Fascismo – Mussolini. Una biografia

Piemme

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    Fascismo – Mussolini. Una biografia

    20.00

    Anche se i luoghi comuni sono spesso sbagliati e ancor più spesso fastidiosi, è pur vero che la storiografia inglese ha un fascino speciale, particolarmente nelle biografie. Ridley, come molti suoi colleghi anglossassoni, ha la capacità di unire rigore storiografico e memorialistica, per arrivare a un’ottima sintesi divulgativa. Trattandosi, poi, di una biografia, risalta la capacità di penetrazione psicologica dell’autore, il frequente ricorso agli anedotti e l’uso attento ma continuo della fonte più pericolosa per lo storico: la memorialistica.

    Rilegato, 15,5 x 23,8 cm. pag. 470 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1998 da piemme

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Fascismo familiare

    8.00

    Rievocazione del dramma vissuto da Giuseppe Bottai. La progressiva accentuazione del carattere personalistico del regime mussoliniano, determinarono il graduale distacco dal regime che egli aveva concorso, in prima persona, a edificare. Di qui anche la parziale l’ostilità nutrita nei suoi confronti dall’Italia post-fascista. Il volume propone anche, nella narrazione degli eventi, aneddoti riguardanti gli aspetti politici che si avvicendavano in casa Bottai.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 240 + 8 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1997 da Piemme

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    Il coraggio vince. Vita e valori di un generale incursore

    19.90

    Roberto Vannacci

    Un volume molto personale, che accompagna il lettore alla scoperta di un uomo che ha scelto di essere incursore in ogni momento della vita. Sempre in prima linea, protagonista di scelte imprevedibili e non convenzionali, capace di realizzare l’impossibile. Alla fine, il coraggio vince. Un libro che, ancora una volta, farà felici benpensanti, persone politicamente corrette e “amanti della pace” in genere. Consigliato.

    Rilegato, 15 x 22,5 cm. pag. 270

    Stampato nel 2024 da  Piemme

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    Il tempo delle chiavi. L’omicidio Ramelli e la stagione dell’intolleranza

    18.90

    Nicola Rao

    In Italia l’intolleranza, la violenza politica e il terrorismo hanno caratterizzato tutti gli anni Settanta e i primi anni Ottanta. Dalla strage di piazza Fontana allo smantellamento delle organizzazioni armate di sinistra e di destra sono trascorsi ben 13 anni. 13 anni di stragi, omicidi, ferimenti, mutilazioni, attentati dinamitardi, scontri, devastazioni. 13 anni di violenze fisiche e psicologiche, pubbliche e private. A Milano, nel 1975, in una città plumbea avvolta in una morsa di estremismo, Sergio Ramelli – uno studente di destra di diciotto anni – viene aggredito a colpi di chiavi inglesi da un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare, morendo dopo 47 giorni di agonia. Un agguato in piena regola finito in tragedia. Con uno stile cinematografico che ricorda i film di Elio Petri, Nicola Rao ricostruisce i giorni, le settimane, i mesi, gli anni degli scontri, delle manifestazioni, della guerra di strada, delle spedizioni punitive nella città meneghina; delle centinaia di aggressioni con chiavi inglesi, organizzate da gruppi dell’ultrasinistra; dei feriti, dei morti e dei processi a seguito dei fatti di sangue.

    Rilegato, 15 x 22 cm. pag. 222

    Stampato nel 2024 da Piemme

     

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    La colpa dei vincitori – Viaggio nei crimini dell’esercito di Liberazione

    17.50

    Ci sono italiani che hanno pagato molto caro il prezzo della Liberazione. Sono le migliaia di donne della Ciociaria e del frosinate violentate, abusate e uccise durante la marcia dei “liberatori”. Tutto iniziò nel luglio del 1943, quando le truppe alleate sbarcarono in Sicilia. Nella risalita, furono molti i soldati che si lasciarono andare a episodi di violenza, mentre i generali e gli ufficiali chiudevano entrambi gli occhi. Come nel caso dei soldati francesi originari di Marocco, Algeria e Tunisia, i goumiers, al comando del generale Alphonse Juin. Abili nei combattimenti in montagna, furono determinanti nell’aggirare la linea tedesca addentrandosi sui monti a sud di Roma. Ma seminarono l’orrore nei villaggi che attraversarono. Migliaia di donne di tutte le età, giovani e anziane, furono violentate e abusate con estrema crudeltà, anche da centinaia di soldati. Chi si ribellava veniva ucciso, gli uomini violati a loro volta. Secondo alcune stime furono decine di migliaia le vittime. Due volte vittime, perché alla violenza si unirono la vergogna e il silenzio. Si preferì tacere, le donne per pudore e autodifesa, le istituzioni italiane e francesi per non macchiare l’onore e non urtare la sensibilità dei rispettivi eroi della Liberazione. Eliane Patriarca, giornalista francese, indaga su questi fatti così poco conosciuti sia in Francia che in Italia, anche per scoprire se ai suoi nonni, originari di quelle zone, era toccata quella sorte. Un ritorno alle radici e un’indagine storica che, raccogliendo testimonianze terribili e sempre vivide, tocca un nervo ancora scoperto della nostra storia.

