Mito del regresso e nichilismo politico

pensiero tradizionale

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    Mito del regresso e nichilismo politico

    15.00

    In questo scritto l’Autore si propone di ricostruire la vicenda, teorica e politica, delle concezioni storiche regressiste, nonché della nascita, all’interno del paradigma storiografico del regresso, del nichilismo politico. L’antimodernità affermata dai mitologi del regresso diventa prassi politica attraverso il nichilismo politico, il quale non disdegna il ricorso agli strumenti più convenienti, a esempio quello del romanticismo dell’acciaio.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 144

    Stampato nel 2015 da Ar

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    Mito politico e simboli di lotta – Intervista contro-culturale

    18.00

    Il Mito svolge da sempre la funzione di ricordare che le tante manifestazioni del momento contingente non possono rappresentare altro che i singoli segmenti di un eterno divenire, profondamente ricco di molteplici e multiformi rimandi arcaici ed eterni, ma allo stesso tempo anche capace di evocare forme espressive sempre nuove, di generare nuove esperienze mobilitanti per i popoli e per le nazioni, quelle potenti sinergie che le rivoluzioni nazionalpopolari europee del secolo scorso hanno ben saputo manifestare. Attraverso la riscoperta del Mito originario la voce dei popoli è quindi in grado di tornare a parlare in tutta la sua pienezza. Scrivevano le SS: “Sappiamo oggi che noi tutti siamo solo un anello nella catena della corrente del sangue dei nostri Avi, che giunge dall’eternità e deve andare verso l’eternità, fare in modo che questa corrente di sangue non si esaurisca è il grande compito di ogni Stirpe.”

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 99

    Stampato nel 2013 da Ritter

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    Mitogonia – Epos e Icona

    50.00

    Mitogonìa: neologismo coniato dall’autore di questa raccolta di saggi a indicare l’incrocio tra la lotta (agoghè), necessaria per comprendere, e il fascino del racconto evocativo (mytos). Perché ogni interpretazione è combattimento spirituale. Leggere l’antico come contemporaneo e il contemporaneo come antico. Mitogonìa ci insegna e ci guida ad apprezzare le dinamiche dell’icona, del mito, del simbolo come percorsi, vie, figure viventi a noi vicine e sempre ritornanti nella nostra vita. Un nuovo e antico approccio ermeneutico, che prende sulserio la sua materia, rivivendola

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 665. Due tomi indivisibili

    Stampato nel 2020 da A.G.A.

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    Mitra-Varuna. Due rappresentazioni indoeuropee della sovranità

    24.00

    Georges Dumezil

    Mitra- Varuna (1940) è uno dei testi più significativi dell’Autore, all’interno del quale espone in nuce i complessi rapporti intercorrenti all’interno della coppia sovrana a capo della gerarchia indoeuropea: quella rappresentata dalla figura del sovrano diurno, giurista e amico degli uomini (Mitra, Tiwaz, Dius Fidius etc.) a cui si abbina quella del sovrano notturno, terribile incantatore e possessore dell’estasi ispirata (Varuna, Wodanaz, Urano). L’opera permette anche ad un lettore non esperto di approcciarsi a questo tema fondamentale e dalle profonde implicazioni mitologiche, filosofiche e metapolitiche.

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    Moeller Van den Bruck o la rivoluzione conservatrice

    10.00

    «Tentare di sapere chi sia stato Moeller Van den Bruck, significa in realtà rivolgere una domanda al destino tedesco». Queste parole, pronunciate da colei che gli era stata sposa, si applicano con rigore tragico all’ideologo di quella “terza forza”, la Rivoluzione Conservatrice, che non giunse mai a realizzarsi in una incarnazione politica stabile.

    Brossura, 12,5 x 20 cm. pag. 82

    Stampato nel 1981 da Akropolis

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    Mosca terza Roma. Da Giulio Cesare a Putin

    16.00

    Nel 1945, un mese e mezzo dopo la vittoria sulla Germania nazionalsocialista, il ministro russo della pubblica istruzione, nonché favorito di Stalin, Vladimir Potemkin sul quotidiano ufficiale Izvestia scriveva che la superba idea che fa di Mosca la terza Roma, non manifestava soltanto la convinzione che la Russia fosse predestinata ad avere un ruolo centrale nella sfera religiosa o spirituale, ma includeva l’espansione territoriale dello stato russo. Nel 1926 il poeta russo David Hofstein, di lingua yddish, che era emigrato in Palestina e ivi era rimasto deluso, tornò nella Mosca bolscevica e uscì con la suddetta esclamazione: Città di Mosca! La Terza Roma Analogamente lo scopo del regime fascista era quello di riportare l’Italia ai vecchi fasti dell’impero romano e Mussolini il 21 giugno 1921, nel suo primo discorso alla Camera affermava: “La tradizione latina e imperiale di Roma è oggi rappresentata dal cattolicismo. Non si resta a Roma senza un’idea universale, io penso e affermo che l’unica idea universale che oggi esista a Roma, è quella che s’irradia dal Vaticano”.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 156

    Stampato nel 2017 da Pagine

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    Neanche fosse la fine del mondo

    Il prezzo originale era: €9.00.Il prezzo attuale è: €6.30.

