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Fronti di Guerra Numero 101. Settembre Ottobre 2025
€9.00Quick viewAA.VV.
– L’assedio di Budapest, 11 gennaio – 18 gennaio 1945
– SS-Sturmbannführer Herbert Oeck
– Xa Flottiglia MAS – Operazione G.A.4 e Gruppo Gamma
– La 1.Fallschirmjäger Division, Montecassino 2a parte
– 37. SS-Freiwilligen-Kavallerie-Division ‘Lützow’
– La giacca di pelle
– Una pistola per la Volkssturm
– SS-Panzer-Regiment 3 – 3a parte
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Frontsoldaten. Il soldato tedesco di prima linea nella Seconda Guerra Mondiale
€29.00Quick viewStephen G. Fritz
I resoconti personali di questi soldati, la maggior parte dei quali provenienti dal fronte russo, dove prestò servizio la maggioranza dei fanti tedeschi, dipingono un ritratto ricco di sfumature del “Landser” che illustra la complessità della sua vita quotidiana. Con capitoli dedicati all’addestramento, alla visione diretta dei combattimenti, alle condizioni di vita, allo stress da combattimento, alle sensazioni personali della guerra, ai legami di cameratismo e spirito di corpo, all’ideologia e alla motivazione, Fritz offre un senso di immediatezza e intimità, rivelando la guerra attraverso gli occhi di questi “uomini comuni”. Con il suo sguardo approfondito sulla vita quotidiana dei soldati tedeschi, questo è un libro che non parla di guerra, ma di uomini. La sua lettura sarà di vitale importanza per chiunque sia interessato alla Seconda guerra mondiale, alla storia militare tedesca o alle esperienze dei soldati comuni di ogni nazione.
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Gli stati confederati d’America: La storia militare. Saggio sulla Guerra Civile Americana
€60.00Quick viewNiccolò Ferrari
L’opera fornisce un affresco completo della Guerra Civile Americana dal punto di vista degli Stati Confederati d’America. A tale scopo, nella prima parte, vengono descritti per ogni stato della Confederazione la storia, le risorse, le infrastrutture, l’economia locale, la demografia, le città e la formazione delle milizie, costruendo così le basi per comprendere gli sviluppi strategici e tattici del conflitto. Viene quindi trattata la formazione dell’esercito e marina sudisti e, dalla seconda parte in poi, sono ripercorse tutte le principali campagne e battaglie dalla prospettiva meridionale. Lavoro di altisssimo livello. Consigliato.
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Guerra fredda in Africa. Il ritorno dell’Italia in Somalia (1950-1960)
€40.00Quick viewEmanuele Di Muro
Il destino delle ex colonie italiane rappresentò, nelle fasi iniziali della ‘guerra fredda’, un tema assai dibattuto: attraverso l’esame innovativo della documentazione militare, alquanto trascurata fino ad ora, opportunamente integrata dall’analisi delle fonti diplomatiche italiane ed estere, si propone una ricostruzione del contesto storico e del quadro strategico che portarono all’affidamento dell’Amministrazione Fiduciaria della Somalia all’Italia. L’analisi degli avvenimenti, oltre all’indagine sulle questioni politiche, economiche e sociali, si concentra soprattutto circa gli aspetti prettamente tecnici e tattici riguardanti le strutture militari coinvolte nella preparazione e conduzione di tale operazione: in particolare, è esaminato dettagliatamente, per la prima volta, il piano Caesar di trapasso dei poteri tra le autorità britanniche e italiane. Il volume si propone così di offrire uno sguardo d’insieme sui principali elementi di storia militare utili a ricostruire le vicende di un peculiare contesto geopolitico, i cui riflessi sono ancora tangibili nel panorama internazionale contemporaneo.
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Handbook on the German Police
€23.00Quick viewPier Paolo Battistelli
Manuale dell’intelligence alleata sull’organizzazione della polizia tedesca. Redatto nel 1945, fornisce una panoramica completa delle varie forze di polizia, tra cui l’Ordnungspolizei, il Sicherheitsdienst, la Sicherheitspolizei, la Gestapo e la Kriminalpolizei. Un libro di riferimento unico per la storia del Terzo Reich e delle sue forze di polizia e di sicurezza. Questa edizione include le tavole a colori aggiunte all’originale.
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Hitler’s Order Police 1936–1942: The Ordnungspolizei
€27.00Quick viewIan Baxter
L’Ordnungspolizei era uno degli apparati di sicurezza più importanti della Germania nazionalsocialista. Negli anni ’30, Heinrich Himmler, capo delle SS, insieme al comandante in capo dell’Ordnungspolizei, Kurt Daluege, riorganizzò la polizia della Repubblica di Weimar in una serie di formazioni altamente militarizzate. Nel 1938, unità di polizia parteciparono all’annessione dell’Austria e all’occupazione della Cecoslovacchia. Quando la Germania invase la Polonia un anno dopo, il ruolo della polizia cambiò per sempre. In Polonia, la polizia d’ordine fu trasformata in battaglioni di polizia militarizzati e prese parte a operazioni di combattimento, dove assunse anche compiti di sicurezza dietro le linee nemiche. Dopo la conquista della Polonia, i vertici del Terzo Reich condussero una massiccia campagna di reclutamento in cui furono arruolati più di 95.000 uomini di età superiore ai trent’anni. Furono reclutati anche altri 26.000 uomini più giovani, e addestrati al combattimento. Queste nuove reclute avrebbero dovuto prendere parte alle operazioni militari, specialmente nelle operazioni anti-partigiane sul fronte orientale, contro i partigiani sovietici.
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HS RHE N°8 – La bataille de Berlin. Avril-Mai 1945
€13.00Quick viewYves Buffetaut
Speciale della rivista francese “Revue d’Histoire Europenne” dedicato a tematiche molto diverse tra loro che hanno come comun denominatore la grande civiltà europea. Le monografie sono costituite da circa 110 pagine, molto ben illustrate, con immagini in b/n e a colori. Questo numero in particolare è dedicato alla battaglia di Berlino contro le sovverchianti forze russe che, vide impegnati reparti di molte unità diverse comprese le waffen-ss della Charlemagne e altri reparti dello stesso Corpo.
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I Gruppi da Combattimento “Ferrario” e “Carloni” della Divisione Bersaglieri “Italia” nelle battaglie di Lunigiana e Val di Taro
€38.00Quick viewDavide Del Giudice
Due settimane di combattimenti furiosi che ricostruiscono la caduta della Linea Gotica Occidentale vista dalla prospettiva poco conosciuta delle truppe in ritirata. Il libro è strutturato come una cronistoria che ricostruisce ora per ora i combattimenti, narrato in buona parte dalla voce dei protagonisti: soldati RSI, tedeschi, civili, partigiani, soldati statunitensi e brasiliani. Vengono narrate le giornate di lotta tra le truppe in ritirata contro le brigate partigiane ben radicate nel territorio e le truppe alleate che schierano come unità di punta i Nisei (nippo-americani), ma anche i soldati della Buffalo.
