Tudor Sea Power – The Foundation of Greatness

Rinascimento

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    Tudor Sea Power – The Foundation of Greatness

    59.00

    Nel XVI secolo l’Inghilterra passò dall’essere una nazione insignificante e isolata, diventando una nazione rispettata e temuta in Europa. Questo risultato venne ottenuto non attraverso la costruzione di un grande impero, conquiste territtoriali, grandi eserciti, trattati, alleanze matrimoniali e altri mezzi tradizionali dell’esercizio del potere. O meglio, l’Inghilterra agì anche in questi campi, ma ciò su cui sin basò il suo potere, fu la creazione di una potente marina professionale che in primo luogo avrebbe controllato le proprie coste e quelle dei suoi rivali, e quindi controllato e “minacciato” il loro commerci in tutto il mondo. Questo emergere di una nuova potenza marittima portò alla costruzione di navi rivoluzionarie e nuove armi appositamente studiate per l’utilizzo marittimo, il tutto con l’obiettivo di rendere le navi da guerra inglesi temibili sui mari ove navigavano. Crebbero in contemporanea anche le tecniche di navigazione e la professionalità dei marinai. Un vecchi detto afferma Infatti, che gli inglesi sono stati in grado di sfruttare l’avarizia del mercante e la ferocia del pirata per creare abili marinai che temevano Dio e poco altro. Uomini che praticarono la guerra di corsa ebbero in seguito alti comandi nella flotta inglese, dandole ulteriormente lustro. Questa è la loro storia; la storia di come uomini decisi e senza scrupoli concorsero alla nascita del più grande impero marittimo che il mondo abbia mai visto.

    Rilegato, 24 x 28 cm. pag 224 illustrato

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Seaforth Publishin

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    Tumulti – Moltitudini ribelli in eta’ moderna

    27.00

    Folle esasperate che protestano contro governi ingiusti e oppressivi; governi che condannano e reprimono l’agire dei ribelli: immagini che l’attualità ci propone di continuo ma che hanno caratterizzato costantemente anche l’epoca precedente le grandi rivoluzioni del mondo contemporaneo, come mostra la storia politica e sociale. Tuttavia, prima della Rivoluzione francese, le moltitudini in tumulto rifiutavano l’accusa infamante di essere ribelli e disobbedienti, proclamandosi fedeli e obbedienti, poiché si ritenevano a buon diritto legittimate a resistere a governi iniqui. Il libro fa luce su questa apparente contraddizione come problema politico e storiografico, analizzando alcuni tumulti tra la fine del Cinquecento e la fine del Seicento sulla base di atti processuali, pareri e trattati giuridici.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 300

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    Turchi e Cavalieri di Malta – 650 anni di battaglie

    24.00

    In questo agile ma documentatissimo testo l’Autore traccia le vicissitudini militari dell’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, poi di Rodi e infine di Malta. Un Ordine Nobiliare, Ospedaliero e Militare che, con una piccola ma agguerritissima flotta, ha tenuto in scacco per secoli la flotta dell’immenso e potentissimo Impero Ottomano. Una spina nel fianco dell’Impero, del quale disturbava i traffici maritttimi da basi ravvicinate quali Rodi e Malta. Il Gran Sultano Solimano riuscì, dopo epiche battaglie, a cacciare i Cavalieri da Rodi, ma dopo qualche anno se li trovò ancora contro dalla nuova base dell’isola di Malta. Oggi l’Ordine di Malta continua a operare in tutto il mondo in campo ospedaliero e umanitario.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 106 con 32 pagine fuori testo con illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2015 da Il Cerchio

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    Two Handed Sword – History Design and Use

    36.00

    Le spade a due mani che su trovano nei musei moderni, sono spesso così grandi e riccamente decorate che il visitatore potrebbe chiedersi se un’arma così apparentemente poco pratica, possa mai essere stata un’arma utilizzata in battaglia. Eppure durante il tardo Medioevo, anche se mai numerose, tali armi potevano instillare terrore in coloro che li fronteggiavano sul campo di battaglia e in mani esperte rappresentavano un pericolo molto reale, essendo in grado di infliggere terribili ferite. Neil Melville spiega come, dalla fine del XIII secolo, i progressi tecnologici hanno reso possibile lo sviluppo di spade più grandi che richiedevano, per il maneggio, entrambi le mani. Il libro tratta delle loro origini in Germania, traccia il loro sviluppo e la loro divergenza in numerose variazioni regionali. Esamina le prove per il loro uso sul campo di battaglia nell’arco di 300 anni, in particolare nelle mani degli svizzeri, dei tedeschi e dei clan scozzesi, prima di considerare il loro utilizzo, successivo, nella scherma e come armi cerimoniali. Viene inoltre fornito un consiglio pratico sul combattimento con la spada a due mani, attingendo a manuali di scherma contemporanei. Il testo dettagliato e formativo, è arrichito da circa 100 illustrazioni.

