L’esercito del Regno delle due Sicilie 1815-1861

Risorgimento Italia

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    L’esercito del Regno delle due Sicilie 1815-1861

    39.00

    Tra i primi provvedimenti adottati da Ferdinando II salito al trono l’8 novembre 1830 a soli venti anni, ci fu quello della ristrutturazione dell’Esercito che negli ultimi tempi aveva subito un processo involutivo veramente preoccupante. Il giovane Sovrano agì con estrema decisione e severità e non esitò, con un ordine del giorno, a chiedere le dimissioni di un gran numero di ufficiali inetti ed incapaci, richiamando in servizio, reintegrandoli nel grado e nelle funzioni, gran parte di coloro che si erano compromessi nei moti del 1820. Riammise in servizio, destando grande scalpore, anche il Tenente Generale Carlo Filangieri, convinto, a ragione, che solo un Esercito ben addestrato, con soldati disciplinati e motivati avrebbe potuto sostenere con lealtà e fedeltà il Trono e difendere l’autonomia e l’integrità dello Stato. Tutto ciò non impedi al figlio di questi Francesco II di perdere trono e stato a seguito della spedizione garibaldina e agli eventi risorgimentali.

    Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 130 illustrato con circa 105 tavole a colori

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

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    L’esercito dello stato della Chiesa 1683-1870

    39.00

    1870, sono gli ultimi spasmi del Risorgimento, l’obiettivo finale rimane Roma. La città eterna è destinata nei disegni del nuovo stato italiano a diventare la capitale della nuova Italia. Nell’ultima ora del potere temporale pontificio, sono migliaia i giovani che accorrono da ogni parte d’Europa per arruolarsi nell’esercito di Pio IX. Storicamente possiamo affermare che lo Stato della Chiesa ha sempre cercato di difendere i beni materiali e la sua autonomia religiosa, soprattutto facendo ricorso, al potere religioso, specie a quello della scomunica, basandosi quindi sulla devozione generale dei popoli del tempo. Spesso il papa, a mali estremi ricorreva alle armi, ma soprattutto facendo ricorso a complessi giochi di strategia e di alleanze con questa o quella nazione. Ciò non impedì tuttavia che lo Stato pontificio si dotasse anche di un suo piccolo esercito che resse fino a Porta Pia per conservare oggi solo le guardie svizzere a rappresentare una storia lunga e comunque non povera di glorie militari.

    Brossura, 20,3 x 25,5 cm. pag. 104 illustrato con 75 tavole a colori

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

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    L’Esercito Italiano, 1861-1871

    16.50

    La prima parte del volume inizia con brevi cenni storici sul periodo e sulla contemporanea organizzazione dell’Esercito, offre poi una accurata descrizione dei singoli elementi delle uniformi, comprese le armi al seguito – sciabole, cinturini, dragona… -, con la regolamentazione per le varie uniformi: gran montura, montura di via, ecc., sia degli ufficiali che della bassa forza. La seconda parte è strutturata in tavole a colori, con didascale a fronte, divise per corpi: stato maggiore, reali carbinieri, guardie del corpo, ecc.

    Brossura 18,5 x 25 cm. pag. 48 con 16 tavole a colori

    Stampato nel 1999 da EMI

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    L’esercito Pontificio nella Prima Guerra d’Indipendenza 1848

    12.00

    Le vicende militari del Corpo di Spedizione pontificio del generale Durando rappresentano un capitolo a parte, poco raccontato, della Prima Guerra d’Indipendenza. Una lunga serie di battaglie sanguinose che si svolsero per lo più in Veneto, fino alla conquista austriaca di Vicenza. Il presente volume analizza le operazioni, l’organizzazione e le uniformi dell’Esercito Pontificio e dei suoi nemici durante la campagna in Nord Italia del 1848.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 36 con numerose illustrazioni e foto a colori e b/n

    Stampato nel 2018 da Chillemi

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    L’Inghilterra contro il Regno delle Due Sicilie

    Il prezzo originale era: €13.00.Il prezzo attuale è: €7.80.

    Erminio De Biase        prezzo di listino: 13.00 (sc. 40%)

    Fu per la regia dell’Inghilterra che il più antico e florido Stato della penisola italiana poté essere cancellato dalla storia. Fu per colpa della Gran Bretagna, dei suoi finanziamenti, della sua protezione e dei suoi apporti che i traditori si vestirono da eroi, i vigliacchi ebbero i gradi del comando e l’infamia si mascherò da virtù.

    Brossura, pag. 184 + 8 di illustrazioni b/n

    Stampato nel 2002 da Controcorrente

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    L’Unità d Italia. Guida ai luoghi del Risorgimento

    19.00

    L’unità d’Italia e il Risorgimento sono stati senza alcun dubbio un’epopea particolare, densa di personaggi fuori dal comune, di vicende che hanno coniugato l’eroico con il grottesco e il grandioso con il meschino. La guida vuole condurre gli italiani sui luoghi in cui si sono compiuti i loro destini, alla conoscenza degli eventi storici e politici e dei personaggi che li hanno determinati. Completano l’opera luoghi più “sicuri” dove soggiornare, assaggiare le tipicità del territorio o fermarsi per ammirare le bellezze locali.

    Brossura 12,5 x 21 cm. pag. 192 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 2010 da Mattioli

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    L’Unità d’Italia. 1859-1861 tutti i documenti Vol. II

    26.00

    L’unificazione italiana rivive attraverso la corrispondenza, i documenti e le testimonianze dei principali protagonisti dell’epoca restituendoci un reale processo storico che, lungi dall’essere idilliaco, fu di drammatica lotta. Non si tratta di una raccolta dai toni celebrativi, ma di una ricostruzione che, dando voce agli attori stessi delle vicende che nel loro antagonismo possono simboleggiare il contrasto fondamentale tra forze politiche avverse, come Cavour e Mazzini, non edulcora la realtà, che è appunto una realtà di lotta a fondo tra due concezioni. Un archivio preziosissimo di documenti e testimonianze della più grande impresa compiuta nella penisola. È il destino politico d’Italia, la storia futura del nostro Paese.

