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AK-47. Kalashnikov, fucile d’assalto
€14.00Il Kalashnikov AK-47 è il fucile d’assalto più diffuso al mondo, con più varianti in uso di qualsiasi altra arma leggera. Ideata dal sergente maggiore Mikhail Kalashnikov e adottata per la prima volta dall’URSS subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, la sua produzione continua fino ad oggi, con circa 75 milioni di pezzi prodotti in tutto il mondo. Questo libro dà uno sguardo alla storia completa dell’arma, discutendone la progettazione, lo sviluppo e l’uso, prendendo la sua storia dai grandi eserciti dell’Unione Sovietica agli insorti e alle bande criminali che spesso la impiegano oggi. La sigla AK-47 riassume le caratteristiche, la paternità e il primo anno di fabbricazione dell’arma più diffusa al mondo: Avtomat Kalashnikova, 1947. La possibilità sia di sparare un colpo singolo sia di utilizzarla come una mitragliatrice, la sua leggerezza, la semplicità della sua manutenzione e il fatto che si adatti a una produzione su vasta scala ne fanno un fucile d’assalto utilizzato da circa 80 eserciti e da gruppi armati di guerriglieri o terroristi. È in grado di sparare 650 colpi al minuto, permette di mitragliare senza vibrazioni e garantisce precisione fino a 400 metri. L’autore, da esperto, ne traccia una storia dettagliata, completa di curiosità e indicazioni per l’uso e la manutenzione.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 120 riccmente illustrato con foto b/n e colori
Stampato nel 2020 da Odoya
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Almanacco navale del XXI secolo. Dalla Guerra Fredda alla crisi Ucraina
€42.00Giuliano Da Fre’
Questo Almanacco fotografa la rivoluzione degli assetti marittimi mondiali dopo la Seconda Guerra Mondiale; un saggio storico dal taglio divulgativo capace di fornire sintetici e completi dati tecnici. L’autore descrive le evoluzioni tecnologiche e operative, analizzando Marina per Marina in ordine alfabetico, dall’Albania allo Yemen. Grande spazio è dedicato alla Marina italiana e alle principali marine mondiali quali Stati Uniti e Cina, seguite da Gran Bretagna, Francia, Giappone, Russia, India, Australia, Sud Corea, Germania, Brasile, Spagna, Turchia. Vi sono indicazioni sull’attuale struttura, sui programmi futuri, sull’esperienza operativa di questi decenni. Un volume che tratta anche delle marine che non esistono più, come quelle delle defunte Germania Est e Iugoslavia, ma anche di quella etiope, rimasta senza sbocco sul mare, e dei più recenti sviluppi riguardanti il conflitto ucraino attualmente in corso.
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Arkan. La tigre dei Balcani
€22.00Ascesa e declino di Zeljko Raznatovic, meglio conosciuto come “Arkan” (Felino). Dopo una gioventù da teppista per le strade di Belgrado, negli anni Ottanta è stato tra i maggiori ricercati dall’Interpol per via dei suoi crimini coperti dall’attività di agente segreto per conto del governo jugoslavo. Negli anni Novanta diventò il principale organizzatore e artefice della feroce pulizia etnica voluta dal presidente serbo Milosevic durante la guerra in Croazia e in Bosnia del 1991-1995. Fu lui a riunire e addestrare i più feroci hooligan della Stella Rossa di Belgrado, carcerati e banditi, e a trasformarli nelle “Tigri”: soldati spietati e sovente crudeli. Arkan, che aveva sposato la più celebre pop star del suo paese in un matrimonio principesco, era popolarissimo, l’uomo più ricco della Serbia e solo dopo l’intervento NATO del 1999 venne accusato di crimini contro l’umanità. Ciononostante non fu mai portato in giudizio perché, il 15 gennaio 2000, venne ucciso nella hall di un albergo di Belgrado con modalità da esecuzione, in circostanze misteriose, degne della sua vita di vero e proprio “assassino di Stato”.
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Bisanzio – Storia di una civiltà
€26.00Bisanzio. Crocevia del mondo per più di mille anni: tutti i popoli erano attratti dallo splendore dei suoi monumenti, dalle ricchezze dei commerci e delle industrie; su tutti i paesi si irradiava la luce della sua cultura e della sua ricchezza. Spiritualismo orientale e idealismo ellenico si erano uniti per creare attorno a una città una nuova civiltà romana e cristiana! La Nuova Roma di Costantino fu custode imbattibile, per ben undici secoli, dei princìpi del neonato cristianesimo, opponendosi alla violenza barbarica. Quando venne sconfitta dall’invasione turca, lasciò in eredità all’Occidente lo spirito della filosofia platonica, nel Rinascimento italiano ed europeo, e in Oriente la fede per il mondo slavo e russo. Francesco Cognasso, con puntualità storica e spirito narrativo, ci fa rivivere la storia di regnanti e battaglie di Bisanzio, ma anche gli usi e i costumi della città, la sua magnifica arte che possiamo ammirare ancora oggi a Istanbul, il vivere sociale di una metropoli da sempre “di confine”, in grado di evocare la grandezza romana e al contempo di incontrare civiltà arabe e slave con una capacità di integrazione culturale che non ha pari nel corso della storia.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 525
Stampato nel 2017 da Odoya
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Gli Hohenzollern dal grande elettore a Guglielmo II
€24.00Dal loro oscuro avvio nel XV secolo ai margini dell’Europa civilizzata fino all’abdicazione dell’imperatore Guglielmo II, gli Hohenzollern hanno di volta in volta stupito, divertito e terrorizzato il mondo. Ottusi tiranni, uomini di genio, capricciosi edonisti, autocrati inflessibili, emergono da questa opera con tutte le loro qualità e i loro difetti come la famiglia che ha plasmato il carattere del popolo tedesco. Poche dinastie furono così compiutamente il prodotto degli uomini che la costituirono. Poche nazioni si adeguarono così integralmente alla personalità dei loro governanti. Il collerico Grande Elettore fu seguito dal primo re in Prussia, Federico, il cui figlio Federico Guglielmo – forgiò, pur senza impiegarla, quella formidabile macchina da guerra che fu l’esercito prussiano. Federico il Grande, il re filosofo, se ne sarebbe servito per ingrandire il suo Stato, trasformandolo definitivamente in una autocrazia militare. Guglielmo I, nel 1870, grazie alle vittorie sulla Francia di Napoleone III e all’opera di Otto von Bismarck, veniva eletto imperatore di Germania. Raggiunto l’apogeo, il crollo fu repentino, propiziato dalla Prima guerra mondiale, ma determinato nella sostanza dall’incapacità della dinastia, e di Guglielmo II in particolare, di adeguarsi all’evolversi dei tempi
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 480 ineramente illustrato b/n
Stampato nel 2016 da Odoya
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I grandi ammiragli dell età velica
€24.00Dopo aver dedicato un primo saggio agli “Ammiragli dell’età remica”, con questo volume Savoretti passa a descrivere le imprese di altri grandi ammiragli vissuti in un periodo storico che ha esaltato notevolmente la guerra navale: l’età velica. Le prime grandi navi a vela permisero non solo di intraprendere lunghe navigazioni oceaniche, ma anche di praticare quella “guerra di corsa” che consentì a Francis Drake di gettare le basi dell’Impero. britannico. L’avvento della vela come propulsore e quello delle armi da fuoco mutarono profondamente il modo di combattere sul mare. La posizione di due navi a vela o di due flotte rispetto alla direzione del vento consentiva l’assunzione di maggiori iniziative tattiche, come la “linea di battaglia” adottata dall’olandese Maarten Tromp a metà del XVII secolo o le Fighting. Instructions di Robert Blake alla base delle tattiche navali della Marina britannica. Le decisioni dei grandi conflitti in questo periodo storico furono sempre ottenute sul mare da battaglie tra grandi flotte che esaltarono le virtù marinaresche e belliche di grandi geni navali come Michiel de Ruyter e Niels Juel. Solo nella seconda metà del XVIII secolo, con i Rodney, i Suffren e soprattutto Nelson, il concetto tattico raggiunse un livello elevato, con le conseguenti vittorie non più dovute al solo valore, ma allo sviluppo razionale di un ragionamento geniale, come il rivoluzionario “taglio della T”.
