Califfato nero

Islam

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    Califfato nero

    16.00

    L’obiettivo del terrorismo jihadista in Africa è quello di istituire un califfato nel continente nero sull’esempio di quanto fatto in Siria e in Iraq dall’lsis. Tra le formazioni protagoniste di questa avanzata, la più sanguinaria ed efferata è la setta nigeriana Boko Haram, che si è macchiata di uno dei più clamorosi misfatti recenti: il rapimento di quasi trecento ragazze a Chibok, un evento che ha scosso e mobilitato l’opinione pubblica mondiale. Ma Boko Haram è solo una parte di un fenomeno globale di cui fanno parte anche i somali di al-Shabaab – collegati con il terrorismo di al-Qaeda – e le molte formazioni del Maghreb responsabili dei recentissimi attacchi in Mali e in Burkina Faso. Ma perché proprio oggi questi eventi drammatici stanno squassando aree che mai prima erano state toccate dall’intolleranza confessionale e dall’odio religioso? La storia e l’analisi delle fonti di finanziamento e di reclutamento dimostrano che l’Africa è uno scenario aperto nel quale si giocano i prossimi equilibri geostrategici del pianeta.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 177 con alcune mappe b/n

    Stampato nel 2016 da Laterza

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    Guerra santa e conquiste islamiche nel Mediterraneo (VII-XI secolo)

    25.00

    In seguito alle conquiste islamiche, il Mediterraneo diventò un fluido spazio di confine tra società musulmane e cristiane, contrassegnato da continui contatti e conflitti, intrecci e scambi, trasformazioni e tensioni. Questo volume a più voci si propone di affrontare il tema del delicato passaggio che conduce dalla guerra di conquista islamica (ǧihād) alla creazione di strutture amministrative nei territori ­assoggettati, analizzando anche vari aspetti delle complesse dinamiche a esso inerenti. Si prendono in esame alcuni importanti contesti mediterranei tra il VII e l’XI secolo: l’Egitto, il Maghreb, l’Andalusia, la Francia e l’Italia meridionale, le grandi isole. Lo scopo è quello di comprendere ancora meglio alcuni sviluppi e ­impatti dell’espansione musulmana, di affrontare le problematiche legate alla scarsità e all’interpretazione delle fonti e, non da ultimo, di invitare a guardare oltre l’orizzonte della propria disciplina.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 198

    Stampato nel 2014 da Viella

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    Guerre islamiche. Dalla rivolta siriana alla nascita del Califfato

    18.00

    Simone Baschiera

    Cronaca di una cruda realtà della nostra epoca, periodo di genesi di una ideologia religiosa totalitaria. Gli attori sono uomini, vittime di una profonda ignoranza confessionale, combattenti islamici in nome dell’odio per il vicino, cristiano, ebreo o miscredente, come lo sciita secondo il sunnita o viceversa. Pensavamo di aver conosciuto con i talebani dell’Afghanistan l’aspetto oscurantista, medioevale dell’Islamismo, ma con i jihadisti dell’ISIS, ora Califfato, la barbarie promana, con sanguinosa ferocia, dai versetti del Corano. Frances, Fukuyama. Lo Stato Islamico non è una potenza militare da temere, è una escrescenza, un bubbone istituzionalizzato dalla pavidità degli Stati europei, forse imbelli di fronte ad una sfida che un’adeguata campagna militare potrebbe mettere a tacere in poche settimane. Ben più pericoloso l’espansionismo della corrente fondamentalista islamica nel mondo giovanile, legata ai temi del Califfato, che si sta sviluppando nelle coste mediterranee ed in Africa. Un mondo occidentale, quello del 21° secolo, dove gli uomini devono definire la loro identità in base alla propria lingua e religione, alle proprie tradizioni e costumi, difendendo le radici culturali ed i codici etico-morali naturali, prima ancora che confessionali.

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    Hitler’s Legions – Hitler’s Jihadis. Muslim Volunteers of the Waffen-SS

    24.00

    Mentre l’Occidente si ritrova oggigiorno coinvolto in un conflitto non dichiarato con l’Islam radicale, è affascinante studiare i fatti che hanno contraddistinto L’Islam militante durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa libro fornisce una visione politica dell’argomento prima che militare, andando ad analizzare le motivazioni che portarono molte migliaia di cittadini musulmani ad arruolarsi nelle forze armate tedesche: Werhmacht e Waffen-SS. Tra le maggiori unità formate da musulmani ricordiamo le Divisioni “Handschar” e “Kama” costituite com Croati di fede musulmane, la Divisione “Skanderbeg” costituita con elementi Albanesi le unità composte da elementi caucasici e aliquote della Legione “Free India”. In particolare per quanto riguarda i volontari inquadrati nelle divisione Croate composte da musulmani vi era certamente una fortissima pregiudiziale etnica anti-serba. Questi volontari non ebbero una buona reputazione militare, in parte perchè caratterizzati da forti diserzioni, in parte, secondo la storiografia ufficiale per le presunte atrocità compiute sui civili. I sopravvisuti alla guerra finirono quasi tutti preda delle vendette dei vincitori. Il libro traccia un’analisi approfondita della loro storia, ne mostra le figure più valorose, le uniformi e le insegne, analizzando le diverse unità in cui militarono quelli che qualcuno definì “degli improbabili ariani”.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 224 + 32 pagine fuori testo con 57 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2012 da The History Press

