La crociata contro i Catari – The Cathar crusade – 1209-1229 La terribile lotta contro gli albigesi in Linguadoca

Storia Medievale

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    La crociata contro i Catari – The Cathar crusade – 1209-1229 La terribile lotta contro gli albigesi in Linguadoca

    20.00

    La crociata contro gli albigesi (dalla regione di Alba) ebbe luogo tra il 1209 e il 1229, bandita da papa Innocenzo III per estirpare il catarismo dai territori della Linguadoca. Conseguenza ultima della crociata fu anche l’inizio del lungo declino della cultura e della lingua occitana in tutto il sud della Francia. Il conciso ma esaustivo testo è accompagnato da alcune immagini in b/n e dalle tavole di Durand e Cristini.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80, alcune illustrazioni b/n e colore e 13 tavole a colori.

    Stampato nel 2014 da Soldiershop

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    La disputa di parigi del 1240 – Il talmud e i cristiani

    30.00

    La prima delle grandi controversia nell’Europa medievale e il punto d’approdo della secolare polemica della Chiesa cattolica contro i giudei e il Talmud. La controversia che ebbe luogo a Parigi nel 1240 fu la prima delle grandi dispute che sitennero nell’Europa medievale, ma nel contempo costituì un importante punto d’approdo della secolare polemica della Chiesa cattolica contro i giudei e il Talmud […]. Il Talmud,che ancor oggi è il codice giuridico-religioso che accompagna la vita del pio giudeo in ogni momento della giornata, trasuda ostilità e odio contro i gojim (gentili, non-ebrei) in generale e contro i cristiani in particolare. Come osserva Günther Stemberger «i cristiani hanno fatto ben presto conoscenza con singoli elementi della tradizione rabbinica, a cominciare dai padri della chiesa operanti in Palestina, come Origene o Gerolamo, ma solo relativamente tardi hanno ricevuto notizie dirette del Talmud». «La prima, inequivocabile testimonianza che un ebreo convertito abbia reso noto a un ecclesiastico cristiano materiali contenuti in scritti ebraici – scrive F. Parente – è il memoriale che Agobardo, vescovo di Lione, inviò a Ludovico il Pio intorno all’828 (ottava lettera del la raccolta), cui è stato dato il titolo De judaicis superstitionibus et erroribus. È altrettanto inequivocabile che questi materiali avevano il preciso e deliberato scopo di denigrare gli ebrei e di documentare il carattere blasfemo dei loro libri»…

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 196

    Stampato nel 2015 da Effepi

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    La femme dans la société médiévale

    Il prezzo originale era: €34.00.Il prezzo attuale è: €20.40.

    Florent Véniel            Prezzo di listino  34.00 (sconto 40%)

    Seguito di un’opera dedicata alla vita quotidiana della donna nell’epoca medioevale, questo volume approccia l’argomento da un punto di vista differente: la sua vita in seno alla società, fuori dal lavoro ma nelle sue relazioni con il vicinato e il ruolo che occupa nella comunità negli ambiti che le sono propri. Questa società considera la donna sotto aspetti diversi e talvolta contradditori, la troviamo come Eva, immagine del peccato, o come Maria, al di sopra di tutti i santi. Frutto di una accurata ricerca in numerose fonti, essenzialmente coeve, quest’opera non si occupa solo della donna appartenente alla nobiltà, ma soprattutto della contadina, della borghese, cioè della donna comune. Il volume è completamente illustrsto con decine e decine di riproduzioni artistiche e diverse fotografie di ricostruzioni storiche.

    Cartonato 21 x 30,5 cm. pag. 144 interamente illustrate a colori

    Testo n lingua francese

    Stampato nel 2012 da Heimdal

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    La grande battaglia di Brescia del 1401

    24.99

    Raffaele Piero Galli – Andrea Caccaveri – Alberto Fossadri

    La grande battaglia di Brescia del 1401, con conclusione a Nave (BS), fu un fondamentale evento storico, poco noto e di grande importanza, in quanto muto gli asseti geopolitici dell’epoca, in particolar modo nell’Italia settentrionale e centrale.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 170 con varie foto e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2023 da Agnetti

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    La grande invasione – Il regno d’Ungheria nel Duecento tra congiure e intrighi. L’arrivo dei Mongoli

    20.00

    L’Ungheria medievale è uno dei più grandi e importanti regni d’Europa. Dai Carpazi all’Adriatico, s’intrecciano alleanze e conflitti tra i grandi popoli della storia. La puntuale ricostruzione di Jennifer Radulovic scorre come un romanzo serrato, denso di strategie e colpi di scena. Protagonisti sono la sete di potere di un giovane principe ambizioso, le congiure di palazzo, gli omicidi politici ed eventi straordinari come l’asilo concesso a migliaia di profughi in fuga e la cruenta irruzione dei Mongoli di Batu Khan (nipote del terribile Gengis Khan), passando anche attraverso la quinta Crociata e la sanguinosa battaglia di Mohi. Questo saggio storico ripercorre le vicende di un’area tumultuosa e poco conosciuta, mettendo in luce la storia di un territorio strategico, ancora oggi fondamentale all’interno degli equilibri internazionali, la cui conoscenza del passato è essenziale per comprendere le lacerazioni del Novecento e il nostro presente.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 234

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    La grande strategia dell’impero bizantino

    14.00

    Quello di Costantinopoli è stato un caso unico nella storia: mille anni di dominio incontrastato su un impero vastissimo e multietnico. Dal IV secolo fino alla caduta, avvenuta nel 1453 per mano di Maometto II, l’Impero romano d’Oriente è sopravvissuto al gemello d’Occidente, ha retto l’onda d’urto degli Unni, degli Slavi, degli Arabi e degli altri che nei secoli hanno cercato di sfondare il limes. Eppure la forza militare, la posizione e le risorse non erano neppure lontanamente paragonabili a quelle di Roma. Come è stato possibile? Bisanzio elaborò una strategia politica e militare efficacissima, basata su un uso estremamente moderno di quella che oggi chiameremmo “intelligence”. La diplomazia dell’Impero romano d’Oriente seppe imbrigliare le forze nemiche raccogliendo dettagliati dossier e riuscendo a ottenere vantaggiose concessioni a tutti i tavoli di trattativa. Sul fronte militare, cercò di conservare la pace il più a lungo possibile: mantenne alta la tensione agendo come se la guerra fosse sempre imminente, ma scese in battaglia solo quando aveva buone possibilità di vittoria. Nella politica interna, privilegiò l’integrazione e l’assorbimento per sfruttare il patrimonio di culture, tecnologie e conoscenze che ogni popolo assoggettato portava in dote. Questo libro è il frutto di quasi trent’anni di ricerche di Edward Luttwak.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 542