    Brossura, 12 x 24 cm. pag. 429

    Stampato nel 2016 da Res Gestae

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    La breccia di Porta Pia. 20 settembre 1870

    16.00

    La presa di Roma da parte delle truppe italiane il 20 settembre 1870 siglò simbolicamente l’unificazione del paese. Come vi si arrivò? Un intreccio di passioni e cautele, di delicate tattiche diplomatiche e di congiunture favorevoli diede il via alla fulminea campagna che dal 12 al 20 settembre portò alla conquista del Lazio e dell’urbe. Il libro percorre a uno a uno questi piani, mettendo però al centro una dettagliata cronaca del fatto militare, della sua preparazione, del suo procedere città dopo città: fino alla famosa breccia aperta a cannonate nelle mura di fianco a Porta Pia e all’ingresso, alle 10 del mattino del 20, dei primi fanti e bersaglieri nella città eterna, mentre sulle mura e sulla cupola di San Pietro veniva issata bandiera bianca. «Romani! La mattina del 20 settembre 1870 segna una data delle più memorabili nella storia. Roma, anche una volta è tornata, e per sempre, ad essere la grande Capitale d’una grande Nazione!» Generale Raffaele Cadorna

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    La campagna militare del 1860 da Napoli a Gaeta – Vicende e personaggi in due memoriali borbonici contemporanei

    29.00

    Giuseppe Pavone

    Giuseppe Pavone presenta in questo volume, dedicato agli ultimi mesi di vita combattuta dell’esercito borbonico, come punto centrale la trascrizione di due manoscritti pressoché contemporanei, memorie di due testimoni particolari ed attori delle vicende che vi si narrano, appartenenti a due reparti combattenti di quell’esercito (1° Reggimento Granatieri della Guardia Reale e 14° Battaglione Cacciatori) scritti all’indomani dei fatti narrati sulla base di appunti e note prese sui luoghi in quel fatale 1860 da Napoli a Gaeta.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 280 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    La conquista del Sud

    16.00

    Accanto alla storia ufficiale del Risorgimento ce n’è un’altra, quella vera, rimasta a lungo semi-clandestina perché giudicata poco rispettosa delle “patrie memorie”. Solo da poco è stato avviato un processo di revisione critica, a cui l’Autore ha contribuito in modo determinante con questo saggio dedicato all’Italia meridionale, ovvero alla “conquista del Sud”. Per le popolazioni del Meridione d’Italia il Risorgimento fu sostanzialmente una conquista militare, che peggiorò le condizioni sociali ed economiche e compromise fortemente ogni possibile sviluppo.L’Autore ci mostra luci ed ombre del dominio borbonico, rivela i retroscena politici dell’invasione piemontese, i crimini e gli errori gravissimi commessi dopo l’Unità, che stremarono in pochi anni l’ex Regno delle Due Sicilie. Si sofferma in particolare sul fenomeno del brigantaggio, che in realtà fu, agli inizi, un movimento di vera e propria “resistenza” contro i liberatori rivelatisi ben preso degli oppressori.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 182

    Stampato nel 2010 da Il Cerchio

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    La gloria effimera. Forze armate e volontari dalla prima guerra d’indipendenza alla breccia di Porta Pia (1848-1870)

    20.00

    Massimo Borgogni

    Il Risorgimento italiano fu un fenomeno complesso e non lineare a cui parteciparono governi e forze politiche che spesso portavano avanti progetti unitari in antitesi gli uni con gli altri. La vicenda militare che condusse all’unità nazionale si rivelò altrettanto articolata e per lunghi anni fu attraversata da un rapporto di rivalità-collaborazione con i reparti volontari. Questo volume di sintesi ripercorre le principali tappe degli avvenimenti militari fino alla liberazione di Roma, analizzando i fatti bellici senza la “cappa di piombo” che troppo spesso è stata (e viene ancora) calata sopra gli avvenimenti militari. E se il risultato finale delle lotte e delle guerre combattute fra l’inizio dell’Ottocento che portarono alla nascita del Regno d’Italia fu senz’altro positivo, ben diverso appare il giudizio sulle forze armate sabaude, e poi italiane, che si impegnarono a più riprese nella realizzazione degli obiettivi unitari. Fu proprio per “coprire” fallimenti, inefficienza ed episodi dolorosi che prese avvio un processo di “glorificazione forzata” delle battaglie risorgimentali.

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    La Guardia Nazionale Italiana (1861 – 1876)

    40.00

    I mutamenti nel tempo dell’abito militare sono dovuti essenzialmente a due ordini di motivi: l’adattamento dell’uniforme alla evoluzione delle armi e degli ordinamenti e l’inevitabile collegamento con il costume civile. Quindi l’uniformologia costituisce una parte, sia pur piccola, della storia di un esercito e ne consente una conoscenza più approfondita, specie sotto l’aspetto sociologico. L’Ufficio Storico con questa opera amplia però il semplice fatto unimorfologico e iconografico prendendo in esame con precisione e dovizia di particolari vari aspetti della Guardia Nazionale, nata in Italia sulla scia della formazione che si è sviluppata in Francia in seguito ai moti insurrezionali del 1789, quali l’ordinamento, l’armamento ed equipaggiamento e l’addestramento. Il volume è completamente illustrato con disegni al tratto in bianco e nero e con tavole a colori. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Cartonato con sovracopertina 22 x 30 cm. pag. 194 con 34 tavole a colori

    Stampato nel 1994 dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    La guerra raccontata dal nemico. Memorie di un generale austriaco della prima guerra d’indipendenza italiana (1848)

    25.90

    Lorenzo Longhi

    Nel 1852 fu pubblicato “Memorie della guerra d’Italia degli anni 1848-1849 di un veterano austriaco”, in 2 volumi, scritte dal generale austriaco Karl Schönhals con tono decisamente anti-italiano. Il libro riprende la storia così come l’abbiamo imparata noi italiani e la confronta con brani tratti da queste memorie, leggermente riscritti per essere più leggibili per il lettore di oggi. È interessante scoprire cosa pensava il nemico e, in particolare, una persona che “c’era”.

