A colloquio col barone. Un’intervista inedita a Julius Evola (1973)

Julius Evola

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    A colloquio col barone. Un’intervista inedita a Julius Evola (1973)

    10.00

    A cura di Rigenerazione Evola

    Non capita tutti i giorni di trovarsi davanti a un Evola poco ‘accademico’ e forse più ‘militante’, intento ad ascoltare pazientemente e supportare benevolmente chi, in ragione di quella pura sete di conoscenza e sana volontà di formazione interiore che solo i più giovani hanno, bussa alla porta del maestro e trova il coraggio di domandare. È questa la sensazione che abbiamo provato quando, qualche anno fa, il Gruppo di Heliodromos ebbe a darci in consegna la cassetta contenente il dialogo, probabilmente registrato sul finire del 1973, che qui riproponiamo in una trascrizione a cura di RigenerAzione Evola.

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    Cavalcare la tigre

    27.50

    Evola tratta in quest’opera del problema dei comportamenti che per un tipo umano differenziato si addicono in un’epoca di dissoluzione come l’attuale. Partendo da una decisaopposizione a tutto ciò che è residuale civiltà e cultura borghese, viene cercato un senso dell’esistenza di là del punto-zero dei valori, del nichilismo, del mondo dove “Dio è morto”. Il detto orientale “cavalcare la tigre” vale per il non farsi travolgere e annientare da quanto non sipuò controllare direttamente.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 228

    Stampato nel 2008 da Edizioni Mediterranee

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    Diorama filosofico. Raccolata completa degli articoli 1934-1943

    28.00

    Julius Evola

    Tornano finalmente disponibili tutti gli articoli di Evola pubblicati sulla rivista Diorama Filosofico tra il 1934 e il 1943. A parte il lavoro di direzione, il contributo personale di Julius Evola al Diorama Filosofico, terza pagina de Il Regime Fascista diretto da Roberto Farinacci, fu notevole: gli oltre ottanta articoli e quasi quaranta tra redazionali e commenti, alcuni dei quali, come da prassi, apparvero poi nei decenni successivi modificati e riadattati, sono stati finalmente raccolti da Cinabro Edizioni grazie al lavoro di ricerca e recupero di RigenerAzione Evola.

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    Ernst Junger – Il combattente l’operaio l’anarca

    12.00

    Julius Evola scopre, interpreta e racconta Ernst Jünger, testimone dello scorso secolo. Due giganti del Novecento che sembrano appartenere ad un medesimo disegno dello spirito, complici di quella tensione verso l’alto che si manifesta nel sodalizio ideale delle intelligenze scomode e non allineate. Un viaggio inedito nell’opera jungheriana, capace di alimentare suggestioni ancora attualissime attraverso un’attenta analisi dei suoi capolavori: Nelle Tempeste d’acciaio (1920), L’Operaio (1932) e Il Trattato del Ribelle (1951). Un viaggio che ci racconta lo Jünger soldato, operaio ed anarca, restituendoci anche elementi importanti del pensiero evoliano: dal “realismo eroico” alla volontà di affrontare la pace con un clima interiore da guerra, dal concetto di élites posto su di un piano esistenziale e non solo economico-intellettuale alla differenza fra libertà da e libertà per qualcosa, dalla dicotomia Ordine-Partito alla fortunata formula del veleno che si trasforma in farmaco.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 166

    Stampato nel 2017 da passaggio al Bosco

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    Fascismo e Terzo Reich

    27.50

    Pubblicato nel 1946 e ampliato nel 1970, questo saggio sul fenomeno politico e ideologico che furono fascismo e nazionalsocialismo, conserva a decenni di distanza la sua originalità. Si tratta, come volle precisare l’Autore nella prima edizione, di «una analisi critica dal punto di vista della Destra», priva di esaltazioni e idealizzazioni nostalgiche, di uno studio che si pone più sul piano metapolitico che politico e che, capitolo per capitolo, prende le mosse dai fatti contingenti quali si verificarono tra le due guerre, per poi spostarsi e analizzarli sul piano dottrinario. Una ricerca di tal genere risulta ancora oggi unica e originale, anche perché la corrispondente discriminazione fra quel che nel fascismo e nel nazionalsocialismo ebbe o poteva avere un significato positivo e ciò che in essi presentò un carattere problematico, incerto e deviato, viene svolta su un piano oggettivo e impersonale. Ne consegue che Destra in senso tradizionale e fascismo, per Evola, non si identificano senz’altro. Questa nuova edizione dell’opera è, rispetto alle precedenti, praticamente raddoppiata con l’aggiunta di due appendici, una per sezione, che riuniscono diciassette articoli e saggi pubblicati fra il 1930 e il 1973, con un triplice scopo: dimostrare principalmente che il punto di vista di Julius Evola non nacque nel 1964 col senno di poi, ma assai prima venendo già espresso, in modo esplicito e adatto al contesto storico, negli anni Trenta e Quaranta; approfondire alcuni spunti trattati sommariamente nei diversi capitoli del libro; allargare lo sguardo anche su altri “fascismi”.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 192

