Le origini di Roma. La fondazione dell’urbe tra verità e leggenda

Roma Antica

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    Le origini di Roma. La fondazione dell’urbe tra verità e leggenda

    18.00

    Raymond Bloch

    Le origini di Roma, come oggetto d’indagine o topos letterario, non hanno mai smesso di suscitare grande e sempre nuovo interesse. Questo volume affronta il tema della nascita della città, che ha saputo consolidare il proprio dominio regionale e poi estenderlo all’intera penisola italiana, con una tenacia e perseveranza superiori a quelle di tutti i nemici e con un’organizzazione politico-militare capace di farla prevalere persino sulla mirabile civiltà etrusca. Bloch ricostruisce la genesi della civiltà romana, evitandone un’immagine mitica e letteraria e calandola all’interno del contesto politico, culturale e sociale delle popolazioni protoitaliche. Le origini di Roma intende fornire al lettore un’analisi critica e completa della genesi di Roma riconoscendo, con ampio riferimento alle fonti archeologiche, da un lato, il debito verso la cultura greca ed etrusca e, dall’altro, la specificità intrinseca del popolo romano.

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    Limes. Vivere e combattere ai confini di Roma

    25.00

    Marco Rocco

    Dalle desolate brughiere del Settentrione britannico alle dinamiche città carovaniere del Vicino Oriente, dagli infuocati deserti africani percorsi da nomadi e greggi alle onde ribollenti del Danubio e del Mar Nero, fino al limite delle steppe sarmatiche e delle impenetrabili foreste germaniche: per secoli i soldati di Roma sorvegliarono le frontiere del più grande impero dell’Occidente premoderno. Con il tempo, la prorompente espansione romana in remote province fu sostituita dalle crescenti incursioni degli innumerevoli popoli del barbaricum, sempre vendicate da spietate spedizioni punitive. E alla fine quei popoli si insediarono nelle province, ormai indifendibili. Una vicenda storica che non visse solo di battaglie, tradimenti e massacri, ma anche di una difficile dialettica intessuta di fragili tregue, incerti trattati, intensi scambi commerciali e culturali.

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    Lorica Segmentata Vol I – A Handbook of Articulated Roman Plate Armour (Storia Antica)

    80.00

    A seguito degli scavi del 1964 avvenuti nei pressi dell’accampamento di Coria, oggi conosciuto come Corbridge, città del Northumberland in Inghilterra, fu riportato alla luce un autentico tesoro costituito da reperti di carattere militare. Tra questi molti resti di armature segmentate che avrebbero potuto far parte di dodici diverse loricae segmetatae[1]. Grazie a questa scoperta Robinson con l’aiuto di Daniels ha potuto ricostruire un tipo di lorica basato su reperti reali e non più sulle semplici interpretazioni della Colonna Traiana. Non si tratta del primo tipo di lorica usata dai Romani, ma è di sicuro quella che per numero di ritrovamenti e studi svolti, si può considerare la più completa e verosimile armatura romana al momento riproducibile. La lorica è costituita da quattro sezioni: quelle a destra e a sinistra del collo (con le protezioni per la spalla) e le sezioni destra e sinistra del busto. Su ciascuna sezione del collo, la placca pettorale è incernierata a quella media del collo, che a sua volta è appesa alla piastra superiore della schiena, e sotto le placche posteriori intermedie e inferiori sono appese all’interno con delle strisce di cuoio. Collegate a queste piastre da tre o più strisce di cuoio ci sono le protezioni superiori della spalla (anteriore, posteriore, e centrale sono incernierate tra loro), seguono poi quattro protezioni minori verso l’esterno. Volume nuovo in perfette condizioni.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 112 illustrato con disegni, foto b/n e alcune foto a colori – Volume nuovo in perfette condizioni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2002 da The Armatura Press

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    Ludus Gladiatorius. La caserma dei Gladiatori a Pompei

    30.00

    Laurentino Garcia (a cura di)

