una storia certo connessa alle specificità di un territorio, ma in qualche modo simile alle varie vicende delle tante comunità missine di ogni angolo d’Italia. E così i molti nomi e le molte storie tuderti potrebbero essere i nomi e le storie di chissà quanti missini dei mille paesi, borghi e città d’Italia. Dopo un “excursus” sulla storia nazionale del MSI e sulla costituzione della Federazione perugina, la ricerca si incentra su Todi con rapidi cenni sul ventennio e sui pochi mesi della RSI. Quindi affronta le vicende del MSI tuderte, dividendone la storia in tre periodi (1947/1960; 1961/1979; 1980/1995) e articolandone la trattazione in specifici capitoli dedicati alla struttura del partito, alla rappresentanza in consiglio comunale e al movimento giovanile.

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    Quando la Sicilia fece guerra all’Italia

    17.60

    Per quanto non dichiarata, la guerra che si combatté in Sicilia tra lo sbarco angloamericano nel 1943 e l’uccisione di Salvatore Giuliano nel 1950 fu ad altissima intensità. Cambiarono i pupi e gli scenari, ma il puparo rimase sempre il Partito unico siciliano (massoni, imprenditori, boss di Cosa Nostra, politici d’ogni colore, giudici). E suoi alla fine furono i guadagni. Sette anni di anarchia e terrore, con lo Stato ospite indesiderato. Cominciarono i grandi proprietari terrieri e i nobili per difendere anche i centimetri dei latifondi. Proseguirono gli agitatori fascisti per sabotare la leva obbligatoria. Poi avvennero le rivolte contro la politica dell’ammasso, la guerriglia per il pane, la ribellione di cento comuni, dove l’esercito per ristabilire l’ordine usò mitragliatrici, cannoni, blindati. In un misterioso agguato venne ucciso il personaggio più singolare, Antonio Canepa, professore universitario: nella sua breve vita preparò un attentato a Mussolini, guidò lo spionaggio britannico nell’isola, infiammò con un libello i cuori indipendentisti, si iscrisse clandestinamente al Pci. A intorbidare le acque provvidero la congiura per instaurare i Savoia a Palermo e l’arruolamento nell’Esercito dei volontari per l’indipendenza siciliana. Ne sarebbero discese le stragi di Portella della Ginestra e degli otto carabinieri di Feudo Nobile, sulle quali tuttora proseguono misteri e depistaggi…

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 315

    Stampato nel 2014 da Longanesi

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    Ragione e tradimento – Strage di Ustica quaranta anni di verità nascoste

    18.00

    Il 27 giugno del 1980, alle ore 20.59, il Douglas DC-9 della compagnia Itavia, volo di linea IH870, sparì dai radar, in prossimità di Ustica, con tutto il suo carico. Ottantuno viaggiatori, tra passeggeri ed equipaggio, persero la vita. Tredici di loro erano bambini. Solo trentaquattro corpi furono recuperati. A quaranta anni di distanza dalla tragedia, non esiste una causa concordemente accettata. Quando l’ipotesi di una bomba a bordo – tutt’ora sostenuta da membri dell’aeronautica militare – divenne residuale, improbabili scenari di battaglie aeree in cielo italiano, costrinsero gli inquirenti a “ripassare dal via”. Luigi Di Stefano, perito sul caso dal 1989 al 1999, ci racconta come e quante volte magistrati e tecnici siano stati costretti, o abbiano scelto, di “ripassare dal via”, prigionieri, o artefici, un una ragion di stato che ha, a più riprese assunto i contorni del tradimento di un Popolo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 196 illustrato con alcune foto e disegni a colori

    Stampato nel 2019 da Altaforte Edizioni

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    Repubblica Italiana – Dai brogli e dal Colpo di Stato del 1946 ai giorni nostri

    15.00

    La Resistenza, tanto sbandierata, si riferisce solo a quella partigiana. Le altre Resistenze sono silenziate e oscurate. Questo manualetto tascabile rievoca questi fatti, anche quelli piccini, fatterelli di minore o minima importanza, ma illuminanti di ciò che si prepara. Che hanno ridotto l’Italia ad una espressione geografica. Una Repubblica, la nostra, che sta disfacendosi per l’inganno, la corruzione, gli scandali, gli odi fra italiani, sempre attizzati: il malgoverno, insomma, e per molte altre magagne.