DISPONIBILE DAL 15 NOVEMBRE CIRCA
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I carri armati della Repubblica Sociale Italiana
€32.00Quick viewGabriele Malavoglia
Dopo l’Armistizio e la nascita della Repubblica Sociale Italiana, la ricostituzione di un Esercito fu, un processo difficoltoso, in parte osteggiato in maniera decisa da parte tedesca, che accettò di lasciare formare (ed armare) unità italiane solamente a causa del peggioramento della situazione bellica complessiva. I pochi reparti corazzati sorsero per lo più per iniziativa personale di alcuni ufficiali e, proprio per questo motivo, ebbero dimensioni ridotte. Talvolta la penuria di mezzi corazzati, che originò reparti dotati di blindati eterogenei perlopiù recuperati dai magazzini del Regio Esercito, fu colmata grazie a rapporti di personale fiducia instauratisi tra gli ufficiali comandanti le unità corazzate italiane e le autorità militari germaniche.
Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 100
Disponibile su richiesta anche in lingua inglese
Stampato nel 2025 da Soldiershop
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I lager degli italiani. I dannati di Badoglio
€22.00Quick viewPaolo Girardi
L’Italia ignora il dramma di 800.000 soldati italiani catturati dai tedeschi dopo la resa incondizionata dell’8 settembre 1943 voluta dal re e da Badoglio: 600.000 internati in 80 Lager nel Terzo Reich (38.000 Caduti in battaglia, per siluri e bombe alleate, 12.000 per malattie o sfinimento), 200.000 optanti per la Germania e la RSI. A tutto un mondo che ha sempre parlato solo di “resistenza senz’armi” l’autore propone il concetto, insabbiato, di “stanchezza generale della guerra”, elaborato dalla Commissione Storica creata dai ministri degli Esteri. Riscopre baracche e filo spinato originali, le caverne delle “armi segrete”, fabbriche di Zyklon B. Descrive e localizza puntualmente – con circa 200 foto – tutti i Lager degli italiani e svela l’uso attuale dei siti: basi NATO o russe, sedi di ministeri e polizia, nuovi villaggi, moderne prigioni, il Lager vivente.
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I tedeschi e l’intelligence italiana. Documenti del Servizio Informazioni Militare
€16.00Quick viewPier Paolo Battistelli
Una raccolta unica di documenti del Servizio Informazioni Militare, la principale organizzazione di intelligence italiana durante la seconda guerra mondiale. Una prima parte dettaglia l’organizzazione e l’attività del SIM nel 1941-43, la seconda raccoglie le informative del SIM relative ai metodi tedeschi di sabotaggio e comprende un’ampia e dettagliata analisi dei servizi di informazione e di sabotaggio tedeschi in Italia nel periodo 1943-44. Questi documenti permettono di valutare le capacità operative del SIM nel corso della guerra, oltre che le possibilità delle organizzazioni tedesche che ne erano divenute la controparte dopo la resa del 1943
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Il caso Bellomo. Un generale condannato a morte 11 settembre 1945
€17.00Quick viewFiorella Bianco
Il generale Nicola Bellomo, unico ufficiale italiano processato per crimini di guerra dopo la Seconda guerra mondiale, fu arrestato il 28 gennaio 1944, accusato di aver sparato contro due ufficiali inglesi durante un tentativo di fuga dal campo prigionieri di Torre Tresca a Bari. Il processo, condotto da una corte militare inglese, fu segnato da irregolarità e violazioni dei diritti della difesa. Bellomo fu condannato a morte e giustiziato il 11 settembre 1945. Questo caso fece scalpore anche per il fatto, certo ben noto sia alle autorità italiane sia a quelle britanniche, che Bellomo era stato il protagonista, il 9 settembre 1943, della difesa del porto di Bari dai tentativi tedeschi di distruggerlo. Questo saggio di Fiorella Bianco è un’indagine approfondita e critica su uno dei più controversi episodi dell’epoca che analizza le complessità della giustizia e della morale in un periodo di grande turbolenza storica.
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 214 + 16 pagine fuori testo con foto b/n
Stampato nel 2025 da Mursia
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Il KGB. Storia della piu’ potente organizzazione spionistica
€17.00Quick viewBrian Freemantle
Il KGB (Comitato per la sicurezza dello Stato) è stata la più grande organizzazione spionistica mai vista al mondo. Senza la sua onnipresente sorveglianza, l’unione «monolitica» dell’URSS avrebbe cessato di esistere. Sono state le milizie del KGB che hanno tenuto sotto controllo le frontiere di terra e di mare. È stato il KGB che ha vigilato su scuole, accademie e università. Attraverso i suoi innumerevoli censori ha esaminato tutto il materiale a stampa. Il Comitato ha diretto la scienza e la medicina, ha controllato polizia ed esercito, ha istituito in ogni città, paese e villaggio una rete di informatori per poter conoscere il comportamento e le attitudini degli oltre 270 milioni di abitanti dell’URSS. L’Autore fornisce un’analisi dettagliata della struttura del KGB rivelando quanto sia stato importante il raggio d’azione dei suoi agenti.
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Il leudo. Barca da lavoro del Tirreno.
€32.00Quick viewSergio Spina – Luca Tarpani
Questa nuova monografia del Gruppo Modellistico Trentino racconta di un meraviglioso viaggio in un tempo ormai lontano e quasi dimenticato: “l’epoca dei leudi”, “i camion del mare”. Un tempo fatto di fatiche, di rischi e pericoli sia nella navigazione, che al momento del ritorno a riva quando si approntava l’alaggio sulla spiaggia, operazione anch’essa rischiosa specie con il mare in tempesta. Il mondo lontano dei cantieri di costruzione, dove sapienti maestri d’ascia costruivano i leudi, le belle imbarcazioni da lavoro del mar Tirreno. Oggi, grazie alla passione e perseveranza di innamorati dell’antica arte velica, abbiamo la fortuna di vedere ancora qualche leudo in navigazione con la grande vela latina distesa sulla lunga antenna, ma non più come umile barca da lavoro, ma bensì con finalità turistiche. Il lavoro è diviso in sei capitoli che prendono in considerazione tutti gli aspetti relativi alla costruzione di questa barca in uso nel Mar Tirreno, comprendendo anche una parte storica e una ricca parte modellistica con la presentazione di ben cinque diversi modelli di Leudi in varie scale, realizzati da veri e propri artigiani del legno.
