German Coastal Radar Stations. Then and Now

After the Battle

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    German Coastal Radar Stations. Then and Now

    45.00

    Winston Ramsey – Jean Paul Pallud

    Dettagliata analisi del sistema radar tedesco nelle Isole Channel, in Francia e in Belgio nonché l’operato del Central Interpretation Unit inglese per neutralizzare queste difese in vista dell’invasione della Normandia da parte delle forze Alleate. Il libro riproduce piani inediti dei preparativi per l’invasione, con il consueto stile “then and now”. Quando le forze tedesche occuparono la costa del Canale della Manica nel 1940, una delle misure intraprese per allertare tempestivamente gli attacchi dal mare o dall’aria fu quella di allestire una linea di stazioni radar. Sebbene questo schermo invisibile fosse una difesa passiva, rappresentava una seria “barriera” che doveva essere neutralizzata affinché l’invasione alleata potesse essere lanciata nel 1944. I pianificatori della avevano stabilito una Central Interpretation Unit (CIU) per esaminare i risultati delle fotografie aeree sul continente e l’unità studiava i piani di ogni sito radar tedesco, pronto per informare i piloti che intraprendevano attacchi pre-invasione. Quei piani un tempo segreti sono ora riprodotti in questo libro, insieme alla fotografia di guerra, con viste comparative dei siti di oggi. Per preparare la scena, il professor R. V. Jones, vicedirettore dell’intelligence presso il ministero dell’Aeronautica, racconta gli eventi che hanno portato alla proposta di organizzare un raid sul sito radar di Bruneval. Il sito aveva quello che divenne noto come un “Würzburg” e l’idea era di smantellare e rimuovere le parti critiche dell’unità per riportarle in Gran Bretagna e, allo stesso tempo catturare gli operatori per l’interrogatorio. L’operazione nel febbraio 1942 raggiunse tutti i suoi obiettivi e nei due anni successivi la CIU creò un elenco di obiettivi con cartelle che includevano descrizioni dettagliate di tutti i 61 siti in Belgio e Francia che avrebbero avuto un impatto sull’area di invasione in Normandia. Indubbiamente le informazioni – ora riprodotte in questo libro – furono di inestimabile valore per assicurare il successo dell’operazione “Overlord” nel giugno 1944.

    Rilegato, 22 x 30,5 cm. pag. 192 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2021 da  After the Battle

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    Invasion Airfields Then and Now

    49.00

    Questo volume, con il consueto stile “Then and Now”, racconta la storia di ogni aeroporto diventato operativo, sul continente europeo in seguito allo sbarco di Normandia. Per costruire, o, ripristinare i circa 90 aeroporti considerati nello studio del volume, gli ingegneri dello US Aviation, e gli Ingegneri Reali britannici, o, i RAF Airfield Construction Wings, utilizzarono tecniche e metodologie ben rodate e sperimentate, riuscendo in tempi estremamente ridotti a fornire agli squadroni caccia e bombardieri della R.A.F. e dell’U.S.A.F, piste ben preparate per accogliere le centinaia e migliaia di velivoli che parteciparono all’offensiva finale contro la Germania. I campi di volo coperti dal presente studio, sono elencati in ordine della data in cui sono stati dichiarati operativi, ossia la data in cui è atterrato il primo velivolo. Durante i primi 90 giorni successivi alla D-Day, vennero approntati per l’utilizzo immediato ben 74 aeroporti.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 224 con circa 400 foto e 70 mappe

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2017 da After the Battle

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    The battles for Monte Cassino -Then and Now

    65.00

    Le battaglie per Monte Cassino hanno rappresentato una pagina fra le più discusse del secondo conflitto mondiale: fra gennaio e maggio 1944 forze armate di Gran Bretagna, Canada, Francia, India, Nuova Zelanda, Polonia e Stati Uniti combatterono contro il risoluto esercito tedesco in una serie lunghissima di battaglie. Frutto di anni di accurata ricerca, questa bella opera, completamente illustrata e di sicuro interesse per storici e appassionati, non solo studia il conflitto dal punto di vista storico e militare, ma, soprattutto, ha il merito di accostare le centinaia di fotografie di archivio – molte inedite e provenienti da collezioni private di tutto il mondo – con fotografie attuali oltre che con mappe e ordini di battaglia.

