Achtung Panzer! Sviluppo, tattiche e potenziale operativo delle forze corazzate

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    Achtung Panzer! Sviluppo, tattiche e potenziale operativo delle forze corazzate

    32.00

    Achtung – Panzer! è uno dei più significativi libri a carattere teorico-militare del XX secolo. Heinz Guderian raffinò le idee in esso contenute in quindici anni di studi sulla evoluzione delle tattiche di combattimento delle forze meccanizzate, a partire dalle loro origini nella prima guerra mondiale fino al 1937, anno della pubblicazione. Con questo libro, egli cercò di dimostrare che solo l’uso intelligente di formazioni corazzate avrebbe in futuro permesso alla Germania di conseguire vittorie rapide e decisive, evitando rovinose guerre d’attrito come quella combattuta nel 1914-1918.

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    Alessandro Magno e pensiero strategico moderno

    25.00

    Sotirios Fotios Drokalos

    Un saggio critico di teoria strategica, uno studio storico comparato e tre monografie di Storia militare insieme. Lo spunto, l’osservazione di una divergenza tra la concezione militare di Alessandro Magno e un principio cardine della teoria strategica moderna, teorizzato prevalentemente da Carl von Clausewitz e Antoine Henri de Jomini. Quello della concentrazione dello sforzo bellico esclusivamente sull’annientamento delle forze armate nemiche come certezza di vittoria. L’autore compara quindi l’operato di Alessandro Magno e alcuni casi di Storia moderna che rappresentarono un’evidente applicazione di tale principio: la campagna di Napoleone Bonaparte in Russia, nel 1812, e l’invasione dell’Unione Sovietica da parte di Hitler nel 1941. Queste ultime terminarono in un tragico fallimento, a differenza di quanto accaduto invece alla spedizione di Alessandro Magno. Il saggio vuole dimostrare dunque come lo studio e l’analisi delle strategie e delle tattiche adottate da Alessandro Magno, ma anche delle basi politico-culturali delle sue imprese e dei suoi atteggiamenti verso i popoli conquistati, possano rappresentare un valido aiuto nell’integrazione del pensiero strategico moderno.

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    Alia ratio. Cesare e la guerriglia

    18.00

    Vincenzo Bellino

    Cesare fu costretto a confrontarsi con la guerriglia (alia ratio) durante tutte le sue campagne militari e questo metodo di combattimento gli creò molti problemi, rallentando le sue conquiste. Fu però in grado di adattarsi e di adottare tutte le misure necessarie per combattere con successo la guerriglia sia in contesto rurale che in ambiente urbano e questa sua capacità, finora poco sottolineata, fa di lui uno dei più grandi generali della Storia.

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    Attacco frontale e ammaestramento tattico – Il libretto Rosso. La bibbia dellEsercito Italiano dal 1915 al 1917

    15.00

    Nell’approssimarsi del primo centenario dello scoppio della Grande Guerra, ci è sembrato doveroso riproporre quest’opera che, oltre al suo indubbio interesse storico è, almeno indirettamente, un atto di riconoscimento del valore, della tenacia e dell’abnegazione del Soldato italiano. Per quanto concerne l’aspetto puramente editoriale abbiamo cercato di riprodurre il Libretto Rosso nel modo più fedele possibile, mantenedo i corsivi e i grassetti dell’originale e perfino scegliendo caratteri simili, se non identici, a quelli impiegati nel 1915.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 65

    Stampato nel 2014 da Effepì

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    Century of the Soldier. The Perfection of Military Discipline: The Plug Bayonet and the English Army 1660-1705

    39.00

    Mark W. Shearwood

    Questa collana di volumi dell’editore Helion & Company “Century of the Soldier” prende in considerazione, sotto l’aspetto militare, il periodo storico che va dal 1618 al 1721, denominato dagli studiosi militari “l’epoca d’oro” della guerra, a cavallo tra la picca e l’archibugio. Questo periodo di tempo è stato visto da molti storici come un periodo non solo di grandi cambiamenti sociali, ma di sviluppi fondamentali all’interno delle questioni militari. Questo è il periodo denominati della “rivoluzione militare”, lo sviluppo di eserciti permanenti, l’introduzione generalizzata di armi a polvere nera e una maggiore professionalità nella cultura del personale militare. La collana esaminerà il periodo storico con l’intenzione di analizzare, molto dettagliatamente, battaglie, campagne, logistica e tattiche e ancora, eserciti , uniformi e attrezzature. Ogni volume è corredato da disegni b/n, mappe e tavole uniformologiche a colori. Questo volume si occupa, in particolare, dell’utilizzo della baionetta nell’esercito inglese tra il 1660 e il 1705.

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    Città fatali – Battaglie assedi e conflitti urbani dall’antichità ai giorni nostri

    12.00

    Questo lavoro parla di guerre e di città, dall’antichità ai giorni nostri. Le descrive nella loro natura all’interno di una cornice storica, prendendo in esame strategie e tattiche, armi e mezzi, indicando non solo il numero di caduti, feriti e dispersi, ma cercando di mostrare al lettore il momento cruciale dello scontro e il “volto” dei principali protagonisti. Le guerre prese in esame non sono soltanto quelle più sanguinose o importanti della storia militare, ma anche quelle che non sempre hanno cambiato le sorti dell’umanità, ma che sicuramente hanno rappresentato un sacrificio umano indelebile.

    Brossura, 14,5 x 20,5 cm. pag. 134

    Stampato nel 2014 da Chillemi

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    Concedi la pace. La guerra nel pensiero ebraico dalla Torah al sionismo

    10.00

    Furio Biagini

    Il tema della guerra, come ricorda il rabbino Riccardo di Segni, “è presente nella Bibbia ebraica dall’inizio alla fine, dalla storia di Caino alle guerre che devono porre fine al regno di Babilonia, raccontate nel libro di Daniele, a tutte le visioni sulle guerre che ci saranno nel corso della storia. […] Nella storia ebraica la guerra è una costante, ma la caratteristica delle varie guerre cambia notevolmente secondo le varie epoche.” Per questo, quando si esamina la posizione della tradizione ebraica riguardo alla violenza, alla guerra e di conseguenza alla pace, è necessario riferirsi principalmente alla Torah, il Pentateuco, interpretata dal Talmud e commentata dai rabbini nel corso dei secoli. La ricerca di Furio Biagini parte dunque dai testi della tradizione, la Bibbia ebraica, il Talmud e le interpretazioni rabbiniche medievali, il pensiero di Maimonide per pervenire alla elaborazione moderna, con particolare riferimento agli scritti dei maggiori rappresentanti del sionismo.

