1914-1918. I servizi di informazione militari italiani e la vicenda di Carzano

Itinera

Visualizzazione di 1-48 di 63 risultati

  • 0 out of 5

    1914-1918. I servizi di informazione militari italiani e la vicenda di Carzano

    19.00

    Giovanni Punzo

    La Prima Guerra Mondiale vide la creazione di istituzioni di propaganda e informazione dedicate. Il servizio segreto militare italiano giocò, in quest’ottica, un ruolo fondamentale nel crollo morale dell’Austria-Ungheria. Attraverso una puntuale analisi dei compiti della 1^ Armata oltre che del fondamentale nodo strategico e informativo del ‘saliente trentino’, l’autore prende in esame due avvenimenti storici fondamentali nella storia della Grande Guerra: l’offensiva di primavera del 1916, più nota come strafexpedition, e il controverso episodio svoltosi nell’autunno 1917 a Carzano. Proprio il dettagliato studio degli avvenimenti svoltisi in questa cittadina in provincia di Trento consentirà al lettore non solo una precisa conoscenza dell’attività di spionaggio svolta dall’Ufficio Informazioni della 1^ Armata, ma permetterà di aprire anche una finestra sulla genesi della guerra psicologica.

    Quick view
  • 0 out of 5

    1943 linea del Mareth. Bunker e battaglie in Tunisia

    27.00

    Alessandro Bernasconi

    Cosa successe dopo la battaglia di El Alamein? Nei sei mesi che trascorsero prima dell’inevitabile resa finale, il 12 maggio 1943, le truppe dell’Asse, tallonate dall’8a Armata britannica, riuscirono a trincerarsi lungo i 600 chilometri della linea fortificata del Mareth, la “Maginot del deserto”. Il generale Montgomery, fiducioso di ottenere una rapida vittoria, si trovò a fronteggiare un’accanita resistenza che, grazie all’abile strategia difensiva messa in atto da Rommel, prima, e da Messe poi, riuscì a sostenere l’urto delle forze aglo-americane, superiori per uomini e mezzi. Questo libro affronta organicamente, grazie a inedite fonti d’archivio italiane, i combattimenti che videro protagonista la 1a Armata italiana, erede dell’Armata corazzata italo-tedesca (A.C.I.T.) che aveva pagato un così grande tributo di sangue a El Alamein.

    Quick view
  • 0 out of 5

    A Colpo Sicuro – I tiratori scelti italiani dal secondo dopoguerra agli anni 2000

    24.90

    L’autore, comandante dell’ 11 Reggimento Bersaglieri durante la battaglia dei “Due Ponti” di Nassiriya (14-16 maggio 2004) e decorato con la Croce d’Oro al Merito per questa operazione, trasferisce tutte le sue competenze tecniche in questo volume che ripercorre lo sviluppo della figura del tiratore scelto nell’Esercito italiano dal secondo dopoguerra fino alle recenti operazioni in Bosnia, Kossovo, Iraq e Afghanistan. Particolare risalto viene dato all’addestramento di queste Forze Speciali e all’evoluzione degli armamenti da esse impiegati, tra cui i fucili di grosso calibro e le armi d’assalto.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 264 con circa 100 foto, 16 tavole a colori di Pietro Compagni. In appendice sinossi in inglese

    Stampato nel 2015 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Africa orientale italiana: Cheren 1941. La battaglia per l’Impero

    Il prezzo originale era: €22.50.Il prezzo attuale è: €11.25.

    Alessandro Andò           Prezzo di listino: 22.50 (sconto 50%)

    La battaglia di Cheren fu combattuta in Eritrea, tra il 1° febbraio e il 27 marzo del 1941, fra le forze italiane e l’esercito indo-britannico, l’Indian Army. La battaglia campale fu combattuta sull’altopiano eritreo, ma più che una battaglia per la conquista di territorio fu una battaglia per il controllo del mare. Gli inglesi infatti si impegnarono a fondo per liberare da possibili minacce presenti e future il corridoio fra il Mar Rosso, il Canale di Suez e il Mar Mediterraneo; gli italiani, dal canto loro, erano decisi a mantenere la forte posizione acquisita in cinquant’anni di presenza nel Corno d’Africa. Tali motivazioni geopolitiche furono le cause scatenanti della Campagna d’Abissinia, di cui Cheren fu la principale battaglia, tanto da poterla definire, per parte italiana, la “Battaglia per l’Impero”.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 156 con alcune foto e cartine b/n