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Il Signor Armistizio non lo conosciamo
€30.00Quick viewRosanna Romanisio Amerio
Le copie inedite dei due armistizi: quello “breve”, del 3 settembre, e quello “lungo”, del 29 settembre, con le firme di Castellano e Bedell Smith, e di Badoglio ed Eisenhower. Un’indagine meticolosa e senza preconcetti, condotta con il rigore e la passione del giornalismo d’inchiesta, che si dipana come un racconto accompagnando il lettore, anche quello meno esperto di Storia, attraverso i fatti di quei convulsi mesi del 1943. Dal comune monferrino di Grazzano B., patria di quel Pietro Badoglio che dell’armistizio fu tra i maggiori artefici, l’Autrice giunge negli appezzamenti siracusani dell’antica Masseria di San Michele, in Santa Teresa di Longarini, dove fu allestito il Fairfield Camp, il posto di comando alleato in Sicilia in cui il 3 settembre fu siglato il documento poi noto come “armistizio di Cassibile”. L’inchiesta si snoda anche sulle tracce del “cippo-ricordo” dell’armistizio, che gli Alleati posero proprio nel punto in cui avvenne la firma, e che fu asportato nel ’55 dal giornalista e scrittore Enrico de Boccard.
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Il tramonto dell’Occidente
€55.00Quick viewOswald Spengler
È difficile trovare, nell’Europa degli anni Venti, un’opera storica o filosofica che abbia avuto il peso e l’influenza culturale del Tramonto dell’Occidente. Immensa costruzione ideologica e mitologica, in cui una grande congerie di dati è ordinata in modo da costituire una struttura ciclica della storia, l’opera di Spengler ebbe una ricezione imprevedibilmente ampia; e il suo autore, da sconosciuto professore di provincia tedesco, divenne quello che si potrebbe dire «un filosofo di successo». Ma la portata del libro era in realtà così rilevante da assicurargli una vita duratura e da renderlo oggetto di analisi e di riflessioni in epoche e temperie culturali e politiche ben lontane ormai dal periodo che l’aveva prodotto. Il tramonto dell’Occidente può essere letto come una tradizionale reazione allo spirito dell’Illuminismo, e proprio a questa interpretazione deve il suo grande successo
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Insignes et brevets des premiers parachutistes francais. 1936-1946
€59.00Quick viewDenis Lassus – Franck Lambert – Gaston Erlom
Alla fine del 1946 fu introdotto il distintivo del brevetto militare di paracadutismo. Prima di questa data, nell’esercito francese non esisteva un distintivo standardizzato che certificasse questa qualifica. Durante le ostilità e nell’immediato dopoguerra, le difficoltà nell’addestramento dei paracadutisti francesi al di fuori della madrepatria, portarono a un’ampia varietà di insegne che indicavano l’appartenenza a truppe d’élite o servizi speciali. Questo libro presenta questa varietà di brevetti e insegne francesi e straniere, dal forte simbolismo paracadutista, descrivendo le circostanze della creazione delle prime unità aviotrasportate in Francia, Gran Bretagna e Nord Africa francese, nonché l’addestramento degli agenti speciali nei centri di paracadutismo britannici e americani in Europa, Africa, Medio Oriente e Asia. Gli autori attingono alle migliori fonti sulla storia del paracadutismo militare francese, avvalendosi di musei pubblici e privati e dell’esperienza di collezionisti esperti, per raccogliere una conoscenza diffusa, a volte riservata, nonché un’ampia documentazione fotografica, per lo più inedita, che illustra la creazione e l’uso di queste insegne. Questa opera eccezionale, indispensabile per i collezionisti e i ricercatori interessati alla saga dei paracadutisti francesi, presenta numerose serie di nomi con distintivi, diplomi o certificati di brevetto che aiutano ad autenticare, datare e localizzare i fabricanti di molti pezzi.
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Io non prendo lezioni. Cronache dagli «anni di cuoio»
€20.00Quick viewFrancesco Polacchi
Adolescenza, ribellione e scelte di vita. La bomba al Cutty Sark, la nascita del Blocco studentesco, l’incontro con Giorgia Meloni, le vittorie conquistate e gli scontri con gli antifascisti. L’onda di entusiasmo dell’autunno caldo 2008, spazzata via dalle guardie rosse del sistema a Piazza Navona, e poi la lunga scia che porterà alla movimentata primavera del 2010. L’autore racconta senza filtri gli anni di cuoio 2004-2013: un tempo fatto di militanza, coraggio, cadute e riscatti. Anni in cui le strade, le scuole e le università romane erano il campo di battaglia di una guerra politica che nessuno ha mai raccontato con questa autenticità. Un libro senza giustificazioni che restituisce la fotografia di ciò che è stata quella stagione.
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Itinerario tragico 1943-1945
€25.00Quick viewGiorgio Pini
Durante i travagliati anni della guerra civile, l’Autore, convinto della necessità di una riconciliazione tra italiani, appoggiò i tentativi, rivelatisi poi vani, di avviare delle riforme che, tra l’altro, avrebbero parzialmente liberalizzato il ruolo della stampa sotto il regime fascista, come raccontato in queste pagine drammatiche
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Jupiter, Mars, Quirinus. La concezione indoeuropea della società e le origini di Roma
€39.00Quick viewGeorges Dumezil
“Abbiamo riunito nel presente volume un certo numero di saggi pubblicati tra il 1941 e il 1948 e tutti destinati a chiarire delle questioni – alcune generali, altre limitate – relative a uno stesso importantissimo aspetto dell’ideologia preistorica degli Indoeuropei, quale può essere ricostituita attraverso il confronto dei più antichi documenti indiani, iranici, italici ecc.; relative, vogliamo dire, alla concezione dell’universo e della società umana come organismi armonici, in cui collaborano gerarchicamente tre funzioni fondamentali: la Sovranità, ad un tempo magica e giuridica, la Forza e la Fecondità. Fu nell’inverno 1937-38, in occasione di un corso tenuto all’École des Hautes Études di Parigi, che ci colpì per la prima volta l’idea che la triade più arcaica di dèi romani, Jupiter, Mars, Quirinus, fosse in rapporto con questa concezione, e che per conseguenza Roma, con la sua teologia, le sue leggende, le sue istituzioni, dovesse essere uno degli elementi principali della ricostruzione indoeuropea.”