    L’introduzione di Laurentino Garcia y Garcia offre un’ottima sintesi sui tre diversi luoghi afferenti all’attività gladiatoria scoperti a Pompei, ovvero: la domus gladiatoria (la caserma più vecchia nella regio: 5, insula: 5, civico: 3), il  cosiddetto ludus gladiatorius (quadriportico) nella regio: 8, insula: 7, civico: 16) ed infine la schola armaturarum ( la sede dell’associazione che organizzava gli allenamenti e i gioghi gladiatori nella regio: 3, insula: 3, civico: 3). Seguono i saggi di Raffaele Garrucci (Ludus Gladiatorius, ovvero Convitto dei Gladiatori; Il galerus dei reziarii; I Trofei d’armi gladiatorie, e la Sica dei Treci; Programmi gladiatorii) e  la riproduzione della descrizione del quadriportico fatta da Giulio Minervini, con le splendide tavole a colori disegnate per l’opera dei Niccolini.

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    Mare nostrum. I Romani, il Mediterraneo e la Sicilia tra il I e il V secolo d.C.

    24.00

    AA.VV.

    Il tema dell’annuale simposio scientifico, “Mare Nostrum. I Romani, il Mediterraneo e la Sicilia tra il I e il V secolo d.C.”, ha consentito ai partecipanti di prendere in esame la complessità della situazione dell’Isola e del bacino del Mediterraneo durante l’età romana imperiale, periodo in cui in Sicilia si consolida una situazione poleografica diversa, sostanziata in età augustea dalla deduzione delle colonie, e si creano nuovi assetti territoriali, dovuti anche all’immissione nella proprietà fondiaria dei nuovi coloni e dell’aristocrazia romana, la cui conseguenza sono il costituirsi di un nuovo paesaggio, profondamente diverso dal precedente, e di un nuovo assetto economico di cui sono protagonisti i cittadini romani, che fossero italici, trasferitisi in Sicilia in età repubblicana o nella prima età imperiale, o esponenti delle “borghesie municipali” delle città ellenistiche.

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    Military History of Late Rome 425–457

    36.00

    Ilkka Syvanne

    Questo è il terzo volume di una serie progressiva che offre al lettore una narrativa completa della storia militare tardo romana dal 284 al 641 d.C. Ogni volume (ne sono pianificati cinque) fornisce un resoconto dettagliato dei cambiamenti nell’organizzazione, nelle attrezzature, nella strategia e nelle tattiche sia delle forze romane che dei suoi nemici nel periodo pertinente, fornendo anche un resoconto dettagliato ma accessibile delle campagne e delle battaglie. Il volume dimostra come  la cooperazione tra il Magister Militum dei soldati della Roma Occidentale, Ezio e l’imperatore dell’Impero romano d’oriente Marciano salvò la civiltà occidentale dall’incubo barbaro rappresentato dagli Unni di Attila. Una nuova valutazione del grande scontro dei Campi Catalauniani nel 451 offre nuovi spunti sui meccanismi di combattimento e mostra che fu una vera battaglia di nazioni che ha deciso niente di meno che il destino della civiltà europea. Se Ezio ei suoi alleati avessero perso la battaglia e se Marciano non avesse cooperato con Ezio nel 451 e nel 452, non avremmo visto l’ascesa dell’Occidente e l’ascesa della scienza, attrraverso il medio Evo e il Rinascimento.

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    Navi di Roma. L’arte del dominio del mare

    32.00

    Giuseppe Cascarino

    L’idea che i Romani fossero stati “costretti” a diventare una potenza navale per dominare il Mediterraneo, è antica come la storia stessa di Roma, ma è vera solo in parte. L’analisi degli eventi storici e gli ultimi ritrovamenti dell’archeologia subacquea, evidenziano invece una cultura marittima radicata, che si rivelò strumento determinante, con la forza delle legioni, per l’espansione romana nel “Mare nostrum”. Il testo, con oltre 400 disegni, schemi, foto, tabelle e utili appendici, offre un quadro completo e moderno delle navi, della storia e della tecnica navale dei Romani, dalle origini fino alle porte del 1° millennio della nostra era.

