A History of the Mediterranean Air War1940-1945 Vol. 2 – North African Desert February 1942 – March 1943

Mediterraneo

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    A History of the Mediterranean Air War1940-1945 Vol. 2 – North African Desert February 1942 – March 1943

    65.00

    Questo poderoso volume è il risultato della rielaborazione di un precedente lavoro dell’Autore. “Fighters over the Desert”. In effetti è un volume completamente nuovo, una fonte inesauribile di informazioni, andando ad analizzare anche le operazioni degli altri tipi di aeromobili come bombardieri, velivoli da ricognizione e anche unità marittime che, nella versione originale del testo non venivano presi in considerazione. Inoltre l’intenzione è di estendere il periodo di riferimento geografico, oltre all’importantissimo settore strategico dell’Africa Settentrionale e del Mediterraneo, per includere le operazioni successive in Sicilia, Italia, l’area dell’ Egeo, i Balcani e l’Europa meridionale. Questo lavoro rappresenta il secondo volume di una serie che si occuperà dell’intero teatro operativo meridionale, analizzato per periodo storico e contesto geografico. Inoltre, questi volumi potranno essere collegati cronologicamente con altri lavori degli Autori che prendono in esame il settore dell’Estremo oriente e la guerra in Europa nella sua interezza. Le operazioni sui principali fronti di battaglia sono trattati su base giornaliera, tuttavia, per consentire una visione più chiara ed ampia, alcuni capitoli trattano argomenti specifici come i bombardamenti notturni, la difesa dele basi aeree e le attività di cooperazione navale. Il volume fa largo uso di mappe e tabelle oltre ad un numero considerevole di fotografie integrate nel testo. A lungo atteso da molti, la presente pubblicazione può essere considerata il lavoro definitivo inerente la guerra aerea nel settore africano.

    Rilegato, 18 x 24 cm. pag. 736 con alcune centinaia di illustrazioni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Grub Street

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    Agenti dell’Impero – Cavalieri, corsari, gesuiti e spie nel Mediterraneo del Cinquecento

    39.90

    Nella seconda metà del Cinquecento, la maggior parte degli stati cristiani dell’Europa occidentale era sulla difensiva, arroccata contro la superpotenza musulmana: l’impero dei sultani ottomani. Era in atto un violento conflitto, che si traduceva nelle azioni lampo dei corsari e nelle guerre su più larga scala, ma esistevano anche molte forme di interazione pacifica a cavallo dei confini fluidi tra i due blocchi di potere. Agenti dell’Impero descrive i destini di una famiglia veneto-albanese, i cui membri erano fino a oggi pressoché ignoti, sullo sfondo del Mediterraneo e del suo entroterra europeo. Tra loro ci sono un arcivescovo dei Balcani, il capitano dell’ammiraglia pontificia a Lepanto, l’eminenza grigia dietro al trono nella provincia ottomana di Moldavia e un dragomanno presso l’ambasciata veneziana a Istanbul. Attraverso le biografi e di tre generazioni di avventurieri, Noel Malcolm getta una luce davvero inattesa sui rapporti tra Venezia, Roma e l’Impero Ottomano, affrontando temi come lo spionaggio, la diplomazia, il commercio di granaglie, la tratta degli schiavi e le rivolte antiottomane. Descrive le strategie contraddittorie delle potenze cristiane e i piani piuttosto ambiziosi di sultani e visir. Agenti dell’Impero è un libro che si dipana con le affascinanti movenze di un romanzo e che, senza mai scostarsi dalla centralità delle fonti, offre una rigorosa ricostruzione dei rapporti di forza e delle relazioni tra mondo cristiano e ottomano.

    Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 578 con vari inserti con mappe e illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2016 da Hoepli

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    Azione notturna al largo di Capo Matapan. La fatale sconfitta della flotta italiana nel mediterraneo

    15.00

    Stanley W. C. Pack

    Imbarcato sulla portaerei inglese Formidable, l’autore di questo libro partecipò personalmente alla battaglia di Capo Matapan, avvenuta alle porte del Mar Egeo nella notte tra il 28 e il 29 marzo 1941, in cui si affrontarono a colpi di cannone e lanci di siluri la Mediterranean Fleet britannica, comandata dall’ammiraglio Cunningham, e la Regia Marina italiana, guidata da Angelo Iachino. Arricchendo la narrazione con testimonianze e documenti di prima mano, l’autore descrive nel dettaglio l’impresa marittima più discussa della guerra – rivelatasi fatale per la forza navale italiana –, che vide impegnate per la prima volta navi dotate di radar e che rappresentò la prima azione vincente di una portaerei.

