Storia dei mercenari

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Associata fin dai tempi antichi alla pratica della guerra, quella
del mercenario è forse “la seconda professione più antica al mondo”. Un
mercenario è un soldato di fortuna che combatte per una causa straniera, alla
quale la sua lealtà non sempre è condizionata dalla somma di denaro
riservatagli. La sua storia è la storia stessa della guerra. Anthony Mockler ne
ripercorre l’evoluzione dai tempi di Senofonte all’Iraq, passando per l’Impero
Romano e il Medioevo feudale, con la nascita delle Libere Compagnie, fino ad
arrivare ai condottieri del Rinascimento e alle ultime guardie svizzere cadute
per la difesa delle Tuileries. Nel XX secolo, con la nascita delle legioni
straniere, l’impiego dei mercenari fu complementare ma pressoché continuo. I
conflitti di decolonizzazione in Africa, e in particolare in Congo, ne videro
poi la recrudescenza. L’opinione pubblica li identifica come gli ultimi alfieri
del colonialismo. Scrittori e produttori cinematografici li usano
abbondantemente, quasi si trattasse dei soli Don Chisciotte superstiti. Mockler
esprime un giudizio più equilibrato: fintanto che la guerra non sarà abolita, i
mercenari continueranno a esistere. Nel XXI secolo, con la proliferazione delle
società militari private, i mercenari hanno conosciuto infatti una nuova
mutazione. Introduzione e postfazione di Marco Guidi.

Brossura 15,2 x
20,7 pag.327 molto illustrato in b/n

Stampato nel 2012 da Odoya

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Antony Mockler

Associata fin dai tempi antichi alla pratica della guerra, quella del mercenario è forse “la seconda professione più antica al mondo”. Un mercenario è un soldato di fortuna che combatte per una causa straniera, alla quale la sua lealtà non sempre è condizionata dalla somma di denaro riservatagli. La sua storia è la storia stessa della guerra. Anthony Mockler ne ripercorre l’evoluzione dai tempi di Senofonte all’Iraq, passando per l’Impero Romano e il Medioevo feudale, con la nascita delle Libere Compagnie, fino ad arrivare ai condottieri del Rinascimento e alle ultime guardie svizzere cadute per la difesa delle Tuileries. Nel XX secolo, con la nascita delle legioni straniere, l’impiego dei mercenari fu complementare ma pressoché continuo. I conflitti di decolonizzazione in Africa, e in particolare in Congo, ne videro poi la recrudescenza. L’opinione pubblica li identifica come gli ultimi alfieri del colonialismo. Scrittori e produttori cinematografici li usano abbondantemente, quasi si trattasse dei soli Don Chisciotte superstiti. Mockler esprime un giudizio più equilibrato: fintanto che la guerra non sarà abolita, i mercenari continueranno a esistere. Nel XXI secolo, con la proliferazione delle società militari private, i mercenari hanno conosciuto infatti una nuova mutazione. Introduzione e postfazione di Marco Guidi.

Brossura 15,2 x 20,7 pag.327 molto illustrato in b/n

Stampato nel 2012 da Odoya

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