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    Orbis Maritimus – La geografia imperiale e la grande strategia marittima di Roma

    30.00

    .Lineamenti del quadro geopolitico scaturito dalla pax augusta e dei provvedimenti a valenza strategica adottati dai Romani nel campo navale e marittimo, su scala “globale”, a partire da Augusto e per tutta l’epoca alto-imperiale, a beneficio della sicurezza, della potenza e del prestigio dell’Impero. Una lettura fondamentale per compendere appieno le dinamiche politiche, economiche e militari che stavano alla base delle decisioni operative poste in essere dai vertici imperiali dell’Impero.

    Brossura, 17 x 24 cm. 320 con circa 64 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2019 da Acies Edizioni

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    Ornatus. L’abbigliamento dei romani

    34.00

    Giuseppe Cascarino

    Se i primi Romani, in linea con il severo e frugale costume degli antenati, sembrarono non dare molta importanza all’abito, l’espansione dell’influenza romana nel mondo conosciuto indusse i Quiriti non solo a presentarsi anche visivamente in modo tale da legittimare il proprio ruolo di potenza dominante, ma anche a condividere e a fare propri gli aspetti più caratteristici e opulenti del costume del mondo mediterraneo antico. L’abbigliamento non fu solo una questione di stile o una semplice ostentazione di ricchezza o di potenza: il vestire in modo adeguato e convenzionale era un elemento di distinzione sociale e di affermazione del proprio ruolo.. Il testo, arricchito da oltre 400 disegni, schemi, foto, tabelle e utili appendici, delinea un quadro completo e moderno dell’abbigliamento dei Romani, dalle origini fino alla caduta dell’impero d’occidente e oltre, di grande utilità per gli studiosi e i ricostruttori storici

    IN ATTESA DI RISTAMPA

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    Pugio gladius brevis est – Storia e tecnologia del pugnale da guerra romano

    32.00

    Fabrizio Casprini – Marco Saliola

    Gli archeologi, durante le loro attività di scavo, ritrovano molti reperti, alle volte in buono stato ma spesso purtroppo solo frammenti. Da qui partono le difficoltà. Questi ritrovamenti devono essere comparati uno all’altro basandosi su informazioni da contesti già noti, cercando di identificare precisamente la loro funzione e datazione. Questo implica che si devono esaminare pubblicazioni spesso molto difficili da ottenere. Quando ciò accade, è senz’altro molto utile poter disporre di un’opera che riporti tutte le informazioni possibili, quasi un catalogo. Questo è precisamente ciò che hanno fatto Marco Saliola e Fabrizio Casprini, in relazione ad un’arma da guerra dell’esercito Romano, il pugio. Se anche si fossero limitati a questo, già sarebbe un ottimo strumento di aiuto agli archeologi, ma essi sono andati di gran lunga oltre. Gli autori hanno esaminato la storia dell’arma, la sua tecnologia costruttiva, i suoi punti di forza e di debolezza, il suo probabile utilizzo, la sua valenza artistica e simbolica. In breve, riteniamo che abbiano prodotto la più completa trattazione del pugio che si possa pensare di ottenere.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 144 ampiamente illustrato con foto e disegni b/n

    Stampato nel 2012 da Arbor Sapientiae

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    Roma contro i Parti. Due imperi in guerra

    22.00

    Giovanni Brizzi

    Il volume ripercorre le tappe della guerra secolare tra i Romani e i Parti. All’inizio, gli Arsacidi si erano rivolti con cautela verso Roma; ma ad imporli come suoi unici veri rivali fu la disfatta inflitta alle legioni sul campo di Carre (53 a.C.). La situazione costrinse gli imperatori ad impiegare ogni mezzo, militare e politico, per garantire l’equilibrio. L’esito del duello rimase in bilico per oltre un secolo; e quando le sorti parvero pendere a favore di Roma, intervennero ad arrestarne la spinta le grandi rivolte degli Ebrei della Palestina e della Diaspora. Cadde infine, prostrata, la dinastia arsacide; solo però per essere sostituita da quella sasanide