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    Bombe siluri e sparvieri. In guerra con gli S.79. Mediterraneo ed Egeo (1940-1942)

    18.00

    Marco Mattioli

    Le coraggiose gesta e le rischiose missioni di guerra degli equipaggi dei Savoia-Marchetti S.79 Sparvieri sul nord Africa francese, sull’isola-fortezza di Malta e le azioni temerarie degli S.79 aerosiluranti contro la Mediterranean Fleet, sulle infuocate acque del Mediterraneo orientale, tra il Levante, le isole di Cipro e di Creta, la base navale di Alessandria d’Egitto e le piazzaforti di Tobruk e Marsa Matruh

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    Genovesi e Catalani: guerra sul mare

    13.50

    Nel 1466 la flotta navale genovese, capitanata da Lazzaro Doria, salpava dal porto di Noli alla volta di Barcellona, sua storica nemica. La battaglia navale che ne conseguì, e che vide antagoniste le due flotte, viene raccontata nei minimi dettagli dal notaio Antonio Gallo, una delle personalità più eminenti della Genova del Quattrocento. Egli, testimone oculare degli eventi nelle acque del Mediterraneo, scrisse il proprio resoconto affinché l’annalista della Repubblica genovese Gottifredo d’Albaro, lo inserisse nei suoi Annali. Tuttavia gli Annali di Gottifredo andarono perduti ed è anche per questo fatto che il testo di Gallo assume un valore importante, perché rappresenta l’unica fonte diretta della spedizione genovese.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 120

    Stampato nel 2007 da Fratelli Frilli

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    Geopolitica e strategia. L’Italia nel Mediterraneo allargato

    23.00

    AA.VV.

    Il Libro analizza il ruolo dell’Italia nel contesto geografico e politico del bacino del Mediterraneo allargato al Grande Medioriente, ponendo l’attenzione su alcuni eventi conflittuali che da qualche tempo si susseguono con insolita rapidità. Per fare questo, gli otto Autori hanno deciso di chiamare in causa la teoria geopolitica, le relazioni internazionali e il ruolo dell’Alleanza Atlantica così come espresso nei concetti strategici che la Nato ha elaborato nel tempo. Lasciarsi condurre lungo il solco di tali paradigmi consente di sistematizzare logicamente i fatti, proiettando anche lo sguardo sui possibili sviluppi futuri. Una questione fondamentale per un Paese come l’Italia, al centro di condizionamenti e opportunità, in un futuro ricco di incognite, mentre in gioco sono sicurezza, benessere e prosperità.

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    Gli Etruschi e il mare

    17.00

    «Il mare è uno spazio che unisce e divide allo stesso tempo». Questa frase di Michel Gras, uno dei più grandi esperti della realtà mediterranea in età arcaica, illustra come il mare interno sia divenuto veicolo e percorso di collegamento che ha consentito la circolazione di uomini, mezzi ed idee, ed in questo contesto gli Etruschi seppero estendere la loro area di ingerenza a tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Questo volume analizza la potenza navale etrusca, la dislocazione dei porti, le rotte e le caratteristiche delle principali merci di scambio e, in appendice, i reperti archeologici subacquei.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 176

    Stampato da Ananke

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    Il blocco di Malta e l’esigenza C.3. Nel contesto della guerra in Mediterraneo Gennaio – Agosto 1942

    44.00

    Francesco Mattesini

    Negli anni precedenti l’inizio della Seconda guerra mondiale l’importanza strategica di Malta era stata considerata dalle Regie Forze Armate italiane, e la sua conquista era ritenuta necessaria nel caso di un conflitto con la coalizione franco-britannica. Ma nessuno studio fu realizzato per un’invasione dell’isola da affidare alla Regia Marina.  Nell’estate del 1941 i britannici con aerei e sommergibili che partivano da Malta causarono pesanti perdite ai convogli italiani. Il nuovo Capo del Comando Supremo, generale Ugo Cavallero, rispolverò quindi il progetto di sbarco. E in ottobre il generale Mario Roatta – Capo di Stato Maggiore dell’Esercito – fu ufficialmente incaricato di approntare i piani per l’invasione di Malta, denominando il progetto Operazione “C.3”. Da questo momento i piani di sbarco, alla cui stesura contribuirono anche i tedeschi  furono sempre più perfezionati, fino a stabilire che l’operazione “C.3” (“Hercules” per i tedeschi), a cui dovevano partecipare quattro divisioni da sbarco e tre di paracadutisti e truppe aviotrasportate, con l’appoggio di tutte le forze aeree italiane e tedesche e di tutta la Marina italiana, si sarebbe dovuta realizzare per la fine del mese di giugno. Fu poi spostata al mese di agosto per la necessità di impiegarne parte delle forze in appoggio all’offensiva del generale Erwin Rommel contro Tobruk e per l’avanzata in Egitto.