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    Deception – Disinformazione e propaganda nelle moderne società di massa

    13.00

    Il volume ha la finalità di presentare al lettore, le riflessioni, in gran parte inedite in Italia, dei più importanti studiosi, quali: Vladimir Volkoff, François Géré, Loup Francart, nonché delle analisi poste in essere dalla École de Guerre Économique (EGE) di Parigi e dall’Institute for National Strategic Studies (INNS) di Washington, sulle tecniche di inganno, sulla disinformazione e la propaganda con ampi riferimenti storici e case study. Mutuate dallo spionaggio e dall’intelligence militare, le tecniche di disinformazione sono oggi ampiamente impiegate oltre che in campo politico, anche nel commercio e nelle attività produttive, specialmente nel settore industriale, in modo da ingannare, confondere o modificare il parere di un avversario o dell’opinione pubblica, su di un argomento o una situazione, traendone concreto vantaggio. A differenza della propaganda volta a coinvolgere emotivamente, la disinformazione intenzionale, in particolare, tende a manipolare a livello razionale portando a conclusioni false. Comprendere questi processi ci permette così di leggere nella giusta angolazione il flusso di informazioni che ci aggredisce ogni giorno.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 177

    Stampato nel 2014 da Fuoco Edizioni

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    Fighting Techniques of Naval Warfare – 1190 BC – Present – Strategy Weapons Commanders and Ships

    39.00

    Questa bella opera illustrata analizza le tattiche, le tecniche e gli armamenti della guerra navale dall’antichità ai giorni nostri. Il libro, che comincia con la vittoria del faraone Ramses III sulle popolazioni che si davano alla pirateria nel 1190 a.C., e giunge fino all’uso delle portaerei e a quello delle ultime armi tecnologiche computerizzate, comprende tutti gli sviluppi significativi nella guerra navale per più di 3000 anni. Il libro, completato da 20 mappe a colori, disegni e riproduzioni di opere d’arte in bianco e nero, con i suoi racconti di battaglie navali tra cui Trafalgar, Tsushima e le Midway, è sicuramente di grande interesse per gli appassionati dell’argomento.

    Cartonato con sovracopertina 20 x 25 cm. pag. 256 interamente illustrate con foto e disegni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Amber

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    Fighting techniques of the Imperial Age 1776-1914

    39.00

    Questo volume analizza le tattiche, le tecniche e la tecnologia militare delle guerre coloniali dalla Guerra Americana di Indipendeza in poi. Il libro è diviso in capitoli dedicati ai principali elementi: il ruolo della fanteria, la guerra in montagna, quella navale, quella di assedio, che esamina insieme ai momenti e alle battaglie più significativi e famosi. Bellissimi disegni e dipinti a colori e bianco e nero con cui sono state illustrate le battaglie, le tecniche, le uniformi e gli equipaggiamenti, commissionati espressamente per questo lavoro, accompagnano una precisa ricostruzione storica.

    Cartonato con sovracopertina 20 x 25 cm. pag. 256 interamente illustrate con disegni b/n e colori + 20 mappe a colori

    Testo in lingua inglese

    Pubblicato nel 2009 da Amber Books

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    Fighting Techniques of the Medieval World AD 500- AD 1500 – Equipment Combat Skills and Tactics

    39.00

    Il volume descrive le tecniche di combattimento dei soldati in quella che è stata definita come l’età della cavalleria: il mondo medievale. Il libro esplora le tattiche e le strategie utilizzate per vincere le battaglie con la tecnologia disponibile nei secoli considerati, e sottolinea come lo sviluppo di quest’ultima abbia via via modificato le armi e le tattiche utilizzate sul campo di battaglia. Diviso in cinque sezioni, il testo esamina le singole fattispecie dell’esercito medievale: il fante, il soldato a cavallo, l’equipaggiamento e le armi utilizzate, e, come potessero combattere in simbiosi. Viene spiegato perché alcuni tipi di unità – come gli arcieri gallesi e i mercenari italiani – siano stati più efficaci di altri – come i cavalieri corazzati francesi ad Agincourt. La terza parte illustra come queste unità sono state effettivamente utilizzate sul campo di battaglia. Vengono esaminate anche la tattiche contrastanti di entrambe le parti durante le crociate, e si evidenzialo le deficienze dell’esercito Crociato e dei relativi comandanti. La quarta parte del libro esamina le tecniche e le attrezzature sviluppate per la guerra d’assedio – un evento comune in questa epoca di castelli e grandi opere fortificate. Infine, l’ultima sezione riguarda la guerra navale, le relative tattiche e le armi utilizzate. il volume è corredato da numerose illustrazioni in b/n, da tavole a colori e da mappe dei capi di battaglia.

    Rilegato, 20 x 25,5 cm. pag. 256 illustrato con circa 120 tavole a col e b/n e 20 mappe

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Amber Books

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    Fighting techniques of the oriental world AD 1200-1860 – Equipment Combat Skills and Tactics

    39.00

    Il libro mostra le tecniche di combattimento degli eserciti dell’Estremo Oriente a partire dall’età dell’espansione dei Mongoli fino alla Guerra dell’Oppio anglo-cinese a metà del diciannovesimo secolo. Esplora le tattiche e le strategie necessarie per vincere le battaglie con le tecnologie disponibili nei secoli descritti, e mostra come lo sviluppo degli armamenti abbia modificato costantemente le tattiche utilizzate e le sori dei conflitti. Illustrato con fotografie, disegni e mappe a colori inerenti le battaglie e gli equipaggiamenti, create appositamente per il presente lavoro, il volume studia le strategie con cui i più grandi condottieri – come Genghis Khan o l’ammiraglio Yi Sun – condussero le loro vittoriose campagne militari e spiega perchè invece altre operazioni ebbero meno successo.

