Romans – Clothing from the Roman Era Im North-West Europe

storia antica

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    Romans – Clothing from the Roman Era Im North-West Europe

    79.00

    I reenactors mettono in pratica la ricerca archeologica e storica, utilizzando abbigliamento e attrezzature ricostruite secondo precisi standard, verificati sul campo appunto con un’attenta e minuziosa ricerca. Negli ultimi anni, Stef Verstraaten fotografato e reenactor storico, ha raccolto moltissimo materiale iconografico per realizzare questo fantastico volume che, riporta oltre alle immagini dei soldati romani delle varie epoche, anche immagini della vita civile e religiosa dell’antica Roma, con tutta la panoplia di armi, oggetti di uso quotidiano e religioso. Attraverso la sua macchina fotografica, la storia prende vita, colorata e tagliente come un rasoio, fino nei minimi dettagli. Una collezione unica di immagini relative al mondo romano: legionari, ausiliari, ufficiali, gladiatori, civili e schiavi, tutti ambientati nel primo secolo d.C.

    Rilegato, 29,5 x 38 cm. pag. 193 completamente illustrato con 144 foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2012 da Vantilt

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    Romans at War: The Roman Military in the Republic and Empire

    Il prezzo originale era: €36.00.Il prezzo attuale è: €18.00.

    Simone Elliott            Prezzo di copertina: 36.00 (sconto 50%)

    Resoconto completamente illustrato dell’esercito romano, delle sue origini, di come addestrava ed equipaggiava i suoi soldati. L’autore Simon Elliot spiega come l’esercito romano abbia combattuto in epoche diverse durante il lungo periodo della Repubblica e dell’Impero romano, esaminando i resoconti delle battaglie. L’autore riporta anche una nuova analisi della natura delle truppe tardo romane, sia a cavallo che a piedi. La macchina militare romana era la preminente nel mondo antico, dominando per secoli i campi di battaglia, nonostante alcune pesanti sconfitte. Proprio da queste i romani seppero far tesoro, tornando ad essere sempre più forti. Viene esaminato in modo specifico l’esercito romano nelle sue tre fasi cronologiche chiave: la Repubblica, l’Impero del Principato e l’Impero del Dominato. Vengono anche presi in considerazine gli aspetti ingegneristici, e i nemici di Roma.

    Rilegato, 21 x26,5 cm. pag. 296 riccamente illustrato con foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2020 da Casemate

    Condizioni del libro: colpo negli angoli in basso a destra della copertina e della quarta

    Su richiesta possiamo mandare delle immagine delle parti danneggiate.

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    Romans at War: The Roman Military in the Republic and Empire

    36.00

    Simone Elliott

    Resoconto completamente illustrato dell’esercito romano, delle sue origini, di come addestrava ed equipaggiava i suoi soldati. L’autore Simon Elliot spiega come l’esercito romano abbia combattuto in epoche diverse durante il lungo periodo della Repubblica e dell’Impero romano, esaminando i resoconti delle battaglie. L’autore riporta anche una nuova analisi della natura delle truppe tardo romane, sia a cavallo che a piedi. La macchina militare romana era la preminente nel mondo antico, dominando per secoli i campi di battaglia, nonostante alcune pesanti sconfitte. Proprio da queste i romani seppero far tesoro, tornando ad essere sempre più forti. Viene esaminato in modo specifico l’esercito romano nelle sue tre fasi cronologiche chiave: la Repubblica, l’Impero del Principato e l’Impero del Dominato. Vengono anche presi in considerazine gli aspetti ingegneristici, e i nemici di Roma.

    Rilegato, 21 x26,5 cm. pag. 296 riccamente illustrato con foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2020 da Casemate

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    Romanzo. L’armata perduta

    25.00

    Valerio Massimo Manfredi

    Una delle più epiche avventure dell’età antica: la lunghissima marcia, attraverso incredibili pericoli e peripezie, che diecimila mercenari greci dopo la disfatta del principe persiano Ciro, sotto le cui insegne si erano battuti, contro il fratello Artaserse alle porte di Babilonia – compiono per tornare in patria. È l’impresa gloriosa e tragica documentata nel IV secolo a.C. da Senofonte nell’Anabasi, che proprio Valerio Massimo Manfredi ha studiato e tradotto negli anni ’80. Ma in questo romanzo le atrocità della guerra e l’eroismo di ogni soldato, il fasto e le crudeli bizzarrie della corte persiana, le insidie di una natura selvaggia e le amicizie più indissolubili sono narrate in una prospettiva completamente inedita: dalla voce di una donna, la bellissima siriana Abira, che per amore di Xenos lascia ogni cosa e condivide il destino dei Diecimila. Attraverso gli occhi di Abira, le donne diventano le protagoniste della grande Storia.

    Rilegato, 15 x 22,5 cm. pag. 431

    Stampato nel 2007 da Mondadori

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    Romanzo/Storia Antica – Il longobardo

    19.00

    VII secolo d. C. Rotari è il figlio del duca di Brescia. È imponente, ribelle, sicuro di sé. Nelle sue vene scorre sangue di re. Ma, nell’Italia divisa tra Longobardi e Bizantini, la strada per la corona è irta di insidie e Rotari ha un solo amico su cui contare: è Stiliano – esiliato da Cividale per la condotta dissoluta e diventato prima maestro, poi compagno inseparabile del suo signore. Insieme, i due affrontano agguati, viaggi avventurosi, vendette, intrighi e tradimenti. Perché alla corte della regina Teodolinda, la lealtà è una merce rara e la sete di potere non risparmia nessuno. Ma Stiliano è pronto a dare anche la vita pur di proteggere Rotari dai molti nemici che tramano alle sue spalle.

    Rilegato, 13 x 22 cm. pag. 460

    Stampato nel 2004 da Piemme

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Rome versus Carthage – The War at Sea

    28.00

    La lotta epica tra Cartagine e Roma, due delle superpotenze del mondo antico, è conosciuta soprattutto per le battaglie di terra in Italia, nella penisola iberica e in Nord Africa. Ma la guerra in mare, che ha svolto un ruolo fondamentale nella prima e nella seconda guerra punica, raramente riceve l’attenzione che merita. Glili scontri imponenti e drammatici delle flotte cartaginesi e romane nel Mediterraneo, sono al centro di questo studio di Christa Steinby. L’Autrice utilizza nuove prove, tra cui le più recenti scoperte archeologiche, non rinunciando però a rivedere e citare ampiamente anche le fonti antiche. In particolare, essa mostra come la tradizione marinara dei Romani e la loro abilità, determinazione e intraprendenza, alla fine diede loro un vantaggio decisivo. In tal modo, si capovolgono i miti e le incomprensioni che tendevano a distorcere la peculiarità romana nell’arte della guerra vavale.

