Il proiettile di carta – L’uso dei simboli nella propaganda del regime fascista e della Repubblica Sociale

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“Come le grandi religioni, il fascismo e la sua estrema propaggine – la RSI -, ha i suoi miti, i suoi simboli, le sue immagini (…). Dove andare a rintracciarli è impresa semplice. Ce li offre, così come li aveva offerti allla gente del suo tempo, la propaganda che si servì di un’infinità di mezzi disparati e che, è bene ricordarlo, per la prima volta divenne oggetto di tale attenzione da far si che nascessero strutture di Stato deputate allo scopo. Destinatario di questa propaganda non è solo il soldato al fronte ma la società tutta, il cosidetto “fronte interno”, allo scopo fondamentale di chiedere a questo di riconoscersi in tale ruolo, accettando il proprio dovere morale di collaborare alla vita, alla vittoria e alla sopravvivenza della Nazione.

Brossura, 17 x 24 cm. pag.172 interamente illustrato con circa 163 riproduzioni a colori

Stampato nel 2004 da Il Settimo Sigillo

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Descrizione

Bruna Pompei

“Come le grandi religioni, il fascismo e la sua estrema propaggine – la RSI -, ha i suoi miti, i suoi simboli, le sue immagini (…). Dove andare a rintracciarli è impresa semplice. Ce li offre, così come li aveva offerti allla gente del suo tempo, la propaganda che si servì di un’infinità di mezzi disparati e che, è bene ricordarlo, per la prima volta divenne oggetto di tale attenzione da far si che nascessero strutture di Stato deputate allo scopo. Destinatario di questa propaganda non è solo il soldato al fronte ma la società tutta, il cosidetto “fronte interno”, allo scopo fondamentale di chiedere a questo di riconoscersi in tale ruolo, accettando il proprio dovere morale di collaborare alla vita, alla vittoria e alla sopravvivenza della Nazione.

Brossura, 17 x 24 cm. pag.172 interamente illustrato con circa 163 riproduzioni a colori

Stampato nel 2004 da Il Settimo Sigillo 

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