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Fascismo/Nazionalsocialismo – Le ultime ore dell’Europa
€45.00Pubblicato nel 1976 dall’editore Ciarrapico, questo volume di Adriano Romualdi, con la prefazione del figlio Pino, mostra, anche attraverso l’utilizzo di molte fotografie fino a quel momento inedite, gli ultimi scampoli della Seconda Guerra Mondiale, le ultime ore dell’Europa, quale sarebbe dovuta essere in caso di vittoria delle forze dell’Asse e dell’ideologia fascista e nazionalsocialista. La lotta senza speranza, aspra, sanguinosa, valorosamente sostenuta dalle forze tedesche e italiane, e in particolare, per quanto riguarda gli ultimi giorni di Berlino, dalle forze dei volontari di molti paesi: francesi, olandesi, belgi, danesi, spagnoli, fiamminghi, baltici, cioè da tutti i giovani soldati che, al di là di ogni calcolo e di ogni particolare interesse, avevano preferito restare fedeli fino in fondo alla propria scelta e al destino della propria generazione. Un libro, come si direbbe oggi, politicamente scorretto, senza scuse, in cui l’Autore, uomo di altissimo livello morale, piangeva la caduta delle speranze di un’intera generazione che si era immolata per un’Europa dei popoli che a suo tempo seppe imporre con la spada il dominio sul mondo intero.
Rilegato, 22 x 30 cm. pag. 189 quasi completamente illustrato con foto b/n
Stampato nel 1976 da Ciarrapico
Condizioni del libro: usato in ottime condizioni. Qualche lieve segno di usura nella sovracopertina
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Filippo Corridoni. La vita e le idee dell’arcangelo sindacalista
€15.00Vincenzo D’Orio – Luca Lezzi
Filippo Corridoni è stato un gigante del Novecento italiano: grande oratore, uomo carismatico, sindacalista rivoluzionario, tribuno degli ultimi ed eroe della Nazione. La sua figura – relegata all’oblio da un pensiero dominante che ha abbassato il lavoro al rango di sfruttamento e il senso di appartenenza a peccato originale – incarna lo spirito indomito di un’epoca incendiaria, fornendoci spunti di grande attualità. Questo testo – che racchiude gli agili saggi di Vincenzo d’Orio e Luca Lezzi – vuole essere un contributo storico, politico ed analitico allo studio della vita e delle opere dell’Arcangelo sindacalista: dalla tensione rivoluzionaria alla critica del socialismo neutralista; dalle lotte di fabbrica alle battaglie interventiste; dalla proposta repubblicana alla critica della partitocrazia; dall’esperienza volontaria della trincea alla morte eroica in prima linea. Filippo Corridoni è un simbolo appassionato e romantico, ma anche profondamente attuale: dinanzi allo strapotere di un mercato informe, apolide e meccanizzato – infatti – il richiamo profondo della Patria e del Lavoro sembra ridestarci dal letargo del fatalismo globalista
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Finis germania
€22.00Rolf Peter Sieferle
A differenza che per il passato, nel 1945, la guerra – la stessa che ebbe inizio nel 1914 – non si è conclusa con Trattati di pace che restituivano ogni paese a se stesso, magari con diminuzioni territoriali, passati ad altre entità statuali. Si è voluto procedere alla devastazione spirituale delle nuove generazioni che non avevano vissuto la moderna guerra dei Trent’anni. La sintesi estrema di questa distruzione interiore Rolf Peter Sieferle la indicava nella Holocaustica Religio, che eternizza la figura della Vittima e del Carnefice, di una particolare vittima e di un particolare colpevole. Non è ammessa nessun’altra lettura della storia che ci riguarda ed ogni tentativo di revisionismo storico è penalmente sanzionato.
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Forme della politica mondiale
€10.00Quattro saggi con cui si conclude la pubblicazione in lingua italiana degli “Scritti politici” di Oswald Spengler. Pur dotati di una propria autonomia tematica, questi interventi costituiscono un’indispensabile integrazione dell’analisi svolta nel capolavoro spengleriano, Il tramonto dell’Occidente. Sono “una lezione salutare anche per chi (e chi scrive è tra quelli) si ritrova e riconosce in un orizzonte ideale opposto al suo. Salutare nel suo
disincanto, nella sua durezza, nella sua coerenza.Brossura 13,5 x 20,5 cm. pag. 104
Stampato nel 1994 da Edizioni di Ar
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Friedrich Nietzsche – Dal radicalismo aristocratico alla Rivoluzione conservatrice. Quattro saggi di Arthur Moeller van den Bruck
€22.00Questo libro ricostruisce le interpretazioni nietzscheane di Arthur Moeller van den Bruck, padre della Rivoluzione conservatrice e precursore di Spengler, Heiddegger e Junger. Moeller ridefinisce la filosofia di Nietzsche adattandola ai salti della storia europea tra gli ultimi decenni del XIX secolo e la fine della Prima Guerra Mondiale. Tre diverse letture emergono da tre diversi momenti della storia europea e stimolano il passaggio dal pensiero liberalconservatore alla Rivoluzione conservatrice.
Brossura, 15 x 22 cm. pag. 225
Stampato nel 2015 da Castelvecchi
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Friedrich Nietzsche: l’uomo in rivolta
€15.00Luca Leonello Rimbotti
In un mondo in sfacelo, in cui l’identità, la cultura e la vita stessa dei popoli sono direttamente minacciati dalla deformazione globalista, avere dei punti fermi appare decisivo. Friedrich Nietzsche, per intere generazioni di Europei, ha rappresentato la forza di un pensiero identitario a grande intensità, fanaticamente avvinto alle radici iperboree e a quella Grecia delle origini che egli riteneva una civiltà superiore. Il filosofo tedesco suscita la necessità di reagire, di rianimare miti e simboli, di attivare volontà e decisione: dalla figura del Superuomo alla Volontà di potenza e dalla selezione dei migliori alla rigenerazione dell’uomo europeo dal punto di vista antropologico, culturale ed etico. Infine, un piano di rifondazione politica: l’Europa delle avanguardie eroiche e della forza vittoriosa.