Brossura, 16 x 21 cm. pag. 480 con numerose illustrazioni b/n
Stampato nel 2018 da Odoya
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I grandi ammiragli dell’età remica
€24.0015 biografie di grandi ammiragli, dall’antica Grecia alla fine del XVI secolo. Ogni ammiraglio è qui valutato sotto il profilo dell’abilità personale e dell’importanza storica, e viene messo in risalto anche il contributo dato alla riorganizzazione della Marina da parte di uomini di stampo prettamente politico quali Temistocle e Lisandro. La figura dell’ammiraglio come ufficiale di marina è piuttosto recente: nei tempi più antichi non era prevista la figura di un ufficiale al quale veniva esclusivamente affidato il comando di una flotta. Nel Medioevo tale professione iniziò ad assumere una propria autonomia; parallelamente si assistè alla fortuna di imprenditori e proprietari di una o più galee chiamati al comando di navi o flotte grazie alle relazioni di parentela con ricchi mercanti delle grandi famiglie veneziane o genovesi, come i Doria. Nel Rinascimento, soprattutto in Spagna, l’estrazione sociale continuò a rimanere un requisito fondamentale per ascendere a tali cariche, e gli ammiragli provenivano quasi esclusivamente dall’aristocrazia. Di tutt’altro ceto erano gli ufficiali dell’Impero ottomano, dove gli ammiragli venivano scelti tra i marinai di professione che avevano prestato servizio in posizioni subalterne sulle galee di Stato o fra uomini che avevano fatto le loro esperienze a bordo di navi corsare, come il Barbarossa, Dragut e Uluc, Ali. Il libro è arricchito e completato da minibiografie di altri ammiragli non altrettanto famosi e da curiosi aneddoti storici.
Brossura, 16 x 21 cm. pag. 480 con numerose illustrazioni b/n
Stampato nel 2017 da Odoya
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I pirati dei mari orientali
€20.00Sin dall’inizio dell’arte della navigazione i pirati hanno solcato gli oceani, e mai acque sono state tanto infestate quanto quelle dei mari orientali. Il carismatico capitano Course racconta la storia della pirateria dal golfo di Aden al mar del Giappone, dagli episodi leggendari del XVII secolo a quelli di metà Novecento. Le gesta sanguinarie e violente di questi singolari personaggi sono narrate senza alcuna idealizzazione; con obiettività storica ne vengono rilevate le qualità marinaresche e l’abilità amministrativa, come nel caso del francese Misson, che fondò con successo una colonia pirata su basi socialiste. Sono tratteggiate in maniera incisiva le figure di Culliford, del capitano Kidd, di Avery, di Eli Boggs, della famosissima piratessa cinese Ching Shih a capo di una flotta di 500 giunche, ma anche di uomini che, come il raja bianco James Brooke, cercarono di far fronte alla minaccia dei pirati al fine di rendere sicuri i traffici mercantili. Il testo è suddiviso per aree geografiche: dal Madagascar, considerato dai pirati un’ottima base grazie al suo clima e alla sua posizione; al mare Arabico, dove agiva la famiglia degli Angria, famosa per aver sfidato la Compagnia delle Indie Orientali; si continua con i pirati della Malesia e del mare Cinese, tra cui Ching Shih e Chui Apoo. Infine, si affronta la diffusione della pirateria nel mar Cinese in tempi moderni.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 304 con illustarzioni b/n
Stampato nel 2016 da Odoya
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Il giorno dell’aquila – La battaglia d’Inghilterra
€20.00Nell’estate del 1940, dopo la sconfitta della Francia, solo l’Inghilterra, costretta a una disperata difesa, rimaneva in armi contro le forze dell’Asse. Le divisioni tedesche che avevano travolto l’esercito francese si erano minacciosamente concentrate lungo le coste della Manica in previsione dell’operazione “Leone Marino”: lo sbarco in Inghilterra che nei piani di Hitler avrebbe dovuto porre fine alla guerra con la conquista dell’isola e il trionfo germanico. Il presupposto strategico dello sbarco, secondo l’Alto Comando tedesco, doveva essere l’annientamento delle forze della RAF. L’Alter Tag, il “Giorno dell’aquila”, fu il segnale in codice che scatenò l’attacco della Luftwaffe contro gli aeroporti inglesi e segnò l’inizio della Battaglia d’Inghilterra, la più grande battaglia aerea della storia. Furono quelli i giorni in cui si decisero le sorti della Seconda Guerra Mondiale poiché centinaia di piloti inglesi, pur con sacrifici cruenti, riuscirono a respingere gli attacchi tedeschi e a infliggere ingenti perdite alle forze aree di Hitler. L’opera di Collier segue giorno per giorno le vicende della battaglia, illustrandone episodi e personaggi in una avvincente e drammatica rievocazione, basandosi su centinaia di testimonianze dirette e su un’accurata ricerca documentale.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 315 con numerose foto e mappe b/n
Stampato nel 2018 da Odoya
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Il lato oscuro dell’Esercito romano. Gli ammutinamenti di epoca repubblicana
€14.00L’esercito romano. Un meccanismo perfetto. Una macchina da guerra capace di portare un piccolo popolo di pastori alla conquista dell’intero Mediterraneo, trasformandolo nel Mare Nostrum della tradizione. L’esercito di Scipione Africano, Caio Mario, Giulio Cesare è stato il modello sul quale si sono misurati tutti i successivi grandi eserciti della storia, da quello di Federico ii di Prussia a quello di Napoleone Bonaparte, ai famigerati eserciti tedeschi della prima metà del xx secolo. Ma come tutti gli eserciti, anche quello romano era fatto da uomini e, in quanto tale, aveva molti pregi ma anche numerosi difetti. Ammutinamenti, rivolte, diserzioni messi in atto per i più svariati motivi (dall’avidità alla codardia), hanno costellato l’intero arco cronologico dell’espansione romana. E proprio i più grandi fra i condottieri romani, pensiamo a Scipione o a Cesare, furono coinvolti in alcuni dei più celebri di questi casi.