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L’Araldica della Regia Aeronautica 1923 – 1943 Vol. 3 Tomo II. Squadriglie (dalla 121 in poi) e Scuole di Volo
€38.00Quick viewGiorgio Catellani
Il presente lavoro non è una storia sulla Forza Armata e sui suoi reparti, e nemmeno un catalogo per collezionisti, ma la presentazione delle varie insegne, con informazioni sul significato, genesi e utilizzo, oltre a qualche sintetica notizia sulle vicende delle unità trattate. Una panoramica sui distintivi delle squadriglie ( Centoventunesima in poi) della Regia Aeronautica, dalla costutuzione sino all’armistizio dell’8 settembre 1943. Malgrado i limiti che ci si é posti e senza avere la pretesa di fornire una copertura assoluta della materia, si confida comunque di poter offrire una panoramica ampia e documentata, grazie anche al fatto di aver potuto prendere visione del materiale di carattere araldico conservato presso l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore Aeronautica.
Brossura, 21 x 30 cm. pag. 240 illustrato con foto b/n
Stampato nel 2025 da Athena Books
DISPONIBILE DAL 15 NOVEMBRE CIRCA
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L’armata del duce. La riorganizzazione dell’esercito nel 1941 – 1942. Studi e Documenti
€26.00Quick viewPier Paolo Battistelli
A seguito della sconfitta subita in Africa settentrionale tra il dicembre 1940 e il febbraio 1941 e alle pesanti perdite subite nella guerra contro la Grecia, il Regio Esercito italiano fronteggiò una riorganizzazione che doveva permettere di essere attivi su tutti i fronti. La premessa della riorganizzazione dell’esercito voluta da Mussolini era che non era possibile ricostituire le divisioni perdute in Africa settentrionale, ma era tuttavia possibile creare un esercito in grado di combattere in Africa settentrionale, di provvedere alla occupazione dei territori nei Balcani (Albania, Grecia, Yugoslavia), e allo stesso tempo di essere in grado – se necessario – di provvedere alla occupazione dei territori francesi (Tunisia, Corsica, Provenza). L’aspetto più importante della riorganizzazione era dato dalla volontà di Mussolini di incrementare la presenza italiana sul fronte russo, dove già combatteva il Corpo di Spedizione Italiano in Russia. A queste varie esigenze si aggiunsero poi i piani per l’invasione di Malta, mentre le carenze nella produzione di mezzi e di armamenti limitavano la possibilità di creare delle moderne unità meccanizzate. Alla fine la “Armata del Duce” non venne formata, e la prevista riorganizzazione fallì mentre nuove divisioni venivano inviate sul fronte russo e i reparti previsti per l’invasione di Malta venivano inviata a El Alamein
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L’hopital de campagne de l’U.S. Army 1941-1945. The Evacuation Hopital
€55.00Quick viewJean-Claude Debout
L’ospedale da evacuazione è l’unità medica in grado di fornire ogni tipo di assistenza medica e chirurgica definitiva ed è la più avanzata al fronte. Dall’entrata in guerra nel 1941, gli Stati Uniti hanno investito molte energie e un budget ingente per garantire che i soldati ricevessero le migliori cure e, soprattutto, che le loro possibilità di sopravvivenza dopo una ferita o una malattia in combattimento fossero significativamente migliorate. L’ospedale da campo è uno strumento importante per questo compito sanitario. Quest’opera completa descrive la sua istituzione vicino al campo di battaglia e il funzionamento dei suoi reparti, il cui personale e le cui attrezzature sono presentati in dettaglio. Illustrato con numerosi documenti dell’epoca, questo libro è dedicato a tutti gli uomini e le donne che hanno lavorato instancabilmente negli “Ospedali da evacuazione” durante la Seconda Guerra Mondiale.
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L’occasione mancata. Gli italiani in Africa settentrionale nel 1940
€25.00Quick viewPier Paolo Battistelli
Tra il giugno e il dicembre 1940 l’Africa settentrionale vide le forze armate italiane passare dalla possibilità di una vittoria strategica al fronteggiare una disastrosa sconfitta. In giugno, a seguito della resa della Francia, da parte italiana si valutò la possibilità di invadere l’Egitto puntando al Canale di Suez, nonostante le molteplici carenze che affliggevano le forze armate, e l’esercito in particolare, in Libia. Solo in settembre il Maresciallo Graziani condusse una offensiva di portata e durata limitata, e in dicembre il contrattacco britannico mise in evidenza tutte le carenze delle forze italiane in Africa. La possibile invasione dell’Egitto nel 1940 fu senza dubbio una occasione mancata, come viene illustrato nel saggio che fa parte di questo libro insieme a una selezione di documenti che illustrano, selettivamente ma in dettaglio, vari aspetti dei piani e della situazione militare italiana in Africa settentrionale nella seconda metà del 1940
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L’espansione italiana in A.O.
€23.00Quick viewDecio Zorini
L’espansione italiana nell’Africa Orientale ebbe inizio per l’interesse di armatori e finanzieri dell’Alto Adriatico prima ancora dell’unità d’Italia. Essi furono con francesi e inglesi tra i finanziatori della Società del canale di Suez. Subito dopo l’apertura del canale, la marineria genovese stabilì una base ad Assab nel mar Rosso sulla rotta per l’india. Un decennio dopo l’interesse coloniale del regno d’Italia portò all’acquisizione della base, alla quale seguì la progressiva occupazione dell’Eritrea. L’espansione coloniale italiana fu interrotta dalle sconfitte di Dogali e Adua, tuttavia lo stato liberale riuscì a conservare e consolidare in Corno d’Africa le colonie di Eritrea e Somalia. Nel primo dopoguerra il regime rivolse la sua attenzione alla conquista dell’Abissina, cominciando le predisposizioni nel 1932, sfruttando abilmente delle provocazioni etiopi nel 1934. La campagna d’Etiopia iniziò nell’ottobre 1935 e si concluse nel maggio 1936 con la presa di Addis Abeba e la costituzione del Vicereame dell’A.O.I. In Etiopia il regime promosse la colonizzazione demografica, favorendo l’emigrazione di coloni nelle campagne. Dopo due anni di forte emigrazione, nel 1938-39 prevalse il rientro dei coloni, con il sostanziale fallimento della colonizzazione. Durante il riarmo europeo dal 1936, le FF.AA. in A.O.I. non furono sostanzialmente aggiornate. L’A.O.I. poteva, quindi, fare affidamento solo sulle risorse locali. Circondata da possedimenti avversari, allo scoppio delle ostilità furono possibili solo collegamenti aerei. L’esito del conflitto in A.O.I. era fin dal principio scontato e dopo la resa all’Amba Alagi, le residue truppe si arresero infine nel novembre 1941. Con il rientro di donne, bambini e civili invalidi con le “Navi bianche” nel 1942-43 l’Impero in A.O.I. ebbe termine.
