A destra della città proibita – Genova quelli che non si arresero

Sergio Pessot

Visualizzazione di 4 risultati

  • 0 out of 5

    A destra della città proibita – Genova quelli che non si arresero

    25.00

    Gli studi ormai numerosi sulla Repubblica Sociale Italiana non la fanno scaturire e svolgere – come la logica più elementare vorrebbe– dal seno del Regime, ma ne rilevano solo gli elementi di contraddizione e di contrasto, e addirittura la saltano per guardare agli spunti ideali del primo fascismo (il citatissimo “programma di San Sepolcro”) – e per cercare il “rosso” in una impresa dove palesemente predomina il “nero”. Così quasi tutti finiscono per fermarsi dinanzi al fenomeno apparentemente inspiegabile dei giovanissimi non ancora diciottenni che corsero ai centri di arruolamento per combattere una guerra perduta, e nessuno bada al fatto evidente che quei ragazzi avevano avuto dieci anni al tempo delle guerre d’Africa e di Spagna, erano cresciuti in quello che una popolare e stupenda del tempo chiamava “clima di battaglia e di vittoria”, non si rassegnavano quindi alla sconfitta, volevano malgrado tutto e contro ogni evidenza, giocare ancora una carta, come per fare violenza alla sorte avversa, e si schieravano – altro fatto inesplicabile – dalla parte ormai sicuramente battuta non solo per rispetto dei patti e per fedeltà alle alleanze, ma perché da quando avevano aperto gli occhi sul mondo, la lotta contro l’Occidente capitalista e contro l’Oriente comunista era stata la battaglia originariamente sollevata e poi coerentemente condotta dall’Italia come rispondendo alla sua profonda natura.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 244 con alcune foto e documenti

    Stampato nel 2019 da Novantico

    Quick view
  • 0 out of 5

    Fascismi nel mondo

    21.00

    La lettura dell’avvincente opera di Sergio Pessot provoca alcune domande destinate a turbare i custodi della imperiosa vulgata storiografica: perché si verificò il successo del fascismo, dopo la grande guerra democratica, che aveva segnato la fine dei regimi autoritari/reazionari appartenenti al passato? Perché si affermò il movimento di Mussolini, un politico che aveva sostenuto l’intervento dell’Italia nella guerra liberale? Quale imprevista ragione sosteneva la volontà di andare oltre l’ordine stabilito dalla vittoria delle nazioni modernizzatrici, oltre il capitalismo trionfante, oltre il marxismo emergente in Russia, oltre i progetti degli eredi legittimi e dei custodi inflessibili degli immortali principi del 1789? Perché il fascismo seminò inquietudine e speranze nel cuore generoso della gioventù vivente in ogni luogo della Terra. In Giappone e in Sud America, in Cina e nella Scandinavia, in India e in Francia, in Sud Africa e in Spagna, nel mondo arabo e nel mondo cattolico? Quale segreta ragione muoveva la rivolta contro il vertice speculativo della modernità, che si era felicemente/stabilmente (così si pensava) affermato nelle strutture politiche sulle quali vigilava una gongolante e vincente borghesia liberale, tecnocratica e bancaria?

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 312

    Stampato nel 2017 da Solfanelli

    Quick view
  • 0 out of 5

    La destra e la strategia della tensione

    12.00

    Questo libro si propone di riunire in unico testo tutti i tentativi di colpo di Stato ufficialmente conosciuti in Italia. Lungi dal trattarsi di una mera operazione storico-archeologica, l’intento è piuttosto quello di ripercorrere i sentieri che hanno portato tanti giovani, della destra ufficiale e non, nella costellazione delle più disparate realtà ideologiche radicali. L’ipotesi del libro è che tale radicalizzazione sia l’esito di tentativi di reazione e di rivolta, anche molto differenti nelle forme e nei modi, provocati a loro volta da uno sforzo generalizzato nel panorama politico italiano di soffocare la voce della destra radicale. Le questioni che si pongono diventano, allora, due: da una parte ripristinare il progetto originario d’instaurare un nuovo tipo di civiltà, con il realizzare un nuovo costume di vita e il favorire l’affermarsi di una nuova Weltanschauung sull’uomo e sulla società. Dall’altra, indagare i rapporti che intercorrono tra quest’intento iniziale e il caleidoscopio di realtà che, senz’avere su di esse uno sguardo normativo e giudicante, l’Autore prende in considerazione. Obiettivo finale del libro risulta una disamina che permetta al lettore di discriminare esperienze e realtà qualitativamente costruttive da quelle che, contro ogni vanto, in effetti non lo sono.

    Brossura, 12 x 19,5 cm. pag. 142

    Stampato nel 2019 da Solfanelli

    Quick view
  • 0 out of 5

    Odessa – La vera storia e la leggenda nera

    20.00

    Serio e accurato saggio su Odessa, non la città alle foci del Dnepr, ma Organisation der Ehemaligen SS-Angehoringen (Organizzazione degli ex membri delle SS), per taluni creata per costruire un nuovo Reich e sostenere i gruppi che nel dopoguerra si rifacevano alle teorie della Germania nazionalsocialista. In realtà con l’aiuto di alti prelati e del controspionaggio americano, fece espatriare ex militari tedeschi e di varia nazionalità, sottraendoli alla vendetta dei nuovi regimi che si erano imposti in Europa al termine della Seconda Guerra Mondiale. Nel libro gli autori cercano di riaffermare la verità storica della vicenda, scardinando le false teorie propagandate dalla vulgata di sinistra, tra l’altro gli autori affermano che la Chiesa corse solo in aiuto di uomini in pericolo, visti come creature di Dio, come d’altronde durante la guerra fece con gli ebrei e altri fuggiaschi.

    Brossura 13,5 x 21,5 cm. pag. 276 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2012 da Novantico

    Quick view