Bir el Gobi. Storia di un’altra Italia

Bir El Gobi

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    Bir el Gobi. Storia di un’altra Italia

    8.00

    Alfonso Indelicato

    “Bir el Gobi!” di Alfonso Indelicato è una narrazione in versi avente protagonisti i giovanissimi Mino ed Edo che si arruolano volontari in uno dei “battaglioni di giovani fascisti” destinati alla guerra in Africa settentrionale fra la fine del 1941 e il maggio del 1943. L’autore si occupa di un solo episodio: della battaglia combattuta nell’oasi di Bir el Gobi, sita nella Cirenaica orientale, dopo un girovagare nel deserto che instillò in molti il dubbio che l’Alto Comando non sapesse, di quei giovani, che cosa farsene. Lo scontro durò pochi giorni: investiti da un intero corpo d’armata inglese, i ragazzi resistettero al nemico superiore di uomini e mezzi rendendosi protagonisti di episodi di eroismo quali soltanto l’entusiasmo della giovinezza poteva ispirare. Accanto all’entusiasmo, altri elementi e aspetti spiegano l’indomito coraggio di quelle giornate, e l’autore li mette a fuoco parlandoci così dell'”altra Italia”, assai diversa dall’attuale, come si vede nel teso dialogo fra uno degli eroi delle dune inseritosi senza entusiasmo nel nuovo contesto socioeconomico del dopoguerra, e un altro personaggio che, invece, in quell’acqua opaca nuota perfettamente a suo agio.

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    La divisione Ariete a Bir El Gobi. Le due battaglie

    18.00

    Andrea Rebora

    La divisione corazzata Ariete ebbe l’onore di essere l’unità del Regio Esercito più citata sui bollettini di guerra emanati dal Comando Supremo italiano nel corso del secondo conflitto mondiale. Si coprì di gloria nelle alterne vicende che caratterizzarono gli eventi bellici sul fronte nordafricano e, in particolare, i carristi dettero prova del loro valore nelle due battaglie combattute a Bir El Gobi, la prima il 19 novembre e la seconda tra il 4 e il 7 dicembre del 1941. Nello scontro iniziale, combattuto tra corazzati nelle assolate distese del deserto marmarico, i carri M13 italiani furono capaci di arrestare l’avanzata di un nemico fino a quel momento ritenuto superiore per numero e potenza di fuoco. Alcuni giorni dopo, un nuovo attacco sferrato dagli inglesi contro il caposaldo di Bir El Gobi s’infranse contro il muro di uomini e di acciaio del reggimento Giovani Fascisti e di una compagnia di carri L3 dell’Ariete, interrati e utilizzati come postazioni fisse di mitragliatrici. Due episodi di eroismo che dimostrano come tra le sabbie infuocate della Libia, dell’Egitto e finanche della Tunisia se mancò la fortuna non venne certo meno il valore dei nostri soldati.

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