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L’esercito del Regno Italico 1805-1814
€59.00Luca Cristini – Guglielmo Aimaretti – Mario Nadir Durand
Questo libro si occupa del decennio di vita del Regno Italico. Sono qui analizzate, descritte e illustrate le sue forze armate: dalla fanteria alla cavalleria, dall’artiglieria a tutti gli altri corpi armati dello stato; i soldati della Guardia reale, della linea, dei corpi volontari e altri. Studiato il costume militare del soldato italiano vestito a imitazione di quello francese, ma con alcune curiose varianti. In appendice ad ogni volume sono narrati anche i principali fatti d’arme che videro coinvolti gli antenati del moderno esercito italiano. Dalle guerre in Spagna alla campagna di Russia, fino agli scontri sul fronte orientale del Regno, le cosiddette campagne del Friuli. Il volume nasce dall’unione di tre precedenti titoli della Soldiershop.
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L’esercito della Repubblica di Venezia dal 1684 al 1796. Vol. 1
€39.00Giancarlo Boeri – Gianfranco Marzin – Luca Soppelsa
La Serenissima Repubblica di Venezia, cuore pulsante di tutto lo Stato che la città lagunare ebbe a costruire attorno a sé e sul quale impose il suo dominio non ebbe mai l’intenzione di organizzarsi per sottomettere alla propria sovranità più territori (italiani e non) di quanti le potessero servire per la protezione delle sue basi navali da attacchi terrestri e operava per impedire che altri potessero in qualunque modo stabilirne di simili onde poter minacciare le sue rotte commerciali, i suoi mercati, turbando quegli equilibri politici che producevano le sue fortune economiche. Questo suo modo di comportarsi valeva non solo verso gli altri Stati, ma era sempre applicato anche all’interno dei suoi possedimenti dove lo sviluppo dei maggiori centri urbani non era certamente favorito ma controllato e compresso sempre in favore della città lagunare. I veneziani, infine, indirizzarono in ogni tempo i loro sforzi e i loro capitali per la difesa e l’espansione del loro vasto impero orientale, più costiero e insulare che territoriale, occupandosi delle “cose italiane” solo per mantenere la divisione della penisola in tanti piccoli stati diversi, in perenne lite tra loro, allo scopo di evitare che uno d’essi potesse prendere il sopravvento sugli altri tanto da divenire una minaccia troppo grande anche per loro. Con la presente opera gli autori desiderano proporre una ricostruzione delle vicende dell’esercito della Repubblica di Venezia negli ultimi cento anni della sua esistenza, periodo ricco di eventi che videro la Repubblica di San Marco, stremata dalla guerra di Candia (Creta), conclusasi disastrosamente nel 1669 con la cessione di quasi tutta l’isola ai turchi, recuperare vasti territori in Levante (la Grecia peninsulare congiunta al continente per messo dell’istmo di Corinto, detta “Morea”, o più classicamente “Peloponneso”), e in Dalmazia (il “Nuovo acquisto”, o Linea Grimani del 14 luglio 1700), prima della fine del secolo, per poi definitivamente perderne molti nel corso della seconda Guerra di Morea nel 1719. Come già notava circa cento anni fa Eugenio Barbarich “… se esiste qualche opera di indubbio valore intorno all’armata della Veneta Repubblica, poco o nulla di edito si trova relativamente al suo esercito, quasi che fosse argomento trascurabile nella vasta trama delle politiche vicende dello Stato nato sul mare e per il mare.” Lo studio dell’evoluzione dell’organizzazione militare veneziana si svilupperà attraverso vari volumi, che in modo cronologico lo analizzeranno, insieme ad altri volumi di approfondimenti su singole tematiche e argomenti.
Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 240 con numerose illustarzioni b/n
Stampato nel 2024 da Soldiershop
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L’esercito della Repubblica di Venezia dal 1684 al 1796. Vol. 2 Le uniformi
€29.00Giancarlo Boeri – Gianfranco Marzin – Luca Soppelsa
Con la presente opera gli autori desiderano proporre una ricostruzione delle vicende dell’esercito della Repubblica di Venezia negli ultimi cento anni della sua esistenza, periodo ricco di eventi che videro la Repubblica di San Marco, stremata dalla guerra di Candia (Creta), conclusasi disastrosamente nel 1669 con la cessione di quasi tutta l’isola ai turchi, recuperare vasti territori in Levante (la Grecia peninsulare congiunta al continente per messo dell’istmo di Corinto, detta “Morea”, o più classicamente “Peloponneso”), e in Dalmazia (il “Nuovo acquisto”, o Linea Grimani del 14 luglio 1700), prima della fine del secolo, per poi definitivamente perderne molti nel corso della seconda Guerra di Morea nel 1719. Come già notava circa cento anni fa Eugenio Barbarich “… se esiste qualche opera di indubbio valore intorno all’armata della Veneta Repubblica, poco o nulla di edito si trova relativamente al suo esercito, quasi che fosse argomento trascurabile nella vasta trama delle politiche vicende dello Stato nato sul mare e per il mare.” Lo studio dell’evoluzione dell’organizzazione militare veneziana si svilupperà attraverso vari volumi, che in modo cronologico lo analizzeranno, insieme ad altri volumi di approfondimenti su singole tematiche e argomenti. In questo volume si tratterà dello sviluppo delle uniformi dell’esercito veneziano e delle truppe ausiliarie o capitolate, durante il periodo iniziale della guerra contro i Turchi (1684-1685).
Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 82 con numerose illustrazioni a colori e b/n
Stampato nel 2024 da Soldiershop
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L’esercito pontificio nel 1708-1709 Vol. 2. Guerra di Comacchio e di Ferrara
€35.00Giancarlo Boeri
Molti anni fa insieme all’amico Massimo Brandani abbiamo iniziato a raccogliere le informazioni e le idee per una pubblicazione sull’esercito che il Papa dovette frettolosamente raccogliere nel 1708 per fronteggiare le prepotenze delle armate imperiali, che, dopo la vittoria di Torino del 1706, imperversavano per la Penisola, minacciando gli stati minori dei Principi italiani, rivendicando il diritto di disporre del territorio e delle sue risorse a piacimento della Corte di Vienna, impegnata nella dura guerra per la successione di Spagna per sostenere le proprie rivendicazioni a quel trono. La matita di Massimo sapeva cogliere lo spirito del tempo e dalle scarne descrizioni e aride cifre dei documenti di archivio, con l’ausilio di qualche quadro contemporaneo riusciva a ricreare l’aspetto che quei soldati avrebbero dovuto mostrare. Non ci fu il tempo né il modo di giungere alla pubblicazione, ad eccezione di due scarni articoli usciti su una rivista per appassionati, perché Massimo ci ha lasciati improvvisamente. Dopo anni siamo riusciti a ricomporre e rielaborare i pezzi del puzzle e ne presentiamo in questo lavoro il risultato, che dedichiamo all’amico scomparso. Roberto Vela, dal canto suo, ha saputo reinterpretare lo spirito dei disegni di Massimo e sulla base di alcuni appunti ha ricreato le tavole riassuntive delle uniformi della maggioranza dei corpi creati nel 1708.
