La passione di Fiume – Diari – Cronache – Documenti

Fiume

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    La passione di Fiume – Diari – Cronache – Documenti

    Il prezzo originale era: €24.00.Il prezzo attuale è: €15.60.

    Mario Maria Martini        Prezzo di listino: 24.00 (sconto 35%)

    Letterato e giornalista, fu a Fiume, dove ricoprì il ruolo di Segretario speciale del Vate. Da questa esperienza nacque “La passione di Fiume”, pubblicato alla fine del 1919, una manciata di settimane dopo i fatti. Un vero e proprio instant book ante litteram, ma anche una corsara figa di notizie, per combattere la censura istituita da Nitti.

    Brossura, 14,7 x 21 cm. pag. 418 + 4 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Nova

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    La passione di Fiume. Diari cronache documenti

    69.00

    Mario Maria Martini

    Letterato e giornalista, fu a Fiume, dove ricoprì il ruolo di Segretario speciale del Vate. Da questa esperienza nacque “La passione di Fiume”, pubblicato alla fine del 1919, una manciata di settimane dopo i fatti. Un vero e proprio instant book ante litteram, ma anche una corsara figa di notizie, per combattere la censura istituita da Nitti.

    Brossura, 12 x 18,5 cm. pag. 243

    Stampato nel 1920 da Sonzogno

    Condizioni del libro: buone condizioni. Segmi del tempo sulla copertina e sul bordo delle pagine

     

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    La penultima ventura – Scritti e discorsi fiuman

    30.00

    Qui viene presentato per la prima volta il corpus degli scritti di D’Annunzio dedicati a fiume con la cura e analisi del grande storico Renzo de felice, che nel’ampio saggio introduttivo chiarisce la portata e il significato dell’azione dannunziana in relazione con la politica interna e internazionale del tempo, evidenziando la sostanziale diversità che distinse il fiumanesimo dal fascismo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 582

    Stampato nel 2019 da Luni

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    La questione di Fiume – Le forze e le forme della Città di Vita

    12.00

    Il punto di svolta della vicenda fiumana si ebbe il 10 gennaio 1920, quando Gabriele d’Annunzio accolse le dimissioni di Giovanni Giuriati da Capo del Gabinetto di Comando, nominando in sua vece Alceste De Ambris. Giuriati era disponibile ad accogliere il compromesso suggerito dal governo italiano. De Ambris, viceversa, rappresentava l’anima rivoluzionaria (e oltranzista) del fiumanesimo. Con la nomina di Alceste De Ambris iniziò il periodo eroico di Fiume che, da quel momento, divenne meta di un’imponente migrazione di militari e civili. Ma anche di idee visionarie e di politiche anticipatrici del corso della storia. A cura di Gennaro Malgieri.

    Brossura, 11,5 x 17,5 cm. pag. 127

    Stampato nel 2019 Idrovolante

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    La sola ragione di vivere. D’Annunzio, la Carta del Carnaro e l’Esercito Liberatore

    15.00

    F. Carlesi – E. Grego

    Cento anni fa, l’impresa di Fiume sconvolgeva il mondo. Furono sedici mesi d’eresia, di laboratori politici, di festa e – soprattutto – d’italianità. Tutto fu ambito, tutto fu tentato. Di quella esperienza incredibile, oltre alla memoria, rimane viva la sua Costituzione: quella Carta del Carnaro da più parti definita “la più bella costituzione del mondo”, scritta dal sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris e resa poesia da Gabriele D’Annunzio. Meno noto – ma altrettanto interessante – è l’Ordinamento dell’Esercito Liberatore, con la sua meravigliosa e sconosciuta introduzione dal titolo “La fiamma intelligente”. Oltre a questi testi – capaci di restituire l’esatta fotografia di una stagione rivoluzionaria senza precedenti – è presente il discorso della “Riconciliazione”, pronunciato da D’Annunzio il 2 gennaio 1921 presso il cimitero di Cosala, dopo il Natale di Sangue e la fine dell’impresa fiumana. Il libro presenta inoltre alcuni saggi critici, scritti per l’occasione da esperti dell’argomento e accompagnati da fotografie.

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    La sola ragione di vivere. D’Annunzio, la Carta del Carnaro e l’Esercito Liberatore

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.75.