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    La Repubblica Romana 1849

    12.00

    La Repubblica Romana del 1849 costituisce uno degli episodi più gloriosi ed epici del Risorgimento, che consacrò Garibaldi come condottiero alla guida della lotta per l’indipendenza italiana. Questo libro vuole raccontare, da un punto di vista strettamente militare, lo sforzo eroico di poche migliaia di uomini, giunti da tutta Italia, per combattere gli eserciti di Austria, Francia, Spagna e Regno delle Due Sicilie e realizzare il sogno di una patria libera e democratica.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 50 con alcune illustrazioni b/n e colori

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    La seconda guerra d’indipendenza italiana 1859-1861

    22.00

    Nel 1859, l’Italia” era ancora soltanto un’espressione geografica. La carta politica della penisola era un mosaico di piccoli e medi Stati separati e (solo in teoria, in più di un caso) indipendenti. Nel 1861, al termine di alcune complesse campagne militari combattute da centinaia di migliaia di italiani ed europei, truppe regolari, milizie di volontari e rivoluzionari, essa diventò uno Stato unitario e una nazione. Il conflitto che vide la nascita della nazione dell’Italia unita fu al tempo stesso una guerra tra Stati italiani e una lotta tra imperi (quello austro-ungarico e quello francese) per il predominio sul continente. Si trattò di una guerra moderna e letale: gli eserciti avevano in dotazione potenti artiglierie e armi individuali rigate, e per la prima volta nella storia, si fece un uso operativo e strategico delle ferrovie. In questo libro, Frederick C. Schneid delinea le strategie, le ideologie, i personaggi e il gioco politico che condussero all’unificazione del Paese, e fa rivivere il terribile fascino della guerra alla metà del XIX secolo, dai sanguinosi campi di Magenta e Solferino all’avventurosa conquista del Meridione da parte di Giuseppe Garibaldi.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 182 con illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2015 da Goriziana

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    La spedizione dei fratelli Bandiera – Il mito e la realtà

    18.00

    Di tutte le spedizioni insurrezionali di matrice mazziniana, quella dei fratelli Bandiera è indubbiamente la più abborraccia-ta, e lo è a tal punto da far sembrare quella del Pisacane elaborata da una mente superiore. Era tale la pochezza del piano, che perfino Mazzini e il Fabrizj tentarono di dissuadere i Bandiera dall’attuarlo. I due poveretti, convinti al contrario della bontà della loro idea, la portarono a compimento con i tristi risultati ben noti…

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 128 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2020 da Efeppi

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    La storia manipolata1860-1861 – Documenti e testimonianze

    20.00

    Luciano Salera raccoglie, commentandoli ampiamente, documenti – poco o per niente noti – che gettano nuova luce sulle vicende finali del Regno delle Due Sicilie e sugli uomini che ne furono protagonisti. La lettura di questi testi farà capire una volta per tutte come sono veramente andate le cose e quali sono state le vere cause della perdita dell’indipendenza di Napoli e del Sud. Le ferite sono ancora aperte, perché molti degli storici “ufficiali” continuano a falsificare o nascondere le carte, a chiamare “patrioti” i traditori, a definire “liberazione” quella che è stata un’invasione, una conquista che mise a sacco e a fuoco tutto il Sud, una brutale colonizzazione.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag 301 + 32 pagine fuori testo con illustrazioni b/n e a colori

    Stampato nel 2009 da Controcorrente

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    La storia proibita – Quando i piemontesi invasero il Sud

    16.00

    Le Due Sicilie erano lo Stato preunitario più prospero, nel quale l’emigrazione era sconosciuta e la cui popolazione non aveva alcun desiderio di unirsi alla restante parte della penisola. La sua posizione strategica al centro del Mediterraneo e la sua politica di fiera indipendenza cozzavano contro gli interessi delle grandi potenze europee e dei Savoia. Se i vertici dello Stato non furono in grado di argnare l’unità d’Italia e la “piemontesizzazione” imposta con la forza dei cannoni e del denaro corruttore, ci pensò il popolo a reagire con una guerriglia durata oltre dieci anni, definita però “brigantaggio”. Gli autori si propongono di rendere note delle informazioni poco conosciute sulla storia del Regno delle Due Sicilie.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 285 + 16 pagine di illustrazioni in b/n fuori testo

    Stampato nel 2010 da Controcorrente

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    La vera storia dei prigionieri borbonici dei Savoia

    8.00

    La lunga “coda” delle celebrazioni del 150º della proclamazione del Regno d’Italia (1861-2011) ha portato con sé una recrudescenza della polemica delle “ragioni del Sud” contro il Nord (essenzialmente piemontese) invasore cui ha fatto da contraltare un rinnovato “partito piemontese”. Fra le voci più serie di questo schieramento c’è senz’alcun dubbio lo storico Alessandro Barbero, che in un fortunato saggio polemico, “I prigionieri dei Savoia” (Laterza 2012) ha radicalmente criticato i fondamenti storici della deportazione sabauda di migliaia di soldati borbonici sconfitti e “non cooperanti” al forte di Fenestrelle. L’autore, “encomiasticamente” citato nel saggio di Barbero, ricostruisce qui l’intera vicenda, che al di là di “meridionalismo” e “partito piemontese” mira ad un solo obbiettivo: la riscoperta della verità storica.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 75

    Stampato nel 2013 da il Cerchio

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    Le uniformi dell’epopea garibaldina 1843 – 1915

    18.00

    Questa bella raccolta di stampe da collezione, a tiratura limitata e numerata, che riproducono le uniformi degli uomini di Garibaldi, vuole essere un ricordo e un omaggio ad uno degli artefici più importanti del nostro Risorgimento, in cui ancora adesso i giovani vedono un combattente per la libertà, l’eroe grande anche nella sconfitta. Nella prima stampa compare la celebre casacca rossa, usata nel periodo 1843-1846 a Montevideo, (adottata perchè ceduta a basso costo…), a seguire le uniformi delle altre imprese fino a quelle in cui i volontari italiani erano oramai guidati dal figlio e dai nipoti.