    Brossura, 16,5 x 23,5 cm. pag. 224 con alcune decine di illustrazioni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Pen & Sword

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    Rome’s Third Samnite War, 298–290 BC. The Last Stand of the Linen Legion

    39.00

    Mike Roberts

    La Terza Guerra Sannitica (298-290 a.C.) fu un episodio cruciale nella storia della Roma repubblicana. Al suo esito poggiava il dominio dell’Italia centrale e la sopravvivenza, come potenza  indipendente, sia di Roma che dei Sanniti. Determinati a resistere all’aggressiva espansione romana, i Sanniti forgiarono una potente alleanza con i Senoni (una tribù dei Galli italiani), gli Etruschi e gli Umbri. Il risultato furono otto anni di durissimi scontri, brutali assedi e aspre battaglie che portarono Roma al limite. La natura disperata della lotta è illustrata dal rituale sacrificio di sé (devotio) del console romano Publio Decimo Mure nella battaglia di Sentinum (295 a.C.), che ripristinò la risoluzione delle vacillanti truppe romane, e dalla Legione Sannita del Lino nella battaglia di Aquilonia (393 aC), in cui, ciascuno di essi era vincolato da un sacro giuramento di vincere o morire sul campo di battaglia. Mike Roberts, che ha visitato i lughi in cui si svolsero le battaglie, produce una narrazione avvicente di questo conflitto epocale.

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    Salamina 480 a.C. – La battaglia navale che salvò la Grecia

    18.00

    Alcune settimane dopo il disastro delle Termopili e qualche duro anche se inconcludente scontro in mare, con Atene ora in mani barbare, i greci posero drammaticamente fine all’invasione persiana. Spinsero la superiore flotta nemica a combattere nello stretto di Salamina e, grazie a una tattica geniale e a un forte spirito combattivo, ottennero una vittoria schiacciante, cacciando gli avversari dall’Egeo occidentale e permettendo all’alleanza ellenica di mettere insieme forze sufficienti a distruggere, l’anno seguente, il grande esercito d’occupazione. La fioritura della cultura e delle istituzioni greche nel V secolo e la loro eredità futura erano assicurate. William Shepherd ricrea una delle più importanti campagne navali della storia mondiale, utilizzando fonti storiche e le scoperte della ricerca archeologica, tecnologica e navale.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 144 con circa 62 foto a colori, 6 cartine a colori e 4 tavole a colori

    Stampato nel 2014 da Goriziana

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    Salamis 480 BC – The Wooden Walls That Saved Greece

    25.00

    Questo bel volume che fa parte di una serie di monografie sulle grandi battaglie del mondo, si occupa della battaglia di Salamina nel 480 a.C., il conflitto navale che ha salvato la cultura europea ai suoi primi passi. Il libro, completamente illustrato con fotografie di luoghi e reperti archeologici e dettagliati disegni a colori, analizza le tattiche militari e gli stratagemmi di entrambi i contendenti, ricostruisce le imbarcazioni e mostra le armi e le armature dei diversi guerrieri.

    Brossura 18,5 x 25 cm. pag. 96 interamente illustrate con foto b/n e colori + 10 tavole a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2008 da Periscopio Publications

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    Schieramento contro gli alani

    11.50

    Lo “Schieramento contro gli Alani” di Lucio Flavio Arriano rappresenta un documento unico e straordinario: la resa, letteraria e trasfigurata da una trasposizione in periodo ellenistico, di istruzioni militari elaborate dal legato propretore della Cappadocia in previsione di un’invasione della provincia da parte della confederazione di tribù nomadi di origine iranica degli Alani. L’opera fu composta dopo il 135, anno del tentativo di invasione da parte degli Alani, e probabilmente prima del 137, anno di scadenza del mandato di Arriano in Cappadocia, e comprende l’ordine di marcia, l’ordine di battaglia e il piano di battaglia. Lo scontro però non avvenne mai perché gli Alani, diretti contro l’Armenia e la Cappadocia dopo aver devastato l’Albania e l’Armenia deviarono per rientrare nell’area a nord del Mar Caspio da loro occupata. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 112

    Stampato nel 2012 da Aracne

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    Scipione e Annibale

    12.00

    “Alla notizia della morte di Annibale, Scipione era stato colto da una sensazione presaga: non gli sarebbe sopravvissuto a lungo. Non gli era stato amico, il Cartaginese; era stato il più grande e il più nobile dei suoi nemici e le loro vite si erano intrecciate più e più volte, legate sempre con il filo doppio del destino, quasi che l’esistenza dell’uno traesse motivo e giustificazione da quella dell’altro”. Scipione e Annibale: antagonisti, affini, speculari. Giovanni Brizzi racconta le loro vite tangenti in un saggio storico che ha il passo del romanzo.

    brossura 14 x 21 cm. pag. 416

    Stampato nel 2010 da Laterza

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    Scipione l’africano – L’invincibile che rese grande Roma

    21.00

    Ultor patriaeque domusque, «vendicatore e della patria e della famiglia»: così il poeta Silio Italico definisce Publio Cornelio Scipione, testimone della peggiore disfatta della storia militare romana, che raccolse l’eredità del padre ucciso in battaglia e dedicò la vita a rovesciare le sorti della “guerra annibalica”, la seconda guerra punica, titanico scontro di potenze per il predominio sul Mediterraneo antico. Scipione riuscì a ottenere il comando militare in Spagna pur essendo ancora giovane e inesperto; diede prova di eccezionali qualità militari, concludendo in quattro anni una campagna difficile; riuscì poi a imporre la propria strategia, portando la guerra in Africa e costringendo il governo di Cartagine a richiamare in patria Annibale. La patria non gli dimostrò la riconoscenza che meritava. Da comandante militare fu capace di offrire alla patria la possibilità di conquistare quell’orizzonte; da politico troppo moderno per i suoi tempi venne sconfitto e costretto a ritirarsi dalla vita pubblica senza raccogliere i frutti della vittoria.