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    Il Fascio, la Svastica e la Mezzaluna

    26.00

    Un poderoso saggio storico che ricostruisce, a partire dal 1919, le relazioni che intercorsero tra il fascismo delle origini e quello del regime e, i più rappresentativi esponenti del nazionalismo arabo, le affinità ideologiche del fascismo con l’Islam e la contraddittoria politica araba dell’Italia che, all’epoca, si proponeva come ponte tra Oriente e Occidente ma con un occhio ai rapporti con la Gran Bretagna. Vengono poi indagati i rapporti tra nazionalsocialismo e i movimenti di liberazione arabo-islamici, la politica araba di Hitler e del nazionalsocialismo. Le tappe della politica di collaborazione che si sviluppò dal 1936 fino al 1945 tra le potenze dell’Asse e i movimenti di liberazione nazionale del mondo arabo islamico (vicende diplomatiche e militari), gli sforzi dei leader arabi per ottenere il riconoscimento ufficiale della loro causa da parte di Roma e Berlino. Infine, nella seconda parte, La spada dell’Islam, è dettagliatamente ricostruita la storia dei corpi militari che i tedeschi riuscirono a costituire con volontari musulmani. È la storia delle unità arabe della Wehrmacht, delle tre divisioni SS costituite con volontari musulmani europei della Bosnia Herzegovina e dell’Albania, delle tante unità della Wehrmacht e della Waffen SS cui dettero vita i volontari originari delle repubbliche musulmane dell’Urss: tartari, uzbeki, turcomanni, tagiki, azeri, calmucchi, khirghisi; fino alle simboliche Frecce Rosse, i volontari arabi che l’esercito italiano, sotto gli auspici del Gram Mufti, tentò di organizzare poco prima della caduta del fascismo.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 408

    Stampato nel 2003 da Mursia

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    Il mare dei califfi – Storia del Mediterraneo musulmano (secoli VII-XII)

    36.00

    Fernand Braudel ha riconosciuto in quella islamica una delle grandi civiltà mediterranee, ma le ha attribuito un ruolo decisamente di secondo piano per ciò che concerne lo sviluppo marittimo ed economico medievale. Tutte le successive storie del Mediterraneo hanno quindi assegnato un posto subalterno ai marinai dell’Islam, generalmente considerati alla stregua di pirati. Il libro di Christophe Picard propone invece una visione radicalmente diversa. La prolifica produzione cronachistica degli Arabi e la documentazione archeologica portata alla luce negli ultimi anni, infatti, hanno permesso di rivalutare l’importanza dei musulmani nella storia medievale del Mediterraneo. Scopriamo così che califfi e giurisperiti non ignoravano lo spazio mediterraneo e che marinai, guerrieri e mercanti non cessarono di solcarlo, mentre veniva contemporaneamente descritto da geografi, cartografi ed enciclopedisti. Esso fu oggetto di un continuo interesse anche e soprattutto come terreno d’elezione del jihad dei califfi.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 388 con alcune illustrazioni e mappe b/n

    Stampato nel 2017 da Carocci

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    Isis – Una minaccia all’Islam

    15.00

    Recentemente assurto a grande notorietà, l’Isis è divenuto lo spauracchio dell’Occidente. Ma quali sono i suoi veri nemici? A chi arreca veramente danno, in primo luogo? Questo libro cerca di ripercorrere il breve e rapido cammino che ha portato l’Isis dalla prima fase embrionale, in Iraq, ai grandi e sinistri successi degli ultimi giorni, in Siria così come in Libano, in Libia ed in Nigeria. Al suo interno si spiegano le differenze in seno all’Islam, e tra quest’ultimo e le visioni settarie e farneticanti dei fondamentalisti del Califfato. E si spiega, con dovizia di particolari, perché l’Isis e la sua idea di religione siano una minaccia per il cosiddetto vero islam o, islam moderato!!!!.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 158 con alcune cartine

    Stampato nel 2015 da Anteo

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    Islam e nazifascismo – Un’alleanza che avrebbe potuto modificare l’assetto mediorientale

