L’Adriatico conteso – Commerci politica e affari tra Italia e Austria-Ungheria (1882-1914)

Storia

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    L’Adriatico conteso – Commerci politica e affari tra Italia e Austria-Ungheria (1882-1914)

    35.00

    Negli ultimi decenni dell’Ottocento, la travolgente crescita del commercio internazionale sembrò portare con sé benessere e stabilità, all’interno del clima ottimistico che sempre più spesso viene definito come “prima globalizzazione”. Quel vasto movimento era stato reso possibile dalla disponibilità di collegamenti più rapidi, economici ed efficienti rispetto al passato, garantiti dalla interconnessione tra ferrovie sulla terraferma, piroscafi di linea sui mari ed una rete telegrafica ormai estesa a tutti i continenti. L’apparente libertà che contraddistingueva la circolazione di merci, persone ed informazioni veniva però contraddetta da un sempre più esteso controllo esercitato dai diversi Stati sui mezzi che consentivano quelle interconnessioni. La rete dei collegamenti commerciali globali divenne teatro di una crescente competizione tra gli stati più forti, in grado di imporre la superiorità dei propri sistemi marittimi per intercettare quote sempre più ampie degli scambi globali. Nell’arena geograficamente ristretta del mare Adriatico, Italia ed Austria-Ungheria adottarono strategie marittime diverse nella forma, ma convergenti negli obiettivi, al fine di controllare i flussi commerciali in primo luogo, ma anche gli spazi di potere che ne erano l’esito politico. Due nazioni formalmente alleate dal 1882 accumularono così sempre più numerosi motivi di attrito, fino a schierarsi su fronti opposti durante la prima guerra mondiale.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 285

    Stampato nel 2018 da Franco Angeli

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    L’aeronautica Militare e Milano – 90 anni insieme

    28.00

    Il 15 maggio 1925 si insedia a Milano il primo storico Comando aeronautico di natura territoriale, che raccoglie, riorganizzando sotto la sua giurisdizione comprendente il nord-ovest italiano, tutti i Reparti aeronautici, di volo e non, che erano appartenuti ai ranghi del Regio Esercito sino alla costituzione della Regia Aeronautica, avvenuta il 28 marzo 1923. Il Comando della 1a Zona Aerea Territoriale (come venne denominato nella sua configurazione iniziale) attraversa la storia perfezionando e affinando il proprio ordinamento, teso a una maggiore rispondenza fra operatività, autorità e buona amministrazione delle esigenze militari aeronautiche. L’istituzione “cambia di casa” tre volte in città, alla ricerca di locali più ampi e numerosi da dove poter dirigere il proprio servizio, spostandosi definitivamente nel 1941 nella sede di piazza Novelli (a quei tempi piazza Italo Balbo), che il progettista, l’ingegner Lorenzo Luigi Secchi, aveva iniziato a costruire nel gennaio del 1938 secondo i dettami del razionalismo italiano, realizzando un edificio solido e imponente, senza tuttavia allontanarsi dai principi armonici dell’arte italiana. Il Comando affronta il secondo conflitto mondiale con alcune novità organizzative di tutto interesse. Supera gli anni bui successivi all’armistizio di Cassibile, ricostruendosi con grande lungimiranza nel dopoguerra anche con un’interessante sperimentazione ordinamentale condotta dall’Aeroporto Militare di Vicenza.

    Rilegato, 24 x 30 cm. pag. 181 con oltre 120 foto a col. e b/n

    Stampato nel 2016 da Silvana Editoriale

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    L’alcova d’acciaio

    18.00

    Filippo Tommaso Marinetti

    Trame vive, linguaggi nuovi, arditismo a profusione: “L’alcova d’acciaio” è forse il “romanzo futurista” più apprezzato e diffuso. Filippo Tommaso Marinetti lo vergò tra il 1919 e il 1920, raccontando – in una narrazione che unisce il rigore della verità storica all’anarchismo creativo delle “parole in libertà” – l’epopea della Grande Guerra, da lui vissuta in prima persona. In queste pagine – dove l’amore e il combattimento si mescolano all’arte e alla storia, rifiutando ogni intellettualismo e ogni deriva borghese – prende forma l’eroismo italiano, resistente sul Piave e trionfante a Vittorio Veneto: un viaggio mistico e sensuale, vero e fantastico, tenero e feroce.

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    L’altra guerra del Fuhrer – Il portaordini Adolf Hitler nelle trincee del fronte occidentale 1914-1918

    17.50

    Con questo libro voglio fornire al popolo tedesco un’illustrazione veritiera e priva di inganni su “Adolf Hitler soldato al fronte”. Come camerata ho avuto spesso l’opportunità di sentire le sue affermazioni sul conflitto, di essere testimone del suo valore e venire a conoscenza delle sue esemplari doti di carattere. Lungi da me l’idea di voler favorire in questo libro un qualsiasi partito, in quanto io stesso non appartengo a nessuno di essi. Si tratta semplicemente e soltanto del soldato Adolf Hitler, con il quale mi ha legato a poco a poco un cameratismo quale solo chi è stato realmente al fronte conosce. Hans Mend

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 179 con circa 52 foto b/n e 6 cartine

    Stampato nel 2006 da Gaspari

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    L’Ardito d’Italia – Storia dei reparti d’assalto

    22.00

    Fra le truppe messe a mia disposizione vi era il Corpo d’armata di assalto. Io non ho mai conosciuto un organismo di guerra così formidabile, e non so se ne siano mai esistiti al mondo.» Generale Enrico Caviglia. I Reparti d’assalto sono nati nelle trincee della Grande Guerra. Gli Arditi, che ne facevano parte, hanno alimentato nel tempo polemiche, adulazioni, ripensamenti, coinvolgimenti politici, sentimenti di amore e di odio. La loro è una storia tutta italiana, che si alimenta con l’autocelebrazione, con i ricordi, spesso sbiaditi, dei superstiti, con poca documentazione ufficiale e con memorialistica più abbondante di quanto si possa credere. Attraverso gli atti ufficiali del Regio Esercito che hanno portato alla costituzione dei Reparti d’assalto e gli articoli apparsi sull’organo ufficiale della Federazione Nazionale Arditi d’Italia, «L’Ardito d’Italia», Paolo Volpato ricostruisce la loro nascita unitamente ai racconti delle tante battaglie combattute nella Grande Guerra, ma anche le motivazioni morali che spingevano gli Arditi ad andare «oltre il volontarismo», accompagnando il lettore in un mondo di non facile comprensione, ma sicuramente affascinante e coinvolgente, quanto drammatico e sanguinoso

