Il mio volo Roma-Tokyo

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    Il mio volo Roma-Tokyo

    18.00

    Il 14 febbraio del 1920, con il decollo alle ore 11 dall’aeroporto di Centocelle su due biplani S.V.A. ai comandi dei piloti italiani Arturo Ferrarin e Guido Masiero, ebbe inizio quello che sarà ricordato negli anni come il “Raid Roma-Tokyo”, concluso dopo oltre tre mesi con l’arrivo nella capitale giapponese il 30 maggio 1920. All’impresa presero parte quattro Caproni e sette S.V.A. che partirono alla spicciolata a iniziare dal gennaio 1920. I Caproni furono costretti ad interrompere il raid nell’Asia Minore. I piloti Ferrarin e Masiero, su due S.V.A., partirono il 14 febbraio, gli altri S.V.A. il 14 marzo ma dopo le prime tappe furono costretti ad abbandonare la partita. Due piloti persero la vita in un incidente. Solo Ferrarin riuscì a compiere regolarmente e con lo stesso velivolo l’intero percorso, poiché Masiero, che aveva subito un grave incidente a Canton, uscendone per fortuna illeso, dovette superare in piroscafo il tratto Canton-Shanghai e proseguire poi per Tokyo con un aereo di ricambio.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 173 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da Idrovolante Edizioni

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    Le crociere aeree del Mediterraneo occidentale ed orientale 1928-1929 – Gli albori dell’Aeronautica Italiana

    20.00

    Con le Crociere del Mediterraneo Occidentale e del Mediterraneo Orientale la Regia Aeronautica muoveva i primi, fondamentali passi, per affacciarsi all’Europa da protagonista. Questi voli, troppo presto dimenticati, ma di fon- damentale importanza per la loro valenza politica ed economica, lo saranno ancora di più, per le esperienze con essi acquisite, nella pianificazione ed ese- cuzione delle due Trasvolate Atlantiche del 1930-31 e del 1933.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 202 illustrato con numerose foto b/n

    stampato nel 2016 da IBN

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    Stormi in volo sull’Oceano

    20.00

    La storia della maggiore impresa aviatoria di un’epoca che ha conosciuto gli ardimenti più impensati ed eroici, narrata in forma semplice, avvincente, commovente da chi la ideò, la preparò e la diresse. Poco dopo la mezzanotte del 17 dicembre 1930, dodici idrovolanti Savoia-Marchetti S 55/A si levarono in volo dalla baia di Orbetello, comandati da Italo Balbo, alla volta di Rio De Janeiro, dove arrivarono, non senza lutti e incidenti, il 15 gennaio 1931. Lungo gli 8000 km di percorso, gli idrovolanti di Balbo compirono la prima crociera aerea transatlantica di massa.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 246 con varie foto b/n

    Stampato nel 2017 da Idrovolante Edizioni

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    Un volo di 55.000 chilometri

    25.00

    Nel 1925 Francesco De Pinedo e il motorista Ernesto Campanelli effettuarono un’impresa eccezionale per quei tempi, volarono per 370 ore su tre continenti, percorrendo con un idrovolante SIAI S.16ter, ribattezzato “Gennariello”, 55.000 chilometri da Sesto Calende a Melbourne, Tokyo e Roma. Purtroppo, dopo molte altre trasvolate, il 3 settembre 1933, mentre si apprestava a intraprendere un volo record da New York a Baghdad con un moniplano Bellanca, non riuscì a decollare a causa del sovraccarico di carburante, le ali si spezzarono a bordo pista e De Pinedo morì carbonizzato nel rogo. Questo è il racconto particolareggiato delle tante imprese di Francesco De Pinedo.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 310 con 7 cartine b/n ed alcune foto

    Stampato nel 2011 da Sarasota

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