    Silvia Valerio        Prezzo di listino: 9.00 (sconto 30%)

    Per fortuna in giro si dice che entro pochi mesi arriverà la fine del mondo… È questa profezia, una delle fake news che le leggi del marketing impongono di mettere in circolazione, a ridare il ritmo a un’umanità che di umano non ha più niente. Un ritmo incalzante pazzo di paura, pazzo di tremenda sincerità. Un ‘liberi tutti’ dove le maschere improvvisamente cadono. Ed è la “trasvalutazione di tutti i valori” e la “genealogia della morale” insieme, è un grido assordante (Dioniso, Cristo, Munch, un pazzo, o uno sconosciuto calpestato in una sala-conferenze che potrebbe somigliare alle nostre discoteche?) e il pianto soffocato nel cuore di un moribondo. È oggi, ieri o domani, o tutto il tempo concentrato in quel grido? È dolore e basta? È ferocia e basta? È fantasia e basta?

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 84

    Stampato nel 2019 da Ar

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    Nel nome di Yukio Mishima

    5.00

    In appendice “Una sfida al nostro tempo” di Mario Michele Merlino

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 32

    Stampato nel 2001 da Raido

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    Nel vento della storia. Frammenti per una Rivoluzione possibile

    15.00

    Marco Inghilleri

    Nel vortice di un’epoca dominata dall’omologazione, dove il pensiero unico sradica le radici della Tradizione e il progresso si trasforma in una religione post-umana, questo libro si presenta come un manifesto per una critica radicale e necessaria. Marco Inghilleri ci guida attraverso frammenti di riflessione che affrontano i grandi paradossi della contemporaneità: la dissoluzione del legame simbolico, l’erosione del sé, la mercificazione dei valori e la negazione delle identità. Un viaggio che invita a riscoprire l’autentico senso della libertà, dell’arte e della bellezza, opponendosi al dominio dei meccanismi spersonalizzanti e all’appiattimento culturale. Tra provocazioni filosofiche e una scrittura aforistica che richiama la tensione dei grandi pensatori dissidenti, “Nel vento della storia” è un invito ad abbracciare la ribellione interiore, a resistere spiritualmente e a ricostruire un immaginario politico capace di restituire dignità all’essere umano: un’opera per il Ribelle di oggi, che si interroga sul domani senza smarrire le orme di ieri, cercando una nuova direzione nel caos del presente.

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    Nietzsche – La stella danzante

    24.00

    Creare un legame tra l’universo della filosofia di Friedrich Wilhelm Nietzsche e quello del disegno, tradurre in un linguaggio tratteggiato, a colori, i tormenti della sua vita e i suoi straordinari insegnamenti. La matita di Maximilien Le Roy ha così tradotto in fumetto “L’innocence du devenir”, sceneggiatura cinematografica dedicata alla vita di Nietzsche scritta dal celebre filosofo francese Michel Onfray. “Nietzsche. La stella danzante” è un affresco straordinario e sorprendente che, come scrive Adriano Scianca nella prefazione, ha il merito di farci vedere l’esteriorità di una grande opera alchemica come “Così parlò Zarathustra”, le tinte pastello dei paesaggi autunnali e nordici che cedono il passo alle esplosioni psichedeliche delle crisi, i morigerati costumi borghesi che cadono di fronte a quel demone scapigliato e che si piega in due su taccuini in cui riversa visioni e lampeggiamenti d’avvenire… È uno spettacolo vedere Nietzsche in azione, il pensiero nel suo forgiarsi.