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L’aviazione italiana 1940-1945 – Azioni belliche e scelte operative
€28.00Per lunghi e sanguinosi anni, aerei ed equipaggi italiani hanno affrontato nemici troppo potenti, sostenendo uno sforzo disumano grazie a un coraggio e a un senso del dovere che paiono oggi incredibili: uniche risorse capaci di sopperire all’arretratezza dell’Italia al confronto con colossi come Impero Britannico, Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli aviatori italiani fecero miracoli con vecchi biplani Fiat contro gli Hurricane della RAF, si lanciarono con improvvisati ma efficaci aerosiluranti Siai-Marchetti contro massicce navi da guerra. E a un passo dal crollo finale, seppero affrontare con sparuti caccia Macchi e Reggiane le possenti Fortezze Volanti americane che demolivano le città del Belpaese. Dopo il maldestro armistizio dell’8 settembre 1943, un nuovo dramma: la divisione dell’aviazione sui due versanti della penisola. La Regia al Sud, a fianco degli anglo-americani, e al Nord l’effimera Aeronautica Repubblicana, a seguire le sorti ormai segnate di Mussolini. Commilitoni divisi da una diversa valutazione degli eventi, ma tutti accomunati da un sincero amore per il proprio Paese. Durante la Seconda guerra mondiale l’Italia poté costruire poco più di 10.000 aerei, una piccola flotta rispetto ai 100.000 degli alleati tedeschi, ai 120.000 britannici e ai ben 280.000 americani. Pochi furono quelli di tipo moderno, arrivati al fronte troppo tardi per sperare di mutare le sorti. Prefazione di Gregory Alegi.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 638 con numerose foto b/n
Stampato nel 2018 da Odoya
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L’epopea dei Vichinghi
€22.00Vichinghi: i monaci cristiani ne hanno fatto degli esseri infernali, i cronisti conventuali hanno rappresentato le tribù nordiche come demoni e lupi mannari cercando i vocaboli giusti per descrivere la loro ferocia, la passione per la battaglia e il disprezzo per la vita tranquilla. Col tempo questi demoni divennero eroi nelle descrizioni germaniche, il freddo grigiore del Nord si tramutò in una nebbia mitologica. Qual è la verità? Per certo sappiamo che costruirono le navi più resistenti e veloci del loro tempo, che idearono un fantastico scenario mitologico con una poetica fatta di complesse allusioni e grande rigore formale, che furono straordinari saccheggiatori di città, conventi, rocche e poderi, ma anche abili colonizzatori: aprirono la strada delle isole atlantiche, occuparono la Groenlandia e l’Islanda, misero piede sul suolo americano.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 394
Stampato nel 2020 da Odoya
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La battaglia del Mediterraneo (1940-1945)
€18.00Per tre anni le forze contrapposte dell’Asse e degli Alleati hanno combattuto duramente la battaglia per il Mediterraneo: da un lato la Marina italiana, impegnata a garantire la corrente dei rifornimenti alle truppe combattenti sulla sponda africana, e dall’altra la Marina britannica, decisa a interromperla e mantenere aperta l’antica via imperiale, sostenendone il caposaldo tradizionale: la base di Malta. Nessun autore ha mai messo in evidenza, prima di Macintyre, quanto le varie battaglie e campagne militari per il controllo del Mediterraneo e delle rotte seguite dal traffico dei rifornimenti abbiano avuto importanza determinante ai fini della vittoria o della sconfitta degli eserciti contrapposti. Questo libro sottolinea come tale premessa della vittoria fu stabilita attraverso anni di aspra lotta combattuta dentro, sopra e sotto le acque. Una lotta nella quale i britannici, che in partenza ebbero tutti gli svantaggi derivanti dal fatto di aver trascurato in tempo di pace l’aviazione navale sia imbarcata sia con base a terra, e di dover fronteggiare forze italiane e tedesche più poderose delle proprie, conseguirono il successo chiudendo le linee marittime fra l’Italia e l’Africa settentrionale. Prefazione di Aldo Cocchia.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 302 con circa 97 foto b/n e alcune cartine
Stampato nel 2014 da Odoya
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La caduta dell’impero britannico 1918-1968
€22.00Nel 1918 l’Impero britannico si poteva considerare la maggior potenza del mondo. Nella Prima guerra mondiale le nuove conquiste ne avevano allargato le frontiere fino a comprendere un quarto delle terre emerse. Nonostante l’esteso autogoverno nei domini “bianchi”, l’Impero britannico funzionava soprattutto come unità politica. Nel 1918, la maggior parte della gente credeva che esso sarebbe durato per generazioni. Era l’impero sul quale “non tramonta mai il sole”, un’istituzione stabile, una parte del normale ordine mondiale. Ma nel giro di cinquant’anni svanì, lasciandosi dietro un nebuloso Commonwealth dall’incerto avvenire. L’Impero britannico risultò, così, una situazione provvisoria, un semplice sogno. Questo volume rievoca le cause più salienti che portarono a questa incredibile trasformazione.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 392 con numerose foto. illustrazioni e mappe b/n
Stampato nel 2016 da Odoya
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La conquista del Nord – I Vichinghi nell’Arcipelago Britannico
€20.00La maggior parte dei saggi storici sui Vichinghi prende in esame la loro conquista e influenza solo su una piccola parte dell’intera regione che comprende Gran Bretagna e Irlanda. E pochi studiosi hanno finora concentrato la propria attenzione sul contatto continuo fra Inghilterra e Scandinavia anche nel periodo successivo alla Conquista Normanna del 1066. Questo libro mira a offrire un approccio alternativo, presentando una storia dell’Epoca Vichinga che consideri l’intera area dell’Arcipelago Britannico, prima e dopo il fatidico anno generalmente considerato come “spartiacque”. Tradizionalmente ritratti come barbari brutali, salpati dalle terre scandinave a bordo delle loro caratteristiche imbarcazioni per depredare e saccheggiare molte regioni del Nord, i Vichinghi ci appaiono qui in un quadro meno drammatico ma ancor più affascinante, che rivela i notevoli progressi economici e sociali da loro apportati, fondamentali nel delineare la storia politica delle isole britanniche.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 271 con varie illustrazioni b/n
Stampato nel 2014 da Odoya
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La guerra delle Due Rose – La nascita dell’Inghilterra moderna
€16.00.La guerra civile che ha insanguinato l’Inghilterra nella seconda metà del XV secolo è una delle principali fonti utilizzate da George R.R. Martin per le sue Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, per l’incredibile successo televisivo del Trono di Spade. Ma come si svolse il vero conflitto? È stata realmente la punizione divina per l’usurpazione di Enrico IV Bolingbroke ai danni del legittimo Riccardo II come la propaganda Tudor ha cercato di tramandare? Oppure è stato il frutto malato della deriva morale che travolse la nobiltà inglese alla fine del Medioevo, come ricostruito dalla storiografia vittoriana? Molteplici personalità presero parte al conflitto: re e regine, usurpatori e consiglieri malfidi, vittime innocenti e sovrani impazziti. Uno spazio particolare è riservato nel libro alle molte protagoniste femminili di quei decenni. Parleremo anche delle battaglie che infiammarono il paese, delle rotte e delle ritirate, dei tradimenti e dei colpi di scena, molti dei quali ripresi dallo stesso Martin, mettendo in luce come la sua fonte principale sia stata non tanto la storia di per sé, ma la sua reinterpretazione a opera di Shakespeare, il primo a riunire sotto un unico arco narrativo l’intera sequenza di conflitti dinastici che insanguinò l’Inghilterra fra la deposizione di Riccardo II nel 1399 e la salita al trono di Enrico VII Tudor all’indomani della vittoria di Bosworth nel 1485.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 186
Stampato nel 2019 da Odoya
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La guerra di indipendenza. Protagonisti e battaglie della rivoluzione americana
€16.00Roberto Chiavini
Nata per contrasti inevitabili fra un impero lontano ed esigente e la sfrontata audacia delle giovani colonie, la guerra che si scatenò a partire dalla primavera del 1775 fu un confronto epocale, se non per la dimensione delle battaglie e delle forze coinvolte, sicuramente per le conseguenze che l’esito di quella lotta ebbe per il futuro del mondo occidentale. Nello scontro si opponevano uno dei migliori eserciti del tempo, la fanteria britannica che da decenni dominava il mondo, e un crescente manipolo di miliziani volontari, che in tempi incredibilmente brevi seppero imparare dai propri errori, sfruttando al meglio tutti i vantaggi del combattere sul “proprio” terreno, riuscendo infine a impartire una ferita mortale all’asfittico monopolio delle forze degli Ancien Régime, che nel giro di pochi anni avrebbero visto capovolgere i loro orizzonti
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La marina imperiale giapponese
€20.00Questa è la storia della battaglia disperata per il Pacifico, densa di azioni e quasi fantastica nei suoi sviluppi, narrata dal punto di vista giapponese. Le sorprese sono molte. Pochi sanno, ad esempio, come lo stato maggiore della Marina giapponese, e molti ufficiali, abbiano lottato fino all’ultimo per tenere il paese al di fuori del conflitto con gli Stati Uniti, e nessuno sa indicare con certezza chi e quali cause determinarono veramente la disastrosa sconfitta delle Midway. Ancora, molti ignorano che quella che doveva probabilmente essere una facile vittoria a Leyte si sia trasformata in una sanguinosa rotta della flotta a causa di una drammatica ribellione agli ordini ricevuti. Masanori Ito rivela gli errori, gli equivoci e il cieco fanatismo che portarono alla rovina una delle flotte più potenti al mondo. Intossicati dalle grida festanti che riempirono l’aria, la notte in cui giunse la notizia dell’attacco a Pearl Harbor, i giapponesi credettero di avere in mano la vittoria, ma per gli ammiragli imperiali era chiaro come quella stessa notte indicasse l’inizio della fine… Allo scoppio della Seconda guerra mondiale la Marina nipponica, la terza del mondo in ordine di potenza, possedeva alcune delle navi più formidabili che avessero mai solcato i mari. In meno di quattro anni cadde nell’oblio!
