Rivolta contro il mondo moderno

pensiero tradizionale

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    Rivolta contro il mondo moderno

    36.50

    In quest’opera, completata tra la fine del 1931 e l’inizio del 1932, Evola risale alle cause che hanno prodotto il mondo attuale e indica i processi che hanno esercitato un’azione distruttiva su ogni valore, ideale e forma di organizzazione superiore dell’esistenza. Il libro, quindi, non si limita ad una descrizione della “crisi” del mondo moderno, ma nemmeno si esaurisce in una polemica senza centro, dato che con uno studio comparato abbracciante le civiltà più varie indica ciò che nei diversi domini dell’esistenza può rivendicare un carattere di normalità in senso superiore.

    Brossura 15,5 x 21 cm. pag. 458, raro in questa edizione

    Stampato nel 1969 da Edizioni Mediterranee

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    Roma renovata resurgat. Vol. 1

    45.00

    Con l’emanazione dell’editto dell’imperatore Teodosio, che vietava definitivamente ogni manifestazione, sia pubblica che privata, del culto pagano, si pose fine ad una lunga lotta che aveva visto contrapporsi, per più di due secoli e mezzo, gli adepti della nuova religione venuta dall’Oriente e i seguaci dei culti tradizionali romani e cominciò una nuova storia del paganesimo, poco conosciuta e poco indagata dagli studiosi. Questo libro si prefigge di analizzare il persistere della Tradizione millenaria romana, con tutto il suo bagaglio sapienziale e religioso, alle soglie del ventesimo secolo, in determinati ambienti iniziatici.

    2 volumi in brossura 15 x 21 cm. pag. 638 + 32 di immagini b/n

    Stampato nel 2011 da Settimo Sigillo

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    Rta – Di alcune parole indo-europee significanti. Diritto Legge Giustizia

    10.00

    Con questa sua scrittura l’Autore affronta il tema della ricostruzione dei vocaboli indoeuropei impiegati a esprimere le nozioni-significazioni di “diritto” “legge” “giustizia”. Egli afferma che “tra le parlate della maggior parte di Europa e di una porzione dell’Asia, la scienza del linguaggio ha dimostrato non solo l’affinità genetica, tipologica e di contatto, ma soprattutto la loro discendenza: giacché esse rimontano tutte a una Madre-lingua comune, parlata, migliaia di anni fa, da un popolo, il quale, moltiplicato e diviso, nel corso dei secoli, dette origine alle nazioni Indo-Europee”.

    Brossura, 15 x 21,5 cm. pag. 55

    Stampato nel 2013 da Edizioni di Ar

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    Rune. Il sistema Uthark

    15.00

    Francesco Perizzolo

    Se nulla è sacro, tutto è possibile; se non esiste una natura profonda da penetrare e da comprendere, non vi è sforzo e tutto diventa fruibile, consumistico ed esotico. Il qui presente testo – invece – ricolloca la ricerca runosofica su assi speculativi più congeniali, rivolgendo la propria trattazione a radici linguistiche, religiose ed iniziatiche. Senza essere pedante, la trattazione di Perizzolo è precisa e si affida a fonti primarie; sul versante più squisitamente esoterico ha il pregio enorme di non costituire l’ennesima esposizione rigida e arida di una serie di rune trattate singolarmente, troppo spesso presentate come pietre a sé stanti e non come anelli di una lunga e complessa catena. Un testo unico e pioneristico nel panorama italiano, frutto di una lunga ricerca su questi segni mistici.

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    Saggio sul principio generatore delle costituzioni politiche e delle altre istituzioni umane

    14.00

    Celebre testo teorico del legittimismo antigiacobino dell’inizio del XIX secolo, il Saggio costituisce un classico del pensiero politico contemporaneo da tempo introvabile in traduzione italiana. Scritto nel complice esilio russo nel 1809, dal massimo pensatore controrivoluzionario della Francia dell’epoca, il Saggio di contro alle teorizzazioni di Voltaire e Diderot riconduce il fondamento di ogni costruzione politica non all’arbitrio di un monarca né al consenso di una massa, ma al fondamento religioso che nella tradizione del realismo cattolico trova la sua massima espressione teorica. ” Ecco dunque cone i due generi di dimostrazioni si uniscono per colpire agli occhi meno perspicaci: da un lato, il principio religioso presiede a tutte le costruzioni politiche; dall’altro, tutto scompare non appena si ritira”. Nel tempo dei fondamentalismi e del “ritorno del sacro”, un testo che presenta aspetti talvolta profetici.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 86

    Stampato nel 2012 da Il Cerchio

    Condizioni del libro: nuovo

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    Salazar e la rivoluzione in Portogallo

    24.00

    Nel 1942 Mircea Eliade, addetto stampa presso la Legazione di Romania a Lisbona, scrive che quella del professor Salazar – da quasi un decennio dittatore del Portogallo – è un “rivoluzione spirituale” atta a reintegrare il Paese nella propria tradizione, invertendo di segno le forze che ne hanno retto la storia degli ultimi secoli. Democratismo, liberalismo, massoneria: è contro queste correnti che si è scatenata la controrivoluzione salazariana, nella costruzione di uno Stato cattolico, lusitano e corporativo. La genesi e le sorti di questo pamphlet ne fanno un documento d’eccezione per comprendere la storia del Novecento, in un’ottica che non pretende di scindere luci e ombre del “secolo breve”, ma che lo affronta in tutte le sue maschere, secondo un metodo d’indagine scientifico e libero da pregiudizi.