    Cartonato, 19,5 x 27,5 cm. pag. 143, illustrato a colori

    Stampato nel 2018 da Ferrogallico

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    Nietzsche e la mitologia egualitaria

    17.00

    Pionieristico studio, spuntato in un clima affatto dissimile (di addomesticamento e indebolimento del pensiero nietzscheano), dove si interpreta l’opera di Nietzsche alla luce del suo senso ‘aristocraticissimo’ dell’esistenza. Sulla base di un ampio florilegio di brani originali, Romualdi afferma e ribadisce qui l’intenzione profonda del filosofo: ripulire il campo dello scibile da tutte quelle concrezioni e suggestioni che le favole egualitarie vi hanno deposto.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm. pag. 262

    Stampato da Edizioni di Ar

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    Nietzsche presente. Attualità della filosofia nietzschiana

    16.00

    Julien Rochedy

    E se la maggior parte dei nostri valori, quelli che ci vengono insegnati sin dalla più tenera età, quelli che ci fanno obbligatoriamente ammirare la tolleranza, l’amore, la gentilezza, la democrazia, gli esseri umani, i deboli, la non violenza, l’uguaglianza ed il progresso – tutto ciò che quindi viene generalmente associato alla verità e alla felicità – e se, alla fine, tutti questi valori non fossero in realtà dei valori di decadenza, figli del nichilismo più terrificante, della menzogna più velenosa e dell’odio più mortifero?” La risposta a questa domanda è ciò che rende Nietzsche esplosivo: la sua filosofia riesce ad affascinarvi e a stravolgervi completamente la vita. Ed è, soprattutto, assolutamente fondamentale per le sfide contemporanee

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    Non morirò del tutto

    12.00

    Un libro-commiato, consuntivo ristretto di una vita di pensiero e di militanza di Rutilio Sermonti, che entra in contatto con l’uomo di domani e offre una chiave di comprensione dell’esistenza di uomini e popoli. Nelle sue parole prende corpo la vera libertà, concreta che non ammette coercizioni e limiti. E quando i giovani decreteranno con le proprie scelte la fine della tirannide mondialista avranno bisogno di armi e questo libro si rivelerà una bomba di rara potenza e dirompente efficacia.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 144

    Stampato nel 2015 da Tabula Fati

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    Note su Giovanni Gentile

    10.00

    Il saggio offre una innovativa e articolata analisi del pensiero gentiliniano. Esso vede la luce nel 70° della scomparsa del grande filosofo ed è dedicato alla memoria del giornalista e scrittore Giano Accame, il quale, nel suo volume uscito postumo, riservò ampio spazio proprio a Giovanni Gentile la cui statura intellettuale e morale si è tentato invano di oscurare.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 76

    Stampato nel 2014 da Novantico

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    Notturni

    12.00

    Raccolta miscellanea di racconti sul tema della notte. Gli autori: Giorgio Ballario, Graziano Cecchini, Daniele Mattia Coresi, Roberta di Casimirro, Augusto Grandi, Gabriele Marconi, Mario Michele Merlino, Miro Renzaglia, Luca Leonello Rimbotti, Davide Sabatini e Susanna Dolci ci introducono in questa affascinante, tortuosa, nebbiosa, rarefatta atmosfera. Prefazione di Sandro Giovannini; postfazione di Lewis Station. Grafica di Allegra Condorelli.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 139

    Stampato nel 2016 da Settimo Sigillo

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    Notturno europeo

    16.00

    Julius Evola

    Evola viveur, Evola donnaiolo, Evola viaggiatore, Evola cronista, Evola antropologo. Ci sono tanti Evola in questo libro, tutti però molto diversi dal suo tipico profilo serioso. In questa antologia, troviamo un Evola che frequenta i locali notturni delle capitali europee e che da queste esperienze trae acute considerazioni sulla modernità. Ma anche l’attento osservatore di momenti storici cruciali, come vediamo nelle sue descrizioni in presa diretta dell’Anschluss o dai suoi resoconti sulla Berlino in guerra. Il volume è arricchito da due saggi di Andrea Scarabelli e Adriano Scianca

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    Oltre le tempeste d’acciaio – Tecnica e modernità in Heidegger Junger Schmitt

    25.00

    L’interrogazione sulla tecnica che attraversa in profondità il Novecento non ha astratte radici teoretiche, ma nasce a partire dall’attenta osservazione dei due conflitti mondiali. È di qui che Heidegger, Jünger e Schmitt prendono le mosse per comprendere la téchne moderna. Dietro la superficie della domanda sulla tecnica e di un suo possibile nomos si avvertono in controluce duelli (Kant, Hegel, Marx, Nietzsche) e si agitano questioni decisive: la sfida di un cosmopolitismo concreto, la prospettiva di un’automazione progressiva dei processi produttivi, l’impossibile fine della metafisica, il nichilismo e i suoi spettri. Alcuni di essi portano con sé una promessa di libertà.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 238

    Stampato nel 2015 da Carocci

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    Orientamenti

    7.50

    Breve ma solenne testo che l’autore scrisse nel 1950, Orientamenti è il tentativo di parlare all’uomo nella sua qualità spirituale, risvegliandone le migliori virtù. Evola richiama condizioni formative di simboli e miti, rimandando a una misteriosa forza generativa, essenziale e immateriale, che dall’alto sgorga, e fluisce nello spazio dello Stato vero.