Brossura, 15,3 x 20,7 cm. pag. 298 con vari foto e cartine b/n
Stampato nel 2015 da Odoya
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La Marina tedesca 1939-1945 – Azioni belliche e scelte operative
€28.00Quando il 3 settembre 1939 Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania, la Marina tedesca era assolutamente impreparata a sfidare le flotte delle due potenze alleate che, pur dovendo presidiare anche il Mediterraneo e le colonie asiatiche minacciate da Italia e Giappone, schieravano 22 navi da battaglia, 7 portaerei, 83 incrociatori, 255 cacciatorpediniere e 135 sommergibili. La distruzione della Kriegsmarine fu evitata grazie alla caduta della Francia – che mise a disposizione tedesca le basi da cui porre sotto assedio le isole britanniche – e all’audace applicazione di una “strategia della dispersione” volta a valorizzare l’impiego combinato di mezzi di superficie, subacquei e aerei, elaborando nuove tattiche operative (come il “branco di lupi” per gli U-Boot) o aggiornando al XX secolo antichi metodi di guerra, dalle navi corsare ai campi minati. Gli ammiragli tedeschi furono costretti ad architettare operazioni poco ortodosse, intercettando le linee di traffico mercantile avversario con un pugno di U-Boot e speciali “corazzate tascabili”, impiegando armi come le mine magnetiche e lanciando rischiose operazioni contro paesi neutrali ma strategici in vista del confronto con Londra e Parigi. I risultati furono ambivalenti, con alcuni spettacolari successi pagati però a caro prezzo. Prefazione dell’ammiraglio Gianni Vignati.
Cartonato con sovracopertina, 16,5 x 22 cm. pag. 593 con circa 219 illustrazioni b/n
Stampato nel 2013 da Odoya
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Le ali di Icaro – Storia delle origini del volo
€24.00Una storia della scalata al cielo dell’umanità. Dai miti e sogni delle civiltà antiche agli studi di Leonardo, proseguendo coi primi efficienti palloni ad aria calda dei fratelli Montgolfier, che nel 1783 inaugurarono la prima forma di volo alla portata dell’uomo. Per arrivare a inizio Novecento con le prime vere aeronavi di una certa efficacia, grazie all’introduzione del motore a scoppio. Nel campo dei “sigari” volanti, accanto al tedesco Zeppelin e al brasiliano Santos-Dumont, si impongono i nomi del vicentino da Schio, del napoletano Crocco e del milanese Forlanini. L’altro filone di ricerca, quello delle macchine “più pesanti dell’aria”, culmina nel 1903 con l’utilizzo del motore a benzina e con il primo aeroplano americano dei fratelli Wright. Il Vecchio Continente recupera presto terreno con imprese come la trasvolata della Manica del 1909, compiuta dal francese Louis Blériot, e con i primi raduni sportivi a Reims e Brescia. Un’industria fiorente anche in Italia, dove Gianni Caproni è il primo a decollare nel 1910 dai prati incolti di Malpensa. L’aviazione dei primordi era sport, attrazione circense, pura esibizione, corsa ai record… finché non attirò l’attenzione dei militari! Furono gli italiani per primi a utilizzare l’aereo per ricognizione e bombardamento leggero durante la guerra di Libia del 1911-12. La vigilia della Grande guerra era alle porte, e rappresentò il momento culminante in cui l’aviazione avrebbe “perso la sua innocenza”.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 448 illustrato
Stampato nel 2015 da Odoya
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Le grandi battaglie dell’esercito romano
€16.00Se Roma, da piccolo villaggio di pastori, riuscì a divenire un grande Impero, dominando per oltre mille anni il mondo mediterraneo, gran parte del merito va attribuito al suo esercito, che costituì una potente e micidiale “macchina” bellica. L’esercito romano fu l’efficace strumento dell’espansione di Roma sino alla creazione di un Impero che andava dalle Colonne d’Ercole alle sabbie della Nubia, dal Reno al Danubio alle regioni del Mar Nero e agli altipiani del Caucaso. Roma seppe fronteggiare e vincere moltissimi popoli, ma la sua superiorità militare non dipendeva tanto dalla consistenza numerica delle sue truppe, quanto da un’organizzazione, preparazione e specializzazione uniche rispetto agli altri eserciti antichi. La storia di Roma sembra essere così una successione senza fine di guerre, spedizioni militari, battaglie e conquiste a cui parteciparono generali e imperatori. Alcuni di loro sarebbero passati alla storia per il loro genio militare, come Scipione l’Africano, Mario, Cesare, Augusto e Traiano. Zama, Magnesia, Pidna, Campi Raudii, Alesia e Adamclisi sono nomi di località che evocano battaglie vittoriose e successi militari eclatanti. Ma Roma subì anche tragiche sconfitte, come quelle registrate sul fiume Alba, presso le Forche Caudine, a Canne, ad Arausio e a Teutoburgo, che avrebbero potuto mettere a repentaglio le conquiste fatte. La grandezza dell’Impero fu anche quella di fare tesoro delle sconfitte e degli errori compiuti e di sapersi risollevare da drammatici insuccessi militari.