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 465 + 18 pagine fuori testo con foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2020 da Mursia

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    L’artillerie Allemande – Organisation Armement et Equipement 1914-1918

    65.00

    Questo eccezionale lavoro possiede le medesime caratteristiche del libro Sturmtruppen – le truppe d’assalto dell’esercito tedesco, precedentemente pubblicato dalle edizioni Heimdal. Presenta l’organizzazione e le strategie dell’artiglieria tedesca, elencando in maniera, assolutamente esaustiva, tutti i cannoni, gli obici e i mortai utilizzati durante la Prima Guerra Mondiale. Il libro propone anche dei capitoli dedicati all’uniformologia e alla guerra chimica, nuova arma apparsa E purtroppo utilizzata) nel 1915, inizialmente sul fronte occidentale e in seguito su tutti gli altri fronti di guerra, che introdusse un “sacro” terrore tra i soldati nelle trincee. Il volume contiene oltre 180 foto di uniformi e attrezzature, in b/n e a colori e molti diagrammi.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 336 illustrato con circa 180 foto a colori e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2017 da Heimdal

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    L’asso di cuori

    22.00

    Il barone Guido Keller, asso dell’aviazione da caccia nel corso della Prima guerra mondiale, fece parte della leggendaria squadriglia aerea di Francesco Baracca: sulla carlinga del suo caccia aveva come insegna distintiva, appunto, un asso di cuori. Sempre in prima linea, durante la guerra conseguì 3 medaglie d’argento; fu poi protagonista della presa di Fiume come braccio destro di Gabriele d’Annunzio, unico a poter dare del tu al Vate, creò per lui la guardia personale nota come “Disperata”; si distinse in seguito come autore di beffe audaci, sorvolò il Parlamento italiano facendovi cadere un pitale in segno di disprezzo, e di imprese straordinarie in Africa e in Sud-America, per poi morire prematuramente in un incidente d’auto. Questa è la sua biografia, scritta nel 1933 dall’amico Atlantico Ferrari.

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    L’aviazione austro-ungarica a Caporetto

    24.00

    Gerald Penz

    Gerald Penz ricostruisce giorno per giorno la guerra aerea da Caporetto in poi, azione dopo azione, in presa diretta. Un libro fondamentale per gli appassionati d’aviazione e per capire appieno le ragioni della sconfitta italiana

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    L’aviazione della grande guerra – Cavalieri tattiche e tecnologie nei cieli d’Europa

    15.00

    Se i fratelli Wright inventarono l’aeroplano, il Primo Conflitto Mondiale diede alla luce l’aeronautica. Spinti dalle crescenti esigenze di offesa e difesa, i fragili biplani dei pionieri mutarono in vere e proprie macchine da combattimento, mentre la costruzione artigianale lasciò il posto alle iniziative industriali sempre più importanti e ambiziose. E facile immaginare che, là dove i pionieri del volo gettarono le basi di ciò che sarebbe diventata una delle più clamorose conquiste tecnologiche del secolo scorso, i militari si impadronirono della rivoluzionaria tecnologia e di tutti i giovani talenti capaci di “volare” con le ali del proprio folle coraggio e librarsi realmente in volo con i primi esemplari di aeroplani e palloni aerostatici da osservazione – i più arditi sarebbero diventati veri e propri “cavalieri del cielo”. La cosiddetta “guerra aerea” può essere assimilata a tutti gli altri fronti del Primo Conflitto Mondiale. Il periodo 1914-1918 registrò, infatti, per la prima volta nella storia e su larga scala l’impiego delle neonate tecnologie aeronautiche a scopi bellici. Ci volle un po’ di tempo prima che i Generali Europei riconoscessero la validità e l’intrinseca potenzialità di questa nuova arma. In seguito, apparvero differenti connotazioni tattiche che portarono alla realizzazione di esemplari destinati al combattimento, alla ricognizione e al bombardamento. L’aviazione militare fu quindi interessata da uno sviluppo estremamente repentino.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 174 con circa 58 tra foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2015 da Mattioli

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    L’aviazione italiana a Caporetto

    18.00

    La prima ricostruzione dettagliata, e narrata, dell’azione di ricognizione e di combattimento degli aerei italiani nei giorni di Caporetto, con la descrizione dei combattimenti e degli equipaggi. Oltre 400 i personaggi della narrazione. Il volume è completato da oltre 80 immagini inedite di aerei con le loro schede tecniche.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 204 illustrato con alcune mappe e 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2017 da Gaspari

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    L’eroe conteso – La costruzione del mito di Cesare Battisti negli anni 1916-1935

    18.00

    Testo che ripercorre la costruzione del mito che ha segnato la vicenda battistiana a partire dal 12 luglio 1916, data della tragica morte del deputato di Trento, fino al 1935, anno d’inaugurazione del monumento nazionale sul Dos Trento.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 291 con inserto di 8 pagine con foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2007 da Fondazione Museo Storico Trentino

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    L’eroe irredento della Brigata Sassari. Vita e morte di Guido Brunner Trieste 1893 – Monte Fior 1916

    22.50

    Stefania Di Pasquale

     volume ripercorre tramite documenti e fotografie di famiglia, la vita e la morte dell’eroe irredento triestino Guido Brunner, la prima delle nove medaglie d’oro al Valore Militare della Brigata Sassari. Appartenente ad una potente famiglia filoasburgica decise di togliersi ogni tipo di privilegio, scendendo in campo con la fanteria italiana. La sua drammatica morte simboleggia l’estremo sacrificio di un giovane ragazzo che dona tutto sé stesso per la causa della libertà di quel che lui riconosce come il proprio paese.  A quanto riportato nelle testimonianze che compongono questo libro, Guido era dotato di grande umanità, educazione, dolcezza ed eroicità, tanto da far breccia nei cuori dei suoi soldati. Pochissimi di loro, conoscevano però le sue origini e il suo vero nome…