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    Il convoglio non deve passare – La Battaglia Aeronavale di Mezzagosto 1942 contro “Podestal

    24.00

    L’isola di Malta, fondamentale base navale inglese nel Mediterraneo, ebbe un’importanza decisiva durante la campagna in Africa settentrionale e in generale per le sorti del conflitto. Importante ricostruzione dell’operazione Pedestal: la spedizione del convoglio inglese inviato nell’agosto ’42 a salvare la base, e il durissimo scontro con i sommergibili e i Mas italiani appoggiati dall’aviazione. Documentata ricerca basata su fonti alleate e dell’Asse.

    Brossura, 17 x 24 cm. 340 pag. illustrazioni in b/n

    Stampato nel 2012 da Sarasota

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    Il mare degli antichi

    26.00

    La civiltà greca e romana è nata e fiorita attorno al mare, e non èpensabile senza i suoi traffici marittimi e senza le sue flotte daguerra. Sebbene ciò sia del tutto ovvio, la marineria antica è statalungamente considerata, da parte degli storici e studiosidell’Antichità, una cosa da tecnici, da lasciare a una ristrettacerchia di specialisti, e che di rado si è cercato di integrare in unapiù ampia visione del mondo e della cultura antica. Il rinnovatointeresse per l’argomento, stimolato anche dai successidell’archeologia subacquea, ha prodotto una fioritura di studi, e hamesso a disposizione del lettore italiano alcune opere straniere, anchepregevoli ma non del tutto soddisfacenti per il pubblico interessato auna visione globale della vita antica, un pubblico oggi sempre piùnumeroso. Questo libro vuole essere un tentativo in questa direzione, ecostituisce nello stesso tempo la prima opera italiana di ampio respirosu un tema di cosi grande importanza e interesse.

    Cartonato con sovracopertina 14,5 x 21,5 cm. pag. 512

    Stampato nel 1996 da Dedalo

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    Il Mediterraneo nella cartografia ottomana

    35.00

    Prima opera dedicata alla cartografia islamica del Mediterraneo studiata nel suo complesso, anche se si possono trovare numerose edizioni del Kitab-i Bahriyye, dell’ammiraglio Piri Reis, libro, di derivazione dagli isolari italiani, rivolto, nella prima versione, all’uomo di mare e successivamente al collezionista e bibliofilo.L’analisi qui proposta va dalla Geografia di Tolomeo, le mappe di Ibn Idrisi e le carte medioevali esistenti sino all’opera di Piri Reis e dei suoi successori, quali Nasuh Matrakçi, Seyyid Nuh, Katib Celebi, e i cosiddetti atlanti di Humayyun e ‘Ali Macar. Ampio spazio è stato dedicato alle descrizioni delle mappe di Piri reis: coste, porti, isole dell’Italia, Francia, Spagna, paesi del Maghreb, Egitto, Grecia, Turchia e isole principali del Mediterraneo.

    Cartonato con sovracopertina 21,5 x 30 cm. pag. 112 illustrate con riproduzioni a colori

    Stampato nel 2010 da Capone Editore

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    Il Mediterraneo quale elemento del potere marittimo

    15.00

    Il volume riporta gli atti di un ambizioso convegno sul Mediterraneo quale elemento del “Potere Marittimo”. L’esame, è l’evoluzione del potere marittimo nei secoli, in quello che i Romani chiamarono “Mare Nostrum” e ripercorre la storia della nostra civiltà in chiave marittima, dalle origini ai giorni nostri. L’aera geopolitica a cui lo studio fa riferimento e che include anche il Mar Rosso, il Golfo Persico, ed il Corno d’Africa, è infatti un’area nella quale l’instabilità politica, le riserve energetiche e gli interessi internazionali, convergono per farne una delle più sensibili del pianeta.

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 367 illustrato con alcune foto b/n e cartine

    Alcune parti del libro sono in lingua inglese e francese in quanto atti di un convegno

    Stampato nel 1998 da Ufficio Storico della Marina Militare

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    La battaglia del Mediterraneo (1940-1945)

    18.00

    Per tre anni le forze contrapposte dell’Asse e degli Alleati hanno combattuto duramente la battaglia per il Mediterraneo: da un lato la Marina italiana, impegnata a garantire la corrente dei rifornimenti alle truppe combattenti sulla sponda africana, e dall’altra la Marina britannica, decisa a interromperla e mantenere aperta l’antica via imperiale, sostenendone il caposaldo tradizionale: la base di Malta. Nessun autore ha mai messo in evidenza, prima di Macintyre, quanto le varie battaglie e campagne militari per il controllo del Mediterraneo e delle rotte seguite dal traffico dei rifornimenti abbiano avuto importanza determinante ai fini della vittoria o della sconfitta degli eserciti contrapposti. Questo libro sottolinea come tale premessa della vittoria fu stabilita attraverso anni di aspra lotta combattuta dentro, sopra e sotto le acque. Una lotta nella quale i britannici, che in partenza ebbero tutti gli svantaggi derivanti dal fatto di aver trascurato in tempo di pace l’aviazione navale sia imbarcata sia con base a terra, e di dover fronteggiare forze italiane e tedesche più poderose delle proprie, conseguirono il successo chiudendo le linee marittime fra l’Italia e l’Africa settentrionale. Prefazione di Aldo Cocchia.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 302 con circa 97 foto b/n e alcune cartine