    Brossura, 12,5 x 19,5 cm. pag. 314

    Stampato nel 2013 da Bietti

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    Scritti per «Vie della tradizione» 1971-1974

    15.00

    Julius Evola

    Evola iniziò la sua collaborazione nel 1971 e si concluse nel 1974, anno della sua morte. Scrisse dodici saggi che affrontavano vari temi, dall’etica del samurai ai centri iniziatici, dai misteri di Mithra allo Zen, dalla via della mano sinistra alla magia sessuale, dall’iniziazione alla decadenza.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 118

    Stampato nel 2024 da L’Arco e la Corte

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    Scritti ritrovati

    29.00

    Adriano Romualdi

    “Che cosa avrebbe fatto, che cosa avrebbe scritto Adriano Romualdi se il Fato non lo avesse atteso quella sera di mezzo agosto del 1973 lungo la Via Aurelia durante l’esodo estivo? Come si sarebbe comportato politica- mente e culturalmente durante gli anni Novanta e Duemila di fronte alla “evoluzione” del MSI? Che atteggiamento avrebbe assunto a oltre 80 anni se avesse assistito alla vittoria elettorale del 2022 da parte della Destra e la costituzione del primo vero governo di destra-centro? E soprattutto, si sarebbe riconosciuto nell’attuale Destra politica?”

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    Scritti sul ’68

    15.00

    Il cinquantenario del ’68 ha fatto riemergere il periodico impulso alla celebrazione di quell’evento. In qualche caso esso ha coinciso con un nostalgico “come eravamo” degli invecchiati contestatori di ieri, ma poi inseritisi perfettamente nei gangli vitali del sistema. Ad essi si sono aggiunti i paralleli rimpianti per ciò che avrebbe potuto essere e non fu di qualche antico contestatore di destra. Per questi ultimi l’idea era quella di una spallata destra-sinistra contro il sistema. Gli scritti di Julius Evola apparsi in quel periodo sulle testate nazionali, che qui si offrono, stroncano senza mezzi termini il fenomeno ribellistico; ne colgono il senso ultimo come rivoluzione del nulla. Evola rigetta anche le posizioni dei cosiddetti “nazi-maoisti”. L’antologia è integrata dai coevi interventi di giornalisti e intellettuali come Giano Accame, Mario Tedeschi e Adriano Romualdi. Essi consentono di inquadrare il ruolo critico di Evola all’interno di un mondo, quello della destra, diviso inizialmente tra attrazione e repulsione per la novità studentesca. Postfazione di Manlio Triggiani.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 130

    Stampato nel 2019 da L’arco e la Corte

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    Scritti sulla massoneria volgare speculativa

    24.00

    Sul finire del 1600 la “Massoneria operativa” entra in profonda crisi, per morire nel 1717 e trasformarsi in un’associazione di uomini di “buona volontà”, assiepati sotto le bandiere dell’egualitarismo democratico. Attraverso la sopravvivenza solo virtuale di una sovrastruttura gerarchico-simbolica, condizionata da un confuso e artificioso sincretismo pseudo filosofico, si sviluppa la “Massoneria volgare speculativa”. Ormai priva di luce, ma forte solo nella quantità, dalla seconda metà del ‘900 la Massoneria galleggia in forma semplicemente “testimoniale”, essendosi radicata in essa l’inquinante sostanza antitradizionale, esatto contrario della Via iniziatica sapienziale. Julius Evola lo aveva compreso e l’ha scritto, perché i veri iniziati – del suo tempo e delle generazioni a venire – non avessero a cadere in trappola.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 192 illustrato

    Stampato nel 2012 da Arya

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    Sintesi di dottrina della razza

    20.00

    Julius Evola

    Chiarendo da una prospettiva tradizionalistica l’effettivo significato di ogni teoria sulla razza, questo saggio evoliano delinea una propria ‘dottrina della razza’. Partendo dal principio della tripartizione dell’essere umano in corpo, anima, spirito, vengono considerate per analogia le connessioni, le corrispondenze e le consonanze tra i diversi stadi- gradi della razza: la sfera corporea (‘materiale’), quella animica, quella infine spirituale.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 280 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Edizioni di Ar

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    Sir John Woodroffe Tantra e Bengala – Un’anima indiana in un corpo europeo?

    32.50

    Lavorando a stretto contatto con i suoi mentori bengalesi, specialmente con il suo amico A.B. Ghose, sir John Woodroffe divenne l’orientalista Arthur Avalon, pseudonimo con cui egli si rese famoso per i suoi studi tantrici agli inizi del XX secolo. Universalmente conosciuto per “Il Potere del Serpente”, il libro che introdusse il kundalini yoga in Occidente, Avalon cambiò l’immagine del tantra da quella di un disprezzato culto magico in quella di una raffinata filosofia che accrebbe molto il prestigio del pensiero indù nelle successive generazioni di occidentali. Questo studio biografico si divide in due parti. La prima si concentra sull’identità sociale di Woodroffe a Calcutta messa sullo sfondo del colonialismo e nazionalismo, il contesto culturale in cui egli “era” Arthur Avalon. La seconda parte analizza il personale rapporto di Avalon con il sanscrito e i testi indiani, e rileva il suo frequente ricorrere a fonti secondarie, a Ghose e ad altri eruditi indiani. Infine si esaminano i motivi apologetici con cui Woodroffe e i suoi collaboratori resero il Tantra prima accettabile, poi alla moda. Con un saggio introduttivo di Marcello De Martino e scritti inediti di Evola e Woodroffe/Avalon.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 488 + 8 pagine fuori testo con 8 foto b/n

    Stampato nel 2013 da Settimo Sigillo

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    Socialismo. Fascismo. Europa

    20.00

    Pierre Drieu La Rochelle

    «La più importante raccolta degli scritti politici di Drieu a cura di Jean Mabire. Un altro autore francese che ci trasmette uno stesso messaggio europeo è Pierre Drieu La Rochelle. Drieu non è stato soltanto un romanziere; ma uno scrittore politico, forse il più lucido testimone dell’esperienza europea del fascismo. È perciò che invitiamo a rileggere l’antologia politica di Drieu curata da Jean Mabire, da cui il lettore può trarre un quadro completo della fede e della passione di questo autore. Fede nell’Europa, per cui Drieu si fece propagandista del nuovo ordine hitleriano, e tragica passione di chi vede il suo sogno infranto e l’Europa distrutta.