    Folder 24 x 33 cm. con 12 stampe a colori

    Stampato nel 2007 da Rivista Militare

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    Le uniformi militari del Regno delle Due Sicilie 1850-1856

    39.00

    Luca Stefano Cristini – Giancarlo Boeri

    L’importanza dell’opera realizzata da Antonio Zezon, tra il 1850 ed il 1856 (anno in cui furono aggiunte le ultime tavole sul Corpo dei Tiragliatori della Guardia Reale, appena creati) è di rappresentare in modo completo ed esatto le forze armate di Terra e di Mare del Regno delle Due Sicilie negli ultimi anni della sua esistenza. L’eccellente qualità delle incisioni (i personaggi che compaiono nelle tavole sono dei veri e propri ritratti fotografici) e l’accuratezza dei particolari conferiscono all’opera la natura di un vero e proprio documento

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    Le Vivandiere. Umili eroine che la storia ha dimenticato

    29.00

    Diana Nardacchione

    A partire dalla Guerra dei Trent’anni, tutti i governi trovarono conveniente accreditare e formalizzare quell’erogazione periferica dei servizi di vettovagliamento e lavanderia che, da sempre, le donne avevano, comunque, esercitato, a favore delle truppe.Progressivamente si configurarono le figure della Vivandiera, addetta all’integrazione della razione alimentare di base, e la Lavandaia, addetta all’igienizzazione dell’abbigliamento. Dipendenti civili salariate, erano tuttavia militarizzate, vale a dire sottoposte al regolamento di disciplina militare. Non potevano essere costrette a combattere ma potevano essere armate per difendersi. Erano invece obbligate, da regolamento, alla raccolta, al soccorso e alla cura dei feriti e alla partecipazione dello spegnimento degli incendi.

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    Le voloire. Un secolo di storia del III Gruppo del Reggimento Artiglieria a Cavallo e del 3° Reggimento Artiglieria Celere «Principe Amedeo Duca d’Aosta»

    80.00

    Giuseppe Agostinelli

    Il presente libro, in tiratura limitata e numerata, vuole aggiungere un nuovo tassello alle narrazioni sulla storia del Reggimento Artiglieria a Cavallo. Lo scopo è l’approfondimento delle vicende che hanno interessato il III Gruppo del Reggimento Artiglieria a Cavallo, costituito nel 1848 e sciolto definitivamente nell’anno 1989, e il 3° Reggimento Artiglieria Celere «Principe Amedeo Duca d’Aosta» costituito con reparti del Reggimento Artiglieria a Cavallo nel 1935 e immolatosi in Africa Orientale nel 1942. Ma quindi perché “LE VÒLOIRE TRA CAVALLI E CAVALLI VAPORE”? Perché sia a cavallo che motorizzati la caratteristica di questi reparti è sempre stata la rapidità di spostamento e la velocità d’azione sui campi di battaglia. Per tale peculiarità vennero definiti nel gergo militare “batterie volanti” e dalle genti piemontesi fu coniato l’affettuoso appellativo dialettale di “Volòire” (volanti), dato alle prime batterie a cavallo dell’Armata Sarda, tramandato e gelosamente mantenuto tutt’oggi dall’attuale Reggimento Artiglieria a Cavallo. Il volume è costituito da sette capitoli che coprono l’arco temporale che va dal 1848 al 1989, ed è arricchito da 16 allegati contenti l’elenco dei comandanti, le decorazioni individuali, testimonianze e stralci di diari storici. Completano il testo 588 biografie e 300 fotografie.

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    Lissa l’ultima battaglia della Serenissima (20 luglio 1866)

    15.00

    Una lettura insolita della battaglia di Lissa, svoltasi nel Mare Adriatico il 20 luglio 1866, nelle ultime battute della terza guerra d’indipendenza e che vide l’inaspettato tracollo della flotta tricolore di fronte a quella asburgica: una sconfitta che viene vissuta ancor oggi dalla marina italiana come una tragedia, come un’onta impossibile da cancellare. L’Autore la ricostruisce con un’ottica del tutto particolare, basandosi su documenti ed elenchi praticamente inediti e sui resoconti della stampa dell’epoca, una ricostruzione vista dalla parte dei veneti, o meglio, dalla parte di quei popoli che si riconoscevano nella Serenissima e che costituirono l’ossatura degli equipaggi della marina austriaca, “L’Imperial Regia Veneta Marina” come era ufficialmente chiamata fino a pochi anni prima. Nel momento decisivo, all’affondamento dell’ammiraglia “Re d’Italia”, esplose fra i “nostri” marinai un “Viva San Marco” inequivocabile, quel “Viva San Marco” che testimonia ancor oggi la volontà del popolo veneto di valorizzare la propria identità, di riacquistare la propria sovranità culturale e politica.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 130 con circa 8 illustrazioni b/n e 2 cartine

    Stampato nel 2012 da Il Cerchio

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    Manuale pratico del rivoluzionario italiano – Desunto dal Trattato sulla Guerra d’Insurrezione per Bande

    15.00

    Pubblicato in clandestinità nel 1833, questo Manuale pratico ha per oggetto la tecnica della guerra partigiana. Con un ragionamento serrato e persuasivo, e nel contempo uno stile appassionato e accattivante, l’autore sostiene che nelle guerre di liberazione, non potendo disporre di un esercito, i patrioti debbono adottare la guerra per bande, sull’esempio della “guerilla” spagnola contro l’esercito napoleonico, e sono legittimati dalla disparità di forze e dalla nobiltà dell’intento a usare contro gli oppressori della Patria, per atterrirli e annientarli, tutti i mezzi riprovati come barbari nelle guerre regolari. Ad arricchire questa nuova edizione del Manuale pratico del rivoluzionario italiano desunto dal Trattato sulla guerra d’insurrezione per bande del conte di Saint-Jorioz si ripropone, dello stesso autore, la Relazione delle cose seguite li 31 gennaio e il I febbraio e li 2 detto 1834 conosciute da Carlo Bianco, breve testimonianza della seconda spedizione in Savoia.

    Brossura, 11,5 x 19,5 cm. pag. 249

    Stampato nel 2011 da Robin Edizioni

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    Memorie in Camicia Rossa. Tirolo 1866. Nobili e popolani volontari garibaldini

    25.00

    AA.VV.