    Rilegato, 17 x 25 cm. pag. 224 con circa 100 illustrazioni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2018 da Pen & Sword

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    Una piazzaforte in eta’ moderna. Verona come sistema-fortezza (secc. XV-XVIII)

    30.00

    Nella Verona di epoca veneziana (1405-1797) la struttura difensiva della città venne radicalmente ripensata per rispondere alla sfida messa in campo dalle nuove artiglierie a polvere nera. Parallelamente a questa evoluzione si rese necessaria la creazione di un sempre più complesso apparato logistico e amministrativo volto ad affrontare e risolvere i problemi che la nuova strategia militare di età moderna imponeva. Il percorso seguito alla ricerca delle opportune soluzioni tuttavia fu tutt’altro che lineare e si dipanò attraverso sperimentazioni, accelerazioni e battute d’arresto. Essa ebbe particolare importanza nell’impostazione dei rapporti tra Venezia e la città suddita, oltre a costituire un importante sbocco politico per la classe dirigente veronese ed economico per alcuni intrepidi affaristi locali. Scopo del presente lavoro è seguire il filo di questo complesso percorso attraverso una vasta gamma di fonti inedite – che abbraccia tutti e quattro i secoli del dominio veneziano – reperite presso gli archivi di Verona e Venezia. In questo ampio arco temporale non solo si regolarono i rapporti tra Dominante e città suddita, ma si plasmò in modo definitivo la struttura della città, tanto che la complessa eredità della piazzaforte veronese non tramontò con la caduta di Venezia, ma fu raccolta dal successivo dominio austroungarico e in un secondo tempo dal Regno d’Italia.

    Brossura, 16 x 23 cm. pag. 336 con alcune mappe in b/n

    Stampato nel 2009 da Franco Angeli

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    Uniforms of Swiss Regiments in French service – From 1500 to 1830

    29.00

    Lavoro dedicato alle uniformi del reggimenti svizzeri al servizio straniero: Francese, eserciti italiani (Napoli, Pontifici, Savoia ecc.) e altri al servizio di Spagna, Olanda, gran Bretagna ecc. Tratto dall’opera di un famoso disegnatore svizzero dell’ottocento, il capitano Albert Von escher. In particolare, questo volume è dedicato alle uniformi degli Svizzeri al servizio della Francia tra il 1500 e il 1830.

    Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 90 completamente illustrato con tavole a coloti

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    Utili nemici. Islam e Impero ottomano nel pensiero politico occidentale 1450-1750

    27.90

    Noel Malcolm

    Tre secoli di relazioni culturali, politiche e commerciali tra l’Impero ottomano e l’Occidente, attraverso una prospettiva inedita basata sui grandi pensatori europei, da Machiavelli a Montesquieu. Dalla caduta di Costantinopoli (1453) fino al XVIII secolo, molti pensatori europei guardarono all’Impero ottomano con interesse quasi ossessivo: da un lato con l’ostilità della cristianità verso l’Islam, dall’altro con la curiosità verso l’evoluto sistema sociale e politico alla base del dispotismo orientale. Noel Malcolm racconta l’interazione tra Oriente e Occidente mostrando come le idee sugli ottomani e sull’Islam si siano intrecciate con i dibattiti interni europei sul potere, la religione, la società e la guerra. Nel pensiero dell’epoca, i nemici orientali non servivano solo da spauracchio, ma anche come occasione per molte delle discussioni che contribuirono allo sviluppo del pensiero politico occidentale.