    Rilegato con sovracopertina, 20 x 25 cm. pag. 256 con circa 41 foto e illustrazioni a colori, 20 mappe a colori delle battaglie più importanti e 126 illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2008 da Amber Books

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    Fuori fuoco. L’arte della guerra e il suo racconto

    16.00

    Maddalena Oliva

    Come è cambiato il modo di rappresentare la guerra? Quale è il collegamento fra quello che guardiamo in televisione, leggiamo sui giornali e quello che accade sui campi di battaglia? Esiste una strategia comune che unisce centri di comando, emittenti televisive e testate giornalistiche? Una descrizione del legame che esiste tra azioni militari e il loro racconto mediatico, della sceneggiatura che accompagna la pianificazione militare alla sua successiva narrazione: notizie, scoop, storie di uomini e immagini di sangue fanno tutte parte di un disegno predisposto a influenzare l’opinione pubblica. Desert Storm, Kossovo, Enduring Freedom… Le operazioni militari condotte sotto la guida degli Stati Uniti hanno un’organizzazione quasi cinematografica: la costruzione dell’attesa prima dell’evento, che orienta il pubblico rispetto ai ruoli dei “buoni e dei cattivi”; lo scatenarsi del conflitto nel prime time televisivo americano; la durata breve delle operazioni e la loro conclusione certa (perchè lo spettatore fa presto a stancarsi); la spettacolarità dei bombardamenti che trasforma la guerra in una sorta di videogame o action movie hollywoodiano.

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    Guerra ed eserciti. Da Machiavelli a Napoleone

    16.00

    Piero Del Negro

    Quando, nel 1814, si riunì a Vienna il congresso incaricato di restituire all’Europa un assetto simile a quello in vigore prima di Napoleone, non solo la galassia degli imperi risultava più ridotta, ma era anche evidente che soltanto le cinque grandi potenze europee – in prima fila la Gran Bretagna in campo marittimo e la Russia sul fronte di terra – che erano ascese ai vertici continentali dopo oltre tre secoli di guerre per lo più combattute tra loro, potevano ragionevolmente competere anche sul piano mondiale. Prendendo in esame alcuni fenomeni caratteristici di quella fase storica questo libro ricostruisce il progressivo aumento della scala di conflitti che portò alla globalizzazione militare.

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    Guerra! Lo Stato maggiore germanico da Federico il Grande a Hitler

    20.00

    Quale ruolo ha avuto l’esercito nelle crisi che la Germania ha attraversato nelle sue rivoluzioni, da Federico II all’ascesa di Hitler, e come si è creato il mito, rivelatosi fallace, della sua superiorità.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 234 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da Oaks

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    Guerre ed eserciti nell’età contemporanea

    32.00

    Nicola Labanca

    Le guerre totali dell’età contemporanea sono state contraddistinte da armi sempre più sofisticate e distruttive, da forze armate non solo di leva ma più spesso di volontari professionisti, da un crescente coinvolgimento dei civili, da un accresciuto ruolo della propaganda e dalle retoriche nazionaliste. Nell’Italia contemporanea c’è tutto questo e anche altro: il Risorgimento in armi e le guerre di unificazione nazionale, ma anche la guerra al brigantaggio e le prime campagne militari coloniali; la partecipazione alla Prima guerra mondiale e poi il Ventennio fascista, con il suo peculiare rapporto tra forze armate, società e politica; la lunga stagione repubblicana fino a un presente militare fatto di professionalizzazione e di partecipazione alle operazioni militari all’estero, che talora hanno profondamente diviso l’opinione pubblica

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    Guerriglia e rivoluzione. Dal XIX secolo agli anni ’80 del ‘900

    24.00

    Centro di documentazione Walter Pezzoli e Roberto Serafini (a cura di)

    In questo lavoro si propone una antologia “ragionata” di testi sulla guerriglia, cercando di evidenziare soprattutto l’evoluzione del ruolo che questa forma di lotta ha avuto nella strategia del movimento comunista rivoluzionario. Nella prima parte si rintracciano le origini del concetto di guerriglia a partire dalle prime esperienze in cui essa si è manifestata nella sua forma moderna, soprattutto nella guerriglia spagnola antinapoleonica del 1808-1814 e nel Risorgimento italiano, e con le prime riflessioni di Marx ed Engels su di essa. Nella seconda parte si individuano le prime teorizzazioni e applicazioni pratiche di questa forma di lotta da parte del marxismo rivoluzionario, con Lenin e Mao. La terza parte è dedicata al ruolo svolto dalla guerriglia nella Resistenza all’occupazione tedesca nelle città, in Francia e Italia; nella guerra del Vietnam e nella Rivoluzione cubana. La quarta parte è dedicata in particolare alla guerriglia urbana, a partire dalle esperienze latinoamericane, in Brasile con l’ANL di Marighella, in Uruguay con i Tuparnaros, e in Argentina con i PRT-ERP, per concludere con l’esperienza più avanzata, realizzatasi in un paese del Centro capitalistico, quella delle Brigate Rosse in Italia.

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    I Normanni e la guerra. Persistenze nordico-boreali nella conquista del Meridione d’Italia (secc.XI-XII)

    17.00

    Cristian Guzzo

    ll presente volume raccoglie alcuni studi di storia militare normanna condotti nel corso degli ultimi quattro anni (…). La tesi centrale espressa fra queste pagine pertiene la non trascurabile influenza esercitata, sulla conquista normanna del Sud Italia, dalla componente etnico-culturale vichinga. (…) Non è possibile comprendere la conquista del Meridione d’Italia, da parte dei normanni, se si prescinde dall’impronta marcatamente scandinava della stessa. Nonostante parte della storiografia contemporanea abbia considerato tale interpretazione superata (…), risulta arduo negare che le dinamiche comportamentali di gruppo adottate nel nostro Mezzogiorno, rispecchiassero più l’anima vichinga, che quella franca. (…) Le saghe evidenziano il loro spirito di corpo; l’adesione a un gruppo culturale ed etnico specifico, costruito su quei valori tipicamente muscolari, peculiari di ogni società guerriera tradizionale. Il culto della forza e del valore nelle armi fra i normanni, riecheggia quello dei loro antenati, per quanto sia innegabile che costoro avessero modificato radicalmente i loro costumi, adeguandoli in buona parte a quelli franchi.