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 294

    Stampato nel 2022 da Carocci

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    Roma contro Roma – L’anno dei quattro imperatori e le due battaglie di Bedriacum

    27.00

    La morte di Nerone nel giugno del 68 dopo Cristo getta l’Impero di Roma nel caos e in una guerra civile senza precedenti. È l’anno dei Quattro Imperatori. Pretoriani e legionari eleggono i propri imperatori che si affronteranno in una lotta senza quartiere: Galba, Otone, Vitellio, Vespasiano. Un piccolo villaggio presso Cremona sarà per due volte il luogo dove si deciderà per due volte, a pochi mesi di distanza, il destino di Roma e del suo impero: Bedriacum. Qui, il 14 aprile del 69 l’imperatore Otone viene sconfitto da Vitellio, e questi, il 24 ottobre sarà disfatto da Antonio Primo, comandante le truppe di Vespasiano in una feroce battaglia notturna che vede impegnate ben dieci legioni e che si concluderà con l’assedio e la distruzione di Cremona, in un bagno di sangue senza precedenti nella storia romana. Da questo bagno di sangue ha inizio il regno di Vespasiano e dei Flavi, e l’epoca di maggiore sviluppo dell’Impero, che raggiungerà la sua massima espansione. Un lavoro destinato a fare testo su due delle battaglie più importanti della storia dell’Impero Romano.

    Brossura, 17,5 x 25 cm. pag. 80 illustrato con numerose foto a colori

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

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    Roma dopo Silla. Una storia in quindici vite

    28.00

    Natale Barca

    Il passaggio dalla res publica al principato fu un’inesorabile sequenza di episodi di contrapposizione sociale e ideologica, guerre esterne e interne, colpi di stato, cospirazioni, omicidi politici, clamorosi procedimenti giudiziari, rivolte di schiavi, azioni di contrasto alla pirateria, scandali religiosi, crisi di valori e smarrimenti interiori. Il processo iniziò nel 133 a.C., con l’uccisione di Tiberio Sempronio Gracco, tribuno della plebe, padre di una riforma agraria; si alimentò delle rivalità tra Mario, Silla, Pompeo, Cesare, Antonio e Ottavio; si concluse nel 27 a.C., con l’investitura di Ottaviano quale princeps e il conferimento del titolo di Augustus. Prima di quell’epilogo, Cesare aveva compiuto un colpo di stato, aveva vinto la Seconda guerra civile, era stato dittatore a vita ed era stato assassinato e poi divinizzato; mentre Ottaviano, figlio adottivo di Cesare, aveva vinto la Terza guerra civile, inclusa una guerra esterna, contro Cleopatra VII.

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    Roma in Armi. Gli eserciti di Roma dalla fondazione al V secolo d.C.

    20.00

    Romano Del Valli

    il libro illustra le istituzioni militari di Roma, ne delinea lo sviluppo e i principali eventi bellici, gli aspetti tecnici, il reclutamento, lo status e la vita quotidiana dei soldati. Non si tratta solo dell’analisi di un esercito che ancora ci stupisce per la meticolosa organizzazione e gli straordinari successi, ma è anche l’epopea di milioni di uomini che vi militarono, fossero essi legionari, cavalieri, ausiliari o marinai. Grazie alle loro capacità, alla dedizione, al valore e allo spirito combattivo che li animarono, essi permisero lo sviluppo e la sopravvivenza di una grande civiltà di cui siamo tutti eredi. Combattenti formidabili, questi soldati, guidati da ufficiali competenti, dominarono la scena non per qualche stagione, ma per secoli. Si consideri che in oltre un millennio gli eserciti di Roma persero talvolta delle battaglie, quasi mai le guerre.