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L’operazione Britannica “Chariot”
€19.90Quick viewFrancesco Mattesini
Il saggio riporta in modo particolarmente dettagliato, basato sulla descrizione di documentazione britannica e inedita tedesca, come fu pianificato e si svolse il 27-28 marzo 1942 attacco della Marina britannica contro la base navale tedesca di Saint Nazaire, sulla costa francese del Golfo di Biscaglia, e che fu diretto al tentativo di distruggere il grande bacino di carenaggio. Tanto che in questa analisi, l’autore definisce solo un mezzo successo l’impresa dei commando britannici. Al tempo, riguardo all’operazione “Chariot”, da entrambe le parti la propaganda prese il sopravvento sull’episodio di Saint Nazaire. Da parte britannica l’operazione tu ritenuta un successo, e negli ambienti militari definita addirittura “il più grande raid di tutti”. Da parte tedesca la stampa parlò invece di uno sbarco fallito, di un’operazione con perdite colossali per l’attaccante e di una fortezza militare rimasta inespugnabile. Dei 621 britannici impiegati, tra marinai e Commando, 171 morirono e 232 furono fatti prigionieri, ed altri 222 vennero evacuati dalle motolance superstiti e dai due cacciatorpediniere della spedizione. Tuttavia, anche i tedeschi ebbero circa 140 deceduti, dei quali 42 in combattimento e una novantina a seguito dell’esplosione del cacciatorpediniere Campbeltown, e 127 feriti.
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La battaglia del Brennero
€20.00Quick viewAgostino Alberti – Luca Merli
La linea ferroviaria del Brennero costituiva il cordone ombelicale tra il III Reich e il fronte italiano. Le Mediaterranean Allied Air Forces intrapresero un’offensiva aerea contro questo strategico obiettivo al fine di isolare le forze armate tedesche attestate lungo la Linea Gotica. Questa operazione bellica costituì uno dei capitoli più difficili della Seconda Guerra Mondiale per il Trentino. Gli autori le dedicheranno tre volumi. Nel primo gli autori presentano gli obiettivi, le forze in campo e narrano la cronologia degli attacchi aerei condotti dagli Alleati. Nel secondo volume si tratterà la battaglia del Brennero dal punto di vista del 57th BW, mentre nel terzo verranno illustrate le incursioni dei cacciabombarideri.
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La battaglia di Pavia 24 febbraio 1525
€35.00Quick viewLuigi Casali – Marco Galandra
La battaglia di Pavia fu combattuta il 24 febbraio 1525 durante la guerra d’Italia del 1521-1526 tra l’esercito francese guidato personalmente dal re Francesco I e l’armata imperiale di Carlo V, costituita principalmente da 12.000 lanzichenecchi tedeschi e da 5.000 soldati dei tercios spagnoli, guidata sul campo dal capitano fiammingo Carlo di Lannoy, dal condottiero italiano Fernando Francesco d’Avalos, e dal rinnegato francese Carlo di Borbone. La battaglia si concluse con la netta vittoria dell’esercito dell’imperatore Carlo V; lo stesso re Francesco I, dopo essere caduto da cavallo, fu fatto prigioniero dagli imperiali. La battaglia segnò un momento decisivo delle guerre per il predominio in Italia e affermò la temporanea supremazia di Carlo V. Dal punto di vista della storia militare la battaglia è importante perché dimostrò la schiacciante superiorità della fanteria imperiale e soprattutto delle sue formazioni di picchieri e archibugieri spagnoli (tercios) e tedeschi (Doppelsöldner) che distrussero con il fuoco delle loro armi la famosa cavalleria pesante francese.
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La conquista del monte Stol. 25-26 ottobre 1917. Il successo dell’esercito austro-ungarico nella Battaglia di Caporetto
€29.00Quick viewAndrea Vazzaz
Nel pomeriggio del 24 ottobre 1917 il Generale Arrighi ordinò alla 50a Divisione di abbandonare la munita stretta di Saga e ritirarsi sulla linea d’armata delle Prealpi Giulie. Nelle prime ore del 26 ottobre alcuni battaglioni austriaci della 22a Divisione Schützen strapparono la dorsale del Monte Stol al Regio Esercito Italiano. Perché la conquista di uno dei principali capisaldi dell’ultima linea di resistenza italiana dell’Alto Isonzo è stata pressoché dimenticata dalla memorialistica militare sulla “Battaglia di Caporetto”? La riuscita dell’offensiva Waffentreu fu possibile grazie all’intervento dell’esercito imperiale germanico, ma non mancarono brillanti azioni da parte dei reparti austro-ungarici. Molto probabilmente se il 24 ottobre 1917 fosse avanzato da Plezzo il tenente Erwin Rommel invece che i reparti austriaci, oggi si decanterebbe la conquista dello Stol e non la presa del Monte Matajur. Questa dettagliata ricerca fa finalmente riscoprire i combattimenti dei kaiserschützen, schützen e kaiserjäger del Gruppo Krauss contro gli alpini, i fanti e i bersaglieri della 50a e 34a Divisione italiana, aggiungendo un altro prezioso tassello alla complessa e ancora incompleta ricostruzione delle “Battaglie della ritirata di Caporetto”.
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La conquista del Sabotino. Agosto 1916
€20.00Quick viewMarco Cimmino
La conquista del Sabotino, nei pressi di Gorizia, rappresentò un formidabile successo tattico e permise all’esercito italiano di espugnare la testa di ponte goriziana e di scardinare l’intero apparato difensivo creato da Boroević intorno al capoluogo isontino. Era più di un anno che le fanterie italiane tentavano, inutilmente, di cacciare gli avversari dal monte, che era, col tempo, diventato un’autentica fortezza. Nell’agosto del 1916, grazie a una preparazione accurata della perfetta cooperazione tra tutte le armi, dall’artiglieria al genio e dall’aeronautica alla fanteria, il terribile baluardo, finalmente, cadde in brevissimo tempo e con perdite irrisorie. La battaglia per il Sabotino dimostra come una logistica accurata e un approccio scientifico all’obiettivo contino più del numero o dei mezzi dispiegati, e forma un tragico contrasto con la tattica suicida con cui le fanterie del regio esercito furono condotte all’assalto delle ben munite trincee austro-ungariche, nel corso delle prime cinque battaglie dell’Isonzo. Per questo motivo, la conquista del Sabotino è un autentico laboratorio di storia militare, che ancora oggi merita di essere studiato e analizzato. Purtroppo, dopo la caduta della soglia di Gorizia, gli italiani tornarono alle vecchie modalità di assalto: questo rese, di fatto, la sesta battaglia dell’Isonzo un vero unicum nella storia militare dell’esercito italiano nella Grande Guerra.