    Stampato nel 2023 da Rizzoli

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    La guardia Varangiana 988-1453

    16.00

    La Guardia varangiana – il reggimento di guerrieri vichinghi che proteggeva l’imperatore di Bisanzio – fu uno dei più famosi contingenti mercenari della storia. All’inizio alleati nelle guerre dell’imperatore Basilio II nel tardo X secolo, i varangi diventarono famosi come coraggiose, spietate e fedeli guardie del corpo imperiale. Al loro apice, la brama di ricchezza e gloria spinse molti vichinghi e anglosassoni a intraprendere il lungo viaggio verso la città dorata di Costantinopoli, o “Miklagard”. Questo libro, in cui sono descritti la storia, i compiti, l’organizzazione e l’equipaggiamento dei Varangi, è illustrato con rare fotografie e tavole che riproducono i loro ricchi indumenti, le armature e le armi.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 99 con circa 44 illustrazioni b/n e 8 tavole a colori

    Stampato nel 2015 da Goriziana

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    La guerra civile Longobarda e la battaglia di Cornate. 689 DC la sconfitta dell’ultimo duca pagano

    25.00

    La battaglia di Coronate fu combattuta nel 689 nella piana presso l’Adda tra Cornate d’Adda (anticamente Coronate) e Trezzo sull’Adda tra l’esercito del re dei Longobardi Cuniperto e quello dell’usurpatore Alachis. Lo scontro fu vinto dal legittimo sovrano, mentre il suo avversario cadde sul campo; la sua sconfitta segnò la fine della fronda ariana dei duchi longobardi dell’Austria, che si opponeva alla politica filo-cattolica della dinastia bavarese cui apparteneva lo stesso Cuniperto, e spianò la strada alla definitiva conversione di tutti i Longobardi al cattolicesimo. I due eserciti si scontrarono «tra lo strepitio delle trombe» e la battaglia si protrasse a lungo, perché nessuno dei due schieramenti accennò a lasciare il campo. A decidere le sorti dello scontro fu la morte di Alachis: ricevuta la notizia, le armate dell’Austria immediatamente sbandarono. L’esercito dell’usurpatore in fuga fu però incalzato da quello di Cuniperto, che passò a fil di spada quelli che riuscì a raggiungere e abbandonò all’affogamento nell’Adda gli altri. Il corpo di Alachis fu mutilato della testa e delle gambe.

    Brossura, 17,6 x 25,3 cm. pag. 80 riccamente illustrato con foto e tavole a colori

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

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    La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale

    24.00

    Fabio Romanoni

    Fiumi, laghi e canali dell’Italia settentrionale sono stati nei secoli fondamentali per sviluppare comunicazioni e commerci. E benché siano spesso confini per popoli e nazioni, ancor più rilevante è la loro funzione di ponte: le acque, in tempo di pace, uniscono, non dividono. Durante le guerre medievali furono però teatro di furiosi scontri, vie privilegiate per spostare eserciti, macchine da guerra, artiglierie, prigionieri e bottini, e portare devastazione, assediare città e luoghi fortificati. La presenza di una flotta per decidere l’esito di un conflitto poteva essere tale da intraprendere anche una colossale impresa come quella portata a termine dalla Serenissima tra il 1438 e il 1439: il trasporto di grandi galee, e numerose altre imbarcazioni dall’Adda al Garda attraverso valli e montagne. Il libro racconterà i conflitti sulle acque interne del nord Italia nel medioevo, le tipologie di navi utilizzate durante gli scontri, i modi in cui avveniva la navigazione, per giungere infine a prendere in esame le modalità d’impiego e di combattimento delle flotte fluviali nelle battaglie rimaste nella storia

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    La guerra dei Cent’anni

    9.50

    La guerra dei Cent’anni vide contrapposte, a più riprese, fra il 1337 e il 1455, Francia e Inghilterra, per ragioni dinastiche, politiche ed economiche, in un conflitto che per la sua eccezionale longevità incise nel profondo sui due paesi. Il volume sintetizza origini, andamento e condseguenze della guerra, descrivendo con chiarezza le complicate alternanze del conflitto, il mutevole gioco delle alleanze, il succedersi di accordi volatili e paci instabili, fino all’equilibrio finale che portò il regno di Francia a ottenere il pieno dominio del proprio territorio.

    Brossura 12,50 x 20,50 cm. pag. 124

    Stampato nel 2007 da Il Mulino

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    La guerra dei cent’anni – La nascita dell’Europa moderna da Edoardo III a Giovanna d’Arco

    28.00

    La Guerra dei cent’anni, ultima tappa della lotta fra Plantageneti e monarchia francese, impegnò Francia e Inghilterra in un conflitto che si prolungò per oltre un secolo (1339-1453). In una situazione economica disastrosa, la popolazione francese venne colpita da peste e carestia e, fra tregue e periodi di pace più o meno lunghi, da invasioni, saccheggi e devastazioni. Alla lite dinastica tra Edoardo III d’Inghilterra e Filippo VI di Valois, pretendenti al trono di Francia, seguì una guerra civile fra Borgognoni e Armagnacchi e una serie di orribili massacri. Ma dopo l’occupazione di Parigi e l’assedio di Orléans, la riscossa francese assunse le vesti di Giovanna d’Arco, conducendo all’incoronazione di Carlo VII e alla rioccupazione del territorio perduto. L’intricato quadro storico viene messo a fuoco da alcuni dei più grandi storici francesi, dalla ricostruzione del duca di Lévis Mirepoix alla testimonianza di Jean Froissart e di Gerard Walter, è il conflitto individuato come momento conclusivo del Medioevo europeo e preludio alla nascita delle moderne nazioni di Francia e Gran Bretagna.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 488

    Stampato nel 2016 da Res Gestae

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    La guerra dei mille anni – Dieci secoli di conflitto fra Oriente e Occidente

    24.00

    Nell’ottobre dell’801, nella piccola località di Porto Venere attraccarono alcune navi su cui torreggiavano le insegne del califfo: lo sfavillante corteo dell’ambasciatore Ibrahim ibn al-Aghlabn era diretto ad Aquisgrana, carico di doni per l’imperatore Carlo Magno, incluso un maestoso elefante albino che seminò il panico tra gli abitanti del minuscolo borgo. Si trattava della degna risposta a una prima ambasciata dell’imperatore a Baghdad, nel 797, volta a stringere rapporti col califfato per fronteggiare i pirati musulmani che infestavano il Mediterraneo e per arginare la presenza omayyade in Spagna. L’immagine di quell’elefante, apparso nel golfo ligure come un esotico miraggio, rimane impressa a segnare una tregua momentanea nel lungo, conflittuale e sanguinoso rapporto tra Oriente islamico e Occidente cristiano. Meno di due secoli prima, dopo la morte di Maometto, le masse islamiche si erano affacciate al Mediterraneo dalle profondità del deserto, fino a lambire i confini dell’impero erede dell’antica tradizione romana: Bisanzio. Sotto la guida dei primi califfi, le avanguardie di una nuova religione, simile e al contempo diversa dal cristianesimo, si lanciarono alla conquista di nuove terre e alla sottomissione di interi popoli.

    Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 387 con alcune mappe b/n

    Stampato nel 2017 da UTET

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    La guerra dei tredici anni 1454-1466

    29.00

    Alexander Querengasser – Sascha Lunyakov

    La guerra dei tredici anni  conosciuta anche col nome di guerra delle città, fu combattuta dal 1454 al 1466. Essa ebbe iniziò con una sollevazione delle città, borghi e castelli della Prussia e della nobiltà locale con lo scopo di ottenere l’indipendenza dai cavalieri teutonici. La costituenda Confederazione prussiana chiese aiuto al re della Polonia Casimiro IV , il quale in cambio dell’aiuto chiese però di incorporare la Prussia nel Regno di Polonia. Ottenuto l’accordo fra Polonia e la Confederazione prussiana, scoppiò la guerra tra questi e i cavalieri teutonici. I combattimenti feroci ebbero fine con la seconda pace di Thorn del 1466, che assegnò la vittoria alla Confederazione prussiana e alla Polonia.

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    La guerra delle Due Rose – La nascita dell’Inghilterra moderna

    16.00

    .La guerra civile che ha insanguinato l’Inghilterra nella seconda metà del XV secolo è una delle principali fonti utilizzate da George R.R. Martin per le sue Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, per l’incredibile successo televisivo del Trono di Spade. Ma come si svolse il vero conflitto? È stata realmente la punizione divina per l’usurpazione di Enrico IV Bolingbroke ai danni del legittimo Riccardo II come la propaganda Tudor ha cercato di tramandare? Oppure è stato il frutto malato della deriva morale che travolse la nobiltà inglese alla fine del Medioevo, come ricostruito dalla storiografia vittoriana? Molteplici personalità presero parte al conflitto: re e regine, usurpatori e consiglieri malfidi, vittime innocenti e sovrani impazziti. Uno spazio particolare è riservato nel libro alle molte protagoniste femminili di quei decenni. Parleremo anche delle battaglie che infiammarono il paese, delle rotte e delle ritirate, dei tradimenti e dei colpi di scena, molti dei quali ripresi dallo stesso Martin, mettendo in luce come la sua fonte principale sia stata non tanto la storia di per sé, ma la sua reinterpretazione a opera di Shakespeare, il primo a riunire sotto un unico arco narrativo l’intera sequenza di conflitti dinastici che insanguinò l’Inghilterra fra la deposizione di Riccardo II nel 1399 e la salita al trono di Enrico VII Tudor all’indomani della vittoria di Bosworth nel 1485.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 186

    Stampato nel 2019 da Odoya

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    La guerra nel Medioevo

    14.00

    Caratteri, evoluzioni, implicazioni della guerra dalle invasioni barbariche al Rinascimento. Il volume affronta il fenomeno della guerra dai più diversi punti di vista: l’arte militare, l’armamento, il reclutamento, gli eserciti, le implicazioni morali e religiose, le connessioni con la vita sociale, politica ed economica, e traccia un’evoluzione storica che va dalle scorrerie dei barbari alle crociate, alle grandi guerre di fine Quattrocento. L’autore è un noto studioso francese della guerra nel meioevo; questo libro è da considerarsi sicuramente uno dei testi di riferimento sull’argomento.

    Brossura 13,5 x 21 cm. pag. 435

    Stampato nel 2005 da Il Mulino

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    La guerra nell’antico Egitto

    20.00

    Gli antichi Egiziani, grazie alla posizione geografica della loro terra, non erano un popolo guerriero, come lo furono altri dell’area medio-orientale. Nei primi periodi della loro civiltà ebbero milizie interne con compiti difensivi e offensivi riguardanti piccole rivalità tra distretti del paese: le uniche azioni guerresche erano dirette verso la Libia e la Nubia, principalmente per razziare e deportare schiavi per la mano d’opera. Fu dopo la cacciata degli Hyksos che l’Egitto compose un nuovo quadro delle forze militari sotto il profilo logistico e di armamenti. L’esperienza della guerra contro il governo asiatico fu la molla che fece scattare l’epopea imperiale ed espansionistica rivolta principalmente verso la zona dell’Asia Minore, giungendo fino all’Eufrate e all’area meridionale dell’attuale Turchia.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 178 illustrato con foto a colori e disegni b/n

    Stampato nel 2019 da Harmakis

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    La guerra santa – La formazione dell’idea di crociata nell’Occidente cristiano

    14.00

    Jean Flori dedica questo studio alla trasformazione ideologica che porta il pensiero cristiano dalla originaria nonviolenza alla crociata: una trasformazione lenta, iniziata già al tempo della cristianizzazione dell’impero romano, ma avvenuta soprattutto nel X e XI secolo, fra Carlo Magno e la prima crociata. Flori mette in luce come attraverso la difesa armata dei possedimenti della Chiesa, tanto i singoli monasteri e le chiese quanto i territori papali, la guerra venga a poco a poco sacralizzata, poi come prenda corpo una demonizzazione dei musulmani che risponde allo spirito della “reconquista” spagnola e quindi come nasca infine la “guerra santa” contro gli infedeli.