Brossura, 20,3 x 25,5 cm. pag. 96 cin numerose illustrazioni a colori
Stampato nel 2020 da Soldiershop
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L’esercito romano da Romolo a Re Artù vol. 1. da Romolo all’avvento di Ottaviano, VIII sec. fine I sec
€25.00Marco Lucchetti – Luca Cristini
In questo libro di 80 pagine, primo di una serie di tre, gli autori raccontano l’incredibile avventura che portò un villaggio di pastori a diventare la più grande potenza militare che il mondo antico abbia mai conosciuto. La storia delle legioni e la descrizione delle tattiche e delle battaglie sono accompagnate da numerose immagini e da 16 tavole a colori.
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L’esercito romano da Romolo a re Artù: Da Romolo alla fine, VIII sec. a.C fino al VI sec. d.C Vol. 1 – 2- 3
€59.00Marco Lucchetti – Luca Cristini
In questo libro gli autori raccontano e illustrano l’incredibile avventura che portò un villaggio di pastori a diventare la più grande potenza militare che il mondo antico abbia mai conosciuto. La storia delle legioni romane e la descrizione delle tattiche e delle battaglie sono accompagnate da numerose immagini e da decine di splendide tavole a colori. Per la prima volta riunito un nostro lavoro pubblicato oltre dodici anni fa, al quale sono state aggiunte tantissime nuove immagini dei soldati di Roma. Un libro di quasi 250 pagine full color, per la prima volta in due edizioni separate: italiano e inglese, per celebrare degnamente la grande gloria di Roma!
Brossura 17 x 24 cm. pag. 80 interamente illustrate a colori + 48 tavole a colori
Stampato nel 2024 da Soldiershop
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L’esercito ungherese alla campagna “Barbarossa”
€32.00Peter Mujzer
Nelle prime ore del 22 giugno 1941, con il nome in codice di “Barbarossa”, la Germania e i suoi alleati attaccarono l’Unione Sovietica. Al momento dell’attacco, circa 3,6 milioni di soldati tedeschi e dell’Asse con 3600 veicoli corazzati, 7100 pezzi di artiglieria e 2700 aerei attraversarono la frontiera sovietica. Il Gruppo d’armate Sud ebbe il più alto numero di forze alleate non tedesche: 325.000 truppe rumene, successivamente aumentate con 96.000 soldati ungheresi, 62.000 italiani e 45.000 slovacchi. Le forze sovietiche avversarie erano le meglio preparate delle altre unità dell’Armata Rossa lungo il confine. Il distretto militare di Kiev, sotto la guida del colonnello generale Kirponos, era responsabile del presidio della linea di difesa lunga 940 km
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L’operazione Britannica “Chariot”
€19.90Francesco Mattesini
Il saggio riporta in modo particolarmente dettagliato, basato sulla descrizione di documentazione britannica e inedita tedesca, come fu pianificato e si svolse il 27-28 marzo 1942 attacco della Marina britannica contro la base navale tedesca di Saint Nazaire, sulla costa francese del Golfo di Biscaglia, e che fu diretto al tentativo di distruggere il grande bacino di carenaggio. Tanto che in questa analisi, l’autore definisce solo un mezzo successo l’impresa dei commando britannici. Al tempo, riguardo all’operazione “Chariot”, da entrambe le parti la propaganda prese il sopravvento sull’episodio di Saint Nazaire. Da parte britannica l’operazione tu ritenuta un successo, e negli ambienti militari definita addirittura “il più grande raid di tutti”. Da parte tedesca la stampa parlò invece di uno sbarco fallito, di un’operazione con perdite colossali per l’attaccante e di una fortezza militare rimasta inespugnabile. Dei 621 britannici impiegati, tra marinai e Commando, 171 morirono e 232 furono fatti prigionieri, ed altri 222 vennero evacuati dalle motolance superstiti e dai due cacciatorpediniere della spedizione. Tuttavia, anche i tedeschi ebbero circa 140 deceduti, dei quali 42 in combattimento e una novantina a seguito dell’esplosione del cacciatorpediniere Campbeltown, e 127 feriti.
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L’oro di Hitler…e anche quello del duce! – Tracce, indizi, mappe e chiavi utili per cercare e scovare il grande tesoro scomparso della Seconda Guerra Mondiale
Il prezzo originale era: €29.00.€17.40Il prezzo attuale è: €17.40.Vi sentite un po’ Indiana Jones, o da buoni romantici preferite lo stile inglese alla Sherlock Holmes? Insomma, siete pronti a diventare quel detective che avete sempre voluto per studiare e analizzare mappe e vecchi codici? A cercare e individuare in giro per l’Europa le tracce di quel “fantomatico” tesoro che ad’oggi pare scomparso nel nulla a seguito della caduta del Terzo Reich e dello stato di Salò? Nel libro si trovano molti dati, mappe, indicazioni, suggerimenti e tutto ciò che c’è da sapere su dove andare, cosa cercare e cosa fare una volta trovato… Che la meravigliosa avventura abbia inizio!!!!!
Brossura, 17,8 x 25 cm. pag. 98 con numerose foto b/n e colori
Stampato nel 2019 da Soldiershop
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L’ultimo limes. Vol. 1. Il trionfo di Traiano l’imperatore-soldato
€29.00Martine Chantal Fantuzzi
Il trionfo di Traiano l’imperatore-soldato La prima impresa estera militare che Traiano intraprese, nel 101 d.C., fu quella di conquistare la Dacia per porre fine all’erogazione dei fondi che Roma si vedeva costretta a versare annualmente, in nome di una fragile alleanza stipulata nell’89 da Domiziano con Decebalo, il rei dei Daci, il quale, nonostante i finanziamenti stava presumibilmente arruolando un esercito in funzione antiromana. Traiano decise così di conquistare la Dacia per azzerare un rischio che l’Impero, nel massimo della sua espansione, non poteva più permettersi di temere. L’operazione militare condotta da Traiano non fu solo motivata dalle ricchezze del territorio dacico, ma anche e soprattutto dalla necessità di debellare un serio pericolo per la sicurezza dell’Impero. Le guerre di Dacia si fecero, in due riprese, dal 101 al 106 d.C., e si conclusero con l’annessione della provincia romana di Dacia all’Impero, e con l’estensione dell’Impero stesso al suo ultimo limes
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La 28ª Brigata Garibaldi “Mario Gordini
€19.90Luigi Manes
La 28a Brigata Garibaldi fu una tra le poche unità partigiane italiane integrate nel dispositivo alleato. D’ispirazione comunista, annoverava nelle proprie file anche esponenti degli altri partiti politici impegnati lotta di liberazione. Fu intitolata a Mario Gordini, personalità di spicco della Resistenza ravennate, fucilato a Forlì il 4 gennaio 1944. Indissolubilmente legata a questa formazione è la figura di Arrigo Boldrini, nome di battaglia “Bülow”, ufficiale dotato di grandi capacità organizzative e militari. Dopo la guerra fece parte dell’Assemblea Costituente e fu in seguito eletto alla Camera e al Senato. Dal 1947 al 2006 ricoprì la carica presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani.