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    Il dominio dell’aria

    18.00

    Giulio Douhet

    Il dominio dell’aria è un libro scritto da Giulio Douhet nel 1921 e narra dell’utilizzo dell’aviazione da guerra, a partire dalle prime esperienze del bombardamento dal cielo, effettuate dagli austroungarici nel luglio del 1849 durante l’assedio di Venezia. Il volume ebbe una grande influenza sui contemporanei ed è ancora oggi oggetto di studi nell’ambito aeronautico-militare. Il generale Douhet continuò negli anni a riflettere sugli utilizzi degli aeromobili in ambito bellico che comprendono anche la controversa teoria del “terrore aereo”, antesignana dei bombardamenti strategici. In ogni caso, l’introduzione dell’aviazione da guerra ha rivoluzionato la strategia militare e ha reso possibile una maggiore precisione e velocità di attacco, oltre che un maggiore controllo del campo di battaglia da parte dei comandanti.

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    Il memorandum McCollum – La via democratica alla guerra ossia l’arte di farsi attaccare

    18.00

    ll Memorandum McCollum ci consente di vedere, nella realtà, la genesi, lo sviluppo e l’inasprimento di una politica volta a costringere il Giappone a compiere il primo passo… I democratici e pacifici americani, così vilmente sorpresi nel loro sereno e ingenuo sonno domenicale alle Hawaii… avevano a Pearl Harbor e nell’arcipelago truppe e mezzi tutt’altro che limitati o simbolici e già questo dimostra quanto poco fossero “pacifici”… La Marina disponeva di 3 portarei, 9 corazzate, 20 incrociatori, 55 caccia, 29 sommergibili, 2 divisioni anfibie oltre a molte decine di mezzi ausiliari; l’Aeronautica poteva contare su 188 caccia, 86 bombardieri, 20 ricognitori e 71 idrovolanti e l’Esercito era in grado di schierare quasi 43.000 uomini. Decisamente non una sine cura!

    Brosuura, 14 x 21 cm. pag. 122

    Stampato nel 2018 da Effepi

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    Il pensiero navale italiano dal dopoguerra ad oggi Vol. II – L’esercizio e i mezzi del potere marittimo

    34.00

    I saggi più significativi della cultura navale italiana dell’ultimo cinquantennio, selezionati e presentati da due ben noti studiosi. Un ritorno alla ricerca e al dibattito dottrinario e culturale navale, particolarmente sentito negli ultimi anni e che vede molto sensibile la Marina Militare. I tre volumi vogliono rappresentare un primo passo pubblico verso una ripresa a più vasto respiro degli studi navali nel nostro Paese. In particolare questo secondo volume si occupa dell’esercizio e i mezzi per esercitare il potere marittimo.

    Rilegato, 21 x 28 cm. pag. 360

    Stampato nel 1997 da Ufficio Storico della Marina Militare

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    Instrument of War. The Austrian Army in the Seven Years War Vol. 1

    59.00

    Christopher Duffy

    Come funzionava un esercito del XVIII secolo? Questo libro rappresenta il lavoro più completo mai realizzato, sul funzionamento di un’esercito del 1700. Maria Teresa aveva visto la sua eredità quasi persa a causa degli attacchi, non provocati, dei suoi vicini. Il suo esercito era stato al suo fianco nella difficile lotta, e ora stava cercando disperatamente di migliorare la preparazione, poiché doveva affrontare Federico il Grande, il maestro soldato dell’epoca. Ma lei ei suoi ministri seppero affrontare il dilemma di come combattere una guerra senza sacrificare ciò per cui stavano combattendo. Vengono prese in considerazione la struttura dell’esercito, la vita dei suoi soldati, i punti di forza e di debolezza, le personalità che hanno conferito un carattere così unico all’esercito. Non solo viene esaminato l’esercito di maria Teresa l’Austria di Maria Teresa, ma vengono posti degli interessanti sguardi sugli eserciti avversari: prussiano, francese, svedese e russo. L’esercito e le sue necessità influirono enormemente sulla società austriaca. La coscrizione, la tassazione, il cambiamento costituzionale, la burocrazia, la logistica… Per la maggior parte degli abitanti dell’Europa centrale l’esercito rappresentava lo stato e le loro vite non possono essere comprese senza considerarlo. La coscrizione ci dice molto sull’origine dei soldati: le lingue che parlavano, le professioni che svolgevano, la loro disponibilità a servire quello che per molti era un monarca “alieno”. L’esercito fornisce un’importante visione della Boemia del XVIII secolo, dell’Ungheria, della Croazia, della Lombardia, del Belgio e dell’Austria. Anche i lontani irlandesi hanno svolto un ruolo importante in questo esercito. Il XVIII secolo prende vita non solo dalle parole di Christopher Duffy, ma anche dal diplomatico Kaunitz, generali esperti come Daun e Loudon, spie prussiane e addetti stranieri, un cinico principe belga e un giovane ufficiale italiano, e molti altri . I loro resoconti di prima mano spiegano i successi e i fallimenti dell’Austria in guerra. Le battaglie e le campagne della Guerra dei Sette Anni non possono essere comprese senza la conoscenza degli strumenti necessari per condurre la guerra stessa. Un lavoro di eccezzionale ampiezza.

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    L’ arte della guerra. Trattati e manuali di architettura militare e milizia nelle collezioni della Biblioteca Nazionale Braidense

    25.00

    Aldo Coletto  – Fausto Lanfranchi – Guido Zavattoni

    In questo libro sono raccolti in ordine cronologico oltre cento testi di architettura militare, artiglieria e su altri temi complementari, dati alle stampe tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Settecento in Italia e in Europa, esposti oggi alla Biblioteca Nazionale Braidense. In essi vi sono molte storie che illustrano la complessità del sapere militare nel quale confluiscono diverse ricerche e discipline. Gli scrittori che si esercitano su questi temi non sono solo militari di professione: sono studiosi impegnati nella riscoperta dell’antichità, matematici e cultori delle scienze, ingegneri e architetti, studiosi di geometria e prospettiva legati alle arti, e religiosi ai quali è affidato il sistema educativo delle classi elevate.