    Viene quì riproposto, in modo integrale e fedele, il testo “Memorie alla casalinga di un garibaldino. Guerra nel tirolo 1866, la cui prima edizione uscì senza il nome dell’autore. Il diario ottocentesco narra le vicissitudini dei soldati che parteciparono con le truppe garibaldine alle guerre d’indipendenza d’Italia nella campagna del Tirolo nel 1866.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 248 con illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2022 da Arnaud

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    Mentana 1867 – La disfatta di Garibaldi

    29.00

    .Nel 1867 Garibaldi era considerato uno dei migliori generali europei. I risultati ottenuti nella disperata difesa di Roma del 1848-49 e la ritirata da manuale da lui effettuata, la campagna del 1859 alla testa dei Cacciatori delle Alpi, la conquista della Sicilia e dell’Italia Meridionale nel 1860-61 con le vittorie di Calatafimi, Milazzo e Volturno, ne avevano innalzata la fama a livelli internazionali, tanto che Abraham Lincoln nel 1862 gli offrì il comando delle armate unioniste nella Guerra Civile Americana, offerta declinata dal Generale. Ma Garibaldi aveva un obbiettivo costante, la liberazione di Roma, obbiettivo sintetizzato nel motto: ROMA O MORTE. Cinque anni dopo esser stato fermato dai soldati regi all’Aspromonte, un anno dopo aver battutogli Austriaci in Trentino nell’unico successo italiano nella Terza guerra di Indipendenza, nel 1867 Garibaldi condusse in condizioni quasi disperate, con truppe raccogliticce e scarsamente armate insieme ad un piccolo nucleo di Camicie rosse veterane la campagna dell’Agro Romano, dove, dopo il successo di Monterotondo ed esser arrivato a due km dalle mura di Roma, avrebbe subito a Mentana la sua prima disfatta, ad opera dei volontari di Pio IX e dei fucili Chassepots del corpo di spedizione francese inviato da Napoleone III in sostegno al vacillante regime del papa-re.

    Brossura. 18 x 25,5 cm. pag. 190 con alcune illustrazioni e cartine b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    Milano marzo 1948 – Le Cinque giornate di Milano nelle parole dei protagonisti

    25.00

    Tutti, almeno in Italia e probabilmente in Austria, sia pure con chiavi di lettura diverse, hanno sentito parlare delle Cinque giornate di Milano, le hanno studiate a scuola, si sono commossi al pensiero dei Martinitt, e hanno condiviso con il Giusti quell’odio “che mai avvicina il popolo lombardo all’alemanno”… leggendo fedelmente l’episodio risorgimentale, l’episodio della 5 giornate, ne esce profondamente ridimensionato, se non negli eventi, certamente nel giudizio dei principali protagonisti.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 204 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da Effepi

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    Montebello 20 maggio 1859

    29.00

    1859: l’anno più importante nella realizzazione dell’Unità d’Italia. Montebello: la prima vera battaglia della campagna militare ed il battesimo del fuoco per la giovane arma della cavalleria leggera italiana, sorta dopo l’esperienza della I Guerra d’Indipendenza (1848-49). I cavalleggeri riuscirono da soli a respingere i più numerosi austriaci, che da allora dovettero sempre ritirarsi combattendo, fino al terribile scontro di Solferino e San Martino. Il Re Vittorio Emanuele II e l’opinione pubblica ne furono tanto impressionati che quando venne istituito un nuovo reparto di cavalleria, gli si volle dare il nome di “Lancieri di Montebello”, unico reggimento a prendere il nome da una battaglia ed ancor oggi pienamente operativo.

    1859: the most important year for Italian Unification. Montebello: the very first battle of the campaign and the baptism of fire for the young Piedmontese Light Cavalry, created few years after the First Indipendence War (1848-49). Were the Italian cavalrymen alone who forced back the Austrians, making them withdrawing until the bloodly battle of Solferino and San Martino. King Vittorio Emanuele II and the public opinion had been so impressed that a new cavalry regiment was named Lancieri di Montebello and still now it is the only regiment of Italian Army which is named as a battlefield and still operating.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 136 con diverse illustrazioni b/n + 32 pagine fuori testo con tavole a colori

    Testo bilingua italiano-inglese

    Stampato nel 2011 da Ritter Edizioni

    Condizioni del libro: nuovo

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    Nacquero contadini, morirono briganti

    10.00

    Per comprendere pienamente il brigantaggio postunitario meridionale, liberandolo da ogni orpello ideologico bisogna calarsi nel mondo contadino dell’epoca che ne è il substrato culturale e sociale. Le storie riportate, sono state recuperate pazientemente in anni di scavi archivistici da Valentino Romano e aprono uno squarcio interessante, spesso inedito, su questo mondo nel quale convivono e si scontrano tutti insieme cafoni e galantuomini, idealisti e profittatori, ultimi eroi romantici e avventurieri di sempre, mestatori e doppiogiochisti, briganti e soldati, vittime e carnefici, sbirri e grassatori, giudici e imputati, carnefici e condannati, preti avidi e monaci intriganti, mogli e amanti, eroine e puttane: comparse che affollano il Sud, palco di speranze, di illusioni e di delusioni sul quale, malinconicamente dissoltosi il Regno delle Due Sicilie, va in scena la nuova Italia. I briganti ci appaiono come feroci e sanguinari individui e sono conosciuti soltanto per le loro imprese o per la loro fine tragica. Ma della loro umanita’, delle loro passioni, delle loro debolezze quasi mai nessuno se ne è occupato.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 142

    Stampato nel 2010 da Capone Editore

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    Novara 1849 – La marcia di Radetzky