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La battaglia dei giganti
Il prezzo originale era: €20.00.€12.00Il prezzo attuale è: €12.00.Filippo Donvito, Luca S. Cristini Prezzo di listino 20.00 (sconto 40%)
Il 13 e 14 settembre 1515, sui campi a nord di Melegnano (un tempo chiamata Marignano) venne combattuta la più grande battaglia del XVI secolo. Da una parte l’esercito del re di Francia Francesco I, forte di oltre 50.000 uomini e quasi 300 cannoni; dall’altra 20.000 Svizzeri, la migliore fanteria dell’epoca, al soldo del duca di Milano Massimiliano Sforza. La posta in gioco era la signoria sul ducato di Milano, il più ricco stato della penisola italiana, rivendicato dai Francesi per antichi diritti dinastici. Quest’epica battaglia, definita da un testimone oculare “non di uomini, ma di giganti”, segnò la fine della Lombardia sforzesca e costrinse la Svizzera, fino ad allora potenza emergente sulla scena europea, a ritirarsi per sempre nel campo della neutralità.
Brossura 17 x 24 cm. pag. 80 interamente illustrate con immagini b/n + 16 tavole a colori
Stampato nel 2012 da Soldiershop
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La battaglia dei Giganti – Marignano 13 e 14 settembre 1515
€27.00Il 13 e 14 settembre 1515, sui campi a nord di Melegnano (un tempo chiamata Marignano) venne combattuta la più grande battaglia del XVI secolo. Da una parte l’esercito del re di Francia Francesco I, forte di oltre 50.000 uomini e quasi 300 cannoni; dall’altra 20.000 Svizzeri, la migliore fanteria dell’epoca, al soldo del duca di Milano Massimiliano Sforza. La posta in gioco era la signoria sul ducato di Milano, il più ricco stato della penisola italiana, rivendicato dai Francesi per antichi diritti dinastici. Quest’epica battaglia, definita da un testimone oculare “non di uomini, ma di giganti”, segnò la fine della Lombardia sforzesca e costrinse la Svizzera, fino ad allora potenza emergente sulla scena europea, a ritirarsi per sempre nel campo della neutralità.
Brossura 17 x 24 cm. pag. 88 interamente illustrate con immagini b/ne colori + 16 tavole a colori
Stampato nel 2018 da Soldiershop
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La battaglia del solstizio – Piave Giugno 1918
€29.00Dopo la sconfitta di Caporetto alleati ed avversari ritenevano oramai certo il crollo definitivo dell’Italia. Eppure, solo qualche mese più tardi, il Regio Esercito era tornato pienamente efficiente, e respinse l’ultima offensiva austro-ungarica, la cui riuscita era data per certa dai comandanti imperiali. Il presente volume, il primo ad esser dedicato esclusivamente alla battaglia del Solstizio, analizza ciò che per l’Italia fu l’equivalente del “Miracolo della Marna”: dai comandanti alla struttura degli eserciti in lotta, agli avvenimenti giorno per giorno, analizzando documenti spesso inediti e attraverso testimonianze dell’epoca, per descrivere quello che fu il maggior successo del Regio Esercito nel corso della propria storia. In appendice, le Medaglie d’Oro al Valor Militare conferite, l’elenco delle Brigate italiane impiegate e dei relativi Reggimenti, e, ad illustrare le diverse fasi della battaglia, numerose foto concesse dallo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano.
Brossura, 17 x 24,5 cm. pag. 234 con numerose foto b/n
Stampato nel 2017 da Soldiershop
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La battaglia di Anghiari 1440 – Dai condottieri a Leonardo
€29.00Il 29 Giugno 1440, giorno di San Pietro, gli eserciti di Firenze e di Milano, guidati da Michelotto Attendolo e Giampaolo Orsini e da Niccolò Piccinino, si fronteggiarono nella pianura sotto Anghiari (indicata ancora adesso come “Piana della Battaglia”). Lo scontro si concluse al termine della giornata con la vittoria dei Fiorentini. La battaglia di Anghiari fu cruciale nella storia non solo della Toscana ma di tutta l’Italia del Rinascimento, e per la civiltà europea: quando il Duca di Milano abbandonò i territori in seguito alla sua sconfitta, Firenze e Cosimo de’Medici poterono approfittare della situazione per stabilizzare il proprio potere ed il proprio dominio sull’area. Questa fu considerata una delle vittorie definitive per Firenze che consolidò il proprio potere sulla Toscana, arrestando per sempre l’espansionismo visconteo verso l’Italia centrale, e ponendo le basi per la diffusione della cultura umanistica che dalla città gigliata sotto la protezione della Signoria Medicea si irradierà in tutta Europa, mentre Milano resterà per sempre confinata nella sua pianura, iniziando la propria decadenza che meno di un secolo dopo vedrà la fine dell’indipendenza ambrosiana, sotto i francesi prima, e poi sotto gli Asburgo.
Brossura, 17,3 x 25,4 cm. pag. 86 con illustrazioni a colori e b/n
Stampato nel 2019 da Soldiershop
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La battaglia di Anzio – L’Operazione Shingle gennaio 1944
€19.90Collana fotografica dell’Editore Soldiershop, dedicata ad eventi e battaglie che hanno caratterizzato la Seconda Guerra Mondiale. Ogni monografia è costituita da circa 98 pagine, quasi interamente illustrate con foto d’epoca b/n e cartine. Il testo è costituito dalle didascalie delle immagini e da 4/5 pagine di testo esplicativo. In particolare, questo libro composto da decine di immagini rare e restaurate, è dedicato alla grande operazione anfibia condotta dagli alleati nel corso dell’operazione denominata Shingle (ciottolo) che ebbe inzio il 22 gennaio del 1944, nell’area of Anzio e Nettuno in prossimità della capitale italiana. Con moltissime immagini ricche di note, il libro mostra l’evolversi dello scontro di quei primi giorni del 1944, quando sbarcarono ben 36,000 uomini e 3,200 mezzi militari. L’opposizione tedesca fu minima quel giorno, e le perdite alleate irrisorie, ma tutto cambiò nei giorni successivi…
Brossura, 17,8 x 25,5 cm. pag. 98 quasi completamente illustrato con foto e cartine b/n
Stampato nel 2019 da Soldiershop
Condizioni del libro: nuovo
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La battaglia di Campomalo e l’assedio di Milano 1036-37: Ariberto d’Intimiano, vescovo e soldato
€29.00Alberto Peruffo – Luca Stefano Cristini
Nella primavera del 1034 un forte contingente italiano di loricati, cavalieri pesantemente armati denominati così per la loro armatura detta lorica, varcava le Alpi attraverso il passo del Gran San Bernardo, dopo aver lasciato il munito castello di Bard che proteggeva il confine italico occidentale dalla Borgogna. L’armata italica si avventò, rapidamente, nel cantone di Friburgo, contro il castello di Murten, difeso dai borgognoni e posto a nord della catena alpina, nei pressi del piccolo lago di Morat, a circa 200 chilometri dal Gran San Bernardo, distanza, a quanto pare, percorsa dagli italici senza incontrare resistenza. Il castello venne assaltato e velocemente espugnato dai guerrieri milanesi che costituivano il grosso delle forze italiche. A guidare l’esercito del Regno d’Italia all’assalto al castello vi era un cavaliere, in armatura, armato di mazza ferrata, il cui aspetto glabro e dai modi pacati, era ben lontano dallo stereotipo del guerriero di quei tempi violenti. Un più attento esame avrebbe rivelato la tonsura del capo di questo condottiero che altri non era se non l’arcivescovo di Milano Ariberto. Qui però racconteremo le sue avventure guerresche più importanti: la battaglia di Campomalo del 1036, e il successivo assedio di Milano del 1037!