    Stampato da Edizioni Mediterranee

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    I testi de “La Difesa della Razza”

    21.00

    Dal 2001, il comitato di edizione presieduto da Piero Di Vona (Università di Napoli) e coordinato da Roberto Melchionda cura la pubblicazione in volume di tutti i testi di Julius Evola, in particolare gli scritti disseminati in quotidiani e periodici. In questo libro, la costellazione delle scritture evoliane apparse dal 1939 al 1942 su La Difesa della Razza, il quindicinale di Telesio Interlandi. Tra gi argomenti trattati: I tre gradi del problema della razza; Razza: realtà del mito; La razza dell’anima; L’ipotesi iperborea; Nord e Sud: superamento di una opposizione; Psicologia criminale ebraica; La razza e la guerra; Due eroismi; La concezione ariana del combattere; La dottrina romana della vittoria; Supremi valori della razza ariana; Gli Ebrei e la matematica; Le razze e il mito delle origini di Roma; La mistica della razza in Roma antica; La “gloria” della gente aria; Anima e razza della guerra; L’ascia; La razza e la filosofia della vita; Roma e il Natale ‘solare’ della tradizione nordico-aria; Razza e superrazza nei nuovi spazi imperiali; I Libri Sibillini; Andare avanti sul fronte razzista; Relazioni fra razza e filosofia; Le selezioni razziali; Razionalismo e spiritualità degli Ariani; Panorama razziale dell’Italia preromana; Roma aria: le origini; Diseguaglianza degli esseri umani; La razza e i Capi; L’aquila; La razza e la montagna; Razza, eredità, personalità; Razzismo nordico-ario.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 228

    Stampato nel 2001 da Edizioni di Ar

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    Ignis cova sotto le ceneri. Julius Evola, Arturo Reghini e l’imperialismo pagano

    17.00

    Fabrizio Giorgio

    Avvolti da un’aura di mistero risultano ancora oggi i complessi rapporti tra alcuni ambienti esoterici e i settori più oltranzisti del Partito Nazionale Fascista. Sebbene non si possa parlare di «radici occulte del Fascismo», è, tuttavia, innegabile che tali connessioni, ancorché tenute sapientemente nascoste, vi siano state. Tra i vari tentativi di orientare in senso tradizionale il movimento di Rinascita Nazionale, di indiscutibile rilevanza risulta quello di Arturo Reghini e del suo sodalizio pitagorico massonico. Non solo perché la trama ordita dal matematico fiorentino coinvolse molti esponenti del Regime, compreso, forse, lo stesso Mussolini, ma anche perché essa si basava su un preciso programma esoterico-politico che sinteticamente si può definire «imperialistico-pagano».

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    Il filosofo in prigione. Documenti sul processo a Julius Evola

    20.00

    Guido Andrea Pautasso

    Nell’aprile 1951 Julius Evola venne arrestato nella propria abitazione con l’accusa di essere l’ispiratore dei gruppi clandestini dei FAR (Fasci d’Azione Rivoluzionaria). Dopo alcuni mesi di detenzione, il filosofo venne liberato e, assolto con formula piena. Il volume raccoglie documenti e testimonianze sul processo, che si concluse con una condanna, evitata grazie all’amnistia del 1953

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    Il mistero dell’Occidente. Scritti su archeologia, preistoria e Indoeuropei 1934 – 1970

    18.00

    Julius Evola

    Julius Evola si è occupato per lungo tempo degli antichi popoli europei, delle loro origini e peculiarità: questo fu anzi uno di quei temi su cui continuò a documentarsi e aggiornarsi per tutta la vita. Gli articoli qui raccolti e ordinati cronologicamente iniziano con l’anno 1934, quello in cui fu pubblicata la prima edizione di “Rivolta”, e si chiudono con una recensione del 1970, a dimostrazione di questo. Questi 20 articoli offrono un quadro abbastanza completo delle idee evoliane sugli Indoeuropei, le loro origini e la loro “visione del mondo”. A cura di Alberto Lombardo. Postfazione di Giovanni Monastra.