    Stampato nel 2014 da Odoya

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    La battaglia di Creta

    15.00

    Creta, maggio 1941: le forze britanniche, venute in aiuto all’esercito ellenico e costrette dalle truppe dell’Asse a ritirarsi dalla Grecia continentale, furono trasferite in parte nell’isola di Creta, importante per la sua posizione strategica nel Mediterraneo orientale, ma dopo violenti combattimenti contro unità di paracadutisti e aereotrasportate della Wermacht furono costrette a reimbarcarsi. Fu una nuova pesante sconfitta per l’inghilterra che dovette operare in netta inferiorità di uomini e di mezzi e senza il dominio dei cieli. La battaglia si concluse dopo 2 settimane e le perdite furono pesanti da entrambe le parti.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 158 + 24 pagine furi testo foto con 49 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Mursia

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    La Grande Guerra nel Mediterraneo Vol. I 1914-1916

    35.00

    La Grande Guerra nel Mediterraneo è il primo lavoro di Paul Halpern ad essere presentato al lettore italiano. Fra il 1914 e il 1918 nel relativamente piccolo spazio mediterraneo si affrontarono le Marine inglese, francese, italiana, russa, da una parte, alle quali poi si aggiunsero quella giapponese e americana, e tedesca, austro-ungarica e turca, dall’altra. A quel mosaico di settori, campagne e operazioni, apparentemente slegati l’uno dall’altro, è corrisposta nella storiografi a navale una grandissima quantità di studi, narrazioni e memorie, spesso assai valide, ma altrettanto scollegate, non sorrette da quella visione d’insieme che Halpern riesce, invece, per la prima volta a dare del teatro mediterraneo, partendo da un’imponente opera di ricerca incrociata in tutti gli archivi, mai prima svolta. Ciò consente al lettore, da un lato, di farsi un’idea più precisa sull’importanza del Mediterraneo nel quadro della guerra marittima e, in generale, del Primo conflitto mondiale, dall’altro, di apprezzare meglio il ruolo e il peso effettivamente assunti dai singoli settori e dalle singole Marine. Connessa è l’indagine che l’autore ha condotto su ambiti, poco o punto esplorati, come gli orientamenti politico-militari degli alti comandi navali, i piani di guerra e la stessa genesi delle operazioni navali nonché i rapporti fra le Marine all’interno dei rispettivi campi di lotta, i reciproci giudizi e le relazioni fra queste, la politica e le altre forze armate. Ne esce un quadro assai diverso da quello che fi no ad oggi molti avevano delineato e che sovverte molte convinzioni che sembravano consolidate e più d’una interpretazione che appariva definitivamente acquisita, anche per quanto nello specifico concerne l’Adriatico.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 580 + XXXII pagine fuori testo con 32 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Libreria Editrice Goriziana

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    La Grande Guerra nel Mediterraneo Vol. II: 1917-1918

    35.00

    La Grande Guerra nel Mediterraneo è il primo lavoro di Paul Halpern ad essere presentato al lettore italiano. Fra il 1914 e il 1918 nel relativamente piccolo spazio mediterraneo si affrontarono le Marine inglese, francese, italiana, russa, da una parte, alle quali poi si aggiunsero quella giapponese e americana, e tedesca, austro-ungarica e turca, dall’altra. A quel mosaico di settori, campagne e operazioni, apparentemente slegati l’uno dall’altro, è corrisposta nella storiografi a navale una grandissima quantità di studi, narrazioni e memorie, spesso assai valide, ma altrettanto scollegate, non sorrette da quella visione d’insieme che Halpern riesce, invece, per la prima volta a dare del teatro mediterraneo, partendo da un’imponente opera di ricerca incrociata in tutti gli archivi, mai prima svolta. Ciò consente al lettore, da un lato, di farsi un’idea più precisa sull’importanza del Mediterraneo nel quadro della guerra marittima e, in generale, del Primo conflitto mondiale, dall’altro, di apprezzare meglio il ruolo e il peso effettivamente assunti dai singoli settori e dalle singole Marine. Connessa è l’indagine che l’autore ha condotto su ambiti, poco o punto esplorati, come gli orientamenti politico-militari degli alti comandi navali, i piani di guerra e la stessa genesi delle operazioni navali nonché i rapporti fra le Marine all’interno dei rispettivi campi di lotta, i reciproci giudizi e le relazioni fra queste, la politica e le altre forze armate. Ne esce un quadro assai diverso da quello che fi no ad oggi molti avevano delineato e che sovverte molte convinzioni che sembravano consolidate e più d’una interpretazione che appariva definitivamente acquisita, anche per quanto nello specifico concerne l’Adriatico.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 536 + XL pagine fuori teso con 32 foto b/n