    Cartonato con sovracopertina, 21,5 x 30,5 cm. pag. 408 completamente illustrato con circa 643 foto b/n, 392 foto a colori e 43 mappe e cartine

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da After the Battle

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    The Desert War – Then and Now

    69.00

    A seguito della dichiarazione di guerra di Mussolini, nel giugno del 1940, inizialmente l’Italia ebbe ad affrontare le sole le truppe britanniche stanziate in Medio Oriente, ma con il proseguire della campagna nel deserto occidentale, le forze di altre nazioni furono coinvolte: Germania, Australia, India, Sud Africa, nuova Zelanda, Francia e, infine, gli Stati Uniti. In questo contesto geografico furono combattute le prime grandi battaglie tra mezzi corazzati. Quando i reparti dell’Afrikakorps guidata da Rommel, si unirono alle forze italiane, il corso delle operazioni si invertì, l’Asse prese il soppravento recuperato l’intera Cirenaica, meno Tobruk, entro l’estate. La campagna oscillò avanti e indietro attraverso il deserto per un altro anno, fino a quando Rommel riuscì ad espugnare la piazzaforte di Tobruk nel giugno 1942 per poi spostarsi verso est in Egitto. Nel momento di masssima espansione verso est le forze dell’Asse, ormai a corto di rifornimenti, vennero investite dalla controffensiva inglese di El Alamein nel novembre successivo. Questa battaglia segnò l’inizio dell’avanzata dell’8 Armata inglese di Montgomery fino alla Tunisia, dove le ultime forze italo-tedesche si arresero agli Alleati o, si imbarcarono per l’Italia. Jean Paul e la sua macchina fotografica hanno ripercorso i teatri bellici descritti poco prima della recente guerra civile in Libia e le rivolte in Tunisia e in Egitto nel 2011, quindi ha avuto la fortuna studiare le vecchie postazioni militari prima che la nuova guerra coprisse le tracce di 70 anni fa. Durante la campagna nel 1940-1943 gli Alleati persero oltre 250.000 uomini tra uccisi, feriti, dispersi e catturati e l’Asse 620.000. Quelli che non sono mai tornati a casa si trovano nei sacrari Militari o, nei cimiteri sparsi per il paesaggio arido di un campo di battaglia che è cambiato poco in più di 70 anni. La lunga Campagna del Nord-Africa (1940 e 1943) viene ricostruita attraverso le foto del tempo accostate a quelle attuali seco

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    Vergeltungswaffen. The Third Reich Missiles. Then and Now

    48.00

    Jean Paul Pallud

    I lettori che si occupano di Seconda Guerra Mondiale trovano molto interessanti la ricerca sulle “armi segrete tedesche”. La V1, una bomba volante che oggi chiameremmo missile da crociera, entrò in funzione nel giugno del 1944 e presto decine di esse colpirono l’Inghilterra giorno e notte. Churchill era così preoccupato che emanò un memorandum proponendo di sganciare gas velenosi sulle città tedesche. Per rafforzare la fede del popolo tedesco nella vittoria finale, nonostante una situazione militare sempre più disperata, la propaganda trdrsca diede un nome a questa nuova arma, V1 per Vergeltungswaffe 1, arma della vendetta numero 1. I primi missili V2, un grande razzo a combustibile liquido, furono lanciati contro Parigi e Londra l’8 settembre. Le SS alla fine assunsero il controllo non solo della produzione delle V-Weapons ma anche del loro comando operativo. Gli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, quando la Germania era sulla difensiva su tutti i fronti e cercava disperatamente “armi miracolose”, videro una serie di sviluppi tecnici inefficaci, seppur innovativi. Tra questi c’erano l’HDP e la Rheinbote, la terza e la quarta V-Weapons, che furono lanciate in battaglia in piccoli numeri. Le V-Weapons erano davvero delle armi innovative, ma giunsero troppo tardi, quando il potere aereo alleato oramai dilagava. Le potenze alleate avevano riconosciuto il potenziale tecnico dei V2 e per apprendere la tecnica tedesca di lancio di razzi a lungo raggio, nell’estate del 1945 venne condotta un’operazione “Backfire” con personale tedesco catturato supervisionato da esperti tecnici britannici. Tre V2 furono lanciati in ottobre. Gli Stati Uniti non persero tempo nell'”acquisire” 120 importanti scienziati missilistici tedeschi e il primo test di un V2 su suolo americano ebbe luogo il 3 marzo 1946. Anche i sovietici catturarono un certo numero di scienziati tedeschi che ripresero rapidamente il loro lavoro in Russia.

    Rilegato, 18 x 25,5 cm. pag. 288 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Pen & Sword

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