Alle origini della cavalleria medievale

Franco Cardini

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    Alle origini della cavalleria medievale

    32.00

    Il guerriero a cavallo, con il suo prestigio anche simbolico, ci perviene dal profondo della preistoria, in termini tanto di valori quanto di pratiche di vita e di combattimento. Dagli sciamani centroasiatici ai guerrieri barbari, dagli dèi nordici ai martiri cristiani, senza dimenticare l’evoluzione dell’allevamento, l’affinarsi delle tecniche metallurgiche, lo sviluppo dell’arte della guerra e le relative “visioni del mondo”: se i più lontani presupposti del cavaliere medievale sono rintracciabili nella cultura dei nomadi delle steppe che per primi addomesticarono i cavalli, la sacralità e la superiore aura che lo circondano persistono ancora oggi nell’immaginario occidentale. Tra storia ed epica, il racconto di un mito millenario e dei suoi perduranti riflessi. Introduzione di Alessandro Barbero. Prefazione di Jean Flori

    Rilegato, 14,5 x 21,5 pag. 668

    Stampato nel 2014 da Il Mulino

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    Barbarossa e i comuni italiani

    25.00

    Giancarlo Andenna – Franco Cardini

    Siamo di fronte a un classico: la raccolta delle fonti sul rapporto tra il Barbarossa e i Comuni italiani che nel Nord si oppongono alle sue pretese imperiali. A presentare queste fonti e ad accompagnarci, due storici molto autorevoli: Cardini, grande amante del Barbarossa, e Andenna ci fanno comprendere come i Comuni lombardi siano costitutivi di un nuovo tessuto urbano e politico. I Comuni, se da una parte avevano con l’imperatore Barbarossa dei rapporti feudali, di fatto avevano creato una nuova forma di vita politica che si opponeva al feudalesimo. Una solidarietà cittadina nuova, inconcepibile nella Germania dell’epoca, in cui la plebe non era più semplicemente plebe ma rivendicava il diritto alla “cittadinanza”. Cronache da un tempo lontano i cui echi risuonano attualissimi nella lettura di Cardini e Andenna.

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    Capire le multinazionali

    8.00

    La crisi finanziaria mondiale ha riacceso l’attenzione sui grandi aggregati economici multinazionali, che intrecciano un immenso potere finanziario ed un ruolo politico e sociale crescente. Abbiamo tutti toccato con mano fino a che punto gli effetti delle speculazioni internazionali riescano a scavalcare i poteri degli stati, costringendoli ad adottare politiche di austerità sociale ed economica. Conoscere esattamente cosa sono le multinazionali, come nascono e come operano è lo scopo di questo agile saggio, scritto a quattro mani da un grande storico, Franco cardini, e da un economista, Stefano taddei.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 70

    Stampato nel 2012 da Il Cerchio

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    Gaza. Nulla sarà come prima

    18.00

    Franco Cardini

    Gaza. Da 6 mesi è il luogo in cui esplodono sanguinosamente tutte le contraddizioni dell’occidente, incapace di arrestare il peggior massacro di popolazione civile dalla fine della Seconda Guerra mondiale. L’attacco palestinese del 7 ottobre 2023, con tutte le sue ambiguità ancora irrisolte, ha infatti originato una sanguinosa rappresaglia contro la popolazione civile della Striscia che ha causato più di 40.000 morti, mentre la guerriglia di Hamas non ha cessato di colpire l’esercito israeliano, le cui reali perdite rimangono ignote.Nel frattempo larga parte della società civile israeliana si è sollevata contro un governo fondamentalista e bellicista, chiedendo a gran voce le dimissioni del governo Netanyahu e nuove elezioni. Di fronte a ciò, troppi media dell’occidente tacciono, minimizzano, mentono. Grazie ad intellettuali e giornalisti israeliani liberi, questo saggio ricorda le cause reali dello scontro israelo-palestinese, svela i disegni di oggi chi punta a scatenare la Terza Guerra Mondiale e costituisce un invito meditato e serio a costruire una autentica Pace nella Giustizia in tutta la Terrasanta.

     

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    Hitler in Italia. Dal Walhalla a Pontevecchio, maggio 1938

    22.00

    Franco Cardini  – Roberto Mancini

    Il 3 maggio 1938 Hitler con il suo numeroso seguito arrivava in Italia in visita di Stato. In sette giorni il Führer avrebbe visitato Roma, Napoli e Firenze. Nel dispiegare grandi apparati cerimoniali preparati con cura, il regime fascista volle accoglierlo proponendogli tre «quinte di scenario»: il glorioso passato della nazione che aveva in Roma le radici del suo destino; il mare che essa aveva solcato e dominato e che sarebbe stato ancora suo; l’arte e la cultura che avevano affascinato schiere di viaggiatori venuti da Oltralpe. La visita di Hitler, che seguiva quella fatta pochi mesi prima da Mussolini in Germania, si inseriva in un quadro di politica internazionale quanto mai complesso e il duce, nonostante i discorsi ufficiali, esitava ancora dinanzi alla prospettiva di un’alleanza col Reich.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 156 con illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2020 da Il Mulino