    Brossura, 14,5 x 20,5 cm. pag. 441

    Stampato nel 2009 da Il Mulino

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    La lancia la spada la daga – Percorsi di scherma medievale

    18.00

    Solamente in Italia operano centinaia di Associazioni sportive e di rievocazione storica che promuovono e diffondono soprattutto fra i giovani la pratica della Scherma tradizionale europea, dal Medioevo fino al XVII secolo, per un totale di alcune decine di migliaia di praticanti attivi. Questo testo, unico in Italia, è rivolto a tutti coloro, giovani e meno giovani, che vogliono iniziare o approfondire la conoscenza e/o la pratica di questa Arte secolare, iniziando dai primi passi fino a padroneggiarne storia e tecnica: la lancia, la spada e la daga (o spada corta) sono per l’appunto gli strumenti di base con cui ancor oggi è possibile apprendere non solo una tecnica di combattimento, ma una intera e preziosa filosofia di vita.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 126 con illustrazioni b/n

    Stampato nel 2015 da Il Cerchio

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    La Marina della Repubblica di Venezia dalle origini alla fine del Medio Evo. Studio sull’opera di Martin da Canal

    25.00

    Danilo Pagliaro

    I Veneziani hanno colonizzato delle isole e degli isolotti nel bel mezzo di una laguna, ma come facevano per spostarsi fra le isole, all’interno della laguna stessa? Con delle imbarcazioni, evidentemente, ma di che tipo? Chi le costruiva? Come?  Dove erano costruite queste barche? A parte le domande riguardo le differenze fra le imbarcazioni utilizzate per la vita di tutti i giorni nelle acque interne, sicure e poco profonde e le navi impiegate per il commercio e nella marina da guerra, che solcavano il Mediterraneo e che partivano anche nell’oceano Atlantico verso i porti inglesi ed olandesi, questo libro vuole dare delle risposte a tutta una serie di domande che l’autore si è posto in quanto veneziano ed in quanto soldato professionista.

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    La navigazione veneziana nel Mar Nero (XIII-XV secolo)

    25.00

    Documentata analisi della presenza commerciale veneziana nel Mar Nero nel Medioevo tra XIII e XV secolo, delle rotte navali e della fondazione dei principali scali commerciali che permisero alla Repubblica di San Marco di intrattenere rapporti commerciali con le piazze russe, mediorientali e del lontano oriente. In quest’area, la penetrazione veneziana si scontro pesantemente con le analoghe politiche commerciali espansionistiche di Pisa e Venezia, anche se queste due ultime città marinare nel 1400 avessero ormai perso la maggior parte deli loro empori commerciali. La politica di penetrazione commerciale (e militare) veneziana, è l’esempio di come un piccolo stato situato in una posizione geografica marginale, abbia potuto, e saputo, costruire un piccolo impero talassocratico, riuscendo a competere, per molti secoli, con entità statuali, come quella turca e spagnola, immensamente più potenti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 202 con numerose mappe e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2000 da Edizioni del Girasole

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    La società feudale

    24.00

    La società feudale è un classico della storia medievale che ha ormai improntato piú di una generazione di storici. “Quella vasta rete gerarchica delle soggezioni contadine e delle fedeltà militari cui diamo il nome di feudalesimo” è analizzata da Bloch nei suoi meccanismi attraverso l’evoluzione della società europea, dalla dissoluzione dell’Impero Carolingio e dalle ultime invasioni barbariche fino alla rinascita del primo Duecento. Egli ripercorre la formazione dei vincoli di dipendenza, che emergono attraverso l’interagire dell’ambiente e dei legami tra uomo e uomo, dandoci un’articolata definizione delle classi sociali e del governo degli uomini. Lo studio delle istituzioni e delle consuetudini è connesso all’esame della vita economica, della tecnica e delle testimonianze letterarie.

    Brossura pag. XXVIII + 551

    Stampato nel 1999 da Einaudi

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    La vie d’un chevalier – De Philippe Auguste a Saint Louis 1171-1252

    44.00

    Il libro ci catapulta in una realtà come l’avrebbe vista in altri tempi un cavaliere medievale. Episodi della vita di questo personaggio fittizio sono pretesti per l’allestimento di una ricostruzione storica, che illustrano la realtà sociale della Francia ai tempi di Filippo Augusto Saint Louis: la sua infanzia in campagna, alla scoperta del mondo signorile, le guerre in Terrasanta, l’amministrazione delle terre ecc. Ogni scena ha proposto aspetti più vicini possiili alla percezione che abbiamo della realtà storica, come tentano di fare abitualmente i ricostrutori storici. Interamente illustrato con fotografie a colori.

    Rilegato, 23,5 x 32 cm. pag. 112 illustrato con 180 bellissime foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2008 fa Histoire & Collection

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    La vie quotidienne au XI siècle

    35.00

    In questo libro viene affrontato per la prima volta in modo organico un argomento ancora soggetto a congetture: l’abbigliamento e la vita quotidiana nell’Xi secolo, momento di svolta capitale dopo l’Anno Mille, che vede la nascita della feudalità e la comparsa di villaggi strutturati in parrocchie. In questo XI secolo si sviluppa l’arte romanica che poi culminerà nello splendore del gotico, è un’epoca di speranzein un mondo giovane e in cambiamento. Il famoso “Arazzo di Bayeux”, splendido documento iconografico, ci riporta questa epopea e ci offre una massa considerevole di informazioni. Da questa fonte, ma anche da moltissime altre, archeologiche e monumentali, di origine francese e anche inglese, parte quest’opera unica, che presenta, attraverso più di 470 illustrazioni, un panorama completo della vita quotidiana dell’XI secolo, dall’architettura al cibo, passando per l’abbigliamento, gli utensili, le armi.

    Cartonato 21 x 30 cm. pag. 128 interamente illustrate con foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2010 da Heimdal

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    Las ordenes militares de caballería

    10.00

    La monografia analizza gli ordini militari di cavalleria spagnola nel Medioevo, dandone una descrizione e riportandone gli emblemi. Una sezione viene dedicata anche agli ordini di cavalleria stranieri o “internazionali” come i Cavalieri del tempio, e i Cavalieri Teutonici. Completano il testo circa 70 illustrazioni tra disegni, fotografie e alcune tavole a colori.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 49 illustrato con foto b/n e a colori

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 1989 da Quiron Ediciones

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    Le armate di Dio. Templari, ospitalieri e teutonici in Terra Santa

    14.00

    Giuseppe Ligato

    Destinati a segnare le sorti del proprio tempo, gli Ordini militari compaiono in Terra Santa nel XII secolo, per difendere i possedimenti dei latini durante le crociate e assistere i pellegrini. Tra le formazioni principali spiccano i cavalieri del Tempio, meglio noti come templari, i cavalieri di san Giovanni detti anche ospitalieri e i cavalieri teutonici. Ma perché nacquero e come acquisirono potere e ricchezza? In parte monaci e in parte guerrieri, questi milites Christi sconvolsero l’ordinamento etico-morale della Cristianità latina, rappresentando una straordinaria novità militare per una società, come quella medievale, che in nome della Guerra Santa seppe riunire uomini di preghiera e uomini d’armi. Questo libro indaga la storia, la struttura e la formazione dei principali Ordini religioso-militari, confrontando sistemi di potere, missioni e costumi, e restituendo, al di là delle leggende e delle fantasie popolari, la vera storia delle armate di Dio.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 160 con alcune illustrazioni e mappe b/n

