The Bulgarian Air Force in the Second World War

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Come per molte aeronautiche minori europee, la storia dell’aeronautica bulgara tra il 1939 e il 1945 fu movimentata e piuttosto drammatica. Un piccolo paese, situato nel cuore della penisola balcanica, il regno di Bulgaria entrò nel quarto decennio del secolo come uno stato ancora neutrale, ma in realtà fortemente filo-tedesco. Quindi non fu una sorpresa quando alla fine si unì all’Asse il 1° marzo 1941, dichiarando guerra sia alla Gran Bretagna che agli Stati Uniti sei mesi dopo. Nel corso della guerra la modesta forza aerea del paese, piccola e mal equipaggiato della fine degli anni ’30, migliorò costantemente durante gli anni della guerra, tramutandosi in una piccola ma capace di combattimento, in grado di contrastare i feroci attacchi dei bombardieri alleati contro la capitale Sofia, verso la fine del 1943 e all’inizio 1944. Solo poche ore dopo il colpo di stato alleato a Sofia, il 9 settembre 1944, l’aviazione bulgara venne immediatamente utilizzata contro le forze armate del partner di ieri, la Germania nazionalsocialista. Dopo la fine della guerra, la Bulgaria cadde in totale dipendenza dall’Unione Sovietica, come risultato diretto dall’accordo di Yalta del 1944 sulla divisione dell’Europa in “sfere d’influenza”. L’aeronautica bulgara fu radicalmente “riformata” in stile sovietico e rapidamente equipaggiata con un enorme numero di velivoli di prima linea, forniti dal nuovo “fratello d’armi”. Questo studio presenta un gran numero di fotografie, rare e inedite, accompagnate da illustrazioni a colori appositamente commissionate che mostrano i mimetismi e i marchi dei velivoli.

Brossura, 21 x 30 cm. pag. 144 illustrato con circa 220 foto b/n e 18 profili a colori

Testo in lingua inglese

Stampato nel 2018 da Helion

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Descrizione

Alexander Mladenov – Evgeni Andonov

Come per molte aeronautiche minori europee, la storia dell’aeronautica bulgara tra il 1939 e il 1945 fu movimentata e piuttosto drammatica. Un piccolo paese, situato nel cuore della penisola balcanica, il regno di Bulgaria entrò nel quarto decennio del secolo come uno stato ancora neutrale, ma in realtà fortemente filo-tedesco. Quindi non fu una sorpresa quando alla fine si unì all’Asse il 1° marzo 1941, dichiarando guerra sia alla Gran Bretagna che agli Stati Uniti sei mesi dopo. Nel corso della guerra la modesta forza aerea del paese, piccola e mal equipaggiato della fine degli anni ’30, migliorò costantemente durante gli anni della guerra, tramutandosi in una piccola ma capace di combattimento, in grado di contrastare i feroci attacchi dei bombardieri alleati contro la capitale Sofia, verso la fine del 1943 e all’inizio 1944. Solo poche ore dopo il colpo di stato alleato a Sofia, il 9 settembre 1944, l’aviazione bulgara venne immediatamente utilizzata contro le forze armate del partner di ieri, la Germania nazionalsocialista. Dopo la fine della guerra, la Bulgaria cadde in totale dipendenza dall’Unione Sovietica, come risultato diretto dall’accordo di Yalta del 1944 sulla divisione dell’Europa in “sfere d’influenza”. L’aeronautica bulgara fu radicalmente “riformata” in stile sovietico e rapidamente equipaggiata con un enorme numero di velivoli di prima linea, forniti dal nuovo “fratello d’armi”. Questo studio presenta un gran numero di fotografie, rare e inedite, accompagnate da illustrazioni a colori appositamente commissionate che mostrano i mimetismi e i marchi dei velivoli.

Brossura, 21 x 30 cm. pag. 144 illustrato con circa 220 foto b/n e 18 profili a colori

Testo in lingua inglese

Stampato nel 2018 da Helion

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