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    Venetian War of 1487: … or the War of Rovereto

    39.00

    Florian Messner – Hagen Seehase

    La guerra veneziana del 1487 tra la grande potenza marittima Veneziana e l’Arciducato del Tirolo iniziò da eventi insignificanti e portò a notevoli sconvolgimenti politici, specialmente nello stesso Tirolo. Il conflitto è strettamente legato alla biografia in parte tragica e in parte strana dell’arciduca Sigismondo di Tirolo. La guerra veneziana si è svolta alle soglie tra la fine del Medioevo e l’inizio dei tempi moderni: da una parte il duello cavalleresco tra Johann von Waldburg-Sonnenberg e Antonia Maria da Sanseverino, e dall’altra la prolungata battaglia con l’artiglieria pesante per la città e il castello di Rovereto. La battaglia di Calliano fu decisiva: da una parte un veterano delle guerre borgognone, dall’altra un condottiero di tutto rispetto, con le montagne mozzafiato della Valle dell’Adige come sfondo. Per la prima volta, il nuovo tipo di soldato, il Landsknecht, fu decisivo in battaglia. I resti materiali della guerra veneziana sono in parte ancora oggi visibili e rappresenta tesoro scientifico per archeologi e storici. Questo libro è stato realizzato in stretta collaborazione con gruppi di rievocazione storica provenienti da Italia, Austria e Germania. Contiene, insieme a raffigurazioni dettagliate di armi, illustrazioni a colori e alcuni eccellenti disegni di ricostruzione di Wolfgang Braun.

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    Venezia e la Terraferma. 1404-1797. Gli antichi stati italiani

    15.00

    Marco Pellegrini

    In un breve lasso di tempo fra tardo Medioevo e Rinascimento, Venezia aggregò un ragguardevole numero di città e di territori che andarono a costituire lo «Stado da Terra», compreso tra il Friuli, il Veneto e la Lombardia orientale: una parte d’Italia quanto mai prospera e invidiata, che la Serenissima riuscì a conservare superando crisi anche assai gravi. Sotto lo sguardo vigile dei rettori inviati dalla Laguna, queste province godettero di notevole vitalità economica. L’autore racconta tre secoli di sviluppo della Terraferma veneziana: la formazione, le rivalità locali, le istituzioni e lo stile di governo, l’ambiente culturale e le tradizioni, fino alla dissoluzione nel 1797

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    Venezia, offensiva in Italia. 1381-1499 – Il secolo lungo di San Marco

    14.00

    La pace di Torino, che mette fine alla Guerra di Chioggia nel 1381, vede Venezia in ginocchio: è stremata sotto il profilo umano, finanziario e militare e ha dovuto subire gravi amputazioni territoriali. Lo Stato da Mar, però, le è rimasto fedele. In breve, la repubblica recupera forza economica e politica. Nel 1402, la simultanea scomparsa del padisa ottomano, Bayazed I, e del duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, le offre un’incredibile opportunità: può diventare egemone sia nel Levante che in Italia, evento in grado di trasformarla nell’unica superpotenza mediterranea. Sono le premesse di un secolo di conflitti durante i quali la Serenissima conquista Veneto e Friuli, si espande in Lombardia, Trentino, Romagna, Puglia, valle dell’Arno e sembra poter unificare la Penisola. Un obiettivo che Venezia fallisce. L’insuccesso, proprio mentre l’impero Ottomano è in pieno sviluppo, scatena il primo grande conflitto europeo del Cinquecento, la Guerra della Lega di Cambrai. Allora sarà Venezia nella tempesta.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 326 con illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2019 da Goriziana

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    Vita quotidiana nell’Italia del ‘400

    20.00

    In Italia ci sono voluti alcuni decenni prima di iniziare a capire che “ricostruzione” e “storia vivente” possono essere uno splendido modo di trascorrere il tempo libero con gli amici, ma anche un metodo scientifico per riscoprire e divulgare contenuti e valori d’un passato che ci appartiene ed al quale siamo indissolubilmente legati. Abbiamo perciò deciso di dare alle stampe queste poche pagine, non certo per offrire risposte definitive, ma per proporre alcune nostre interpretazioni, nella speranza che altri possano proseguire lungo la strada da noi intrapresa e migliorare i risultati ottenuti. Il nostro intento è stato quello di provare a ricreare gli istanti quotidiani di coloro che ci hanno preceduto, grazie ai quali ora siamo qui a godere i frutti del loro anonimo lavoro, per preservarne e divulgarne operato e memoria. Lasciateci sognare che, anche solo per un istante, sia veramente possibile sentirsi “nel quadro”. Nei diversi capitoli del libro viene illustrato, con belle fotoricostruzioni della Compagnia de lo albero bianco, ogni aspetto della vita quotidiana dell’Italia quattrocentesca, a partire dalla dimensione più intima della casa, all’abbigliamento in città e nelle campagne, per arrivare alle armature e alle armi, sempre presenti e utilizzate in quel periodo.

    Brossura 21 x 29,7 cm. pag. 96 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 2009 da Marvia

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