    Rilegato, 15 x 22,4 cm. pag. 174

    Stampato nel 2018 da Piemme

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    La falange armata. Storia del golpe sconosciuto che ha ridisegnato l’Italia

    18.90

    Giovanni Spinosa – Michele Mengoli

    Una rete eversivo-terroristica di “menti raffinatissime” composta da poche decine di persone – agenti segreti, forze dell’ordine, malviventi, torbidi affaristi – a partire dal 1985 tesse le trame più nere per quasi un decennio. Inizia a seminare terrore dal 1987. Prende il nome di Falange Armata nel 1990. Quindi, con omicidi, attentati e stragi, comprese quelle del 1992 e 1993, mina le basi della Prima Repubblica e tenta di imporre una direzione autoritaria alle istituzioni, stringendo anche un’alleanza con le cosche mafiose. Perché il progetto di questo consorzio criminale non è stato contrastato dallo Stato? Mentre un’alluvione di depistaggi depotenziava gli eventi e offuscava la visione del loro concatenamento, le indagini si indirizzavano su singoli fatti delittuosi in una superata e inefficace distinzione fra criminalità, mafia ed eversione. Alla fine di una stagione di sangue la Falange può inabissarsi nelle nebbie della sua presunta evanescenza e mantenere l’anonimato dei suoi adepti, dei quali neppure uno è stato portato in giudizio. Come sarebbe stato per gli iscritti alla P2, se la loro lista non fosse stata casualmente scoperta. Questo libro, imponente nella meticolosa puntualità della ricostruzione storica e avvincente nello stile, è uno strumento unico per comprendere una vicenda quasi sconosciuta e mistificata che ha contribuito a edificare l’Italia di oggi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 380

    Stampato nel 2022 da Piemme

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    La storia delle crociate

    16.00

    Il 27 novembre 1095, durante il concilio di Clermont, i principi della vecchia Europa guidati da Papa Urbano II accettavano di cessare le guerre intestine per rivolgere le loro armi contro i nemici della fede, riscattare il Santo Sepolcro e liberare la Cristianità dagli infedeli. Per quasi due secoli il Mediterraneo divenne teatro di sanguinose battaglie, eroiche gesta, rovisone disfatte: Goffredo di Buglione, Riccardo Cuor di Leone, il sultano El Achraf Khalil, i templari e i saracveni furono protagonisti di una lotta senza esclusione di colpi per la supremazia economica politica e militare.

    Rilegato, 14 x 22 cm. pag. 382

    Stampato nel 1998 da Piemme

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    Legionario – La mia vita nella Legione Straniera

    10.00

    Arruolatosi nella Legione Straniera, che diventerà la sua Patria, la sua famiglia e la sua ragione di vita, il protagonista di questa biografia impara nei primi quattro mesi di addestramento a obbedire e a non fare mai domande, a evitare la taule (prigione militare), a non rimpiangere il passato, e dopo 120 chilometri di marcia ottiene il diritto di indossare il leggendario Képi Blanc, e a fregiarsi del titolo di legionario. Dopo di che l’addestramento si fa più duro: marcia o muori; il sangue non conta; mantieni la tua arma come il bene più prezioso; non abbandonare mai i tuoi morti, i tuoi feriti, le tue armi; Corsica, Africa, Etiopia, Sahara, Gibuti; fatica e violenza. Una testimonianza avvincente, spesso scioccante, ma comunque onesta.

    Brossura, 12,5 x 19 cm. pag. 255

    Stampato nel 2009 da Piemme

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    Legione di eroi – Voci dalla Legione Straniera

    19.90

    Un «monastero dei miscredenti», così un legionario arruolatosi a inizio Novecento riassume l’esperienza della Legione. «Si entra qui come in un convento, ispirati dalla fede. Il primo noviziato dura cinque anni. Dopo di che, il legionario capisce che non appartiene al mondo fuori della Legione, e che non può più viverci». Malinconico, taciturno, romantico, coraggioso e affidabile: questo il legionario nella leggenda. Uomo senza passato, perché è per lasciarsi alle spalle quel passato che si è arruolato, in cerca di un’assoluzione impossibile, una sorta di ascesi raggiunta con marce estenuanti nel deserto, una disciplina ferrea che non tollera deviazioni e una fedeltà assoluta ai suoi compagni. Nato nel 1831, il corpo a cui il governo francese affida le missioni più difficili e spinose in un secolo e mezzo costruisce la sua fama leggendaria. Attraverso le parole di legionari e rari documenti, uno storico si addentra nel mistero e nelle contraddizioni di un corpo di reietti senza patria capace di gesta terribili ed eroiche. Nella loro epoca d’oro, i legionari hanno segnato il canone aureo della virilità, e quel mito, a dispetto del tempo e degli scandali, non ha mai smesso di affascinare.