    Stampato nel 2020 da Salerno Editrice

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    Le armi dei Templari. Armi, uniformi e insegne dei monaci-cavalieri secondo la Regola dell’Ordine del Tempio

    15.00

    La Regola è senza dubbio la migliore fonte per conoscere a fondo l’Ordine del Tempio, soprattutto per meglio comprendere la sua duplice anima di organizzazione monastica e di struttura militare. Ecco quindi che nella Regola, insieme a preghiere, astinenze e digiuni, sono specificate anche le armi che ogni templare, cavaliere o sergente, riceve in dotazione, senza averne però la proprietà, per il principio di povertà individuale che è alla base dell’Ordine stesso; come pena accessoria di colpe commesse è previsto anche il divieto di toccare le proprie armi per il periodo della punizione.

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    Le armi, i cavalli, l’oro

    20.00

    Tra biografia e racconto d’armi, la vita di John Hawkwood, soldato di ventura inglese ribattezzato Giovanni Acuto, e dei condottieri al suo soldo. Attraverso la vita eccezionale di colui che è stato il più grande, stimato e temuto condottiero al soldo dei fiorentini, l’autore descrive le esistenze dei cavalieri e guerrieri mercenari, l’apprendistato delle armi, la struttura delle compagnie, il rapporto con la gente e i committenti, il denaro, gli strumenti del mestiere e la trasformazione delle compagnie di ventura in eserciti regolari.

    Rilegato 14 x 21 cm. pag. X + 310

    Stampato nel 2003 da Laterza

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    Le battaglie dei cavalieri

    13.00

    La storia militare è fatta di strategie, logistica, tecniche e tecnologie. Ma è soprattutto una storia di uomini. Ed è questo il volto delle vicende belliche che racconta Marco Scardigli analizzando le battaglie avvenute sul suolo italiano dall’invasione longobarda, nel VI secolo, al Trecento. Con il risultato di sgombrare il campo da luoghi comuni e falsi miti, a cominciare dall’icona del cavaliere senza macchia e senza paura, rivestito di una sfolgorante armatura quanto di un alone di leggenda non sempre giustificato. Scorrono, pagina dopo pagina, i piccoli conflitti, tra feudatari o tra città, e le grandi guerre con gli episodi resi immortali dalla letteratura: dalla battaglia di Legnano, attorno a cui si è costruita l’epica dei comuni italiani, a Montaperti, “lo strazio e ‘l grande scempio / che fece l’Arbia colorata in rosso”, fino a Campaldino, nella quale combatté l’Alighieri stesso. I protagonisti hanno talvolta nomi famosi, come Carlo Magno, Barbarossa e Federico II, ma sono soprattutto i signori e le città italiane e i tanti popoli, dalle tribù germaniche ai bizantini, dai normanni agli arabi, che nel corso di otto secoli hanno vissuto e combattuto sui territori della penisola.

    Brossura 13,5 x 20 cm. pag. 486

    Stampato nel 2012 da Mondadori

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    Le battaglie del Barbarossa. Da Carcano a Legnano

    27.00

    Alberto Peruffo

    La quinta discesa in Italia del Barbarossa nel 1174 fu sicuramente quella più importante fatta dall’imperatore. I risultati della guerra che portò alla battaglia di Legnano furono pieni di conseguenze per la successiva storia dell’impero e del regno d’Italia. I comandanti, gli opposti eserciti: gli eserciti comunali e quelli imperiali, le loro strategie, organizzazione, reclutamento, armamento. Lo studio delle due più importanti battaglie della campagna quella di Carcano e quella assai più nota di Legnano. Lo scontro fu cruciale nella lunga guerra intrapresa dal Sacro Romano Impero per tentare di affermare il suo potere sui comuni dell’Italia settentrionale che decisero di mettere da parte le reciproche rivalità alleandosi in un’unione militare guidata simbolicamente da papa Alessandro III, la Lega Lombarda.

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    Le chiavi di Avalon – Alla scoperta del mistero di Re Artù

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €7.50.

    Steve Blake – Scott Lloyd    Prezzo di listino: 15.00 (sconto 50%)

    Le ricerche dei due storici Steve Blake e Scott Lloyd hanno portato alla luce documenti di fondamentale importanza ignorati per secoli. Queste antiche fonti hanno permesso agli autori, anche grazie alla perfetta conoscenza che essi hanno dei luoghi, di gettare una nuova luce su ciò che sappiamo del Medioevo. Ristabilendo la realtà storica riguardo ad Artù, ai suoi cavalieri e ai luoghi dove sorgeva Avalon, i due autori dissolvono il velo di leggende e racconti fiabeschi che avevano offuscato le vere origini dei popoli che vivono nelle isole britanniche. Avalon dunque esiste, con i suoi confini geografici e la sua storia turbolenta. E’ la prima opera che apre le porte di un passato sepolto nella fantasia, rivelando un paesaggio reale.

    Rilegato, 16 x 23 cm. pag. 319 illustrato con varie cartine e 16 pagine fuori testo con foto b/n e a colori

    Stampato nel 2002 da Newton & Compton

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    Le città italiane nel Medioevo XII-XIV secolo

    22.50

    La storia d’Italia negli ultimi secoli del Medioevo si è identificata in larga misura con quella delle sue città e la centralità urbana ha continuato a influenzare a lungo il destino della Penisola. Il volume è dedicato alla fase di più straordinaria espansione del fenomeno cittadino, compresa tra la fine dell’XI secolo e la grande crisi innescata dalla peste a metà del Trecento. Sintesi aggiornata e problematica, costruita a partire da un materiale vastissimo, il libro esplora l’universo urbano nelle sue componenti politico-istituzionali, economiche, sociali e ideologico-culturali. Al centro della ricostruzione vi sono le città centrosettentrionali, con la loro esperienza di autogoverno unica in Europa, ma largo spazio è riservato anche alle realtà urbane del Mezzogiorno, troppo spesso trascurate dalla storiografia in nome di una sterile contrapposizione fra il “modello comunale” e quello “monarchico”.