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    L’esercito austro-ungarico nella Prima Guerra Mondiale

    20.00

    Il ruolo svolto dall’esercito della Duplice Monarchia austro-ungarica nella Grande Guerra è spesso sottovalutato, forse perché la fine del conflitto vide anche la fine dell’impero. Fu invece un ruolo molto importante perché fu l’Austria-Ungheria a presidiare per quasi tutta la durata del conflitto il fronte italiano, a fornire una parte consistente delle forze schierate dagli Imperi Centrali sul fronte russo, nonché 7 corpi d’armata operanti nei Balcani e anche un poco noto contingente in Turchia e in Palestina. La storia di questa organizzazione multinazionale viene qui proposta con il supporto di tabelle riepilogative, rare fotografie e tavole a colori.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 170 con circa 69 foto b/n e 16 tavole a colori

    Stampato nel 2014 da Libreria editrice Goriziana

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    L’esercito francese nella Prima Guerra Mondiale

    15.00

    Il più potente tra gli eserciti alleati della Prima Guerra Mondiale, quello francese, dovette sostenere i primi due anni del conflitto con le sue unità metropolitane e coloniali, dando poi un grande contributo alla vittoria finale. In comune con la maggioranza dei Paesi europei, prima della guerra l’esercito francese era basato su un servizio militare nazionale formato da soldati di leva richiamabili in servizio in caso di necessità, ma l’inizio delle ostilità, le gravi perdite subite, la crisi del potenziale umano e lo sviluppo di nuove tattiche e armi portarono a radicali cambiamenti. L’influenza di questi fattori su organizzazione, materiali, uniformi e schemi operativi dell’esercito francese nel corso della Grande Guerra sono l’argomento di questo libro.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 85 con circa 31 foto b/n, alcune illustrazioni e 8 tavole a colori

    Stampato nel 2014 da Libreria Editrice Goriziana

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    L’Esercito Italiano a Trieste nel 1918 e 1954 – Appunti fra cronaca e storia

    45.00

    ​​​Il volume vuol dare il giusto risalto alla storia dei “rapporti” intrecorsi tra l’Esercito Italiano e e la città di Trieste, ripercorrendone i suoi due momenti più significativi, nel novembre 1918, con l’occupazione della città che fino a quel momento (dal 1815) faceva parte dell’Impero austro-ungarico e nell’ottobre 1954, data che sancì, ufficialmente, il ritorno di Trieste all’Italia, dopo anni di difficili e tulmutuosi rapporti con la repubblica dell’ex-Jugoslavia e con le problematiche nell’ottica della guerra fredda. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 24 x 34 cm. pag. 123 con circa 52 foto b/n

    Stampato nel 2002 da Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito

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    L’esercito italiano tra Ottocento e Novecento. Un secolo di missioni all’estvecento – Un secolo di missioni all’estero (1855-1956)

    24.00

    Le missioni all’estero sono state frequenti nell’Italia liberale di fine ‘800 e primo ‘900, sotto il fascismo e fino alla Seconda Guerra Mondiale: il racconto che segue ne è la dimostrazione, ricostruendo in dettaglio tutte le spedizioni italiane, da quelle più note a quelle dimenticate; dall’invio delle truppe dell’Armata Sarda in Crimea da parte di Cavour (1865-1866) alle missioni del Regio Esercito in Caucaso (1862-1863), Creta (1897-1906), Cina (1900-1905), Macedonia (1904 e 1916), Rodi (maggio 1912), Albania (1914, 1927 e 1939), Russia (1915-1918), Siberia (1918-1921) e Murmania (1918-1919), Palestina (1917-1921), Francia (1918-1919), Anatolia (1919-1923), a Fiume (1918-1921) e Dalmazia (1918-1920), in Polonia (1919-1923), Transcaucasia (1919-1920), Corfù (1923), nella Saar (1934-1935) e a Shanghai (1937-1938) sino al corpo di sicurezza della Repubblica Italiana in Somalia (1950-1956), e le missioni diplomatiche militari italiane a Vienna (1918-1920), a Berlino e in Romania (1943).

    Brossura, 15,5 x 22,5 cm. pag. 284 con alcune cartine e foto b/n

    Stampato nel 2018 da Associazione Italia

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    L’esercito ottomano nella Prima Guerra Mondiale

    15.00

    L’impero turco ottomano fu uno dei grandi protagonisti della Prima Guerra Mondiale. Il valore dei suoi soldati fu riconosciuto da tutti, eppure l’esercito in cui essi prestarono servizio è in genere poco conosciuto. Nei cinque anni della Grande Guerra, l’esercito, la marina e due piccoli corpi aerei combatterono su cinque fronti principali, senza dimenticare i reparti impegnati in altri teatri operativi. Questo volume prende in esame l’organizzazione, le uniformi e l’equipaggiamento dell’esercito ottomano durante questo periodo e sfata i numerosi miti presenti nei lavori di ricerca apparsi fino a oggi. Sono prese in considerazione anche la marina, l’aviazione e altre forze ausiliarie e alleate.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 102 con circa 44 foto e una cartina b/n e 8 tavole a colori

    Stampato nel 2014 da Goriziana

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    L’esercito russo nella Prima Guerra Mondiale

    15.00

    Spesso oscurata dal dramma del suo catastrofico collasso verificatosi durante la Rivoluzione dell’ottobre 1917 la storia dell’esercito imperiale russo negli anni 1914-16 annovera alcune importanti vittorie. Il patriottismo e la capacità di sopportazione dei suoi uomini furono degni di nota, e nel 1916 l’offensiva Brusilov sul fronte sudorientale superò qualunque risultato conseguito dalle forze dell’Intesa nello stesso periodo in Francia. La varietà e il fascino delle sue uniformi – di fanteria e cavalleria, delle Guardie e delle unità di linea, dei cosacchi e degli equipaggi di autoblindo e aeroplani, senza tralasciare i paramenti dei preti ortodossi – sono splendidamente resi dalle tavole a colori realizzate per questo libro dal migliore illustratore russo di soggetti militari, mentre il testo firmato dall’esperto Nik Cornish è accompagnato da tabelle descrittive di insegne e distintivi, nonché da numerose e rare fotografie.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 103 con circa 8 tavole a colori e 34 foto b/n