    Brossura, 15 x 21, cm. pag. 170 con circa 13 foto b/n

    Stampato nel 2017 da Settimo Sigillo

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    Rivolte. I fermenti nazionalpopolari da Avola a Reggio Calabria

    18.00

    Alessandro Amorese

    Spontanee e quindi sminuite, imprevedibili e pertanto disprezzate, interclassiste e come tali incomprensibili per gli schemi marxisti del tempo. Dalle giornate di Battipaglia alla Rivolta di Reggio Calabria, dai fuochi di Pescara alla sommossa dell’Aquila, dall’eccidio dei braccianti ad Avola alla Rivolta del pallone a Caserta. l’Italia profonda che scese nelle piazze, andando oltre classi sociali, contro la partitocrazia e subendo una feroce repressione nell’ambito di discutibili gestioni dell’ordine pubblico.

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    Romualdi e Almirante destre parallele

    13.00

    “Romualdi e Almirante. Destre ‘parallele'” è un libro a quattro mani per fornire più chiavi di lettura sul ruolo svolto dal “fondatore” e dal “segretario” nella storia della destra e della politica italiana più in generale. Malgieri che ha conosciuto da vicino i due leader, lavorando al “Secolo d’Italia”, è autore del saggio “Due uomini, un’Idea” diviso in capitoli monografici sulla “Destra possibile” di Romualdi e sull’impegno di Almirante per arrivare ad una “Nuova Repubblica”. Gennaccari che invece Romualdi e Almirante non li ha conosciuti, ma li ha solo visti in tv o ascoltati nei comizi, ripercorre le loro biografie e la storia del Msi che spesso li ha visti contrapposti ma sempre per una destra unita.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 230 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2018 da Fergen

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    RSI. Il fascismo clandestino e l’epurazione in Sardegna 1943-1946

    25.00

    In quest’ultimo suo libro, Abis porta alla luce del pubblico la storia nascosta delle migliaia di Sardi che si trovarono in Sardegna bloccati dall’occupazione angloamericana e dal governo di Badoglio, ma si organizzarono spontaneamente per combattere, in ogni modo possibile, l’invasore e per tenere fede ai propri ideali patriottici e fascisti: una storia fatta di tanti piccoli episodi, simili nell’estrinsecazione, ma slegati fra loro perché nati per germinazione spontanea e contemporanea in quanto sorti tutti in reazione all’”invasione” straniera. Non si può dimenticare che il rapporto tra popolazione isolana e forze tedesche stazionate nell’isola, fu di mutuo e reciproco rispetto. In Sardegna si è potuto rilevare una partecipazione più alta di militari in servizio, di quanto non sia accaduto in altre zone dell’Italia invasa, ma non per questo è stata trascurabile l’attività clandestina dei civili, che ha interessato tutte le province della Sardegna, in maniera appassionata e costruttiva. La reazione dei militari, però, non sfociò in atti di aperta ribellione perché Mussolini volle risparmiare alla popolazione civile le rappresaglie, che inevitabilmente ne sarebbero seguite.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 193

    Stampato da Giorgio Ariu Editore

    Condizioni del libro: nuovo

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    Sangue sesso soldi – Una controstoria d’Italia dal 1946 a oggi

    15.00

    De Gasperi ha salvato la libertà dell’Italia e non era affatto un lacchè del governo americano. Togliatti veniva chiamato il Migliore, ma per molti era il Peggiore perché s’inchinava davanti ai baffi di Stalin. L’editore Feltrinelli non è stato eliminato dai servizi segreti, si è ucciso nell’inseguire la chimera di una rivoluzione proletaria. Il Sessantotto si è rivelato un tragico bluff che ha distrutto la nostra università. L’avvocato Agnelli era di certo un gran signore, ma copriva le mazzette pagate ai politici pure dalla Fiat. Andreotti Belzebù le ha sbagliate tutte? Assolutamente no. Sono alcuni dei giudizi che il lettore troverà in “Sangue, sesso, soldi”. Un titolo che fotografa la natura dell’Italia che abbiamo costruito dal 1946 in poi.

