Descrizione
Marco Costa
Cosa ci insegna la psicologia sull’origine della guerra? Quale legame c’è fra aggressività e guerra? Che cos’è e come si svolge la guerra psicologica? Quali sono le cause psicologiche che fanno perdere le guerre? Come si gestisce lo stress elevato dei militari durante i combattimenti? Come comandare gli uomini in battaglia? Che problemi pone il combattimento in montagna? Come addestrare le reclute al fine di ottenere dei soldati motivati e valorosi? Sono questi alcuni esempi di interrogativi a cui questo manuale di psicologia militare vuole offrire una risposta. I legami fra ricerca psicologica e mondo militare sono da sempre molto stretti. Basti pensare che l’uso su larga scala dei test psico-attitudinali, così diffusi oggi nei più svariati ambiti, si deve alle necessità militari di poter selezionare in modo veloce ed il più possibile obiettivo le reclute da destinare ai vari reparti. Ciò risulta utile a tutti i gradini della scala gerarchica. Se per il soldato la psicologia può essere utile ad esempio per diminuire l’ansia, aumentare la concentrazione e migliorare la precisione di tiro, per l’ufficiale inferiore è indispensabile al fine di poter costruire delle unità compatte e motivate e per gli ufficiali superiori per inserire variabili psicologiche come la sorpresa, la deterrenza, la persuasione nella formulazione dei piani strategici.
Brossura 15,5 x 23 cm. pag. 671 con 94 illustrazioni b/n
Stampato nel 2006 da Franco Angeli
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