Brossura, 15,5 x 20,5 cm. pag. 205 con varie illustrazioni b/n
Stampato nel 2015 da Odoya
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Le navi della mezzaluna – La marina dell’impero ottomano (1299-1923)
€22.00Molte volte Oriente e Occidente si sono incontrati sul mare: spesso per proficui scambi commerciali, ma talvolta per confrontarsi militarmente. A partire dalla fine del XIII secolo, con il selvaggio e nomade Osman, il capostipite della gloriosa dinastia degli ottomani, i turchi si videro costretti a dotarsi di una potente flotta per allargare i confini di un impero in costante crescita, per proteggere i convogli sulle rotte commerciali e i pellegrini musulmani sulla via dei luoghi santi dell’Islam. Da allora in avanti, nei cantieri navali di Karamursel, di Sinope, di Gallipoli e, soprattutto, della nuova capitale Istanbul, conquistata nel 1453, sono state varate alcune tra le più stupefacenti navi da guerra – a remi e a vela – che abbiano mai solcato il mar Mediterraneo. Una storia avvincente di risonanti vittorie, ma anche di disastrose sconfitte, raccontata come un romanzo d’avventura, nella quale s’intrecciano temi come la strategia militare, la storia di un impero vastissimo con le sue peculiari istituzioni, le vicende personali di sultani e di gran visir, di costruttori navali, di marinai determinati, di corsari indomiti e di rinnegati. Un libro ricco d’informazioni e di curiosità, basato su fonti sia turche che occidentali. Prefazione Contrammiraglio Paolo Bembo.
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Legione straniera. Storia di un’avventura
€18.00Stefano Di Marino
La Legione è l’Avventura. Da sempre. Il kepi bianco, i pastrani blu, i forti nel deserto, la possibilità di iniziare una nuova vita cancellando la vecchia. Scenari di fantasia che si sovrappongono a una realtà spesso violenta. Oggi il mito si rafforza trasformando quello che un tempo era visto come un corpo di avventurieri allo sbaraglio in una delle forze speciali più addestrate, meglio equipaggiate e operative in ogni angolo del mondo. Storie di genieri barbuti che marciano sugli Champs-Élysées sulle note di Le Boudin, di scontri nella giungla a Ði?n Biên Ph?, in Africa o in Messico. Vicende di uomini, di donne di malaffare, di odi e di amicizie. L’autore racconta la storia della Legione straniera dalle origini nel 1831 sino a oggi, passando dalle guerre in Nordafrica e Spagna ai conflitti in Guinea e Indocina. Seguiremo quindi le vicissitudini della Legione durante i due conflitti mondiali o nel corso delle pagine dedicate alla fine fine del colonialismo francese in Indocina e in Algeria. Conosceremo le armi di un tempo e quelle di oggi, i metodi di addestramento e le uniformi. Vedremo come la Legione è diventata uno dei reparti di punta dell’esercito francese e si è distinta nelle operazioni in Africa negli anni Sessanta sino alle campagne in Medio Oriente e in Kosovo. Una storia di uomini prima che di battaglie, con approfondimenti dedicati ad azioni rimaste nella leggenda come la battaglia di Camerone e il famoso salvataggio dei coloni francesi a Kolwezi negli anni Settanta. Completa il volume un capitolo sui più famosi film dedicati alla Legione.
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Luftwaffe. Le forze aeree tedesche nella Seconda Guerra Mondiale
€26.00La campagna di Polonia, di Norvegia, la battaglia d’Inghilterra, Stalingrado, gli spaventosi attacchi da 4000 metri di quota… La storia dell’aviazione tedesca, scritta a partire da dossier segreti come il registro dei voli dei differenti reparti e il libretto dei singoli piloti, oltre che dai ritrovati o ricostruiti piani strategici e tattici di ogni operazione, rivela numerosi aspetti della guerra nei cieli durante il secondo conflitto mondiale. Un quarto d’ora prima dell’inizio della Seconda guerra mondiale, la Luftwaffe compì il suo primo bombardamento. Obiettivo: il ponte della Vistola a Dirschau. Inizia così la storia di uno dei più importanti corpi militari che decisero le sorti dell’Europa attuale. Un saggio completo e dettagliato, che racconta accuratamente le operazioni militari, descrive con precisione le battaglie, fa emergere vividamente il valore e il coraggio dei piloti tedeschi e inglesi, permettendoci di entrare nel vivo di una delle più importanti guerre che il mondo abbia mai vissuto.
Brossura, 15,5 x 20,5 cm. pa + 16 pagine fuori testo con 26 foto b/n
Stampayto nel 2014 da Odoya
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M16. U.S. Colt Model 16. Fucile d’assalto
€14.00Gordon L. Rottman
L’M16 fu introdotto per la prima volta nel 1958 e fu rivoluzionario, al tempo, perché realizzato con materiali leggeri, tra cui alluminio speciale e plastica. Le Forze Speciali statunitensi e le truppe aeree lo adottarono per la prima volta nel 1962, e in seguito fu rilasciato alle unità dell’esercito e dei Marines in servizio in Vietnam. Il suo utilizzo si è diffuso nei decenni successivi e, al giorno d’oggi, sono stati prodotti oltre 10 milioni di M16 e varianti. Come risultato è tra le armi da combattimento di maggior successo della storia e più utilizzate al mondo. Ma, nonostante la sua innegabile fortuna, l’M16 non è privo di detrattori. Infatti, il “fucile nero”, come è noto, è uno dei fucili più controversi mai introdotti, con una lunga storia di difetti di progettazione, difficoltà di pulizia, problemi di robustezza e di affidabilità; difetti che hanno portato a infiniti perfezionamenti tecnici. Questo volume fornisce una storia tecnica dell’M16 e della lotta per perfezionarlo insieme a una valutazione del suo impatto sul campo di battaglia, che si basa su oltre un decennio di esperienza di combattimento con il fucile.
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Mancò la fortuna non il valore. Storia militare dei soldati italiani in Africa 1940-1943
€24.00Antonio Leggiero
Tra racconto e saggio storico, un resoconto suddiviso in tre ampie parti della lunga, drammatica e tragica campagna militare delle nostre forze armate in Africa dall’inizio delle ostilità della Seconda Guerra Mondiale, nel fatidico giugno 1940, fino a quando, nel 1943, l’ultimo soldato italiano abbandonò il suolo africano. La prima parte tratta l’avanzata in Nord Africa delle truppe dell’Asse e la frenetica, concitata e tumultuosa “fase del pendolo”, durante la quale gli eserciti in campo si avvicendarono in offensive e ripiegamenti sullo scacchiere dell’Africa Settentrionale. L’autore prosegue, per afferenza cronologica e quindi per omogeneità descrittiva, con la narrazione e la rievocazione delle disperate vicende del nostro impero in Africa Orientale. Nella seconda è descritto il lungo periodo di stasi e di blocco del fronte, sebbene denso di aspri combattimenti fra le nazioni, in attesa delle vicende risolutive della battaglia di El Alamein. La terza parte conclude la narrazione con l’epica, leggendaria e per noi tanto gloriosa, ma sfortunata, battaglia di El Alamein, descritta minuziosamente in tutti i suoi passaggi più significativi
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NYPD. Storia della polizia di New York
€20.00Jules Stewart
Il New York Police Department è il più famoso corpo di polizia americano, la spina dorsale di una metropoli dalla storia travagliata e in continuo mutamento. Il cinema, le serie tv e i fumetti hanno contribuito enormemente alla fama di questo corpo di polizia, si pensi anche solo ai moltissimi film in cui compaiono poliziotti e detective della Grande Mela. Una fama, però, non sempre positiva. Dalla sua formazione nel 1845, il NYPD ha occupato spesso le prime pagine dei giornali per scandali di corruzione, ingerenze politiche, violenze o abusi di potere, anche molto prima delle moderne proteste di Black Lives Matter contro la violenza razziale. Con il supporto di interviste, rapporti e articoli di giornale, Jules Stewart ricostruisce la storia della polizia sia attraverso i suoi protagonisti (come l’integerrimo Lewis-Joseph Valentine), sia attraverso le vicende e le visioni strategiche che si sono succedute nel corso degli anni. Dalle manovre di sindaci corrotti all’influenza di Tammany Hall, fino alla politica di “tolleranza zero” degli anni Novanta; dalle battaglie contro la mafia alle riforme epocali come l’arruolamento delle donne e delle persone di colore.
