La marcia contro la Vandea – Guerra antipartigiana sotto Salò

Vincenzo Podda

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    La marcia contro la Vandea – Guerra antipartigiana sotto Salò

    28.00

    «L’organizzazione del movimento contro il banditismo deve avere un carattere che colpisca la psicologia delle popolazioni e sollevi l’entusiasmo delle nostre fila unificate. Deve essere la marcia della Repubblica Sociale contro la vandea – Benito Mussolini» Cosi si espresse il Duce in un incontro con i vertici dell’esercito repubblicano, ma cosa si nascondeva dietro a queste sigle apparentemente astruse: RAP, RAU, CARS, CoGu? Chi furono gli artefici dell’organizzazione della lotta antiribellistica nei cruenti e tragici anni di Salò? Quale fu il vero ruolo dei tedeschi e quale quello del maresciallo Graziani? Basata in gran parte su una documentazione inedita, ecco la storia mai raccontata di una delle pagine meno note e più controverse della guerra civile 1943 – 1945: quella dei reparti antipartigiani dell’esercito della RSI.

    Brossura 15 x 21 pag. 331 + 16 pagine fuori testo con foto b/n e 8 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2012 da Editrice Lo Scarabeo

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    R.S.I. – Morire col sole in faccia – Ridotto Alpino Repubblicano le Termopoli del fascismo

    39.00

    Sulla “bella morte” di Pavolini sono corsi fiumi di inchiostro: è un’etichetta che gli rimarrà appiccicata addosso per sempre. Poi se uno va a vedere bene si accorge che l’aggettivo, quantomeno, è di troppo, che stona, che è pure irriguardoso. A lui interessava in primo luogo “finire bene”, come andava ripetendo un poò a tutti quelli che lo incrociavano in quelle ultime, roventi giornate dell’aprile 1945. La Valtellina doveva essere appunto il posto dove “finire bene”. Non necessariamente doveva significare la morte, bella o brutta che fosse, anche se c’è da scommettere che nel calcolo ci stava e che comunque senza il fascismo, per Pavolini, avrebbe avuto un altro senso, o forse nessuno. Al di là degli stereotipi e dei conformismi della vulgata storiografica, ecco la prima opera organica di quello che avrebbe dovuto essere il capitolo conclusivo di Salò e del Fascismo Repubblicano.

    Brossura, 17 x 24 cm. 382 pag. + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2005 da Ritter Edizioni

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