Avanguardia di morte.. – Racconti brigatisti

Giacinto Reale

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    Avanguardia di morte.. – Racconti brigatisti

    18.00

    Questa narrazione è stata pensata e scritta sulla base di episodi autentici e qui i protagonisti storici compaiono nella trama di capitoli dedicati a personaggi di fantasia. Leandro Arpinati, Ferruccio Vecchi, Guido Keller, Alessandro Pavolini, Giuseppe Solaro… attorno a loro si muovono i personaggi minori “sullo sfondo di una temperie storica inimitabile e ormai quasi mitologica più che leggendaria.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 260

    Stampato nel 2016 da A.G.A.

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    Certi giorni di marciapede e di attesa… Storia delo squadrismo fiorentino

    25.00

    Giacinto Reale

    In questo mio sesto libro di argomento “squadrista” ho preferito dare spazio, più che nei precedenti, alle testimonianze dei protagonisti. Quindi, la parte del leone la fanno l’essenziale memorialistica fiorentina (Umberto Banchelli, Bruno Frullini e Mario Piazzesi) e i più importanti giornali “figli” dello squadrismo (Sassaiola Fiorentina di Amerigo Dumini, Il Selvaggio di Mino Maccari e Il Bargello diretto – anche se solo per un periodo e tuttavia il più significativo – da Alessandro Pavolini). Naturalmente non mancano altri contribuiti quali, per esempio, quelli di Curzio Malaparte “conquistatore dello Stato”, Sebastiano Versari “fascista autonomo” e Ardengo Soffici “intellettuale di riferimento”. Questo, sia per offrire una versione più “bilanciata” rispetto a quella corrente, che per ricostruire un “atmosfera” simile a quello vissuto da chi c’era. Il quadro d’insieme che viene fuori conferma la felice intuizione di Salvatore Lupo, per il quale il primo fascismo fiorentino fu anche «una straordinaria fucina di intellettuali in camicia nera» e non solo esercizio di manesche attività a opera di sbandati e violenti per vocazione.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 328 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2021 da Libreria Europa

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    Il 1921 sulle pagine de L’Assalto – Giornale del Fascio di combattimento bolognese

    16.00

    Emilio Gentile, nel suo ultimo recentissimo libro, ha coniato un neologismo, definendo “astoriologia” la tendenza a giudicare e raccontare la storia (in particolare per ciò che riguarda il Fascismo), a prescindere dal suo svolgimento fattuale. Invece, è dai documenti e dagli avvenimenti che bisogna partire, senza trascurare quella importantissima fonte che sono i giornali dell’epoca, rivelatori certamente di stati d’animo e sentimenti diffusi, spesso prima ancora che diventino idee politiche di successo. È il caso de “L’Assalto” di Bologna, che, nato alla fine del 1920 come organo di un Fascio minuscolo, in una città “rossissima”, diventerà ben presto portavoce della gran parte dei Fasci locali, non solo della Regione e delle zone limitrofe, molto sensibili alla penetrazione fascista, ma dell’Italia intera.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 260

    Stampato nel 2019 da Eclettica

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    La marcia su Roma. Racconti squadristi di lotta e Rivoluzione

    18.00

    Giacinto Reale

    Che cosa fu la Rivoluzione fascista? Quali furono gli eventi che ne favorirono l’affermazione? Il presente testo vuole essere un contributo appassionato alla comprensione di un’atmosfera. Il quadriennio che precede la Marcia su Roma rappresentò una stagione turbolenta e straordinaria: dai giorni “di attesa e di marciapiede” alla creazione delle prime “squadre”; dal culto eroico del sacrificio al “me ne frego” impresso sulle bende delle ferite. Questo libro rappresenta un viaggio straordinario nella quotidianità di una stagione incendiaria, con un occhio di riguardo ai suoi più celebri protagonisti. Un fronte di lotta nel quale convissero l’ardore dell’arditismo e il pragmatismo mussoliniano, lo spirito antiborghese e il retaggio nazionalista, lo slancio aristocratico e la forte vocazione social.

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    Se non ci conoscete…. Racconti squadristi

    15.00

    Il Diciannovismo, tanto nelle sue premesse – le gesta degli Arditi sul finire della Prima guerra mondiale – quanto nell’epopea legionaria dannunziana a Fiume, per finire con le storie contigue alla Marcia su Roma (che segnò la fine dello squadrismo pratico ma non certo quella dello squadrismo ideale, fiume carsico inesauribile fino al 1945 e oltre), offre un materiale formidabile e sterminato: avventure mirabolanti, imprese eroiche, personaggi leggendari e figure tragiche. Questi racconti sono concepiti sulla base di episodi autentici accaduti nel quadrienno della “primavera di bellezza”, e ruotano attorno a personaggi di forte caratura come Leandro Arpinati, Ferruccio Vecchi, Guido Keller, Alessandro Pavolini, Giuseppe Solaro… Accanto a loro si muovono personaggi minori, veri o immaginari, sullo sfondo di una temperie storica inimitabile e ormai quasi mitologica più che leggendaria.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 198 + 8 pagine furi testo con foto b/n

    Stampato nel 2016 da AGA

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    Sei momenti di storia squadrista

    18.00

    Il volume tende a focalizzare sei momenti di storia squadrista raccogliendo e compattando quanto reso disponibile in modo frammentario e sparso in centinaia di volumi, materiale reso organico lungo un filo narrativo omogeneo. Questo testo, pur snodandosi in campo storico con precisione chirurgica, non ha la pesantezza di un saggio storico, e appassiona con le sue pagine dal timbro epico e asciutto al contempo.

    Brossura, 15 x 20,5 cm. pag. 264

    Stampato nel 2017 da A.G.A.

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    Siam fatti così! La storia di Gino, ardito della Muti (Romanzo)

    22.00

    Giacinto Reale

    “Appoggiato al muro, un ragazzo sui sedici-diciassette anni si difendeva come poteva da quattro coetanei che lo tempestavano di pugni e calci: «abbiamo pazientato anche troppo con i fascisti come te – urlavano – torna nelle fogne dalle quali sei partito e non farti più vedere, né qui né a scuola». Gino rivisse, in un baleno, la scena di quel 10 settembre del 1943, quando era toccato a lui conoscere la violenza e la prepotenza di quelli che erano, e sempre sarebbero stati, suoi nemici. Non esitò un attimo e, come Maciste aveva fatto quel giorno, intervenne. Aveva più di cinquant’anni ma il lavoro di officina gli aveva permesso di conservare un fisico robusto e una buona forza muscolare. E poi – pensò – è mio dovere intervenire comunque, anche se mi reggessi a malapena in piedi, come aveva fatto Dario quel giorno. Bastarono due cazzotti a quello che stava addosso al ragazzo, per rendere più prudenti gli aggressori, che poi la sirena di una volante in arrivo convinse a una fuga precipitosa. Aiutò la vittima dell’aggressione ad alzarsi, e notò – quasi come un segno del destino – la camicia strappata, come la sua giacca in quell’ormai lontano giorno di settembre”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 322

    Stampato nel 2023 da Libreria Europa

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    Vecchio fascismo nostro. 45 profili squadristi

    25.00

    Giacinto Reale

    Quarantacinque profili squadristi da Berta a Scambelluri, da Carli a Vecchi, da Arpinati a Scorza, da Padovani a Ricci. Quarantacinque profili, quarantacinque vite, raccontati con la solita passione dell’autore e la solita ricerca bibliografica. Prefazione di Pietro Cappellari.

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