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1930-1950 – Da eja eja alalà alla democrazia in scooter. Una ricognizione nella memoria
€12.90Quick viewLa mostra “1930-1950, da Eja Eja Alalà alla democrazia in scooter, è un film di carta , un romanzo di cose viste, una trama a colori di documenti d’epoca, il resoconto del lunghissimo Ventennio in cui il regime fascista di Mussolini iniziò è completò la sua parabola idealista, politica, sociale e militare. In quell’Italia di oltre sessant’anni fa, caratterizzata dall’alleanza con la Germania, dalle uniformi littorie, dalle adunate di piazza e dalle parole d’ordine e, ovviamente dalla guerra, c’erano anche gli adolescenti dai calzoni corti, grigioverdi, vestiti da balilla Moschettieri, con fucili in miniatura, trombe e tamburi. Nll’immediato dopoguerra, in un’Italia ridotta quasi in rovina ma, caratterizzata da un nuovo sconro tra il regime “democratico” di stampo americano e i partiti propugnatori dell’ideologia comunista di derivazione sovietica, si aprono nuovi scenari che porteranno ben presto all’inizio di quel periodo storico conosciuto come boom economico. L’iconografia è di buon livello, lo scarno testo un po meno…
Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 160 completamente illustrato a colori e b/n
Stampato nel 2003 da Monte Università Parma
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Prigionieri in Italia. Militari alleati e campi di prigionia (1940-1945)
€19.00Quick viewMarco Minardi
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale il regime fascista si trova impreparato ad affrontare il problema della gestione dei prigionieri di guerra nemici. Un ritardo che non viene più recuperato nel corso dei tre anni di guerra e che segna l’esistenza delle centinaia di migliaia di militari rinchiusi nei campi di prigionia distribuiti lungo la penisola. La storia dei prigionieri in Italia tra il 1940 e il 1943 si interrompe bruscamente quando viene annunciata la firma dell’armistizio e si frantuma in migliaia di storie individuali di militari che tentano di raggiungere le linee amiche; molti finiranno nuovamente in the bag e inviati nei campi di prigionia in Germania. Attraverso un rigoroso metodo storico, il volume indaga l’evolversi della realtà concentrazionaria in Italia nel corso della prima fase della guerra e le sorti nonché le scelte dei prigionieri in fuga dopo gli eventi dell’8 settembre 1943. Uno sguardo complesso che si arricchisce con l’analisi delle vicende personali e collettive dei protagonisti, prima e dopo il crollo del regime fascista. I diversi contributi focalizzano l’attenzione sulle tematiche che narrano la realtà nei campi di prigionia per militari Alleati, dall’organizzazione delle strutture detentive alle violazioni della Convenzione di Ginevra e alle violenze praticate a danno dei prigionieri, dall’assistenza e dalla solidarietà in favore dei prigionieri anglo-americani nell’Italia ai rapporti degli ex prigionieri con la Resistenza, dalla realtà del campo di lavoro a Cinecittà alle pratiche e alle politiche della memoria pubblica.
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