Finlandia 1944 – L’offensiva sovietica sul Kannas dell’estate ’44

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Al momento dell’arretramento sulla linea VKT le forze finlandesi sul Kannas si trovavano in una situazione oltremodo preoccupante.Dovevano sganciarsi dalla linea avanzata temporeggiando il più pos-sibile nel combattimento per dare alle truppe che giungevano in aiuto dalla Carelia orientale la possi¬bilità effettuare il trasferi-mento. Una resistenza troppo prolunga¬ta avrebbe potuto avere co-me conseguenza che le forze corazzate russe penetrassero come un cuneo tra Muola-anjärvi e Vuoksi, separando in tal modo le for¬ze sul Kannas centrale da quelle del Kannas o¬rientale. Per nostra for-tuna la tattica russa era in genera¬le quella dell’avanzata diretta. Si basava sull’impie¬go frontale della forza e della massa insieme coor-di¬nate, ed evitava le raffinatezze come l’inseguimento parallelo, l’elasticità operativa, la separazione o le sacche. I russi tendevano soltanto a ricacciare di¬nanzi a sé i finlandesi che si ritiravano su un fronte lineare. In tali condizioni, pur minacciato da molti pericoli, l’arretramento po¬té venire eseguito secondo i piani; una parte del-le forze fatte affluire in aiuto dalla Carelia orientale era ormai giunta ed aveva avuto il tempo di schierarsi lungo la linea VKT, pri-ma che cominciassero gli ef¬fettivi combattimenti.

Brossura 14 x 21 cm. pag. 170 con 6 cartine b/n + 18 foto b/n

Stampato nel 2011 da Effepi

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Karl Lennart Oesch

Al momento dell’arretramento sulla linea VKT le forze finlandesi sul Kannas si trovavano in una situazione oltremodo preoccupante. Dovevano sganciarsi dalla linea avanzata temporeggiando il più possibile nel combattimento per dare alle truppe che giungevano in aiuto dalla Carelia orientale la possibilità di effettuare il trasferimento. Una resistenza troppo prolungata avrebbe potuto avere come conseguenza che le forze corazzate russe penetrassero come un cuneo tra Muola-anjärvi e Vuoksi, separando in tal modo le forze sul Kannas centrale da quelle del Kannas orientale. Per nostra fortuna la tattica russa era in generale quella dell’avanzata diretta. Si basava sull’impiego frontale della forza e della massa insieme coordinate, ed evitava le raffinatezze come l’inseguimento parallelo, l’elasticità operativa, la separazione o le sacche. I russi tendevano soltanto a ricacciare dinanzi a sé i finlandesi che si ritiravano su un fronte lineare. In tali condizioni, pur minacciato da molti pericoli, l’arretramento poté venire eseguito secondo i piani; una parte delle forze fatte affluire in aiuto dalla Carelia orientale era ormai giunta ed aveva avuto il tempo di schierarsi lungo la linea VKT, prima che cominciassero gli effettivi combattimenti.

Brossura, 14 x 21 cm. pag. 170 con 6 cartine b/n + 18 foto b/n

Stampato nel 2011 da Effepi

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