Ungern Khan – Il dio della guerra

pensiero tradizionale

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    Ungern Khan – Il dio della guerra

    18.00

    La leggendaria storia del Barone Roman Fedorovic von Ungern-Sternberg o Ungern Khan, conosciuto al pubblico grazie a Hugo Pratt, che introduce la figura del nobile pazzo, erede dell’Ordine Teutonico, lucidamente visionario e misticamente ispirato, che alla guida di una composita divisione di cavalieri asiatici si scaglia contro l’Armata Rossa. Ungern Khan è un uomo fuori dal tempo. Non combatté per lo zar, non combatté per i Romanoff, rifiutò di collaborare conb l’Armata Bianca, ma sfidò il bolscevismo in quanto abbattitore di un mondo passato nostalgicamente rimpianto. Un uomo per cui “La contro-rivoluzione era solo un pretesto”. Un mito eterno.

    Brossura, 19 x 27 cm. pag. 94 illustrato colori

    Stampato nel 2017 da Ferrogallico

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    Unità operanti per il Fronte della Tradizione

    5.00

    Dopo l’uscita del primo quaderno di questa collana, presentiamo questa seconda pubblicazione che si pone come la naturale continuazione della prima. Cogliendo l’invito del Centro Studi di formazione Tradizionale Heliodromos alla costituzione di una solida organizzazione d’ispirazione tradizionale che comprenda tutte le forze sane ed attive esistenti. Nel quaderno viene delineato il progetto per la creazione del Fronte della Tradizione, ed indicate le direttive d’azione imprescindibili per la costituzione delle singole Unità Operanti nel concreto.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 70

    Stampato nel 1998 da Raido

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    Usurocrazia

    20.00

    Dall’invenzione dei titoli sostitutivi dell’oro e dell’argento alla legislazione mosaica passando per i banchi di pegno dell’Età di Mezzo, fino alla nascita del moderno capitalismo bancario e finanziario, si delinea e articola nel corso dei secoli la prassi di sfruttamento usurocratico. Attraverso le diverse epoche l’Oligarchia del danaro ha edificato il suo impero invisibile, cosmopolita e multinazionale. Un potere segreto – nelle mani di poche, note, ricchissime famiglie – ha saputo modellare nei secoli un moderno sistema di sviluppo capitalistico. Un sistema di sfruttamento che ha progressivamente usurpato delle proprie prerogative e funzioni il potere politico dei governi: la politica al servizio dell’economia, dell’Alta Finanza internazionale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 236

    Stampato nel 2017 da Ritter

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    Vassallibus – Viaggio al termine del giorno

    22.00

    Giuseppe Vassalli

    Vassallibus è una biografia insolita. Il suo sensibile autore dipinge un’epica, più che un epoca. Un’epica particolare che egli ha vissuto, ricca di avvenimenti politici e storici che hanno lasciato un’impronta indelebile nel suo profondo «io cosciente». La dipinge come un quadro impressionista: allontanandoci un po’ e socchiudendo gli occhi, esso ci rivelerà la realtà nella sua essenza. Attraverso queste pagine si avverte un bisogno celato, da parte di chi scrive, non solo di rivivere il passato, ma anche di approfondire l’evoluzione di periodi che, vertiginosamente, sotto la spinta del progresso tecnico e scientifico, hanno modificato tutto un sistema di vita. Vi si percepisce la nostalgia romantica per un’autenticità umana perduta. Apertis verbis, Vassalli si trova ad analizzare le origini di un popolo ormai disperso, che attraverso i secoli riuscirà a riconquistare la dignità di Nazione europea. Quello del 1919-1945 è stato infatti un lampo di gloria esaltante che i giovani di quel tempo hanno vissuto con adesione entusiasta e orgogliosa: era finita l’epoca dell’umiliazione, non esisteva più un popolo servile senza patria. Purtroppo, però, l’Europa sarà sconvolta da una terribile guerra che porterà distruzione, odio e fango, in cui annaspa tutt’oggi.