    AA.VV.          Prezzo di listino  15.00 (sconto 35%)

    Cento anni fa, l’impresa di Fiume sconvolgeva il mondo. Furono sedici mesi d’eresia, di laboratori politici, di festa e – soprattutto – d’italianità. Tutto fu ambito, tutto fu tentato. Di quella esperienza incredibile, oltre alla memoria, rimane viva la sua Costituzione: quella Carta del Carnaro da più parti definita “la più bella costituzione del mondo”, scritta dal sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris e resa poesia da Gabriele D’Annunzio. Meno noto – ma altrettanto interessante – è l’Ordinamento dell’Esercito Liberatore, con la sua meravigliosa e sconosciuta introduzione dal titolo “La fiamma intelligente”

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    La stagione delle fiamme danzanti

    22.00

    Per Léon Kochnitzky, musicista e letterato belga, dalla preparazione intellettuale seconda forse solo a d’Annunzio e che, elaborando il progetto della “Lega di Fiume”, aveva come intentento quello di trasformare Fiume nella “Patria delle patrie” per tutti i popoli oppressi della terra, i legionari fiumani sono i danzatori del “bal des Ardents” della sarabanda scatenata in Fiume, la “città di vita”. Un’anima bella, Kochnitzky, in perpetua pena di amore, adorazione e venerazione: per l’Italia, il comandante d’Annunzio, la terra di Fiume e tutti, proprio tutti i “popoli oppressi”. “Branchi di Centauri” erano per lui i legionari, libertini e libertari, “d’amor caldi e inebriati, accesi di vino e di lussuria”, a Fiume, dove c’erano anche i futuristi, come Marinetti e Mario Carli, Harukichi Shimoi il “samurai” innamorato dell’Italia, Nino Bolla tenente degli alpini, Pinna-berchet, Ludovico Toeplitz de Grand Ry figlio di banchiere e produttore cinematografico. Il testo qui presentato è un’edizione riveduta e corretta frutto di un confronto con la traduzione di Alberto Luchini condotta sui testi originali francesi che è stato possibile reperire e in parte sulla revisione della traduzione di Luchini stesso.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 252

    Stampato nel 2013 da AGA editrice

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    Le foibe giuliane

    18.00

    Questa non facile opera che affronta il difficile argomento dell’infoibamento nelle Venezie Giulie – che parte da suggestioni letterarie che si rifanno ad un tessuto immaginifico e magico istriano legato all’abisso e alle modalità quasi “rituali” legate all’eccidio, legate ad un uso barbarico dell’Europa centro-orientale – si occupa sia delle foibe del 1943 in Istria che di quelle del 1945 che riguardano Gorizia, Pola, Fiume e Trieste. Per decenni la questione delle foibe è stata ostaggio della polemica politica, fondata su testimonianze aleatorie e mero conteggio dei morti e delle atrocità. In questa opera l’autore muove l’ipotesi che l’esame del problema sia sempre stato affrontato con uno squilibrio, perché il comunismo jugoslavo ha a lungo goduto di un’ampia immunità dettata dall’atlantismo e dall’apprezzamento della sinistra italiana alla politica di equidistanza terzomondistica di Tito, mentre l’area antifascista avrebbe dovuto impegnarsi maggiormente nella costruzione di un’etica nella società civile e politica.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 159

    Stampato nel 2010 da Libreria Editrice Goriziana

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    Mezzo secolo di Fiume – Economia e società a Fiume nella prima metà del Novecento

    14.90

    In questo volume Fiume, simbolo con D’Annunzio della passione nazionale, viene presentata sotto una forma originale. Nella complessità di una città contesa dai nazionalismi, questa ricerca evidenzia la situazione sociale ed economica dei fiumani nei cinquant’anni più drammatici della loro storia: dal benessere del periodo ungherese al blocco economico durante la presenza di D’annunzio, dalle speranze suscitate dall’annessione all’Italia alla marginalità che contraddistinse buona parte del periodo italiano. Una storia di crisi economiche, di agitazioni sociali e di insperati sviluppi che si intreccia con i controversi problemi del Novecento.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 210

    Stampato nel 2009 da Cantagalli

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    Motti Dannunziani

    12.00

    La parola “motto” compendia, con valore esemplare e imperativo, l’assunto di una persona o di una comunità. Nel caso dei motti dannunziani, non c’è dubbio che essi divennero espressione non solo della persona, o meglio di un personaggio straordinario che dominò la nostra vita culturale e politica per cinquant’anni, ma anche di una intera comunità ovvero della società italiana del primo ventennio del secolo scorso.