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    L’ organizzazione militare della Repubblica di Siena, 1524-1555

    20.00

    Jacopo Pessina

    Questo libro ricostruisce l’organizzazione militare della repubblica di Siena nel periodo compreso tra la cacciata del “tiranno” Fabio Petrucci nel 1524 e la conquista della città da parte dell’esercito asburgo-mediceo nel 1555. Tale ricostruzione presenta l’apparato bellico senese nella sua complessità, analizzando la gestione e il finanziamento di esercito e fortificazioni, i processi di reclutamento delle truppe e l’impiego di quest’ultime in combattimento. Il libro mette in luce l’organizzazione militare di un caso esemplare di second rank state durante le guerre d’Italia, un periodo di cambiamento radicale per l’arte bellica in Europa.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 316

    Stampato nel 2022 da Pisa University Press

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    L’arte della guerra ibrida. Teoria e prassi della destabilizzazione

    29.00

    Emanuel Pietrobon

    Con la fine della Guerra Fredda e il collasso dell’Unione Sovietica, il Duemila era stato immaginato come un secolo di pace, prosperità e democrazia, ma la Storia non era finita. Gli Stati Uniti e i loro alleati europei, esportando il modello occidentale “superiore”, hanno alimentato fenomeni di rivalsa, come il terrorismo jihadista e il “revisionismo” dei Paesi vinti, in primis Russia e Cina, che lavorano incessantemente per creare nuove sfere di influenza. La globalizzazione mercantile e la comunicazione con internet hanno favorito un tipo di guerra non formalmente dichiarata, che si serve di armi convenzionali e non, che può arruolare istituzioni pubbliche e private, movimenti di opinione, che usa strategie manipolatrici e clandestine, con la finalità di rovesciare un ordine costituito.

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    L’evoluzione della tattica durante la Grande Guerra – Gli insegnamenti della I Guerra Mondiale nell’impiego delle armi e delle truppe

    25.00

    Una disamina della dottrina tattica durante le operazioni della Grande Guerra, basata esclusivamente sulla narrazione degli avvenimenti, non è possibile, perchè quasi sempre lo storico si dimentica del “Tattico” e gli elementi necessari alla trattazione fanno difetto. D’altronde la ricostruzione degli avvenimenti sulla base dei documenti è un’impresa ardua per la maggior parte degli storici e degli scrittori che, raramente hanno possibilità di accesso agli archivi militari. Il presente volume invece procede proprio in questa direzione, analizzando e studiando i documenti che gli Stati Maggiori, i Comandi supremi, le alte gerarchie militari e i comandanti delle grandi unità in guerra, emanavano di volta in volta e sempre dopo un periodo di preparazione, per rilevare e correggere gli errori comessi, affinchè gli ammaestramenti dell’esperienza pratica servissero a perfezionare l’impiego delle armi e i procedimenti sul campo di battaglia.

    Brossura, 14 x 21 pag. 230

    Stampato nel 2013 da Effepì

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    L’invasione della Svizzera. Piani di guerra italiani dal 1861 al 1943

    29.00

    Leonardo Malatesta

    Piano Vercellino è il nome dato alla pianificazione operativa che l’esercito italiano ideò contro la Svizzera. Questo progetto, sviluppato nel 1940 dallo Stato maggiore, aveva come obiettivo l’invasione e l’occupazione della Confederazione elvetica. Prevedeva lo smembramento dello stato svizzero e l’annessione del territorio a sud delle Alpi all’Italia. Il Piano Vercellino, così denominato dal cognome del comandante dell’Armata del Po, il generale Mario Vercellino, prevedeva che le operazioni si svolgessero principalmente in Ticino, ma con manovre che avrebbero potuto interessare anche il Cantone dei Grigioni e il Canton Vallese. Lo studio si basa su un’analisi dettagliata del territorio avversario, sia dal punto di vista geografico, sia per quanto riguarda la dislocazione delle forze e delle fortificazioni. L’arco temporale indagato copre un ampio periodo storico, dai primi anni dopo l’unità d’Italia alla Seconda guerra mondiale, per focalizzare poi l’attenzione sul cosiddetto Piano Vercellino.

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    L’Italia nella Triplice Alleanza – I piani operativi dello Stato Maggiore verso l’Austria-Ungheria dal 1885 al 1915

    27.00

    Dopo una sintesi delle vicende politiche del periodo e dell’evoluzione delle fortificazioni asburgiche ed italiane sulle Alpi, è descritto lo sviluppo dei piani operativi dello Stato Maggiore Italiano contro l’alleata Austria-Ungheria. Il volume tratta dell’evoluzione dei piani operativi italiani verso l’Austria – Ungheria dalla stesura nel 1886 del primo studio ad opera del Generale Cosenz, primo Capo di SM italiano, fino all’ordine di operazioni n. 1 del 16 maggio 1915 del Generale Cadorna con cui l’Italia entrò in guerra. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 315 con 22 foto b/n e 33 foto a colori e numerose cartine fuori testo apribili, allegate al volume

    Stampato nel 1998 da Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito

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    La battaglia antica. L’arte della guerra ai tempi delle guerre puniche

    15.00

    Stefano Izzo

    In questo volume, con una affascinante successione di brillanti analisi, si analizza la battaglia antica nei suoi aspetti più peculiari. Si tenta di dare risposte a mille interrogativi che da sempre ci incuriosiscono all’interno della cornice storica delle Guerre Puniche, con tutte le nuove problematiche politiche, strategiche, tattiche e logistiche che questo immane conflitto tra Roma e Cartagine comportò. I grandi scontri tra eserciti contrapposti sono studiati nel dettaglio, prendendo in esame strategie di invasione, piani di battaglia, tattiche sul terreno, tecniche di combattimento individuali, cercando di illustrare al lettore ciò che accadeva

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    La campagna del 1796 in Italia