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    Roma prima di Roma. Metastoria della tradizione italica

    25.00

    Paolo Galiano

    Negli ultimi tre secoli una poco conosciuta schiera di autori italiani ha affrontato il tema della precedenza storica della civiltà degli antichi popoli italici rispetto a quelle del bacino del Mediterraneo, civiltà a cui questi scrittori dettero il nome di “Saturnia Tellus”. Questo libro raccoglie una serie di testimonianze e di documenti collegati alla mito-storia di Roma e dell’Italia: I Pelasgi, gli Etruschi, i Siculi e tanti altri popoli arcaici dell’Italia emergono dalle regioni del Mediterraneo quando ancora la “Tirrenide” era una grandissima terra emersa. Dopo il terribile “cataclisma italico” conosciuto anche dagli autori Latini e Greci più antichi, inizia un processo in cui l’Italia appare il centro primigenio di diffusione della civiltà in tutto il mondo.

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    Roma risorta. L’impero dopo la caduta

    30.00

    Peter Heather

    Nessuno, dai tempi di Traiano, riuscì a conquistare così tanti territori come l’imperatore Giustiniano: cresciuto tra la caduta dell’impero romano d’Occidente e l’espansionismo islamico del VII secolo, il suo dominio si estese lungo tutto il Mediterraneo. Divenuto celebre per la riconquista dell’Italia, per le campagne militari in Nord Africa, per la costruzione di monumenti spettacolari come la basilica di Santa Sofia e per le chiese della Ravenna bizantina, il suo impero fu contrassegnato anche da momenti oscuri e drammatici: le lotte intestine per la conquista del potere, i conflitti religiosi, la devastante pandemia di peste che lo flagellò. Con talento narrativo, appassionato utilizzo delle fonti antiche e uso originale delle più recenti scoperte archeologiche, Peter Heather introduce i lettori a un capitolo ingiustamente trascurato del nostro passato, dimostra che Giustiniano fu più che un’anomalia tra l’era di Attila e quella di Maometto.

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    Rome Rules the Waves. A Naval Staff Appreciation of Ancient Rome’s Maritime Strategy 300 BCE – 500 CE

    38.00

    James J. Bloom

    La visione comune della storia navale di Roma è che essenzialmente si concluse con la sconfitta della flotta di Antonio e Cleopatra ad Azio nel 31 a.C., che lasciò Roma senza rivali in mare proprio con la fine del periodo repubblicano. Non c’erano più grandi battaglie navali da combattere, quindi, la marina da guerra era di poca importanza per la strategia dell’Impero. James J Bloom “sperona” questo punto di vista nella sua rivalutazione del ruolo cruciale della marina imperiale romana. L’autore (seguendo la linea di eminenti teorici navali, Alfred Mahan e Sir Julian Corbett) ritiene che il potere marittimo non riguardi solo gli scontri navali. Nel suo senso più profondo, il potere marittimo è il costante esercizio del comando delle rotte marittime per progettare il commercio, sopprimere la pirateria, trasportare truppe e rifornimenti e proteggere guarnigioni e spedizioni militari terrestri. In effetti, questo libro è una grande panoramica strategica del potere navale romano come strumento per sostenere la politica imperiale romana. In contrasto con altri lavori sull’argomento, Bloom sostiene che la moderna teoria strategica navale può essere utilmente applicata alle operazioni navali romane. La geografia del loro impero stabilì che i romani avrebbero spostato la maggior parte delle loro forniture militari per mare. Durante il periodo repubblicano e imperiale, quasi tutte le province avevano ampie coste lungo il Mediterraneo, il Mar Nero o l’Oceano Atlantico. Queste vie marittime interconnesse davano ai romani un netto vantaggio sui loro avversari attorno al perimetro, che generalmente dovevano utilizzare le coste adiacenti o interdette dal controllo marittimo romano. Mentre la potenza terrestre romana si insinuava lungo il Mar Nero e le coste dell’Atlantico, i principali sistemi fluviali ed estuari divennero una componente significativa di questa rete di corsi d’acqua vitali. La portata anfibia era un elemento essenziale della potenza marittima romana nel proteggere i fianchi delle legioni e nel traghettare le truppe verso punti di strozzatura minacciati. Le appendici di questo ottimo volume comprendono disegni in scala dei vari tipi di naviglio esaminato nel testo con le loro caratteristiche visualizzate in forma tabellare, diverse mappe che illustrano i fattori marittimi dell’impero e un riassunto delle esplorazioni marittime e delle scoperte in epoca romana.