     

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    Orientamenti

    12.00

    Gli undici punti della visione del mondo di Evola. Con i saggi di Enzo Erra, Giovanni Damiano, Piero Di Vona, Roberto Melchionda e Giovanni Perez che – da generazioni diverse – si confrontano con il testo.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 120

    Stampato nel 2000 da AR

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    Orientamenti

    15.00

    Julius Evola

    “Orientamenti” si può considerare un succinto “breviario”, un sintetico “manuale”, un efficace condensato del pensiero di Julius Evola, ancor oggi vivo e vitale. Senz’altro è una delle sue opere più diffuse e fortunate, tanto è vero che ha avuto, oltre a quattro edizioni “ufficiali”, un numero imprecisato di ristampe ed edizioni “abusive” o “pirata”, tanto che non è possibile quantificare il numero esatto delle copie vendute dal 1950 ad oggi. Il fatto è che in oltre mezzo secolo dalla sua prima pubblicazione, Orientamenti resta ancora una sintesi accessibile ed immediata delle idee evoliane in fatto di indirizzi sul piano non solo metapolitico e culturale, ma anche esistenziale e del sacro. E questo per il semplice motivo che i suoi “undici punti” non affrontano argomenti contingenti, ma generali e per questo possono adattarsi al mutare dei tempi. Che peraltro non cambiano molto: anche all’inizio del XXI secolo Orientamenti può essere definito una specie di “trattato del ribelle spirituale”, volendo mutuare il titolo italiano di un famoso saggio di Ernst Jünger, che per intenti è possibile appaiare al libretto evoliano. Questa edizione di Orientamenti è la quinta “ufficiale”, in quanto pubblicata a cura della Fondazione “Julius Evola”: essa comprende le “fonti” dell’opera originale, una serie di interventi che ne evidenziano la sua perdurante attualità e validità scritti da autori che hanno l’età del pubblico cui si rivolgeva e si rivolge ancora adesso, una bibliografia orientativa per temi, oltre a due saggi che ne illustrano le origini e le finalità.

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    Orientamenti

    10.00

    Julius Evola

    Dinanzi all’opera distruttiva del mondo moderno, Julius Evola lancia le sue parole d’ordine: «a un’unica cosa si badi a tenersi in piedi in un mondo di rovine». Perché se l’uomo è il principale bersaglio della distruzione, la resistenza e la rinascita partono dall’uomo stesso, dalla capacità di restare in piedi: «il problema primo, base di ogni altro, è di carattere interno: rialzarsi, risorgere interiormente, darsi una forma, creare in sé stessi un ordine e una drittura» perché «prima di pensare ad azioni esteriori, spesso dettate solo da momentanei entusiasmi, senza radici profonde, si dovrebbe pensare alla formazione di sé, all’azione su sé, contro tutto ciò che è informe, sfuggente e borghese». È al futuro delle nuove generazioni che dedichiamo la nuova ristampa di Orientamenti, assumendo una posizione di radicale distanza dalle parodie del tradizionalismo e del folklore, dai miti incapacitanti passivi e fuori dalla realtà, dagli esotismi dottrinari e dai ‘fai da te’ interpretativi, dalle metodologie sincretistiche che male odorano di occultismo e neospiritualismo, da coloro che preferiscono ‘fare accademia’, normalizzando e riponendo in un museo qualcosa che, invece, è autenticamente rivoluzionario e militante.

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    Orizzonti del Razzismo Europeo

    10.00

    Questo lavoro presenta sei saggi sul problema della razza, a firma di prestigiosi dottrinari della cultura europea anti-moderna, aristocratica ed organicista: due di L.F.Clauss: I limiti della razza e il problema della gerarchia, Idee chiare sulla razza dell’anima e sull’ereditarietà. Due di J. Evola: La razza e la filosofia della vita, La scienza ebraica la teoria della relatività e la catarsi demonica. Uno di O. Spann: Limiti e senso del concetto di razza. Uno di W. Stapel: La teoria razziale.

