Visualizzazione di 8 risultati
-
Dopoguerra Politico – Noi Europa n. 1 Anno 1968
€75.00Mensile di Politica Rivoluzionaria del movimento extraparlamentare Ordine Nuovo. Il Centro Studi Ordine Nuovo fu una associazione politico-culturale di destra fondato nel 1956 da Pino Rauti, esponente del MSI, dopo fratture createsi al congresso di Viareggio nel 1954 tra il partito e la corrente “spiritualista”, e sciolto nel 1969. Il primo “gruppo storico” era costituito da Pino Rauti, Clemente Graziani, Paolo Signorelli, Stefano delle Chiaie Giuliano Bracci, Paolo Andriani, Rutilio Sermonti, Bruno Acquaviva, Piero Vassallo, Silvio Adorni, Riccardo e Gastone Romani, Silvio Vitale, Nino Capotondi, Alfio Tagliavia, Stefano Mangiante, Gabriele Troilo, Antonio Lombardo, quasi tutti esponenti missini. In seguito aderirono anche Paolo Signorelli, Giulio Maceratini, Gino Ragno, Marcello Perina e Adriano Romualdi (proveniente dalla Giovane Italia). Il Centro Studi Ordine Nuovo aprì la sua sede a Roma in via di Pietra quando ancora era parte integrante del MSI e in breve tempo diverse sedi in Italia, che nel 1966 arrivò ad avere 3.500 iscritti, utilizzando come simbolo l’ascia bipenne. la rivista cambio formato e numero di pagine, contando collaborazioni illustri, come quella di Julius Evola.
Brossura, 35 x 49 cm. pag. 16
Stampato nel 1968. Disponiamo del numero 1° del gennaio 1968
Condizioni della rivista: ottime condizioni
-
Dopoguerra Politico – Ordine Nuovo N. 4 dicembre 1971
€50.00Bimestrale di politica rivoluzionaria a cura del Movimento politico “Ordine Nuovo” di cui era direttore Pino Rauti. Tra i collaboratori del presente numero, oltre allo stesso Rauti, Julius Evola, Marco Tarchi, Michele Rallo, G. Spadaro.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80
Stampato nel 1971
Condizioni della rivista: usata in perfette condizioni
-
I testi di “Ordine Nuovo”
€18.00Il primo censimento completo delle pubblicazioni di Julius Evola su giornali e riviste, a opera di un comitato scientifico presieduto da Piero Di Vona, dell’Università di Napoli. Scritti che valgono da introduzione o corollario al pensiero del principale filosofo tradizionalista italiano.
Brossura 17 x 24 cm. pag. 162
Stampato nel 2001 da Edizioni di Ar
-
Ordine Nuovo – Anno I n. 1 marzo-aprile 1970
€60.00Mensile di politica rivoluzionaria a cura del Movimento politico “Ordine Nuovo” di cui era direttore Pino Rauti. Tra i collaboratori del presente numero, oltre allo stesso Rauti, troviamo: P. Andriani, A. romualdi, M. romani, R. Sermonti, W. Heidrich, A. Arpaya, E. di Salza, F. Perfetti, G. Spadaro.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 94
Stampato nel 1970 da Movimento Politico Ordine Nuovo
Condizioni del libro: usato in buone condizioni
-
Ordine Nuovo – Settimanale di politica rivoluzionaria
€80.00Settimanale di Politica Rivoluzionaria del movimento extraparlamentare Ordine Nuovo. Mensile di Politica Rivoluzionaria del movimento extraparlamentare Ordine Nuovo. Il Centro Studi Ordine Nuovo fu una associazione politico-culturale di destra fondato nel 1956 da Pino Rauti, esponente del MSI, dopo fratture createsi al congresso di Viareggio nel 1954 tra il partito e la corrente “spiritualista”, e sciolto nel 1969. Il primo “gruppo storico” era costituito da Pino Rauti, Clemente Graziani, Paolo Signorelli, Stefano delle Chiaie Giuliano Bracci, Paolo Andriani, Rutilio Sermonti, Bruno Acquaviva, Piero Vassallo, Silvio Adorni, Riccardo e Gastone Romani, Silvio Vitale, Nino Capotondi, Alfio Tagliavia, Stefano Mangiante, Gabriele Troilo, Antonio Lombardo, quasi tutti esponenti missini. In seguito aderirono anche Paolo Signorelli, Giulio Maceratini, Gino Ragno, Marcello Perina e Adriano Romualdi (proveniente dalla Giovane Italia). Il Centro Studi Ordine Nuovo aprì la sua sede a Roma in via di Pietra quando ancora era parte integrante del MSI e in breve tempo diverse sedi in Italia, che nel 1966 arrivò ad avere 3.500 iscritti, utilizzando come simbolo l’ascia bipenne. la rivista cambio formato e numero di pagine, contando collaborazioni illustri, come quella di Julius Evola.
Il numero in nostro possesso è il N. 5 dell’anno I (7 luglio 1957).