    Stampato nel 2014 da Libreria Editrice Goriziana

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    L’esercito statunitense nella Prima Guerra Mondiale

    15.00

    Prima del National Defense Act del 1916 l’US Army contava poche decine di migliaia di uomini sotto le armi in patria, ma nel novembre del 1918 questi erano saliti a quasi un 1.500.000 in Francia. L’American Expeditionary Force del generale Pershing arrivò in Europa a corto di armi, equipaggiamenti ed esperienza bellica, ma dimostrò valore nei combattimenti nelle Argonne e giocò un ruolo importante nell’arrestare l’offensiva tedesca della primavera 1918 e nella successiva avanzata attraverso la linea Hindenburg. Questo libro illustra l’organizzazione, le uniformi, l’equipaggiamento, le azioni militari e il ruolo che l’esercito statunitense ebbe nel corso del Primo conflitto mondiale.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 113con circa 41 foto b/n e 8 tavole a colori

    Stampato nel 2014 da Libreria Editrice Goriziana

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    L’esercito tedesco nella prima Guerra Mondiale 1914 – 1918

    32.00

    Il libro presenta l’evoluzione dell’esercito imperiale tedesco dal 1914 al 1918, in una trattazione suddivisa in tre fasi cronologiche. Nell’agosto del 1914 la mobilizzazione dell’esercito tedesco, forte di 800.000 uomini, e che di lì a poco avrebbe subito un enorme sviluppo segnò l’avvento della prima grande guerra dell’età contemporanea, un conflitto che ancora oggi rimane il maggiore massacro di soldati della storia. Quell’esercito costituisce il migliore esempio di un particolare periodo del pensiero militare europeo, quando in pratica le intere risorse umane delle nazioni furono incorporate negli eserciti di massa, alimentati da molteplici categorie di riservisti e sorrette da adeguate strutture industriali e da idonee reti dei trasporti. Gli anni 1915-1917 lo videro costretto ad adattarsi alla nuova realtà della stasi provocata dalla guerra di trincea.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 356 numerose foto b/n e 24 tavole a colori

    Stampato nel 2015 da Libreria editrice Goriziana

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    L’evoluzione della tattica durante la Grande Guerra – Gli insegnamenti della I Guerra Mondiale nell’impiego delle armi e delle truppe

    25.00

    Una disamina della dottrina tattica durante le operazioni della Grande Guerra, basata esclusivamente sulla narrazione degli avvenimenti, non è possibile, perchè quasi sempre lo storico si dimentica del “Tattico” e gli elementi necessari alla trattazione fanno difetto. D’altronde la ricostruzione degli avvenimenti sulla base dei documenti è un’impresa ardua per la maggior parte degli storici e degli scrittori che, raramente hanno possibilità di accesso agli archivi militari. Il presente volume invece procede proprio in questa direzione, analizzando e studiando i documenti che gli Stati Maggiori, i Comandi supremi, le alte gerarchie militari e i comandanti delle grandi unità in guerra, emanavano di volta in volta e sempre dopo un periodo di preparazione, per rilevare e correggere gli errori comessi, affinchè gli ammaestramenti dell’esperienza pratica servissero a perfezionare l’impiego delle armi e i procedimenti sul campo di battaglia.

    Brossura, 14 x 21 pag. 230

    Stampato nel 2013 da Effepì

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    L’Italia a Trieste – L’operato del governo militare italiano nella Venezia Giulia 1918-19

    13.45

    Il presente volume si propone di offrire una ricostruzione della fase d’avvio dell’annessione all’Italia della regione orientale. Utilizzando un ampio repertorio di fonti archivistiche e di stampa, l’autore analizza i caratteri dell’occupazione dopo l’offensiva di Vittorio Veneto e la risposta dell’apparato militare alle emergenze dell’approvvigionamento e dell’ordine pubblico. Documenta l’insediamento del governo militare, le sue articolazioni nella società civile, la logica degli indirizzi politici e amministrativi dei centri militari, l’impulso dato alla ricomposizione del fronte politico patriottico. Ricostruisce i delicati rapporti tra il potere militare e le forze ritenute antagonistiche all’occupazione – il clero, le popolazioni slovene e croate, i socialisti – sia nei tentativi di compromesso e cooptazione, sia nella politica di repressione e di controllo. Emerge dal libro, conclusivamente, la sostanza di una politica tutta volta ad instradare, con il favore del controllo militare diretto, il processo politico-istituzionale di “italianizzazione” della Venezia Giulia: indirizzo ispirato dal governo e dal Comando supremo, condotto sul territorio dal Regio Governatorato e dalle armate mobilitate. Peraltro, i centri del potere militare e civile rivelano al loro interno consistenti differenziazioni nell’accostamento ai problemi e nelle scelte che riguardano la Venezia Giulia. gli sviluppi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 250

    Stampato nel 2000 da Libreria Editrice Goriziana

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    L’Italia durante la Grande Guerra

    18.00

    Harukichi Shimoi

    A metà degli Anni Venti, dopo aver narrato le sue cronache dalle trincee della Grande Guerra e dopo aver partecipato all’Impresa di Fiume e alla Marcia su Roma, Harukichi Shimoi pubblica a puntate sul quotidiano giapponese Nihon una serie di scritti dedicati ai prodromi del conflitto mondiale, al suo svolgimento e al suo seguito, con un focus specifico dedicato all’Italia. L’Italia durante la Grande Guerra venne concepito come il primo volume di una trilogia dal titolo L’Italia contemporanea, con i successivi lavori dedicati rispettivamente al Biennio rosso e alla figura di Benito Mussolini.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 200

    Stampato nel 2023 da Idrovolante Edizioni

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    L’Italia e i Balcani nella Grande Guerra – Ambizioni e realtà dell’imperialismo italiano