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Quando regnavano le legioni. L’impero romano all’epoca degli imperatori-soldato
€29.00Marco Daniele
Il libro tratteggia la storia di come, nel giro di quasi 150 anni, l’impero romano abbia cambiato il suo volto, passando attraverso guerre civili, disordini, invasioni barbariche e persecuzioni religiose per trasformarsi in una vera e propria monarchia. Per più di 100 anni, dalla morte di Commodo nel 192 d.C. alla vittoria finale di Costantino I sui suoi rivali nel 324 d.C., sono le legioni e i loro comandanti a dettar legge. Intere dinastie sorgono e si estinguono nel sangue, sotto lo sguardo impotente del Senato che non accetta di aver perso la propria centralità. Imperatori privi di cultura ma temprati dalla vita militare, e spesso di origine semi-barbarica, conquistano il potere con la forza delle armi e altrettanto violentemente lo perdono. Apre le danze Settimio Severo, militare di origine nordafricana che emerge vincitore dalla guerra civile successiva alla morte di Commodo. Con lui ha inizio la dinastia dei Severi, mezza africana e mezza siriana, destinata a dare alla storia alcuni degli imperatori più stravaganti, come il fratricida Caracalla e il transgender Eliogabalo, ma anche alcune delle donne più abili politicamente, come Giulia Mesa e le sue figlie, che esercitano il vero potere per quasi vent’anni. Con Costantino si chiude quest’epoca di cambiamenti. Con lui l’impero trova un nuovo, prezioso alleato: la Chiesa. E anche se dopo di lui non cesseranno né le guerre civili né le invasioni barbariche, l’impero romano sopravvivrà per altri mille anni nella forma in cui lui e i suoi predecessori l’avranno plasmato.
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Scudi di pietra – I castelli e l’arte della guerra tra Medioevo e Rinascimento
€18.00Cosa ci resta oggi dei castelli medievali e rinascimentali? «Poco più che mura di massi serrati, punteggiate da buchi, spesso inspiegabili. Ebbene la passione e la competenza di Riccardo Luisi riescono invece perfettamente a leggere quei vuoti oscuri: essi diventano del tutto naturalmente i punti di appoggio dei cardini, delle finestre mobili, dei cammini di ronda, degli sporti, dei soffitti e dei pavimenti, tutti in legno e per questo tutti distrutti. Rivediamo quegli scudi di pietra che si animano nella furia dello scontro e nel logorio degli assedii, ma anche nei brevi tempi di pace, nello scorrere della vita quotidiana.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 239 illustrato con cartine foto e disegni b/n
Stampato nel 2017 da Odoya
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Storia degli slavi – Dall’antichità alla Seconda Guerra Mondiale
€28.00La narrazione storica dei popoli slavi attraverso i secoli, i conflitti e i momenti di pace, i personaggi fondamentali e le curiosità, la crescita economica e i periodi di crisi, le divisioni e l’unità linguistica. L’opera di Kohn risponde a tutti i quesiti sul popolo slavo: dalla sua genesi ai movimenti migratori che l’hanno portato in Europa, arrivando fino alla sua formazione sociale. Una famiglia composta da gruppi spesso in contrasto fra loro a causa di fattori sociali, storici e religiosi, ma definita dalle affinità linguistiche. La patria europea degli Slavi si trovava probabilmente a nordest dei Carpazi e da lì, nei primi secoli dell’era cristiana, essi si diffusero verso oriente, occidente e meridione. Secondo la collocazione geografica e l’appartenenza linguistica, essi si suddivisero infatti in tre principali rami: Slavi occidentali (Polacchi, Cechi, Slovacchi, Sorabi Lusaziani o Vendi), Slavi orientali (Russi, Ucraini e Bielorussi) e Slavi meridionali (Sloveni, Croati, Serbi, Bulgari e Macedoni). Il libro è suddiviso in capitoli tematici sui singoli popoli, descritti dal punto di vista storico e sociale.
Brossura, 15 x 23 cm. pag. 598 illustrato con disegni e foto b/n
Stampato nel 2018 da Odoya
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Storia dei filibustieri
€22.00La Filibusta, associazione di corsari e pirati venuti da Francia, Inghilterra e Paesi Bassi e rifugiatisi sull’isola Tortuga – a nord di Haiti – per allearsi contro gli spagnoli, operò nel golfo del Messico nella seconda metà del Seicento, devastando insieme ai bucanieri che operavano nell’entroterra le coste del mar dei Caraibi. Wagner, nel Vascello fantasma, riproduce il canto del mare: il canto di un’epoca in cui gli uomini consideravano estremamente avventuroso solcare, con una chiglia solitaria, gli oceani sterminati, territorio di dominio di balene e squali. La sinfonia ha il fascino che ci trasmette questo libro: l’ira e l’assalto furioso dei venti e delle onde, la lotta con gli abissi gorgoglianti, il crescendo della tempesta, l’agitarsi delle acque e il furore dell’uragano. Ma anche la placida serenità del mare che si dilata all’orizzonte verso spazi infiniti. Sternbeck ci fa rivivere il vagabondaggio inquieto di uomini straordinari, gli alti e bassi delle loro avventure. Nel gioco delle onde si sentono i desideri, l’aspirazione alla libertà, i giuramenti, le delusioni, le speranze; e nella collera dei venti e dei marosi si intuiscono nuove cadute. Un racconto in chiaroscuro dove si mischiano angosciose chiamate di marinai, tonanti ordini dei comandanti, acute strida di gabbiani!. Storie di pirati eccellenti, uomini d’arme e d’avventura – da Francesco Nau detto l’Olonese a Henry Morgan e Capitano Kidd – che liberano al vento il Jolly Roger e impavidi sfidano la morte.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 399 illustrato b/n
Stampato nel 2017 da Odoya
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Storia dei mercenari
€18.00Associata fin dai tempi antichi alla pratica della guerra, quella del mercenario è forse “la seconda professione più antica al mondo”. Un mercenario è un soldato di fortuna che combatte per una causa straniera, alla quale la sua lealtà non sempre è condizionata dalla somma di denaro riservatagli. La sua storia è la storia stessa della guerra. Anthony Mockler ne ripercorre l’evoluzione dai tempi di Senofonte all’Iraq, passando per l’Impero Romano e il Medioevo feudale, con la nascita delle Libere Compagnie, fino ad arrivare ai condottieri del Rinascimento e alle ultime guardie svizzere cadute per la difesa delle Tuileries. Nel XX secolo, con la nascita delle legioni straniere, l’impiego dei mercenari fu complementare ma pressoché continuo. I conflitti di decolonizzazione in Africa, e in particolare in Congo, ne videro poi la recrudescenza. L’opinione pubblica li identifica come gli ultimi alfieri del colonialismo. Scrittori e produttori cinematografici li usano abbondantemente, quasi si trattasse dei soli Don Chisciotte superstiti. Mockler esprime un giudizio più equilibrato: fintanto che la guerra non sarà abolita, i mercenari continueranno a esistere. Nel XXI secolo, con la proliferazione delle società militari private, i mercenari hanno conosciuto infatti una nuova mutazione. Introduzione e postfazione di Marco Guidi.