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La battaglia di Creta Maggio 1941 – Il contributo italiano
€29.00Francesco Mattesini
Verso la metà del mese di aprile del 1941, mentre era in pieno svolgimento l’offensiva tedesca nei Balcani contro la Jugoslavia e la Grecia, campagne che l’efficientissima macchina bellica germanica concluse rapidamente nello spazio di due settimane, il generale Kurt Student, comandante dell’11º Corpo Aereo (XI Fliegerkorps) dislocato nella Germania centrale, esaminò la possibilità di occupare l’isola di Creta, che rappresentava l’ultimo baluardo britannico nella zona dell’Egeo. L’impresa doveva svolgersi mediante uno sbarco in forze di truppe aviotrasportate, per poi impiegarle, a operazione conclusa, per conquistare il Canale di Suez. In questo libro verrà analizzato anche il contributo offerto dalle forze armate italiane all’operazione, partendo dalle loro basi operative in Grecia e nelle isole del Dodecanneso.
Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 182 con numerose foto b/n
Stampato nel 2020 da Soldiershop
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La battaglia di Desio 1277 – L’ascesa dei Visconti e la sconfitta dei Torriani
€25.00Era una fredda notte del 21 gennaio 1277 quando una folta schiera d’armati, sui cui stendardi garriva la biscia viscontea, faceva inaspettatamente irruzione all’interno della cerchia murata del villaggio fortificato di Desio. A guidare gli incursori vi era l’arcivescovo di Milano Ottone Visconti, deciso a chiudere definitivamente la partita con i guelfi Torriani, signori, fino a quel momento, di Milano. Sebbene la battaglia si risolvesse in una serie di violenti scontri lungo le vie e le piazze cittadine, senza avere un preciso andamento tattico, la contesa notturna vedrà, una volta per tutte, il trionfo del partito ghibellino guidato dall’alto prelato milanese. Quest’ultima fazione era, fino alla battaglia di Desio, il partito più debole nella lotta, reduce da diverse sconfitte subite precedentemente e con un seguito limitato a un gruppo di fuoriusciti ghibellini. Lo scontro non era solo tra guelfi e ghibellini fuoriusciti ma, soprattutto, tra due famiglie: i Visconti e i Della Torre, o Torriani. In una circostanza in cui la fazione ghibellina, filo-imperiale, era guidata da un alto prelato, l’arcivescovo di Milano, contraddicendo il preconcetto secondo cui i guelfi fossero sempre legati alla curia papale mentre i ghibellini dei laici anticlericali. In realtà le lotte tra guelfi e ghibellini, di quegli anni, non prescindevano dalle complesse situazioni locali di lotte intestine tra famiglie per il potere. A ciò si deve aggiungere come la zona di Milano fosse ormai da molti anni terra di rifugio per eretici e predicatori di ogni sorta che non potevano far altro che arroventare ancor di più il clima di quel periodo, in cui, Milano, stava passando dalle libere magistrature comunali alla Signoria.
Brossura, 18 x 25,3 cm. pag. 84 con numerose illustrazioni e foto a colori
Stampato nel 2019 da Soldiershop
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La battaglia di Montaperti vol. 1 – Storia e cronaca di una battaglia del duecento
€29.00Opera unica su due volumi, realizzata da tre grandi esperti della storiografia e della iconografia del medioevo italiano! Con decine di immagini a colori e moltissime tavole a tutta pagina. La battaglia combattuta a Montaperti tra i guelfi di Firenze e i ghibellini di Siena, con cui combatterono molti cavalieri tedeschi, mandati da re Manfredi di Hohenstaufen, e gli esuli fiorentini di parte ghibellina capeggiati da Farinata degli Uberti nel settembre del 1260 fu una delle più grandi del Medio Evo europeo. L’esercito senese inquadrava 18.000 fanti e 400 cavalieri senesi, oltre a 800 cavalieri tedeschi e ghibellini, più 200 mercenari. I fiorentini, erano 3.000 cavalieri e 30.000 fanti. I caduti fiorentini, escludendo gli alleati guelfi, furono oltre 10.000, una cifra spaventosa su una città di 75.000 abitanti, il 13% della popolazione maschile valida, buona parte dei quali massacrati a battaglia conclusa. La battaglia fu ben più che un episodio come tanti altri delle contese municipali tra le due città toscane: dal trionfo dei fuorusciti derivò la rovina del Popolo Vecchio, il governo nato con la costituzione fiorentina del 1250, e il conseguente ritorno ghibellino sotto le bandiere senesi e sveve, mentre si rialzarono per un momento le estreme fortune della casa di Hohenstaufen
Brossura, 17,8 x 25,4 cm. pag. 88 con illustrazioni a colori
Stampato nel 2019 da Soldiershop
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La battaglia di Pavia 24 febbraio 1525
€35.00Luigi Casali – Marco Galandra
La battaglia di Pavia fu combattuta il 24 febbraio 1525 durante la guerra d’Italia del 1521-1526 tra l’esercito francese guidato personalmente dal re Francesco I e l’armata imperiale di Carlo V, costituita principalmente da 12.000 lanzichenecchi tedeschi e da 5.000 soldati dei tercios spagnoli, guidata sul campo dal capitano fiammingo Carlo di Lannoy, dal condottiero italiano Fernando Francesco d’Avalos, e dal rinnegato francese Carlo di Borbone. La battaglia si concluse con la netta vittoria dell’esercito dell’imperatore Carlo V; lo stesso re Francesco I, dopo essere caduto da cavallo, fu fatto prigioniero dagli imperiali. La battaglia segnò un momento decisivo delle guerre per il predominio in Italia e affermò la temporanea supremazia di Carlo V. Dal punto di vista della storia militare la battaglia è importante perché dimostrò la schiacciante superiorità della fanteria imperiale e soprattutto delle sue formazioni di picchieri e archibugieri spagnoli (tercios) e tedeschi (Doppelsöldner) che distrussero con il fuoco delle loro armi la famosa cavalleria pesante francese.