    Stampato nel 2023 da Itinera

    Condizioni del libro: piega nella quarta di copertina

    Ultima copia disposnibile

    Quick view
  • 0 out of 5

    Africa orientale italiana: Cheren 1941. La battaglia per l’Impero

    22.50

    Alessandro Andò

    La battaglia di Cheren fu combattuta in Eritrea, tra il 1° febbraio e il 27 marzo del 1941, fra le forze italiane e l’esercito indo-britannico, l’Indian Army. La battaglia campale fu combattuta sull’altopiano eritreo, ma più che una battaglia per la conquista di territorio fu una battaglia per il controllo del mare. Gli inglesi infatti si impegnarono a fondo per liberare da possibili minacce presenti e future il corridoio fra il Mar Rosso, il Canale di Suez e il Mar Mediterraneo; gli italiani, dal canto loro, erano decisi a mantenere la forte posizione acquisita in cinquant’anni di presenza nel Corno d’Africa. Tali motivazioni geopolitiche furono le cause scatenanti della Campagna d’Abissinia, di cui Cheren fu la principale battaglia, tanto da poterla definire, per parte italiana, la “Battaglia per l’Impero”.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 156 con alcune foto e cartine b/n

    Stampato nel 2023 da Itinera

    Condizioni del libro: piega nella quarta di copertina

    Ultima copia disposnibile

    Quick view
  • 0 out of 5

    Ali di tela, tra mito e storia

    21.00

    Ali di tela non è una semplice storia dell’aviazione italiana e delle sue origini che va ad aggiungersi alle numerose opere del genere già pubblicate. È piuttosto un’indagine sui miti che alla nascita dell’aviazione sono legati ed al modo in cui tali miti si sono alimentati nel corso del conflitto. Baracca e D’Annunzio dunque, ma non solo! Accanto ai due personaggi che hanno polarizzato l’attenzione sull’aviazione italiana in guerra si snodano i personaggi, i mezzi e le vicende che hanno segnato la storia della più giovane delle armi delle nostre forze armate.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 232 con 109 foto b/n + 7 a colori

    Stampato da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Aminto Caretto. Una vita al fronte: dalle trincee della Grande Guerra alla campagna di Russia

    18.00

    Fabio Mentasti

    Poche figure hanno attraversato la storia italiana del Novecento lasciando un ricordo così indelebile come quella di Aminto Caretto. In un secolo caratterizzato da due devastanti guerre mondiali incarnò al meglio la figura di soldato valoroso trascorrendo quasi tutta la sua vita al fronte. Già nella Prima Guerra Mondiale infatti, il giovane Capitano Caretto guidò con coraggio il Reparto d’Assalto della IV Brigata Bersaglieri in numerosi teatri operativi. Nel 1922 inoltrò domanda per essere dislocato presso le Truppe Coloniali d’Eritrea impegnate in Cirenaica. Nel 1940, promosso Colonnello, assume il Comando del Terzo Reggimento Bersaglieri. Sul fronte russo le terribili condizioni climatiche e la superiorità numerica dell’Armata Rossa rivivono attraverso i documenti dell’epoca e i diari reggimentali ricostruendo i nove cicli operativi che il Terzo effettuò tra l’estate 1941 e l’autunno 1942, e che culmineranno con la Battaglia di Natale.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Carri armati contro baionette. Alle origini della Seconda Guerra Mondiale. 1939: la battaglia di Nomonhan/Khalkhin-Gol