    21.00

    Il volume affronta l’evoluzione della politica balcanica dell’Italia nel corso della Grande Guerra, partendo da un’analisi dell’azione italiana nella regione nel periodo 1908-14. In particolare evidenzia lo sviluppo complessivo della guerra nei Balcani, l’occupazione italiana dell’Albania, con un quadro della guerra italiana sul fronte balcanico attraverso le operazioni in Albania e Macedonia e le questioni politiche che riguardano anche il Montenegro e il complesso dei rapporti tra Italia e Intesa. Nell’ultima parte del libro si propone quindi un’analisi della politica seguita dall’italia nella definizione di un nuovo equilibrio balcanico e più in generale del ruolo svolto nella definizione dei nuovi confini.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 208

    Stampato nel 2017 da Carocci

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    L’Italia e la questione adriatica – Dibattiti parlamentari e panorama internazionale (1918-1926)

    35.00

    Per la prima volta in maniera approfondita viene ricostruita la politica estera italiana rispetto all’assetto del confine adriatico e il ruolo che tale questione ebbe nella crisi postbellica delle istituzioni liberali. La studiosa svolge un’analisi circostanziata dei dibattiti parlamentari relativi a tre grossi nodi della storia italiana del primo dopoguerra: il rientro da Parigi della delegazione italiana alla Conferenza della pace come reazione di protesta al «manifesto» di Woodrow Wilson, nettamente contrario alle aspirazioni italiane sull’Adriatico orientale; la «marcia su Fiume» di Gabriele D’Annunzio e dei suoi legionari e l’atteggiamento delle élite politiche italiane rispetto all’«impresa fiumana»; le trattative di pace, prima nell’ambito del «Consiglio dei Quattro» e poi, direttamente, tra Italia e Jugoslavia, e la stipula del Trattato di Rapallo. Nell’ultimo capitolo è trattata la politica estera nei primi anni del regime fascista, in cui si ebbe un temporaneo avvicinamento tra Italia e Jugoslavia, in una linea di sostanziale continuità con la politica impostata dal Governo Giolitti-Sforza.

    Brossura, 17 x 23,5 cm. pag. 592

    Stampato nel 2014 da Il Mulimo

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    L’offensiva Austriaca del 1916 – Strafexpedition e la Contromossa Italiana

    19.00

    A un passo dalla pianura: il confronto tra la strategia italiana e quella austriaca. Vi sono nomi di offensive militari che consegnano quell’evento alla posterità, come l’Operazione Barbarossa, Overlord o Desert Storm. La Strafexpedition è una di queste e in questo libro si racconta il tentativo imperiale di spezzare in due il fronte italiano; un racconto avvincente della più grande battaglia difensiva combattuta in Italia su un fronte di montagna durante la Grande Guerra.

    Brossura, 22 x 26 cm. pag. 112 completamente illustrato con foto b/n e mappe a colori e b/n

    Stampato nel 2016 da Gaspari

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    L’offensiva di primavera 1916: strafexpedition – La più grande battaglia mai combattuta in montagna

    24.00

    Un’attenta disamina di quella che è passata alla Storia come Strafexpedition, l’offensiva austro-ungarica del 1916 sugli Altipiani. Un’azione che vide impegnato l’esercito italiano in una serie di sanguinose battaglie di contenimento, infine decisive per impedire all’avversario di sfociare nella pianura padana a un anno esatto dall’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Un libro che vuole restituire alla memoria, con le sue pagine dense di testimonianze, tutta la dimensione tragica ed epica di quella che sul fronte italiano rappresentò la più complessa ed estesa battaglia mai combattuta in territorio montano.

    Brossura, 14 x 17 cm. pag. 261 con circa 186 foto b/n

    Stampato nel 2015 da Rossato

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    L’oscura trama – Le origini della Prima Guerra Mondiale

    18.00

    Sull’origine e sulle responsabilità relativamente all’innesco della Prima Guerra Mondiale, esistono sul piano storico/culturale ampi margini di incomprensione. Ancor oggi, genericamente, tutti sanno e tutti credono che la causa fondamentale che portò alla prima conflagrazione del XX secolo sia attribuibile al “militarismo” e all'”imperialismo” della Germania, come attesta del resto il Trattato di Pace di Versailles… Ma se le cose nel luglio del 1914 non fossero andate esattamennte così? E se la Germania passasse, a seguito di un attento esame (secondo una fenomenologia tipica del libro giallo) dal ruolo di assassino (fino ad oggi sostenuto) a quello della vittima? Una grande foschia, una grande nebbia avvolge questa problematica e fondamentali opere francesi e russe al riguardo non sono mai state pubblicate in Italia. L’Autore, attraverso l’analisi di innumerevoli fonti inedite in Italia, cerca di ricostruire, con uno stile agile escorrevole, una verità storica diversa da quella unanimamente accettata.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 240

    Stampato nel 2014 da Il Cerchio

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    L’ultima crociera dell’ammiraglio Spee – Le battaglie navali di Coronel e delle Falkland

    22.00

    Hans Pochhammer

    “Il Conte von Spee ha guidato la sua squadra alla vittoria, sostenendo la lotta per la libertà dei mari. Egli è caduto sulla breccia e si è immolato con le sue navi e i suoi marinai, combattendo per l’avvenire della Germania. Che il loro ricordo viva perenne nell’animo del popolo tedesco.”

