1914-1918 German Wartime Propaganda – La satira tedesca durante la Grande Guerra

propaganda

Visualizzazione di 8 risultati

  • 0 out of 5

    1914-1918 German Wartime Propaganda – La satira tedesca durante la Grande Guerra

    29.00

    Quando si guardano le vecchie foto in bianco e nero, il passato sembra molto lontano. Questo è particolarmente evidente soprattutto con le fotografie della Prima Guerra Mondiale. Soldiershop, nel centenario della Grande Guerra offre una biblioteca unica e innovativa con questa serie di foto colorate della Prima Guerra Mondiale. Le immagini non trattano solo le importanti battaglie della guerra, ma anche la vita sul fronte domestico, le industrie, gli ospedali, i progressi della tecnica…

    Brossura, 20 x 25,3 cm. pag. 96 completamente illustrato con circa 90 tavole a colori

    Testo italiano/inglese

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

    Quick view
  • 0 out of 5

    Anche le parole sono in armi – Opuscoli e propaganda nella Grande Guerra

    24.00

    Con la prima guerra mondiale la propaganda assunse un ruolo che prima non aveva mai avuto: i governi europei dovettero convincere le popolazioni che la guerra era una necessità e andava vinta. Anche in Italia si affinarono le tecniche di persuasione grazie ai progressi dei mezzi tipografici: è stato ampiamente illustrato il ruolo assai rilevante delle cartoline e dei manifesti pubblicitari, che mostrarono come fosse indispensabile l’acquisizione delle terre irredente e come, attraverso la guerra, l’Italia sarebbe diventata una grande nazione. Invece ben poco spazio, in Italia e all’estero, è stato dato agli opuscoli, che hanno rappresentato una produzione popolare ma caratterizzata da una base di ragionamento che invece manifesti e cartoline non avevano. Essa raggiunse il grande pubblico più colto e contribuì in maniera determinante alla creazione di una consapevolezza diversa e nuova, a un’adesione più meditata ai miti della Grande Italia, primo fra tutti quello degli eroi e dei caduti. È sugli opuscoli che si sono costruiti i tanti appelli alla popolazione affinché prima la guerra si facesse, poi si resistesse alle avversità e alla lunghezza del conflitto e infine che si coronasse lo sforzo con la vittoria.

    Brossurra, 15 x 21 cm. pag. 268 + 16 pagine fuori testo con illustrazioni a colori

    Stampato nel 2019 da Luni

    Quick view
  • 0 out of 5

    Dalla Potemkin ai trattori – Il cinema sovietico commentato da Brasillach

    25.00

    In appendice all’edizione 1943 della sua “Histoire du cinéma”, Brasillach scriveva che la propaganda di tipo marxista porta in sé un veleno che le è proprio. In realtà lo scrittore aveva sempre seguito con attenzione il cinema sovietico, cogliendone i pregi e i difetti e comunque non esorcizzandolo in sé per la sua natura propagandistica. In diversi capitoli della sua opera, qui riuniti in modo artificioso ma rispoettoso delle linee filologiche dell’opera stessa, analizza la produzione realizzata in Russia dall’ottobre 1917, tenedo ben presente che questa nuova arte è un’arma moderna.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 148 allegato DVD “Chapaev” 1934

    Stampato nel 2015 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    I Rothschild – Un film contro l’usura

    Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €14.00.

    Die Rothschild è solitamente inserito nella lista del piano di Goebbels per film antisemiti, sviluppatosi accanto a lavori storici o patriottici, ma il film richiede forse una collocazione più attenta e sfumata, presentando caratteristiche dei vari generi e toni comunque non truci o esasperati, e rappresentando piuttosto una risposta allo stesso precedente hollywoodiano… Il ricorso alla miscela di dati storici e aspetti romanzeschi risulta comunque efficace, anche perché, come si è detto, alcuni dettagli della vicenda familiare e storica dei Rothschild sono stati volutamente ammantati di leggenda dai protagonisti stessi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 114. In allegato Dvd

    Stampato nel 2018 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il cinema tedesco del Terzo Reich – Da Weimar agli anni di Goebbels