Brossura 15,2 x 20,7 pag.327 molto illustrato in b/n
Stampato nel 2012 da Odoya
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Storia dei samurai – Cronache dal periodo degli Stati combattenti
€22.00Un racconto degli eventi politici e militari che segnarono la storia del Giappone nel XVI secolo; un lasso di tempo che rappresenta la parte conclusiva del Sengoku jidai, il periodo degli Stati combattenti, caratterizzato da un forte decentramento politico e da un’elevata bellicosità tra i vari clan che si dividevano le province del Sol Levante. Un’epoca durante la quale decine di famiglie di samurai si affrontarono animate dal grande sogno di unificare il paese sotto il controllo di un unico padrone. Nella prima parte del libro, l’autore prende in esame le principali istituzioni politiche, la situazione sociale ed economica, il contatto con gli europei e il rapporto con la religione cristiana. Il volume entra poi nel cuore della trattazione raccontando la vita e le gesta dei più famosi daimyo e samurai, la loro etica, le tecniche di combattimento e soprattutto come si faceva guerra nel Giappone feudale. In queste pagine si susseguono i nomi romantici di grandi guerrieri come Imagawa Yoshimoto, Oda Nobunaga, Takeda Shingen e Toyotomi Hideyoshi che – insieme ad altri – si alternarono in sanguinosissime battaglie quali Okehazama, Nagashino, Sekigahara, Tennoji e tante altre. Alla fine solo uno riuscì a portare a termine la missione assegnata dal destino: Tokugawa Ieyasu, di cui seguiremo le gesta dai primi timidi tentativi per imporre il potere fino alla sua divinizzazione.
Brossura, 15,3 x 20,7 cm. pag. 366 con numerose illustrazioni b/n
Stampato nel 2018 da Odoya
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Storia dei Vichinghi
€18.00Draghi o serpenti sarebbero comparsi sul mare all’orizzonte: gli europei che nel IX secolo vivevano lungo un qualsiasi litorale condividevano un incubo. Non mostri marini ma le prue scolpite nel legno di navi a remi, i fianchi protetti da file di scudi, cariche di feroci marinai guerrieri. I vichinghi. Giganti biondi venuti dall’estremo nord del continente, armati di spade e asce, guerrieri figli di Odino, giunti per saccheggiare e seminare morte e distruzione senza risparmiare nessuno. Costruttori di navi insuperabili, commercianti scaltri e indomiti esploratori, i vichinghi seppero spingersi fino ai confini del mondo conosciuto, arrivando a toccare le coste nordamericane, i potenti califfati del Medio Oriente e i territori abitati dalle genti slave. Un libro scritto “dalla parte dei vichinghi” nel quale Logan ci racconta la storia di un popolo dalla grande ricchezza culturale, capace di straordinarie invenzioni e dai costumi sociali eroici e bizzarri; capaci di lasciare un’eredità importante nella cultura europea.
Brossura 23 x 15 cm. pag. 256
Stampato da Odoya
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Storia del servizio segreto britannico dalle origini alla Guerra fredda
€22.00Richard Deacon
Un quadro esaustivo dello sviluppo e dell’organizzazione dei servizi di spionaggio e controspionaggio del Regno Unito, dai tempi di Enrico VII agli anni Settanta. Deacon descrive le figure delle grandi spie raccontate attraverso emozionanti episodi e avventurose vicende: si passa dall’agente girovago (e appassionante scrittore) Daniel Defoe a Sir Charles Hanbury Williams, che passò una notte con l’allora granduchessa Caterina di Russia a decifrare un inquietante messaggio proveniente da Costantinopoli! Si parla di sir Francis Walsingham, che si rovinò finanziariamente per stipendiare le sue spie, e di Oliver Cromwell che per primo valorizzò l’Intelligence negli anni del suo Protettorato. Una lunga carrellata di eroi di tutti i tempi lasciati nell’ombra fino alla creazione dell’mi5 e al ruolo dei servizi segreti nella Prima e Seconda guerra mondiale. Il trionfo sull’Invincibile Armada, l’uso della magia e dell’alchimia nella creazione di codici segreti, l’ambigua figura del cavaliere d’Éon, e ancora le tattiche di contrasto al movimento indipendentista irlandese, la tragica morte di Lord Kitchener che poteva essere evitata, il mistero del corpo senza testa dell’”uomo rana”, il ruolo delle donne nella lotta al nazismo e lo scandalo delle “spie di Cambridge” che lavoravano per i sovietici… Il racconto avvincente dello spionaggio e controspionaggio britannici. Vittorie e sconfitte che si muovono parallele rispetto alla storia che conosciamo. La rivelazione di una ricostruzione originale e personale.
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Storia dell’Esercito Italiano 1861 – 1940
€20.00Questa storia dell’esercito italiano prende in esame il ruolo e le vicende delle nostre forze armate dalla nascita del Regno d’Italia nel 1861 fino alla Seconda guerra mondiale. Molti aspetti della storia italiana del XIX e XX secolo vengono qui esaminati da un punto di vista meno tradizionale, al fine di comprendere perché un popolo privo per ragioni storiche di una consolidata organizzazione militare unitaria sia stato periodicamente gettato in guerra dai suoi governi. John Whittam si aggiunge alla schiera di storici inglesi che si sono dedicati allo studio delle cose italiane, offrendoci un resoconto delle relazioni fra civili e militari in Italia che è allo stesso tempo una sintesi e un affresco generale di un aspetto importante della storia del nostro paese. Il volume, suddiviso in quattro parti, esamina la costituzione dell’esercito attorno al nocciolo dell’Armata sarda; il suo consolidamento e i suoi impieghi in tutta la penisola; la crisi dell’ultimo decennio del XIX secolo, la guerra di Libia nel quadro dell’Italia giolittiana e la Prima Guerra Mondiale. La quarta e ultima parte, infine, si concentra sul periodo fra le due guerre mondiali affrontando il problema del fascismo e di come esso condizionò l’esercito, la conquista dell’Etiopia e la guerra di Spagna, fino all’entrata in guerra al fianco di Hitler, momento decisivo per capire la cosiddetta politica della guerra e la crisi che portò all’8 settembre 1943.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 309 con circa 80 illustrazioni
Stampato nel 2014 da Odoya
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Storia dell’esercito romano
€18.00L’esercito romano, complessa “macchina” bellica dall’alto livello di specializzazione, faceva della disciplina e dell’addestramento rigoroso le sue armi migliori. Se la legione costituiva l’ossatura dell’esercito, le truppe ausiliarie ne rappresentavano il punto di forza. Con approccio scientifico e spirito divulgativo, Livio Zerbini dà alla luce un nuovo, moderno testo su uno degli eserciti più antichi e leggendari della storia, accompagnandoci in un percorso di scoperta volto a sfatare i tanti luoghi comuni associati alle caratteristiche e funzioni di queste milizie. Spesso si parla dell’esercito romano come di un organismo uniforme e immutabile, mentre Zerbini ce lo presenta soggetto a continue trasformazioni e innovazioni, tanto nella strategia e tecnica militare quanto nell’equipaggiamento e nella tipologia delle armi. Scopriamo così come la grande abilità bellica dei Romani sia da attribuire proprio a questo sapersi adattare con elasticità alle caratteristiche del nemico e alle peculiarità dei territori in cui si trovavano a combattere, nonché alla capacità di far tesoro delle sconfitte subite e degli errori compiuti. Dalla strategia espansiva dell’età repubblicana a quella difensiva dell’età imperiale, basata sulla costruzione di limes e castra, seguiamo gli sviluppi di un esercito meno imponente di quanto comunemente si pensi.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 272 illlustrato con foto e disegni b/n
Stampato nel 2014 da Odoya
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Storia della guerra a cavallo – Dall’apogeo alla fine della cavalleria
€25.00Un’appassionante carrellata attraverso le diverse epoche storiche sull’utilizzo, il ruolo strategico, l’addestramento e l’impiego in battaglia della cavalleria. Una storia lunga cinquemila anni: dagli antichi Romani al selvaggio West, dagli eserciti mercenari alla Russia degli zar. Il cavallo ha assicurato, in epoche preistoriche, la sopravvivenza, lo sviluppo e, infine, l’egemonia nelle steppe eurasiatiche degli allevatori di equini; il cavallo da guerra intervenne prepotentemente, in ragione della sua forza e della sua rapidità, nelle vicende storiche sia delle grandi civiltà originarie dell’Asia e del Medio Oriente, sia delle civiltà classiche europee. In seguito, l’impiego bellico del cavallo venne a far parte della vita di tutte le popolazioni del continente eurasiatico, contribuendo a determinare per secoli gli assetti militari, sociali ed economici fino alle epoche più recenti.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 256 con alcune illustrazioni b/n
Stampato nel 2014 da Odoya
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Storia della guerriglia – Tattica e strategia della guerra senza fronti
€20.00La guerriglia, considerata un’azione sussidiaria della guerra regolare dagli storici d’arte militare, ha assunto durante la Guerra Fredda un’importanza nuova, diventando la forma di combattimento in cui si sono scaricate le tensioni fra Oriente e Occidente. Hahlweg si propone di presentare la guerriglia nella sua realtà e nella totalità dei suoi aspetti; ne traccia il quadro storico dal XVIII secolo alla guerra del Vietnam, descrivendone l’evoluzione, i modi e i risultati nei suoi rapporti con la guerra vera e propria, con la politica, la società, l’economia, la tecnica. Ne risulta una “analisi spettroscopica” di una delle più peculiari espressioni del nostro tempo e di uno degli strumenti più importanti della politica mondiale. Prefazione e Postfazione di Marco Guidi.