    Brossura, 15 x 23,5 pag. 354 con circa 9 cartine

    Stampato nel 2017 da Salerno Editrice

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    Si vis pacem… Studi riflessioni e approfondimenti sull’elaborazione dell’idea di pace nell’antichità greco-romana

    8.00

    Quando e in che momento si è cominciato a parlare di pace nell’antichità? Quando si è affermato il bisogno di elaborare tale “istinto” e perché? A queste domande tentano di rispondere gli studi contenuti in questo libro che, partendo da angolazioni scientifiche dilatate su un vasto abbraccio di secoli, indagano sull’evoluzione “dall’interno” delle civiltà classiche di tale concezione. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 74

    Stampato nel 2010 da Aracne

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    Siracusa 415 – 413 a.C. – La distruzione della flotta imperiale ateniese

    18.00

    A metà dell’estate del 415 a.C. Atene lanciò un attacco contro Siracusa, esortata dal brillante ma spericolato generale Alcibiade, secondo il quale i siracusani procuravano rifornimenti alla nemica Lega Peloponnesiaca; inoltre, se Atene avesse potuto insediarsi in Sicilia, si sarebbe trovata in una posizione privilegiata per una futura aggressione contro Cartagine, e il possesso di Siracusa le avrebbe permesso anche di dominare tutto il Mediterraneo. Nic Fields esamina l’avventata campagna durante la quale Atene ignorò le difficoltà strategiche di un attacco contro un Paese distante oltre 1.000 chilometri, e in cui due enormi flotte e 60.000 ateniesi con i loro alleati combatterono per due anni contro l’unica altra democrazia del mondo greco. Illustrazioni di grande efficacia completano il resoconto di una campagna disastrosa da cui pochissimi ateniesi fecero ritorno.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 150 con circa 31 foto a colori, 8 cartine a colori, 3 tavole a colori e 35 foto b/n

    Stampato nel 2014 da Libreria Editrice Goriziana

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    Soldati d’Italia dall’era antica al XVII secolo

    Il prezzo originale era: €39.00.Il prezzo attuale è: €23.40.

    Nell’ambito del proprio impegno nei confronti del collezionista olandese Dott. Viskuezzen, il nostro Quinto Cenni realizzò anche una serie di “quaderni” dedicati ai soldati delle cosidette epoche buie o tarde. Addirittura una prima tavola è definita dell’era preistorica. Vi sono poi disegni relativi alle antiche popolazioni italiche fino agli etruschi e ai soldati romani. Si passa poi agli armati di tutto il periodo medievale, alto e basso evo fino ad arrivare al Rinascimento e ai soldati di Venezia, Napoli e Piemonte. Per finire con fantaccini e dragoni del tardo seicento e dei primi anni del settecento. Raccolta inedita e assai curiosa del grande artista emiliano, assai noto e conosciuto sopratutto per i suoi studi sulle uniformi ottocentesche e risorgimentali. In appendice una raccolta di figurini dedicati all’Impero romano della collezione Cenni-Viskuezzen.

    Brossura, 20,3 x 25,5 cm. pag. 100 completamente illustrato con tavole a colori

    Stampato nel 2018 da Soldiershop

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    Soldati e veterani nella vita cittadina dell’Italia imperiale

    15.00

    dal sommario: Sommario: Premessa; Introduzione: La “griglia” gerarchica; Il soldato civis e i mestieri del soldato; I mestieri del veterano. Il ruolo dei soldati e dei veterani nelle città provinciali: uno sguardo d’insieme. Soldati, veterani e città in Italia: Prospetto; Analisi delle testimonianze. Qualche considerazione conclusiva. Rassegna bibliografica. Abbreviazioni bibliografiche. Elenco delle illustrazioni. Indici.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 144 con circa 16 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2010 da Quasar

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    Sparta

    15.00

    Prigioniera di una leggenda eroica quando non di fuorvianti schemi ideologici, Sparta non sempre è stata oggetto di autentiche indagini storiche. L’autore, con questo saggio, cerca di fornire risposte scientificamente fondate a interrogativi che si rincorrono da secoli sulla vera storia di Sparta. Che tipo di potere veniva esercitato? Che tipo di società era quella spartana? Come vivevano le donne di Sparta? L’autore dimostra come la grande città greca, chiusa su se stessa o imperialista, nonostante tutte le tensioni, godette di una sostanziale stabilità, incapace però di riformare le sue istituzioni. In realtà, prigioniera del suo passato, Sparta fu la prima vittima del suo mito.

    Brossura 15 x 23,5 cm. pag. 338

    Stampato nel 2007 da Argo

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    Sparta.

    20.00

    Laura Pepe

    Che cosa sappiamo di Sparta? Città guerriera, popolata di eroi programmati per combattere a difesa della patria senza temere la morte. Società dove il singolo non conta di fronte alla comunità. Sparta è la pólis severa che senza pietà elimina i bambini imperfetti e sottopone i superstiti a un addestramento durissimo. Soprattutto, Sparta è l’antitesi di Atene: se questa è la culla della democrazia, della filosofia, della poesia, della libertà, Sparta è la roccaforte dell’oligarchia, città senza cultura, austera ed essenziale. Ma è davvero così? Questo libro prova ad andare oltre lo stereotipo. Scopriremo che la vulgata sulla soppressione dei bambini è probabilmente un falso; che l’educazione spartana non era poi così diversa dall’educazione impartita ai ragazzi nelle altre città di Grecia; che vivere a Sparta non significava votarsi solo alla guerra e all’addestramento militare; che in città si apprezzavano motti di spirito, musica, feste; che le donne avevano più libertà e più diritti rispetto alle altre donne greche. Insomma, scopriremo perché la città «amabile» e «divina» – per citare Omero – ha lasciato segni indelebili nella storia e nella cultura del mondo greco.