    25.00

    Clausewitz è celeberrimo per la sua opera Vom Kriege (Della Guerra), unanimemente considerato uno dei classici imprescindibili dell’arte militare, ma pochi sanno che il Vom Kriege raccoglie solo i primi tre volumi dei lavori incompiuti del generale prussiano (Hinterlassene Werke über Krieg und Kriegführung), gli altri, secondo il principio, caro all’autore, che gli historische Beispiele machen Alles klar (gli esempi storici rendono tutto chiaro), essendone il complemento ed il sussidio. Infatti, nei volumi successivi, il riferimento corre continuamente alle enunciazioni dei primi tre volumi, per dimostrarne la validità e discutere i rischi della mancata applicazione dei princìpi, talvolta per emendarli, migliorarli ed adattarli alle situazioni specifiche, senza in ogni caso mai discostarsene. Questa opera, il primo dei restanti volumi, il quarto in generale, dunque non è solo il resoconto talvolta impietoso degli accadimenti militari e politici, ma una dettagliata ed acuta analisi dei processi decisionali e delle opzioni tattiche, degli errori e delle scelte corrette di entrambi i contendenti della prima Campagna d’Italia (1796-97). È anche un riconoscimento, spesso intriso di spunti polemici e malcelato odio, delle capacità del giovane generale Bonaparte, che al suo primo comando indipendente, trasformò un esercito di straccioni, indisciplinati e demotivati, privi di vestiario, vettovaglie e armamento, in un formidabile strumento di guerra, che non solo inflisse continue e ripetute sconfitte a due eserciti alleati, ma impose trattati di pace – qui riprodotti – con pesanti condizioni in termini economici, politici e territoriali a tutti gli altri stati italiani, cancellandone persino uno dalla mappa geografica. Nomi come Montenotte, Millesimo, Dego, Lodi, Lonato, Castiglione, Rovereto, Bassano, La Favorita, San Giorgio, Arcole, Rivoli, Mantova, non furono altro che le principali tappe di una delle campagne più decisive della storia e sancirono il mito di Napoleone c

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    La catena di comando nella Grande Guerra. Procedure e strumenti per il comando e controllo nell’esperienza del Regio Esercito (1915-1918)

    22.00

    Filippo Cappellano – Basilio Di Martino

    La gestione del conflitto da parte degli alti comandi italiani è stata al centro di accese discussioni fra storici e studiosi della prima guerra mondiale. L’opportunità di certe scelte tattiche, le cause che portarono a Caporetto o la gestione delle truppe nelle “spallate” di Cadorna sul fronte isontino, per citare solo alcuni esempi, sono state oggetto di numerosi studi con approcci e tesi spesso divergenti tra loro. Il presente volume vuole offrire al lettore gli strumenti per un’oggettiva rilettura e comprensione della condotta e delle dinamiche che i comandi si trovavano ad affrontare sul campo. Quest’analisi passa necessariamente anche per uno studio dei mezzi di comunicazione disponibili, in un’epoca di rapido sviluppo tecnologico dominata da fenomeni di massa che obbligavano a rivedere le soluzioni tradizionali di comando a favore di una nuova organizzazione più burocratizzata dell’esercito. In un’epoca dominata quindi dalla razionalizzazione anche la guerra divenne un fenomeno inquadrabile in schemi già teorizzati e pianificabili, un meccanismo ben oliato che dovette però ben presto confrontarsi con gli imprevisti e i mutamenti repentini della realtà del conflitto.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 238 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Itinera

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    La Frontiera nord-occidentale dall’unita’ alla Grande Guerra 1861-1915 – Piani e studi operativi italiani verso la Francia durante la triplice alleanza

    24.00

    Tema portante del volume sono i piani difensivi e offensivi italiani sulla frontiera occidentale dal 1860 al 1915, collegati all’evoluzione della politica estera e della situazione militare in terra e in mare. Si reatta di una situazione complessa che evolve tra l’unificazione italiana ed i trattati della Triplice Alleanza, tra l’indispensabilità di un acoraggio continentale militarmente efficace per controbattere la potenza francese e la spinta politica al Mediterraneo, che comporta una ricerca attenta, momento per momento, della strada più produttiva per sostenere gli interessi nazionali. Il testo è coadiuvato dal alcune cartine e da una serie di tabelle. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 560 illustrato con 30 foto b/n d’epoca e alcune mappe

    Stampato nel 2005 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’ Esercito

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    La guerra del Vietnam. Storia militare del conflitto più controverso del XX secolo

    23.00

    Errico De Gaetano

    La guerra del Vietnam è un conflitto di particolare rilevanza, avendo fuso assieme la dimensione militare, politica e mediatica in quella sintesi di sforzi che oggi rappresenta la normalità della forma bellica.  Il volume, frutto di un minuzioso vaglio delle fonti, ricostruisce con dovizia di particolari le operazioni militari dal 1945 al 1975 spiegando, passo dopo passo, l’evoluzione del conflitto, gli aspetti tecnico- operativi, il ruolo della politica interna e internazionale, dell’opinione pubblica e dei mezzi di comunicazione di massa dal punto di vista dei contendenti, soffermandosi sulla forza, gli errori e i limiti delle visioni strategiche che si sono confrontate in Vietnam.

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    La guerra in alta montagna

    18.00

    Ildebrando Flores

    La guerra alpina sopra i duemila metri, combattuta sul fronte italiano nel periodo 1915-18, è ricca di episodi spesso drammatici che diedero un largo contributo alla vittoria dell’Intesa. Il colonnello Ildebrando Flores descrive con analitica puntualità le direttive delle operazioni e degli obiettivi, gli assetti delle forze belligeranti, la situazione difensiva e la funzione strategica delle regioni dell’Ortles, dell’Adamello, del Pasubio, del Cadore e del Monte Nero, fino alla battaglia dell’Ortigara

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    La guerra in età moderna

    20.00

    Giampiero Brunelli

    A partire dalla fine del XV secolo l’Occidente europeo cambia radicalmente il modo di combattere. Le armi da fuoco diventano finalmente efficienti. Si passa rapidamente dall’archibugio al moschetto, al fucile a baionetta. Le fortificazioni si trasformano: i bastioni a punta di freccia sostituiscono le mura alte e merlate. Nel frattempo si rinnova l’organizzazione delle forze armate. La dimensione degli eserciti cresce enormemente e muta anche la loro composizione: la fanteria diventa la regina delle armi e la cavalleria la specialità dei giovani gentiluomini. Nella guerra sul mare dominano le acque i grandi vascelli, che montano a bordo fino a 120 cannoni. Ovunque servono equipaggi addestrati, materiali, pezzi da fuoco e munizioni: cioè denaro, denaro, denaro. Così la guerra diventa un costosissimo affare di Stato.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 212

    Stampato nel 2021 da Laterza

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    La guerra in montagna – Strategia e tattica dei combattimenti in zone montuose

    22.00

    L’attacco e la difesa di una regione montuosa devono essere considerati fra i compiti più difficili nella direzione di una guerra. Gli svantaggi di queste due forme di condotta di una guerra, non di rado nelle montagne aumentano al punto che solo una mente acuta, capace di pesare tutto e di calcolare con precisione, la più alta energia del comandante, e la perseveranza ostinata di truppe addestrate, valgono a superare le moltissime difficoltà che non è dato evitare…

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 174

    Stampato nel 2017 da Effepi

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    La Guerra. ARTHOS 32. Pagine di Testimonianza Tradizionale

    32.00

    AA.VV.