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    Il grande racconto delle crociate

    48.00

    All’inizio ci sono i pellegrini, i crucesignati diretti a Gerusalemme che recano cucita o ricamata sulla spalla, sul petto, o sulla bisaccia, una croce. La crociata è stata iter, peregrinatio, passagium: spedizione militare, viaggio religioso, itinerario marittimo. Se ai tempi della prima spedizione (1096-99) la volontà di liberare dall’occupazione musulmana le terre in cui era vissuto Gesù si accompagnò a un grande fervore religioso, in seguito altri fattori decisivi motivarono le campagne militari in Terrasanta. Per le repubbliche marinare, la possibilità di ottenere il controllo strategico di rotte e porti mediterranei; per il papato, di aumentare il proprio prestigio; per i sovrani laici, di liberarsi di folle insofferenti e aristocratici riottosi; senza contare il desiderio di avventura, molto sentito nella società feudale, e il richiamo dei tesori d’oriente. Fede, interesse economico, attrazione per l’ignoto spingono dunque l’Europa cristiana in Oltremare. Più tardi la crociata diventerà lotta all’eresia, strumento di controllo politico, atto di difesa dell’antemurale balcanico e mediterraneo-orientale contro le offensive ottomane, custodia maris contro i corsari barbareschi, impegno di cristianizzazione del Nuovo Mondo. Un potente affresco che tesse in un’ampia narrazione una storia della crociata che, come idea e fatto, giunge fino ai giorni nostri.

    Brossura, pag. 522

    Stampato nel 2019 da Il Mulino

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    Il turco a Vienna – Storia del grande assedio del 1683

    28.00

    Il 12 settembre 1683 si concludeva trionfalmente lo scontro per liberare Vienna dall’assedio ottomano e all’alba del giorno dopo, sotto il ricco padiglione del gran visir conquistato dalle sue truppe, Giovanni III poteva scrivere una trionfante lettera alla consorte. Terminava così, insieme all’incubo dell’assedio alla prima città Del Sacro Romano Impero, l’ultima Grande Paura provocata da un assalto ottomano a una Cristianità, peraltro per nulla unita. E se anche la Francia del Re Sole è restata in disparte, la Russia di Pietro il Grande ha assistito guardinga, l’Inghilterra, il mondo baltico e la cristianissima Spagna si sono tenuti lontani dal teatro di guerra della croce contro la mezzaluna, il 12 settembre 1683 è stata una giornata fondamentale per la storia dell’Europa moderna.

    Cartonato con sovracopertina 14 x 21 cm. pag. XIV + 778

    Stampato nel 2011 da Laterza

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    La croce, la spada, l’avventura – Introduzione alla crociata

    8.00

    La crociata è una e al tempo stesso molteplice, si articola in una pluralità di casi diversi tra loro e muta volta per volta sia nei differenti obbiettivi, sia nel tempo e nel contesto in cui viene bandita. E’ una realtà multiforme, una sorta di balena bianca all’interno della Cristianità. Di questo evento il volume esamina le cause, gli sviluppi e la lunga memoria consegnando al nostro tempo spesso cosiì uniforme la suggestione di un periodo di drammatici scontri che furono anche grandi incontri.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 126

    Stampato nel 2000 da Il Cerchio

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    La deriva dell’Occidente

    17.00

    Franco Cardini

    Dai tempi delle guerre persiane, Oriente e Occidente sono fratelli coltelli, amici e nemici, sogno e incubo. «L’Oriente è l’Oriente, l’Occidente è l’Occidente: e nessuno potrà mai accordarli», dichiara Rudyard Kipling al tempo della fondazione dell’impero britannico d’India. Sulla base dei troppi malintesi generati dal loro confronto sono emersi anche ‘ismi’ ideologici, tanto accaniti tra loro quanto ambigui: orientalismo e occidentalismo, avvolti nel dilatare delle loro contraddizioni. Già Oswald Spengler aveva decretato il ‘tramonto dell’Occidente’; ma immediatamente, dietro l’Occidente-Europa spengleriano, se n’era andato profilando un altro, quello americano, che dopo aver soggiogato il Pacifico si apprestava a trangugiare anche l’Atlantico: Leviathan di terra e di mare secondo Carl Schmitt, contrapposto a Behemoth, compatto Oriente tutto terragno.

