Armies of Celtic Europe 700 BC to AD 106 – History Organization and Equipment

Celti

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    Armies of Celtic Europe 700 BC to AD 106 – History Organization and Equipment

    29.00

    Sebbene comprendessero molte tribù e raggruppamenti distinti, i Celti condividevano una cultura distintiva che ha dominato gran parte dell’Europa per secoli. Godevano di una formidabile reputazione di feroci e coraggiosi guerrieri, abili cavalieri e bravi fabbri. Nel 390 a.C. un’alleanza di tribù celtiche sconfisse un esercito romano sul fiume Allia e continuò per un certo periodo a saccheggiare Roma, incutendo nel popolo romano un timore reverenziale. All’inizio del terzo secolo a.C. un esercito celtico spazzò via la Macedonia e la Grecia, conseguì un’importante vittoria a Termopili e saccheggiò il sacro santuario di Delfi. Tale era la loro abilità guerriera che, quando non combattevano le loro stesse guerre, erano ricercati come mercenari da molti eserciti, infatti guerrieri celti prestarono il loro servizio fino nel lontano Egitto. Quando i romani invasero la Gallia (Francia e Belgio) e le Isole britanniche, gli eserciti celtici resistettero con forza e si rivoltarono spesso contro le legioni. Gabriele Esposito studia questa affascinante cultura guerriera, i loro eserciti, strategia, tattica ed equipaggiamento (inventarono la cotta di maglia e gli eserciti britannici furono gli ultimi in Europa ad usare i carri sul campo di battaglia). Dozzine di fotografie a colori di reenactors storici aiutano a comprendere meglio la vita di questi magnifici guerrieri.

    Rilegato, 17 x 24,5 cm. pag. 184 con circa 102 illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Pen & Sword

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    Celtic and Roman artefacts

    27.00

    L’autore di “Medieval Artefacts”, Nigel Mills ci regala un’altro bellissimo lavoro splendidamente raffigurato con oltre 450 illustrazioni a colori relative a reperti celtici e romani. Il volume ci regala un’ampio spaccato del mondo celtico e romano, atraverso tutta una serie di manufatti in bronzo, ferro e altri materiali di uso comune: Spille, Fibule, Piatti, Fibbie e materiale militare, serrature, chiavi e manici di coltello, Cucchiai, contenitori di cosmetici, strumenti medici, Scatole di gioielli, Matrici, Sigilli di piombo, Ceramice e utensili in Bronzo, Pesi, Statuette e oggetti votivi, Tavole genealogiche degli Dei romani e moltissimo altro materiale.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 149 completamente illustrato con foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2000 da Greenlight Publishing

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    Furia celtica – Due secoli di lotte fra Galli Cisalpini e Romani

    12.00

    I Galli Cisalpini non lasciarono nulla di scritto, fatta eccezione per scarne epigrafi, nulla che raccontasse episodi della loro vita politica, militare o sociale. Come a numerosi altri “sconfitti” della Storia, anche ai Galli Cisalpini toccò il destino di essere raccontati solo dalle fonti dei vincitori, i Romani e i Greci, esponenti di quella civiltà mediterranea che alla fine si impose fino alle Alpi e oltre. Temuti da Roma come belve feroci e considerati “barbari”, anche se portatori di una cultura notevole sotto il profilo religioso e artistico, sui Celti pesò molto la nomea di devastatori che in verità era appropriata più per alcune loro tribù. Nel IV e III secolo a.C. compirono ripetute incursioni nella penisola, spesso in alleanza con altre genti sollevatesi contro Roma (Etruschi e Sanniti e con l’armata cartaginese), nonostante nelle regioni padane tali genti avessero dimostrato di saper acquisire e sviluppare importanti caratteristiche della civiltà mediterranea, come la scrittura (per quanto di uso limitato), la monetazione e perfino la costruzione di grossi centri abitati considerabili “città.

    Brossura, 14,5 x 20 cm. pag. 251 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2015 da Greco & Greco

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    I miti dei celti d Irlanda

    15.00

    I tre testi proposti appartengono al ciclo mitologico, il più antico della letteratura irlandese, quello che costitì l’humus a cui attinsero per secoli scrittori come Tolkien, C.S.Lewis o W.B.Yeats, e che ci ha tramandato informazioni preziose sulle antiche divinità e sulle stirpi che si avvicendarono nell’isola. I testi – la cui traduzione non è volutamente letterale ma estremamente fedele – hanno in comune uno stile quasi litanico che ne rivela la matrice religiosa e ieratica, a volte profetica, e bisogna leggerli con l’atteggiamento riservato allo studio di ogni scrittura avente forte valenza mitico-religiosa. In Appendice due scritti relativi alla conquista dei Tùatha Dé Danann.

    Brossura 13,5 x 21,5 cm. pag. 142

    Stampato nel 2012 da Novantico

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    Il ciclo mitologico irlandese e la mitologia celtica

    18.00

    Pubblicato nel 1892 con il titolo “L’Épopée celtique en Irlande”, il testo voleva offrire un saggio sui principi fondamentali della mitologia celtica, basandosi su diversi testi antichi quali il “De bello gallico” di Cesare e il “Leber Gabala” – Libro delle conquiste – o di studiosi e celtisti come O’Curry, O’Donovan, Atkinson. Il testo cerca inoltre di rispettare l’ordine antico nel quale un tempo l’Irlanda classificò i racconti favolosi che costituiscono la forma tradizionale della sua mitologia.