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Fuoco e sangue – Breve episodio di una grande battaglia
€16.00Il 21 marzo del 1918 l’esercito tedesco sferra la prima delle grandi offensive di primavera sul fronte occidentale, con l’obiettivo di sfondare le linee alleate e penetrare in profondità. Dopo l’estenuante guerra di trincea, la prospettiva della battaglia in campo aperto esalta e atterrisce soldati e ufficiali, consapevoli di giocarsi il tutto per tutto in un inaudito dispiegamento di truppe e mezzi, che sembra assegnare alla tecnica un ruolo decisivo. È un’esperienza unica, “che coinvolge la carne e il sangue” e forgia destini individuali e collettivi. In questo romanzo del 1925, Ernst Jünger, pluridecorato sottotenente della Wehrmacht, rielabora i propri ricordi in una prosa nitida e solenne, prestando la propria voce all’io narrante e dando modo al lettore di ripercorrere quei tremendi istanti in tutta la loro drammatica fatalità. Sebbene l’entusiasmo del 1914 sia ormai irrimediabilmente perduto, cresce in prossimità dell’attacco la consapevolezza della superiorità dell’uomo sul “materiale” e della sua sorprendente capacità di resistenza. Così, alla vigilia della battaglia, si può ancora assaporare un momento di perfetta solitudine nella natura, incantevole per l’imminente risveglio stagionale, ma anche un ultimo brindisi con i camerati, “nella fratellanza del sangue”. E dopo aver combattuto, regna la sensazione di un “pieno compimento”, come al “cospetto di una morte indolore dopo una lunga vita”.
Brossura, 14 x 22 cm. pag. 154
Stampato nel 2016 da Guanda
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Geopolitica. Manuale della scienza delle civiltà Vol. 1 e 2
€48.00Aleksandr Dugin
Uno dei principali meriti di questo testo sta nel suo essere andato oltre la “lettura” scolastica della geopolitica, oltre la sua canonica ortodossia. Ce ne si rende ben conto là dove Dugin tripartisce la geopolitica, ossia all’elaborazione classica di quella che qui è definita “Geopolitica 1” accosta la “Geopolitica 2” e la “Geopolitica 3”, coniugando la sua sapienza filosofica, etnosociologica e sacrale alla “materia” della geopolitica. Dopodiché, da vero uomo di cultura quale è, Dugin nella sua Postfazione per questa edizione Italiana del suo testo, specifica di essere andato oltre, non senza alcune rettifiche, rispetto alla suoi primi approcci al tema geopolitico riaffermando però che qui, in Geopolitica – Manuale della scienza delle civiltà, si riscontrano i fondamentali della sua elaborazione. “Cultura” deriva da colere, “coltivare”, e la coltivazione, in campo agricolo come in quello intellettuale, è un agire perenne, continuo, dinamico e costante, non certo cristalizzazione o stagnazione. Diversamente dalla gran parte degli intellettuali assunti come maestri dal moderno e dal post-moderno, anche nel campo dell’elaborazione geopolitica Dugin dimostra tutta la coerente dinamicità del suo pensiero. E questo libro ne rende piena testimonianza. Un testo fondamentale e imprescindibile per chi vuole interessarsi alla geopolitica. 2 tomi indivisibili.
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Gilles
€39.00“Un bel morir tutta una vita onora” e Drieu – artista di buon gusto, come questo Gilles che gli permette di raccontarsi con discrezione – non mancò l’appuntamento. Da romanziere aveva scoperto l’inganno della letteratura: parlare quasi sempre e quasi solo di ciò che è di mediocri dimensioni e tacere con ostinazione la vera grandezza, fosse dolcissima oppure terribile (“intorno a loro grava un silenzio, una paura, come di fronte a un grande sacrilegio”). Da uomo aveva subìto e patito i mille condizionamenti di una navigazione pascaliana in mari inospitali. Da ribelle aveva ritenuto di eludere e l’uno e l’altro scacco, pretendendo di cantare e descrivere ciò che è eroico, forte, sano; imponendo come condizione al proprio vivere l’accesso all’epopea. La guerra e l’eresia fascista lo accontentarono. Per una stagione poté inspirare lo spettacolo della forza e del valore. Fuori dalla torre d’avorio, finalmente. Tra pari, finalmente. Comunismo castrense, finalmente. Certo che, conosciuta l’aria di vetta, non si può più tornare a vivere immersi nelle deprimenti convenzioni borghesi, riempiendo schede elettorali invece di esplodere granate, scrivendo corsivi sui quotidiani invece che procedendo alla selezione e alla distinzione con il pugnale tra i denti. Sciroppandosi il tran tran ordinario e fingendo di trovare interessanti gli argomenti vacui dei vili. Mimando l’amore per convenienza. Arrendendosi alla tirannide dei luoghi comuni per non patire l’isolamento. Svanendo nella falsità del mondo, mai così immondo come quando vi si ritorna dopo un sogno di gloria. Prima di prendere congedo dall’ipocrisia del suo dopoguerra, Drieu ne trasse fiera e feroce vendetta con questo romanzo, che è tutto vero, dall’amore alla morte.