    26.00

    Basilio Di Martino – Paolo Pozzato

    Il 1° settembre del 1939 è stata davvero la data che ha dato inizio alla Seconda Guerra Mondiale? La battaglia di Khalkhin-Gol, come la chiamarono i sovietici, o di Nomonhan, come preferiscono ricordarla i giapponesi, ebbe infatti numerosi primati che troveranno poi ampio riscontro durante la Seconda Guerra Mondiale. Al di là però dell’analisi militare degli avvenimenti risulta ancora più importante, e intrigante, la valutazione del loro peso politico e strategico. La vittoria conseguita da Zhukov sull’esercito giapponese del Kwantung rassicurò Stalin sul fatto che l’Estremo Oriente sovietico non correva più alcun pericolo di essere invaso. I vertici militari, più ancora che politici, del Giappone di Hirohito si convinsero invece che l'”opzione settentrionale” (o continentale), caldeggiata fino a quel momento negli ambienti dell’esercito, andava sostituita con l'”opzione meridionale” (o marittima), cara alla marina imperiale. Per Mosca il volgersi ad occidente avrebbe accelerato il confronto con la Germania hitleriana e con le sue mire espansionistiche; per Tokyo la via dell’oceano avrebbe portato all’inevitabile scontro con la gigantesca potenza industriale degli USA.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 272 + 14 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2024 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Cieli fiammeggianti – Dalla guerra fredda a Base Tuono l’eco del «Blazing Skies» e gli Hercules nucleari

    23.00

    Nella seconda metà del secolo scorso centinaia di missili sono stati schierati a difesa dei Paesi della NATO. Nello schieramento, esteso dalla Norvegia alla Turchia, ebbe un ruolo primario il sistema superficie-aria Nike, per un breve periodo con il missile Ajax, poi e ben più a lungo, con l’Hercules, di maggior gittata ed armato anche con carica nucleare. Nell’occidente europeo, tra la fine degli anni ’50 ed i primi anni ’60, furono costruite 106 basi. Nel Nord est d’Italia ne sono state attivate dodici, in sette delle quali gli Hercules erano armati anche con teste di guerra nucleari. La sola testimonianza storica che ne rimane in Europa è Base Tuono, nel comune di Folgaria, in Trentino, riallestimento museale riconosciuto dall’Aeronautica Militare. Missili, radar e dispositivi elettronici ora documentano le drammatiche tensioni vissute nei lunghi anni della Guerra fredda e quindi un importante quanto assai poco conosciuto capitolo della recente storia d’Italia. “Blazing Skies” – cieli fiammeggianti – era l’ordine che veniva impartito nelle basi Nike per verificare la capacità di preparare i missili al lancio nei tempi di prontezza assegnati.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 278 illustrato con circa 200 foto a colori e b/n

    Stampato nel 2016 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Con gli inglesi sul fronte italiano

    19.00

    Il volume, pubblicato in Inghilterra nel 1919 e finora tradotto solo parzialmente in italiano, riporta le vicende belliche dell’autore, allora Tenente della Royal Garrison Artillery, sul fronte italiano a partire dal luglio del 1917. Il libro descrive così, in una prospettiva inedita, gli ultimi due anni di guerra dalla rovinosa ritirata di Caporetto ai combattimenti sull’Altopiano di Asiago fino al Piave e alla vittoria finale. Il diario di Dalton nella sua traduzione integrale offre inoltre l’opportunità di comprendere come il contributo inglese alla guerra sul fronte italiano non sia limitato alla necessità di aiuti dopo la sconfitta di Caporetto, ma abbia fornito anche un appoggio militare decisivo per le sorti del conflitto. Un’attenta esposizione degli eventi bellici, con la descrizione dei luoghi e della vita al fronte, è impreziosita da una prosa degna della migliore tradizione britannica. Introduzione di Paolo Pozzato.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 166 + 32 pagine fuori testo con foto e cartine b/n

    Stampato nel 2016 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Con gli inglesi sul fronte italiano

    19.00

    Hugh Dalton

    Il volume, pubblicato in Inghilterra nel 1919 e finora tradotto solo parzialmente in italiano, riporta le vicende belliche dell’autore, allora Tenente della Royal Garrison Artillery, sul fronte italiano a partire dal luglio del 1917. Il libro descrive così, in una prospettiva inedita, gli ultimi due anni di guerra dalla rovinosa ritirata di Caporetto ai combattimenti sull’Altopiano di Asiago fino al Piave e alla vittoria finale. Il diario di Dalton nella sua traduzione integrale offre inoltre l’opportunità di comprendere come il contributo inglese alla guerra sul fronte italiano non sia limitato alla necessità di aiuti dopo la sconfitta di Caporetto, ma abbia fornito anche un appoggio militare decisivo per le sorti del conflitto. Un’attenta esposizione degli eventi bellici, con la descrizione dei luoghi e della vita al fronte, è impreziosita da una prosa degna della migliore tradizione britannica