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    Soggetto Radicale – Teoria e fenomenologia

    28.00

    Una rivolta contro il mondo post-moderno: così potrebbe essere definito questo libro, manualetto per orientarsi in una realtà che ha travolto i sistemi di riferimento tradizionali, gettando l’umanità in un mondo liquido e spersonalizzato. Il post-moderno fa a pezzi i princìpi moderni, che, a loro volta, sono la negazione del mondo della Tradizione. Nasce così la società dei cyborg, della dissoluzione, della pandemia del gender, della virtualizzazione delle esistenze. Qui tutto è “post”: post-scienza, post-umano, post-politica… Il post-moderno è l’apocalisse dei popoli, l’ultimo atto della civiltà, la Grande Mezzanotte dell’Essere. Per reagire a questo stato di cose, è fallimentare affidarsi a vecchi valori, resuscitando princìpi che hanno dichiarato bancarotta, messi al bando dalla necessità della Storia. Nasce proprio da questa consapevolezza l’idea di un Soggetto Radicale, che si manifesta quando tutto sembra perduto, facendo capolino solo alla chiusura dei cicli. Versione “aggiornata” dell’Uomo differenziato, protagonista di Cavalcare la tigre di Julius Evola, il Soggetto Radicale è un Sole che si accende nel cuore della notte, quando il ricordo della Tradizione è completamente svanito, quando la post-modernità trionfa ovunque. Solo allora si manifesta, alchimia della Fine dei Tempi, nonché promessa di un Nuovo Inizio.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 432

    Stampato nel 2019 da A.G.A.

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    Solstizio d’inverno. Dialoghi alla luce del Sole di Mezzanotte

    18.00

    AA.VV.

    Il libro è suddiviso in due parti. La prima si compone della trascrizione del simposio tenutosi la notte del solstizio d’inverno 2020, un dialogo filosofico che ha ruotato attorno al concetto del Sole di Mezzanotte con uno sguardo prospettico sulle dinamiche innescate dal ciclo della post-modernità. Proprio per affrontare tale fase il filosofo russo Aleksandr Dugin ha indicato e descritto la via per conseguire un radicale affrancamento da questo ciclo mortifero, definendo altresì la figura che questo compito può assolvere: il Soggetto Radicale. La conversazione a cinque voci – oltre ad Aleksandr Dugin, Rainaldo Graziani, Lorenzo Maria Pacini, Andrea Scarabelli, e Luca Siniscalco – ha delineato alcune coordinate teoriche utili alla realizzazione del Soggetto Radicale, non solo per salvarlo dalle mortifere spirali del ciclo, ma anche e soprattutto per renderlo attivo di fronte alle tenebre calate sull’intera umanità. La risoluzione del duello fra la luce (solare) e le tenebre trova piena manifestazione nella simbolica ritualità che fin dai primordi l’uomo ha celebrato vegliando, attorno al fuoco, la notte del solstizio d’inverno; ed è per questa ragione che proprio in tale ricorrenza si è voluta tenere la conversazione qui riprodotta. Per la stessa ragione si è ritenuto utile comporre, nella seconda parte del libro, un’Appendice che propone un’analisi del senso e della ritualità celebrativa del solstizio, in un quadro simbolico che, riconciliando “paganesimo” e cristianità, ricollega il solstizio invernale al Natale cristiano, lumeggiandone l’essenza trascendente piuttosto che la formula storica entro cui il mito solstiziale si è inverato.

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    Somnium Scipionis

    10.00

    Il resoconto del sogno di Scipione l’Emiliano, in cui l’azione politica riceve la sua più alta celebrazione, è quasi tutto quello che ci resta del libro VI° del “De re publica”. Se il titolo del trattato ciceroniano riecheggia quello della “Politeia” platonica, nella parte di esso che ci è stata trasmessa col nome di “Somnium Scipionis” sono evidenti gli elementi di derivazione platonica e pitagorica: il valore attribuito ai sogni, la concezione del corpo come carcere dell’anima, la dottrina dell’armonia delle sfere celesti e dei loro influssi, l’aritmosofia, la concezione della Via Lattea quale sede delle anime beate. D’altronde, quelle che vengono qui indicate come le caratteristiche fondamentali dello Stato romano – ossia la concordia degli ordini sociali e l’equilibrio istituzionale tra i principi di auctoritas, potestas e libertas -costituiscono la traduzione dei principi pitagorici nell’ambito di una comunità politica ispirata agli ideali di jus e justitia.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 66

    Stampato nel 2013 da Edizioni all’insegna del Veltro

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    Storia e tradizione degli europei – 30.000 anni d’identità

    18.00

    L’ex combattente d’Algeria, poi cospiratore antigollista e agitatore politico, trasformatosi infine in storico militante, delinea un tracciato delle vicende della nostra vecchia Europa. Venner non s’accontenta però di una scontata versione cronologica di fatti più o meno noti. Egli si prefigge di farci uscire dall’empasse odierno, che ci ha portati fuori dalla Storia. Di conseguenza, il nucleo della sua analisi s’appunta su un certo modo di vedere il mondo, quel politicamente corretto che è l’antitesi della solarità espressa in passato dall’Europa ancestrale, omerica, romana, cavalleresca. A darcene conto basta questo passo incendiario: “Concentrando tutto il sacro in un solo Dio esteriore alla creazione, perseguitando gli antichi culti reputati idolatri, il cristianesimo fece dell’antica Europa una tabula rasa. Preparata dalla desacralizzazione cristiana della natura, veniva aperta la strada alla ragione calcolatrice, alla volontà di potenza delle scienze e della tecnica, alla religione del Progresso, sostituto profano della Provvidenza”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 338

    Stampato nel 2019 da L’Arco e la Corte

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    Strade d’Europa

    20.00

    “Strade d’Europa, stanchi, sporchi, ma felici”, così canta la Compagnia dell’Anello. Mario M. Merlino e Rodolfo Sideri, già in Inquieto Novecento, avevano delineato il percorso umano e intellettuale delle figure più rappresentative del secolo appena trascorso, tentate a vario titolo dal Fascismo. Ora ci propongono un viaggio tra mito e realtà nella consapevolezza che ogni mito è tale nel momento in cui si incarna nel vissuto, in luoghi e soprattutto in un sentire comune. Sta qui l’originalità del libro. Essere un percorso personale e, al contempo, senso di appartenenza raccolto da generazioni antecedenti e trasmesso a quelle più giovani. Una ricerca di quell’Europa, oggi ottenebrata e infangata, eppure la più autentica, per altri europei che rifiutano questo presente grigio e malato. Già Nietzsche aveva annotato: “ecco nuvole temporalesche: ma è questo un buon motivo perché noi, spiriti liberi, eterei, giocondi, non dobbiamo procurarci una buona giornata?”