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La battaglia di Tannenberg 1410
€19.95Questa, dedicata alla battaglia di Tannenberg del 1410, che decretò praticamente la fine dei cavalieri teutonici, è la prima di una serie di monografie appartenenti ad una collana che analizza i campi di battaglia dal punto di vista “oggi e allora”, offrendo prospettive inedite e interessanti per lo studio degli scontri principali della storia attraverso armi, uniformi e mappe storiche di eserciti e soldati impegnate nelle più famose campagne militari. Ogni volume è completamente illustrato con fotografie, disegni e riproduzioni di opere d’arte e mappe.
Brossura 18,5 x 25 cm. pag. 68 interamente illustrate con illustrazioni b/n + 11 tavole a colori
Testo bilingue italiano/inglese
Stampato nel 2010 da Soldiershop
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La battaglia di Tornavento
€23.00Accompagnato dalla riproduzione di disegni coevi e 16 tavole a colori con le immagini della bellissima rievocazione folcloristica annuale, il volume ritraccia la storia della battaglia di Tornavento. Il 22 giugno 1936 tra gli spagnoli che occupavano il milanese, capitanati dal marchese di Leganes, e l’esercito invasore dei Francesi, alleato dei Piemontesi e comandati dal maresciallo di Crèqui, fu combattuta nell’ambito della Guerra dei Trent’Anni una sanguinosa battaglia che lasciò 2000 morti nella brughiera, anche se questo per i Francesi era un fronte secondario.
Brossura 17 x 24 cm. pag. 80 illustrate b/n + 16 tavole a colori
Stampato nel 2011 da Soldiershop
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La battaglia dimenticata – Monte Celio 12 aprile 1498
€25.00Scrive Michael Mallet, il maggiore storico europeo della situazione militare italiana del Rinascimento, nel suo fondamentale studio sulla guerra nel Rinascimento italiano: Uno dei principali interlocutori della discussione umanistica che costituisce la cornice dell’Arte della Guerra di Machiavelli è Fabrizio Colonna. Il Colonna a suo tempo fu uno dei più illustri comandanti militari e uno dei principali autori della vittoria definitiva che la Spagna riportò nelle guerre d’Italia. Il medesimo autore poche pagine prima aveva affermato che il condottiero umbro Bartolomeo d’Alviano, capitano generale della Repubblica di Venezia, dopo aver sconfitto le truppe dell’imperatore Massimiliano I d’Austria nel 1508, aveva riportata una vittoria tale che aveva innalzata la fama del d’Alviano all’altezza dei fratelli (Prospero e Pompeo) Colonna e di Gian Giacomo Trivulzio (…). I condottieri ora nominati furono reputati tra i migliori del loro tempo. Eccettuato il Trivulzio, Fabrizio, Prospero, Pompeo Colonna e Bartolomeo d’Alviano avevano in comune l’aver combattuto nella battaglia tra Colonnesi e Orsini sotto Monte Celio il 12 aprile 1498. Oltre a loro vi si erano distinti condottieri come Antonello Savelli – che morì per le conseguenze delle ferite riportate nei combattimenti – Francesco Orsini duca di Gravina, che sarà strangolato da Cesare Borgia a Senigallia nel 1503 insieme a Paolo Orsini, Vitellozzo Vitelli e Olivierotto da Fermo.
Brossura, 18 x 25,5 cm. pag. 80 con illustrazioni a colori e b/n
Stampato nel 2016 da Soldiershop
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La battaglia navale del 2 dicembre 1942 nel canale di Sicilia
€19.90Francesco Mattesini
La battaglia anche detta del banco di Skerki ebbe luogo il 2 Dicembre 1942, nel mar Mediterraneo nei pressi della costa tunisina. Un convoglio mercantile italiano, scortato da alcune navi da guerra della Regia Marina e diretto in Libia, fu attaccato da una squadra navale della Royal Navy. Il convoglio italiano era costituito da un piroscafo tedesco, e da alcune motonavi italiane. La squadra d’attacco britannica nella battaglia affondò l’intero convoglio – oltre al cacciatorpediniere Folgore facente parte della scorta, senza riportare alcun danno immediato. La battaglia fu iniziata dal comandante italiano, capitano di vascello Aldo Cocchia, imbarcato sul Nicoloso da Recco, un cacciatorpediniere della classe Navigatori, che ordinò alle sue navi di attaccare. Nel combattimento persero la vita 2.200 italiani tra quelli imbarcati sul Folgore e i marinai del convoglio, oltre a moltissimi soldati di fanteria trasportati. Più precisamente, vi furono 286 morti della Regia Marina. Dei 1.766 militari trasportati dall’Aventino e dal Puccini, in gran parte fanti della Divisione Superga, destinati al fronte tunisino se ne salvarono solo 239!
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La brigata ebraica e le unità ebraiche nell’esercito britannico durante la Seconda Guerra Mondiale
€25.00Durante la seconda guerra mondiale, non meno di 35.000 ebrei provenienti dalla Palestina, allora sotto mandato inglese, servirono nell’esercito britannico come volontari. Verso la fine della guerra, nel settembre 1944, venne creata una Brigata Ebraica combattente, che servì sul fronte italiano. Intanto volontari ebrei provenienti dalla Palestina Mandataria servivano nelle più disparate unità dell’esercito inglese, in corpi non combattenti come i pionieri (Army Pioneer Corps), trasporti (Royal Army Service Corps), genio (Royal Engineers), ed in unità combattenti come l’artiglieria (Royal Artillery), aviazione (Royal Air Force), e marina (Royal Navy), e naturalmente la sanita’ (Royal Army Medical Corps). Non meno di 3500 donne servirono come ausiliarie nel ATS (Auxiliary Territorial Service) in vari compiti. I volontari ebrei della Palestina furono presenti in tutti i teatri bellici in cui combatté l’esercito britannico, dalla Francia nel 1940, Grecia e Creta nel 1941, i deserti dell’Egitto e della Cirenaica dal 1940 fino al 1943, Etiopia nel 1941, Sicilia ed Italia dal 1943 al 1945… Questa è la loro storia.
Brossura, 17,5 x 25,3 cm. pag. 80 riccamente illustrato con foto b/n e tavole a colori
Stampato nel 2018 da Soldiershop
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La brigata ebraica e le unità ebraiche nell’esercito britannico durante la Seconda Guerra Mondiale.
