Sicilia WW2. Semoventi da 47/32, 90/53 e 75/18 in Sicilia

Semoventi

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    Sicilia WW2. Semoventi da 47/32, 90/53 e 75/18 in Sicilia

    20.00

    Lorenzo Bovi

    Dopo lo speciale sui carri armati francesi Renault R35, preda bellica tedesca, passati agli italiani ed utilizzati nella difesa della Sicilia, era inevitabile un volume sui semoventi, cui seguirà quello sui Fiat 3000 e mezzi vari, per completare il discorso dei veicoli militari italiani utilizzati in Sicilia. I carristi e gli artiglieri italiani hanno dato in Sicilia un contributo di sangue enorme cercando di contrastare lo sbarco angloamericano, e questo volume vuole ricordarne il sacrificio, per troppi anni dimenticato. Anche qui, come per i carri R35, il materiale inedito fornitoci dai verbali d’interrogatorio disponibili a Roma presso l’Archivio dell’Ufficio Storico dello SME è stato utilissimo, cui si sono aggiunti altri contributi fondamentali grazie ai tanti amici che sempre collaborano con noi.

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    The Weapons Encyclopaedia. Semovente 75/18 e 75/34

    22.00

    Luca Cristini

    Il semovente da 75/18, così come tutte le sue varianti successive, fu progettato dalla Fiat Ansaldo. Il carro si basava sullo scafo dei carri M e fu l’unico blindato italiano della Seconda Guerra Mondiale prodotto in numero sufficiente da rappresentare un problema per le forze corazzate nemiche. Il 75/18 diede prova della sua potenza sin dal suo esordio sul fronte africano, ma anche nello sbarco alleato in Sicilia e nei successivi reparti corazzati del Regno del Sud e della Repubblica Sociale Italiana. L’idea derivava dall’entrata in servizio nell’esercito tedesco degli “Sturmgeshütz” (cacciacarri), e dei positivi risultati che questi ottennero sui vari fronti che li avevano visti impegnati.

    TITOLO DISPONIBILE ANCHE IN LINGUA INGLESE – SU RICHIESTA

     

     

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    The Weapons Encyclopaedia. Semoventi italiani Vol. 2. 75/34-75/46-90/53-102/25-149/40

    22.00

    Luca Cristini

    In questo secondo volume, completiamo la storia della dotazione dei mezzi semoventi in forza all’esercito italiano, sia quello del Regno che quello della Repubblica Sociale Italiana dopo il 1943! Dopo il grande successo del 75/18 presentato nel primo volume, ci occupiamo quindi dei fratelli maggiori, vale a dire del mezzo 75/34 già in parte presente nel primo volume, della sua variante, il 75/46, del famoso Bassotto, ovvero il semovente 105/25, forse il mezzo più potente dell’arsenale italiano, per concludere con due mezzi atipici: il 90/53 con la scudatura posteriore, e il moderno 149/40, vero cannone montato su carro, realizzato solo in un prototipo.

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