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 270

    Stampato nel 2006 da Settimo Sigillo

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    Studi evoliani 2014 – 80 di rivolta contro il mondo moderno

    22.00

    In questo annuario di Studi evoliani sono contenuti i contributi degli studiosi intervenuti al convegno tenutosi a Roma il 7 giugno 2014 dedicato agli ottant’anni dalla pubblicazione di “Rivolta contro il mondo moderno” di Julius Evola. Oltre agli atti del convegno sono presenti le Sezioni “Saggi”, “Inediti e rari”, “Cronache e polemiche”, “Rassegne”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 238

    Stampato nel 2016 da Edizioni Arktos

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    Su Heidegger

    15.00

    Giorgio Locchi

    Il testo è un inedito di Giorgio Locchi. O, meglio, la parte recuperata di un più ampio saggio dedicato a Martin Heidegger che l’Autore stava scrivendo e che non riuscì a completare per via della malattia che lo porterà alla morte il 25 ottobre 1992. Si tratta di un lavoro utile per completare gli studi su un gigante della cultura anticonformista

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    Sul futuro delle nostre istituzioni educative

    22.00

    Da qui si dovrebbe ripartire – da questo fondamentale, insuperato testo giovanile nietzscheano, composto nel 1872 – per ripensare, riformare, rivoluzionare la scuola e la cultura. Non già per ridiscuterle, perché questo è un libro di certezze, di ingiunzioni, di assiomi: non è un’operina dialettica e possibilistica. É grande politica applicata al ‘sacramento’ della formazione. E l’inno al genio, all’eccezione, pieno di orrore per Rousseau, per l’illusione egualitaria, per la fola modernissima del “se provo, riesco”, per le mandrie affamate di sapere – perché sapere è potere -, che pretendono di invadere tutto, licei, università, accademie, tutto. La scuola secondo Nietzsche dovrà insegnare a ciascuno a stare al posto proprio. Sarà una scuola di maestri che sconvolgono, non di predicatori che consolano. Di geni che si perfezionano, non di idioti velleitari. Altro che il ’68 di un secolo dopo, altro che la fantasia, i fumi e le canzonette! Altro che la contestazione dell’onda fiacca del Duemila! Altro che l’oscena ipocrisia dell’obbligo scolastico. il rischio da tenere sempre presente quando si tratta di pedagogia: “lo stupido istruito ha solo un campo più vasto per praticare la propria stupidità”.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm. pag. 204

    Stampato nel 2010 da Edizioni di Ar

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    Sul problema d’una tradizione europea

    15.00

    Adriano Romualdi

    Il saggio di Adriano Romualdi, ristampato ventitré anni dopo la sua prima pubblicazione, rappresenta uno dei contributi più significativi al tradizionalismo italiano nel dopoguerra, secondo solo agli scritti di Julius Evola. In questa breve ma esaustiva analisi, l’autore esplora la metafisica della storia delineata nella seconda parte della Rivolta contro il Mondo Moderno di Evola, introducendo anche nuovi spunti di confronto. Il cuore del lavoro mira a riportare i concetti di Europa e Tradizione a una dimensione comune, ribadendo il ruolo guida della Tradizione europea e indeuropea nella cultura e politica contemporanea. Romualdi esamina la tradizione indeuropea attraverso diversi cicli storici, identificando un simbolismo chiave nella lotta tra il toro e il cervo, rappresentanti rispettivamente il caos primordiale e la vita rigenerata. Questa concezione metafisica dell’ordine, presente in varie culture, informa anche le strutture sociali e politiche, evidenziando l’importanza della gerarchia e dell’equilibrio nel corretto funzionamento della società. Romualdi critica il cristianesimo come estraneo allo spirito indeuropeo, identificandolo come un momento di crisi e di dominio delle forze antitradizionali sull’Europa. Tuttavia, individua anche un ritorno agli antichi valori europei, incarnato nel Sacro Romano Impero e nella mistica germanica del Medioevo.

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    Sul senso della storia

    12.00

    Dalla concezione di storia dei Greci arrivando a Nietsche ed Heidegger Locchi prende le mosse per indicare un nuovo senso della storia, libero dalle strettoie della necessità e dai lacci dell’inevitabile. Con quel che ne consegue: riconquistare il destino storico dell’uomo, sottrarsi alle visioni apologetiche del presente, ribellarsi alla pretesa fine della storia, minare alla base le letture universalistiche del divenire storico, riaffermare il carattere aperto, libero, imprevedibile, mai certo della storia.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 131

    Stampato nel 2016 da Ar

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    Sulla Russia

    20.00

    Ivan Il’in

    “Abbiamo imparato a seppellire i nostri sacrari nazionali in luoghi inaccessibili; abbiamo fatto nostro il mistero della città di Kitež, inabissata, così inaccessibile al nemico e così vicina a noi, indistruttibile e benedetta; abbiamo imparato a prestare attenzione al trascendente, arcano suono delle campane; nell’impenetrabile profondità dell’anima abbiamo trovato il lago spirituale, segreto, protetto in eterno e nei secoli inesauribile: l’occhio divino della terra russa, l’occhio della rivelazione.