    29.00

    Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels

    La campagna culminata con la battaglia di Novara del 23 marzo 1849, oggi quasi del tutto dimenticata come tutto ciò che riguarda il Risorgimento italiano, pose fine agli avvenimenti militari della Prima Guerra d’Indipendenza dopo solo tre giorni dal riaccendersi delle ostilità tra Austria e Regno di Sardegna, iniziate con la rottura dell’Armistizio firmato dopo Custoza. Il 20 marzo l’esercito sabaudo aveva varcato il Ticino a Boffalora, avanzando fino a Magenta, con l’obiettivo di strappare agli austriaci una Milano dalla quale ci si attendeva una nuova insurrezione. Ma il giorno dopo i sardi vennero travolti dalla controffensiva asburgica e furono sconfitti a Mortara, dove gli austriaci fecero 2000 prigionieri. Quello che la mattina del 23 marzo affrontò le truppe di Radetzky nei dintorni di Novara, era un esercito cresciuto troppo in fretta nei mesi precedenti, mal finanziato, scarso di quadri e dotato di pessimi servizi logistici. Lo comandava un generale polacco, Chrzanowski, che conosceva poco il Paese e quasi per nulla la sua lingua, con i soldati che si sentivano demotivati, e trascinati in guerra dalla pressione congiunta della Camera dei deputati e di Carlo Alberto, ansioso di riscattare la sconfitta di Custoza. Per il Generalfeldmarschall Joseph Radetzky von Radetz fu una vittoria folgorante, malgrado il valore veramente strenuo dei soldati piemontesi, cui fece riscontro la straordinaria incapacità dei comandanti. La battaglia costò più di 5.000 uomini per parte tra morti, feriti, prigionieri e dispersi.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 180 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    Patria, colonie e affari. Dall’Unità al fascismo

    18.00

    Alessandro Pellegatta

    Questo libro ripercorre la storia della nostra nazione, delle colonie e dei loro miti. Protagonisti di questo volume sono gli uomini, i movimenti culturali e politici, le idee e le iniziative imprenditoriali che dal Risorgimento in poi si sono scontrate per vedere affermata la loro visione di Patria, di società e di economia, segnando i confini del XIX e del XX secolo. Il mito della Patria, che fu strettamente intrecciato al sorgere del colonialismo politico, ha condizionato nel bene e nel male l’esistenza di tutti gli italiani, che tra l’Unità e l’avvento del fascismo vissero, in madrepatria come nelle colonie, esperienze tra le più decisive e drammatiche della loro storia. Storia del mito nazionale e storia coloniale diventano così i paradigmi e le allegorie intorno alle quali, sullo sfondo della Grande Italia sognata dai patrioti del Risorgimento, si sviluppò un giovane Stato e la sua precaria economia, contraddistinta da un capitalismo povero di risorse e che, fin dalla seconda metà dell’Ottocento, immaginò le colonie come una risorsa da sfruttare economicamente.

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    Play the Italian wars of Independence – Gioca a wargame alle guerre risorgimentali

    22.00

    Questi soldatini saranno a vostra disposizione per ottenere con poca fatica intere armate di battaglioni di fanti, squadroni di cavalleria, batterie di cannoni, case ed edifici, alberi e tanto altro materiale necessario per creare le scene della vostra battaglia. Spieghiamo inoltre trucchi e modalità per un buon montaggio dei pezzi, così come forniamo le regole ufficiali per giocare a wargame. Il tutto in 50 pagine fitte di centinaia di soldati forniti nella scala standard di 25/28mm che potrete, per solo uso personale, fotocopiare su cartoncino più spesso ed ottenere così armate delle dimensioni desiderate.

    Brossura, 20,2 x 25,5 cm. pag. 48 illustrato con tavole a colori

    Testo in lingua italiana/inglese

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    Politica e strategia in cento anni di guerre italiane Vol I Il periodo risorgimentale

    29.00

    L’opera tratta, attraverso una attenta analisi critica, le vicende politiche e le dirette ripercussioni sullo strumento militare, che portarono i vari governi italiani a ricorrere alla guerra. È posto in particolare evidenza lo scollamento che ci fu tra vertici politici e militari e le capacità di quest’ultimi a fronteggiare e risolvere situazioni complesse, nonostante l’indifferenza dei governi ed una loro politica estera non coordinata con lo strumento necessario per la sua attuazione: l’Esercito. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 17,5 x 25 cm. pag. 736

    Stampato nel 1996 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    Quelli che fecero l’impresa. Figure e memorie del Risorgimento italiano

    15.00

    Alessandro Mella

    Quando si parla del Risorgimento, del fare l’Italia, “l’impresa” appunto, si pensa sempre ai grandi nomi come Vittorio Emanuele II, Garibaldi, Mazzini e Cavour. Ma quella stagione di libertà, speranze e sogni d’indipendenza fu vissuta da migliaia di uomini e donne nei circoli politici, nella vita sociale e soprattutto sui molti campi di battaglia. Non basteranno decenni per scoprirli tutti. Alessandro Mella ha provato a raccoglierne alcuni dei meno noti, dei più curiosi, eppure non meno eroici, in un volume, per Marvia Edizioni, che si propone di custodirne la memoria. Esempi tra migliaia di esempi, spesso dimenticati. Figure da ricordare prima che l’oblio le porti via e le disperda nei gironi danteschi della grande storia. A completare il libro, in appendice, alcune parti speciali dedicate agli altri veterani, alle Donne del Risorgimento, alle medaglie di questo periodo storico e al ruolo di Garibaldi come alfiere dei disabili e invalidi in Italia. Il volume è aperto da un’introduzione della dott.ssa Anna Poerio, saggista, storica e nipote del celeberrimo patriota Carlo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 156

    Stampato nel 2023 da Marvia

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    Risorgimento dimenticato

    Il prezzo originale era: €13.00.Il prezzo attuale è: €7.80.

    Lanmarco Laquidara      prezzo di listino: 13.00 (sc. 40%)

    In questo volume lammarco Laquidara, basandosi sulla pubblicazione di nuovi documenti e la riconsiderazione della bibliografia disponibile, mette in luce numerose sfaccettature inedite di quel quadro composito e multiforme che può correttemente ritrarre il periodo risorgimentale. Le prospettive federaliste inspiegabilmente naufragate dopo “l’impresa dei mille”, il ruolo dei cattolici e dello stesso Pio IX, l’attegiamento del Piemonte nei confronti della chiesa, l’insospettata importanza delle difficoltà di bilancio del Regno di Sardegna, le azioni truffaldine che si affiancarono all’eroismo dei patrioti, i brogli elettorali dei plebisciti, la differente penetrazione del messaggio risorgimentale, il diseguale coinvolgimento delle diverse classi sociali e la variegata rispondenza alle istanze unitarie delle diverse popolazioni della penisola.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 102

    Stampato nel 2011 da Eclettica

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    Risorgimento. Le uniformi del Regio Esercito Italiano 1898-1902

    20.00

    Questo libro è la rielaborazione di un’opera edita dalla Rivista Militare nel 1986 da tempo esaurita e ricercata dagli appassionati. Presenta una serie di splendide immagini fotografiche raffiguranti ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di tutti i corpi che costituivano il nostro esercito nelle varie tenute stabilite dall’Ordinanza del 1880 rimasta in vigore fino al 1902. Le foto sono ricavate da 67 lastre fotografiche ritoccate a mano con la tecnica dell’acquerello, nel perfetto rispetto dei colori originali delle uniformi in esse ritratte. Il lavoro di schedatura delle fotografie e quello di individuazione dei vari corpi è a opera di Stefano Ales.

