Deutsche Panzereinheiten in der OZAK – German Armoured Formations in the OZAK 1943-45

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    Deutsche Panzereinheiten in der OZAK – German Armoured Formations in the OZAK 1943-45

    17.50

    La presente monografia della Tankograd Publishing, prende in esame l’utilizzo dei mezzi corazzati e blindati nella “Zona d’Operazione Litorale Adriatico”, ciostituita dai tedeschi nella zopna di confine tra Italia e slovenia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Questo contesto operativo era sottopposto all’amministrazione civile e militare del Reich e di fatto le autorità della R.S.I. erano quasi del tutto estromesse dal controllo di questi territtori. Ciò che rende interessante questo teatro operativo, è l’inusuale tipologia di mezzi corazzati che i germanici dispiegarono e utilizzarono, in particolar modo nella lotta anti-partigiana. Attraverso 64 pagine completamente illustrate, vengono mostrate quasi 150 fotografie che riportano la grande varietà di mezzi (molti di preda bellica italiana) utilizzati dai vari reparti tedeschi.

    Brossura punto metallico 21 x 29,5 pagg. 64 , 145 foto b/n, 1 foto a colori e una cartina

    Testo bilingue tedesco/inglese

    Stampato nel 2013 da Tankograd

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    R.S.I. – Soli contro tutti. Friuli Venezia Giulia 1941-1945. (Guerra-guerriglia-controguerriglia)

    49.00

    Questo è sicuramente uno dei migliori lavori di Nino Arena, sia per il tema trattatto, sia per l’accuratezza con cui ha eseguito l’opera. Dopo l’8 settembre 1943 le terre del Friuli Venezia Giulia conobbero un periodo di drammatica incertezza: da un lato gli immediati tentativi slavi nei giorni successivi all’armistizio di “trovare vendetta” nei confronti degli italiani, di seguito l’istituzione della “Zona d’Operazione Litorale Adriatico”, che di fatto sottraeva alla giurisdizione della RSI le terre giuliane (le forze di salò ivi presenti avevano spesso una caratterizzazione particolare, come ad esempio la GNR che era quì denominata “Milizia Difesa Territtoriale”. Gli scontri tra l’amministrazione tedesca e i funzionari di Mussolini furono molto duri e, spesso andarono a discapito nella lotta contro le forze titine. L’altro fattore era ovviamente la forte presenza delle forze partigiane jugoslave che impegnarono non solo i reparti italiani della RSI, ma anche numerose unità tedesche e collaborazionistiche slovene, croate e ustasha, in scontri violenti e spesso sanguinari. In questa regione, a costo di immensi sacrifici, si scrissero delle pagine di italianità che in parte vennero annullate dall’esito del conflitto che privò il nostro paese di terre che slave non erano mai state: prima romane, poi veneziane ed in ultimo italiane. L’apparato iconografico è davvero notevole.

    Rilegato, 21,5 x 28,5 cm. pag. 363 + 176 pagine fuori testo con 337 foto b/n

    Stampato nel 2006 da L’Ultima Crociata

    Condizioni del libro: Usato in perfette condizioni

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    R.S.I. – Trieste e la sua odissea. Contributo alla storia di Trieste e del “Litorale Adriatico” dal 25 Luglio 1943 al Maggio 1945

    65.00

    Il libro, sapientemente realizzato, vuole dare una panoramica delle drammatiche vicende svoltesi tra il luglio del 1943 e il maggio 1945 nei territori della frontiera nord-orientale d’Italia che influirono in maniera decisiva riguardo il mantenimento della sovranità italiana su quei territori anche se, dopo l’8 sttembre, essi vennero riorganizzati nell’ambito di una zona d’operazione denominata dai Tedeschi: “Litorale Adriatico” (Adriatisches Kustenland). Il libro racconta le vicende in seguito alla vittoria nella Grande Guerra, l’assegnazione all’Italia delle terre orientali, una volta facenti parte dell’impero austriaco, con particolare riguardo alla città di Trieste. La seconda parte del lavoro, prende in esame il perido della Repubblica Sociale, i venti mesi che videro “convivere” istituzioni militari e politiche di Germania e dell’Italia repubblicana, preocupata di mantenere l’italianità su quelle terre. La terza parte analizza la tragedia dell’aprile 1945, i tentativi slavi di occupare le terre in questione, le persecuzioni da parte delle forze comuniste che causarono omicidi, sparizioni, torture ed infoibamenti. Di difficilissima reperibilità.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 292

    Stampato nel 1952

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina. Fioriture

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    Seconda Guerra Mondiale – Alpini nella città di Fiume 1944 – 1945

    25.00

    Per decenni gli eventi, accaduti a partire dalla data dell’armistizio dell’8 settembre 1943 fino ai primi anni ’50, riferiti ai territori situati al confine orientale del Friuli Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia, sono stati coperti da un assordante e fragoroso silenzio. Ciò ha fatto si che quasi nulla si sappia dei reparti di militari italiani che, dopo l’8 settembre 1943, sono rimasti in armi, o si sono costituiti successivamente, per cercare di difendere quei confini conquistati con il sangue di centinaia di migliaia di soldati alla fine della prima guerra mondiale. Se così poco si sa dei reparti maggiori, vedi Btg. Bersaglieri “Mussolini”, Rgt. Alpini “Tagliamento”, Rgt. M.D.T., reparti della Xa Mas, che hanno combattuto sino alla fine di aprile 1945 per contrastare l’avanzata della truppe dell’EPLJ, nulla o quasi si sa dei reparti minori, immolatisi anch’essi nel disperato tentativo di difendere i confini orientali. Tra questi Reparti “dimenticati” dalla storia, o forse sarebbe meglio dire dagli “storici”, c’è senza alcun dubbio il XVI Battaglione Difesa Costiera “Julia”. è questo un piccolo Battaglione, composto da tre Compagnie Presidiarie, che ha il modesto compito di svolgere attività di controllo del territorio e guardia alle infrastrutture e alle strutture militari, oltre alle normali attività di presidio. Però poi, nella primavera del 1944, una di queste Compagnie viene trasferita a Fiume, dove inizia una sua storia totalmente diversa da quella delle altre Compagnie, che la porterà a raggiungere un organico nel 1945 di centinaia di militari, tanto da giustificare la sua evoluzione a Battaglione a se stante, svincolato da quello di appartenenza. Questo libro traccia la storia di questa Compagnia schierata a Fiume per quasi 12 lunghi mesi, un periodo nel quale si assiste alla crescita numerica del reparto, al suo addestramento, al suo impiego, fino alla sua tragica fine.

    Brossura 17 x 24 pag. 128 più di 60 illustrazioni in b/n tra foto, docume

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