€20.00Durante la Seconda Guerra Mondiale non meno di 35.000 ebrei provenienti dalla Palestina, allora sotto mandato inglese, servirono nell’esercito britannico come volontari. Verso la fine della guerra, nel settembre 1944, venne creata una Brigata Ebraica combattente, che servì sul fronte italiano. Intanto volontari ebrei della Palestina Mandataria, servivano nelle più disparate unità dell’esercito inglese, in corpi non combattenti, come pionieri, genio e trasporti, e in unità combattenti, come artiglieria, aviazione e marina, e, naturalmente, sanità. Anche non meno di 3.500 donne servirono come ausiliarie in vari compiti. Questo volume ne traccia la storia e ne presenta uniformi, decorazioni e distintivi.
Brossura 17 x 24 cm. pag. 79 illustrato con circa 72 foto b/n e 16 tavole a colori
Testo in ligua italiana, didascalie italiano/inglese
Stampato nel 2012 da Soldiershop
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La campagna militare del 1860 da Napoli a Gaeta – Vicende e personaggi in due memoriali borbonici contemporanei
€29.00Giuseppe Pavone
Giuseppe Pavone presenta in questo volume, dedicato agli ultimi mesi di vita combattuta dell’esercito borbonico, come punto centrale la trascrizione di due manoscritti pressoché contemporanei, memorie di due testimoni particolari ed attori delle vicende che vi si narrano, appartenenti a due reparti combattenti di quell’esercito (1° Reggimento Granatieri della Guardia Reale e 14° Battaglione Cacciatori) scritti all’indomani dei fatti narrati sulla base di appunti e note prese sui luoghi in quel fatale 1860 da Napoli a Gaeta.
Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 280 con varie illustrazioni b/n
Stampato nel 2024 da Soldiershop
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La carne del Carnaro: Un giorno nella vita di Gabriele D’Annunzio. Venerdì 12 Settembre 1919, la marcia su Fiume
€19.90Pierluigi Di Colloredo Mels
Venerdì 12 settembre 1919, Gabriele D’Annunzio occupa Fiume. La vicenda fiumana segna una svolta fondamentale nella storia politica dell’Italia uscita dalla Grande Guerra delusa e umiliata nelle proprie aspettative territoriali, ma anche nella vita del Poeta. Se molto è stato scritto e detto di Fiume e della Reggenza del Carnaro, mancava sino ad oggi uno studio completo della marcia che condusse D’Annunzio da Ronchi, alla testa di duecento Granatieri, sino a Fiume, occupata senza sparare un colpo alla testa di diecimila legionari, che singolarmente o ad interi reparti, unirono al Comandante le proprie sorti. Per la prima volta viene analizzato il ruolo della Massoneria Italiana ed internazionale, insieme agli interessi esoterici del Vate, un aspetto, poco noto ma fondamentale per comprendere le scelte e le decisioni di Gabriele D’Annunzio
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La cavalleria Sabauda nella guerra della Grande Alleanza
€32.00Giancarlo Boeri – Roberto Vela
Nell’ambito della lunga guerra della Grande Alleanza, l’anno 1692 si aprì assistendosi ad una concentrazione delle truppe francesi sui fronti del nord Europa e avevano a tal fine ritirate molte truppe dal teatro italiano. Il duca di Savoia Vittorio Amedeo II ed il Principe Eugenio (al comando delle truppe imperiali in Italia) nel luglio 1692, che potevano ora contare su un esercito di circa 50.000 uomini, tra truppe piemontesi, imperiali, dell’esercito spagnolo dello stato di Milano, guidate dal Governatore Marchese di Leganés, e delle truppe religionarie [protestanti francesi] si accinsero a compiere l’invasione del territorio francese più esposto dalla parte delle Alpi, cioè il Delfinato e la Provenza. Fu questo uno dei pochi episodi di quella guerra in cui truppe alleate riuscirono ad invadere il territorio storico di Luigi XIV. L’altro elemento importante è rappresentato dalla rarissima raffigurazione di un ufficiale del Dragoni Rossi di S.A.R. Su questi due filoni viene svolta un’analisi della formazione della cavalleria sabauda alla fine del XVIII secolo e sulla campagna del 1692 nel Delfinato sulla base di documenti contemporanei in qualche caso mai citati finora.
Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 96 con varie illustrazioni a colori
Stampato nel 2024 da Soldiershop
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La crociata contro i Catari – The Cathar crusade – 1209-1229 La terribile lotta contro gli albigesi in Linguadoca
€20.00La crociata contro gli albigesi (dalla regione di Alba) ebbe luogo tra il 1209 e il 1229, bandita da papa Innocenzo III per estirpare il catarismo dai territori della Linguadoca. Conseguenza ultima della crociata fu anche l’inizio del lungo declino della cultura e della lingua occitana in tutto il sud della Francia. Il conciso ma esaustivo testo è accompagnato da alcune immagini in b/n e dalle tavole di Durand e Cristini.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80, alcune illustrazioni b/n e colore e 13 tavole a colori.
Stampato nel 2014 da Soldiershop
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La decisione di Mussolini di occupare la Grecia
€19.00Alla fine del 1940 i fronti militari italiani, di terra, di cielo e di mare, attraversavano un periodo di grande crisi, perché il nemico, allora rappresentato dall’Impero britannico e dalla Grecia, era ovunque all’offensiva, ed aveva inflitto al membro meridionale dell’Asse europeo una serie impressionante di sconfitte. In tale situazione il Capo del Governo italiano, Benito Mussolini, temendo di dover chiedere perfino un armistizio alla Grecia che aveva aggredito, era stato costretto a richiedere, fin dall’inizio di novembre del 1940, l’aiuto della Germania. Aiuto che, mettendo fine all’assurda formula della guerra parallela, era stato accordato da Adolf Hitler. Ma vediamo come si svolsero gli avvenimenti che portarono l’Italia in quella penosa situazione…
Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 98 con numerose foto b/n
Stampato nel 2020 da Soldiershop
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La difesa tedesca di Berlino
€27.00In questo studio la difesa della capitale del Reich viene analizzata in dettaglio in ogni suo aspetto: i vari contrastanti punti di vista, da quello di Adolf Hitler all’Alto Comando dell’Esercito e al Gruppo d’Armate “Vistola”, la sua pianificazione organizzativa, l’organizzazione delle posizioni difensive, le forze coinvolte (Wehrmacht, Waffen-SS, Volkssturm, Hitlerjugend e le altre forze paramilitari e di difesa locale), la situazione dei rifornimenti e le misure per la sicurezza della popolazione civile.
Brossura, 18 x 25,5 cm. pag. 129 illustrato con varie foto b/n
Stampato nel 2019 da Soldiershop
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La distruzione del convoglio “Tarigo” 15-16 aprile 1941
€19.90Francesco Mattesini
Il convoglio “Tarigo, costituito da quattro piroscafi tedeschi e uno italiano, scortato dai cacciatorpediniere italiani Luca Tarigo, Baleno e Lampo, partito da Napoli e diretto a Tripoli con elementi della 15a Divisione corazzata germanica, destinata a rinforzare l’Afrika Korps del generale Erwin Rommel, la notte del 15-16 aprile 1941 fu attaccato nelle acque tunisine delle Secche di Kerkenna dai cacciatorpediniere britannici Jervis, Janus, Nubian e Mohawk (salpati da Malta), e interamente distrutto.