    Brossura, 13,5 x 20,5 cm. pag. 110 con circa 51 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2010 da Carabba

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    Natale di sangue – D’Annunzio a Fiume

    14.00

    Gabriele D’Annunzio entrò in Fiume alla testa di qualche migliaio di volontari provenienti da varie Armi dell’Esercito. La folla accompagnò la sua entrata con grida gioiose e lancio di fiori. Così ebbe inizio “l’Impresa di Fiume” e per sedici mesi il “poeta-soldato” regnò come Comandante sulla piccola città dalmata contesa tra l’Italia e il nascente Stato jugoslavo. Per la nuova piccola repubblica fu redatto anche uno Statuto moderno e illuminato, che attirò in città tutte le avanguardie artistiche e letterarie d’Europa e favorì una vita sociale estremamente libera: erano ammessi il divorzio, il diritto di voto alle donne, e libere erano anche le relazioni sessuali e la circolazione di droghe. Ma la vigilia di Natale del 1920 il governo di Giolitti diede ordine alle truppe regolari di attaccare la città. I volontari fiumani si difesero con rabbia, e morti e feriti furono numerosi da entrambe le parti: fu un Natale di sangue. Attraverso testimonianze e memorie, in questo libro viene ricostruita la vita di Fiume in quel breve lasso di tempo in cui fu il centro dell’interesse politico-culturale d’Europa. Eroica, retorica, goliardica, superficiale, culturalmente all’avanguardia, libertina e illecita, l’Impresa di Fiume lasciò una grande eredità al fascismo sul piano propagandistico e d’immagine.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 191

    Stampato nel 2010 da Mursia

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    Nino Daniele – Un legionario comunista con D’Annunzio a Fiume

    16.50

    Il personaggio d’Annunzio è stato quasi sempre ambiguo, controverso, schierato a favore o contro secondo gli interessi del momento. La maggiore ambiguità si rivelò a Fiume dove apparentemente seguiva i consigli di tutti i movimenti presenti e, anche se per breve tempo, fu influenzato dalle idee della sinistra, forse sotto l’influenza del “comunista” e “legionario” Nino Daniele, che mise in atto un coraggioso quanto utopico tentativo di mettere d’accordo i comunisti con il “rivoluzionario” d’Annunzio. In questo libro l’Autore ha cercato di ripercorrerne le tappe rifacendosi addirittura al “discorso della siepe” del 1897 e al passaggio alla sinistra nella seduta parlamentare del 25 marzo 1900 e alla conseguente ricandidatura in Toscana con la perdita del seggio.

    Brossura, 12 x 19 cm. pag. 179

    Stampato nel 2013 da Carabba

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    Norma Cossetto. Rosa d’Italia

    20.00

    Comitato Dieci Febbraio

    Norma Cossetto, violentata e infoibata a ventitré anni per la sola colpa d’essere italiana, è il simbolo della tragedia dell’italianità dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. La sua sembrerebbe solo una storia di violenza come tante avvenute durante la seconda guerra mondiale eppure, dopo oltre settant’anni, sono molte le città che le dedicano strade, giardini e targhe e parlano di lei un film, un fumetto e almeno uno spettacolo teatrale. Questo libro, tra storia, racconti, testimonianze inedite ed emozioni, raccoglie le voci di chi la porta nel cuore e che, nel suo nome, prova a riattaccare al grande libro della storia d’Italia le pagine strappate con le vicende degli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia infoibati o costretti, per rimanere italiani, all’esodo.