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    Rome’s Third Samnite War, 298–290 BC. The Last Stand of the Linen Legion

    35.00

    Mike Roberts

    La Terza Guerra Sannitica (298-290 a.C.) fu un episodio cruciale nella storia della Roma repubblicana. Al suo esito poggiava il dominio dell’Italia centrale e la sopravvivenza, come potenza  indipendente, sia di Roma che dei Sanniti. Determinati a resistere all’aggressiva espansione romana, i Sanniti forgiarono una potente alleanza con i Senoni (una tribù dei Galli italiani), gli Etruschi e gli Umbri. Il risultato furono otto anni di durissimi scontri, brutali assedi e aspre battaglie che portarono Roma al limite. La natura disperata della lotta è illustrata dal rituale sacrificio di sé (devotio) del console romano Publio Decimo Mure nella battaglia di Sentinum (295 a.C.), che ripristinò la risoluzione delle vacillanti truppe romane, e dalla Legione Sannita del Lino nella battaglia di Aquilonia (393 aC), in cui, ciascuno di essi era vincolato da un sacro giuramento di vincere o morire sul campo di battaglia. Mike Roberts, che ha visitato i lughi in cui si svolsero le battaglie, produce una narrazione avvicente di questo conflitto epocale.

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    Si vis pacem. Memorie di un legionario al seguito di Scipione l’Africano. (Romanzo)

    15.00

    Ivan Larotonda

    Nella Roma dell’Età Repubblicana il vir bonus, l’uomo realizzato, era colui che riusciva ad espletare appieno la triplice funzione di cittadino, soldato, contadino. Vi riesce Albio Veturio Gemino che, già reduce dalla guerra all’invasore Annibale, nell’anno 206 a.C. si arruola nel nuovo esercito in Sicilia per sfidare Cartagine in Africa. Albio, come in un diario di guerra, descrive tutto il proprio vissuto nel corso della campagna d’Africa del 204-201 a.C. Le manovre, le tattiche e gli stratagemmi degli eserciti che si combattono; venture capitate a lui e ai suoi commilitoni in cui traspare lo stato d’animo di quegli uomini in cerca di riscatto che, dopo aver lasciato per anni i propri affetti, sperano di ritornare sul suolo italico ed avere una vita dignitosa. Lunghe marce in terre esotiche, affondando i calcei nelle roventi sabbie alla scoperta di mondi nuovi e di un’umanità insolita.

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    Storia Antica – Die romische armee

    45.00

    Questo lavoro, completamente illustrato, attraverso una vivida serie di più di 200 fotografie, prevalentemente di ricostruzione storica interamente a colori, presenta l’esercito romano nel suo ambiente naturale. Fanti e cavalieri con l’armatura, ufficiali e lancieri, arcieri, uomini al campo, sono tutti rappresentati in realistiche ricostruzioni storiche nell’Europa continentale. Abiti e armature sono stati realizzati secondo i modelli tratti da statue e bassorilievi custoditi nei principali musei, e le ricostruzioni sono state eseguite solo dopo accurate ricerche sul periodo, sugli armamenti, l’organizzazione dell’esercito, gli usi, le tattiche, l’allenamento dei soldati e anche la logistica. Libro di particolare interesse per la ricostruzione storica e per chiunque si interessi del periodo di Roma antica. Esaurito presso l’editore.