    Stampato nel 2010 da Libreria Editrice Goriziana

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    La rotta della morte

    17.00

    Dalla viva voce del corrispondente di guerra Accini, il racconto dei tragici avvenimenti che nel 1942-1943 videro, nel Canale di Sicilia, la distruzione quasi completa della nostra flotta mercantile e l’affondamento di numerose unità della Regia Marina. L’autore racconta le estenuanti missioni dei dragamine a caccia degli ordigni seminati dagli inglesi nelle acque del Mediterraneo centrale, le veloci crociere antisommergibile dei mas e delle motosiluranti, la pericolosissima navigazione di scorta ai convogli che percorrevano “la rotta della morte” fino alla resa delle forze armate italo-tedesche.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 256 + 16 di foto b/n

    Stampato nel 2012 da Mursia

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    La Spiritualità Indoeuropea di Roma e il Mediterraneo

    16.00

    Testo della conferenza tenuta a Roma il XIV Marzo MMDCCLXVIII a.U.c. (14 marzo 2015), invocazione dell’Idea vivente della Romanità.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 76

    Stampato nel 2016 da Libreria Editrice Aseq

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    Lepanto – La battaglia dei tre imperi

    14.00

    «Non appena in Occidente si sparse la voce della prossima uscita della flotta turca, papa Pio V decise che quella era l’occasione buona per realizzare un progetto che sognava da tempo: l’unione delle potenze cristiane per affrontare gli infedeli in mare con forze schiaccianti, e mettere fine una volta per tutte alla minaccia che gravava sulla Cristianità. Quando divenne sempre più evidente che la tempesta era destinata a scaricarsi su Cipro, il vecchio inquisitore divenuto pontefice, persecutore accanito di ebrei ed eretici, volle affrettare i tempi.» È la primavera del 1570. Un anno e mezzo dopo, il 7 ottobre 1571, l’Europa cristiana infligge ai turchi una sconfitta catastrofica. Ma la vera vittoria cattolica non si celebra sul campo di battaglia né si misura in terre conquistate. L’importanza di Lepanto è nel suo enorme impatto emotivo quando, in un profluvio di instant books, relazioni, memorie, orazioni, poesie e incisioni, la sua fama travolge ogni angolo d’Europa. Questo libro non è l’ennesima storia di quella giornata. È uno straordinario arazzo dell’anno e mezzo che la precedette. La sua trama è fatta degli umori, gli intrecci diplomatici, le canzoni cantate dagli eserciti, i pregiudizi che alimentavano entrambi i fronti, la tecnologia della guerra, di cosa pensavano i turchi dei cristiani e viceversa.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. X + 768

    Stampato nel 2012 da Laterza

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    Les grandes batailles navales et aeronavales de la guerre en Mediterranee

    49.00

    David Zambon – Enrico Cernuschi

    Dall’operazione “Vado” del giugno 1940 alle memorabili battaglie di convogli del 1942, dalla guerra dei codici alle operazioni clandestine dei sommozzatori italiani, passando per l’incursione di Taranto, la guerra sottomarina e i grandi scontri tra corazzate e incrociatori fino al 1943, la guerra navale nel Mediterraneo fu una serie ininterrotta di scontri più o meno noti. È su questo vasto e mobile fronte, che si estende da Gibilterra all’Egitto, che francesi, italiani, tedeschi e inglesi si incrociano a bordo di navi di linea o semplici cacciatorpediniere, sommergibili o portaerei, “siluri umani” o bombardieri. Due rinomati specialisti, l’italiano Enrico Cernuschi e il francese David Zambon, ripercorrono la complessa storia navale della guerra nel Mediterraneo, ripercorrendo tutte le battaglie, riportando i punti di vista di ciascun belligerante, separando il vero dal falso e spiegando le tattiche impiegate, armi e materiali utilizzati, scelte politiche, economiche e strategiche.