    Brossura 13,5 x 21 cm. pag. 334

    Stampato nel 2012 da Il Mulino

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    Le città-stato

    13.50

    La storia d’Italia si è fatta essenzialmente nelle città e le città-stato vi hanno avuto un ruolo particolare, a lungo misconosciuto. Non solo la storiografia di stampo risorgimentale e fascista, ma anche gli storici attuali non si trattengono da uno sguardo scevro di pregiudizi. Perché valorizzare le città-stato rischia di coincidere con l’esaltazione “dell’Italia delle cento città” o, peggio, approfondire il solco tra le due Italie, oppure ancora contaminarsi con il revival di tipo etnico. Per molto tempo le strutture di potere locale sono apparse immature, campanilistiche, deviazioni dal grande modello di Stato nazionale europeo. Esse in realtà sono state un momento molto alto della nostra storia in quel Tardo Medioevo, non solo per le opere d’arte o architettoniche che tuttora vengono ammirate, ma per le realizzazioni politico-sociali.

    Brossura 13,5 x 21 cm. pag. 216

    Stampato nel 2006 da Il Mulino

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    Le costume medieval au XIII° siecle (1180 – 1320)

    45.00

    Secolo delle cattedrali, di un nuovo slancio artistico, di un rinnovamento religioso e di una abbondante letteratura, il XIII° secolo è anche quello di uno stile di abbigliamento originale, che univa ampiezza, lunghezza, eleganza, materiali vari, colori ricchi, accessori lussuosi. Una moda che prosegue sino ai primi decenni del XICV secolo. Con l’aiuto di testi tanto letterari, umoristici, critici o seri, quanto legislativi, con l’esame di pezzi archeologici, l’analisi meticolosa di miniature, affreschi e sculture, il saggio riesce a individuare come poteva essere l’abbigliamento del tempo di san Luigi, anche negli aspetti più inattesi e in tutte le differenti declinazioni, dalla più lussuosa alla più umile. Le numerosissime immagini dei reperti originali e quelle delle perfette ricostruzioni, compresi i disegni dei modelli ricavati, rendono questo lavoro un’opera di assoluto riferimento per storici, appassionati e reenactor.

    Cartonato, 21,5 x 30,5 cm., pag. 240 completamente illustrato con corca 482 foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2014 da Heimdal

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    Le costume médiéval de 1320 à 1480

    45.00

    Facente parte della bella serie dell’Editore Heimdal dedicata al medioevo, ecco una bella opera moderna, dettagliata e precisa sull’abbigliamento medioevale nei XIV e XV secolo, che prende spunto dai lavori di Viollet-le-Duc e di Adrien Harmand. Questo lavoro si riferisce in modo particolare alla vita quotidiana. Un abito, semplice o sontuoso, è un elemento quotidiano, così come gioielli, cinture e altri piccoli oggetti. Le fotografie di questi oggetti originali conservati: tessuti, bottoni, fibbie, spillette, permettono di documentare la fedeltà all’originale. L’opera si rivolge quindi non solo ad appassionati di abbigliamento medioevale che si dedicano amatorialmente a questa riproduzione ma anche, per l’accuratezza delle fonti, a medievalisti.

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    Le crociate

    12.00

    Le crociate per liberare la Terrasanta hanno opposto per due secoli le forze della cristianità e dell’Islam, ben oltre il Medioevo hanno occupato i pensieri dei cristiani, hanno creato miti e forgiato ideologie nel mondo cristiano come in quello musulmano. Pellegrinaggio o conquista, fede o fanatismo, guerra di liberazione o proto-colonialismo? Ricapitolandone i molti e spesso contraddittori moventi, Flori traccia un quadro delle crociate e le individua come fatto cardinale della storia.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 152

    Stampato nel 2015 da Il Mulino

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    Le crociate – Storia strategia armamenti

    15.00

    Nate come una miscela di fervore religioso, ardore militare e volontà politica, le crociate rimangono un aspetto affascinante e spesso mal compreso della storia medievale. Il regno di Gerusalemme, fondato tra enormi sofferenze e spargimenti di sangue, fu un campo di battaglia per almeno duecento anni. Le crociate videro il sorgere degli Ordini militari dei Templari e degli Ospitalieri, nonché di numerose organizzazioni minori, e fecero da sfondo alla carriera di alcuni tra i più famosi condottieri, fra cui Riccardo I “Cuor di Leone” e Saladino. David Nicolle descrive con grande efficacia lo scenario, la strategia, le fortificazioni e le armi di queste campagne che segnarono profondamente il Basso Medioevo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag.120 illustrato

    Stampato nel 2012 da Goriziana

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    Le crociate del Nord – Il Baltico e la frontiera cattolica (1100-1525)

    14.00

    Se le crociate in Terra Santa sono universalmente note, poco conosciute sono invece le crociate del Nord-Europa, condotte con successo tra il XII e il XVI secolo per convertire i territori dell’area baltica. I cavalieri teutonici che ne furono protagonisti spinsero avanti la frontiera cattolica conquistando e cristiaizzando vaste regioni, dalla Finlandia all’Estonia, alla Prussia, alla Lituania, alla Russia. L’espansione dei potentati feudali della Germania settentrionale e dei sovrani scandinavi verso le provincie baltiche, mascherò, sotto il pretesto della conversione delle popolazioni pagane e ortodosse, aggressive mire colonialistiche.

    Brossura 13,50 x 21 cm. pag. 346

    Stampato nel 2008 da Il Mulino

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    Le crociate dopo le crociate

    25.00

    Le crociate sono abitualmente associate all’idea di Medioevo: l’elenco ufficiale ne conta otto fra il 1098 e il 1270. Ma anche dopo questa data per lungo tempo la crociata restò un obiettivo capace di mobilitare emozioni e risorse dell’Europa cristiana. Queste “crociate tardive” non ebbero più come oggetto la lotta per la Terrasanta ma la difesa dello spazio europeo dall’avanzata dell’Impero ottomano. Furono molte: se ne annoverano più di dieci fino alla battaglia di Lepanto (1571) e altre ne seguirono in età moderna. Durante questo periodo gli eserciti della cristianità colsero più insuccessi che vittorie. Il volume racconta i diversi progetti di offensiva antiottomana promossi dal papato e i loro esiti, a cominciare dal disastro di Nicopoli nel 1396, la più sanguinosa sconfitta mai toccata a una spedizione crociata, per terminare con la fortunosa vittoria di Belgrado del 1456, per la quale si parlò addirittura di miracolo.

