Hitler’s Miracle Weapons Vol. 1

Friedrich Georg

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    Hitler’s Miracle Weapons Vol. 1

    45.00

    Questo primo di tre volumi, dedicati alla progettazione, alla prova e alla produzione di armi nucleari da parte della Germania nazionalsocialista già nel 1944, descrive gli sforzi fatti dalla Luftwaffe e dalla Kriegsmarine per progettare e produrre mezzi di trasporto per le armi nucleari sviluppate dal III Reich. Nel libro vengono descritti i moltissimi mezzi adattati dalla Luftwaffe come l’innovativo Horten Ho XVIII, l’Arado Ar E 555, il Messerschmitt P 1107 & 1108, e gli Junkers EF 132 e 140, e i sottomarini della Kriegsmarine. Il volume è completato da moltissime fotografie e da 16 pagine interamente a colori con le tavole dei profili dei vari mezzi descritti, nonchè da alcune ricostruzioni al computer.

    Brossura 20,5 x 29,5 cm. pag. 128 con molte foto e disegni b/n + 16 pagine di illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2003 da Helion & Company

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    Hitler’s Miracle Weapons Vol. 2

    55.00

    Friedrich Georg

    Dopo il successo del volume 1, il secondo libro della serie di Friedrich Georg riguarda le armi non convenzionali a corto e medio raggio. In particolare, questo volume include una grande quantità di informazioni sul programma V-rocket, non solo i più noti V-1 e V-2, ma anche le varianti speciali di questi due razzi e armi e velivoli sperimentali successivi. Dopo un’affascinante analisi degli sforzi prebellici per costruire bombe volanti, l’autore esamina i progetti V-1 e V-2 in grande dettaglio. Particolare attenzione è rivolta alle varianti speciali che in precedenza hanno ricevuto poca attenzione. Tra queste ci sono il V-2 A-4 ‘America Rocket’ e i V-2 progettati per trasportare testate nucleari e radiologiche. Viene anche discussa la capacità dei tedeschi di schierare tali armi. Viene esaminato un gran numero di progetti strani e fantastici che non hanno mai lasciato il tavolo da disegno, tra cui i razzi FR-35, V-6, V-101, Waterfall e Naval EMW A-7. L’affascinante sezione finale esamina i piani tedeschi di utilizzare tale missilistica contro Londra e Parigi nel 1945, oltre a raccontare le attività delle armi V su altri fronti, tra cui Italia, Jugoslavia e il fronte orientale. Il testo è supportato da fotografie in b/n e 16 superbe pagine di illustrazioni a colori, tra cui profili, immagini generate al computer di progetti che non hanno mai volato e foto dei modelli dell’autore.

    Brossura 21,5 x 30 cm. 118 con alcune illustrazioni b/n + 16 pag. di illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Helion

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    Hitler’s Miracle WeaponsVol. 3. From the ‘america Rocket’ to an Orbital Station. Germany’s Efforts to Develop Intercontinental Weapons and the First Space Programme

    36.00

    Friedrich Georg

    Il terzo volume di “Hitler’s Miracle Weapons” esplora uno dei capitoli più controversi e meno compresi della tecnologia della Seconda Guerra Mondiale: la segreta ricerca del Terzo Reich per sviluppare armi intercontinentali e persino le prime capacità militari spaziali al mondo. Dopo il successo del razzo V-2, gli scienziati missilistici tedeschi di Peenemünde e dintorni rivolsero la loro attenzione a progetti ben più ambiziosi. Tra questi, l’A9/A10 “Amerika Rocket”, un missile a due stadi destinato a colpire obiettivi sulla costa orientale degli Stati Uniti da basi di lancio europee, un concetto che anticipò di oltre un decennio il missile balistico intercontinentale (ICBM). Basandosi su documenti d’archivio, rapporti di intelligence alleati e testimonianze del dopoguerra, questo libro esamina i progressi di questi programmi e se le barriere tecniche fossero più vicine al superamento di quanto tradizionalmente riconosciuto. Il libro svela progetti per piattaforme orbitali, stazioni spaziali e persino armi (teoriche) destinate all’uso dallo spazio, inclusi concetti simili ai sistemi di difesa missilistica di “Guerre Stellari” del dopoguerra. Erano solo fantasie o furono compiuti passi concreti verso la loro realizzazione?  La narrazione esplora anche le reti clandestine di fabbriche sotterranee, siti di test segreti e i ruoli svolti da personaggi come Wernher von Braun, le cui carriere postbelliche avrebbero plasmato la corsa allo spazio tra Stati Uniti e URSS. Questo volume sfida le ipotesi di lunga data sui limiti delle capacità tecnologiche della Germania nazionalsocialista e solleva interrogativi provocatori su quanto il Terzo Reich sia stato vicino a trasformare il panorama strategico della Seconda guerra mondiale, e forse persino del dopoguerra.

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