    Rilegato, 21,5 x 29 cm. pag. 224 riccamente illustrato con foto b/n e cartine a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2022 da Caraktere

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    Les routes de la navigation antique

    30.00

    Il Mediterraneo fin dall’antichità è stato percorso in lungo e in largo, divenendo luogo di scambio di prodotti, uomi e idee. Determinare gli itinerari precisi che seguivano i navigatori, le variazioni stagionali e il tempo necessario per completare ogni percorso, sono il frutto della geografia storica. Il mondo degli Antichi veniva rappresentato da questa trama di scambi e di percorsi, lo studio dei quali equivale ad un autentico viaggio attraverso il tempo.

    Brossura 16 x 24 cm. pag. 248 con cartine e illustrazioni b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2005 da Errance

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    Mare nostrum. I Romani, il Mediterraneo e la Sicilia tra il I e il V secolo d.C.

    24.00

    AA.VV.

    Il tema dell’annuale simposio scientifico, “Mare Nostrum. I Romani, il Mediterraneo e la Sicilia tra il I e il V secolo d.C.”, ha consentito ai partecipanti di prendere in esame la complessità della situazione dell’Isola e del bacino del Mediterraneo durante l’età romana imperiale, periodo in cui in Sicilia si consolida una situazione poleografica diversa, sostanziata in età augustea dalla deduzione delle colonie, e si creano nuovi assetti territoriali, dovuti anche all’immissione nella proprietà fondiaria dei nuovi coloni e dell’aristocrazia romana, la cui conseguenza sono il costituirsi di un nuovo paesaggio, profondamente diverso dal precedente, e di un nuovo assetto economico di cui sono protagonisti i cittadini romani, che fossero italici, trasferitisi in Sicilia in età repubblicana o nella prima età imperiale, o esponenti delle “borghesie municipali” delle città ellenistiche.

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    Marina – Marina Italiana. Le operazione nel mediterraneo giugno 1940 – giugno 1942

    36.00

    Elio Andò – Erminio Bagnasco

    Volume di difficile reperibilità stampato da Intergest nel 1976. Gli autori sono due “mostri sacri” della storia navale italiana: Elio Andò ed Erminio Bagnasco. Il volume prende in considerazione le operazioni navali nel Mediterraneo nel periodo compreso tra il giugno 1940 e il goigno 1942. Il lavoro è essenzialmente fotografico, il testo è limitato da didascalie molto esaustive. Nelle prime pagine sono presenti diverse tabelle riepilogative.

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    Memorie del Mediterraneo

    9.50

    Fernand Braudel

    “La testimonianza più bella sull’immenso passato del Mediterraneo è quella che fornisce il mare stesso. Bisogna dirlo e ripeterlo. Bisogna vedere il mare e rivederlo. Naturalmente esso non può spiegare tutto di un passato complesso, costruito dagli uomini con una dose più o meno elevata di logica, di capriccio o di aberrazione, ma rimette con pazienza al loro posto le esperienze del passato, restituendo a ognuna i primi frutti della sua esistenza, e le colloca sotto un cielo, in un paesaggio che possiamo vedere con i nostri occhi, uguali a quelli di un tempo. Per un momento, di attenzione o di illusione, tutto sembra rivivere.”

    Brossura pag. 427

    Stampato nel 2004 da Bompiani

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    Pirateria e guerra da corsa nel Mediterraneo

    18.00

    Pochi sanno che per un periodo di tempo, che andò dal sedicesimo sino a circa la metà del diciannovesimo secolo, il Mediterraneo fu teatro di una violentissima guerra che ebbe in certi periodi il carattere di pirateria, mentre in altri si trattò principalmente di guerra da corsa, tra le marine cristiane e islamiche che si scontrarono con audacia e ferocia, e che influenzò in maniera determinante l’economia e la vita delle regioni costiere. Questo libro ripercorre accuratamente la storia di questo flagello che afflisse le coste occidentali del Mediterraneo in cui migliaia di persone furono ridotte in schiavitù e molte ne morirono.

    Cartonato 17 x 24 cm. pag. 156 con 16 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2003 da Chiaramonte

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    SGM – Obiettivo Malta – Operazione C3/Hercules

    10.00

    AA.VV.

    Collana di monografie derivate dalla rivista “Storia & Battaglie” di Editoriale Lupo. Gli argomenti trattati riguardano, essenzialmente, tematiche inerenti la Seconda Guerra Mondiale. Le monografie sono costituite da circa 80 pagine, con un testo accurato e un ottimo apparato iconografico rappresentato da 100/110 fotografie b/n, una decina di disegni tecnici e una serie di utilissime tabelle. Questa monografia in particolare, si occupa dell’operazione C3/Hercules che, avrebbe dovuto portare all’occupazione dell’isola di Malta.