    Brossura, 14 x 21 pag. 75

    Stampato nel 1981 da Il Corallo

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    Oro o sangue. La via di uscita dal caos

    22.00

    Otto Bangert

    Dall’albeggiante giovinezza del nostro popolo si leva un’antica voce che sussurra della maledizione dell’oro rosso per cui muoiono re, eroi e nazioni. Un eroe nordico dai capelli biondi – così narra la portentosa leggenda – un tempo sopraffece gli oscuri poteri degli Inferi e rubò loro lo scintillante oro. Ecco che questi maledissero lui e quanti sarebbero venuti in possesso del tesoro. La nera maledizione si avverò terribilmente. Il radioso Sigfrido perì sotto la lancia di Hagen, demoniaca incarnazione della forza del male. Ma la maledizione dell’oro continuò a dispiegare i suoi effetti, generando passioni selvagge e crimini violenti, finché un intero popolo non affondò nel sangue e nell’orrore (…) Questo libretto è stato scritto per motivare questa lotta in tutta la sua profonda Weltanschauung e per rafforzare così il fronte del sangue combattente

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    Paesaggi dell’Italia centrale

    14.00

    Johann Jakob Bachofen

    In queste pagine, non incontriamo […] tanto Roma, nata a forza di volontà e intelletto su un terreno insalubre, quasi a presagire il proprio compito nella storia mondiale, quanto piuttosto i popoli vicini, più strettamente legati alla natura fisica delle regioni che li ospitavano. Per Bachofen “non esiste pedagogo più inflessibile della terra”, e “migliaia di fili, gran parte dei quali invisibili, legano l’intera civiltà di un popolo alla sede che occupa e determinano tra gente e luogo quell’armonia che è il fine di tutto, a cui tende, anche inconsapevolmente, ogni aspirazione”.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 100

    Stampato nel 2019 da Ar

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    Parole Sorgive

    25.00

    Giacomo Devoto

    L’oggetto indagato da Devoto è sostanzialmente la grande famiglia indoeuropea e poi quella italica, che dalla prima discende, con linguaggio chiaro e profondo al contempo e con notevole sensibilità storica. Lo scopo del libro è capire che il futuro e passato che “si protende in avanti” e che, quindi, rievocare il passato italico significherà “richiamarne alla vita dell’avvenire l’idea e il modo di essere”.

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    Pensieri antimoderni

    11.00

    La curatrice, Anna K. Valerio, traduce le proprie impressioni di lettura e sintetizza il significato dell’eresia daviliana nella storia del pensiero e della scrittura. Storia interrotta, incantata, dallo stile dell’ hidalgo sapiente nato a Bogotà, come la raccolta scelta di passi celebri in questo volume, saprà testimoniare.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm. pag. 115

    Stampato nel 2008 da Edizioni di Ar

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    Pensiero radicale

    17.00

    Salvo Ardizzone, nelle pagine che seguono, affronta la crisi del mondo moderno forte del suo bagaglio di conoscenze, frutto di una pluridecennale applicazione allo studio del pensiero tradizionale, assumendolo come lente per la lettura dell’attuale scenario. L’Autore ne analizza lo stato e pragmaticamente suggerisce vie di uscita, messe a punto per rettificare la traiettoria ed aggiustare il tiro, rivolte a chi da posizioni sovran-populiste pigia il dito sul grilletto politico e parapolitico. Non fa sconti e non liscia il pelo alle sortite sovran-populiste più volgari o, quanto meno, superficiali, poco ponderate e meditate.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 168

    Stampato nel 2019 da AGA

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    Pensiero ribelle vol. 1

    30.00

    La modernità ha sostituito costrizioni visibili con alienazioni astratte, alle disuguaglianze legate alla nascita l’oligarchia del denaro, ha provocato la distruzione dell’ambiente, l’omogeneizzazione attraverso l’economia, la generalizzazione della solitudine. In questo libro Alain de Benoist dimostra come l’Occidente (dicasi America) sia portatore di un modello di società che corrisponde al nichilismo. Un modello in cui le tradizioni si trasformano in folklore, il legame sociale inesistente, i comportamenti diventano utilitaristici e la passione del denaro sommerge ogni cosa. In questo mondo postmoderno il cambiamento avverà per implosione, non attraverso i rivoluzionari ma attraverso i ribelli.

    Rilegato 14,50 x 21,50 cm. pag. 420

    Stampato nel 2008 da Controcorrente

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    Pensiero ribelle vol. 2

    30.00

    Secondo Alain de Benoist non c’è nulla di meno civile della logica del capitale, la cui estensione planetaria trasforma l’uomo in una macchina per produrre e consumare e sradica le identità culturali e i modi di vita differenziati. La ricerca del profitto materiale a poco a poco trasforma gli uomini stessi in oggetti, il risultato del capitalismo totale è l’annientamento del soggetto, il controllo sociale dei corpi, la manipolazione delle menti. Alain de Benoist difende il diritto alla differenza, la propria e quella degli altri, afferma che ciò che maggiormente minaccia la nostra identità non è l’identità degli altri, ma ciò che mette in pericolo tutte le identità: l’americanizzazione del mondo.