    Numero speciale dedicato alla guerra. Oltre ad alcuni capitoli iniziali, dedicati tra l0altro al fonadtore Renato del Ponte, recentemente scomparso, questo numero, in diversi capitoli, analizza i seguenti concetti di guerra: le amazzoni nel mondo italico e romano; Jihad e clero sciita nella storia dell’Iran; La guerra nella Mesopotamia sumera e assiro-babilonese; Il popolo di Marte: la guerra e il sacro; Antichità indoeuropee. le parole della guerra; la guerra: archetipi e dinamiche di un fenomeno gigante; Sottile e privo di forma. Riflessioni sulle differenze tra il pensiero strategico cinese e quello occidentale; Per una genealogia della guerra monoteista; Trans-umanesimo luciferico e guerra alla religione; La guerra di Tolkien; Julius Evola, futurista sulla guerra; Guerra e Forza: una lettura paragmastica di Omero; Kshatriya d’Italia: Teseo tesei – salvatore Todaro; Il significato della guerra nella prospettiva di un cristianesimo integrale; Oracoli greci, arbitri della politica internazionale; Spirito Kshatrija in testi di combattenti italocinesi della Grande Guerra; Mosca non crede alle lacrime; Che cos’è la tradizione; Il culto degli Hirpini nel contesto dell’antica religiosità italiaca; Aspetti rituali nell’Oinochoe di Tragliatella; La radice sematica ancestrale ed il concetto della teofania.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 336 con varie foto b/n

    Stampato el 2023 da Arya

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    La Tigre e l’elefante. Dien Bien Phu: le origini della strategia vietcong

    55.00

    Jules Roy

    Indocina 1954, Vietnam 1968: la storia varia appena i suoi temi. Dien Bien Phu è una maniera di capire una lotta che continua. E’ del resto significativo che l’allora ministro della difesa del Vietnam del Nord, fosse il Generale Giap, la cui strategia politico-militare già applicata contro i Francesi, fu anche alla base dell’offensiva vietcong e, in generale, di tutta la guerriglia nel Sud Vietnam. L’elefante francese resta inchiodato in una scomoda buca e la tigre indocinese gli piomba addosso, senza concedergli scampo. Nel libro di Jules Roy, troviamo proprio tutto, i veri e i falsi eroi, i generali aristocratici e quelli veri, l’incopmpetenza dei governi, il cinismo degli alti comandi, la spirale di errori che conduce al disastro di chi si batte in malafede. Su tutto, il clima miserevole e convulso del colonialismo europeo al tramonto. L’autore è francese e scrive da francese, non idealizza, ne dall’una, ne dall’altra parte. Vuole solo denunciare la vergogna e il malessere di un esercito impegnato in una guerra in cui non credeva, cerca di capire come bianco, come europeo, come figlio di una società industrializzata e tecnologica, le ragioni di uno scacco militare e sociale, imprevedibile.

    Rilegato, 16 x 21,5 cm. pag. 542 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1968 da Mondadori

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Le Battaglie decisive del mondo occidentale Vol. I-II-III

    50.00

    L’opera, di pregevole contenuto storico-scientifico, è una edizione inedita in lingua italiana del “Military History of Western World” che J.F.C. Fuller scrisse negli anni 1954-1956. Essa si articola in tre volumi in cui lo scrittore mette in risalto gli avvenimenti storico-militari decisivi nello sviluppo della civiltà occidentale. In particolare, dal 479 a.C. alla fine del 2° conflitto mondiale. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    3 volumi rilegati, 17,5 x 25 cm. pag. 555 + 574 + 658 illustrati con circa 74 cartine

    Stampato nel 2005 da Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito

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    Le guerre di Cesare

    15.00

    Napoleone

    Napoleone detta al fedele Marchand la ricostruzione storica, politica e militare della Roma di Giulio Cesare dalla guerra gallica fino al confronto finale con i suoi assassini, riassumendo gli eventi, per aggiungere le proprie osservazioni tecniche, militari e politiche. L’imperatore in esilio riflette sull’Imperator vittima di una congiura: entrambi hanno raggiunto l’apice del potere per poi essere sconfitti dalla storia, ma con la differenza, fa notare Canfora nella sua introduzione, che l’uno era il rampollo di una nobile famiglia, mentre l’altro aveva avuto umili natali. Il volume è introdotto da una nota di Marchand con la descrizione della morte di Napoleone e il racconto degli ultimi giorni e delle ultime disposizioni dell’imperatore.

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    Nemein. L’arte della guerra

    10.99

    Mirko Mussetti

    Siamo veramente in tempo di pace? O abbiamo soltanto cambiato modo di farci la guerra? Ultimamente si è tornati a parlare di “guerra economica”, percepita ingenuamente come l’ultima evoluzione dei conflitti internazionali. Eppure la guerra economica esiste da sempre: fin da quando l’uomo ha iniziato a possedere la terra ha sempre cercato di espandere i propri spazi e le proprie libertà. L’ampliamento del proprio benessere è il suo fine ultimo, anche a scapito di quello degli altri individui. In verità, la guerra economica coinvolge e determina le organizzazioni umane di tutti i tempi senza soluzione di continuità.