42 x 58 cm. pag. 4
Stampato nel 1957
condizioni: Buone condizioni, lieve strappo nella congiunzione della piegatura. Estremamente raro.
-
Ordine Nuovo – Settimanale di politica rivoluzionaria
€75.00Mensile di Politica Rivoluzionaria del movimento extraparlamentare Ordine Nuovo. Il Centro Studi Ordine Nuovo fu una associazione politico-culturale di destra fondato nel 1956 da Pino Rauti, esponente del MSI, dopo fratture createsi al congresso di Viareggio nel 1954 tra il partito e la corrente “spiritualista”, e sciolto nel 1969. Il primo “gruppo storico” era costituito da Pino Rauti, Clemente Graziani, Paolo Signorelli, Stefano delle Chiaie Giuliano Bracci, Paolo Andriani, Rutilio Sermonti, Bruno Acquaviva, Piero Vassallo, Silvio Adorni, Riccardo e Gastone Romani, Silvio Vitale, Nino Capotondi, Alfio Tagliavia, Stefano Mangiante, Gabriele Troilo, Antonio Lombardo, quasi tutti esponenti missini. In seguito aderirono anche Paolo Signorelli, Giulio Maceratini, Gino Ragno, Marcello Perina e Adriano Romualdi (proveniente dalla Giovane Italia). Il Centro Studi Ordine Nuovo aprì la sua sede a Roma in via di Pietra quando ancora era parte integrante del MSI e in breve tempo diverse sedi in Italia, che nel 1966 arrivò ad avere 3.500 iscritti, utilizzando come simbolo l’ascia bipenne. la rivista cambio formato e numero di pagine, contando collaborazioni illustri, come quella di Julius Evola.
Il numero in nostro possesso è il N. 3 dell’anno I (23 giugno 1957).
42 x 58 cm. pag. 4
Stampato nel 1957
Condizioni: Buone condizioni, lieve strappo nella congiunzione della piegatura. Estremamente raro.
-
Ordine Nuovo. Mensile di politica rivoluzionaria
€40.00AA.VV
Mensile di Politica Rivoluzionaria del movimento extraparlamentare Ordine Nuovo. Il Centro Studi Ordine Nuovo fu una associazione politico-culturale di destra fondato nel 1956 da Pino Rauti, esponente del MSI, dopo fratture createsi al congresso di Viareggio nel 1954 tra il partito e la corrente “spiritualista”, e sciolto nel 1969. Il primo “gruppo storico” era costituito da Pino Rauti, Clemente Graziani, Paolo Signorelli, Stefano delle Chiaie Giuliano Bracci, Paolo Andriani, Rutilio Sermonti, Bruno Acquaviva, Piero Vassallo, Silvio Adorni, Riccardo e Gastone Romani, Silvio Vitale, Nino Capotondi, Alfio Tagliavia, Stefano Mangiante, Gabriele Troilo, Antonio Lombardo, quasi tutti esponenti missini. In seguito aderirono anche Paolo Signorelli, Giulio Maceratini, Gino Ragno, Marcello Perina e Adriano Romualdi (proveniente dalla Giovane Italia). Il Centro Studi Ordine Nuovo aprì la sua sede a Roma in via di Pietra quando ancora era parte integrante del MSI e in breve tempo diverse sedi in Italia, che nel 1966 arrivò ad avere 3.500 iscritti, utilizzando come simbolo l’ascia bipenne. la rivista cambio formato e numero di pagine, contando collaborazioni illustri, come quella di Julius Evola.
Brossura, 21 x 31 cm. pag. 24
Il prezzo si intende cadauno
Disponiamo dei seguenti numeri
Stampato nel 1956 anno II n. 4 Aprile
Stampato nel 1956 anno II n. 5 Maggio
Condizioni delle riviste: buone condizioni, segni del tempo
-
Più forte del fuoco. Diario extraparlamentare nella Catania degli anni Settanta
€22.00Francesco Rovella
L’autobiografia di un militante di Ordine Nuovo che si racconta attraverso tantissime esperienza vissute da protagonista. Una narrazione che si svolge per lo più nella città nera, Catania, chiamata così per l’impensabile successo elettorale del MSI nel 1971. Un ragazzo di buona famiglia che, atraverso gli anni della militanza giovanile vissuta fino agli estremi, si ritrova in ultimo ad affrontare la dura esperienza del carcere. Il tutto atraverso le tematiche di quei tempi, gli scontri con gli avversari, le battaglie studentesche, le occupazioni, le manifestazioni per Jan Palach, i moti di Reggio Calabria, il nuovo corso dentro il Movimento, e lo scioglimento dello styesso con le sue disastrose conseguenze. Di contro, anche le passioni, la musica e la bellezza di una gioventù vissuta pe tenere alti gli ideali. Un libro che fa luce sugli anni Settanta e sulle dinamiche generazionali che la storiografia ufficiale ha seppellito sitto la triste denominazione di “Anni di piombo”.