    Cartonato con sovracopertina 15,5 x 22 cm. pag. 446

    Stampato nel 2012 da Controcorrente

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    Per un soldato

    12.00

    All’origine della presente raccolta di aforismi del filosofo tedesco Oswald Spengler, pare ci fosse la richiesta, formulata da un soldato, di poter disporre di un compendio del suo pensiero che lo tonificasse nell’azione. La nipote del filosofo si accinse così all’opera di estrazione delle formule più incisive di quell'”amanuense del Destino” che Spengler fu.

    Brossura 13,5 x 20,5 cm. pag. 112

    Stampato nel 1995 da Edizioni di Ar

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    Per un’altra modernità – Scritti su Evola

    12.00

    Raccolta di scritti che rappresenta un’indagine su alcuni snodi non dei più secondari dell’opera evoliana, ma anche il tentativo di mettere alla prova la “tenuta” della ricostruzione “genetica” della modernità presente nelle pagine di “Rivolta contro il mondo moderno”. Un’indagine certo non molto accondiscendente verso il suo “oggetto”, ma neppure irrispettosa. Semplicemente, priva di troppi riguardi formali e di nostalgiche devozioni.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 88

    Stampato nel 2013 da Ar

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    Per una primavera di bellezza

    12.00

    Queste pagine descrivono due fioriture, spuntate negli orridi della Grande Guerra: lo Ubermensch-uomo superiore e il poeta-soldato dannunziano; riferiscono quindi di una infiorescenza: il Fascismo. Nietzsche e d’Annunzio: il loro sapere fu un fare, la loro esistenza un commento delle opere e le loro opere un commento dell’esistenza. Le parole di Ingravalle narrano del Vate, dell’esteta in armi; e parlano di Mussolini, l’arringatore e capitano di ventura.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 108

    Stampato nel 2019 da Ar

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    Picasso: la sovversione dell’arte

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 44

    Stampato nel 2003 da Raido

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    Pierre Pascal, lettere ad una signora. Tra Occidente e Giappone

    20.00

    Gabriella Chioma

    Un inedito assoluto, che ci permette di scoprire la vita e le opere di uno dei più raffinati intellettuali francesi. Pascal, infatti, fu poeta tradizione simbolista misteriosofica, grande yamatologo  e iranista, poligrafo coltissimo, esoterista, tipografo, ma anche militare e testimone di primo piano degli ultimi giorni del Governo Vichy in esilio a Sigmaringen e della RSI. Tanto è vero che fu l’ultimo giornalista straniero a intervistare Benito Mussolini.

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    Platone

    15.00

    Facente parte di una coraggiosa serie di brevi volumi che raccoglie gli esempi più cospicui di critica del concetto di democrazia, dei suoi metodi e delle sue applicazioni, in questo libro troviamo il pensiero di Platone, l’ristocratico di sangue divino, l’ssertore della selezione dei migliori, il profeta della élite dei sapienti e dei guerrieri. Nella sua opera sussistono due forme di critica della democrazia, l’una di carattere particolare, che si esplica prospettando precisi regolamenti politici da sostituire a quelli ateniesi del tempo, l’altra di carattere generale, volta a contrapporre al sistema egualitario l’idea di giustizia intesa come disuguaglianza qualitativa.

    Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 136

    Stampato nel 1992 da Settimo Sigillo

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    Platonismo politico

    18.00

    Attraverso una serie di saggi e una lunga intervista, Aleksandr Dugin sottopone a una radicale decostruzione la filosofia politica moderna, rintracciandone i fondamenti metafisici e mostrandoci l’esistenza di un’altra possibilità. Il mondo circostante non è il solo possibile e la mondializzazione non è un destino ineluttabile. Dugin ci dischiude il percorso attraverso cui superare la palude stigia della Diabolopoli postmoderna – l’anti-polis le cui trame non conducono «alla sorgente unificata (simballo, in greco “unificare”) ma a divisione, corruzione, decomposizione, entropia e dispersione (diaballo, da cui diavolo, in greco “dividere”, “disunire”) – per fare approdo a Platonopoli, motore immobile della Storia e diaframma del cosmo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 192

    Stampato nel 2020 da A.G.A.