    Rilegato, 14 x 22 cm. pag. 448

    Stampato nel 2015 da Rizzoli

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    Scontro con Ferdinando Camon

    9.00

    Riproduzione dell’ ntervista di Freda a Camon, stampata nel 1987 dall’associazione culturale “L’aratro” di Battipaglia. Solo il titolo è stato modificato da quell’edizione curata da Camon, togliendo il prefisso in di “incontro”.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 44

    Stampato nel 2019 da Ar

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    Servizi di informazione e sicurezza

    35.00

    Thomas Saintclaire

    Nell’immaginario comune, il ruolo dell’intelligence o “Servizi segreti”, ha generato una duplice concezione, distante dalla realtà e distorta rispetto alle finalità per cui lo Stato se ne avvale. Da una parte, col successo del genere “spy story”, la moltitudine associa questi apparati ad entità soprannaturali, impegnate in operazioni fantasione al limite dell’umano; dall’altra, sono stati dipinti come l’eminenza grigia delle più misteriose tragedie nazionali. L’intelligence e la presenza costante negli eventi della politica, grazie al suo ruolo servente, che consente agli organismi politici di operare serenamente, ha reso l’intelligence uno strumento governativo fondamentale ed onnipresente in ogni processo storico-decisionale della storia italiana. Non c’è episodio nazionale, dal Risorgimento ad oggi, che non abbia due storie: la prima “ufficiale”, nota a tutti e scritta dagli storici per i personaggi più sotto la luce dei riflettori; la seconda “sconosciuta”, colma di intrighi e frutto del sacrificio, del coraggio e dell’amor patrio di uomini e donne, le cui operazioni, nel migliore dei casi, cadono nel dimenticatoio degli archivi

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    Sky Defenders. A difesa del cielo italiano durante la guerra fredda

    30.00

    Leonardo Malatesta

    Durante la Guerra Fredda un ruolo fondamentale per il mantenimento della pace lo svolse l’Aeronautica Militare che oltre agli aerei intercettori F104 e ai missili Nike Hercules, a partire dagli anni ’50, realizzò su tutta la penisola una serie di installazioni Radar per il controllo del cielo italiano in caso di un eventuale attacco da parte delle forze aeree del Patto di Varsavia, Nel volume l’autore tratteggia per la prima volta la storia dei vari gruppi Radar, trattando sia delle loro funzioni operative, ma anche di episodi di vita quotidiana degli uomini dell’arma azzurra che per oltre 40 anni hanno controllato i cieli italiani. La narrazione è accompagnata e resa più fruibile da un ricco inserto fotografico con foto d’epoca.

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    Sognando l’alternativa. Storia dell’Istituto di Studi Corporativi

    27.00

    Rodolfo Sideri

    Tra gli Istituti collaterali del Movimento Sociale Italiano, quello di studi corporativi incarnò la più radicale e ostinata alternativa al sistema. Nei suoi venti anni di vita, dal 1972 al 1995, l’Isc propagandò l’alternativa corporativa come unica via per risolvere i problemi delle società contemporanee in profonda crisi di transizione. Con la sua rivista l’istituto di Studi Corporativi si propose di penetrare nei refrattari spazi accademici, sviluppando con rigore scientifico, e quindi seriamente, la possibilità di dar vita ad una società partecipativa che partiva dalla constatazione del fallimento delle ideologie liberale e comunista.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 254

    Stampato nel 2022 da Settimo Sigillo

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    Stile ribelle – Ricordi e ritratti contro la noia borghese

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.00.

    Mario Michele Merlino, Emanuele Casalena       prezzo di listino: 15.00 (sc. 40%)