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La fallimentare strategia della flotta in potenza (Fleet in being) della regia Marina (giugno-dicembre 1940)
€29.00Francesco Mattesini
Il 10 giugno 1940 la Regia Marina Italiana entrò in guerra con una grande flotta, ma purtroppo non ancora perfettamente a punto. Dati alla mano il potenziale navale nazionale era di consistenza assai inferiore a quello della coalizione franco-britannica, visto che la Regia Marina, sulle sei navi da battaglia teoricamente disponibili, ne aveva efficienti, e in grado di combattere, soltanto due, la Giulio Cesare e la Conte di Cavour entrambe rimodernate nel 1937, a cui si dovevano ancora aggiungere altre due corazzate rimodernate del medesimo tipo, l’Andrea Doria e la Caio Duilio, tutte e quattro armate con dieci cannoni da 320 mm, un calibro inferiore a quello disponibile nelle unità delle flotte nemiche. Le altre due grandi navi da battaglia di costruzione moderna, la Littorio e la gemella Vittorio Veneto, di oltre 41.000 tonnellate ed armate con nove cannoni da 381 mm, nel maggio 1940, si trovavano ancora in periodo di addestramento, per poi entrare in servizio nell’estate.
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La fanteria francese dalla Rivoluzione all’Impero Vol. 2
€29.00Enrico Acerbi
Nel ventennio, che si definisce comunemente periodo napoleonico, non furono le sgargianti divise della cavalleria francese a fare la differenza sui campi di battaglia d’Europa. Fu, senza dubbio, la fanteria ad interpretare le gioie dei valori rivoluzionari (lo spirito dei volontari, la democrazia elettorale nei gradi, la gioia della vittoria) ed anche i dolori che ne conseguirono (la coscrizione obbligatoria, le marce forzate, le malattie e le menomazioni, ed infine, la sconfitta di Waterloo). Senza aver la pretesa di essere un’opera esaustiva, il libro sintetizza tutti i principali passaggi riguardanti le unità di fanteria francesi dal 1792 al 1815 e ne celebra alcune curiosità, non sempre conosciute…
Brossura,18 x 25,5 cm. pag. 70 con varie illustrazioni a colori
Stampato nel 2020 da Soldiershop
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La fanteria francese. Dalla Rivoluzione all’Impero Vol. 1
€29.00Enrico Acerbi
Nel ventennio, che si definisce comunemente periodo napoleonico, non furono le sgargianti divise della cavalleria francese a fare la differenza sui campi di battaglia d’Europa. Fu, senza dubbio, la fanteria ad interpretare le gioie dei valori rivoluzionari (lo spirito dei volontari, la democrazia elettorale nei gradi, la gioia della vittoria) ed anche i dolori che ne conseguirono (la coscrizione obbligatoria, le marce forzate, le malattie e le menomazioni, ed infine, la sconfitta di Waterloo). Senza aver la pretesa di essere un’opera esaustiva, il libro sintetizza tutti i principali passaggi riguardanti le unità di fanteria francesi dal 1792 al 1815 e ne celebra alcune curiosità, non sempre conosciute…
Brossura,18 x 25,5 cm. pag. 70 con varie illustrazioni a colori
Stampato nel 2020 da Soldiershop
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La guerra civile spagnola e la Regia Marina italiana 1936-1939
€36.00Francesco Mattesini
Ancora oggi, a oltre ottant’anni dall’inizio della guerra civile di Spagna, si discute sul motivo per cui Benito Mussolini dette il suo aiuto alla causa dei nazionalisti. Ossia se lo fece per puro calcolo politico, tendente a favorire l’instaurazione di un’altra dittatura di destra in Spagna scalzando il fronte popolare andato al potere il 16 febbraio 1936, oppure per ottenere il possesso di basi nelle Isole Baleari, necessarie per bloccare in caso di guerra le comunicazioni tra l’Africa Settentrionale e la Francia, paese al quale il governo fascista intendeva contendere il dominio del Mediterraneo centro-occidentale, e chiedere rivendicazioni territoriali. Lo storico statunitense Coverdale ha scritto che “l’aiuto italiano” alla causa di Franco, espressosi sia militarmente che politicamente, fu “un elemento essenziale per la vittoria nazionalista”. Per contro, l’essersi assicurato una Spagna amica rappresentò per il Duce un successo che in seguito avrebbe assunto carattere deludente, poiché Franco, restando fedele a quanto aveva dichiarato durante il conflitto di mantenere la neutralità nella seconda guerra mondiale, si rifiutò di schierarsi militarmente con le potenze dell’Asse.
Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 380 con varie foto b/n
Stampato nel 2020 da Soldiershop
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La guerra con la Francia. Le operazioni aeronavali italiane e francesi nel Mediterraneo occidentale e l’offensiva della 4ª armata italiana nelle alpi 11-25 giugno 1940
€32.00Francesco Mattesini
Il 14 giugno 1940, dopo soli quattro giorni dall’entrata in guerra dell’Italia, una formazione navale francese salpata da Tolone e composta dagli incrociatori pesanti Dupleix e Colbert e dai cacciatorpediniere Vautour e Albatros e altre unità prese a cannonate la zona industriale di Genova, tra Sestri Ponente e Arenzano oltre agli impianti industriali di Savona e Vado Ligure. La reazione delle batterie costiere italiane danneggiò gravemente il caccia Albatros, mentre la Regia Marina, presente sul posto con la sola torpediniera Calatafimi poté fare ben poco. Il bombardamento francese causò comunque pochi danni materiali, e poche perdite tra i civili, meno di dieci fra morti e feriti. Oltre a questo primo esemplare episodio, il poderoso saggio di Mattesini tratta del conflitto navale ed aereo, con accenno anche alle operazioni terrestri, della breve guerra tra l’Italia e la Francia, tra l’11 giugno e il 25 giugno 1940, giorno dell’armistizio.
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La guerra dei tredici anni 1454-1466
€29.00Alexander Querengasser – Sascha Lunyakov
La guerra dei tredici anni conosciuta anche col nome di guerra delle città, fu combattuta dal 1454 al 1466. Essa ebbe iniziò con una sollevazione delle città, borghi e castelli della Prussia e della nobiltà locale con lo scopo di ottenere l’indipendenza dai cavalieri teutonici. La costituenda Confederazione prussiana chiese aiuto al re della Polonia Casimiro IV , il quale in cambio dell’aiuto chiese però di incorporare la Prussia nel Regno di Polonia. Ottenuto l’accordo fra Polonia e la Confederazione prussiana, scoppiò la guerra tra questi e i cavalieri teutonici. I combattimenti feroci ebbero fine con la seconda pace di Thorn del 1466, che assegnò la vittoria alla Confederazione prussiana e alla Polonia.