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    Politica Aeterna Tomo I e II

    42.00

    Aleksandr Dugin

    Il libro “Politica Aeterna” si basa sulle lezioni del corso di Filosofia della politica tenuto pressi la Facoltà di Sociologia dell’Università statale di Mosca nell’anno 2014. Tuttavia, rispettoa quel ciclo di lezioni, alcuni degli argomenti trattati sono stati qui sviluppati in misura più dettagliata e alcune sezioni sono state interamente riscritte. Il testo non è semplicemente un corso di Filosofia della Politica, ma un viaggio che il lettore è chiamato a compiere nella dimensione metafisica della filosofia, così come essa si è dispiegata nel corso dei secoli. Si ntratta di uno sguardo multidimensionale alla Filosofia della politica per comprendere ed entrare nel flusso del Logos che prende vita nella società e ne caratterizza l’evoluzione, fino al punto di trovarsi davanti ad un bivio senza ritorno: soccombere all’inerzia della Storia o diventare cittadini di un nuovo mondo politico.

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    Prima lettera filosofica

    16.00

    Il ruolo culturale di Caadaev è stato immenso: in reazione alle sue tesi i sostenitori della specificità dell’identità russa elaborarono una visione originale e non eurocentrica della Russia e della sua storia, mentre gli occidentalisti dovettero delineare con maggior chiarezza le loro prospettive ideologiche. Da allora e sino a oggi buona parte del dibattito intellettuale russo è ancora una risposta alle provocatorie tesi di Caadaev secondo le quali la Russia è un apese “dimenticato” dalla Provvidenza, tanto immenso e forte politicamente quanto culturalmente sterile..(…) chiunque voglia studiare la stira della cultura russa non può prescindere dalla lettura delle sue “Lettere filosofiiche”. A cura di Aldo Ferrari.

    Brossura, 13 x 19 cm. pag. 153

    Stampato nel 2019 da Aspis

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    Processo alla televisione

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 36

    Stampato nel 2000 da Raido

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    Prospettive della Tradizione

    Il prezzo originale era: €11.00.Il prezzo attuale è: €6.60.

    Guido de Giorgio      Prezzo di listino: 11.00 (sc. 40%)

    Negli scritti qui presentati – tutti risalenti al periodo in cui più intenso fu il rapporto di collaborazione con Evola – viene delineata, alla luce di una visione eminentemente tradizionale della romanità, una linea di sviluppo che se adottata fino in fondo avrebbe potuto offrire al fascismo quei riferimenti superiori capaci di inserirlo in una prospettiva tradizionale. Un tentativo che, pur non avendo sortito allora gli effetti sperati, resta comunque attuale e denso di significati metafisici e dottrinari, al di là delle semplici contingenze storiche con cui dovette scontrarsi quando venne progettato. Con una nota introduttiva di Marco Pucciarini.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 173 alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 1999 da il Cinabro

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    Quale progresso? Come lasciarsi alle spalle un’ideologia

    16.00

    Lord Northbourne

    Convinta dell’essenziale bontà del progresso, gran parte dell’umanità è decisamente coinvolta nel proteiforme culto del cambiamento. In effetti i presupposti che sono alla base dell’ideologia progressista non sono mai stati messi seriamente in discussione, né minimamente divulgati. Nel presente saggio l’autore pone la questione da vari punti di vista. La penetrante chiarezza e freschezza delle immagini presentate al lettore non potranno che contribuire a una migliore e provvidenziale comprensione dell’illusoria fede nel progresso, sia nelle sue origini che nelle sue tendenze contemporanee.

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    Quattro figure della Rivoluzione Conservatrice tedesca

    30.00

    Durante la Repubblica di Weimar, centinaia di pensatori, teorici e personalità politiche fecero parte di quel vasto movimento di pensiero e azione, diviso in molteplici correnti e tendenza, definito, dopo il 1945, Rivoluzione Conservatrice e che raccoglieva gli avversari del Trattato mdi Versailles. La Rivoluzione Conservatrice ha anticipato molti temi che oggi sono all’ordine del giorno, in particolare la critica frontale all’economia pervasiva che, con l’ossessione del denaro e della produzione, vorrebbe trasformare il mondo con un livellamento egualitario, disfarsi dei legami organici e delle strutture differenziate e cedere progressivamente spazio all’utilitarismo e all’egoismo individuale, all’urbanizzazione selvaggia, alla deruralizzazione, all’anonimato di massa. Alain de Benoist qui presenta quattro figure emblematiche di questa Rivoluzione: Werner Sombart, Arthur Moeller van den Bruck, Ernst Niekisch, Oswald Spengler.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 415

    Stampato nel 2016 da controcorrente

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    Rappresentazioni in nero

    16.00

    Questo volume fa capire ai lettori che ogni singolo personaggio qui citato – Mario Sironi, Luigi Pirandello, Goffredo Coppola, Ugo Spirito, Marcello Gallian, Alessandro Pavolini, Berto Ricci, Asvero Gravelli, Padre Intreccialagli, Ernesto Daquanno -, nella sua storia e nella Storia, ha pagato in termini precisi e forti il conto dell’ideale che si fa concreta azione, reale nella realtà perdurante. Titaniche figure di un’umana coralità che non deve essere tralasciata o posta nel dimenticatoio. Mai. E mai tralasciare il respiro epico di ogni singolo nel suo insieme politico, militare, culturale, religioso, sociale… E non importa se il singolo sia stato o sia un uomo o una donna. L’azione è asessuata nella sua concretezza, come il conto che si sa di dover pagare.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 120