    Brossura, 13,4 x 21,4 cm. pag. 281 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Novantico

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    L’eredità celtica – Origini e antropologia dei Popoli cisalpini

    16.00

    I Celti, generalmente associati a Irlanda, Scozia, Galles e Bretagna, sono in realtà alla radice di gran parte delle nazioni europee. La presenza celtica in parte dell’Italia settentrionale è altrettanto autoctona quanto quella in Iberia, Europa Centrale ed Isole Britanniche. Dopo le invasioni storiche del IV sec. a.C. tutta l’Italia settentrionale, e parte dell’Italia centrale, fu abitata da popolazioni celtiche o celtizzate. Un tale dato, tuttavia, è quasi sconosciuto al grande pubblico. In questo libro, sintetizzando un ventennale lavoro di spoglio della letteratura archeologica ed antropologica, l’autore ha voluto rendere giustizia ai Celti Cisalpini, delineandone un ritratto antropologico in senso genetico, fisico e culturale. Ciò allo scopo non solo di conoscere meglio questo insieme di popoli ma di capire quanto di loro sia rimasto nell’antropologia dei Popoli cisalpini.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 190 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da Press & Archeos

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    La religione dei Celti

    12.00

    Chi vuole conoscere o approfondire seriamente la civilizzazione celtica non può prescindere da quegli autori che intrapresero le loro ricerche con onestà intellettuale, attenendosi scrupolosamente a dati oggettivi. A tale schiera di ricercatori appartiene a pieno titolo il linguista francese Geoges Dottin. Grazie a loro è possibile accostarsi a questo importante periodo della civiltà europea – e l’eredità celtica, insieme a quella greca, romana e germanica, è una delle chiavi di volta di questa – confidando nel rigore della ricerca e nella serietà dell’approccio alla materia, che rifugge dalla tentazione di svelare l’aura di mistero che la circonda ricorrendo alla fantasia.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 88 con circa 22 foto b/n

    Stampato nel 2013 da Novantico

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    La religione dei celti – Una concezione del mondo

    25.00

    In questo saggio originale ed unico la Religione dei Celti rappresenta il punto di partenza ideale per poter comprendere tutta la storia religiosa dell’Europa precristiana, dalla Spagna e dall’Irlanda fino all’est del continente. La sua analisi è trasversale ai secoli ed alle distanze: dalla protostoria celtica delle civiltà di La Tène e di Halstatt fino al Medioevo Arturiano ed al ricchissimo folklore delle Alpi, essa segue i fili che unificano simbolicamente tutti i rami della grande famiglia celtica: dalla Spagna all’Italia padana, dal Limes Teutonicum ai valli della Britannia, alla grandiosa eredità del mito e dell’epopea gallese ed irlandese, l’Autrice ci aiuta a riconoscere le sorgenti di vitalità e le grande figure sapienziali che hanno sorretto la costruzione di una grande civiltà continentale europea, come quella celtica.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 164 + 16 pagine fuori testo con tavole b/n

    Stampato nel 2017 da Il Cerchio

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    La ville celtique – Les oppida de 150 avant J-C a 15 apres J-C

    29.00

    Verso la metà del II secolo una parte del mondo celtico si coprì di città, di cui alcune veramente immense e con un ruolo di autentiche capitali economiche e religiose. Da più di un secolo gli archeologi europei tentano di scoprire la loro storia e il loro funzionamento. Grazie agli scavi vecchi e nuovi si delinea un urbanismo particolare, proprio del mondo celtico: la città era veramnte strutturata, circondata da enormi mura difensive di pietra e legno, lunghe anche diversi chilometri. Dai quartieri artigiani alle case ricche agli spazi religiosi, l’habitat celtico è ben lontano dalle capanne della mitologia popolare. Questo studio, accompagnato da decine di cartine e centinaia di fotografie, ci presenta una nuova e completa sintesi di queste “oppida” celtiche.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 238 illustrato con circa circa 94 foto b/n, 115 disegni e 65 cartine b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2008 da Errance

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    Milano celta – Le tre fortezze

    25.00

    La città celta Mediolanodunon esiste ancora ed è riconoscibile nell’odierno tessuto metropolitano milanese. Il lavoro propone i risultati dell’analisi che individua le tre fortificazioni celte di Milano. Si portano a confronto studi di archeologia, archeoastronomia e architettura fortificata condotti in Europa, con l’esame di cartografie storiche, moderne, foto aeree, ricostruzioni grafiche e immagini di monumenti. Milano possedeva un’architettura militare articolata e con essa erano fortificati anche gli odierni quartieri Baggio e Niguarda. Si parla inoltre di fortificazioni campali d’epoca romana e dell’individuazione di un castrum, oggi ai margini del centro storico di Milano.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 213 + pag. 76 illustrazioni colori e b/n

    Stampato nel 2014 da Lo Scarabeo

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    Miti nordici e miti celtici

    16.00

    Nella nostra epoca tendiamo a considerare il “mito” come qualcosa di contrapposto al vero, al reale, ben diverso era però l’atteggiamento delle società arcaiche. Il mito per sua stessa natura era vero, espressione della verità assoluta. Questo originale studio prende in esame il mondo mitologico dei Celti e degli antichi Scandinavi, popoli lontani da noi geograficamente e culturalmente ma pieni di fascino; il confronto tra queste due culture – diverse ma che hanno avuto contatti tra loro e per un lungo periodo di tempo – è un affascinante metodo per comprendere meglio culture così diverse dalla nostra

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 136

    Stampato nel 2017 da Il Cerchio

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