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    Superamenti – critiche al mondo moderno 1928-1939

    14.00

    “Se l’uomo è qualcosa che deve essere superato. se l’uomo è un ponte che conduce dalla bestia al superuomo, quessto superamento, questo trapasso è illusorio, se non si parla della premessa dell’esistenza di due opposte nature, di due opposti mondi e invece si continui a considerare come tutta la vita, la qualità unica vita, nelle sue varie forme e intensità”. Julius Evola

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 164

    Stampato nel 2005 da Controcorrente

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    Teoria dell’individuo assoluto

    23.50

    Teoria dell’Individuo assoluto rientra nel gruppo delle opere a carattere propriamente filosofico, speculativo, scritte da Julius Evola. In esso, le tesi della corrente chiamata di «idealismo trascendentale» vengono riprese, integrate e portate fino alle ultime conseguenze, in una teoria dell’Individuo assoluto, che va a sostituire quella di un astratto «soggetto gnoseologico», centro di una semplice teoria del conoscere.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 232

    Stampato nel 1998 da Edizioni Mediterranee

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    Teoria e pratica dell’arte d’avanguardia – Manifesti, poesie, lettere, pittura

    45.00

    Il presente volume, frutto di anni di lavoro, cerca per la prima volta di fare il punto, non certo definitivo, ma quanto più possibile esaustivo, della fase iniziale (1916-1921) dell’impegno culturale e intellettuale di Julius Evola (1898-1974), riunendo tutta insieme la sua opera artistica come teorico dell’arte d’avanguardia, poeta e pittore, in modo da fornire ai semplici lettori, agli specialisti e ai critici italiani e stranieri quanto in precedenza era disperso e introvabile, offrendo così un’immagine finalmente completa e totale dell’Evola artista. Il volume è stato diviso in quattro sezioni. Dopo un’introduzione generale affidata a Carlo Fabrizio Carli, coordinatore del libro, la prima è dedicata ai manifesti e agli interventi critici anche d’occasione. La seconda parte è riservata alla sua produzione poetica con introduzione di Vitaldo Conte. La terza sezione comprende l’epistolario con Tristan Tzara, il fondatore e nume tutelare del dadaismo, fondamentale per capire il pensiero del giovane artista sino al superamento del dadaismo e il clima dell’epoca. La quarta e ultima parte di questo volume è infine dedicata alla sua opera pittorica con la riproduzione di una selezione dei suoi quadri sulla cui autenticità non ci sono dubbi. Un’appendice di Dalmazio Frau esamina un aspetto sempre ignorato dell’Evola artista, quello di grafico e creatore di copertine per i propri libri. Segue il catalogo-schedario curato da Carlo Fabrizio Carli e Francesco Tedeschi con tutte le informazioni necessarie per classificare e inquadrare le opere, tracciandone una sintetica storia e interpretazione. Il volume è arricchito da decine di fotografie, manifesti, copertine di libi e riviste

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 473 con varie illustrazioni a colori

    Stampato nel 2019 da Mediterranee

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    Teoria Europa

    30.00

    Darya Aleksandrovna Dugina

    L’Unione Europea è l’Anti-Europa. Qui non c’è assolutamente alcun diritto dei popoli. È una atomizzazione e smembramento delle società organiche europee. Inoltre, il liberalismo e l’atomismo non sono un’idea europea, ma qualcosa di imposto dall’esterno. […] È interessante che, negli anni Settanta del XX secolo, abbiano sostenuto proprio la creazione di una vera unione europea, completamente diversa, basata sui diritti dei popoli, non su ciò che vediamo ora. Non sull’economia e non sull’individualismo, che porta solo a crisi politiche, sociali ed economiche». Così Darya Dugina in un passaggio di questo libro che propone una serie di conferenze, trasmissioni radiotelevisive e interviste – raccolte dal padre Aleksandr Dugin – aventi per tema l’Europa. Il contenuto di questo libro sfata la narrativa corrente basata sull’idea che la Russia (in particolare le sue componenti tradizionaliste che nell’elaborazione assumono anche il metro geopolitico e la concezione multipolare) odi l’Europa e ne voglia la sottomissione. La stessa narrativa definisce i russofili europei come nemici dell’Europa.”

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    Tipologia razziale dell’Europa

    26.00

    Il libro dello studioso tedesco è un utile strumento per debellare i pregiudizi antirazzisti che nella società contemporanea sono profondamente radicati e difficili da estirpare. Günther opera una classificazione razziale della popolazione europea dividendola in cinque gruppi principali: razza nordica, razza occidentale, razza dinarica, razze estide, razza baltico-orientale. Per razza deve intendersi un gruppo umano le cui caratteristiche si ripetono generazione dopo generazione, si tratta quindi di un concetto che non coincide con quello di popolo e meno ancora con quello di lingua: il fatto che su un territorio si parli una lingua indoeuropea è indice che su quel territorio ci deve essere stato il predominio di una classe dirigente nordica. Günther analizza le caratteristiche psicosomatiche dei vari tipi razziali corredando il volume con disegni e fotografie. La razza nordica si distingue per le caratteristiche di disciplina e di coraggio che la rendono idonea a funzioni di comando e di organizzazione. Tuttavia i nordici denotano una scarsa capacità di adattamento a società miste in cui i caratteri di altre popolazioni tendono a dissolvere istituzioni fondate sulla gerarchia. Così la storia dei Greci, dei Romani, dei Persiani, mostra come inizialmente la classe dirigente nordica abbia costruito civiltà complesse e raffinate, ma come sia poi decaduta in conseguenza della mescolanza con elementi meridionali e levantini.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 224 illustrato con numerose foto b/n

    Stampato nel 2003 da Ghenos

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    Tradizione è militanza

    12.00

    Mario Polla

    «Cosa è la “tradizione”? Cosa è “tradizionale”?» sono le domande che preliminarmente il militante della Tradizione è chiamato a porsi. Infatti, se il militante è colui che combatte per Amore, come può egli amare ciò che ancora non conosce ma da cui è magneticamente attratto? Ancora una volta è Mario Polia a indicarci la via, consegnando ai giovani militanti un breviario di fede e di lotta, inciso a parole chiare, dirette e semplici, forgiate dalle battaglie, dalle intuizioni e dalla testimonianza di una vita autenticamente consacrata alla tradizione.