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    Spartaco e la guerra servile 73-71 a. C. – Un gladiatore si ribella contro Roma

    18.00

    Nel 73 a.C. la Repubblica romana dovette affrontare, nella più sanguinosa delle tre guerre servili, l’insurrezione capeggiata dal gladiatore Spartaco. Fuggito dalla scuola di addestramento presso Capua, egli costituì un esercito di schiavi pronti a tutto. Alla testa di almeno 70.000 uomini, Spartaco mise a ferro e fuoco l’area della Campania antica, assaltando le prospere città di Cuma, Nola e Nuceria, e sconfiggendo due eserciti consolari. La violenta rivolta raggiunse proporzioni tali da costituire una seria minaccia per Roma, finché Marco Licinio Crasso ebbe il compito di annientare Spartaco. In un’imponente battaglia combattuta presso le sorgenti del Sele, il ribelle fu sconfitto e ucciso e il suo esercito distrutto. Quale monito per il futuro, Crasso fece crocifiggere 6.000 prigionieri lungo la via Appia, da Capua fino alle porte di Roma.

    Brossura, 17x 24 cm. pag. 140 ilustrato con circa 24 foto colori, 37 foto b/n, 7 cartine e tre tavole a colori

    Stampato nel 2013 da Liberia Editrice Goriziana

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    Spartaco. Le armi e l’uomo

    20.00

    Roma, anni settanta del I secolo avanti Cristo. La terribile realtà dello schiavismo imperiale romano nell’epoca del suo culmine: fenomeno atroce e complesso, ma difficile da decifrare, perché gli antichi, che in tanti stati dell’anima ci sembrano vicinissimi, quando parlano dei loro schiavi, rivelano d’improvviso tutto l’abisso che li divide da noi. Un uomo che tentò di sconfiggere la Repubblica all’apice della potenza; il “miracolo economico” romano; la più famosa e pericolosa rivolta servile della storia antica; la crisi delle istituzioni e dei gruppi dirigenti che avrebbe portato, qualche decennio dopo, al colpo di stato di Augusto. Quando la storia sa diventare autentico racconto.

    Cartonato con sovracopertina 14 x 22,5 cm. pag. 128

    Stampato nel 2011 da Einaudi

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    Stilicone. Il vandalo che salvò Roma

    28.00

    Nel 395, con la morte di Teodosio il Grande, sembra ormai definitiva la frattura dell’impero romano: se sul trono di Costantinopoli siederà il primogenito Arcadio, nell’Occidente (appena recuperato con la battaglia del Frigido) sarà imperatore Onorio, di appena undici anni. Proprio secondo la volontà di Teodosio, per Onorio sarà reggente Stilicone, membro acquisito della famiglia imperiale nonostante le origini vandale. Ed è proprio Stilicone a muovere le sorti dell’Occidente per oltre un decennio, nel momento determinante a cavallo tra IV e V secolo. Egli, uomo politico e generale, sarà coinvolto alternativamente in alcuni degli ultimi trionfi imperiali e in tragici rovesci dalle ripercussioni insostenibili. Attraverso la vicenda di un protagonista riscoperto alla luce di fonti di complicata interpretazione, l’autore presenta un quadro dove sono collocati con chiarezza alcuni elementi e figure chiave di una fase convulsa ma affascinante della fine dell’impero romano. Insieme a Stilicone, il libro inquadra Onorio, Arcadio, Alarico, la corte di Ravenna e quella costantinopolitana, il cristianesimo nelle sue contrapposizioni interne e con i pagani, il senato geloso di privilegi, i barbari federati e le migrazioni incontrollabili: temi e protagonisti sono presentati in pagine di narrazione avvincente e ricerca storiografica rigorosa e competente.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 404 con 36 foto b/n e vrie cartine e disegni

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    Storia Antica. De rebus militum – La tattica della legione romana dagli albori al tramonto. Vol. 1: Monarchia.

    45.00

    “Il De Rebvs Militvm” rappresenta il primo trattato che pone in puntuale relazione l’evoluzione della Legione romana con la situazione reale della società del tempo. Binomio che ha permesso di individuare importanti informazioni di carattere militare, senza le quali sinora il tentativo di ricostruzione delle dinamiche della Legione nei tempi più arcaici, sulla base delle sole informazioni archeologiche e iconografiche, ad oggi non ha fornito risultati attendibili. Solo a seguito di una scrupolosa ricostruzione dei sistemi iniziatici delle comunità pre-romane, dei primi modelli politico-sociali e delle forme di contribuzione fiscale della Roma pre-serviana, è stata possibile la ricostruzione di quel modello militare che fu alla base dei successivi generi di legione, fino al III secolo d.C., chiarendo così una serie di ombre sinora irrisolte. Il manipolo come genetica della legione, la fondamentale diversificazione delle armature nel medesimo, i precetti tattici che diedero vita alla cohors legionis rappresentano, nel DRM, il vero e nuovo caposaldo di una interpretazione storica che ha la caratteristica di fondere l’insieme delle fonti, scoprendo che la monarchia romana fu molto più evoluta di quanto pensino quegli studiosi che ritengono attendibile un’analisi obiettiva solo a partire da Polibio, nel II secolo a.C.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 226 con circa 34 illustrazioni e 4 tavole a colori

    Stampato nel 2012 da Ars Dimicandi

    Condizioni del libro: nuovo

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    Storia Antica. I legionari romani

    25.00

    Le nuove ricerche archeologiche, insieme alle ricostruzioni ed alle esperienze pratiche con l’equipaggiamento miltare romano, attuato da sempre più numerosi gruppi di ricostruzione storica, stanno attualmente cambiando la tesi, a lungo sostenuta, su come realmente appariva il soldato romano, come viveva, marciava e combatteva. Il libro presnta 500 anni di trasformazione del legionario romano; la sua armatura e il suo equipaggiamento non sono raccontati attraverso le consuete illustrazioni ma, con splendide fotografie di ricostruzioni storicha.

    Brossura 19 x 26 cm. pag. 96 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 1992 da Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Storia Antica. Roma en guerra

    95.00

    Ottimo lavoro in lingua spagnola, oramai fuori commercio, su Roma in guerra. L’autore presenta la storia militare di Roma, dagli albori, passando per l’epoca repubblicana con i fatti più ecclatanti: la conquista dell’Italia, la cruenta lotta con Cartagine, la Grecia e la guerra civile che portò, infine, all’uccisione di Cesare. Si passa poi alla fase imperiale, con tutte le concquiste, fino alla decadenza. Il punto forte del prsente lavoro è l’accurata disamina degli armamenti, delle tattiche nei vari periodi. Ovviamente, vengono esaminate tutte le componenti dell’esercito romano, le Legioni, gli ausiiari, gli armamenti, il campo trincerato e gli assedi. A completare questo lavoro, un certo numero di disegni che riportano le formazioni militari romane, i Castra e l’armamento. Infine 16 pagine di tavole a colori che ripropongono i soldati romani nei vari periodi storici e, 16 pagine a colori, di cartine che riprendono Roma, la Repubblica e l’Impero romano, in diversi periodi storici. Di difficile reperibilità.

