Descrizione
Erwin Rommel
In questo libro non si spiega la catastrofe di Caporetto: innanzi tutto perchè, per chi lo ha scritto, non si è trattato di una catastrofe, bensì, come già si è detto, di un successo, e poi perchè a Rommel non interessavano le spiegazioni strategiche né la filosofia della guerra, come a uno storico o a un polemologo. Quel che, evidentemente, spinse Rommel a scrivere questo libro fu il desiderio di mantenere vivo il ricordo di una grande impresa: cristallizzarlo e, soprattutto, renderlo esemplare, farne uno strumento di emulazione e di apprendimento. Non bisogna mai dimenticare che, nel 1937, anno in cui vide la luce la prima edizione di Fanteria all’attacco, Rommel insegnava alla scuola di guerra di Potsdam: la cattedrale del prussianesimo. Egli era una sorta di leggenda per i giovani ufficiali: a sua volta il più giovane “Pour le Mèrite” della fanteria tedesca nella Grande Guerra. Va da sé che il suo libro fosse visto come una sorta di vangelo laico per i futuri eroi della Germania. In più Rommel non scrisse Fanteria all’attacco da reduce, visto che la sua carriera militare era tutt’altro che conclusa e, anzi, stava per decollare clamorosamente: il libro non si colloca nella memorialistica reducistica, quanto piuttosto nella letteratura didattico-storica.
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 196 con 41 foto b/n, 32 mappe e 11 disegni
Stampato nel 2023 da Libreria Editrice Goriziana nuova ed. 2013
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