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    Pola Istria Fiume 1943-1945. L’agonia di un lembo d’Italia e la tragedia delle foibe

    22.00

    Gaetano La Perna

    Questo lavoro vuol essere un contributo serio e documentato perché la storia di quelle regioni, di quelle genti, di quegli anni così travagliati possa essere riscritta con onestà e obiettività e possa così venir conosciuta e tramandata alle future generazioni”. Venezia Giulia, Istria e Dalmazia 1943-Croazia, Bosnia, Serbia 1993: migliaia di persone uccise, centinaia di migliaia cacciate dalle loro case, vittime tutte di un nazionalismo cieco e ottuso. L’Italia chiede giustizia per i suoi morti innocenti e reclama che si faccia chiarezza su questa pagina della nostra storia. In questo testo sono ripercorse le vicende che dal 1943 al 1945 portarono all’abbandono di terre sulla cui italianità non è possibile nessun dubbio.

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    Quis contra nos? La massoneria nell’impresa fiumana di d’Annunzio

    18.00

    Luigi Pruneti

    Luigi Pruneti in questo libro mette a fuoco il ruolo che ebbe la massoneria, dal mese di settembre 1919 a quello di dicembre 1920, nel periodo in cui d’Annunzio occupò la città di Fiume. Ha analizzato tutti gli avvenimenti, al fine di chiarire il complesso quadro culturale, sociale e militare in cui si svolsero i fatti e che vide la massoneria nei panni di sostenitrice dell’annessione di Fiume all’Italia. Ha svelato i retroscena dell’impresa, che fu favorita da ambienti economici e finanziari. Ha indagato sugli appoggi occulti e palesi che il Poeta ha avuto dalla denuncia di Nitti sino al ruolo svolto dalla loggia guidata da Domizio Torrigiani. […] Pruneti, quindi, ricostruisce con minuziosità, precisione e scrupolosità, l’intera impresa fiumana e la connessione che il Poeta ebbe con la massoneria, ripetendo un concetto che lui aveva già espresso in un libro del 2013, ossia che sull’iniziazione massonica di d’Annunzio rimangono molti dubbi, aggiungendo che sarebbe interessante osservare come il suo nome non abbia avuto un gran successo fra le logge massoniche.

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    Santa Pirateria – Avventure al tempo della gesta di Fiume

    15.00

    “Yambo” è lo pseudonimo di Enrico de’ Conti Novelli da Bertinoro (figlio del grande attore drammatico Ermete Novelli) brillante giornalista della prima metà del secolo scorso e eccellente illustratore di fumetti e giornalini. Nel 1939, a vent’anni dall’impresa di Fiume (il cui ricordo era ancora ben vivo nell’immaginario collettivo degli italiani) e nel solco della migliore tradizione salgariana, Yambo pubblica questo “Santa Pirateria” che, in forma romanzata, ripropone le gesta leggendarie degli “Uscocchi” fiumani – i legionari incaricati dal Comandante Gabriele d’Annunzio di occuparsi degli approvvigionamenti in favore di Fiume assediata dal pavido governo di Cagoia.

    Brossura, 17 x 24 pag. 156 con circa 59 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2013 da A.G.A.

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    Scontro per Fiume. D’Annunzio e Caviglia

    15.00

    Pier Paolo Cervone

    Enrico Caviglia e Gabriele D’Annunzio. Il generale e il Vate. A dividerli, una città e una pagina di storia poco conosciute, poco studiate. Riguardano Fiume. Con fatti, misfatti, personaggi, protagonisti e (financo) comparse. Sino al dramma finale. A colpi di cannone.» Il Generale e il Poeta, l’uno imponente, l’altro mingherlino: il volume racconta l’incontro e lo scontro tra i due personaggi, alle prese con la vicenda di Fiume in un paese da poco uscito dalla guerra e alle soglie di profonde trasformazioni. La città venne occupata il 12 settembre 1919 da un esercito di irregolari comandato da D’Annunzio, che ne proclamò l’annessione all’Italia. L’occupazione fu resa possibile anche dal sostegno di Benito Mussolini, astro nascente della scena politica italiana. Caviglia ricevette l’ordine dal governo Nitti di riportare sotto controllo la città, se necessario anche con il ricorso alla forza. Entrambi uomini di azione, guidati da concezioni e visioni opposte, esprimono il contrasto che si andava definendo in Italia tra il paese reale e quello legale.