    Cartonato 21 x 30 cm. pag. 142 interamente illustrate con foto a colori

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2007 da Motorbuch Verlag

    Condizioni del libro: come nuovo

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    Storia Antica. I legionari romani

    25.00

    Le nuove ricerche archeologiche, insieme alle ricostruzioni ed alle esperienze pratiche con l’equipaggiamento miltare romano, attuato da sempre più numerosi gruppi di ricostruzione storica, stanno attualmente cambiando la tesi, a lungo sostenuta, su come realmente appariva il soldato romano, come viveva, marciava e combatteva. Il libro presnta 500 anni di trasformazione del legionario romano; la sua armatura e il suo equipaggiamento non sono raccontati attraverso le consuete illustrazioni ma, con splendide fotografie di ricostruzioni storicha.

    Brossura 19 x 26 cm. pag. 96 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 1992 da Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Stranieri. Storie e immagini dell’altro nella cultura romana

    23.00

    Mario Lentano

    La scelta di Romolo, che dopo aver sconfitto i Sabini in guerra ne fa altrettanti cittadini romani, è solo il primo caso di un’attitudine all’incorporazione di genti ed etnie diverse che caratterizza Roma sin dalla sua fondazione: nei secoli successivi il processo continua fino a comprendere tutti gli abitanti di un impero esteso su tre continenti. Chiamando a raccolta saperi diversi, il volume esplora alcuni momenti di questo percorso, raccontando storie di uomini e donne, ma anche vicende di dee e dèi venuti da lontano e accolti nel pantheon di Roma, e giungendo al rapporto con gli stranieri più estremi, stanziati nel cuore dell’Asia, eppure coinvolti in uno scambio commerciale capace di stabilire relazioni e cancellare distanze.

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    Teodato – La caduta del regno ostrogoto d’Italia

    23.00

    Educato in filosofia platonica anziché nell’arte della guerra, Teodato non faceva parte dei piani di successione di Teodorico. La sua nomina inattesa a coreggente da parte di Amalasunta, sua cugina, lo trascinò negli intrighi della corte gotica. Teodato avrebbe presto cospirato con i nemici della regina per liberarsi di lei, con cui non era mai stato in buoni rapporti. Tuttavia, una volta sul trono d’Italia, le sue carenze in materia politica e militare lo resero un re inefficiente e pericolosamente incompetente. Sconfitto dall’imperatore Giustiniano, Teodato venne presto assassinato e il suo popolo lo rimpiazzò con un re guerriero.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 350 con 1 mappa b/n

    Stampato nel 2017 da 21 Editore

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    The Army of Maximinus Thrax. The Roman Soldier of the early 3rd Century AD.

    49.00

    Jan Easchbach

    Il presente lavoro è incentrato sul soldato romano all’inizio del III secolo d.C. L’inizio del III secolo d.C. vede l’Impero Romano affrontare un numero crescente di problemi: le frontiere settentrionali cedettero sotto l’impatto degli attacchi per mano delle tribù germaniche e sarmate, mentre i persiani devastarono le province orientali quasi impunemente. La crisi economica, gli effetti della peste antonina, le infinite usurpazioni e il cambiamento climatico hanno portato l’Impero Romano sull’orlo del collasso. Nell’anno 238 d.C., l’imperatore Alessandro Severo fu assassinato a Magonza dalle sue stesse truppe. L’ascesa del suo successore Gaius Iulius Verus Maximinus ha inaugurato cinque decenni di disordini interni e incursioni nemiche, in cui gli imperatori in rapida successione hanno combattuto costantemente tra loro mentre cercavano disperatamente di stabilizzare l’impero vacillante. La fatidica era degli imperatori soldati era iniziata. Questo libro cerca di fornire una panoramica concisa sull’organizzazione, le tattiche e l’equipaggiamento dell’esercito romano all’inizio di questa era, e fa anche luce sulla campagna tedesca di Massimino, in cui l’esercito di Roma si avventurò ancora una volta in profondità nel territorio tedesco non conquistato. La scoperta del campo di battaglia di Harzhorn ha permesso ad archeologi e storici di ricostruire un cruento episodio di questo periodo drammatico.

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