    Rilegato 20 x 30 cm. pag. 368 con illustrazioni b/n + 32 tavole a colori

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2007 da Almena

    Condizioni del libro: nuovo, piccola imperfezione nella costa

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    Storia dei fenici

    25.00

    Ricordiamo i feroci e sanguinari combattenti delle guerre puniche, la ferocia di Annibale e la strage di Canne, dimentichiamo invece il popolo di mercanti e artigiani e ne mistifichiamo la crudeltà. In questo volume Richard Pietschmann ripercorre le più importanti scoperte archeologiche e riprende fonti autorevoli relative a questa epoca storica, come l’intramontabile racconto di Erodoto, restituendo così un ritratto vivido e fedele della civiltà fenicia, ideatrice del primo alfabeto fonetico.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 391 con numerosi disegni al tratto b/n

    Stampato nel 2017 da Res Gestae

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    Storia dell’esercito romano

    18.00

    L’esercito romano, complessa “macchina” bellica dall’alto livello di specializzazione, faceva della disciplina e dell’addestramento rigoroso le sue armi migliori. Se la legione costituiva l’ossatura dell’esercito, le truppe ausiliarie ne rappresentavano il punto di forza. Con approccio scientifico e spirito divulgativo, Livio Zerbini dà alla luce un nuovo, moderno testo su uno degli eserciti più antichi e leggendari della storia, accompagnandoci in un percorso di scoperta volto a sfatare i tanti luoghi comuni associati alle caratteristiche e funzioni di queste milizie. Spesso si parla dell’esercito romano come di un organismo uniforme e immutabile, mentre Zerbini ce lo presenta soggetto a continue trasformazioni e innovazioni, tanto nella strategia e tecnica militare quanto nell’equipaggiamento e nella tipologia delle armi. Scopriamo così come la grande abilità bellica dei Romani sia da attribuire proprio a questo sapersi adattare con elasticità alle caratteristiche del nemico e alle peculiarità dei territori in cui si trovavano a combattere, nonché alla capacità di far tesoro delle sconfitte subite e degli errori compiuti. Dalla strategia espansiva dell’età repubblicana a quella difensiva dell’età imperiale, basata sulla costruzione di limes e castra, seguiamo gli sviluppi di un esercito meno imponente di quanto comunemente si pensi.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 272 illlustrato con foto e disegni b/n

    Stampato nel 2014 da Odoya

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    Storia della civiltà greca Vol. I I greci e il loro mito. La polis.

    35.00

    All’inizio del 1899, quando Sigmund Freud confidava le sue letture all’amico Wilhelm Fliess, il primo volume dell’opera era in libreria da qualche mese. Lo aveva dato alle stampe il filologo Jacob Oeri, nipote di Burckhardt e suo legatario, contravvenendo alle disposizioni testamentarie dello zio, che formulavano un esplicito divieto di pubblicazione. Le lezioni burckhardtiane di storia greca all’Università di Basilea, risalenti agli anni Settanta, erano entrate ormai nella leggenda; oltre agli studenti, vi furono ammessi solo pochissimi uditori. Tra gli esclusi, il giovane collega Friedrich Nietzsche, che era solito attendere Burckhardt all’uscita per farsi ricapitolare, sulla via di casa, i contenuti che non aveva potuto ascoltare poco prima. In quelle fervide conversazioni accadeva qualcosa di imparagonabile alla trasmissione di un sapere antiquario consolidato; prendeva forma un’idea di grecità che i classicisti avrebbero ritenuto del tutto spaesante, tanto era sprovvista dell’attributo di suprema armonia con cui generalmente la si qualificava. I due – il professore attempato e il filosofo che stava gettando scompiglio con “La nascita della tragedia” – condividevano anche lo stile di incursione: il “vagare” in “modo curioso e selvaggio” nell’età remota dove “l’elemento umano si rivela senza maschera e privo di umanesimo”.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. LXVIII + 348

    Stampato nel 2010 da Bollati Borighieri

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    Storia della marina italiana Vol. I – Dalle invasioni barbariche al trattato di Ninfeo

    32.00

    Già a fine Ottocento Camillo Manfroni si era accorto di come il racconto e l’analisi delle vicende navali ricoprissero un ruolo cruciale per l’indagine storica. Campo poco esplorato, la storia navale era considerata indispensabile per rintracciare le cause della perdita del dominio italiano nel Mediterraneo e far sì che la flotta nazionale recuperasse l’antico prestigio. L’attento lavoro compiuto da Manfroni, solida base per gli studi successivi, ha offerto così una nuova prospettiva di osservazione per gli eventi che hanno visto protagonista la flotta italiana. Dalle invasioni barbariche al trattato di Ninfeo, dalla caduta di Costantinopoli alla battaglia di Lepanto, Manfroni ripercorre in modo appassionante oltre un millennio di scontri navali in una ricostruzione storica meticolosa e avvincente.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 513

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    Storia delle province romane

    14.00

    Dall’espansione mediterranea dell’età repubblicana, con le prime province di Sicilia, Sardegna, Corsica e Spagna nel III secolo a.C, al consolidamento dell’età imperiale, alla marginalizzazione dei territori provinciali nel tardo antico: il volume illustra il processo che portò Roma ad apporre il sigillo dell'”imperium Romanum” su un vastissimo territorio, affermando una supremazia i cui effetti culturali sarebbero durati nei secoli.

    Brossura 12,5 x 20,5 cm. pag. 156 con 4 cartine b/n

    Stampato nel 2011 da Il Mulino

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    Storia di Roma dalle origini a Cesare

    22.00

    Questo manuale presenta una rapida sintesi della storia romana dalle origini alla fi ne della repubblica, fondata sui risultati delle ricerche più recenti, che da una parte confermano, nelle linee generali, l’attendibilità della tradizione classica – spesso a torto sottovalutata dalla critica moderna -, dall’altra offrono nuovi dati e suggeriscono nuovi criteri d’interpretazione.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 300

    Stampato nel 2019 da Jouvence

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    Storia Militare – L’esercito di Cesare 54-44 a.C.