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    Tradizione e/o Nichilismo? – Letture e ri-letture di Cavalcare la tigre

    28.00

    Pubblicato nel 1961 e da allora letto e riletto da almeno tre generazioni, Cavalcare la tigre di Julius Evola è anzitutto una pietra di paragone, un fuoco di sbarramento che può attraversare solo chi ha giurato vendetta alla modernità ma, per una ragione o per un’altra, non è intenzionato ad abbandonarla, vedendo nel nichilismo anzitutto una sfida, una prova capace di rivelare un sistema di valori che non è né di ieri né di domani, appartenendo al mondo dell’Eterno. Ma cosa rimane dell’uomo differenziato, ora che la modernità si è estinta, cedendo il posto alla post-modernità? I saggi raccolti in questo libro – di fatto, il primo studio esaustivo dedicato a uno dei libri più importanti di Evola, nonché esperimento intergenerazionale come pochi altri – provano a offrire una risposta, muovendosi in orizzonti nuovi e antichi al tempo stesso. Sempre con lo stesso proposito: cavalcare la tigre della modernità e della post-modernità per accedere a frutti non facilmente attingibili in altre epoche, risvegliare un Sole occulto nella Mezzanotte della storia, al culmine ipogeo del nostro ciclo, costringendo l’orizzonte del nichilismo europeo a sfociare nella trascendenza.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 320

    Stampato nel 2020 da A.G.A.

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    Tradizioni d’Europa

    30.00

    Alain de Benoist ci offre delle suggestive sintesi sull’origine e la storia delle grandi tradizioni popolari, in buona parte associate al mito e al ciclo delle stagioni, che, dalla notte dei tempi, hanno ritmato la vita degli uomini e delle comunità in Europa. Le tradizioni popolari erano legate all’esistenza del mondo contadino, con le sue comunità, i suoi modi di vita, le sue feste, i suoi riti, i suoi ritmi di esistenza in armonia con le forze cosmiche.

    Cartonato, pag. 180 + 32 di illustrazioni

    Stampato da Controcorrente

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    Tramonto dell’Occidente? Spengler contro Spengler

    10.00

    Dopo la Prima guerra mondiale e la “guerra fratricida dei bianchi” che ha messo in discussione il primato geopolitico e coloniale dell’Europa, l’Occidente è davvero destinato all’inesorabile tramonto vaticinato da Oswald Spengler? Secondo Moeller van den Bruck assolutamente no. Lo scrittore nazionalrivoluzionario ritiene, invece, che l’Europa possa e debba rinascere grazie una nuova religione politica di carattere egemonico e modernista, capace di parlare ai “popoli giovani” dell’Est e di prefigurare un diverso assetto del globo che rilanci il primato europeo all’unione con il mondo asiatico. Prima edizione italiana, curata e tradotta dal prof. Stefano G. Azzarà, dell’Università di Urbino. Un testo attualissimo, che prefigura una soluzione eurasiatica alla crisi di un occidente atlantico in piena decadenza.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 74

    Stampato nel 2017 da Oaks Editrice

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    Trattato del ribelle

    12.00

    Prendendo le mosse dal pensiero di Nietzsche,il testo rappresenta una sintesi illuminante della volontà tragica diaccettare non passivamente la modernità. L’uomo moderno – consapevoledella fase avanzata del nichilismo contemporaneo, dell’assenza divalori comunitari – può “sopravvivere” alla tecnica e, usando untermine oggi di moda, alla “globalizzazione” tenendo saldo un piedenella Foresta, simbolo dell’irrazionale e dell’ancestrale. E’ la figuradell'”Anarca” che Junger delinea con una rettorica asciutta,cristallina ed efficace. Lettura obbligata per i “ribelli”.

    Brossura, 10,5 x 17,5 cm. pag. 136

    Stampato nel 1990 da Adelphi

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    Un figlio di Dio – La vita e la filosofia di AKhenaton, Re d’Egitto

    30.00

    Tra i titoli del faraone Amenofi IV, passato alla storia come Akhenaton, uno è venuto ad aggiungersi con prepotenza negli ultimi anni: l'”eretico”. Ed è l’origine etimologica di “eresia” – dal verbo greco che significa afferrare, scegliere, eleggere – che gli conferisce piena giustificazione: il giovane faraone afferrò dall’osservazione del Sole l’equivalenza di materia ed energia, scelse Aton come divinità immanente e universale e lo elesse, quindi, a fondamento della propria peculiare religione. “Un figlio di Dio. La vita e la filosofia di Akhenaton, re d’Egitto” si potrebbe definire un componimento circolare in quattro atti. Nel primo, Savitri Devi crea, sulla base di congetture, il climax attraverso il quale il faraone giunse alla realizzazione del concetto di Unità tra il visibile e l’invisibile. Nel secondo e nel terzo: documentando la trasposizione di questa Unità in un Insegnamento religioso e, poi, le sue conseguenze ultime. E, infine, l’autrice chiude il libro ipotizzando una lettura metastorica e un’applicazione moderna dei fondamenti della “Religione del Disco”. Edizione integrale.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 303

    Stampato nel 2018 da Thule Italia

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    Un italiano per l’Europa

    28.00

    Adriano Romualdi

    Al di là degli scritti monografici, pubblicati in vita o postumi, l’opera di Adriano Romualdi si compone per lo più di svariati scritti minori sparsi su riviste dimenticate e ormai introvabili. Per tale motivo, Gianfranco de Turris nella Prefazione al volume Su Evola avvertiva del rischio che l’opera di Romualdi potesse cadere presto nell’oblio. Grazie alla curatela di Rodolfo Sideri e Mario Michele Merlino, Cinabro Edizioni e RigenerAzione Evola hanno sottratto a questo destino una parte importante di questa produzione offrendola alle nuove generazioni. In questo volume antologico sono raccolti, ad esclusione di alcuni contributi già editi in Le ultime ore dell’Europa, tutti gli articoli e le recensioni apparsi sulla rivista fondata dal padre Pino, L’Italiano. In questi scritti sono tangibili gli sforzi profusi dal giovane Romualdi per offrire alla destra italiana una vocazione europea e una cultura tradizionale: solo la morte prematura ha impedito a questo grande intellettuale militante di portare a termine la sua missione, di cui oggi le nuove generazioni sono orfane ma anche eredi

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    Un samurai d’occidente – Il breviario dei ribelli