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La guerra di Candia vol. 1
€23.00La guerra di Candia fu il uogo di confronto di due diversi modellli militari, quello occidentale e quello ottomano, assurgendo nelle corti di tutta Europa a “Campo di Marte” del continente. Queste campagne rappresentano la prima “guerra di materiali”, ovvero un conflitto combattuto lontano dal territorio metropolitano dei due stati in lotta, molto simile, per fornire un esempio comprensibile a tutti, alle campagne nel Pacifico del secondo conflitto mondiale: il primo conflitto dell’età moderna combattuto però con i mezzi del XVII secolo. Questo volume offre una bella ricostruzione degli equipaggiamenti da guerra e le diverse tipologie dei soldati sono state restituite con estrema cura, nonostante il repertorio iconografico relativo a queste vicende presenti molti problemi di interpretazione.
Brossura 17 x 24 cm. pag. 80 con molte illustrazioni b/n e colori + 9 tavole a colori
Stampato nel 2011 da Soldiershop
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La guerra di Candia vol. 2
€20.00“Un’ora prima del tramonto del 19 luglio 1657, la galea ammiraglia del capitano generale da mar Lazzaro Mocenigo, pavesata con tutte le insegne dei diversi stati che avevano inviato le loro squadre alla flotta veneziana, passava a vele spiegate davanti ai Castelli seguita da altre dodici navi. Sconfitta nei giorni precedenti la flotta nemica, restava da risalire il canale e imporre la pace al sultano con i cannoni delle galee, ora che Istanbul si trovava indifesa e a poche miglia di distanza. Rimanevano soltanto da superare i forti avversari eretti sulle due rive del canale.”
Brossura 17 x 24 cm. pag. 80 interamente illustrate con immagini b/n e colori e 8 tavole a colori
Testo bilingue italiano/inglese
Stampato nel 2012 da Soldiershop
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La guerra di Sardegna e di Sicilia 1717-1720 – Gli eserciti contrapposti: Savoia Spagna Austria
€29.00Nella trattazione, in tre parti, delle vicende che ebbero luogo nelle isole di Sardegna e di Sicilia tra il 1717 ed il 1720 si presenterà lo svolgersi delle operazioni militari che videro contrapposti l’esercito e la marina spagnola e quelli austriaci e sabaudi e un’analisi delle forze militari impiegate. Filippo V Borbone, Re di Spagna, non si era rassegnato alla situazione che si creata alla fine della guerra per la successione spagnola, che aveva visto l’occupazione da parte degli austriaci dei possedimenti spagnoli in Italia (Milano, Sardegna, Regno di Napoli e quello di Sicilia ceduto a Vittorio Amedeo II di Savoia) e, alla prima occasione (l’impero austriaco era impegnato in una durissima guerra contro i Turchi) inviò un fortissimo corpo di spedizione, che occupò un dopo l’altra la Sardegna e la Sicilia. Le potenze garanti dei trattati di pace del 1714 e dell’assetto che ne era conseguito (in primis la Gran Bretagna e la Francia) reagirono. La Gran Bretagna inviò una potente flotta nel Mediterraneo, che ribaltò il rapporto di forze e praticamente impedì che l’esercito spagnolo nelle due isole potesse ricevere soccorsi.
Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 100 riccamente illustrato con tavole a colori
Stampato nel 2017 da Soldiershop
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La Guerra di Sardegna e di Sicilia 1717-1720 Vol 3/1 – Gli eserciti contrapposti
€29.00GianCarlo Boeri – Giacomone Piana
Questo terzo volume della Guerra di Sardegna e di Sicilia (1717-1720) si incentra sulla partecipazione al conflitto dell’esercito austriaco, il quale era allora ben diverso dall’efficiente organismo multinazionale che divenne in seguito. L’esercito di questo periodo è sempre stato trattato di sfuggita, dando l’impressione che strutture e uniformi fossero simili a quelle dell’epoca di Maria Teresa. Invece erano assai diverse. Al tempo di Carlo VI l’apparato militare asburgico presentava molte lacune, che le vittorie conseguite grazie al genio del principe Eugenio non devono far dimenticare: in Sicilia Eugenio non c’era e i difetti dell’apparato apparvero in piena evidenza. Non sarebbe corretto chiamare “austriache” le forze militari asburgiche prima del 1806, quando Francesco II cessò di essere “Imperatore Romano” per diventare “Imperatore d’Austria” col titolo di Francesco I. Ma “austriaco” era fin da allora indicato l’esercito di Carlo VI nel suo complesso, evitando di dover sempre distinguere tra l’esercito “imperiale” (traduzione italiana di kaiserlich, alla lettera “cesareo”) e gli eserciti “reali” degli stati già appartenenti al ramo spagnolo della dinastia.
Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 90 con varie illustrazioni a colori
Stampato nel 2019 da Soldiershop
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La Guerra di Sardegna e di Sicilia 1717-1720 Vol. 3/2 – Gli eserciti contrapposti
€29.00Questo terzo volume della Guerra di Sardegna e di Sicilia (1717-1720) si incentra sulla partecipazione al conflitto dell’esercito austriaco-imperiale al tempo di Carlo VI. Nel 1° tomo è stato esaminato l’apparato militare asburgico e le vicende legate allo solgersi delle operazioni militari.Fonti d’archivio e periodici contemporaneiI riferimenti archivistici riguardano quasi tutti gli eserciti “reali”, i reggimenti provenienti dalla penisola iberica e la marina napoletana; su altri aspetti dell’esercito austriaco dell’epoca, in particolare riguardo la storia dei suoi reggimenti, le uniformi e le bandiere, è stato pubblicato parecchio, permettendo di prescindere, almeno in questa sede, dall’uso di materiale d’archivio.
Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 96 con varie illustrazioni a colori
Stampato nel 2019 da Soldiershop
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La guerra di Sardegna e di Sicilia 1717-1720. L’esercito sabaudo e le milizie siciliane Vol. 1 – 2 – 3
€59.00Giancarlo Boeri – Paolo Giacomone Piana- Roberto Vela – Guglielmo Aimaretti
Il volume è dedicato agli eserciti e alle marine operanti nell’area italiana durante un conflitto che vide il tentativo della Spagna di riconquistare la Sardegna e la Sicilia, divenute possesso degli Asburgo e dei Savoia. Gli aspetti militari del breve periodo in cui il Ducato di Savoia e il Regno di Sicilia furono uniti sotto la corona di Vittorio Amedeo II, e della successiva guerra, sono stati in passato pressoché ignorati. Un’ampia documentazione, prima poco fruibile, ha permesso di ricostruire una vicenda quasi ignorata, ma assai onorevole per le truppe sabaude che, circondate da una popolazione ostile, di fronte a forze avversarie soverchianti e con un alleato malfido, mantennero sempre la massina coesione, eseguendo a puntino il piano difensivo ideato da Vittorio Amedeo II fin dall’anno precedente e riuscendo a mantenersi sull’isola fino al 1720.
Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 226 con numerose illustrazioni a colori
Stampato nel 2024 da Soldiershop