    Brossura 13 x 21 cm., pagg. 243

    Stampato nel 2020 da Pagine

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    Il nuovo mito germanico del “terzo regno”

    10.00

    Julius Evola

    Questo saggio di Evola apparve su “Politica” anno XIV vol. XXXVI fascicoli CIII-CIV nel 1932 alla vigilia dell’ascesa al potere del nazionalsocialismo in Germania. In esso appare evidente l’interesse con cui Evola seguiva le evoluzioni dottrinarie e le proposte politiche di personaggi di spicco del mondo monarchico-tradizionale come Everling e Rohan, Kalergi e Spann.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 48

    Stampato nel 1981 da Il Corallo

    Condizioni del libro: pagine leggermente ingiallite

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    Il ritorno del barone immaginario

    19.00

    AA.VV.

    Julius Evola è stato e continua ad essere un “personaggio” capace di sollecitare tanto la curiosità degli storici quanto l’inventiva di scrittori, intellettuali e saggisti attratti dalle numerose ispirazioni narrative che il Barone è in grado di offrire. Intorno ad Evola sono nati così i 17 racconti contenuti in questa raccolta. Trame sia “realistiche” che “fantastiche”, tratte talvolta dalla sua vita movimentata. Basti pensare ai suoi tanti viaggi in Italia e in giro per l’Europa, alle figure di primo piano che ha conosciuto e frequentato, al suo essere stato pittore e uomo di mondo, filosofo e alpinista, poeta ed esoterista, giornalista e politologo, e così via.

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    Indirizzi per una educazione razziale

    9.00

    Apparso nel 1941, questo volume segnò l’ingressodelle formulazioni evoliane nel mondo della scuola.E’ infatti agli educatori che l’autore si rivolge nellaprefazione del libro, invitandoli a tenere presente lanecessità di approfondire le questioni relative allarazza e ai dissidi tra etnie differenti. Consideratonon dal punto di vista della biologia, né da quello dell’antropologia, il significato dell’idea di razzaviene colto al meglio attraverso la semantica deisimboli.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm.

    Stampato da Edizioni da Ar

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    Julius Evola – Un filosofo in guerra 1943-1945

    24.00

    Gianfranco De Turris

    Tra l’agosto del 1943 e la fine della guerra Julius Evola, filosofo tra i più discussi dell’età contemporanea, si muove nell’Europa al collasso: da Berlino al Quartier Generale di Hitler nella Prussia orientale, poi di nuovo a Roma, come agente dietro le linee, dopo l’arrivo degli americani a Verona e poi a Vienna dove, sotto falso nome, si dedica all’esame di materiale massonico e dove viene ferito durante un bombardamento restando paralizzato. Un periodo sconosciuto della vita del filosofo ricostruito con minuzia di particolari e documenti inediti. Il risultato è un saggio in cui, attraverso le vicende biografiche, si analizzano e si rileggono le idee di Evola per un progetto politico destinato al “dopo”. Le riflessioni sul fallimento del fascismo e del nazismo, la genesi del Movimento per la Rinascita dell’Italia, l’esoterismo, la visione politica e artistica si intrecciano in una trama che non ha niente da invidiare a una spy story, tra servizi segreti tedeschi, false identità, attività e viaggi misteriosi, ferite del corpo e dell’anima.

    Brossuara, 14 x 21 cm. pag. 242 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    Julius Evola sul fronte dell’Est

    10.00

    Questo volumetto riporta in capitoli differenti la cronaca, o pesunta cronaca, di alcuni viaggi che Julius Evola compì a Praga, in Romania ed in Ungheria, e analizza l’influenza che il barone ebbe modo di esercitare sulle personalità di quei paesi. In appendice il rapporto tra Evola e l’aristocrazia magiara – una lettera di Evola a Mircea Eliade, una a Vasile Lovinescu e una recensione di Eliade su Evola.

    Brossura 12 x 19 cm. pag. 104

    Stampato nel 1998 dalle Edizioni all’Insegna del Veltro

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    Julius Evola. Aedo dell’uomo differenziato

    10.00

    AA.VV.

    Questo libretto è concepito per offrire una prima elementare guida alle sue opere con le quali – tra l’altro – l’Autore definisce la figura dell’Uomo differenziato, per eccellenza il soggetto più attrezzato per resistere e combattere i nefasti veleni della modernità in nome degli eterni principi della Tradizione.