Brossura 13 x 20,5 cm. pag. 634
Stampato nel 2010 da Edizioni di Ar
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Gilles (Romanzo)
€28.00Romanzo-romanzo, romanzo-saggio, “Gilles” è la narrazione in terza persona della vita di un intellettuale francese tra le due guerre, preso nel gioco spietato delle idee e delle passioni estreme entro cui si attorciglia la sua ricerca di un senso ultimo. Autobiografico romanzo della decadenza, raffinato e cinico, è la storia di un giovane che piace alle donne e ama la guerra. Di ritorno a Parigi dopo le trincee della prima guerra mondiale, egli si scontra con la morale del mondo borghese, che cerca di superare dall’interno, fino a comprendere che l’unica via d’uscita, pur nella consapevolezza della sconfitta, è la distruzione di quel mondo. Fedele alla propria figura di scrittore moralista lucido e ostinato, Drieu La Rochelle, tagliente e contradditorio, antidemocratico e suicidario, “agente doppio” romantico e reazionario, in quello che è il suo romanzo maggiore non risparmia se stesso più della propria epoca. Così “Gilles”, come il suo autore, per alcuni sarà uno specchio nitidissimo, per altri deformante, mentre qualcun altro ancora, dopo averlo infranto, si taglierà con i suoi pezzi.
Brossura, 16 x 23,5 cm. pag. 572
Stampato nel 2016 da Giometti & Antonello
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Ginevra o Mosca
€25.00Scritto nel 1928 è uno dei testi politici più interessanti di Drieu La Rochelle. La sua concezione sovranazionale, esposta in modo coerente ed articolata, grazie alla compiuta formazione europeista ed anticapitalista a cavallo fra gli anni Venti e Trenta, gli permette di esporre i temi trattati in modo chiaro ed esauriente, affrontando questioni all’epoca già attuali in un’ottica del tutto innovativa.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 238
Stampato nel 2017 da Settimo Sigillo
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Giorgio Locchi. Il Cantore del Nuovo Mito
€12.00Stefano Vaj
«Ciò che è proprio al Mito, come lo intendo io, è di entrare nella storia creando se stesso, vale a dire creando e organizzando i suoi propri elementi. Il Mito è la forza storica che dà vita ad una comunità, la organizza, la lancia verso il suo destino. Il Mito è prima di tutto un sentimento del mondo, ma un sentimento del mondo condiviso e, in quanto tale, è, e al tempo stesso crea oggettivamente, il legame sociale e la norma comunitaria». «Laddove il Mito aveva organizzato, armonizzato, unito, e perciò dato un significato e un contenuto spirituale, vale a dire umano, alla vita degli uomini, le ideologie oppongono, disuniscono, disaggregano. L’ideologia rigetta il Mito come irrazionale e pretende di essere razionale, di essere fondata razionalmente». «In generale, i popoli indoeuropei hanno perfettamente percepito la necessità di preservare la propria originalità, pur accettando le conseguenze dell’allargamento dell’orizzonte culturale e geopolitico che imponeva loro il trionfo progressivo della “rivoluzione neolitica”. Ma, limitandoci al mondo antico, soltanto i Romani sono riusciti a operare una sintesi tra perennità, fedeltà a se stessi ed alle proprie origini, ed accettazione piena e intiera della loro “intricazione cosmica”. Questa sintesi porta un nome, inciso nella storia in lettere capitali: l’imperium».
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Giovanni Gentile – Al di là di destra e sinistra
€38.00Il volume, che ampia e sviluppa la tesi del dottorato di ricerca di Vito de Luca, analizza da un punto di vista filosofico il linguaggio politico di Giovanni Gentile, ricomprendendo l’esame dei resoconti dei suoi interventi oratori in qualità di assessore supplente e di consigliere comunale del municipio di Roma, nei primi anni Venti del secolo scorso. Un’attività, quella di amministratore cittadino, non solo poco nota nelle biografie che riguardano la vita del filosofo, ma del tutto inedita nel dettaglio, come è emerso dalla ricerca effettuata sui verbali dell’Archivio Storico Capitolino. E se da un punto di vista storico emerge un Gentile occupato nella quotidianità degli affari che incombono – seppure di una grande città, come è la Capitale italiana – dall’analisi del linguaggio, sia di quello utilizzato nella sua veste di filosofo, sia in quella di ministro e senatore del regno d’Italia, un approccio teoretico mostra come il pensiero di un liberale possa collocarsi al di là di ogni categoria politica di destra e sinistra, non solo sintetizzandole, ma superandole per indirizzarsi con decisione verso il culmine della civiltà occidentale, rappresentata dalla tecnica.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 464
Stampato nel 2017 da Solfanelli
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Guerra e guerrieri
€8.00“La guerra è l’evento che ha dato la fisionomia al volto del nostro tempo”. Così scriveva Friedrich Georg Jünger nel 1930 nello scritto “Guerra e guerrieri”, un breve saggio che è diventato fondamentale nel dibattito filosofico e politico novecentesco. In questo scritto l’autore tedesco tenta di mettere a fuoco il senso della guerra senza confini che era esplosa nel corso della Primo conflitto mondiale, ma che avrebbe sempre più dato forma alla esistenza degli uomini anche nei decenni a venire. Ancora oggi “Guerra e guerrieri”, oltre che una eccezionale testimonianza della mutazione dello natura della guerra avvenuta nel corso della Prima guerra mondiale, ci pone dinanzi all’immagine della violenza senza forma che caratterizza la vita contemporanea. A “Guerra e guerrieri” segue il discorso che Ernst Jünger pronunciò nel 1979 nella città di Verdun per sancire una nuova amicizia tra la Francia e la Germania: il grande scrittore e filosofo, nonché eroe della Prima guerra mondiale, in poche righe ripensa alla sua vita in guerra e alla pace planetaria a cui oggi l’uomo deve aspirare come sua unica salvezza.