    20.00

    Introvabile monografia dell’Editrice Militare Italiana di Ivo Fossati dedicato all’esercito di Cesare nel periodo 54-44 a.C . Queste monogarfie trattavano diversi periodi storici e avrebbero potuto costituire la risposta italiana agli Osprey inglesi… Con una marcia in più rispetto alla produzione anglossassone. La mnografia in questione, ha una valenza sia storica che modellistica, e utilizzava l’archeologia sperimentale, di cui sono attualmente maestri riconosciuti Francesi, inglesi e anche tedeschi.

    Brossura, 22 x 29 cm. pag. 48 con illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 1996 da E.M.I.

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    Storia militare degli Ostrogoti da Teodorico a Totila

    12.00

    I Goti di Teodorico riuscirono ad occupare l’Italia di Odoacre in modo relativamente semplice, malgrado quest’ultimo, avesse a disposizione città e fortezze munite che i goti, provenienti dalle pianure pannoniche, difficilmente avrebbero potuto espugnare se difese ad oltranza. Odoacre cercò invece d’impegnare il nemico in campo aperto ma l’omogeneità dell’esercito ostrogoto, rispetto alle cosmopolite forze mercenarie di Odoacre, fu determinante nel dare a Teodorico la vittoria nelle varie battaglie in alta Italia, imponendosi come unico signore degli italiani e dei barbari presenti in Italia.

    Brossura punto metallico 21 x 29,5 cm. pag. 60 illustrato con circa 36 foto e cartine b/n + 4 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2012 da Chillemi

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    Storia militare del Meridione

    24.00

    Questa bella pubblicazione, che si propone di offrire una storia militare in un linguaggio fruibile e non esclusivamente tecnico, comprende comunque il maggior numero possibile di fatti, retroscena e informazioni sulla vicenda trattata. Per fare questo sono state prese in considerazione anche vicende continentali, prendendo come inizio temporale la caduta dell’Impero romano. Più difficile localizzare confini spaziali altrettanto precisi, perchè nei secoli passati – quando il meridione italiano era al centro di vicende politiche, culturali e militari di respiro continentale e non solo una mera vittima da occupare – la distanza metaforica tra il meridione italiano e l’Europa era di molto inferiore che ai nostri giorni e la sua storia militare è un tassello fondamentale di numerosissime vicende europee.

    Brossura 21 x 29 cm. pag. 144 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2001 da Chillemi

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    Strategikon – Il manuale di arte militare dell’Impero Romano d’Oriente. Ediz. multilingue

    29.00

    Questo trattato di arte militare bizantina del VI secolo, che ha costituito fino all’alto medioevo un punto di riferimento letterario, storico e documentale per generali, comandanti e imperatori, raccoglie in modo organico e sorprendentemente moderno le nozioni di arte militare dell’epoca, e costituisce forse il primo esempio nella storia occidentale di vero e proprio manuale militare pratico; vi vengono descritte nei minimi dettagli l’organizzazione, l’armamento e l’equipaggiamento delle truppe imperiali, le tecniche di marcia, di schieramento e di combattimento, e contiene inoltre una interessante e inedita descrizione degli usi e dei costumi militari dei principali nemici dell’Impero d’Oriente di quegli anni, soprattutto Persiani, Slavi, Avari e Longobardi. Tradotto per la prima volta dal greco in italiano, lo Strategikon è un documento prezioso anche per la comprensione degli usi e della mentalità del mondo romano più antico, di cui l’esercito dell’Impero d’Oriente si considerava legittimo e orgoglioso erede: i comandi in latino, rigorosamente conservati, la severa disciplina e le prestigiose tradizioni descritte da Maurizio aiutano a ricostruire “a ritroso” molti aspetti finora sconosciuti e inattesi dell’esercito più potente della storia.

    Brossura, pag. 178 + 8 tavole a colori

    Stampato nel 2007 da Il Cerchio

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    Strategikos

    21.00

    Onasandro traccia le caratteristiche ideali di un buon comandante: la sua origine e le sue qualità fisiche e morali; il comportamento che deve tenere con le truppe, con i nemici e con i civili; le decisioni da prendere in particolari frangenti. Per due suoi aspetti quest’opera si distingue dagli altri scritti militari: tutto è analizzato dal punto di vista di un comandante e si dà insolito rilievo alle considerazioni etiche e religiose. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 304 testo greco a fronte

    Stampato nel 2011 da Aracne

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    Strutture dell’Italia romana (Sec. III – I a.C.)

    30.00

    Che cosa ha reso possibile la conquista del mondo mediterraneo da parte di roma ra il III e il I secolo avanti Cristo? Essenzialmente il fatto che la città romana è riuscita dapprima a conquistare ed a assimilare le diverse popolazioni dell’italia “profonda”. Il libro cerca di analizzare le strutture di questa Italia romana, andando dal suolo agli abitanti, dalle realtà demografiche, economiche e sociali alle istituzioni, per tentare di spiegare i fattori d’unità o le ragioni di crisi. I rapporti militari, che determionano allo stesso tempo un contributo economico e la sua esportazione fuori dalla città per il mezzo della conquista, appaiono determinanti.

    Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 450

    Stamapto nel 1984 da Jouvence

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    Studi e ricerche sul mondo dei gladiatori. Uri, vinciri, verberari, ferroque necari

    30.00

    Alfonsina Russo – Federica Rinaldi

    Il volume raccoglie i contributi di otto conferenze realizzate nella Curia Iulia all’interno del Parco archeologico del Colosseo tra settembre 2023 e gennaio 2024. Le conferenze hanno accompagnato e contribuito all’approfondimento della mostra ospitata al Colosseo, negli ambienti sotterranei degli ipogei, dal titolo “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus” (21 luglio 2023 – 10 febbraio 2024), a cura di Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Barbara Nazzaro, † Silvano Mattesini. Le conferenze, così come le molte attività di divulgazione e di didattica realizzate durante il periodo della esposizione, hanno consentito di raggiungere e coinvolgere diverse tipologie di pubblico, analizzando il tema ancora attualissimo degli spettacoli negli anfiteatri e in particolare del mondo dei gladiatori. L’idea, pertanto, di non prevedere da subito un catalogo tradizionale ma di raccogliere una miscellanea di studi e ricerche durante i mesi di esposizione ha rappresentato una felice intuizione. Ora l’obiettivo è che questo volume costituisca la guida scientifica di una esposizione permanente da allestire negli stessi ambienti ipogei del Colosseo, rinnovata nelle tematiche e nella selezione dei reperti.

