Lo Svastica – Storia mito e simbolo

Svastica

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    Lo Svastica – Storia mito e simbolo

    16.00

    Antico simbolo presente ovunque, è stato utilizzato dall’Asia Estrema all’America passando per la Cina, la Mongolia, l’India e l’Europa. Simbolo per eccellenza di buon augurio è anche simbolo di benessere e saluto. Immagine del perpetuo movimento rotatorio intorno al Sole, è simbolo della vita, del ruolo vivificatore del Principio in rapporto all’ordine cosmico. Simbolo del fuoco, della manifestazione ciclica e della rigenerazione universale, lo svastica è anche un’immagine del tempo e dell’energia divina perennemente presente e attiva nel cosmo. A torto conosciuto in Occidente principalmente per il suo utilizzo durante il Terzo Reich, per questo motivo viene erroneamente considerato simbolo del “Male Assoluto”.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 94 interamente illustrate

    Stampato nel 2007 da Ritter Edizioni

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    Storia universale della svastica. Come un simbolo millenario è diventato emblema del male assoluto

    25.00

    Steven Heller

    Se volete sapere che aspetto ha il logo dell’odio, non dovete cercare oltre: da qui parte Steven Heller, celebre grafico e art director, per un’inedita ricognizione nella storia e negli abissi del male. Perché prima di diventare il fulcro della propaganda nazista, la svastica ha attraversato i secoli: come segno di buon auspicio, è comparsa nelle culture più disparate e in mille varianti. Fa impressione sfogliare questo libro riccamente illustrato, un curioso campionario di svastiche che va dall’India ai nativi americani, dall’antica Grecia alla pubblicistica di inizio Novecento, tra biglietti di auguri, scatole di biscotti e riviste per boy scout. Tutto questo patrimonio di immaginario è stato spazzato via dall’uso funesto che ne ha fatto Adolf Hitler, trasformando un simbolo del sole nell’emblema dello sterminio. “Storia universale della svastica” ripercorre questa vicenda per ragionare sui meccanismi dell’appropriazione culturale, perché se l’estetica influenza il linguaggio, è anche vero che nessun “segno” è mai veramente neutro. Succedono cose, nella storia, che sembrano impossibili da cancellare. La svastica è tuttora impossibile da redimere: camuffata o esibita, viene riesumata dalle nuove destre. È inevitabile che sia così: in una società sempre più visuale, la battaglia delle idee passa per forza anche dai simboli. Nonostante la sua perfezione estetica, o forse proprio per questo, la svastica è e forse resterà per sempre una ferita che sanguina.

    Brossura, 16 x 23 cm, pag. 240 con numerose illustrazioni b/n

    Stampato nel 2020 da Utet

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    Svastica

    30.00

    The Swastika: The Earliest Known Symbol, and its Migrations; with Observations on the Migration of Certain Industries in Prehistoric Times (Lo Svastica: il più antico simbolo conosciuto e le sue migrazioni; con osservazioni sulla migrazione di alcuni manufatti in epoca preistorica) è lo studio sulla diffusione dello svastica nel mondo che Thomas Wilson redasse nel 1894 per conto dello Smithsonian Institution e che da questo fu pubblicato nel proprio Annual report nel 1896. Uno studio che, a tutt’oggi, resta tra gli scritti più esaustivi sul simbolo. Il volume in questione esamina lo svastica nelle sue varie forme, tracciandone le migrazioni, e molto deve all’opera del conte Eugène Goblet d’Alviella, il cui importante lavoro sui simboli è citato ampiamente nel presente libro, assieme ai lavori di molti altri illustri studiosi e ricercatori. Lo studio è reso ancora più completo dagli innumerevoli disegni e bozzetti che rappresentano immagini di svastica (e non solo) scoperte su manufatti – vasellame, fregi, monete, statuette – provenienti dalle più diverse zone del mondo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 296 con 374 illustarzioni

    Stampato nel 2013 da Thule Italia

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    Svastica – Simbolo sacro universale

    19.90

    Non si avventuri nella lettura di questo libro chi pensi di trovarsi di fronte a un testo politico. Si tratta infatti di un excursus simbolico, tema tanto caro agli autori, che analizza il simbolo sacro ancestrale per eccellenza: lo svastica, termine rigorosamente al maschile, in quanto esprime il concetto sanscrito del Su Asti Ka = “ciò che è bene”. Svastica, quindi, come simbolo presente in tutte le culture primigenie, nelle sue insite espressioni del continuo divenire (il panta rei di Eraclito e Cratilo), ma anche della ruota solare, perciò del percorso circolare del Sole attorno alla Terra, nell’alternanza perpetua delle stagioni con i propri punti di svolta che coincidono con solstizi ed equinozi. E, pure, lo svastica in quanto molteplicità dell’Uno, l’energia in perpetuo movimento, l’osmosi immanente tra mondo materiale e mondo spirituale, vita umana e vita universale, ciò che è in cielo così in terra. L’analisi, toccando oriente e occidente, parte dai primordi della civiltà umana per poi passare a etruschi, greci, romani, cretesi, nativi d’America, buddismo e bramanesimo, esoterismo e sequenze simboliche. Un saggio che affronta in modo completo la genesi e il valore di questo remoto simbolo universale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 240 con numerose illustrazioni

    Stampato nel 2018 da

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    Vom Hakenkreuz – La croce uncinata. Storia di un simbolo

    15.00

    Secondo volume della collana Alpha dedicata alla conoscenza di base di simboli, miti e storia, Vom Hakenkreuz rappresenta uno studio snello ed essenziale riguardante questo simbolo fondamentale. Rispetto alla prima edizione – uscita nel 1921 – quella qui proposta in italiano, pubblicata nel 1934 a Lipsia, risente dell’ascesa al potere del Nazionalsocialismo anche nella parte destinata all’analisi sull’origine del simbolo, scostandosi dalla neutralità dello studio “Svastica”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 118 con circa 30 foto b/n e 400 disegni

    Stampato nel 2013 da Thule Italia

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