Brossura 11 x 17 cm. pag. 74
Stampato nel 2012 da Mimesis
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Guerra pace diritto
€7.90C’è una regolarità della guerra, intesa come “assenza di limiti circa l’uso dei mezzi atti a distruggere o asservire il nemico”? Un interrogativo che guida Gianfranco Miglio – in questo testo dove emerge la sua lezione di maestro del realismo politico – nella ricostruzione delle forme in cui la guerra è stata pensata e praticata: da quella civile allo scontro tra nazioni e Stati. Conflitti che, dopo il tempo della distruzione, hanno messo capo a nuove forme di vita politica. Una prospettiva, nota Cacciari nel suo saggio, che sembra essere venuta meno dopo la fine della “guerra fredda”: la globalizzazione, le migrazioni e il terrorismo di matrice religiosa aprono un orizzonte ove la guerra appare “senza fine” perché sono assenti soggetti in grado di trarre da essa una sintesi politica, un modo di convivenza segnato dalla pace.
Brossura, 12 x 19,5 cm. pag. 72
Stampato nel 2016 da La Scuola
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Heidegger e la rivoluzione conservatrice
€10.33Nelle guerre, nelle lotte di potere, nei violenti scontri sociali che hanno scosso la storia del XX secolo – facendone uno dei più travagliati e sanguinari della storia moderna – la componente ideologica ha giocato un ruolo dominante, intimamente legandosi a quasi tutte le vicende che lo hanno percorso. Come nelle guerre di religione del XVI secolo, interessi e principi vi si sono mischiati inestricabilmente, ed è sovente difficile sceverare fra impulso ideologico e lotta di potere (nazionale e sociale) nelle sue vicende.
Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 73
Stampato nel 1997 da Sugarco
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I maledetti – Dalla parte sbagliata della storia
€21.00Sedici ritratti di uomini e donne del mondo della cultura che hanno deciso, fra gli anni Venti e trenta del ‘900, di schierarsi dalla parte del Fascismo e del Nazionalsocialismo. Dai poemi di propaganda di Marinetti ai radiodiscorsi di Pound, dai murales fascisti di Sironi ai film della Riefenstahl, dai pamphlet antisemiti di Céline alla fascinazione per il Führer di Hamsun, dal nazionalsocialismo conformistico di Heidegger al nichilismo nazional-legionario di Cioran, dal darwinismo ariano del giovane Lorenz al nazionalismo mistico di Eliade, le vicende, le illusioni, le aspettative, i drammi degli intellettuali che hanno scelto di stare, come è stata denominata dai vincitori del conflitto, dalla parte sbagliata.
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 260
Stampato nel 2017 da Lindau
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I miti fondatori della politica israeliana
€25.00Roger Garaudy
Il libro fornisce gli elementi che permettono di giudicare “l’idealizzazione” di una mitologia sionista che, incondizionatamente sostenuta dagli Stati Uniti, dove le lobby israeliane detengono molte leve del potere americano, ha già causato tutta una serie di problematiche a livello globale, influendo pesantemente sull’opinione pubblica mondiale.
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 226
Stampato nel 1999 da Graphos
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I polacchi davanti a Berlino – La Germania alla luce della propaganda di guerra polacca
€15.00La propaganda polacca ha sempre avuto come obiettivo quello di ottenere l’approvazione generale per la politica ufficiale, mediante frasi magniloquenti. Ma anche, usando abilmente le debolezze del carattere nazionale polacco, è riuscita a incanalare dei caratteri facilmente eccitabili fino a una condizione di entusiasmo collettivo irrazionale.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80 illustrato con foto b/n
Stampato nel 2019 da Effepi
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I quaderni neri di Heidegger. Una lettura politica
€20.00La pubblicazione, a circa ottant’anni dalla loro stesura, dei Quaderni Neri di Martin Heidegger ha creato un caso mondiale. Tra polemiche, discese in campo, condanne assolute, distinguo, reazioni isteriche, la critica storico- filosofica ha fatto irruzione fin nelle pagine dei quotidiani, producendo inoltre saggi, dibattiti, conferenze a non finire. Tra dimissioni illustri e condanne reciproche, la questione del rapporto di Martin Heidegger con il nazionalsocialismo e l’ebraismo non ha mai smesso di destare scalpore. Si va dalla condanna e dalla mostrificazione dell’ormai compromesso pensatore, alla minimizzazione o negazione, addirittura, del suo coinvolgimento. In questa lettura approfondita non solo dei Quaderni, ma anche delle più note interpretazioni degli stessi. Prefazione di Diego Fusaro.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 268
Stampato nel 2019 da Idrovolante
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I tempi del potere. Concezioni della storia dalla Guerra dei Trent’anni al Terzo Reich
€28.00Christopher Clark
Da sempre, chi detiene il potere politico cerca di controllare il tempo: c’è stato chi lo ha fatto modificando il calendario, chi utilizzando gli orologi per controllare la vita dei propri sudditi, chi cambiando il fuso orario al proprio paese. Ma, soprattutto, proponendo una propria interpretazione del tempo storico. Quale che sia la forma del potere, infatti, una cultura o un regime adottano una concezione del tempo caratterizzata da «specifiche interpretazioni di ciò che è temporalmente rilevante». Ci saranno così alcuni segmenti del passato che vengono sentiti come vicini e intimamente connessi al presente e altri invece come estranei e remoti. Concretamente Christopher Clark, un gigante della storiografia contemporanea, ci mostra come, rispettivamente, la Prussia di Federico Guglielmo e quella di Federico II, la Germania di Bismarck e quella del Terzo Reich optarono ciascuna per diverse concezioni del tempo e della storia con enormi conseguenze politiche e culturali
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I Templari del proletariato. Metafisica del nazional-bolscevismo
€32.00Alexandr Dughin
I templari del proletariato, compone un’antologia di scritti che spaziano dall’alchimia alla storia della Russia, dai Vecchi Credenti al terrorismo rivoluzionario, dalla magia all’astrologia, passando per la Terza Roma, l’Antartide, Orione, la foresta di Rambouillet… Uomini sparsi nello spazio e nel tempo, stelle di un Impero Invisibile unite in una costellazione che nel libro di Aleksandr Dugin ha un nome ben preciso: nazional-bolscevismo. Ma questo movimento è affrontato da una prospettiva unica nel suo genere, metastorica e metapolitica: a rincorrersi tra i capitoli de I Templari è l’idea che questo movimento non sia una novità degli ultimi trent’anni ma la resurrezione di princìpi metafisici ben più antichi.