    14.50

    La storia degli intensi e complessi rapporti che, tra il 1933 e il 1945, intercorsero tra il Gran Muftì di Gerusalemme, Hajjl Muhammad Amln al-Husayni, capo spirituale dei musulmani palestinesi, i movimenti panislamici, panarabi e nazionalisti, sorti negli anni Trenta in Africa Settentrionale (Marocco, Algeria, Tunisia e Egitto) e in Medio Oriente (Palestina e Mesopotamia), e la Germania nazionalsocialista e l’Italia fascista, rappresenta una delle vicende a sfondo diplomatico, politico-religioso e ideologico più interessanti e meno note di quegli anni. I motivi che spinsero la più venerata, discussa e chiacchierata, personalità religiosa del Medio Oriente e i movimenti nazionalisti mediorientali ad unire i propri destini a quelli del reich tedesco e – seppure con modalità e risultati diversi rispetto a quelli di Mussolini – suscitano infatti un’indubbia curiosità, aprendo le porte ad un dibattito che, nell’attuale contesto geopolitico internazionale, caratterizzato dalla recrudescenza dell’estremismo islamico antisionista e antioccidentale, assume una valenza ancora maggiore e specifica, fornendo utili elementi di studio e valutazione

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 118 con varie foto b/n

    Stampato nel 2017 da Mattioli

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    L’impero dell’islam – Il sistema che uccide l’Europa

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.00.

    Francesco Borgonovo           Prezzo di listino 15.00 (sconto 40%)

    “Ci stanno ammazzando e noi offriamo la nostra piena collaborazione, partecipando a un suicidio collettivo di cui nemmeno ci chiediamo la ragione. La Morte trionfa, e festeggia scatenandosi in una danza macabra, saltellando gioiosa su una montagna di cadaveri, mentre tutt’intorno, agli spettatori attoniti, non resta che aggiornare quotidianamente la mostruosa contabilità della fine. L’Impero del capitalismo finanziario e quello dell’islam ci strangolano: fratelli gemelli, marciano divisi per colpire uniti. Muoiono gli stranieri sui barconi, stremati dal freddo e dalla fatica o gettati in acqua dai trafficanti di uomini. Muoiono gli italiani straziati dalla crisi. Muoiono gli imprenditori, strangolati dall’austerità criminale imposta dall’Unione europea. Muoiono i risparmiatori, a cui manager di banca strapagati hanno sottratto piccoli patrimoni accumulati in una vita intera. Muoiono ragazzi di nemmeno trent’anni, falciati da loro coetanei che indossano tute nere e sparano, berciando in gloria di una religione violenta e mortifera. Muoiono intellettuali e vignettisti che hanno osato raffigurare il profeta di quella religione, nel colpevole silenzio della cultura che avrebbe dovuto difenderli e sostenerli. Muore la libertà di espressione, muore il pensiero critico. Muoiono i popoli europei, e con essi la civiltà occidentale.”

    Brossura, 12,5 x 19,5 cm. pag. 248

    Stampato nel 2016 da Bietti

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    La battaglia di capo Colonna 982 – La sfida dell’impero all’Islam

    20.00

    La battaglia di Capo Colonna (conosciuta anche come battaglia di Stilo) fu combattuta nelle giornate del 13 o 14 luglio 982 nella zona prossima a Crotone, in Calabria, tra le forze dell’imperatore Ottone II ed i suoi alleati del nord, i Longobardi, da un lato, e, dall’altro, quelle di Abu l-Qasim Ali, Emiro di Sicilia della dinastia dei Kalbiti. Alcune fonti affermano che i musulmani sarebbero stati aiutati dai bizantini stanziati da tempo nell’Italia del Sud, in rappresaglia per l’invasione della provincia dell’Apulia da parte di Otto, ma non ci sono conferme a questa storica accusa. Peruffo nella sua approfondita analisi storica pone fine ad una lacuna che vedeva sostanzialmente ignorata questa grande importante battaglia del primo evo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 68 con numerose illustrazioni a colori

    Stampato nel 2016 da Soldiershop

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    Mussolini e i musulmani – Quando l’Islam era amico dell’Italia

    19.00

    «Oggi, sotto i colpi dei micidiali attentati perpetrati dai terroristi dell’Isis, tutto il mondo occidentale, facendo anche un po’ di confusione, guarda all’Islam con un sentimento d’odio frammisto a paura e terrore. Ma c’è stato un tempo in cui l’Italia poteva vantarsi, pur tra luci e ombre, di avere intessuto stretti rapporti con la Mezzaluna dopo un corteggiamento durato quasi tutto il periodo fascista. Il feeling culminò nel “matrimonio” di Tripoli del 20 marzo 1937, testimone di nozze Italo Balbo, quando un impettito Mussolini, in sella a uno splendido cavallo, nell’oasi di Bùgara appena fuori dalla capitale libica, sguainò, come anello nuziale dell’unione italo-araba, la famosa Spada dell’Islam, un gioiello in oro massiccio cesellato da artigiani fiorentini. Dopo il 25 luglio 1943, con la caduta del duce – nonostante i tentativi di cooperazione con il mondo arabo portati avanti nel secondo dopoguerra dall’Eni di Enrico Mattei – quel vecchio rapporto si è molto attenuato, se non addirittura dissolto.

    Rilegato, 14,5 x 22 cm. pag. 150

    Stampato nel 2017 da Mondadori

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