    22.00

    Questo breviario è il risultato delle riflessioni personali di un samurai d’Occidente che si attribuisce il diritto di giudicare solo a condizione di pagarne il prezzo in prima persona. Un breviario che è un atto di accusa verso un’Europa che sta naufragando sotto la pressione di una immigrazione selvaggia, che sta perdendo definitivamente la sua coscienza di “culla della civiltà” umana. Essa può salvarsi solo riconquistando attraverso la rivoluzione della Tradizione la propria identità, con un ritorno alle fonti spirituali della propria essenza, con una lettura rinnovata dei propri poemi fondatori, soprattutto dell’Iliade. Non sono soluzioni politiche, quelle tracciate in questo volume, ma un’altra visione del mondo e della vita, che attinge alle nostre fonti più autentiche. Sono la base su cui costruire la vita personale di ciascuno di noi: famiglie, nazioni e comunità viventi. Ma possiamo trarne ugualmente i principi senza i quali una grande politica non può concepirsi.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 224

    Stampato nel 2016 da Settimo Sigillo

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    Un’altra modernità

    Il prezzo originale era: €22.00.Il prezzo attuale è: €13.20.

    Prezzo di listino  22.00 (sconto 40%)

    Questo saggio analizza la possibilità di una modernità altra da quella che oggi ha dichiarato bancarotta. Una prospettiva differente che emerge, in maniera carsica e intermittente – a partire dall’Illuminismo e dalla Rivoluzione, colossi contrapposti che sorvegliano l’ingresso nel nostro tempo -, in figure come Chateaubriand, de Maistre e Novalis fino a giungere a Adorno, Horkheimer, ma anche Evola e Guénon. Ripensare il concetto di moderno per assegnare un futuro al nostro presente, intrappolato in una crisi epocale. Crisi, comunque, implicita nelle sue premesse. Che esista una sola modernità – questo il comandamento da infrangere per rimettersi sui binari della storia.

    Brossura 12,5 x 19,5 pagg. 253

    Stampato nel 2012 da Edizioni Bietti

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    Una metafisica indoariana di lotta e azione. La Bhagavadgita in una nuova prospettiva

    20.00

    Jakob Wilhelm Hauer

    Pubblicato nel 1934, questo studio propone un’interpretazione alternativa della Bhagavadgītā, ponendola in una luce differente rispetto alle tradizionali esegesi filologiche e dottrinali. Hauer si distacca dall’immagine unilaterale dell’India come terra di pura speculazione metafisica e passività ascetica, restituendo invece una concezione dinamica e combattiva della saggezza indoariana. Analizzando il tragico conflitto del guerriero Arjuna, chiamato a combattere contro il proprio stesso sangue, l’autore individua nella Bhagavadgītā una riflessione universale sulla natura del dovere e della responsabilità morale, mostrando come la lotta non sia solo un destino imposto, ma una via per il superamento della condizione umana e l’accesso a una dimensione superiore dell’essere. L’opera esplora inoltre la profonda relazione tra il pensiero vedico e la tradizione indoeuropea, mettendo in evidenza l’equilibrio tra azione e interiorità che caratterizza la concezione indoariana del mondo. Attraverso una lettura attenta del testo sacro, Hauer offre un’interpretazione in cui l’azione non è vista come una semplice necessità pratica, ma come un principio fondamentale dell’ordine cosmico, in cui il sacrificio e la dedizione alla propria funzione nel mondo rappresentano il più alto compimento dell’essere umano. Con il suo approccio rigoroso, ma altresì originale, Una metafisica indoariana di lotta e di azione si configura come un contributo significativo agli studi sulla Bhagavadgītā e sulla spiritualità indoariana, ponendosi come un’opera di riferimento per chiunque desideri approfondire il rapporto tra filosofia, religione e concezione dell’azione nella tradizione vedica e non solo.

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    Ungern Khan – Il dio della guerra

    18.00

    La leggendaria storia del Barone Roman Fedorovic von Ungern-Sternberg o Ungern Khan, conosciuto al pubblico grazie a Hugo Pratt, che introduce la figura del nobile pazzo, erede dell’Ordine Teutonico, lucidamente visionario e misticamente ispirato, che alla guida di una composita divisione di cavalieri asiatici si scaglia contro l’Armata Rossa. Ungern Khan è un uomo fuori dal tempo. Non combatté per lo zar, non combatté per i Romanoff, rifiutò di collaborare conb l’Armata Bianca, ma sfidò il bolscevismo in quanto abbattitore di un mondo passato nostalgicamente rimpianto. Un uomo per cui “La contro-rivoluzione era solo un pretesto”. Un mito eterno.

    Brossura, 19 x 27 cm. pag. 94 illustrato colori

    Stampato nel 2017 da Ferrogallico

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    Unità operanti per il Fronte della Tradizione

    5.00

    Dopo l’uscita del primo quaderno di questa collana, presentiamo questa seconda pubblicazione che si pone come la naturale continuazione della prima. Cogliendo l’invito del Centro Studi di formazione Tradizionale Heliodromos alla costituzione di una solida organizzazione d’ispirazione tradizionale che comprenda tutte le forze sane ed attive esistenti. Nel quaderno viene delineato il progetto per la creazione del Fronte della Tradizione, ed indicate le direttive d’azione imprescindibili per la costituzione delle singole Unità Operanti nel concreto.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 70

    Stampato nel 1998 da Raido

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    Usurai, Vil Razza Dannata. L’opposizione ai prestatori di denaro – La lotta per abolire la schiavitù degli interessi

    Il prezzo originale era: €19.00.Il prezzo attuale è: €13.30.

    Kerry Bolton         Prezzo di listino  19.00 (sconto 30%)

     In un sistema finanziario iniquo e disonesto le banche private conieranno il denaro per il loro guadagno personale. Le società organizzate per la produzione saranno sotto al loro dominio. Il governo stesso sarà dominato dai plutocrati del denaro. La stampa, dipendente dalla pubblicità ricevuta dalle società dominate dai banchieri, continuerà ad ingannare il popolo. Il sistema educativo continuerà a ostracizzare le verità sull’economia. Un cittadino disinformato, costretto a lavorare nelle industrie controllate dai banchieri riceverà un salario miserevole. I cittadini saranno inclini a dare la colpa dei loro mali a una forma di governo democratico e a rinunciare inconsapevolmente alle libertà già conquistate per le povere necessità di vita, che i plutocrati permetteranno solo in cambio del sacrificio della libertà. Ne deriverà necessariamente una dittatura, sia essa comunista o fascista.