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    Tarquinio il Superbo – Il re maledetto degli Etruschi

    22.00

    Il più fastoso, il più potente dei re di Roma, colui che fece costruire i suoi monumenti più grandiosi e che impose ai Latini il suo potere, sarà considerato dai Romani un tiranno sanguinario. Il ricordo della sua dominazione basterà da solo a scongiurare per sempre il ritorno della monarchia. Ma il Superbo fu davvero un tiranno così megalomane e crudele? O tale giudizio esprime il punto di vista dei vincitori, che volevano vendicarsi del nemico etrusco e rovinarne la reputazione, dopo averne distrutto il potere e persino l’identità culturale? E ancora, i sette re, di cui tre etruschi, regnarono veramente su Roma come sostengono in coro gli storici greci e romani? Ripercorrendo le varie tappe di una leggenda, quella del re di Roma maledetto e superbo, l’autore cerca di scoprire le caratteristiche di un regno magnifico e crudele, quale fu la monarchia etrusca di Roma, indagando le cause della sua potenza.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 288 con alcune mappe b/n

    Stampato nel 2018 da Salerno Editore

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    Tattiche di battaglia di Roma 309-110 a.C.

    15.00

    Al tempo di Brenno e del sacco di Roma ad opera dei galli l’esercito romano era poco più che un insieme piuttosto raffazzonato e provvisorio, organizzato per saccheggiare o difendersi dalle incursioni di nemici organizzati in modo assai simile. Nel tempo però i romani svilupparono le loro forze sul modello della falange greca, affinandone le tattiche. La legione manipolare fu una vitale innovazione che elevò Roma al di sopra dei nemici, grazie alle possibilità offerte da una formazione unica per flessibilità e versatilità. Con forza di volontà e resilienza, l’organizzazione tattica e sociale dei romani li condusse prima a misurarsi vittoriosamente contro l’Impero cartaginese, e poi con le forze ellenistiche dei sovrani del Mediterraneo orientale. Piani di battaglia illustrati, immagini a colori delle formazioni e degli scenari tattici completano la ricchezza del testo e consentono al lettore di seguire l’eccezionale sviluppo dell’apparato bellico che condusse Roma al dominio dell’intero Mediterraneo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 110 illustrato con foto b/n e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    Techne – Il ruolo trainante della cultura militare nell’evoluzione tecnologica

    65.00

    Il pensiero militare ha da sempre svolto una funzione anticipatrice lungo il cammino della civiltà umana ed è un grande patrimonio di valori etici, morali e civili, una straordinaria ricchezza di scienza, tecnica e arte. Questo libro vuole offrire uno spaccato delle innumerevoli scoperte scientifiche, delle opere di alta ingegneria e delle straordinarie applicazioni pratiche che partono dall’era classica. Procedure, macchine e congegni, nati per la guerra e perfezionati durante i conflitti, sono stati man mano acquisiti dalla società civile e adattati alle sue esigenze. In questo l’istituzione militare romana giocò un ruolo trainante, le legioni romane non solo costruirono colossali infrastrutture – ospedali, acquedotti, strade e comunicazioni – ma incentivarono anche qualsiasi apporto atto ad incrementare la forza e le prestazioni fisiche, ridurre la fatica quotidiana e rendere meno aspra l’esistenza. Il volume è completato da centinaia di illustrazioni: reperti archeologici, disegni e ricostruzioni.

    Cartonato con sovracopertina e cofanetto, 21,5 x 30 cm. pag. 328 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 2010 da Rivista Militare

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    Tecnica della falange – In Appendice: il “Trattato tattico” di Asclepiodoto

    24.00

    Questo libro affronta un argomento raramente analizzato dagli storici militari moderni, ma di grande importanza per gli appassionati della guerra nel mondo antico; erede naturale della falange oplitica classica, e considerata fino all’affermarsi della potenza romana in Oriente come il più formidabile strumento militare dell’antichità, la falange macedone conobbe l’apoteosi attraverso le leggendarie imprese di Alessandro il Grande in Asia e, sebbene surclassata nel successivo confronto con la più flessibile legione romama repubblicana, rimase ancora per secoli al centro dello studio e dell’analisi di eruditi e filosofi ellenistici e romani. Sulla base delle fonti letterarie, storiche e iconografiche, il testo analizza nel dettaglio la storia, l’evoluzione, l’organizzazione, le tattiche di battaglia, l’armamento e le manovre della falange macedone, avvalendosi di oltre 200 tra disegni originali, schemi e tabelle. Il testo è corredato dalla prima traduzione in italiano, con testo a fronte, del “Trattato di tattica” di Asclepiodoto, uno dei più antichi lavori del genere, precursore degli analoghi noti trattati di Eliano e Arriano.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 226 con circa 168 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Il Cerchio

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    Tempi barbarici

    29.00

    Nelle fonti tra VI e XI secolo, l’espressione “tempi barbarici” indica i periodi di profondo cambiamento in cui si tenta faticosamente di trovare un nuovo equilibrio. Oggetto di un’intensa ricerca internazionale, l’alto medioevo appare adesso molto lontano dal quadro ottocentesco, che vedeva i barbari nel ruolo di fondatori delle nazioni europee oppure di distruttori della civiltà. Si è riconosciuta la sua importanza come momento delle origini del potere del papa e della nascita dell’Islam, dell’emergere di nuovi modelli maschili (i valori militari invece dell’otium) e di spazi per l’esercizio del potere pubblico da parte delle donne. Al suo interno agirono forze vecchie e nuove: i soldati barbari dell’esercito tardo romano si affermarono come nuovo gruppo di potere e i monaci irlandesi proposero la propria peregrinano come segno di santità. Pure lo stato si trasformò, dal modello romano regolato dalle imposte a uno in cui il rapporto di amicizia o di conflitto col re rappresentava il fattore decisivo, finché, durante la fase carolingia, si tentò di ricreare di nuovo un impero, basato sulla collaborazione fra il potere pubblico e l’ecclesia. Se l’alto medioevo resta ancora lo specchio delle domande che ci poniamo di fronte a ogni cambiamento epocale, le sue fonti ci invitano a interrogarci sulla sua storia, a comprenderne la lontananza e a osservarlo dalla giusta distanza.