    Il ruolo strategico di Malta

    Le difese dell’isola

    La componente aerea

    I reparti italiani per la C/3 Hercules

    I mezzi da sbarco dell’Asse

    Le forze tedesche per l’Operazione hercules

    I bombardamenti su Malta

    I piani operativi e la rinuncia all’azione

    Come si sarebbe potuta svolgere l’azione

    Stampato nel 2016 da Editoriale Lupo

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    Sulle rotte di Ulisse

    18.00

    Furono gli Eubei di Calcide e di Eretria i più antichi esploratori delle rotte mediterranee; marinai, mercanti, coloni, che, procedendo da oriente verso occidente, si spinsero fino alle acque degli empori atlantici, superando, presso Gibilterra, le mitiche colonne di Ercole. Il volume si sofferma sul mondo della grecità arcaica, su quella memoria dell’Odissea che è nella ‘bisaccia’ di ogni navigante e poi colono. Il dato davvero più rilevante è constatare che la codificazione della geografia dell’Odissea è definitivamente compiuta, e su più scenari mediterranei, già nella seconda metà delI’VIII secolo a.C., poco prima dell’Odissea, nella stagione cioè – con Cuma e con Naxos – delle prime fondazioni coloniali elleniche sia in Italia sia in Sicilia. Tale codificazione resterà sostanzialmente immobile fino alla tarda età ellenistica, quando i Romani, vinta Cartagine, si proietteranno su rotte atlantiche, qui nuovamente riciclando l’eterna leggenda dell’eroe navigatore.

    Brossura pag. V + 149

    Stampato nel 2010 da Laterza

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    Torri costiere del Mediterraneo – Storie popoli battaglie

    39.00

    Nate come piccole postazioni d’avvistamento, le torri costiere sono diventate punto centrale e strategico di un vero e proprio sistema difensivo organizzato, e testimoniano aspri conflitti di una guerra di corsa. Questi baluardi raccontano una storia minore, quotidiana di terraferma: salvaguardia delle baie, luoghi strategici da cui lanciare allarmi o impedire alle navi l’approvvigionamento. Nel libro, arricchito da più di 140 immagini, rivivono le testimonianze dei violenti scontri sulle sponde di un mare che fu anche incontro di religioni, luogo di scambio e di fusione tra le diverse culture. Da Malta a Tunisi fino allo Stretto di Gibilterra e alle Eolie, passando da Sardegna, Francia e Spagna le torri costiere ricordano le vicissitudini dei popoli del Mediterraneo.

    Cartonato 19 x 23,5 cm. pag. 216 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 2011 da Gribaudo

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    U-Boot tedeschi nel Mediterraneo ( aprile 1942 – Settembre 1944 ) Parte

    35.00

    Francesco Mattesini

    Il primo volume di questa collana ha riguardato l’attività dei sommergibili tedeschi nel Mediterraneo, che Hitler trasferì in numero consistente dal fronte dell’Atlantico per dare un aiuto alla Marina italiana, la quale, di fronte agli attacchi della Marina britannica e pur disponendo di un complesso rilevante di navi da guerra, a causa di una strategia del tutto errata, si trovava in uno stato di piena crisi nei confronti del nemico. Questo determinante aiuto, a cui si aggiunse quello altrettanto determinante della Luftwaffe, proseguì, soprattutto dal punto di vista offensivo, fino all’armistizio dell’Italia, l’8 settembre 1943, per poi continuare, come viene narrato in questo secondo volume, con rilevanti successi, fino al settembre del 1944, quando gli ultimi U-Boot della 29ª Flottiglia furono distrutti dagli attacchi dell’aviazione anglo-americana nelle basi di Tolone e di Salamina.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 318 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2022 da Soldiershop

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    U-Boot tedeschi nel Mediterraneo (settembre 1941 – aprile 1942)

    29.00

    Francesco Mattesini

    Nell’estate 1941 la situazione sulle rotte tra l’Italia e la Libia era divenuta drammatica per gli attacchi degli aerei e dei sommergibili britannici. Poiché gli italiani non riuscivano a fermare il salasso di affondamento delle loro navi con i rifornimenti, situazione che con l’intervento di navi di superficie dislocate a Malta divenne drammatica, Berlino decise di correre in aiuto dell’Alleato mediterraneo con i suoi sommergibili che, nel periodo ottobre 1941-gennaio 1942, ristabilirono la situazione strategica.