Brossura, 15,4 x 21 cm. pag. 352 con varie illustrazioni b/n
Stampato nel 2019 da Odoya
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Storia delle armi da fuoco – Dalle origini al Novecento
€16.00Dalla notte dei tempi l’uomo ha lottato con le belve e con i suoi simili adottando armi sempre più raffinate e devastanti: un lungo e variegato processo in cui l’utilizzo delle armi da fuoco ha costituito un passaggio fondamentale e rivoluzionario. Dalle origini fino a oggi le armi da fuoco rappresentano gli strumenti di morte e difesa preferiti dall’uomo, permettendogli di evitare lo scontro cruento e il corpo a corpo. L’autore, attraverso un’attenta e dettagliata ricerca archivistica, descrive l’evoluzione di questi strumenti nei secoli e non trascura di riportare alla luce il ruolo avuto dagli italiani nell’invenzione di alcune tipologie di armi. Da quando compare la polvere da sparo inevitabilmente cambiano le battaglie, la strategia e l’addestramento militare. L’evoluzione di pistole e fucili cammina di pari passo con la civiltà, e lo splendore dei popoli con spietate battaglie e uccisioni di massa. Dal “fuoco greco” e i primi archibugi fino alla celeberrima colt dei film western, lo sviluppo di macchine termobalistiche sempre più raffinate accompagna le tappe della storia umana, venendo a definire i contorni di una storia alternativa e feroce. Completa il volume un’Appendice con le più importanti fabbriche di armi da fuoco di sempre.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 220 con numerose illustrazioni b/n
Stampato nel 2017 da Odoya
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Storia delle battaglie sul mare
€24.00Un saggio che si propone di raccontare le dieci battaglie sul mare più decisive della storia, soffermandosi su ogni evento bellico ma inquadrandolo in un più ampio contesto strategico e tecnico. Si parte dalle battaglie combattute dalle navi a remi e a vela. A Salamina (480 a.C), Azio (31 a.C.) e Lepanto (1571) protagoniste sono navi a remi evolutesi in oltre due millenni, dalla bireme alla galea. Lepanto vede tuttavia affermarsi per la prima volta il ruolo della polvere da sparo: innovazione che segnerà le battaglie navali fondamentali di tre secoli, da quella combattuta nel canale della Manica (1588) sino a Trafalgar (1805). La fase successiva è caratterizzata da una più marcata influenza dell’evoluzione tecnologica: lo scontro di Hampton Roads (1862) segna una rivoluzione, con il duello tra navi spinte da macchine a vapore, armate con cannoni ospitati in torri rotanti e protette da spesse corazze di ferro. La battaglia dello Yalu (1894), un evento in apparenza secondario, domina le menti degli esperti navali, e segna l’ascesa del Giappone; allo Jutland (1916), le grandi corazzate, in rapida evoluzione, diventano le dominatrici del mare: possono colpire a lunga distanza e rimanere difese, pur rivelandosi vulnerabili a torpediniere e sommergibili. A Midway (1942) si aggiunge la minaccia portata dagli aerei imbarcati sulle portaerei, nuove regine delle flotte. Infine, alle Falkland (1982) gli scontri sono segnati dalle dotazioni hi-tech, come jet a decollo verticale.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 472 illustrato
Stampato nel 2014 da Odoya
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Storia delle crociate
€32.00All’appello che nel 1095 Urbano II rivolse da Piacenza agli italiani e da Clermont ai francesi, risposero entusiasti principi, vassalli, scudieri e ribaldi. Salvare la cristianità dalla più barbara e fanatica ondata musulmana, riportare i cristiani d’Oriente alla fratellanza con i cristiani d’Occidente, ricreare un unico ovile sotto un unico pastore: questo era il programma bandito da Gregorio VII e in seguito dal suo successore Urbano II. La società europea si stava organizzando attorno a Roma papale, erede e continuatrice di Roma imperiale. Un nome, Gerusalemme, rappresentava per tutti il simbolo del grande programma. La liberazione del Santo Sepolcro significava la sintesi di tutta una fede, di una vita di dedizione e abnegazione. Nel corso dei decenni, con le loro passioni, gli egoismi e le cupidigie, papi e principi corruppero questi ideali di rinnovamento creando al contempo la storia dell’Europa medievale e moderna. Ma le Crociate non furono soltanto un episodio di fanatismo sterile e di avidità grossolana: esse rappresentarono anche la realizzazione di alti pensieri e nobili sentimenti vissuti, oltre che dalle aristocrazie feudali o sacerdotali, da popoli interi. Letteratura, arte ed economia in Europa portarono e portano tuttora l’impronta dei sacrifici fatti in nome di Gerusalemme, del Sepolcro di Cristo.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 880
Stampato nel 2015 da Odoya
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Storia delle pistole e dei revolver. Dalle origini agli anni Ottanta
€24.00Frederick Myatt
Frederick Myatt narra non solo la storia della trasformazione estetica e ingegneristica di queste armi, ma come questa si sia mossa di pari passo a guerre, invasioni, attentati; ci descrive nel dettaglio il loro funzionamento e la loro evoluzione nel tempo, le modifiche apportate dai più famosi armaioli, passati alla storia per i loro brevetti innovativi che permisero di arrivare alle pistole come le conosciamo oggi. Pistole e revolver sono qui divisi in sezioni con uno sviluppo cronologico, da quelli a pietra focaia alle pistole automatiche, a cui si aggiunge una parte sulle armi più particolari e curiose appartenute a duellanti, viaggiatori, avventurieri e delinquenti.