    Grand’Ammiraglio Enrico principe di Prussia

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 176 + 18 pagine fuori testo con 29 foto b/n, 3 illustrazioni e 2 cartine

    Stampato nel 2009 da Effepi

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    L’uniforme grigio-verde (1909-1918)

    40.00

    L’Uniforme Grigio-Verde con cui il soldato affrontò la Grande Guerra, nata dall’esigenza di combattere in maniera completamente diversa, ovvero non più duri scontri corpo a corpo, imponeva l’utilizzo di uniformi sgargianti per riconoscere gli amici ma i combattimenti di posizione portano l’esigenza di mimetizzarsi. Ventiquattro tavole a colori per ripercorrere l’evoluzione della divisa che rimase in uso fino al 1933. La parte descrittiva è integrata da tavole, da figure e da disegni geometrici. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 22 x 30,5 cm. pag. 205 illustrato con circa 21 tavole a colori e 48 tavole b/n

    Stampato nel 1994 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    L’Esercito Italiano nel XX secolo

    30.00

    L’opera è articolata in tre parti: nella prima sono riepilogate le vicende storiche, le campagne di guerra, gli ordinamenti, gli interventi in missione di pace all’estero e a favore della popolazione sul territorio nazionale; la seconda parte raccoglie i profili storici delle Armi, dei Corpi e degli istituti di istruzione; nella parte terza sono riportati i principali armamenti e i mezzi in dotazione nelle varie epoche. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 468 illustrato con circa 60 foto b7n e 50 a colori

    Stampato nel 1999 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    L’Esercito Italiano verso il 2000 – Storia dei corpi dal 1861 Vol. 1 Tomi I – II – III

    60.00

    L’Esercito verso il 2000 tratta la storia dei Corpi in vita alla immediata vigilia dell’imponente ridimensionamento della Forza Armata resosi necessario per adeguarla all’assolvimento dei nuovi compiti che alla stessa saranno assegnati in base alle sempre più ridotte risorse disponibili ed alla mutate esigenze di impiego. L’opera contiene dati e notizie utili a ricostruire le vicende degli Enti in essa riportati, attraverso le principali mutazioni organiche, la partecipazione alle campagne di guerra, la sommaria descrizione degli stemmi araldici. L’opera contiene dati e notizie utili a ricostruire le vicende dei Corpi in essa riportati. Attraverso la conoscenza delle motivazioni delle ricompense al Valor Militare concesse alle Bandiere, possono trarsi validi motivi per mantenere vivo il sentimento di devozione alla Patria che ha animato quanti si sono battuti con fedeltà ed onore. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    3 Volumi rilegati, 22 x 30,5 cm. pag. 611 + 520 + 480 con 96 tavole a colori nel terzo volume

    Stampato nel 1998 daUfficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito

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    L’Italia nella Triplice Alleanza – I piani operativi dello Stato Maggiore verso l’Austria-Ungheria dal 1885 al 1915

    27.00

    Dopo una sintesi delle vicende politiche del periodo e dell’evoluzione delle fortificazioni asburgiche ed italiane sulle Alpi, è descritto lo sviluppo dei piani operativi dello Stato Maggiore Italiano contro l’alleata Austria-Ungheria. Il volume tratta dell’evoluzione dei piani operativi italiani verso l’Austria – Ungheria dalla stesura nel 1886 del primo studio ad opera del Generale Cosenz, primo Capo di SM italiano, fino all’ordine di operazioni n. 1 del 16 maggio 1915 del Generale Cadorna con cui l’Italia entrò in guerra. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 315 con 22 foto b/n e 33 foto a colori e numerose cartine fuori testo apribili, allegate al volume

    Stampato nel 1998 da Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito

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    L’Italia neutrale 1914-1915

    27.00

    Giovanni Orsina – Andrea Ungari

    Il volume L’Italia neutrale 1914-1915 prende le mosse dal convegno che si svolse nel dicembre 2014 presso l’Università Luiss-Guido Carli, organizzato dalla stessa Università, dallo Stato Maggiore dell’Esercito e dall’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” di Roma. I saggi contenuti nel presente volume hanno l’ambizione di inquadrare le decisioni che i vertici politici, diplomatici e militari italiani presero nei dieci mesi della neutralità e che portarono l’Italia a entrare nella Prima Guerra Mondiale.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 600

    Stampato nel 2016 da Rodorigo Editore

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    La battaglia dei Capitani – Udine 28 Ottobre 1917

    23.90

    Una grande battaglia di retroguardia durante la ritirata di Caporetto. Quando i generali se ne vanno, rimangono i colonnelli; quando costoro vengono uccisi o feriti, rimango i capitani: gli unici capi che condividono il destino con i loro soldati. “E’ stata una battaglia senza speranza, ma grande. Soli, senza rinforzi, isolati nella fiumana degli invasori che ci assalivano e ci circondavano da tutte le parti, abbiamo combattuto per le strade, per i viali, per le piazze di Udine”. (ten. Enrico Benci)

    Brossura, 21 x 26 cm. pag. 370 con alcune illustrazioni e mappe

    Stampato nel 2014 da Gaspari

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    La battaglia dei ghiacciai – La grande guerra tra le nevi perenni

    14.50

    Il volume si prefigge due diversi obbiettivi: il primo è quello di definire le caratteristiche che contraddistinsero, nei diversi settori del fronte lombardo/tirolese, la cosiddetta “guerra bianca”, indicandone la varietà di declinazioni, contro l’opposta tendenza di certa storiografia, tesa ad operare una sorta di reductio ad unum. Il secondo, più ambizioso, è quello di cercare di descrivere, con linguaggio piano e senza eccessivi tecnicismi, ma con un rigoroso rispetto dei fatti e dei fenomeni, la variegazione del fronte glaciale con le sue peculiarità geografiche, tecniche, umane.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 123 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Mattioli

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    La battaglia del solstizio – Piave Giugno 1918

    29.00

    Dopo la sconfitta di Caporetto alleati ed avversari ritenevano oramai certo il crollo definitivo dell’Italia. Eppure, solo qualche mese più tardi, il Regio Esercito era tornato pienamente efficiente, e respinse l’ultima offensiva austro-ungarica, la cui riuscita era data per certa dai comandanti imperiali. Il presente volume, il primo ad esser dedicato esclusivamente alla battaglia del Solstizio, analizza ciò che per l’Italia fu l’equivalente del “Miracolo della Marna”: dai comandanti alla struttura degli eserciti in lotta, agli avvenimenti giorno per giorno, analizzando documenti spesso inediti e attraverso testimonianze dell’epoca, per descrivere quello che fu il maggior successo del Regio Esercito nel corso della propria storia. In appendice, le Medaglie d’Oro al Valor Militare conferite, l’elenco delle Brigate italiane impiegate e dei relativi Reggimenti, e, ad illustrare le diverse fasi della battaglia, numerose foto concesse dallo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano.