    Brossura 15 x 22 cm. pag. 356 con 23 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2012 da Carocci

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    Teodato – La caduta del regno ostrogoto d’Italia

    23.00

    Educato in filosofia platonica anziché nell’arte della guerra, Teodato non faceva parte dei piani di successione di Teodorico. La sua nomina inattesa a coreggente da parte di Amalasunta, sua cugina, lo trascinò negli intrighi della corte gotica. Teodato avrebbe presto cospirato con i nemici della regina per liberarsi di lei, con cui non era mai stato in buoni rapporti. Tuttavia, una volta sul trono d’Italia, le sue carenze in materia politica e militare lo resero un re inefficiente e pericolosamente incompetente. Sconfitto dall’imperatore Giustiniano, Teodato venne presto assassinato e il suo popolo lo rimpiazzò con un re guerriero.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 350 con 1 mappa b/n

    Stampato nel 2017 da 21 Editore

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    Teoderico

    12.00

    Figlio del re dei Goti Teodemiro,Teoderico (454 ca. – 526) fu il primo re barbaro a regnare in Italia dopo la fine dell’impero romano, il primo a sperimentare nuovi assetti istituzionali e forme di convivenza fra barbari e romani. Questo profilo ne delinea una biografia complessiva, illustrandone lo stile di governo, per quanto riguarda l’amministrazione, la politica estera, i rapporti con il papato. Oggetto di miti e leggende per secoli, assicurò un lungo periodo di pace e stabilità alla penisola.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 166

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    Teoderico

    20.00

    “Fu Teoderico uomo nella guerra e nella pace eccellentissimo, donde nell’una fu sempre vincitore, nell’altra beneficò grandemente le città e i popoli suoi. Accrebbe Ravenna, instaurò Roma, ed eccetto che la disciplina militare, rendè a’ Romani ogni altro onore; contenne dentro ai termini loro, e sanza alcuno tumulto di guerra, ma solo con la sua autorità, tutti i re barbari occupatori dello Imperio; edificò fortezze intra la punta del mare Adriatico e le Alpi per impedire più facilmente il passo ai nuovi barbari che volessero assalire la Italia. Mediante la virtù e bontà sua, non solamente Roma e Italia, ma tutte le altre parti dello occidentale imperio, libere dalle continue battiture che per tanti anni, da tante inundazioni di barbari avevano sopportate, si sollevarono, e in buono ordine e assai felice stato si ridussero.” Premessa di Claudio Azzara.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 162

    Stampato nel 2019 da Ar

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    Teutoburgo – La selva che inghiottì le legioni di Augusto

    11.00

    È l’inizio dell’autunno del 762 ab Urbe condita, il nono anno dell’era cristiana. Nel Nord della Germania, tra le paludi e le piogge della selva di Teutoburgo, tre intere legioni di soldati romani guidate dal legato imperiale Quintilio Varo vengono massacrate dai Germani di Arminio. Proverbiale è rimasto il grido di disperazione dell’anziano Augusto, “Varo, rendimi le mie legioni!”, che da allora rinunciò a qualsiasi progetto di espansione oltre il confine del Reno. Poco frequentata dalla storiografia italiana, oltralpe la battaglia di Teutoburgo è stata celebrata come momento iniziale del nazionalismo tedesco, cantata come epica lotta per la libertà dei popoli oppressi dall’imperialismo romano, trasfigurata nei miti di Sigfrido e dei Nibelunghi. Quale è stata la realtà storica di un evento tanto controverso? In queste pagine Bocchiola e Sartori ricostruiscono nei dettagli l’andamento delle operazioni belliche e svelano i molti misteri che da sempre accompagnano quell’episodio e che non cessano tutt’oggi di suggestionare e nutrire la cultura europea.

    Brossura, 13,5 x 20 cm. pag. 330

    Stampato nel 2014 da Mondadori

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    The Armies of Ancient Persia. The Parthians

    49.00

    Kaveh Farrokh

    Per gran parte del periodo classico, la Persia fu una delle grandi superpotenze, ponendo un limite all’espansione dei suoi rivali occidentali. Fino alla conquista di Alessandro Magno, l’Impero persiano achemenide fu il più grande che il mondo avesse mai visto, estendendosi dal Mediterraneo all’Himalaya. Dopo il crollo dell’impero di Alessandro e di quello dei suoi successori seleucidi, i Parti riconquistarono l’indipendenza della Persia, che rimase il più temibile rivale dell’Impero romano per i successivi sette secoli, finché la Persia, ormai sotto il dominio dei Sasanidi, non fu sopraffatta dalle conquiste islamiche. Eppure, gli eserciti dell’antica Persia hanno ricevuto relativamente poca attenzione, soprattutto rispetto a quelli di Roma. Questo atteso secondo volume dell’ampia trilogia del Dr. Kaveh Farrokh sugli eserciti persiani si concentra sul periodo partico. Esperto riconosciuto di storia militare dell’antica Persia, l’autore si basa sulle più recenti ricerche e testimonianze archeologiche.

    DISPONIBILE DA OTTOBRE 2025

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    The Armies of Ancient Persia. The Sassanians

    33.00

    Kaveh Farrokh

    Per gran parte del periodo classico, la Persia fu una delle grandi superpotenze, ponendo un limite all’espansione delle potenze occidentali. Fu il rivale più temibile dell’Impero romano per secoli, finché la Persia, ormai sotto il dominio dei Sasanidi, non fu sopraffatta dalle conquiste islamiche nel VII secolo d.C. Eppure, gli eserciti dell’antica Persia hanno ricevuto relativamente poca attenzione, certamente rispetto a quelli di Roma. Quest’opera è il primo di tre volumi che costituiranno lo studio più completo disponibile sugli antichi eserciti persiani. I Sasanidi, la dinastia iraniana nativa che spodestò i Parti nel 226 d.C., svilupparono un esercito altamente sofisticato che fu in grado di respingere per secoli qualsiasi invasore. Continuarono la famosa combinazione vincente dei Parti, composta da rapidi arcieri a cavallo e cavalleria catafratta pesantemente corazzata, facendo anche ampio uso di elefanti da guerra. Tuttavia, Kaveh Farrokh dimostra in modo interessante che la loro fanteria, spesso disprezzata, è stata ampiamente sottovalutata.

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