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    L’Italiano (1959 – 1973)

    20.00

    Julius Evola

    Quella con “l’Italiano” di Pino Romualdi, pubblicato dal 1959 al 1984, è stata una delle collaborazioni più lunghe di Julius Evola. I suoi contributi – mai raccolti sinora in volume – spaziano dalla critica del costume alla letteratura, dalla storiografia al teatro, non disdegnando incursioni su fatti d’attualità legati alla politica italiana e internazionale. Dalle pagine e tra le righe di quest’ampia raccolta emerge anche la forte attenzione di Evola verso la rivista, il suo direttore e i suoi collaboratori, insieme alla sua visione del mondo, nemica dei conformismi, inattuale e controcorrente.

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    La Torre. Foglio di espressioni varie e Tradizione una

    45.00

    Julius Evola

    Julius Evola non fu solo autore di articoli, saggi, libri, ma anche ideatore e direttore di due riviste: il mensile Ur/Krur (1927-1929) e il quindicinale La Torre nel 1930. La prima venne rifusa nei tre volumi di Introduzione alla magia, la seconda si presenta qui integralmente in edizione critica. Come è noto, Evola ha sempre detto che portata alle estreme conseguenze un’esperienza andava oltre. Come scrisse in una fondamentale lettera a Tristan Tzara nel novembre 1921, ritenne conclusa la sua fase artistica e, come dichiarò pubblicamente sull’ultimo fascicolo di Krur del dicembre 1929, considerò terminata anche la fase esoterica (almeno in senso iniziatico e organizzativo). Ma in che senso intendeva tutto questo? Nel senso che, avendo portato a termine le sue teorizzazioni, era il momento di passare a un altro campo, cioè a un intervento diretto e concreto: dalla filosofia alla magia prima, dalla magia alla politica e alla cultura poi. Insomma, passare dalla teoria alla pratica, dall’astratto al concreto (considerando i piani via via diversi). Senza soluzione di continuità rispetto a Krur, con la data del primo febbraio 1930 uscì il nuovo quindicinale che portò immediato scompiglio nell’ambito della cultura che si dovrebbe definire piuttosto che fascista, “squadrista”, secondo il termine usato dal filosofo (ma anche dagli stessi interessati). L’ultimo fascicolo, il decimo, porta la data del 15 giugno: visto di mal occhio dalle autorità (il n. 3 venne sequestrato), alla fine si proibì a tutte le tipografie romane di stamparlo.

     

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    Lo stato interiore. Il destino di Evola dopo Evola

    16.00

    Alessio De Giglio

    La vivacità degli studi dedicati a Julius Evola non ha risolto il mistero di quest’uomo che passa per un conservatore anche se nella sua vita non ha conservato niente, portando gradatamente a morire dapprima l’arte, poi la filosofia e infine la tradizione, arse dalla sua individualità che ha la natura della fiamma. Il Barone è diventato persino il “filosofo della libertà”, da quando la grazia accademica l’ha piantato sul terzo gradino del podio tutto italiano, accanto a Croce e Gentile. La tigre è stata infine addomesticata o è ancora capace di sorprendere le nostre vite? Alessio de Giglio scommette sulla seconda possibilità, sempre che per comprendere Evola si sia disposti ad andare “oltre Evola”, alla ricerca di quella “singolarità non normalizzabile dal logos del tempo presente”

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    Orientamenti

    7.50

    Breve ma solenne testo che l’autore scrisse nel 1950, Orientamenti è il tentativo di parlare all’uomo nella sua qualità spirituale, risvegliandone le migliori virtù. Evola richiama condizioni formative di simboli e miti, rimandando a una misteriosa forza generativa, essenziale e immateriale, che dall’alto sgorga, e fluisce nello spazio dello Stato vero.

     

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    Orientamenti

    15.00

    Julius Evola

    “Orientamenti” si può considerare un succinto “breviario”, un sintetico “manuale”, un efficace condensato del pensiero di Julius Evola, ancor oggi vivo e vitale. Senz’altro è una delle sue opere più diffuse e fortunate, tanto è vero che ha avuto, oltre a quattro edizioni “ufficiali”, un numero imprecisato di ristampe ed edizioni “abusive” o “pirata”, tanto che non è possibile quantificare il numero esatto delle copie vendute dal 1950 ad oggi. Il fatto è che in oltre mezzo secolo dalla sua prima pubblicazione, Orientamenti resta ancora una sintesi accessibile ed immediata delle idee evoliane in fatto di indirizzi sul piano non solo metapolitico e culturale, ma anche esistenziale e del sacro. E questo per il semplice motivo che i suoi “undici punti” non affrontano argomenti contingenti, ma generali e per questo possono adattarsi al mutare dei tempi. Che peraltro non cambiano molto: anche all’inizio del XXI secolo Orientamenti può essere definito una specie di “trattato del ribelle spirituale”, volendo mutuare il titolo italiano di un famoso saggio di Ernst Jünger, che per intenti è possibile appaiare al libretto evoliano. Questa edizione di Orientamenti è la quinta “ufficiale”, in quanto pubblicata a cura della Fondazione “Julius Evola”: essa comprende le “fonti” dell’opera originale, una serie di interventi che ne evidenziano la sua perdurante attualità e validità scritti da autori che hanno l’età del pubblico cui si rivolgeva e si rivolge ancora adesso, una bibliografia orientativa per temi, oltre a due saggi che ne illustrano le origini e le finalità.