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La Croce Celtica e la Mezzaluna
€20.00Quick viewAndrea Biondo
Questa è la storia mai raccontata di un rapporto tanto discontinuo quanto duraturo, lungo oltre quarant’anni, tra due mondi apparentemente inconciliabili e lontani tra loro: la Destra neofascista italiana e i movimenti di liberazione arabo-islamici. In un’epoca in cui gli equilibri globali erano ben diversi da quelli odierni, accadde che la Destra si schierasse con i fedayn palestinesi, mentre la Sinistra guardava con ammirazione al socialismo dei kibbutz israeliani. Fu un tempo in cui il terzomondismo neofascista mostrava un carattere più marcato e indipendente di quello comunista, spingendosi fino a intrecciare rapporti con la Libia di Gheddafi. Negli anni in cui l’antimperialismo e il sogno di una “terza forza” animavano la Destra radicale, giovani militanti partirono per terre lontane come l’Afghanistan, combattendo al fianco dei mujaheddin mentre Mosca sosteneva il regime filosovietico di Kabul. Il volume ripercorre circa quarant’anni di storia rimasta nell’ombra – dal 1950 al 1990 – muovendosi tra Egitto, Libia, Libano, Palestina, Afghanistan, Marocco, Iran e Iraq. Grazie a interviste inedite e fonti mai consultate prima, ricompone il mosaico complesso di un’epoca segnata da contraddizioni, scissioni e evoluzioni interne ed esterne al Movimento Sociale Italiano: dalla sua effervescente base militante alla galassia movimentista che ne orbitava attorno, fino alla lotta armata dei Nuclei Armati Rivoluzionari.
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La Guerra dei Sommergibili e dei Cacciatorpediniere italiani nel mediterraneo Orientale Giugno – Dicembre 1940. L’operazione Britannica “M.A.3” e l’affondamento del Cacciatorpediniere Italiano Espero
€36.00Quick viewFrancesco Mattesini
Questo libro tratta di episodi di guerra in cui fu impegnata la Regia Marina Italiana dall’inizio della guerra, 10 giugno 1940, fino al termine dell’anno 1940. Gli episodi riguardano in particolare l’attività e le perdite dei cacciatorpediniere che avevano base a Tobruk, in Cirenaica, e l’attività e le perdite dei sommergibili che operarono nel Mediterraneo orientale e nel Mare Egeo. Dopo due modesti bombardamenti del piccolo porto di Sollum, in Egitto, al confine con la Cirenaica, da parte di una flottiglia di cacciatorpediniere italiani, le navi di superficie della Flotta britannica del Mediterraneo e gli aerei dell’Aviazione britannica, spesso impiegando le navi portaerei, ebbero buon gioco nella eliminazione delle due squadriglie di cacciatorpediniere italiani di base a Tobruk e successivamente trasferiti a Bengasi, dove le superstiti unità subacquee furono eliminate, mentre i sommergibili, che in quella zona operativa lungo la costa egiziana trovarono scarsità di traffico, conseguendo pertanto successi modesti, fu data dal nemico una caccia implacabile che portò a perdite dolorosissime. Si parla anche, in modo esaustivo, degli episodi del combattimento e dell’affondamento del cacciatorpediniere Espero il 28 giugno 1941 e dell’affondamento dell’incrociatore posamine greco Elli, silurato dal sommergibile Delfino all’interno del porto dell’Isola di Tinos, il 15 agosto 1941 festa dell’Assunta, che in quel momento, non essendo ancora l’Italia in guerra con la Grecia era una nave neutrale. E’ anche riportata quale fu la strategia, particolarmente prudente, della Marina e dell’Aeronautica italiana nel fronte marittimo del Mediterraneo orientale, dove non mancarono incidenti con la Grecia. Come il lettore, potrà riscontrare, alle perdite elevatissime riportate dal naviglio della Marina italiana non corrispose un altrettanto risultato favorevole, nei confronti della Marina britannica.
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La guerra di Braccio contro L’Aquila
€22.00Quick viewAngelo Fonticulano
La guerra di Braccio contro L’Aquila narra la storia dell’assedio con cui Braccio da Montone strinse la città dell’Aquila e il suo contrado per quasi tredici mesi, a partire dal 7 maggio 1423, e della battaglia del 2 giugno 1424, grazie alla quale un esercito messo in campo da papa Martino V, dalla regina Giovanni II di Napoli e da Filippo Maria Visconti, duca di Milano, affrontò in una sanguinosa battaglia campale l’esercito di Braccio e lo sconfisse, in seguito alla micidiale sortita delle milizie cittadine aquilane. In queste vicende, che ebbero un ruolo decisivo nella ricostituzione dello Stato della Chiesa dopo la crisi del Grande Scisma d’Occidente, si scontrarono e trovarono la morte, a pochi mesi di distanza, i due più grandi condottieri del tempo, Braccio da Montone e Muzio Attendolo Sforza, e si illustrarono alcuni dei capitani che saranno protagonisti delle guerre combattute in Italia alla metà del Quattrocento, come Francesco Sforza, Niccolò Piccinino e il Gattamelata. L’autore, Angelo Fonticulano (m. 1503), racconta lo svolgersi di quei fatti con animo partecipe alle sofferenze della propria comunità, ma anche con un’ammirazione sincera per la grandezza del nemico, aggiungendo, con la sua elegante prosa latina, un capitolo tutto nuovo al copioso filone dell’antica storiografia aquilana. L’edizione che qui se ne propone vede la luce a tre secoli di distanza dall’ultima ristampa (Leida 1723)
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La guerra di continuazione. Finlandia e Unione Sovietica (1941-1944)
€38.00Quick viewMassimo Longo Adorno
Durante la Pace ad interim successiva alla conclusione della Guerra d’inverno del 1940, la Finlandia cercò aiuti economici e militari presso paesi dell’Europa Occidentale, Gran Bretagna e Francia in primis, ma solo la Germania diede la sua disponibilità. Alla ripresa delle ostilità con l’Unione Sovietica, nel giugno del 1941, i finlandesi erano in grado di dispiegare una forza militare notevolmente superiore a quella del conflitto precedente. Con un esercito moderno guidato da comandanti audaci, la Finlandia invase l’Unione Sovietica insieme alla Wehrmacht tedesca, riconquistando rapidamente i territori persi. Alla rapida avanzata fecero seguito due anni e mezzo di guerra di trincea e, quando nel giugno del ’44 l’Armata rossa si scagliò con tutta la sua potenza contro le difese finlandesi sull’Istmo di Carelia, la Finlandia fu costretta a una strenua lotta difensiva per non divenire terra di conquista da parte delle forze nemiche. La pace successivamente conclusa tra Mosca e Helsinki avrebbe determinato il singolare destino della Finlandia nei decenni successivi, attraversati dalla Guerra fredda e dalla contrapposizione tra Est e Ovest, che sta purtroppo tornando drammaticamente d’attualità. L’autore riserva grande spazio anche agli aspetti politici e sociali del conflitto, scrivendo così una nuova pagina sulla Seconda guerra mondiale in Europa, in una prospettiva capace di suscitare l’interesse anche degli appassionati di storia militare e di questioni sovietiche.
