10 febbraio 1947 fuga dall’Istria

Pola

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    10 febbraio 1947 fuga dall’Istria

    12.00

    In queste poche parole attraverso, infatti, le peripezie, i drammi, le speranze che hanno avvolto una famiglia originaria di Pola, si vivono i tempi terribili degli ultimi anni di guerra e quelli altrettanto drammatici delle stagioni postbelliche, per concludere con l’avvento di una primavera che tenterà di rasserenare animi e tensioni. È, forse, un racconto personale, ma assolutamente simile a quello di migliaia e migliaia di altri istriani, fiumani e dalmati. L’autore è stato un ragazzino che ha vissuto in prima persona l’Esodo da quelle terre italianissime, insieme ai quasi quattrocentomila conterranei che hanno preferito abbandonare qualsiasi cosa possedessero pur di non perdere la propria identità. Su questo argomento sono stati scritti saggi, non sempre accettabili, romanzi, a volte anche emozionanti, e altri generici pamphlet che, tuttavia, non hanno mai saputo descrivere per intero l’intimo sentimento che ha animato quasi tutti quegli esuli che scappavano in patria senza sapere a cosa andavano incontro, ma consci che soltanto l’Italia li avrebbe protetti. Non sarebbe successo proprio così, ma era comunque meglio un campo di raccolta che soggiacere a una ideologia dimostratasi, col tempo, malvagia ed effimera.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 246 con circa 21 foto b/n e 2 cartine

    Stampato nel 2010 da Greco & Greco

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    Marò: Pola (Istria). Gruppo d’assalto “Brioni”

    20.00

    Danilo Colombo

    “Marò: Pola (Istria)” è il romanzo verità dell’ultima impresa della Decima Mas in Adriatico e d’una drammatica marcia sulle strade di Jugoslavia di prigionieri che avevano sulle mostrine il gladio della Repubblica di Salò. Una pagina inedita di storia nella cornice di una terra che il trattato di pace avrebbe reso “dolorosamente” staniera. Una vicenda di guerra vissuta da un giovane che si impose di non dimenticare mai che dietro alla maschera del vinto e del vincitore c’è sempre un uomo.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 142

    Stampato nel 2001 da Edizioni Del Noce

    ULTIMA COPIA

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    Pola. Città perduta. L’agonia, l’esodo (1945-47)

    25.00

    Roberto Spazzali

    Questo volume narra una storia dolorosa e finora poco conosciuta. L’esodo della popolazione di Pola. È la vicenda tormentata di una città che al termine del secondo conflitto mondiale dovette essere ceduta alla Jugoslavia. E cominciò la fuga degli esuli. Tra il gennaio e il marzo 1947, 27.256 persone abbandonarono la città. Più del doppio di profughi avevano già lasciato l’Istria, Fiume e la Dalmazia nei mesi precedenti. Fu un impegno e uno sforzo straordinario a cui concorsero le istituzioni pubbliche, le autorità religiose, i militari di leva e migliaia di anonimi italiani che si prodigarono per senso del dovere e in nome del ricordo del sacrificio della generazione della Grande guerra. Ma ci furono anche ritardi, disservizi, campanilismi, disinteresse, ipocrisie, rancori, furti e truffe. In queste pagine si affollano personaggi celebri e gente del popolo, appaiono eroi noti e sconosciuti di un lembo di terra che fu italiano.

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    Sopravvissuto alle foibe – La vicenda di Graziano Udovisi combattente italiano al confine orientale infoibato dai titini miracolosamente sopravvissuto

    10.00

    Graziano Udovisi nel 1943 è un giovane diplomato di Pola, importante base navale italiana in Istria. Dopo lo sbando generale conseguente all’armistizio dell’8 settembre, all’età di 18 anni, decide di arruolarsi insieme ad altri giovani suoi coetanei, nella Milizia territoriale, per difendere Pola dagli attacchi dei comunisti iugoslavi del maresciallo Tito. Terminata la guerra si presenta al comando di zona, tenuto dai partigiani titini e italiani. Trattenuto, subì torture di ogni genere per alcuni giorni, poi venne infoibato insieme ad altri sventurati. Da quella voragine, riuscì miracolosamente a risalire. Ricorda come la fede gli abbia fatto forza permettendogli di uscire vivo da quell’inferno. Il suo racconto è ricco di particolari riguardo il disegno politico dei comunisti titini che perseguitavano in nome della loro nefasta utopia. Dopo i titini arriva un’altra terribile insidia: la giustizia italiana. Dopo essere stato curato clandestinamente dalle profonde ferite subite nella foiba, venne tradito. Arrestato, processato, tradotto nelle prigioni di Padova, Venezia, Udine, Gorizia, Trieste. Subì una condanna di oltre tre anni. Senza soldi e mezzi, con l’avvocato d’ufficio, che non riesce ad avere nemmeno l’appello, dovette subire il carcere. Ancora oggi la sua storia è contestata dai cosiddetti negazionisti. Graziano Udovisi risponde con lucidità ed estrema pacatezza lasciando intravedere una verità che va ben oltre ogni ragionevole dubbio.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 125

    Stampato nel 2009 da Solfanelli

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    Una vita per Pola. Storia di una famiglia istriana

    15.00

    Stefano Zecchi

    L’adattamento a fumetti di “Quando ci batteva forte il cuore”, il romanzo di Stefano Zecchi dedicato all’esodo istriano. «Ho scritto un romanzo che oggi si può leggere anche in questo graphic novel, semplice, diretto, immediato nella sua scelta di campo e per la verità che vuole raccontare. La storia di una famiglia “normale” nella tragedia di quel tempo, quando Pola stava per essere consegnata a Tito e stava per diventare una città jugoslava dopo millenni di civiltà romana, italiana. Ho voluto raccontare i martirii e le torture subiti dagli italiani, attraverso le vicende di un padre, una madre, un piccolo figlio che abitavano a Pola.

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