Dizionario del politicamente corretto e della neolingua

Roberto Pecchioli

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    Dizionario del politicamente corretto e della neolingua

    20.00

    Roberto Pecchioli

    In questo godibile manuale di sopravvivenza, Roberto Pecchioli ci guida con sagace maestria alla scoperta della nuova “Neolingua Italica”: in un avventuroso viaggio dantesco all’interno di quel misterioso idioma post-umano, che il Pensiero Unico ha imposto ad un popolo sapientemente terrorizzato da pandemie, crisi economiche e disastri climatici.

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    Elogio dell’appartenenza. Identità, comunità e amor di Patria al tempo del mondialismo apolide

    16.00

    Roberto Pecchioli

    Il futuro appartiene a chi possiede una storia e riesce a raccontarla. Ma una storia è sempre la narrazione di un “Noi” che incarna un’origine, un percorso e un destino. La nostra Italia ha ancora una storia da raccontare: sono i mille tasselli di una Civiltà profonda. La post-modernità ha scelto di annegare le differenze nel calderone multiculturale dell’uniforme, sullo schema omologante della cosmopoli globale: dal livellamento dei popoli alla distruzione del sacro; dal superamento dei confini alle migrazioni di massa; dalla sovversione degli equilibri sociali al capitalismo della sorveglianza; dallo strapotere delle élite finanziarie all’egemonia dei colossi digitali. Sull’orlo del baratro, occorre reagire: è necessario riaffermare la vitale armonia delle nostre radici e della nostra identità, dei nostri riti e dei nostri miti.

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    Le tecnoscienze contro l’uomo – Tecnopolis

    15.00

    Siamo entrati a vele spiegate nella fase in cui il controllo sulle persone si determina attraverso la tecnica. Passiamo da una fase “disciplinare”, tesa a gestire una società solida, formata da operai, tecnici, soldati, cittadini, padri e madri, a una società della sorveglianza, realizzata con strumenti tecnici.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 126

    Stampato nel 2019 da Effepi

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    Manualetto di antieconomia – Per cavalcare la tigre

    8.00

    Almeno due categorie metapolitiche sono chiare a chiunque affondi le proprie radici morali, prima ancora che culturali e politiche, nel mondo della Tradizione: una è la precisa convinzione di trovarsi nel pieno di un’epoca oscura, l’altra, collegata alla prima è l’avversione totale, definitiva, irrevocabile al dominio del mercante.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 80 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Ritter

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    Uscire dal XX secolo – Un’idea nuova per il Terzo Millenio

    15.00

    Nel corso dei due secoli che possiamo definire “modernità”, per la prima volta nella storia gli uomini si sono divisi sulla base di ideologie, ovvero su visioni della vita, teorizzazioni, rappresentazioni della realtà e della vita, costruzioni concettuali da cui scaturivano amicizie o inimicizie irrevocabili…

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 94 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2018 da Effepi

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    Volontà d’impotenza. La cancellazione della civiltà europea

    18.00

    Roberto Pecchioli

    Al termine della Grande Guerra, Paul Valéry scrisse: “ora sappiamo che le civiltà sono mortali”. Un secolo dopo, il pronostico si avvera: l’Europa muore di consunzione, nichilismo e odio di sé. Agisce, nella nostra società, una sconcertante “volontà di impotenza”: è il tenace desiderio di farla finita con tremila anni di identità, di cultura e di retaggi. La chiamano “oicofobia” ed è l’assurda condizione di chi disprezza, rinnega e rifiuta ciò che gli appartiene. Questo libro è una ricognizione attraverso la Via Crucis finale di un’immensa Civiltà – la nostra – che sembra volgere stancamente al tramonto: dalla prassi dello sradicamento globale alle tentazioni del transumano, dall’individualismo edonista alle contraddizioni della “società aperta”, dall’attacco alla famiglia alla “guerra dei sessi”, dal dominio della tecnica alla negazione delle sovranità, dalla “cultura del piagnisteo” all’isteria “politicamente corretta”. Un saggio puntuale che denuncia il cortocircuito del progressismo apolide e del pensiero unico. Per non dimenticare, per risvegliare, per lasciare una traccia. Per affermare che non tutti – nel crepuscolo dell’Occidente – vollero suicidarsi.

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