    Cartonato 24 x 25 cm. pag. 70 interamente illustrate a colori

    Stampato nel 2011 da Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Sebastopoli

    60.00

    L’intervento del Regno di Sardegna nella Guerra di Crimea conseguì l’importante risultato di collocare la questione italiana nel più vasto quadro di una ridefinizione degli equilibri tra le potenze europee e di farla uscire definitivamente dal dannoso isolamento che durava dal Congresso di Vienna del 1815. La guerra ebbe però anche un altro risultato, non certo secondario. La partecipazione attiva ed onorevole di un contigente piemontese di 18.000 uomini e 36 cannoni all’assedio di Sebastopoli, attenuò il doloroso ricordo di Custoza e di Novara e ridette fiducia all’Esercito e alla nazione. Illustratissimo con circa 160 fotografie in b/n (soldati, uniformi armi e cartine) e 110 a colori (tavole uniformologiche, disegni, armi ecc.).

    Rilegato 20,5 x 28 cm. pag. 274 con molte illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 1997 da Chiaramonte

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    Seguendo Garibaldi. I luoghi dell’epopea garibaldina

    Il prezzo originale era: €16.00.Il prezzo attuale è: €9.60.

    Riccardo Baudinelli        prezzo di listino: 16.00 (sc. 40%)

    Giuseppe Garibaldi, eroe dei due mondi per le sue imprese compiute sia in Europa, sia in America meridionale, è la figura più romantica del Risorgimento ed uno dei personaggi storici italiani più celebri nel mondo. È considerato, insieme a Giuseppe Mazzini, Vittorio Emanuele II e Camillo Benso, conte di Cavour, uno dei padri della Patria. La guida vuole ripercorrere i luoghi importanti della sua leggenda in Italia, la Bergamo città dei Mille, le Valli di Comacchio e la morte di Anita, Genova e la partenza dallo scoglio di Quarto, lo sbarco a Marsala, le battaglie di Calatafimi e Palermo, l’esilio voluto a Caprera… Ed ancora, musei, sacrari e luoghi curiosi e particolari in Italia e nel Mondo. Completano l’opera luoghi “sicuri” dove soggiornare, assaggiare le tipicità del territorio o fermarsi con il proprio camper.

    Brossura 12,5 x 21 cm. pag. 128 con diverse illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 2011 da Mattioli

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    Soldati del Papa. Dall’antichità ai giorni nostri

    12.00

    Agile collana di monografie dedicata alla storia militare, l’uniformologia, il modellismo e il wargame. Si prendono in esame avvenimenti, eserciti, personaggi, armi, battaglie e tattiche di guerra, per questa ragione ogni monografia è ampiamente illustrata con fotografie e disegni in bianco e nero e quasi sempre una sezione centrale a colori, raffigurante uniformi e distintivi. Il punto di forza della serie è che prende in esame tutti i periodi storici, così da accontentare un notevole numero di appassionati.

    Brossura 21 x 29,5 cm. pag. 48 con 64 illustrazioni b/n + 4 pag. di tavole a colori

    Stampato da Chillemi

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    Soldati dell’esercito italiano 1861-1910

    39.00

    Il Regio Esercito Italiano fu l’esercito del Regno d’Italia dal 4 maggio 1861 al giugno 1946. Nato dalla Armata sarda, è stato impiegato in tutte le vicende belliche che hanno visto coinvolto il Paese, inclusa la terza guerra di indipendenza e soprattutto la prima e la seconda guerra mondiale. Fu inoltre protagonista del colonialismo italiano. L’Armata Sarda, dopo la spedizione dei Mille incorporò l’Esercito delle Due Sicilie e quello garibaldino, e subito dopo la proclamazione dell’unità d’Italia assunse il nome di Regio Esercito Italiano, ai sensi del decreto Fanti, emanato in data 4 maggio 1861. Ai 20 reggimenti di fanteria sardi esistenti se ne aggiunsero 46, ai 9 di cavalleria altri 10, e 26 battaglioni ai 10 di bersaglieri. La lotta al brigantaggio e la terza guerra di indipendenza italiana (che causò 1.886 perdite) furono i primi impegni operativi del nuovo esercito, composto da 320.000 soldati ed 11.000 ufficiali raggruppati in 18 divisioni.

    Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 120 illustrato con circa 100 tavole a colori

    Stampato nel 2018 da Soldiershop

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    Soldati dell’Imperatore

    30.00

    Vicenda poco conosciuta della nostra storia patria: Mentre le armate del Re di sardegna lottavano per creare l’Italia, migliaia di lombardi, veneti, friulani, servivano l’mperatore d’Austria. Questo libro raccoglie materiale in larga parte inedito e ci racconta le vicende dei “soldati dell’Imperatore” dal momento in cui erano chiamati alle armi sino al congedo o alla morte in battaglia, sotto la bandiera dell’aquila bicipite. Si tratta di uno studio approfondito, anche critico in certi passaggi, con riferimenti a documenti inoppugnabili, che pone in evidenza il numero, il tipo, la qualità dei soldati che, nel periodo corrispondente al movimento risorgimentale italiano, si trovarono a fronteggiare altri italiani che però militavano sotto bandiera nemica.