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    U-boote En Mediterranee Vol. 1 Septembre 1941-Mai 1943. A la Rescousse de L’afrikakorps

    59.00

    Luc Braeuer

    La storia dei 62 sottomarini che combatterono nel Mediterraneo tra il settembre 1941 e il settembre 1944. Volume 1: settembre 1941 – maggio 1943. I primi battelli entrarono nel Mediterraneo per fornire protezione ai convogli italo-tedeschi che trasportavano rifornimenti all’Afrika Korps e alle armate italiane in Africa Settentrionale. Questi convogli erano attaccati di continuo dalle forze sottomarine e di superficie britanniche che facevano base a Malta. Nel novembre 1941 i lupi grigi affondarono una corazzata e una portaerei, vennero assegnate le prime Croci di Cavaliere “mediterranee” … Da dicembre gli arsenali italiani di La Spezia e Pola accolgono alcuni dei 20 sottomarini della nuova 29a U-Flotilla. Vengono creati anche luoghi di sosta per i loro equipaggi, che durante i loro scali scoprono Roma, Venezia o Pisa … Durante i primi dieci mesi del 1942, in seguito alla distruzione di numerose navi della Royal Navy e gli attacchi ai convogli alleati che rifornivano l’isola di Malta, l’equilibrio di potere nel Mediterraneo fu invertito a favore dell’Asse. Ma nel novembre 1942, gli U-Boot non riuscirono a fermare l’armata alleata che sbarcò in Nord Africa. Questa operazione segna il punto di svolta della Battaglia per il Mediterraneo. L’installazione a La Spezia, nei pressi degli ormeggi, di ulteriori mitragliatrici antiaeree italiane non fu sufficiente per combattere efficacemente la sempre più onnipresente aviazione alleata. Nel maggio 1943, Tolone divenne la base principale per gli U-Boote tedeschi che stavano vivendo il loro “mese buio”, mentre l’Afrikakorps capitolava in Africa.

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    Una guerra navale fallimentare. Le operazioni della Regia Marina Italiana nel Mediterraneo nel periodo 10 giugno 1940 – 31 dicembre 1941

    29.00

    Francesco Mattesini

    Il libro è stato realizzato da Francesco Mattesini, sulla base delle introduzioni della sua collana Direttive tecnico operative di Superaereo, consistente in due volumi, ciascuno di due tomi, prodotti per conto dell’Ufficio Storico della Marina Militare, che coprono il periodo 1939-1941, con una esposizione di documenti scelti, in cui vi sono inseriti gli argomenti essenziali e importanti, per l’interesse degli storici e degli studiosi, senza menomarne troppo il contenuto; e ciò allo scopo di dare la visione di un quadro d’insieme molto dettagliato. Oltre ad essere stati selezionati dal copioso carteggio di Supermarina, il Comando Operativo dello Stato Maggiore della Regia Marina, custodito nell’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare, i documenti sono stati integrati con elementi di grande rilevanza elaborati dai Comandi delle altre Forze Armate e dal Comando Supremo, reperiti dall’autore negli archivi degli Uffici Storici degli Stati Maggiori dell’Aeronautica e dell’Esercito, e che riportano gran parte degli scambi di corrispondenza tra tali Enti militari italiani e con l’alleato germanico che poi servirono per compilare i promemoria, gli studi operativi, e le più importanti direttive di carattere navale o strettamente legate alla guerra aero-navale. Sulla base di questi documenti l’Autore ha sviluppato gran parte dell’attività strategica e operativa navale guidata da Supermarina, espressa di propria iniziativa e su direttive del Comando Supremo, a cui per delega del Duce, Capo del Governo e Ministro della Guerra, spettava la direzione delle operazioni delle Forze Armate italiane. L’esposizione trattata è riferita, in particolare, alle operazioni che si ebbero, nel periodo 10 giugno 1940 – 31 dicembre 1941, nel Mediterraneo orientale, e quindi, come il lettore constaterà, soprattutto alla politica strategico-militare che si svolse in questo bacino del “Mare nostrum”, e che riguardò l’attività dei cacciatorpediniere e dei sommergibili italiani, impiegati nel contrasto alle missioni offensive della Marina britannica

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    Voyage chez les Empereurs Romains

    Il prezzo originale era: €49.00.Il prezzo attuale è: €24.50.

    Jean-Claude Golvin, Catherine Salles         Prezzo di listino  49.00 (sconto 50%)

    Questa splendida opera, completamente illustrata da dettagliatissimi ed eleganti disegni, che ricostruiscono le costruzioni e il paesaggio circostante, conduce il lettore in un viaggio straordinario fra le più originali costruzioni dell’antichità, votate al piacere e alla magnificenza: i palazzi di molti imperatori romani, che rivaleggiavano per lusso e dismisura. Dalla Casa Dorata di Nerone, a Roma, alla villa di Tiberio, sperduta sulle colline di Capri, all’enorme proprietà di adriano nei dintorni di Roma, il fasto di questi palazzi, per i quali era stato modificato anche l’ambiente circostante, aveva stupito gli antichi, e le loro vestigia provocano ancora ammirazione nei visitatori attuali.

    Cartonato 24 x 32 cm. pag. 154 interamente illustrate con disegni a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2008 da Errance

    Condizioni del libro: nuovo

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