    Rilegato, 15 x 22,5 cm. pag. 360

    Stampato nel 2018 da Piemme

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    Romanzo/Storia Antica – Il grande gladiatore

    12.00

    Il fato aveva per lui programmi diversi da quelli che si era scelto. Conosceva le erbe, le pozioni, i rimedi della natura. Aveva amato una giovane sacerdotessa germanica e studiato da medico. Suo fratello, Antonio Primo, impetuoso generale al comando della legione Galbiana, aveva sgominato una tribù di barbari ribelli in Pannonia, ma a lui le armi facevano orrore. Ora, però, negli anni insanguinati della guerra civile, la sua libertà è stata venduta a un lanista di Tolosa, come quella di centinaia di giovani da trasformare in schiavi. O in gladiatori. Il suo bracciale è diventato una catena. Una prigione la sua casa. Non ha più niente di ciò che aveva, ma la sorte di suo fratello e perfino quella di Roma sono nelle sue mani.

    Rilegato, 15 x 23,5 cm. pag. 448

    Stampato nel 2004 da Piemme

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Romanzo/Storia Antica – Il legato romano

    14.00

    275 d.C., confine renano. La foschia della notte aleggia ancora sul villaggio addormentato quando i soldati romani irrompono tra le capanne, rovesciando sugli abitanti una valanga di ferro e di fuoco. Per Valerio e per l’Impero una nuova quanto inutile vittoria. Qualcosa di nuovo sta succedendo oltre il Reno. Una coalizione di tribù di dimensioni mai viste si sta riunendo per invadere le Gallie. Il destino di Roma sembra segnato. Alla valorosa XXII legione di Valerio Metronio spetta il compito di tentare l’impossibile.

    Rilegato, 13,5 x 22 cm. pag. 478

    Stampato nel 2002 da Piemme

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Romanzo/Storia Antica – Il longobardo

    19.00

    VII secolo d. C. Rotari è il figlio del duca di Brescia. È imponente, ribelle, sicuro di sé. Nelle sue vene scorre sangue di re. Ma, nell’Italia divisa tra Longobardi e Bizantini, la strada per la corona è irta di insidie e Rotari ha un solo amico su cui contare: è Stiliano – esiliato da Cividale per la condotta dissoluta e diventato prima maestro, poi compagno inseparabile del suo signore. Insieme, i due affrontano agguati, viaggi avventurosi, vendette, intrighi e tradimenti. Perché alla corte della regina Teodolinda, la lealtà è una merce rara e la sete di potere non risparmia nessuno. Ma Stiliano è pronto a dare anche la vita pur di proteggere Rotari dai molti nemici che tramano alle sue spalle.

    Rilegato, 13 x 22 cm. pag. 460

    Stampato nel 2004 da Piemme

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Romanzo/Storia Antica – L’onore di Roma

    20.00

    280 d.C. Approfittando della deriva del potere di Roma, il governatore Bonoso decide di tradire l’aquila e di costruire nelle Gallie un suo regno personale. È suo l’ordine di sterminare i Camavi, tribù della Tungria che, per aver smascherato l’usurpatore Proculo, si è resa colpevole di eccessiva fedeltà all’imperatore. Ed é sempre lui che, per conseguire i suoi fini, non esita ad avvalersi dell’appoggio dei ribelli bagaudi e di diverse tribù barbare da sempre ostili al potere romano. Spetta al legato imperiale Valerio Metronio reprimere la ribellione e salvare l’onore di Roma, in un vorticoso giro di amicizie, alleanze e odi implacabili che coinvolge Romani e barbari, traditori e traditi.

    Rilegato, 16 x 24 cm. pag. 502

    Stampato nel 2004 da Piemme

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Seconda Guerra Mondiale – Mussolini segreto nemico di Hitler

    14.00

    Cosa porto Benito Mussolini ad abbracciare la visione del mondo tedesco, visione del mondo che il Duce italiano osteggiò sin dai tempi del partito socialista? La svolta filo-tedesca del biennio 1937-1938, sembra perdere qualunque caratterizzazione ideologica e trovare, invece, una spiegazione puramente pragmatica.

    Rilegato, 14 x 22 cm. pag. 330

    Stampato nel 1997 da Piemme

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina

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    Ucraina. La vera storia

    17.90

    Nicolai Lilin

    L’ucraina ha un’identità politica e culturale molto più complessa di come viene raccontata, soprattutto dai media italiani. La propaganda di guerra non ha ammesso sfumature e distinguo, non ha considerato molte ambiguità e contraddizioni. Attraverso ricostruzioni storiche, analisi economiche e riflessioni pungenti sul presente Lilin ci racconta come nasce l’idea di nazione ucraina nell’Ottocento e durante il Novecento e come si configura prima, durante e dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Un paese, l’Ucraina, oggi egemonizzato da un’intellighenzia e da un potere politico che odia i russi e rinnega e disconosce le origini comuni. Un paese in mano agli oligarchi, un paese economicamente fallito che non ha mai investito sulla sua industria e sui suoi settori produttivi, da venti anni in perdita. Un paese che fatica a gestire i gruppi militari di estrema destra e che si lascia strumentalizzare dall’Occidente e dalla Nato.

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