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    Ostfront – Le tattiche della Wehrmacht sul fronte russo 1941-1945

    29.00

    Lo scopo di questo testo, realizzato per conto dell’US Army nel 1953 da un gruppo di comandanti di reparto tedeschi veterani del fronte orientale, era di fornire ai comandanti di piccole unità del materiale d’istruzione riguardo il fronte russo durante la seconda guerra mondiale, basato su esperienze del loro stesso livello. Un attento studio degli esempi portati nel testo fornisce molte lezioni sulla tattica, la logistica, le tecniche di combattimento e nel coordinamento delle armi, sull’influenza del terreno e delle condizioni climatiche sulla condotta delle operazioni, e sulla qualità degli uomini e degli ufficiali tedeschi e sovietici che combatterono sul fronte russo, permettendo di gettarvi uno sguardo realmente approfondito. Infatti, per dare ai lettori una conoscenza profonda e dettagliata delle condizioni di vita e di combattimento sul campo di battaglia, lo studio delle azioni delle piccole unità è di maggiore utilità che una conoscenza superficiale delle grandi operazioni, che sono di competenza dei comandanti e degli stati maggiori degli alti comandi. Secondo e ultimo volume della serie.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 294 con numerose cartine e foto b/n

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    Panzer General – Ricordi di un soldato

    36.00

    Le memorie del Generale Guderian sono considerate, per l’ampiezza delle informazioni e per la franchezza dell’autore, una delle letture più importanti per chi voglia comprendere a fondo la Seconda Guerra Mondiale. Se da una parte infatti sono un osservatorio privilegiato per capire la superiorità tattica e dottrinale dell’Esercito tedesco nelle campagne di Polonia e di Francia, nella cui costruzione il nostro ebbe non piccola parte, sono addirittura fondamentali per ricostruire i dissidi e le storture all’interno dei comandi superiori tedeschi, all’origine talvolta di errori macroscopici e decisioni suicide (valga pertutti il caso di Stalingrado). Per gli ultimi due anni di guerra Guderian si è infatti trovato, spesso impossibilitato a decidere, nella posizione dieccezionale testimone di avvenimenti che cambiarono il corso della guerra e che, pur nella sua parziale versione, ha riconsegnato alla storia, per gli opportuni ammaestramenti. Laconoscenza diretta dei più grandi protagonisti, dai capi del Partito ai comandanti militari più noti (Model, Rommel, Keitel, Jodl, Von Kluge, Von Rundstedt solo per citarne alcuni) permette di avere una visione al di la delle quinte della storia, aggiungendo a fatti noti particolari privati, talvolta essenziali per ricostruire i processi decisionali e perfino le motivazioni più recondite alla base di alcune delle più controverse decisionimilitari. Queste note forniscono anche una importante chiave di lettura percomprendere l’animo del militare tedesco ed il controverso rapporto con il potere politico nella Germania del Terzo Reich. Non solo, le vivide notazioni sui combattimenti e le note sul proprio comando ci restituiscono il più autentico spirito, se vogliamo metastorico, del “Grande Condottiero” militare che, per dirla come Liddell Hart, aveva una particolare abilità nel rendere possibile l’impossibile, attraverso la rapidità nel pensiero e nell’azione, la combinazione di senso strategico e tattico e soprattutto il carisma di c

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    Piccolo manuale di guerriglia urbana

    13.00

    Carlos Marighella

    Il Piccolo manuale di guerriglia urbana è l’opera più nota del rivoluzionario brasiliano Carlos Marighella. In questo saggio, conciso e ben leggibile, egli sviluppò metodologie, regole e principi della guerriglia urbana da applicare alla lotta armata contro la dittatura brasiliana degli anni ’60. Dopo che Marighella fu ucciso dalla polizia politica brasiliana in un agguato nel 1969, questo testo fu pubblicato clandestinamente e diffuso in tutto il mondo, ottenendo un clamoroso successo nonostante la censura imposta da molti Stati.

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    Pietro Teulié e l’istruzione militare in età napoleonica. Le origini della scuola militare di Milano

    15.00

    Emanuele Di Muro

    Lo scenario degli eventi legati alle truppe italiche al seguito della Grande Armée intreccia la vicenda personale di Pietro Teulié e quella dell’istituzione del collegio degli orfani. L’autore, dopo una panoramica sull’armata italica, affronta l’istituzione del collegio militare di Milano, partendo dalla vita del suo promotore, per poi offrire un affresco dell’educazione e dell’istruzione militare in età napoleonica. L’analisi dei regolamenti in relazione alle questioni militari dell’epoca rende lo studio un valido strumento di storia militare. Educazione militare ed istruzione di altissimo livello si coniugano, ancora oggi, nella formazione degli allievi della scuola Militare Teulié che è una delle realtà tangibili dell’eccellenza italiana contemporanea.

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    Politica e strategia in cento anni di guerre italiane Vol I Il periodo risorgimentale

    29.00

    L’opera tratta, attraverso una attenta analisi critica, le vicende politiche e le dirette ripercussioni sullo strumento militare, che portarono i vari governi italiani a ricorrere alla guerra. È posto in particolare evidenza lo scollamento che ci fu tra vertici politici e militari e le capacità di quest’ultimi a fronteggiare e risolvere situazioni complesse, nonostante l’indifferenza dei governi ed una loro politica estera non coordinata con lo strumento necessario per la sua attuazione: l’Esercito. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 17,5 x 25 cm. pag. 736

    Stampato nel 1996 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    Politica e strategia in cento anni di guerre italiane. Vol. 2 Il Periodo liberale. Tomo primo Le guerre d’Africa

    23.50

    L’opera tratta, attraverso un’attenta analisi critica, delle vicende politiche e le dirette ripercussioni sullo strumento militare che portarono i vari governi italiani a ricorrere alla guerra la quale, secondo le parole del Von Clausewitz, non è altro che la «continuazione della politica con altri mezzi ». Il presente volume analizza l’espansione coloniale italiana in Africa Orientale di fine ottocento e la Guerra di Libia del 1911-1912. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 18 x 24,8 cm. pag. 498

    Stampato nel 1999 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’ Esercito

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    Politica e strategia in cento anni di guerre italiane. Vol. 2 Il Periodo liberale. Tomo secondo La Grande Guerra

    23.50

    L’opera prende in considerazione la partecipazione italiana alla Prima Guerra Mondiale, immane conflitto che costò la vita ad oltre 600.000 soldati italiani, ma che alla fine proiettò la Nazione a pieno diritto nel novero delle grandi potenze in Europa. La guerra in effetti consentì all’Italia di portare a termine l’unificazione e di concludere così il periodo risorgimentale, oltretutto ottenendo l’eliminazione dalla scena internazionale dell’Impero asburgico, storico rivale delle aspirazioni patriottiche italiane. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 18 x 24,8 cm. pag. 860

    Stampaxto nel 2000 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’ Esercito

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