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Idee chiare sul razzismo
€12.00L’opera di Capasso adempiva ad una “Ncessità” contigente: contrastare l’idea che il “razzismo” italiano fosse una copia, brutta e tardiva. di quello tedesco e rivendicarne l’autonomia e l’originalità. Il lavoro, è in ogni caso interessante e meritevole di lettura anche perchè rappresenta il punto di vista di larga parte della classe politica del tempo giunto alla sua completa maturazione (1942).
Brossura, 14 x 21 cm. 55 pag.
Stampato nel 2010 da Effepi
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Idee per un movimento
€15.00Francois Gaucher
Il volume di Gaucher è uno dei tentativi compiuti da chi ha perduto la Seconda Guerra Mondiale di rileggere in prospettiva futura le proprie ragioni teoriche. Il problema era particolarmente spinoso: riuscire a pensare a una continuazione delle ragioni profonde che avevano spinto a cooperare a un fenomeno di vastissima portata e fortemente presente nella quotidianità e cercare di vedere che cosa di questa realtà passata potesse avere ancora un futuro.
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 144
Stampato nel 2022 da Oaks
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Il barone Ungern – Vita del Khan delle steppe
€34.50Chi era Unger Khan, che i mongoli consideravano il Dio della Guerra? Il generale “bianco” che combatté i bolscevichi in Estremo Oriente sino all’ultimo, finché venne sconfitto e fucilato dopo un processo farsa? Il barone Roman Fédorovic von Ungern-Sternberg (1886-1921) era un nobile baltico di religione buddhista dalle tendenze mistiche, che si riteneva investito di una missione provvidenziale: riconquistare l’Occidente partendo dal cuore della Mongolia. Intorno alla sua figura è fiorita tutta una leggenda a livello popolare, romanzi, fumetti, giochi di ruolo, a riprova di come le personalità eccezionali, nel bene e nel male, si circondino di un alone mitologizzante che avvince, nonostante gli anni e il tempo che passa. Ossendowski con Bestie, uomini, dei (1922) ha impedito che la Storia lo inghiottisse e lo annullasse, facendolo diventare un simbolo tra realtà e leggenda, “l’ultimo degli antibolscevichi”, come lo definì Julius Evola nel 1938. Leonid Juzefovic, in questa prima vera biografia storica, ricostruisce dettagliatamente la vita avventurosa, la vocazione alla guerra, le battaglie, le idee e la morte di questo eroe sui generis dell’antibolscevismo, pubblicando anche i verbali del processo a suo carico e della fucilazione, a opera dei comunisti.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 394 + 16 pagine fuori testo con foto b/n
Stampato nel 2018 da Mediterranee
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Il campo dei santi
€20.00Centinaia di imbarcazioni fatiscenti approdano sulle coste meridionali della Francia e ne sbarcano migliaia e migliaia di paria. Di fronte a questo fenomeno, l’opinione pubblica e le autorità occidentali sono perplesse, titubanti e remissive, e questo sfocerà nella resa incondizionata della Francia. Apparso in Francia nel 1973, questo libro sembra aver anticipato con sorprendente lucidità molti degli eventi che si stanno svolgendo sotto i nostri occhi. Ancheil lettore più critico non potrà non convenire sull’estrema attualità del tema affrontato da Raspail: l’invasione dell’Occidente e ildestino dell’uomo bianco, sempre più “tragicamente minoritario” suquesto pianeta.
Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 346
Stampato nel 1998 da Edizioni di Ar
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Il concetto d’Impero nel diritto internazionale
€12.00Dal 1945 in poi le pubblicazioni di Carl Schmitt riferentesi al diritto costituzionale ed alla scienza politica sono state, e continuano ad essere, bersaglio ed oggetto di una valanga di libri ed articoli. Non è così, invece, per i suoi scritti in materia di diritto pubblico internazionale. Proprio su quest’ultimo versante, Schmitt ha offerto un contributo scientifico di grande valore, che merita di essere adeguatamente conosciuto ed adeguatamente sviluppato, in particolare per quel che concerne la sua teoria dei “grandi spazi” terrestri esposta nel presente volume. Il testo si avvale di una Introduzione dello studioso belga Piet Tommissen, profondo conoscitore dell’opera schmittiana, nella quale vengono riassunti i temi portanti ed i concetti-chiave della sua produzione internazionalistica: dalla critica all’imperialismo americano alle riflessioni sul “nuovo ordine mondiale” scaturito dalla fine del secondo conflitto mondiale, dall’opposizione fra terra e mare alla definizione di un nuovo diritto dei popoli incentrato proprio sul concetto di “grande spazio” e sul rifiuto dell’universalismo.
Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 87
Stampato nel 1996 da Settimo Sigillo
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Il concetto di nazione – Genesi evoluzione criticità
€16.00Il concetto di “nazione” è una delle idee classiche della politica intorno alle quali sono stati sviluppate intere strutture sociali o veri e propri sistemi ideologici, come nel caso dello Stato-nazione o del nazionalismo. La riflessione che oggi manca però, a fronte della crisi della funzione dello Stato nazionale, è cosa farne della nazione. Per rispondere alla domanda fondamentale sul futuro di questo concetto è necessario indagarne la genesi e le sue applicazioni storiche che, nel bene e nel male, hanno avuto un fortissimo impatto sulla vita e lo sviluppo di enormi gruppi sociali.Proprio a questo tema sono dedicati gli interventi di questo volume, raccolti a seguito del ciclo di conferenze organizzato dal Centro Studi EuropaItalia presso l’Università del Salento a Lecce, nella primavera del 2016. Gli interventi, accompagnati da un ricco apparato bibliografico, aprono una dimensione nuova alle consuete disamine accademiche e politologiche. Infatti, accanto alle premesse storico-concettuali, che delineano gli aspetti legati agli studi sociologici e giuridici, troviamo sia l’approfondimento dello svolgersi storico dell’idea di “nazione” (dalla fase “imperiale” a quella propriamente moderna nata con la Rivoluzione Francese), sia l’ipotesi di una nuova dinamica della “nazione”, intesa come una delle comunità inserite nella cornice globale e geopolitica dei grandi spazi.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 170
Stampato nel 2018 da Novaeuropa
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Il discorso dei «fiumi di sangue». Birmingham, 20 aprile 1968: il più rovente atto d’accusa contro l’immigrazione di massa e la sostituzione dei popoli mai fatto da un politico conservatore occidentale
€10.00Enoch Powell
Enoch Powell (1912-1998) era un deputato conservatore e poi unionista, eletto nel collegio di Wolverhampton nelle West Midlands, vicino a Birmingham. Il 20 aprile 1968 Enoch Powell terrà alla televisione ATV di Birmingham il suo discorso più importante, denominato il “Rivers of Blood” Speech perché, nel denunciare con veemenza i pericoli dell’immigrazione di massa, farà un riferimento a una delle profezie della Sibilla nell’Eneide; parlando di un fosco futuro se non si interviene drasticamente, dirà: “Quando guardo avanti, sono pieno di presagi; come un Antico Romano, mi sembra di vedere ‘Il fiume Tevere schiumare di molto sangue'”. Tutto prende origine dalla prima legge “antidiscriminatoria” e “contro l’incitamento all’odio razziale” che sarà varata dal governo laburista nello stesso anno: il Race Relation Act. Powell la ritiene profondamente ingiusta e potenziale fonte di discriminazione verso i suoi concittadini. La ricetta di Powell? Stop immigrazione e rimpatri. Per molti inglesi dell’epoca non era razzismo, ma si trattava di giustizia sociale, di mantenere un minimo di qualità della vita faticosamente conquistata dopo le lotte sindacali e due guerre mondiali. Con uno scritto di Maurizio Serra
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Il fascismo come fenomeno europeo
€20.00Questo contributo di Adriano Romualdi si rivela di particolare interesse per il taglio storiografico con cui l’argomento viene affrontato, integrato, come è, da una continua attenzione verso l’aspetto ideologico, e nella specificità della prospettiva europea in cui il fascismo viene oculatamente inserito, cogliendone le radici culturali nella civiltà del vecchio continente e in particolar modo nel romanticismo ottocentesco. La modernità del fenomeno fascista, che pur si alimenta dell’humus spirituale e culturale dell’Europa, è colto lucidamente dallo studioso nel suo tentativo di socializzare i valori tradizionali, riproponendoli nell’era della modernizzazione e della massificazione, al fine di “reintegrare i diseredati nella proprietà, nella famiglia, nella patria”.
Brossura 15 x 21 cm. pag. 169 illustrato con alcune foto b/n
Stampato nel 2012 da Settimo Sigillo
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Il gentil seme. L’idea di Europa, radici e innesti
€14.00I contributi raccolti ne Il gentil seme costituiscono una preziosa summa per definire il perimetro dell’idea di Europa, ricordandone la genealogia. Filosofi, classicisti, esperti di religioni comparate, trovano il loro punto di accordo nella certezza che il seme da cui la pianta europea è fiorita sia stato lo stile e il pensiero pagano: quello, cioè, della classicità pre-cristiana.
Brossura 14,5 x 21,5 cm. pag. 122
Stampato nel 2004 da Edizioni di Ar
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Il giovane europeo
€20.00“Questa guerra è l’ultima passione degli europei, gli uni sugli altri, nuovamente ingannati da vecchi costumi, presi a cannoneggiarsi tra loro. Ma giunge la pace e non si tratterà più che di scatolame e di auto a buon mercato. Il popolo russo è esente da questi disegni sordidi e sta per scatenare la sua anima contro il mondo. Non si tratta di comfort ma di bellezza: questo popolo di contadini danzatori sta per spezzare ovunque il macchinario del Demonio.” A cura di Marco Settimini quella proposta in questo libro è la versione rivista e corretta dallo stesso autore nel 1941 assieme ad altri testi poetici. Per il suo interesse biografico e filosofico, in conclusione è tradotto un breve frammento della prima versione, comprendente due parti integralmente stralciate da Pierre Drieu La Rochelle in sede di revisione.
Brossura, 13 x 19 cm. pag. 135
Stampato nel 2019 da Aspis
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Il mare contro la terra – Carl Schmitt e la globalizzazione
€14.00In questo lavoro i due saggisti di fama mondiale, Alain de Benoist e Julien Freund, “rileggono” il pensiero del grande giurista e politologo tedesco Carl Schmitt. La ricerca del saggio parte dall’analisi della grande opera politico-filosofica di Schmitt, “Terra e Mare”, in cui la storia del mondo viene riletta nella prospettiva di una opposizione fondamentale, ossia quella geopolitica e spirituale tra nazioni di Terra e nazioni di Mare. Schmitt mostra infatti come Terra e Mare nella loro polarità siano due componenti del segreto motore della conflittualità storica.