    40.00

    Il cinema del Terzo Reich è dominato dalla figura di Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda che, dotato di straordinarie capacità organizzative, intelligenza acuta e cultura profonda, lavorò alacremente riuscendo a risollevare le sorti della languente cinematografia tedesca, tanto che, nonstante l’abbandono della Germania da parte di valenti registi, sceneggiatori e attori, intorno al 1938 il cinema del Reich risultava essere l’unico in Europa a insidiare il primato statunitense nel settore. Questo lavoro si propone di offrire ad appassionati e cultori della settima arte qualcosa di più di una panoramica della cinematografia tedesca, partendo da una sintesi della sua storia dell origini per arrivare agli anni del Terzo Reich e attraverso una serie di appendici tratte da documentazione coeva, relative a: ristampa della rara pubblicazione italiana risalente al 1943 sul cinema tedesco; articoli tratti dalla rivista Cinema (anni 1936-1943); riproduzione di due tra i migliori album di figurine a colori degli anni Trenta.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 262 con circa 556 tra foto e illustrazioni in b/n + 53 pagine fuori testo con circa 411 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2013 da Novantico

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il cinema tedesco del Terzo Reich – Leni Riefenstahl

    35.00

    C’era una volta una bambina che sognava di diventare una ballerina, una ballerina che voleva diventare attrice, una attrice che si innamorò della regia e infine una regista che incontrò il Fuhrer e diventò la migliore. Così si può riassumere la storia di Leni Riefenstahl, “la più grande regista mai esistita” come è stata definita da Quentin Tarantino. Il destino ha voluto che la sua strada si incrociasse con quella di Adolf Hitler e del Nazionalsocialismo: questo ha rappresentato per le coscienze democratiche un problema tale che per molti anni nel dopoguerra è stata relegata nell’oblio. Non importava quanto grande fosse il suo genio artistico, per anni venne sottoposta a processi di denzificazione e ad umiliazioni di ogni tipo, ma non rinnegò mai la sua fedeltà al Nazionalsocialismo. Alla fine però è stato riconosciuto che la sua arte filmica ha rappresentato una sfida intellettuale che nessuno è mai riuscito ad eguagliare; “Olimpia” e “Il trionfo della volontà” rappresentano tutta l’estetica del Novecento, tanto da essere ancora oggi utilizzati e citati da molti registi.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 313 illustrato con circa 407 tra foto e immagini b/n

    Stampato nel 2013 da Novantico

    Quick view
  • 0 out of 5

    LUX n. 4 – La Repubblica Sociale Italiana vista attraverso la stampa

    9.50

    Storica collana della Novantico Editore che ha sancito l’inizio dell’attività editoriale, incentrata sul periodo 1922-1945 in Italia, caratterizzato dal Fascismo e dalla Repubblica Sociale Italiana: fatti, personaggi, avvenimenti, storie militari e monografie sono gli argomenti trattati. Ogni volumetto è costituito da 70/80 pagine ottimamente illustrate con fotografie in b/n e a colori. La presente monografia si occupa in particolare della Repubblica Sociale Italiana vista attraverso la stampa dell’epoca.

    Cofanetto con 10 ristampe anastatiche di quotidiani, periodici, numeri unici.

    Brossura, 17 x 24 cm.

    Stampato nel 1996 da Novantico

    Quick view
  • 0 out of 5

    Onde fasciste – La propaganda araba di Radio Bari (1934-43)

    40.00

    Il volume ricostruisce l’esperienza di Radio Bari (1934-43), la prima stazione europea a trasmettere in arabo. Grazie ad una ricerca condotta in numerosi archivi in Italia, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Marocco, emergono da queste pagine i protagonisti di Radio Bari, dai responsabili politici agli autori, agli ospiti, agli speaker, nonché i programmi che la radio ospitò. Le trasmissioni culturali (conversazioni, canzoni, pièce teatrali) furono apprezzate dal pubblico arabo, mentre quelle politiche (i notiziari) non ebbero successo perché scontavano una contraddizione insuperabile della propaganda e, più in generale, della politica estera fascista: Roma corteggiava i nazionalismi arabi e attaccava Londra e Parigi con l’obiettivo di sostituirvisi come potenza egemone nel Mediterraneo e in Medio Oriente, senza considerare che quei nazionalismi si sarebbero opposti con uguale forza al dominio coloniale italiano. Proprio attraverso Radio Bari e la sua “guerra delle onde” con Radio Londra, Radio Paris Mondial e Radio Berlino, il libro, al confine tra storia delle relazioni internazionali, storia transnazionale e storia dei media, mette in luce come la politica araba dell’Italia fascista fosse, nonostante le ambizioni imperiali, destinata al fallimento.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 446 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2016 da Carocci

    Quick view