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    Neofascismo e neoantifascismo

    15.00

    Si può essere antiantifascisti? È un modo di dire che si è in realtà fascisti? È un attacco alle “idées reçues”, ai luoghi comuni? Serve a darsi una pàtina di anticonformismo a buon mercato? Oppure… In questi anni di rapidi eclissi e di furiosi mutamenti, mentre a molti sembra sempre più vero che la democrazia è un sistema nel quale il popolo è sovrano ma la gente non conta nulla, vale la pena di riflettere sui vecchi “idola theatri”, sulle “verità” che per troppo tempo non è costato nulla affermare mentre irragionevolmente scandaloso sembrava il metterle in discussione. L’antifascismo, come l’anticomunismo, è un valore generico – quindi inutile – perché vi sono infiniti modi e infinite ragioni di essere l’una e l’altra cosa, ma tanti di quelli e tante di queste sono ben peggiori del loro contrario; e i valori generici – quindi inutili – finiscono sempre col trasformarsi in disvalori, o in pseudovalori, o in antivalori. Queste pagine non vogliono né offendere, né scandalizzare nessuno. Servono solo a ricordare che quando si marcia contro il nemico bisogna essere ben sicuri che il nemico non marci alla nostra testa.

    Brossura, 12 x 18 cm. pag. 246

    Stampato nel 2018 da La Vela

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    Oh gran bontà de’ cavallieri antiqui!. Scritti sulla Cavalleria e sulla Tradizione cavalleresca italica

    Il prezzo originale era: €75.00.Il prezzo attuale è: €45.00.

    Franco Cardini

    Il cavaliere è una delle figure guida del nostro immaginario occidentale. Un Idealtypus. In un celebre saggio, Cristofer Dawson si è chiesto perché, per noi – che pur viviamo immersi nel mondo del capitale e dei consumi – ,il cavaliere è “tanto più bello” di un agente di cambio. La risposta al quesito del Dawson è complessa. Essa affonda le sue radici nella memoria storica; ma forse tali radici sono ancora più lontane, ancor più profonde. Forse bisogna giungere a toccare l’inconscio, le oscure fonti del Bello Terribile, il Mito, il Sacro.

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    Quell’antica festa crudele – Guerra e cultura della guerra dal Medioevo alla Rivoluzione francese

    16.00

    Questo libro approfondisce il vasto tema della guerra non solo dal punto di vista dell’evoluzione tecnica e strategica ma anche e soprattutto da quello dell’ideologia e della mentalità: insomma della sua “cultura”. Com’era, quale posto aveva nella vita delle società, come la vivevano gli uomini che la facevano e la subivano. Spaziando in un lunghissimo arco di tempo che va dall’Alto Medioevo alle soglie dell’età contemporanea, attraverso la lettura di una ricca e pittoresca galleria di testimonianze, letterarie e no, Cardini racconta di un mondo in cui la guerra era una presenza consueta eppure, in fondo, molto meno devastante di quanto saranno le guerre di un’epoca più “umanitaria” e pacifista qual è la nostra.

    Brossura, 14 x 20 cm. pag. 500 + 16 pagine fuori testo con illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    Studi sulla storia e sull’idea di crociata

    32.00

    Il movimento crociato e l’idea di crociata sono aspetti della nostra storia tanto mal compresi quanto ancora ricchi di fascino. I saggi contenuti in questo volume propongono alcune risposte. E’ una vasta panoramica sul fenomeno storico socialmente considerato: sull’interesse portato alla crociata da papi come Nicolò IV e Pio II, e da grandi personaggi come Federico Barbarossa, Bernardo di Clairvaux, caterina da Siena; nonchè su tipiche figure dell’epoca come Guglielmo Embriaco e daiberto Arcivescovo di Pisa. Molto interessante la ricostruzione critica del “Liber Secretorum Fidelium Crucis”, studio scientifico dei prili del ‘300 sui costi finanziari di un’impresa crociata.

    Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 504

    Stampato nel 1998 da Jouvence

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    Ucraina 2022. La storia in pericolo

    24.00

    Franco Cardini – Fabio Mini – Marina Montesano ( a cura di)

    Non è un soltanto un libro: è quasi una missione militare di salvataggio come quelle in cui degli ignari innocenti sono tenuti in ostaggio da malfattori, ricattatori o terroristi. Qui gli ostaggi sono la Storia e la buona fede di chi la studia. C’è il pericolo che la storia della guerra in Ucraina possa essere ricostruita e appresa basandosi soltanto su una narrazione faziosa, magari a fin di bene, ma non equa, non oggettiva e quindi iniqua, fuorviante e dannosa per le stesse vittime. Di questa missione di salvataggio, quasi impossibile, si sono incaricati un gruppo di studiosi, pensatori, storici ed esperti uniti soltanto dalla ricerca della chiarezza e dalla volontà di offrire valutazioni e non solo opinioni. Non ci sono interessi di parte da favorire, pupi da istruire, persone da convincere o potenti da incensare e neppure “timore di pena o speranza di ricompensa, ma soltanto intima persuasione della intrinseca necessità” della missione da compiere.

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