Brossura, 13 x 20 cm. pag. 124
Stampato nel 2019 da Diana Edizioni
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Il moderno principe – Il partito e la lotta per l’egemonia
€20.00“Il moderno principe. Sotto questo titolo potranno raccogliersi tutti gli spunti di scienza politica che possono concorrere alla formazione di un lavoro concepito e organizzato sul tipo del Principe di Machiavelli”. Agli inizi del 1932 Gramsci ha preso la decisione di dedicare uno dei suoi Quaderni del carcere a una riflessione sul partito politico rivoluzionario e sulla lotta per l’egemonia. Nel 1930 aveva schizzato la prima idea di “un libro che traesse dalle dottrine marxiste un sistema ordinato di politica attuale del tipo Principe. L’argomento sarebbe il partito politico, nei suoi rapporti con le classi e con lo Stato: non il partito come categoria sociologica, ma il partito che vuole fondare lo Stato”. Perché Gramsci decide di concentrare la sua attenzione su questo tema? Si tratta di un esercizio di studio, o la sua riflessione ha origini, urgenze, obiettivi di natura politica attuale?. Al meticoloso lavoro di decifrazione si dedica questa edizione annotata. I concetti teorici sono sono armi di lotta politica contro l’avversario “di classe”, ma anche contro i nemici interni. E se fosse proprio Togliatti uno degli antagonisti di questo Quaderno 13?
Brossura, 14 x 20 cm. pag. 310
Stampato nel 2012 da Donzelli
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Il Nodo di Gordio
€14.00Ernst Junger – Carl Schmitt
Oriente e Occidente. «Questo incontro», scrive Ernst Jünger in apertura del suo Nodo di Gordio, non soltanto occupa una posizione di primo piano fra gli avvenimenti mondiali, ma «rivendica di per sé un’importanza capitale. Fornisce il filo conduttore della Storia». Un incontro, tuttavia, che nella storia si è spesso trasformato in scontro. Sono pagine apparse per la prima volta nel 1953, ma sembrano scritte oggi – mentre divampa più che mai la lotta planetaria tra l’Occidente globale liberaldemocratico e l’Oriente dello Stato totale. Ma per Jünger il nodo Oriente-Occidente è una polarità elementare, archetipica, simbolica, che contrassegna in modo costante l’umanità intera nella sua sostanza, e ogni singolo uomo nella sua anima
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Il Nomos della Terra
€46.00Carl Schmitt
Del Nomos della terra si potrebbe dire che sta al diritto internazionale e alla filosofia politica del nostro tempo come Essere e tempo di Heidegger sta alla metafisica: opere inevitabili, che faranno sempre discutere e alle quali sempre si tornerà. Carl Schmitt pubblicò questo libro nel 1950, quando ancora si trovava in una posizione di totale isolamento in Germania. Ma proprio in quest’opera, che è un po’ la summa del suo pensiero giuridico e politico, si sollevò nettamente al di sopra di ogni contingenza. E questo gli permise di aprire la prospettiva su fatti che in quegli anni erano impensabili: per esempio il terrorismo o la guerra civile globale come agenti decisivi del futuro. A questi risultati Schmitt giunge attraverso una disamina minuziosa delle varie teorie che sono apparse nell’epoca aurea dello jus publicum Europaeum, dimostrando una volta per tutte che, per sfuggire alla furia delle guerre di religione, il gesto salutare è stato la rinuncia allo justum bellum. Di conseguenza, il delicato passaggio dalla justa causa belli allo justus hostis ha reso possibile «il fatto stupefacente che per duecento anni in terra europea non ha avuto luogo una guerra di annientamento». In quel breve intervallo lo jus publicum Europaeum si combinava con l’avviarsi del funzionamento della machina machinarum, «prima macchina moderna e insieme presupposto concreto di tutte le altre macchine tecniche»: lo Stato moderno. Allora la «guerre en forme», questo gioco crudele, salvato però dal rigore della sua regola, conferiva una nuova unità a un certo ambito spaziale (una certa parte dell’Europa) e lo faceva coincidere con il luogo stesso della civiltà. Poi il gioco si frantuma dall’interno: nell’agosto 1914 comincia una guerra che si presenta come tante altre dispute dinastiche – e invece si rivela subito essere la prima guerra tecnica, che nega già nel suo apparato ogni possibilità di «guerre en forme». Così emerge anche la guerra rivoluzionaria, variante finale della guerra di religione, sigillo delle guerre civili. La forma moderna della verità, la più efficace, la più distruttiva, è tautologica: ciò che è rivoluzionario è giusto perché è rivoluzionario: con ciò si ripropone e trova sbrigativa risposta la questione della justa causa belli.
Cartonato con sovracopertina pag. 460
Stampato nel 1991 da Adelphi
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Il nuovo totalitarismo e la rivoluzione della coscienza
€15.00Innanzitutto, questo saggio è immerso nello “spirito del tempo”: esso stesso è la cartina di tornasole, dei processi di “frattura” e “ricomposizione” caratterizzanti sia l’individuo, che il corpo societario nel complesso. Oggi il mondo occidentale “tutto”, può sfruttare a suo vantaggio due fattori: uno è quel movimento che parte dall'”alto” e che promuove l’attivazione, anche in forma di vero e proprio bisogno, della “dimensione spirituale”; l’altro è proveniente dal “basso”, ovvero l’affermarsi, in tutto quel coacervo di forze ideologiche e politiche – definibili, per semplificazione, “populiste” e “sovraniste” –, di una serie di istanze economiche, politiche, culturali e sociali, vera linfa vitale di un “moto rivoluzionario” che sia completo e “totale”. Questo gioco di dualità e contraddizioni, inversioni di principî e disarmonie, lo ritroviamo nell’individuo, nel collettivo e nel rapporto che esiste tra “élite” e “individuo/collettivo”, “vertice” e “base”. Esso costituisce la struttura “antropologica” e “societaria” della nostra epoca.