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La guerra russo-ucraina. Strategie e percezioni di un conflitto intraeuropeo
€28.00Quick viewMaurizio Boni
Dopo il successo del suo primo libro sulla guerra russo-ucraina, “L’esercito russo che non abbiamo studiato”, l’autore prosegue il percorso di analisi del conflitto proponendo un’interpretazione aggiornata della sua evoluzione alla luce degli sviluppi più recenti. Con un approccio approfondito e non riservato ai soli esperti, il nuovo testo offre una prospettiva critica dello strumento operativo russo, inteso come espressione della politica estera di Mosca, alla luce delle sue dottrine d’impiego e del suo potenziale industriale militare. Inoltre, oltre a fornire elementi di valutazione riguardanti le capacità operative delle forze armate di Kiev, il libro esamina il complesso panorama informativo della comunicazione strategica occidentale che coinvolge la Russia, l’Ucraina e i suoi alleati. Una risorsa indispensabile per chiunque desideri comprendere, in maniera approfondita e accessibile, una guerra che ha ridefinito gli equilibri geopolitici globali.
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La muraglia d’acciaio. Le Forze armate cinesi tra cambiamento e continuità
€22.00Quick viewSimone Dossi
Dallo Stretto di Taiwan alle operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite, le Forze armate cinesi sono oggi una presenza ben visibile nell’arena politica internazionale. A loro spetta il compito di difendere interessi nazionali sempre più diversificati, operando alle frontiere dell’innovazione tecnologica in campo militare – una moderna «grande muraglia d’acciaio», secondo la metafora in uso nel discorso ufficiale cinese. Fino a pochi decenni fa, tuttavia, queste stesse Forze armate apparivano come un’organizzazione militare arretrata e incapace di proiettarsi al di là dei confini nazionali. Che cosa spiega questa profonda trasformazione? Quanto hanno pesato sfide e opportunità derivanti da un ambiente internazionale in costante mutamento? E quale ruolo hanno giocato le dinamiche politiche interne al paese, in particolare il rapporto tra Forze armate e Partito comunista? Attraverso gli strumenti della scienza politica e alla luce delle numerose fonti cinesi oggi disponibili, il volume risponde a questi interrogativi ricostruendo dottrina e organizzazione dell’Esercito popolare di liberazione dagli anni Cinquanta ai giorni nostri.
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La Rivoluzione Conservatrice
€30.00Quick viewArmin Mohler
Movimento intellettuale complesso e affascinante – nato tra le macerie della Prima guerra mondiale e spentosi con l’avvento del Terzo Reich – la Rivoluzione Conservatrice non fu né semplice reazione né precursore del nazionalsocialismo: fu un intreccio di correnti e autori – da Jünger a Spengler, da Moeller van den Bruck a Niekisch, fino a Carl Schmitt – che tentarono di pensare un futuro oltre il liberalismo, l’individualismo e il materialismo della modernità. In quest’opera monumentale, Armin Mohler ricostruisce genealogie, famiglie ideali, riviste e gruppi che animarono la Repubblica di Weimar, offrendo un repertorio senza eguali di idee, figure e tensioni politiche. Lontana dall’essere un blocco monolitico, la Rivoluzione Conservatrice appare qui come una costellazione di voci accomunate dalla volontà di coniugare radici e rinnovamento, tradizione e rivolta. Un classico imprescindibile, finalmente ripubblicato nella sua interezza, per comprendere le fratture del Novecento europeo e le sfide – ancora attuali – tra modernità, tecnica e identità.
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La rivoluzione in camicia nera. Dalle origini al 25 luglio 1943
€21.00Quick viewPaolo Buchignani
La tesi dello storico Buchignani è che sia esistito un gruppo di fascisti rivoluzionari separato dal fascismo “che conosciamo tutti” – conservatore, squadrista, autoritario, autocratico, totalitario, razzista – e che questo gruppo abbia poi inevitabilmente sposato i princìpi del partito comunista. L’indagine si dipana a partire dagli intensi rapporti intercorsi tra il fascismo di sinistra e alcuni importanti gerarchi e intellettuali, con il fine di spiegare i rapporti tra fascismo e cultura d’avanguardia nella Roma di Bontempelli, Pirandello, Ungaretti, Marinetti; nei romanzi di Moravia; nelle riviste e nei giornali fascisti. Un’analisi puntuale di una parte dolorosa della nostra storia.
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Late Roman Combat Tactics
€55.00Quick viewIlkka Syvanne
“Tattiche di combattimento tardo-romane” del Dott. Ilkka Syvänne è una lettura essenziale per chiunque voglia comprendere il combattimento terrestre nel periodo che va dalla Tetrarchia alla morte di Eraclio, un periodo in cui i Romani affrontarono gravi e crescenti minacce militari su molti fronti. L’analisi dettagliata dell’autore fornisce al lettore una comprensione completa dell’equipaggiamento da combattimento indossato dai soldati, dei tipi di truppe, delle tattiche, dei diversi ordini di unità e delle formazioni utilizzate dai tardo-romani e dai loro nemici. È importante sottolineare che l’autore delinea gli sviluppi e i cambiamenti in questi aspetti durante questo periodo critico, valutando come i Romani si adattarono, o non riuscirono ad adattarsi, alla variegata e mutevole gamma di nemici, come Persiani, Avari e Arabi.
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Le guerre del Nord 1558-1721
€24.00Quick viewRobert I. Frost
Questo libro offre uno studio accurato sulla serie di guerre, ancora poco conosciute ma di cruciale importanza, combattute per il controllo del Baltico e dell’Europa nord-orientale negli anni 1558-1721. All’inizio del periodo, Svezia e Polonia erano le potenze dominanti del Nord Europa, mentre alla fine verranno entrambe eclissate da Russia e Prussia, le due nuove superpotenze internazionali che domineranno la scena. Si tratta della prima opera completa nel panorama italiano a prendere in considerazione la rivoluzione in tema di strategia militare avvenuta nei campi di battaglia dell’Europa orientale. Robert I. Frost esamina l’impatto della guerra sui sistemi sociali e politici molto diversi di Svezia, Danimarca, Polonia-Lituania e Russia, e spiega le ragioni del successo della Russia, mettendo anche in discussione i racconti tradizionali di personaggi importanti come Pietro il Grande e Gustav Adolf. Basato su un’ampia ricerca su fonti primarie e secondarie, questo libro fornisce un importante contributo al dibattito sull’innovazione in materia di strategia militare e sullo sviluppo politico nell’Europa moderna.