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    Orientamenti

    12.00

    Gli undici punti della visione del mondo di Evola. Con i saggi di Enzo Erra, Giovanni Damiano, Piero Di Vona, Roberto Melchionda e Giovanni Perez che – da generazioni diverse – si confrontano con il testo.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 120

    Stampato nel 2000 da AR

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    Rivolta contro il mondo moderno

    36.50

    In quest’opera, completata tra la fine del 1931 e l’inizio del 1932, Evola risale alle cause che hanno prodotto il mondo attuale e indica i processi che hanno esercitato un’azione distruttiva su ogni valore, ideale e forma di organizzazione superiore dell’esistenza. Il libro, quindi, non si limita ad una descrizione della “crisi” del mondo moderno, ma nemmeno si esaurisce in una polemica senza centro, dato che con uno studio comparato abbracciante le civiltà più varie indica ciò che nei diversi domini dell’esistenza può rivendicare un carattere di normalità in senso superiore.

    Brossura 15,5 x 21 cm. pag. 458, raro in questa edizione

    Stampato nel 1969 da Edizioni Mediterranee

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    Sintesi di dottrina della razza

    20.00

    Julius Evola

    Chiarendo da una prospettiva tradizionalistica l’effettivo significato di ogni teoria sulla razza, questo saggio evoliano delinea una propria ‘dottrina della razza’. Partendo dal principio della tripartizione dell’essere umano in corpo, anima, spirito, vengono considerate per analogia le connessioni, le corrispondenze e le consonanze tra i diversi stadi- gradi della razza: la sfera corporea (‘materiale’), quella animica, quella infine spirituale.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 280 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Edizioni di Ar

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    Tradizione e/o Nichilismo? – Letture e ri-letture di Cavalcare la tigre

    28.00

    Pubblicato nel 1961 e da allora letto e riletto da almeno tre generazioni, Cavalcare la tigre di Julius Evola è anzitutto una pietra di paragone, un fuoco di sbarramento che può attraversare solo chi ha giurato vendetta alla modernità ma, per una ragione o per un’altra, non è intenzionato ad abbandonarla, vedendo nel nichilismo anzitutto una sfida, una prova capace di rivelare un sistema di valori che non è né di ieri né di domani, appartenendo al mondo dell’Eterno. Ma cosa rimane dell’uomo differenziato, ora che la modernità si è estinta, cedendo il posto alla post-modernità? I saggi raccolti in questo libro – di fatto, il primo studio esaustivo dedicato a uno dei libri più importanti di Evola, nonché esperimento intergenerazionale come pochi altri – provano a offrire una risposta, muovendosi in orizzonti nuovi e antichi al tempo stesso. Sempre con lo stesso proposito: cavalcare la tigre della modernità e della post-modernità per accedere a frutti non facilmente attingibili in altre epoche, risvegliare un Sole occulto nella Mezzanotte della storia, al culmine ipogeo del nostro ciclo, costringendo l’orizzonte del nichilismo europeo a sfociare nella trascendenza.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 320

    Stampato nel 2020 da A.G.A.

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    Vita avventurosa di Julius Evola

    39.00

    Andrea Scarabelli

    Non è facile definire Julius Evola: per qualcuno è un luciferino “cattivo maestro”, per qualcun altro una specie di messia. Dietro a questi luoghi comuni si nasconde una personalità complicata e controversa: dadaista e filosofo, antimoderno e orientalista, cultore di magia ed esoterismo, vicino al Regime mussoliniano ma giudicato “antifascista” dall’Ovra, teorico di un “razzismo spirituale” ostracizzato dai razzisti ufficiali… Nato da un decennio di ricerche tra archivi, epistolari, interviste e testimonianze inedite, questo libro racconta una vita non comune, tra grotte capresi e capitali in fiamme, la Roma degli anni Venti e dei Sessanta, la declinante Mitteleuropa e la roboante Parigi, redazioni di giornali e silenziosi chiostri invernali, locali notturni e passeggiate alpine, restituendo alla sua figura una complessità irriducibile a facili etichette politiche.

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