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Ambush
€25.00Una delle figure più conosciute delle guerre dell’antica Grecia è sicuramente Achille, l’eroe che combatte corpo a corpo con il nemico, ma in tema di tattiche sicuramente predomina l’immagine del cavallo di Troia. In effetti le modalità di affrontare la guerra da parte dell’antica Grecia erano molteplici: spionaggio, raccolta di informazioni, imboscate, attacchi di sorpresa di notte o all’alba, scelta del terreno più favorevole per gli scontri, sia di terra che di mare. Dedicato agli appassionati di storia militare questa bella opera, che documenta alcuni secoli di tattiche militari greche dall’epoca di Omero ad Alessandro il Grande, vuole dissipare ogni pregiudizio contro i loro modi irregolari di agire in guerra e offre una nuova visione delle tattiche degli antichi greci.
Rilegato con sovracopertina 16 x 24 pag. 282 + pag. 10 di cartine
Testo in lingua inglese
Stampato nel 2012 da Frontline
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Guerra segreta nell’antica Roma
€26.00Le attività di intelligence non sono un’invenzione moderna, ma sono sempre state parte integrante degli affari di stato per i Romani. Per edificare e salvagardare l’impero, difendere i confini e controllare la popolazione, tenersi al passo con la politica estera e garantire la sicurezza interna, occorreva disporre di un mezzo utile a raccogliere informazioni e orientare le decisioni. L’attività di intelligence romana è ampia: spazia dalle attività di spionaggio e controspionaggio alle azioni segrete, dalle operazioni clandestine all’impiego di codici e messaggi cifrati; tutte attività praticate sia da privati cittadini che dalle istituzioni governative e militari.
Brossura 14 x 21 cm. pag. 482 con 42 cartine
Stampato nel 2008 da Libreria Editrice Goriziana
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Guerra segreta nell’antica Roma – Intelligence e spionaggio dalla Repubblica al 284 d.C
€32.00Le attività di intelligence sono sempre state parte integrante degli affari di stato, tanto che senza di esse i Romani non avrebbero potuto edificare e salvaguardare il loro impero. Sia in età repubblicana che in età imperiale, i Romani furono consapevoli che, per difendere i confini, per controllare la popolazione, per tenersi al passo con gli sviluppi politici all’estero e per garantire la sicurezza interna del loro stesso Stato, occorreva disporre di un mezzo utile a raccogliere informazioni, di uno strumento in grado di orientare efficacemente le decisioni. La definizione di “attività di intelligence” in realtà include una vasta gamma di argomenti, solo approssimativamente legati alla messa in pratica di quelle arti da parte dei servizi di informazione dei nostri tempi. L’Autrice usa il concetto moderno di “ciclo di intelligence” per rintracciare le attività segrete praticate dai privati cittadini, dalle istituzioni governative e militari. La varietà è ampia: spazia dalle attività di spionaggio e di controspionaggio alle azioni segrete, dalle operazioni clandestine all’impiego di codici e di messaggi cifrati, fino ad altre tipologie di interventi, tutti affari di intelligence di cui è rimasta traccia documentata nelle fonti antiche. Questo libro, oltre a demolire il mito secondo cui le attività di guerra segreta sarebbero un’invenzione moderna, costituisce uno dei più documentati contributi alla ricostruzione della storia della Roma antica tra quelli prodotti dalla storiografia statunitense.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 417 con 42 cartine e 3 illustrazioni b/n
Stampato nel 2014 da Libreria Editrice Goriziana
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Le guerre di Roma contro i Parti
€25.00Lo studio colma finalmente una lacuna della storiografia degli ultimi decenni, dedicandosi con precisa passione all’esame complessivo degli scontri tra Roma e l’impero partico lungo l’arco dei secoli tra la battaglia di Carré e la caduta degli arsacidi. Crasso, Antonio, Corbulone, Augusto, Tiberio, Traiano e gli altri protagonisti occidentali sono accostati alle controparti partiche in un’analisi che non si limita alla precisa ricostruzione degli scontri militari, ma tratta con ricchezza di particolari anche gli aspetti diplomatici e di intelligence, senza trascurare componenti antropologiche dei due Stati rivali che vanno ben oltre gli stereotipi del dissidio tra Occidente e Oriente. In queste pagine, scritte all’indomani dell’invasione irachena avviata dall’amministrazione Bush, non si cade in anacronistiche analogie, ma viene senz’altro raccolta la sfida di cogliere alcune costanti: l’importanza delle informazioni sul terreno di scontro, i limiti strategici delle azioni tese unicamente all’affermazione della superiorità di una parte sull’altra senza prospettive sul lungo termine, la debolezza di una politica che delega alla guerra la risoluzione di conflitti altrimenti dirimibili. «Il fatto che superpotenze di ieri e di oggi possano agire in modo irrazionale può insegnarci qualcosa non solo sulle forze che stabilirono i confini di uno dei più grandi imperi del mondo, ma anche su di noi. Sia Roma che gli Stati Uniti possono soffrire di quelle che P.A. Brunt chiamava ‘illusioni imperiali’».
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 424 con varie cartine b/n
Stampato nel 2018 da Goriziana