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    Seconda Guerra Mondiale – Alpini nella città di Fiume 1944 – 1945

    25.00

    Per decenni gli eventi, accaduti a partire dalla data dell’armistizio dell’8 settembre 1943 fino ai primi anni ’50, riferiti ai territori situati al confine orientale del Friuli Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia, sono stati coperti da un assordante e fragoroso silenzio. Ciò ha fatto si che quasi nulla si sappia dei reparti di militari italiani che, dopo l’8 settembre 1943, sono rimasti in armi, o si sono costituiti successivamente, per cercare di difendere quei confini conquistati con il sangue di centinaia di migliaia di soldati alla fine della prima guerra mondiale. Se così poco si sa dei reparti maggiori, vedi Btg. Bersaglieri “Mussolini”, Rgt. Alpini “Tagliamento”, Rgt. M.D.T., reparti della Xa Mas, che hanno combattuto sino alla fine di aprile 1945 per contrastare l’avanzata della truppe dell’EPLJ, nulla o quasi si sa dei reparti minori, immolatisi anch’essi nel disperato tentativo di difendere i confini orientali. Tra questi Reparti “dimenticati” dalla storia, o forse sarebbe meglio dire dagli “storici”, c’è senza alcun dubbio il XVI Battaglione Difesa Costiera “Julia”. è questo un piccolo Battaglione, composto da tre Compagnie Presidiarie, che ha il modesto compito di svolgere attività di controllo del territorio e guardia alle infrastrutture e alle strutture militari, oltre alle normali attività di presidio. Però poi, nella primavera del 1944, una di queste Compagnie viene trasferita a Fiume, dove inizia una sua storia totalmente diversa da quella delle altre Compagnie, che la porterà a raggiungere un organico nel 1945 di centinaia di militari, tanto da giustificare la sua evoluzione a Battaglione a se stante, svincolato da quello di appartenenza. Questo libro traccia la storia di questa Compagnia schierata a Fiume per quasi 12 lunghi mesi, un periodo nel quale si assiste alla crescita numerica del reparto, al suo addestramento, al suo impiego, fino alla sua tragica fine.

    Brossura 17 x 24 pag. 128 più di 60 illustrazioni in b/n tra foto, docume

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    Sono scesi i Lupi dai Monti

    17.00

    Piero Tarticchio

    «Il lupo è sempre stato considerato creatura del demonio, incarnazione del male e della cattiveria. La sua immagine è associata all’indole dell’uomo il quale, nel corso della storia, ha dato esempio di ferocia e di malvagità oltre ogni limite dell’immaginazione.» I massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata hanno segnato un capitolo doloroso della storia italiana del XX secolo. All’interno di questa terribile cornice, Piero Tarticchio racconta in prima persona la sua vita, quella di suo padre infoibato dai partigiani di Tito nel 1945, e di come fu costretto a diventare adulto a 11 anni. In una scrittura, ora romanzesca ora diaristica, i ricordi personali scorrono e si ricompongono intorno al racconto corale del popolo istriano. Uno spaccato di Storia tenuto sottotraccia per cinquantasette anni e qui esposto come un affresco avvincente e coinvolgente nel quale l’aAutore illustra, con emozione e forza, l’odissea di quanti hanno subito le conseguenze di una tragedia non ancora del tutto condivisa

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    Trilliri – Romanzo

    15.00

    In un suo famoso saggio Claudia Salaris presenta così il romanzo di Mario Carli: “La letteratura e l’arte possono aiutare a capire meglio la storia, talvolta facendo penetrare nello spirito del tempo più di quanto non lo consentono gli strumenti puramente storiografici. Un romanzo come Trillirì di Carli offre elementi molto utili per comprendere la psicologia del fiumanesimo… E’ un intreccio di verità e finzione con uno sfondo narrativo di fatti veri, con personaggi reali del milieu legionario e un protagonista inventato, ma su cui l’autore proietta evidenti elementi autobiografici.” Questa è dunque la motivazione che rende di estremo interesse Trillirì, oltre al fatto di essere l’unico romanzo fiumano scritto da chi a Fiume c’è stato davvero.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 215