    Lo stile ribelle – qui analizzato in due parti – diventa racconto personale e critica artistica, attraversando il mare agitato dei sentimenti autentici, delle atmosfere rivoluzionarie e delle geografie dell’anima. Nelle prime pagine, si rincorrono e si intrecciano i ricordi di una vita, dando forma al racconto di una giovinezza inquieta e ribelle. Amicizie, avventure, viaggi e amori, sullo sfondo di una generazione che sognava di cambiare il mondo, tra bastoni e barricate. Frammenti eterni di una militanza mai dismessa, che non lasciano spazio al rimorso e al pentimento: quella di Mario Michele Merlino è la testimonianza di un uomo libero, oltre le sbarre di Regina Coeli e le tentazioni del profitto. A quel medesimo stile – nella seconda parte – si ispira Emanuele Casalena, che tratteggia nove ritratti di artisti fuori dagli schemi. Pittura, poesia, scultura, architettura e teatro: il filo rosso dell’arte non conforme si salda alle tempeste del Novecento. Perché ciò che conta è Essere, diventando un tutt’uno con le proprie idee: è questo lo stile di chi – superata la palude della noia borghese – sente di appartenere a una razza di “credenti e combattenti”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 287

    Stampato nel 2019 da Passaggio al bosco

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    Storia d’Italia nella guerra fredda 1943-1978

    35.00

    La politica dell’Italia repubblicana si è largamente specchiata nel bipolarismo della guerra fredda internazionale: dalla rottura dell’alleanza antifascista con l’esclusione delle sinistre dalla sfera di governo, passando per la contrastata vicenda del centro-sinistra, fino all’avvicinamento di Dc e Pci nella «solidarietà nazionale», all’epoca della distensione. Sono ricostruiti tutti i risvolti del cammino della democrazia italiana nel quadro dell’equilibrio bipolare: il peso e i limiti delle superpotenze (in particolare degli Stati Uniti); le logiche di scontro fino alle soglie della guerra civile che misero a dura prova la convivenza costituzionale; l’azione dei politici, dei diplomatici e dei militari che utilizzavano sponde internazionali per i propri fini.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 686

    Stampato nel 2016 da Il Mulino

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    Storia del progetto politico alternativo dal MSI ad AN (1946-2009)

    18.00

    Quest’opera vuol essere per grandi linee la storia delle idee, dei programmi e del progetto politico espressi sia da coloro che diedero vita sul piano politico al Msi e sul piano sindacale alla Cisnal sia di quanti altri proseguirono il cammino con rinnovate proposte sotto le sigle del Msi-Dn, di An e dell’Ugl. In questo primo volume viene documentato che per la dirigenza missina lo scopo non fu affatto, e ciò fin dall’inizio, quello di accontentare dei reduci nostalgici ed inconcludenti (a tal proposito va ricordato il “non rinnegare e non restaurare” della mozione conclusiva del Primo Congresso del Msi illustrata da Augusto De Marsanich), ma fu quello di avere un ruolo fondante e non contingente. Insomma per il Msi non si trattava affatto di quell'”inserimento” nella dialettica partitocratica, fine a sé stessa, nella quale poi taluni suoi esponenti si sarebbero piegati ai fini di un precario ruolo personale, bensì della affermazione di una missione storica volta a realizzare un cambiamento globale al posto del sistema vigente.

    Brossura, 17,5 x 24 cm. pag. 221 + 8 pagine fuori testo con 19 foto b/n

    Stampato nel 2015 da Solfanelli

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    Storia del progetto politico alternativo dal MSI ad AN (1946-2009) Vol. II. L’alternativa al sistema 1970-1979

    40.00

    Quest’opera vuol essere per grandi linee la storia delle idee, dei programmi e del progetto politico espressi sia da coloro che diedero vita sul piano politico al Msi e sul piano sindacale alla Cisnal sia di quanti altri proseguirono il cammino con rinnovate proposte sotto le sigle del Msi-Dn, di An e dell’Ugl. In questo primo volume viene documentato che per la dirigenza missina lo scopo non fu affatto, e ciò fin dall’inizio, quello di accontentare dei reduci nostalgici ed inconcludenti (a tal proposito va ricordato il “non rinnegare e non restaurare” della mozione conclusiva del Primo Congresso del Msi illustrata da Augusto De Marsanich), ma fu quello di avere un ruolo fondante e non contingente. Insomma per il Msi non si trattava affatto di quell'”inserimento” nella dialettica partitocratica, fine a sé stessa, nella quale poi taluni suoi esponenti si sarebbero piegati ai fini di un precario ruolo personale, bensì della affermazione di una missione storica volta a realizzare un cambiamento globale al posto del sistema vigente.

    Brossura, 17,5 x 24 cm. pag. 672

    Stampato nel 2017 da Solfanelli

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