    Brossura, 13,5 x 20,5 cm. pag. 209 con circa 14 foto b/n

    Stampato nel 2014 da Novantico

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    Venne la Magna Madre

    22.00

    Il presente scritto è intonato alle parole che il sapiente Macrobio rivolse a suo figio Eustazio nell’incipit dei suoi Saturnalia: “Quest’opera non si propone di far sfoggio di eloquenza, ma d offrire una raccolta di nozioni…” Dunque nessuna pretesa di originalità o vana erudizione, ma informazioni e citazioni.La Magna Mater Cibele trionfante torna alla sua sede primigenia: il Palatino, l’archetipo del cosmo romano-italico. Cibele è anche il pegno di quella Aeternitas Romae che i Cartaginesi sfidarono e Cibele garantì la vittoria dei figli di Marte sulla civiltà nordafricana, dimostrando vieppiù il carattere non-matriarcale della Magna Mater.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 230 + XVI tavole b/n

    Stampato nel 2012 da Settimo Sigillo

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    Visione del mondo, scienza ed economia

    16.00

    Che tra la visione del mondo e l’economia, nella loro rispettiva configurazione, debbano esserci strette relazioni, risulta evidente fin da principio, né mai, in nessun momento, ciò è stato posto in dubbio, quando si è riflettuto su questi due concetti. Queste relazioni assursero a problema centrale della concezione della storia nel corso del XIX secolo, allorché – soprattutto per influsso del marxismo – si diffuse la concezione secondo cui vi sarebbe una necessaria relazione tra visione del mondo ed economia, nel senso che l’economia e le sue forme storiche semplicemente determinerebbero la visione del mondo; l’economia, in una regolarità immanente e autonomamente determinata nel processo storico, sarebbe l’unica realtà, mentre tutto il resto nell’esistenza umana sarebbe solo una funzione del fattore economico.

    Brossura, 13,3 x 19,5 cm. pag. 96

    Stampato nel 2018 da Edizioni all’Insegna del Veltro

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    Vita avventurosa di Julius Evola

    39.00

    Andrea Scarabelli

    Non è facile definire Julius Evola: per qualcuno è un luciferino “cattivo maestro”, per qualcun altro una specie di messia. Dietro a questi luoghi comuni si nasconde una personalità complicata e controversa: dadaista e filosofo, antimoderno e orientalista, cultore di magia ed esoterismo, vicino al Regime mussoliniano ma giudicato “antifascista” dall’Ovra, teorico di un “razzismo spirituale” ostracizzato dai razzisti ufficiali… Nato da un decennio di ricerche tra archivi, epistolari, interviste e testimonianze inedite, questo libro racconta una vita non comune, tra grotte capresi e capitali in fiamme, la Roma degli anni Venti e dei Sessanta, la declinante Mitteleuropa e la roboante Parigi, redazioni di giornali e silenziosi chiostri invernali, locali notturni e passeggiate alpine, restituendo alla sua figura una complessità irriducibile a facili etichette politiche.

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    Wagner Nietzsche e il mito sovrumanista

    15.00

    Locchi Giorgio

    Il saggio di Locchi mette in luce la lunga gestazione musicale del “Mito”, ne coglie la nascita e ne analizza le strutture, così tra l’altro permettendo una più esatta comprensione della “parentela” che unisce Nietzsche e Wagner.

    Brossura, 14,7 x 21,5 cm. pag. 210

    Stampato nel 1982 da Akropolis

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    Weltanschauung. Una parola per una idea

    7.00

    In queste pagine l’autore ripercorre sinteticamente la formazione della nozione di Weltanschauung, la storia di una parola “demoniaca” che, coniata dalla cultura tedesca nella seconda metà del XVIII secolo, servì da parola d’ordine delle rivoluzioni nazionali e sociali del XX secolo, riassuntiva dell’essenza militare-miliziana delle sodalità che le animavano. Per l’autore, sulla Weltanschauung, che viene vissuta e non discussa, si impernia una antropologia antiumanistica, controindfividualistica, adialettica, a-razionale-istintiva. Da Kant a Hitler, Fichte, Schelling, Nietsche, la Weltanschauung assume il significato di una prospettiva radicale che prescrive alla ragione di stare al proprio posto, quello giusto, di ancella.

    Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 70

    Stampato nel 2012 da Edizioni di Ar

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    Werner Sombart. Il pioniere della «terza via», oltre Marx e il capitale

    15.00

    Guillaume Travers

    Nato nel 1863, Werner Sombart ha prodotto un’opera considerevole. Nel 1896 scrisse un bestseller che rese popolare il pensiero di Marx nel mondo di lingua tedesca: “Socialismo e movimento sociale”. Nel 1902 il suo libro fondamentale, “Il capitalismo moderno”, introdusse questo termine nel mondo accademico. Altre opere, tra cui “Il borghese” e “Gli ebrei e la vita economica”, completeranno una delle analisi più ricche e profonde del modello economico oggi imperante. Nei primi trent’anni del XX secolo, Sombart è stato anche uno dei padri fondatori della sociologia, insieme a Max Weber, Georg Simmel e Ferdinand Tönnies. Tuttavia, la sua opera rimane controversa e spesso sconosciuta o male interpretata.

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