    Brossura, 17 x 24,5 cm. pag. 234 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

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    La battaglia della Bainsizza e la crisi dell’autunno 1917

    29.00

    La battaglia della Bainsizza e la crisi dell’autunno 1917 del Generale Bencivenga “occupa un posto a sé nella storiografia” scrisse Piero Pieri, tra i maggiori storici militari del secolo scorso, ma ancora oggi la narrazione di Bencivenga appare insuperata nella spiegazione delle opportunità tattiche e strategiche di un momento cruciale del 1917. La sorpresa tattica di Flondar, la Decima e l’Undicesima battaglia dell’Isonzo, l’Ortigara, la diversa impostazione di Capello e di Cadorna, sono aspetti della Grande Guerra italiana che si possono però capire solo tramite l’apparato iconografico di questo volume. Con un saggio di Luciano Zani e prefazione di Piero Pieri.

    Brossura, 21 x 26 cm. pag. 207 illustrato con mappe a colori e foto b/n

    Stampato nel 2017 da Gaspari

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    La battaglia di Verdun

    29.00

    Combattuta fra il 21 febbraio e il dicembre 1916, quella di Verdun è “la” battaglia del fronte occidentale. In realtà non decise nulla, né da una parte né dall’altra. Resta un mistero perché i tedeschi abbiano deciso di sferrare l’attacco in quel punto di dubbia rilevanza strategica, e per quali logiche infernali tedeschi e francesi in dieci mesi vi abbiano immolato centinaia di migliaia di uomini. Eppure, con la sua immagine di battaglia più lunga e più sanguinosa della Prima Guerra Mondiale, Verdun è diventata, assai più di altre decisive battaglie, emblematica e leggendaria, come lo sarà Stalingrado per la Seconda. Originale e innovativo, questo libro intreccia storia militare, politica e culturale, per dare conto sia dei fatti sia della costruzione del “mito Verdun”.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 405 con 2 mappe b/n

    Stampato nel 2014 da Il Mulino

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    La Brigata Alpina “Cadore” e i suoi reparti

    18.00

    Storia illustrata della Brigata Alpini Cadore e dei reparti che ne hanno fatto parte, in particolare il 7. Rgt Alpini con i Btg. Feltre, Pieve di Cadore e Belluno ed il 6. Rgt Artiglieria Montagna con i Gruppi Agordo, Lanzo e Pieve di Cadore. Il volume è molto ben illustrato con immagini in b/n e a colori che ripropongono foto d’epoca, fotografie più recenti, cartine e stemmi di reparto

    Brossura, 20 x 20 cm. pag. 168 illustrato

    Stampato nel 2017 da Tipografia Piave

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    La Brigata Sassari – Storia e Mito

    48.00

    “La storia della Brigata “Sassari” durante il primo conflitto mondiale, e più in generale la storia della partecipazione militare dei Sardi alla Grande Guerra, è stata troppo spesso vista sotto un’angolazione di storia locale. Senza per niente diminuire la sua rilevanza regionale, si tratta invece di un capitolo importante della storia nazionale, degli italiani, al cui studio ci si è dedicati di recente prevalentemente sotto il profilo della decostruzione del mito che indubbiamente avvolse quelle vicende e quella partecipazione. Entrati in un doppio centenario, della Grande Guerra e dell’istituzione della Brigata, ci si accorge però che molti aspetti della partecipazione vera e propria – ancora prima che fossero trasfigurati dal mito – sono oggi tuttora da ricostruire e necessitano ormai di essere indagati con rinnovata attenzione.”

    Rilegato, 25 x 30,5 cm. pag. 294 riccamente illustrato b/n e colori

    Stampato nel 2016 da Ilisso

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    La caduta dell’impero britannico 1918-1968

    22.00

    Nel 1918 l’Impero britannico si poteva considerare la maggior potenza del mondo. Nella Prima guerra mondiale le nuove conquiste ne avevano allargato le frontiere fino a comprendere un quarto delle terre emerse. Nonostante l’esteso autogoverno nei domini “bianchi”, l’Impero britannico funzionava soprattutto come unità politica. Nel 1918, la maggior parte della gente credeva che esso sarebbe durato per generazioni. Era l’impero sul quale “non tramonta mai il sole”, un’istituzione stabile, una parte del normale ordine mondiale. Ma nel giro di cinquant’anni svanì, lasciandosi dietro un nebuloso Commonwealth dall’incerto avvenire. L’Impero britannico risultò, così, una situazione provvisoria, un semplice sogno. Questo volume rievoca le cause più salienti che portarono a questa incredibile trasformazione.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 392 con numerose foto. illustrazioni e mappe b/n

    Stampato nel 2016 da Odoya

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    La campagna d’Italia – I luoghi della guerra e della memoria 1943 – 1945

    17.50

    Gabriele Ronchetti – Maria Angela Ferrara

    Una guida per conoscere le vicende storiche della Campagna d’Italia e per andare alla scoperta dei luoghi che videro l’avanzata alleata anglo-americana lungo la penisola, dopo la conquista della Sicilia nell’estate 1943 e gli sbarchi all’indomani dell’armistizio. Il volume apre con un’introduzione storica di taglio divulgativo, dove sono narrati i venti mesi di guerra sul suolo italiano: dallo sbarco di Salerno alle battaglie di Ortona e di Cassino sulla Linea Gustav, dallo sbarco di Anzio all’ingresso degli alleati a Roma il 4 giugno 1944, dalla battaglia di Ancona alla liberazione di Firenze, dall’attacco alla Linea Gotica all’offensiva decisiva dell’aprile 1945, che portò alla fine delle ostilità e alla liberazione dell’Italia. Nella seconda parte, la guida ripercorre – i luoghi-simbolo testimoni del periodo più drammatico della nostra storia recente, lungo itinerari di visita tra campi di battaglia, cippi, musei e sacrari. Un volume con una chiave di lettura innovativa, che racconta la storia con un occhio attento alle esigenze turistiche, segno distintivo della collana.