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Les boucles allemandes 1933 – 1945. Vol. 1. Heer – Luftwaffe – Kriegsmarine – Polizei – Postschutz – RAD
€55.00Quick viewCarole Suppo – Frederik Suppo
Finalmente una nuova pubblicazione sulle fibbie per cinture tedesche dal 1933 al 1945, dalle edizioni francesi Memorabilia. Collezionare fibbie tedesche sarà forteente agevolato dalle informazioni prsentate in questo ottimo lavoro. Un volume tecnico ma, analizzato e spiegato in modo semplice. Questo primo volume (in totale saranno due) presenta i modelli dell’Heer, della Luftwaffe, della Kriegsmarine, della Polizei, del Postschütz e del RAD. Vengono presentati i diversi ponticelli, le marcature, le linguette in pelle e in tessuto, le cuciture, tutti i tipi e i modelli. È un’opera essenziale, scritta e pubblicata da collezionisti per altri collezionisti.
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Les Francais de la Guerre de Coree. BF/ONU 1950-1953
€79.00Quick viewJean-Francois Pelletier
La storia del Battaglione francese delle Nazioni Unite durante la terribile guerra di Corea era fino ad ora molto poco conosciuta. Dopo vent’anni di ricerche, l’autore ha raccolto testimonianze dirette, molte delle quali nel frattempo scomparse, e ha potuto così raccogliere i ricordi personali di ex ufficiali, sottufficiali, caporali e soldati semplici, ricordi a volte dolorosi, sempre carichi di emozione. Questo resoconto storico, un vero e proprio diario di bordo, attinge anche agli archivi di Vincennes e Pau. Questo libro presenta materiale in gran parte inedito su un’epica storia dell’esercito francese, venerato in Corea per i sacrifici compiuti. È accompagnato da quindici mappe e 900 foto, in gran parte provenienti dagli archivi personali dei combattenti
DISPONIBILE DA DICEMBRE 2025
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Luftwaffe Fighter Aircraft. Profile Book No. 15. An Eastern Front Limited Edition with 230 Aircraft Profiles
€93.00Quick viewClaes Sundin
Questo libro si differenzia dalla maggior parte delle precedenti pubblicazioni di Claes Sundin in quanto si concentra sulla guerra aerea sul fronte orientale ed è simile al libro del 2019 “Pacific Fighter Aircraft. Profile Book No. 9”. Contiene 230 profili di alta qualità di aerei da combattimento tedeschi e riflette una selezione dei migliori lavori di Claes Sundin. Di questi, 30 sono profili di aerei completamente nuovi, mentre gli altri sono una selezione dai libri di profili n. 6, 10, 11, 12, 13 e 14 precedentemente pubblicati, che sono stati aggiornati o corretti ove necessario. Questa completa raccolta di aerei da combattimento tedeschi del fronte orientale offre ai lettori la possibilità di comprendere e apprezzare il modo in cui gli uomini e i mezzi della Luftwaffe risposero allo sviluppo del combattimento aereo tra il 1941 e il 1945, dai primi giorni dell’Operazione Barbarossa alla resa incondizionata del maggio 1945. Questa storia è presentata attraverso testi e profili dei vari tipi di aerei da combattimento utilizzati dalla Luftwaffe, che riflettono gli elaborati e in continua evoluzione di schemi e colori mimetici, le insegne di teatro, i contrassegni personali e di vittoria dei piloti e le insegne utilizzate dai vari squadroni, gruppi e staff.
DISPONIBILE DA OTTOBRE 2025
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Malta 1798. Il crepuscolo dei cavalieri e la geopolitica mediterranea
€23.00Quick viewAlessandra Mita Ferraro
Il 12 giugno 1798 il generale Bonaparte entrò nel Porto Grande della Valletta quasi senza colpo ferire. L’isola baluardo della cristianità gli era stata consegnata la notte precedente, segnando la fine della sovranità sull’arcipelago maltese dei cavalieri dell’Ordine di San Giovanni. Vi regnavano dal 1530 grazie alla donazione di Carlo V e nel corso dell’età moderna lo avevano modellato a immagine delle più raffinate avanguardie artistiche dell’epoca. Su poco più di 300 chilometri quadrati per quasi tre secoli era transitata, e in parte aveva trovato dimora, la migliore nobiltà europea, dando vita a una vera e propria “civiltà giovannita” che interpretava la missione religiosa del fondatore, tuitio fidei et obsequium pauperum. Ma quel distillato di antico regime, insieme all’idea di crociata contro l’infedele, non sopravvisse alla nuova situazione geopolitica e alla modernità. Attraverso il vaglio della più recente storiografia italiana e internazionale e lo studio di una documentazione in parte inedita, il volume analizza le molteplici cause che hanno portato alla consegna di Malta alla Repubblica francese e rivolge anche a un pubblico di non specialisti una ricognizione sintetica, ma criticamente orientata, della storia giovannita al suo crepuscolo.
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Monfalcone tra Medioevo e Rinascimento. La fortezza della Repubblica Veneta
€24.50Quick viewGualtiero Pin
Il ritrovamento di un disegno dell’anno 1550 che propone Monfalcone come fortezza veneziana è un’occasione per indagare sulle vicende storiche tra i sec. XV e XVII in un’area che oggi ritorna ancora ad essere di grande attenzione come il punto più a nord del mare Mediterraneo. Il volume, oltre a descrivere i luoghi tra Isonzo, Timavo, Carso e Litorale, in cui gli eserciti della Serenissima e degli Imperiali sollecitati dall’introduzione dei reparti dell’artiglieria dovevano valutare e caratterizzare la loro strategia militare, mette in evidenza le trasformazioni delle città e dei villaggi che nei secoli precedenti rappresentavano il Patriarcato di Aquileia. I protagonisti di questa trasformazione, che segna profondamente il periodo del Rinascimento sul Lacus Timavi e nell’Area del Nord- Est della penisola italica, sono le città medievali che a partire dall’anno 1420 acquistano nuove forme e originano strutture territoriali presenti nel paesaggio ancora oggi.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 128 con numerose mappe, foto e planimetrie a col e b/n
Stampato nel 2025 da Gaspari/CERM































































