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    Usurocrazia

    20.00

    Dall’invenzione dei titoli sostitutivi dell’oro e dell’argento alla legislazione mosaica passando per i banchi di pegno dell’Età di Mezzo, fino alla nascita del moderno capitalismo bancario e finanziario, si delinea e articola nel corso dei secoli la prassi di sfruttamento usurocratico. Attraverso le diverse epoche l’Oligarchia del danaro ha edificato il suo impero invisibile, cosmopolita e multinazionale. Un potere segreto – nelle mani di poche, note, ricchissime famiglie – ha saputo modellare nei secoli un moderno sistema di sviluppo capitalistico. Un sistema di sfruttamento che ha progressivamente usurpato delle proprie prerogative e funzioni il potere politico dei governi: la politica al servizio dell’economia, dell’Alta Finanza internazionale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 236

    Stampato nel 2017 da Ritter

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    Vassallibus – Viaggio al termine del giorno

    22.00

    Giuseppe Vassalli

    Vassallibus è una biografia insolita. Il suo sensibile autore dipinge un’epica, più che un epoca. Un’epica particolare che egli ha vissuto, ricca di avvenimenti politici e storici che hanno lasciato un’impronta indelebile nel suo profondo «io cosciente». La dipinge come un quadro impressionista: allontanandoci un po’ e socchiudendo gli occhi, esso ci rivelerà la realtà nella sua essenza. Attraverso queste pagine si avverte un bisogno celato, da parte di chi scrive, non solo di rivivere il passato, ma anche di approfondire l’evoluzione di periodi che, vertiginosamente, sotto la spinta del progresso tecnico e scientifico, hanno modificato tutto un sistema di vita. Vi si percepisce la nostalgia romantica per un’autenticità umana perduta. Apertis verbis, Vassalli si trova ad analizzare le origini di un popolo ormai disperso, che attraverso i secoli riuscirà a riconquistare la dignità di Nazione europea. Quello del 1919-1945 è stato infatti un lampo di gloria esaltante che i giovani di quel tempo hanno vissuto con adesione entusiasta e orgogliosa: era finita l’epoca dell’umiliazione, non esisteva più un popolo servile senza patria. Purtroppo, però, l’Europa sarà sconvolta da una terribile guerra che porterà distruzione, odio e fango, in cui annaspa tutt’oggi.

    Brossura, 13,5 x 20,5 cm. pag. 209 con circa 14 foto b/n

    Stampato nel 2014 da Novantico

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    Venne la Magna Madre

    22.00

    Il presente scritto è intonato alle parole che il sapiente Macrobio rivolse a suo figio Eustazio nell’incipit dei suoi Saturnalia: “Quest’opera non si propone di far sfoggio di eloquenza, ma d offrire una raccolta di nozioni…” Dunque nessuna pretesa di originalità o vana erudizione, ma informazioni e citazioni.La Magna Mater Cibele trionfante torna alla sua sede primigenia: il Palatino, l’archetipo del cosmo romano-italico. Cibele è anche il pegno di quella Aeternitas Romae che i Cartaginesi sfidarono e Cibele garantì la vittoria dei figli di Marte sulla civiltà nordafricana, dimostrando vieppiù il carattere non-matriarcale della Magna Mater.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 230 + XVI tavole b/n

    Stampato nel 2012 da Settimo Sigillo

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    Visione del mondo, scienza ed economia

    16.00

    Che tra la visione del mondo e l’economia, nella loro rispettiva configurazione, debbano esserci strette relazioni, risulta evidente fin da principio, né mai, in nessun momento, ciò è stato posto in dubbio, quando si è riflettuto su questi due concetti. Queste relazioni assursero a problema centrale della concezione della storia nel corso del XIX secolo, allorché – soprattutto per influsso del marxismo – si diffuse la concezione secondo cui vi sarebbe una necessaria relazione tra visione del mondo ed economia, nel senso che l’economia e le sue forme storiche semplicemente determinerebbero la visione del mondo; l’economia, in una regolarità immanente e autonomamente determinata nel processo storico, sarebbe l’unica realtà, mentre tutto il resto nell’esistenza umana sarebbe solo una funzione del fattore economico.

    Brossura, 13,3 x 19,5 cm. pag. 96

    Stampato nel 2018 da Edizioni all’Insegna del Veltro

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    Vita avventurosa di Julius Evola

    39.00

    Andrea Scarabelli

    Non è facile definire Julius Evola: per qualcuno è un luciferino “cattivo maestro”, per qualcun altro una specie di messia. Dietro a questi luoghi comuni si nasconde una personalità complicata e controversa: dadaista e filosofo, antimoderno e orientalista, cultore di magia ed esoterismo, vicino al Regime mussoliniano ma giudicato “antifascista” dall’Ovra, teorico di un “razzismo spirituale” ostracizzato dai razzisti ufficiali… Nato da un decennio di ricerche tra archivi, epistolari, interviste e testimonianze inedite, questo libro racconta una vita non comune, tra grotte capresi e capitali in fiamme, la Roma degli anni Venti e dei Sessanta, la declinante Mitteleuropa e la roboante Parigi, redazioni di giornali e silenziosi chiostri invernali, locali notturni e passeggiate alpine, restituendo alla sua figura una complessità irriducibile a facili etichette politiche.

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    Wagner Nietzsche e il mito sovrumanista

    15.00

    Locchi Giorgio

    Il saggio di Locchi mette in luce la lunga gestazione musicale del “Mito”, ne coglie la nascita e ne analizza le strutture, così tra l’altro permettendo una più esatta comprensione della “parentela” che unisce Nietzsche e Wagner.

    Brossura, 14,7 x 21,5 cm. pag. 210

    Stampato nel 1982 da Akropolis

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