    Stampato nel 2013 da AGA

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    Un samurai a Fiume

    20.00

    “Un Samurai a Fiume racconta le imprese di Harukichi Shimoi, scrittore e poeta giapponese innamorato dell’Italia, che si ritrovò prima al fianco delle truppe d’assalto italiane impegnate a combattere contro l’Impero austro-ungarico nelle trincee dell’Isonzo; poi fu accanto al Vate Gabriele D’Annunzio sostenendolo nell’impresa di Fiume, incarnando una delle anime più irrequiete e affascinanti dei protagonisti dell’occupazione fiumana. In seguito, l’intellettuale giapponese fu vicino a Mussolini e agli ideali rivoluzionari del fascismo italiano, ipotizzando di poter dare vita a una forma di fascismo nipponico che fosse riconducibile a una vera e propria rivoluzione spirituale dell’individuo, ancor prima che politica. Gli scritti di Shimoi, i suoi ricordi, le riflessioni di intellettuale scomodo e engagée sono arricchite dalla presenza di fotografie, di lettere, di documenti, di manifesti teorici e discorsi di Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Leone Kochnitzky, Elpidio Jenco, Gherardo Marone, Arturo Ferrarin, Indro Montanelli e di altri personaggi ancora da scoprire, che con le loro gesta hanno fatto vibrare l’anima da eroi.”

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 300

    Stampato nel 2019 da Oaks

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    Venti di bufera sul confine orientale

    10.00

    La storia del nostro Confine Orientale, nella parte finale della seconda guerra mondiale e negli anni successivi, è stata un argomento tabù per anni; anche i testi universitari, che giustamente non mancavano di trattare con risalto dei lager nazisti, raccontavano pochissimo dei gulag di Stalin e nulla su Tito e l’operazione foibe. Solo nelle ultimissime edizioni dei manuali di storia, si può trovare qualche cenno sulle foibe utilizzate per uccidere e far sparire molti Istriani, Fiumani e Dalmati. Tutto questo sovente è stato negato oppure giustificato, come la conseguenza di azioni violente compiute dal fascismo ai danni delle popolazioni slave. Solo da poco tempo, con la celebrazione ufficiale del Giorno del Ricordo, che ricade ogni 10 febbraio, si è rotto il velo su una verità per lungo tempo tenuta nascosta, aprendo la via alla narrazione della vera storia italiana. Trieste, Fiume, Pola, Zara sono luoghi ricchi di storia, che parte dai romani, attraverso la repubblica di Venezia, all’Unità d’Italia; fino ai nostri giorni quando col trattato di Osimo del 1975 caddero le ultime speranze che molte di quelle nostre terre potessero tornare a far parte dell’Italia. E’ importante conoscere questo pezzo di storia perché origine della nostra identità.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 151 con 4 foto b/n e 2 cartine

    Stampato nel 2010 da Solfanelli

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    Vittorio Montiglio “l’eroe fanciullo”

    17.00

    Questa è l’incredibile biografia di un personaggio tanto grande quanto poco conosciuto. Nato in Cile da genitori italiani, a 14 anni, dopo aver falsificato i documenti, fugge di casa e attraversa l’oceano. Approdato a Genova si presenta al fronte arruolandosi come volontario: diventerà il più giovane ufficiale dell’Esercito Italiano, decorato con medaglia d’oro.Terminata la guerra, insieme ai fratelli sarà legionario a fiume, fascista della prima ora si impegnerà, prima in Italia e poi in America Latina, nella formazione dei Fasci di combattimento. Amico fraterno di Guido Keller, morirà con lui il 9 novembre 1929 in un tragico incidente stradale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 177 + 5 pagine fuori testo di foto b/n

    Stampato nel 2014 da AGA

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    Yoga – Sovversivi e rivoluzionari con d’Annunzio a Fiume

    25.00

    Nel novembre 1920 Giovanni Comisso e Guido Keller fondano a Fiume “Yoga”, una rivista settimanale di cultura e politica, di cui furono pubblicati solo 4 numeri. In quei quattro numeri vi è un piccolo tesoro di prose d’arte (Comisso, de Pisis e altri anonimi), di riflessioni sulla complessa situazione fiumana all’indomani della pubblicazione della “Carta del Carnaro” e della firma del trattato di Rapallo, di polemiche politiche e artistiche. Questo libro, oltre agli articoli in trascrizione integrale, ricostruisce la storia di “Yoga” e dell’omonimo movimento, del difficile rapporto di Comisso e Keller con l’amato/odiato d’Annunzio.

    Brossura 14,5 x 21 cm., pagg. 380

    Stampato nel 2019 da Luni

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