    Rilegato 17 x 24 cm. pag. 442 con 39 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2004 da Chiaramonte

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    Soldati italiani 1821-1910

    39.00

    Luca Cristini

    La prima parte di questo volume raccoglie una serie di tavole realizzate da Quinto Cenni, e in parte dal figlio Italo, realizzate attorno al 1910, epoca cui fanno riferimento anche le immagini proposte. Vi sono raffigurati soldatini italiani prima dello scoppio della Grande Guerra, e anche poco prima della Guerra di Libia. Molte immagini mostrano le manovre dell’armata nelle campagne italiane. Nella seconda parte mostriamo invece una raccolta varia di illustrazioni di Quinto Cenni, raffiguranti temi del Risorgimento, dai moti del ‘21 a Garibaldi ecc. ed ancora altre dedicate all’esercito italiano negli anni che vanno dal 1870 al 1900.

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    Solferino 1859 – La battaglia con cui l’Italia ha conquistato l’indipendenza

    Il prezzo originale era: €18.00.Il prezzo attuale è: €10.80.

    Richard Brooks      prezzo di listino: 18.00 (sc. 40%)

    A Solferino, nel corso della guerra che nel 1859 vide a confronto Francia e Austria, si combattè la più grande battaglia europea dal 1813, quando Bonaparte fu sconfitto sui campi di Lipsia. Tre sovrani – Napoleone III di Francia, Francesco Giuseppe, Kaiser dell’Austria, e Vittorio Emanuele II, re di Sardegna e futuro re d’Italia – assistettero allo scontro dei loro eserciti che a fine giornata contarono, tra morti e feriti, 26.000 vittime. Il libro non si limita a Solferino, momento supremo della Seconda Guerra d’Indipendenza, ma tratta anche i preliminari della battaglia e le azioni di Montebello, Palestro e Magenta che portarono all’unificazione dell’Italia. Ricorda anche la fondazione della Croce rossa internazionale.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 166 con circa 53 illustrazioni b/n, 14 illustrazioni a colori e 9 cartine

    Stampato nel 2013 da Libreria Editrice Goriziana

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    Storia politico-militare del brigantaggio nelle province meridionali d’Italia

    15.00

    Per l’autore, Angiolo De Witt, ufficiale dell’esercito piemontese, catapultato nel vivo della guerra al brigantaggio, nel Sud non è tutto negativo: a Napoli sorprende “la vita gaia”, Castropignano è “un angolo di Svizzera”, tra i meridionali c’è gente “un poco troppo pigra”, ma “di buona indole”. L’avventura d el tenente De Witt comincia con l’ordine di scortare da Dogliani a Campobasso seicento “sbandati”, ex militari borbonici internati per un “trattamento di correzione e idoneità al servizio”, provenienti da San Maurizio Canavese. Alcuni di questi avevano fatto l’esperienza nella terribile fortezza di Fenestrelle e sicuramente avevano accettato di entrare nell’esercito sabaudo rientrando nel Mezzogiorno non solo tornare a casa. Il lavoro risente certamente della esuberante retorica patriottarda, ma sicuramente è molto onesto e talvolta pure velatamente critico.

    Brossura, pag. 320

    Stampato nel 2007 da Capone

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    Storiografia del brigantaggio postunitario

    20.00

    “Il libro è particolarmente utile in questi anni di grande ripresa degli studi sui tanti lati oscuri di un Risorgimento che la storia ufficiale, preoccupata più di forgiare patrioti che di raccontare le cose come sono davvero andate, ha ridotto a una narrazione ingessata e in qualche caso favolistica. Al punto che, per le cattedre di lorsignori (salvo ottime e, per fortuna, sempre più convinte e numerose eccezioni), il compito dello storico più che cercare e riferire, sarebbe quello di custode della versione ‘più utile’ e ‘revisionismo’, invece di essere la missione di chi cerca e rivede alla luce di nuove conoscenze, è diventato un insulto. Un uso dichiaratamente politico della storia, rivendicato dai fondatori della nostra storiografia, ‘i sabaudisti’, dal 1830 fino agli attuali loro epigoni. Accade così che per saperne di più e meglio, specie su alcuni aspetti quali la repressione, l’entità dei saccheggi e delle stragi ‘unitarie’, si debba far ricorso più proficuamente a studiosi e autori che non devono temere per le loro carriere e cattedre.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 318

    Stampato nel 2018 da Magenes

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    Veneto 1866 – Da Lissa all’Unità. Resistenza plebiscito emigrazione

    Il prezzo originale era: €14.00.Il prezzo attuale è: €8.40.

    Francesco M. Agnoli – Nicolò Dal Grande – Ettore Beggiato             Prezzo di listino  14.00 (sconto 40%)

    A centocinquant’anni di distanza dall’unità del Veneto al Regno d’Italia, seguita alla cosiddetta “Terza Guerra d’Indipendenza”, questo volume pone l’attenzione agli eventi che caratterizzarono l’adesione della terra di San Marco al neonato Stato unitario; dalla “paradossale” battaglia di Lissa, dove una flotta di veneti vinse quella italiana, al discusso plebiscito per l’annessione sino alla seguente diaspora veneta nelle grandi emigrazioni di della seconda metà dell’Ottocento e del primo Novecento. Per comprendere al meglio una parte meno nota della storia veneta.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 102

    Stampato nel 2016 da Il Cerchio

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    Venezia 1848 – 1849 – Aspetti militari di un assedio nel XIX secolo

    25.00

    L’interesse militare della difesa di Venezia è assai notevole, e degno di essere riportato all’attenzione degli appassionati di storia militare del XIX secolo: uno dei pochi casi in cui truppe volontarie, poco addestrate ma altamente motivate, riuscirono per diciassette mesi ad umiliare il più potente esercito del continente, cedendo solo di fronte alla fame ed al colera, non alla forza delle armi. La descrizione giorno per giorno, notte per notte, di un assedio del XIX secolo come si è svolto, sulla base dei documenti e delle testimonianze dei protagonisti, al di là di mitizzazioni nazionalistiche o denigrazioni antirisorgimentali. In appendice il Diario dell’Artiglieria durante l’assedio di Marghera del generale napoletano Carlo Mezzacapo, che diresse l’artiglieria veneta durante le operazioni, documento eccezionale, mai più ripubblicato dopo il 1859.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 138 con numerose illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

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