Brossura 15 x 21 cm., pagg. 147
Stampato nel 2019 da AGA
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Il pensiero armato. Idee-shock per una cultura dell’azione
€35.00AA.VV.
Idee schok per una cultura dell’azione. Saggi vari di Flavio Nardi, Evelina Marolla, Carlo Mascetti, Ines Pedretti, Gabriele Adinolfi, Alessando Giuli, Carlo Terracciano, Piero Puschiavo, Gianantonio Valli, Francesco Mancinelli, Maurizio Murelli, Jurgen Graf e altri.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 457
Stampato nel 200 da Quattrocinqueuno
Condizioni del libro: usato in ottime condizioni
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Il pensiero ribelle – Controstoria della filosofia politica
€20.00Che cosa possono avere in comune D’Annunzio, Longanesi, Gomez Davila, Ezra Pound, Thomas Mann, Zolla, Guareschi, Mishima, Heidegger, Cioran, Corridoni, Spengle, Drieu La Rochelle, Carl Schmitt e Robert Musil? Questi autori, per brevi tratti della loro vita o addirittura per l’intera esistenza, si sono collocati sul versante opposto di una linea tendenziale che incrocia liberalismo e progressismo, elaborando i contorni di un “pensiero ribelle” di cui, in questo libro, se ne setacciano le fondamentali diramazioni.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 330
Stampato nel 2019 da Idrovolante Edizioni
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Il politico e la guerra – Maschera e volto dell’Occidente
€25.00In questo secondo volume de “Il politico e la guerra” si prendono in esame i conflitti dalle guerre napoleoniche fino ai nostri giorni, senza perdere di vista quelle profonde trasformazioni politiche e sociali che in poco più di due secoli hanno cambiato la nostra terra, al punto che vi è chi ritiene che oggi tutto il pianeta sia destinato a diventare Occidente. Ciò nonostante la potente talassocrazia d’oltreoceano dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica non solo non è riuscita a sottoporre l’intero pianeta al proprio dominio, ma la stessa crisi economica che attanaglia il mondo occidentale è, in primo luogo, crisi degli equilibri geopolitici mondiali fondati sulla supremazia degli Stati Uniti. Fondamentale è dunque capire la “genesi” e la “struttura” di tali equilibri attraverso l’analisi della relazione tra la funzione politico-strategica dell’Economico e il modo tipicamente occidentale di fare la guerra.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 394
Stampato nel 2016 da Anteo
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Il politico e la guerra – Terra e mare
€25.00È innegabile che categorie metapolitiche, quali Terra, Mare, Eurasia, Occidente, talassocrazia o “grande spazio”, in quanto rimandano al nostro “Essere-nel-Mondo”, necessitino di essere interpretate non solo in chiave geofilosofica, ma anche in chiave storico-geopolitica, se è vero che destino degli uomini è di “Essere-insieme”, vale a dire che l’uomo è, in primo luogo, un animale politico. Ne” Il Politico e la Guerra” si cerca quindi di tracciare una sorta di “mappa” dei conflitti dall’antichità ai nostri giorni mettendo a fuoco l'”intreccio” tra il Politico, l’Economico e la Guerra. L’opera è suddivisa in due parti distinte: “Terra e Mare” (volume I), che tratta dei conflitti fino alle guerre napoleoniche, e “Maschera e Volto dell’Occidente” (volume II, di prossima pubblicazione), in cui l’accento cade sulla stretta connessione tra la funzione politico-strategica dell’Economico e la “pre-potenza” della grande talassocrazia d’oltreoceano. Una connessione così stretta che “pax americana” e barbarie occidentale appaiono ormai come due facce della medesima medaglia.
Brossura, 14,7 x 21 cm. pag. 348
Stampato nel 2015 da Anteo Edizioni
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Il potere dei generali – Civili e militari nell’Asia orientale contemporanea
€19.00In Asia orientale le sorti della democrazia e la natura dei sistemi politici si intrecciano con il ruolo dei militari. In Cina e in Giappone, nella penisola coreana, a Taiwan, in Vietnam, Tailandia, Indonesia, Birmania gli eventi politici, la lotta per la libertà, la stessa collocazione internazionale degli stati sono il frutto delle relazioni tra civili ed élite militare. Per la prima volta in Italia un testo a più voci di affermati specialisti di Asia introduce un tema vitale per la comprensione del mondo contemporaneo.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 190
Stampato nel 2017 da Carocci
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Il potere logora chi non ce l’ha. L’arte politica di Charles-Maurice de Talleyrand
€22.00Prima al servizio della monarchia di Luigi XVI, poi della Rivoluzione francese e dell’Impero di Napoleone, infine nuovamente della monarchia. Duff Cooper affronta, con uno spirito critico che va ben oltre i luoghi comuni, la complessa figura di Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, principe di Benevento, scaltro uomo politico e regista al fianco di Metternich del Congresso di Vienna, dimostrando come la vita di questo ambiguo personaggio soprannominato “il diavolo zoppo”, “il camaleonte” e “lo stregone della democrazia” – non fu dominata soltanto da ombre, ma soprattutto da una serie di abili mosse politiche che, al di là dei giudizi morali, lo resero grande protagonista del suo tempo.
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 277
Stampato nel 2016 da Res Gestae