    Stampato nel 2017 da Ritter

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    Regime Corporativo (1935-1940)

    15.00

    I temi che Evola affrontò nel corso della sua collaborazione a “Regime Corporativo” seguono fondamentalmente tre direttrici: affrontare gli indirizzi ideologici all’interno e all’esterno dell’intesa Italia/Germania; determinare quale ruolo l’Italia dovesse assumere sulla scena europea e mondiale; suggerire al Regime una condotta non nazionalista e allineata al recupero della funzione imperiale. Temi che costringevano il filosofo a confrontarsi con la realtà storico-politica del tempo e quindi in questa antologia si può apprezzare il delinearsi in Evola di una identità dinamica della Tradizione, che individua nell’agire e nel comportamento tradizionale la qualità propria dell’individuo assoluto.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 114

    Stampato nel 2011 da Il Borghese

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    René Guénon. Testimone della Tradizione

    24.00

    In un’epoca in cui il cambiamento è divenuto fine a se stesso, l’opera di René Guénon si presenta come atemporale, inalterata e ieratica. Dopo essere stata costretta ad una influenza segreta, la cui importanza peraltro non sfuggì a personalità diverse, ottenne l’attenzione di intellettuali di ogni provenienza, alcuni dei quali, per queso tramite, si sono ricongiunti alla loro tradizione. Anche se per lui poco contasse l’individualità, una comprensione profonda del messaggio guenoniano, però, non è indissociabile dalla sua vita, l’opera e l’uomo si chiariscono reciprocamente e una presentazione dei suoi scritti non può fare a meno dei cenni biografici offerti da questo libro.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 398 con 30 illustrazioni b/n

    Stampato nel 1993 da Il Cinabro

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    Riaffermare l’eterno. Tributo ad Adriano Romualdi

    16.00

    AA.VV.

    Adriano Romualdi – prematuramente scomparso all’età di 32 anni – ha segnato in modo indelebile il pensiero dell’area nazional-rivoluzionaria, forgiando una coerente e radicale visione del mondo. Questo scritto – che vuole essere al tempo stesso un tributo disinteressato ed un necessario strumento di approfondimento – raccoglie una serie di contributi tesi ad analizzare l’opera dell’intellettuale militante forlivese, fornendo un corpus organico per “riarmare le idee”. Dall’approccio alla Tradizione agli studi sul mondo indoeuropeo, passando per la Rivoluzione Conservatrice Tedesca, per la filosofia di Nietzsche, per il modello platoniano, per l’impronta evoliana, per le tempeste del Novecento e per la volontà di costruire un’alternativa al sistema: un viaggio negli aneddoti di vita, nell’intransigenza dottrinaria, nella serietà accademica e nel realismo pragmatico di un soldato politico che – con coraggio e lungimiranza – ha tracciato delle linee di vetta destinate a non tramontare mai.

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    Ripensare l’identità

    15.00

    “Comprendere e quindi riaffermare l’identità non è cosa facile. Ci vuole coraggio. Bisogna tirare dritto senza farsi condizionare ne dai pusillanimi, ne dai disfattisti, ne da coloro che, in nome del politicamente corretto – ossia della loro incapacità di affrontare la realtà – parlano con lingua biforcura, rifiutando la verità e mescolando il vero ed il falso: in nome di ideologie estinte, di un cieco razionalismo o della paura di essere ciò che si è. Il compito dell’europeo del terzo millennio è quello di proseguire sulla strada della cultura greca, romana e cristiana, e nel nome dell’Impero romano e del sacro Romano Impero, fare emergere le radici di quello che da sempre siamo: anche se lo abbiamo, da troppo tempo dimenticato”.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 150

    Stampato nel 2009 da Settimo Sigillo

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    Risguardo IV

    20.00

    Volume corale del 1983, che richiama alla memoria dei lettori, i vent’anni delle Edizioni di Ar. A cura di Franco G. Freda, comprende due fondamentali scritti dell’editore, che introducono e sigillano gli interventi dei vari collaboratori e amici con cui egli ha condiviso il proprio “senso” del mondo, la propria “immagine” del mondo, e, talora, la propria “idea” del mondo.

    Brossura, 13 x 20,5 cm. pag. 364

    Stampato nel 1985 da Ar

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