Laggiù dove si muore. Il Vietnam dei giovani italiani con la Legione straniera

Luca Fregona

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    Laggiù dove si muore. Il Vietnam dei giovani italiani con la Legione straniera

    14.90

    Luca Fregona – Giorgio Cargioli

    Il libro si apre con la testimonianza lunga e articolata di Giorgio Cargioli, un ex legionario di La Spezia (vivente), che ha disertato alla fine del conflitto in Indocina per sottrarsi ai tre anni d’ingaggio che gli rimanevano. Catturato dai francesi, è stato condannato a sei anni di prigione. Con lui, c’era anche il bolzanino Luciano Saggese di 23 anni. Entrambi sono stati protagonisti di una fuga che all’epoca fece rumore in tutto il mondo. Insieme ad altri compagni si ribellarono sul piroscafo che li riportava in Algeria, gettandosi in mare a Port Said, nel canale di Suez. Solo una trentina riuscirono a raggiungere la riva e sopravvivere. Cargioli e Saggese ce la fecero. Vennero presi in carico dai rispettivi consolati e rimpatriati. Il libro procede poi con microstorie di legionari altoatesini e non (una decina circa). Si tratta di profili, arricchiti di foto e documenti che l’autore ha raccolto e selezionato tra le numerose e continue segnalazioni di parenti arrivate dopo la pubblicazione di “Soldati di sventura”.

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    Soldati di sventura. Nella legione straniera dall’Alto Adige a Vietnam. L’inferno a 10mila chilometri da casa

    12.90

    Luca Fregona

    Tre uomini e un destino: Dien Bien Phu, la battaglia di 56 giorni che il 7 maggio 1954 segna la sconfitta della Francia, il trionfo di Ho Chi Min nella guerra di Indocina, e il crollo del colonialismo europeo in estremo Oriente.. In Indocina, dal 1946 al 1954, hanno combattuto oltre 5000 italiani inquadrati nella legione straniera. Più di mille sono morti in combattimento o nei campi di prigionia viet. Una generazione uscita a pezzi dalla seconda guerra mondiale, caduta nel “tritacarne” della Legione, ultimo approdo di chi non conosceva più il significato della parola “futuro”. Ex fascisti, ex partigiani, clandestini arrestati in Francia e poi costretti ad arruolarsi, giovani alla fame senza la prospettiva di un lavoro. Il libro racconta la storia di tre ventenni altoatesini, partiti “volontari” per motivi diversi, che, senza conoscersi l’uno con l’altro, hanno visto le loro vite affondare nel fango “in-mezzo-al-nulla” di Dien Bien Phu,  “Prigionieri” di una valle spoglia, martellata dall’assedio feroce dei viet. Per capire cosa li ha spinti in questo viaggio all’inferno, bisogna però conoscere anche la loro vita “prima”. I drammi e la solitudine che gli hanno fatto credere di non avere più buone carte in mano e nessun altro posto al mondo dove andare. Sono le storie di Beniamino Leoni, che ha disertato e combattuto nel Vietminh contro i suoi ex compagni. Di Emil Stocker, sopravvissuto per caso al massacro insieme al suo straordinario reportage di 1036 foto che racconta i suoi quattro anni di Vietnam. E di Rudi Altadonna, ucciso e poi sepolto nella terra rossa di Dien Bien Phu.

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