    Rilegato, 16 x 21,5 cm. pag. 384 + 12 pagine fuori testo con 17 foto a colori

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    Le Form of Cury

    18.00

    Scritto nel 1390, su richiesta del re Riccardo II, è il manoscritto culinario più conosciuto in Inghilterra e testimonia, con le sue 196 ricette, il lusso, la magnificenza e la grandezza della corte reale, ma ofrre anche preziose informazioni sull’alimentazione dell’epoca. Queste ricette, adattate al nostro gusto pur mantenendo il loro spirito originale, sono un esempio di cucina variata, saporita, dalle delicate associazioni di sapori. Il volume ci fa inoltre ritrovare l’atmosfera dell’epoca attraverso le immagini che illustrano abbondantemente l’opera.

    Cartonato 21,5 x 30 cm. pag. 64 interamente illustrate con foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Heimdal

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    Le guerre dei comuni contro l’impero – Organizzazione equipaggiamento e tattiche

    20.00

    Il primo libro di una nuova serie di monografie di storia militare, intitolata “Guerrieri e soldati d’Italia” e interamente prodotta con materiali originali nel nostro Paese: un testo molto informativo, adatto ad ogni tipo di lettore e avulso dalle pesantezze di tipo “accademico”, con tavole a colori originali, realizzate appositamente a corredo del testo e raffiguranti i soldati descritti nel libro, un ampio apparato iconografico che unisce immagini d’epoca a moderne ricostruzioni prodotte fedelmente dai migliori gruppi”di reenactors e riprodotte in foto ad alta definizione. Il volume analizza gli eventi centrali dello scontro tra Impero e Comuni italiani, seguendo il filo conduttore di quattro grandi battaglie, esemplari per comprendere la panoramica degli eserciti descritti: Legnano (1176), Cortenuova (1237), Montaperti (1260) e Benevento (1266). Un viaggio lungo circa un secolo, in coi si passerà dal descrivere gli albori degli eserciti comunali allo spiegare l’inizio della supremazia guelfa in Italia. Questa struttura, adottata per lo snodarsi del testo, si rifletterà anche nei contenuti delle tavole: esse affiancheranno le armature dei grandi sovrani a quelle dei più umili guerrieri, rappresentando l’aspetto degli schieramenti contrapposti presenti nelle quattro battaglie descritte.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 168 con varie foto b/n + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2017 da Goriziana

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    Le guerre di Carlo d’Angiò – Dalle battaglie di Benevento e Tagliacozzo alla guerra dei Vespri: l’epopea dimenticata del più grande sovrano del sud

    29.00

    Carlo I d’Angiò, re di Sicilia di qua e di là del faro, d’Albania e di Gerusalemme, principe di Acaia, conte di Provenza, del Maine, di Forcalquier e d’Anjou è un personaggio dimenticato, la cui figura in Italia è oscurata da quella di Federico II, che pure non fu all’altezza dell’Angioino e in Francia del troppo esaltato fratello Luigi IX: ma Carlo I fu un grande sovrano, considerato il re europeo più potente del suo tempo; personaggio contraddittorio, come si vedrà, pragmatico e spietato, amato ed odiato, sconta forse il fatto di esser considerato troppo francese per gli italiani- che preferirono esaltare i Vespri Siciliani come movimento di liberazione dai francesi invasori, anziché ricordare che questo agire, portò alla conquista aragonese- -e troppo italiano per i francesi. In questo libro non abbiamo la pretesa di trattare esaustivamente le realizzazioni di Carlo I nei suoi mol-teplici campi di attività come sovrano di Sicilia, dall’amministrazione del regno, all’erezione dei castelli e al mecenatismo ed alla protezioni delle arti, ma solo di tracciare un quadro delle guerre da lui combattute a partire dalla conquista del regno di Sicilia, con la vittoria nella battaglia di Benevento del febbraio del 1266 in cui morì Manfredi di Hohenstaufen; tratteremo poi la spedizione di Corradino di Svevia, la sconfitta sveva a Tagliacozzo nell’agosto del 1268 e la decapitazione dello Svevo a Napoli, sino a giungere alle imprese angioine in Albania e nei Balcani, culminate nell’assedio vittorioso di Belgrado e le lotte contro il risorgente impero bizantino di Michele VIII Paleologo, sino all’interminabile guerra del Vespro contro gli Aragonesi.E’ la storia del sovrano francese che che spostò la capitale da Palermo a Napoli e che fece del regno di Sicilia la prima potenza europea e mediterranea, il cui potere si estendeva sino alla Provenza, al Peloponneso ed alle isole ioniche, ai Balcani, all’Albania ed a Tunisi.

    Brossura, 17,8 x 25,3 cm. pag. 163con alcune illustrazio

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    Le guerre di re Artù

    32.00

    Artù, guerriero dei “secoli bui” evoca un tempo di ferro, ove romani, celti e sassoni si combattono senza tregua; il paganesimo cede il passo al cristianesimo; la tarda Antichità si confonde con il medioevo. Con il disimpegno militare di Roma, i britanni, ancora impregnati del modello socio-culturale dell’Impero, si aggrappano alle sue sopravvivenze amministrative ed infrastrutturali e perpetuano una romanità sempre più appannata, mentre una congerie di genti germaniche agisce ancora secondo usi militari tardo-imperiali. In questo contesto si affaccia un enigmatico Artù, che fatica a scrollarsi il suggestivo fardello della finzione letteraria, del folklore e della leggenda. Un personaggio dai contorni incerti che, tuttavia appare come un capo carismatico ben più romano di quanto si suol credere. Una accurata indagine storica, che insegue la verità della Britannia romanizzata oltre le nebbie di Avalon.

    Brossura, 14,7 x 20,8 cm. pag. 438

    Stampato nel 2019 da Libreria Militare Ares

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    Le guerre Hussite Vol. 1 – Gli eserciti e gli armamenti, le tattiche le battaglie e le campagne 1419-1437