    Brossura, 12,5 x 21 cm. pag. 222 con numerose foto e cartine a colori e b/n

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    La carne del carnaro – Un giorno nella vita di Gabriele D’Annunzio venerdì 12 settembre 1919 la marcia su Fiume

    18.00

    In questa ricerca, Pierluigi Romeo di Colloredo racconta, ora per ora, una “giornata particolare” per l’Italia. A pochi mesi dalla fine della Grande Guerra, Gabriele d’Annunzio si pone a capo di una colonna di ribelli e occupa, senza colpo ferire, la città di Fiume, rivendicandone l’annessione all’Italia in aperta ribellione alla Società delle Nazioni. Sembra impossibile immaginare una simile impresa all’inizio del XX secolo – il secolo del telegrafo e del telefono, della guerra meccanizzata e della politica internazionale. Eppure Gabriele d’Annunzio c’è riuscito. Anche in quell’occasione ha saputo imporre i suoi sogni agli altri uomini. Romeo di Colloredo restituisce il ritmo incalzante di quell’incredibile giornata ricostruendone ogni tappa attraverso l’intreccio delle voci dei protagonisti. Il lettore potrà vivere la perfezione drammatica con cui d’Annunzio ha saputo piegare gli eventi alla sua volontà, al tempo stesso, preparandone una narrazione dal ritmo epico.

    Brossura, 15,5 x 22,5 cm. pag. 124 con numerose foto e documenti b/n

    Stampato nel 2017 da Associazione Italia

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    La catena di comando nella Grande Guerra. Procedure e strumenti per il comando e controllo nell’esperienza del Regio Esercito (1915-1918)

    Il prezzo originale era: €22.00.Il prezzo attuale è: €14.30.

    Filippo Cappellano – Basilio Di Martino             Prezzo di listino: 22.00 (sconto 35%)

    La gestione del conflitto da parte degli alti comandi italiani è stata al centro di accese discussioni fra storici e studiosi della prima guerra mondiale. L’opportunità di certe scelte tattiche, le cause che portarono a Caporetto o la gestione delle truppe nelle “spallate” di Cadorna sul fronte isontino, per citare solo alcuni esempi, sono state oggetto di numerosi studi con approcci e tesi spesso divergenti tra loro. Il presente volume vuole offrire al lettore gli strumenti per un’oggettiva rilettura e comprensione della condotta e delle dinamiche che i comandi si trovavano ad affrontare sul campo. Quest’analisi passa necessariamente anche per uno studio dei mezzi di comunicazione disponibili, in un’epoca di rapido sviluppo tecnologico dominata da fenomeni di massa che obbligavano a rivedere le soluzioni tradizionali di comando a favore di una nuova organizzazione più burocratizzata dell’esercito. In un’epoca dominata quindi dalla razionalizzazione anche la guerra divenne un fenomeno inquadrabile in schemi già teorizzati e pianificabili, un meccanismo ben oliato che dovette però ben presto confrontarsi con gli imprevisti e i mutamenti repentini della realtà del conflitto.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 238 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Itinera

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    La Cavalleria italiana 1915-1918

    15.00

    L’autorevole saggio di Novello Papafava inquadra l’impiego della Cavalleria in una visione strategica del conflitto; il lavoro di Giampaolo Reiter offre un panorama dettagliato dei diversi scenari in cui le unità della nostra Arma sono state impegnate, offrendo quegli approfondimenti della dimensione tattica che esulavano dalla trattazione di Papafava. Il testo è tratto integralmente da una serie di pannelli esposti al Magazzino delle Idee in occasione del Raduno nazionale tenuto a Trieste lo scorso giugno. I pannelli, anch’essi realizzati da Reiter e pensati per il grande pubblico, sono arricchiti con illustrazioni che ne rendono più accattivante l’aspetto. L’apparato iconografico è stato invece ritenuto superfluo per questo supplemento, dedicato agli abbonati alla Rivista come strumento di studio o consultazione più che come opera di divulgazione. E in definitiva un ulteriore piccolo contributo alla conoscenza della Cavalleria e più in generale della storia patria.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 64 cin 1 illustrazione b/n

    Stampato nel 2015 da Rivista di Cavalleria

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    La censura Postale sulla corrispondenza in guerra

    33.00

    Paolo Cadeddu – Giancarlo Poletto

    La censura postale rappresenta in tempo di pace un’evidente violazione dei diritti fondamentali dei cittadini; in tempo di guerra divenne invece uno strumento indispensabile e legittimo per la tutela dello Stato e per la sicurezza militare. Nella Prima Guerra Mondiale lo sforzo censorio era rivolto soprattutto ad evitare diserzioni e disfattismo e casi di resa al nemico da parte dei combattenti, fatti nella speranza di salvarsi la vita. Durante il secondo conflitto mondiale la censura controllò anche quelle frasi scritte che potevano diffondere il panico tra la popolazione ed il disfattismo tra le truppe. Come fonti documentali sono state riportate fedelmente una serie di cartoline, biglietti postali e lettere originali scritte dai militari durante la seconda guerra mondiale. Sono testimonianze uniche e rare – non prive talvolta di accorata drammaticità – che solo l’attenta raccolta collezionistica avvenuta nel tempo da parte di Giancarlo Poletto ha potuto restituirci nella loro integrità e valenza storica.

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    La Champagne italiana – Arditi e Curzio Malaparte in Francia

    29.00

    Durante la Prima Guerra Mondiale 5.000 italiani caddero in Francia e furono sepolti a Bligny. Con questo libro si raccontano le imprese dei reparti d’assalto e delle brigate del Corpo d’armata Albricci. Tra i personaggi di spicco c’è anche Curzio Malaparte, ventunenne, ma già veterano, comandante di un reparto di lanciafiamme d’assalto, la cui vicenda s’intreccia con quelle del colonello Giuseppe Bassi, il “fondatore” dei reparti d’assalto, di Peppino e Ricciotti Garibaldi, di Ettore Guasco e di centinaia di valorosi decorati per imprese temerarie.

    Brossura, 21 x 26 cm. pag. 128 illustrato con foto b/n e illustrazioni e cartine a colori

    Stampato nel 2019 da Gaspari

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