    29.00

    Le guerre contro gli Hussiti furono una serie di guerre di religione contro gli eretici Hussiti, avvenute a più riprese nell’arco di un quindicennio dal 1419 al 1434. L’episodio iniziale, il casus belli, fu offerto dalla prima defenestrazione di Praga nel luglio 1419, quando la fazione taborita, condotta da Jan Troznowski detto Žižka, il condottiero cieco da un occhio, defenestrò sette magistrati del re Venceslao IV (1378-1419), detto il Pigro, che si rifiutavano di rilasciare alcuni loro compagni: i giudici morirono infilzati dalle lance dei soldati che aspettavano sotto le finestre. Un mese dopo morì anche re Venceslao, e il suo fratellastro Sigismondo di Lussemburgo (che aveva avallato l’esecuzione del leader hussita Jan Hus a Costanza), re di Germania dal 1410, si proclamò re di Boemia e la invase con il suo esercito nel marzo dell’anno successivo, in virtù di una bolla papale emanata da Martino V, che dichiarava scomunicati tutti gli Hussiti e indiceva una crociata contro di essi. La crociata fu una disfatta completa per Sigismondo, ripetutamente sconfitto nel corso del 1420 dagli Hussiti di Žižka, che dimostrò di ben meritare la sua fama di comandante. Nel frattempo iniziarono a nascere delle sette interne alla fede hussita, che era già da tempo divisa in fazioni, che provocarono disordini e scontri. Alla fine del 1421 i crociati tentarono una seconda campagna: la Boemia fu invasa da un nuovo esercito, più grande e potente, ma Žižka (del tutto cieco dal 1421) e i suoi sconfissero anche questa armata a Kuttenberg nel gennaio 1422. Con l’avvento della pace, però, il collante del pericolo esterno che fino a quel momento aveva tenuto compatti gli Hussiti venne meno e ripresero le lotte fra le varie fazioni hussite, finché non fu nominato capo Andreas Prokop (o Procopius) (1380-1434), detto il Grande o lo Sbarbato, altrettanto abile del suo predecessore sul piano militare. Prokop sconfisse di nuovo i crociati tedeschi ad Aussig (1426) e a Mies (1427) e invase la Lu

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  • 0 out of 5

    Le guerre Hussite Vol. 2 – Gli eserciti e gli armamenti, le tattiche le battaglie e le campagne 1419-1437

    29.00

    Le guerre contro gli Hussiti furono una serie di guerre di religione contro gli eretici Hussiti, avvenute a più riprese nell’arco di un quindicennio dal 1419 al 1434. L’episodio iniziale, il casus belli, fu offerto dalla prima defenestrazione di Praga nel luglio 1419, quando la fazione taborita, condotta da Jan Troznowski detto Žižka, il condottiero cieco da un occhio, defenestrò sette magistrati del re Venceslao IV (1378-1419), detto il Pigro, che si rifiutavano di rilasciare alcuni loro compagni: i giudici morirono infilzati dalle lance dei soldati che aspettavano sotto le finestre. Un mese dopo morì anche re Venceslao, e il suo fratellastro Sigismondo di Lussemburgo (che aveva avallato l’esecuzione del leader hussita Jan Hus a Costanza), re di Germania dal 1410, si proclamò re di Boemia e la invase con il suo esercito nel marzo dell’anno successivo, in virtù di una bolla papale emanata da Martino V, che dichiarava scomunicati tutti gli Hussiti e indiceva una crociata contro di essi. La crociata fu una disfatta completa per Sigismondo, ripetutamente sconfitto nel corso del 1420 dagli Hussiti di Žižka, che dimostrò di ben meritare la sua fama di comandante. Nel frattempo iniziarono a nascere delle sette interne alla fede hussita, che era già da tempo divisa in fazioni, che provocarono disordini e scontri. Alla fine del 1421 i crociati tentarono una seconda campagna: la Boemia fu invasa da un nuovo esercito, più grande e potente, ma Žižka (del tutto cieco dal 1421) e i suoi sconfissero anche questa armata a Kuttenberg nel gennaio 1422. Con l’avvento della pace, però, il collante del pericolo esterno che fino a quel momento aveva tenuto compatti gli Hussiti venne meno e ripresero le lotte fra le varie fazioni hussite, finché non fu nominato capo Andreas Prokop (o Procopius) (1380-1434), detto il Grande o lo Sbarbato, altrettanto abile del suo predecessore sul piano militare. Prokop sconfisse di nuovo i crociati tedeschi ad Aussig (1426) e a Mies (1427) e invase la Lu

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    Le guerre tra Guelfi e Ghibellini

    20.00

    Al crepuscolo dell’universalismo di Impero e Chiesa, una iniziale contesa dinastica germanica si mutò nell’Italia medievale in un permanente e multiforme serie di conflitti di supremazia fra magnati, vescovi, municipalità e mercanti, che instradò i Comuni verso le signorie. Un complicato affresco politico, militare e sociale, che ha concorso fin troppo alla modulazione dei concetti di bene comune, morale pubblica ed interesse di parte nell’Italia moderna.

    Brossura, 21 x 29 cm. pag. 74 con circa 4 tavole a colori e 61 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2015 da Chillemi

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  • 0 out of 5

    Le Libre de Sent Sovi

    20.00

    Il libro è uno dei primi manoscritti culinari dell’Europa scritto nella lingua del paese. La cucina medioevale catalana è una cucina dai sapori raffinati, lo zucchero si sposa con il sale, l’agro con il dolce, con delle sfumature particolari. Possiede una identità specifica con tecniche culinarie applicate ancora oggi. Queste ricette, molto importanti nella storia della culinaria, sono state riattualizzate con una attenzione all’autenticità ma riadattate ai giorni nostri, affinchè chiunque le possa realizzare da sé e avere l’illusione di essere trasportato nel XIV secolo. Il carattere mediterraneo di questa cucina viene qui messo in evidenza in fotografie dai colori estivi, solari, in cui la luce si attarda sui piatti in una atmosfera medioevale calorosa.

    Cartonato 21,5 x 30 cm. pag. 64 interamente illustrate a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2009 da Heimdal

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    Le Mesnagier de Paris

    20.00

    L’opera, che rappresenta la raccolta culinaria più completa del XIV secolo, è una collezione di ricette di grande ricchezza. La cucina che propione è molto vicina alle proposte attuali ed è facilemnte realizzabile. Nella prima parte l’autore si attarda sulla spiegazione dell’originalità dell’opera, il suo contenuto, i suoi obiettivi e le caratteristiche della cucina medioevale. la seconda parte è dedicara alla trascrizione delle ricette originali con l’adattamento moderno, ricette da cui già traspare una qualche preoccupazione dietetica. Belle fotografie che ricreano l’ambiente dell’epoca, ispirano al lettore desiderio e piacere di realizzare questi piatti, che fanno parte di un grande patrimonio culinario.

    Cartonato 21,5 x 30 cm. pag. 64 interamente illustrate a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2009 da Heimdal

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    Le origini dell’economia europea

    9.50

    Un quadro storico ricostruito tramite gli strumenti di ricerca più moderni dall’antropologia all’ecologia, dalla tecnologia alla psicologia storica alla demografia sociale. Lo sviluppo dell’economia europea, dalla crisi del VI secolo al decollo del XII, è analizzato a partire da una grande quantità di fonti e rappresenta un punto d’arrivo e di maturazione di una lunga serie di ricerche.

    Brossura pag. XXIII + 363

    Stampato nel 2004 da Laterza

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