    Quick view
  • 0 out of 5

    Da Bersagliere ad Ardito – Nascita vita e vicende del XXIII Reparto d’assalto

    21.00

    Uno dei testi meno noti se non addirittura dimenticati dell’epopea degli arditi. Le vicende del XXIII reparto d’assalto conducono il lettore attraverso alcune della fasi più cruente della battaglia del Piave e dell’offensiva finale sul Grappa. La nascita della specialità degli arditi, il coinvolgimento in essa dei bersaglieri, l’addestramento ed il rapporto con gli osservatori alleati sono gli altri elementi che concorrono a fare dell’opera una delle fonti più interessanti sul fenomeno dell’arditismo. Il testo è arricchito dall’inedito album fotografico del XXIII.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 195 + 88 pagine fuori testo con circa 87 foto, 1 tavola a colori e 3 cartine

    Stampato nel 2007 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Dietro le linee austriache – La controguerriglia dell’imperialregio esercito nei Balcani

    18.00

    La dottrina attuale di controguerriglia trova sicuramente fonte di ispirazione dalle passate esperienze dell’esercito imperiale asburgico, impegnato operativamente sul fronte sud dell’Impero (Balcani), tra la fine dell’800 e la Prima Guerra Mondiale; guerra che, è bene ricordare, è considerata come il più grande conflitto di posizione. Invece, proprio in una guerra ritenuta statica, fu elaborata una vera e propria dottrina di impiego per contrastare la guerriglia. Il presente studio si conclude con quello che rimane dell’esperienza austriaca oggi: quali sono state le idee guida da allora e come si sono sviluppate.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 86 con 3 cartine + 32 pagine fuori testo con 47 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Enrico Picaglia. Vita di un ardito del IX Reparto d’Assalto attraverso l’archivio e i ricordi della famiglia

    27.00

    Francesco Caprio – Claudio Caprio

    Il IX Reparto d’Assalto, gli Arditi, Messe, il Grappa, il Col Moschin, l’Asolone, sono nomi che ogni studioso e appassionato di storia della Grande Guerra ha sentito citare innumerevoli volte. Enrico Picaglia, con quel suo sorriso tra lo scanzonato e il beffardo, può a buon diritto essere annoverato tra i protagonisti dell’epopea degli Arditi sul Monte Grappa. Il 25 ottobre 1918, alla testa della 2a Compagnia del IX Reparto d’Assalto, durante una coraggiosa azione volta a liberare il Comandante Messe accerchiato dagli austriaci, fra Monte Asolone e Col della Beretta, cadde colpito a morte da una raffica di mitragliatrice. Per quest’azione verrà decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Partendo dagli inediti documenti di famiglia, tra cui la corrispondenza fra il Maggiore Messe e la mamma dell’ardito modenese, hanno quindi intrapreso una lunga ricerca che ha permesso loro di narrare, attraverso la vita di Picaglia, alcuni dei principali avvenimenti che videro protagonisti il VI Reparto d’Assalto prima e il IX poi.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Finanzieri di mare a Trieste – Dall’aquila asburgica al tricolore italiano 1829-2016

    29.00

    La storia dei “Finanzieri di mare a Trieste” propone come punto di partenza il porto cittadino, spaziando allo stesso tempo nel Litorale Austriaco poi Venezia Giulia e l’Istria, per poi riapprodare sulle rive della città. Il volume, infatti, non si limita alla sola presenza italiana nel contesto storico successivo al 1919, ma – e ciò avviene per la prima volta – è stato operato un collegamento tra due epoche. Da un lato si trovano i Finanzieri-marinai della “Imperial Regia Guardia di Finanza” austro-ungarica, mentre dall’altro lato le Fiamme Gialle di mare del Regno d’Italia: le stesse che erediteranno dai colleghi austriaci, nel 1918-1919, un dispositivo navale di tutto rispetto, grazie al quale fu possibile dar vita alla prima “Flottiglia Costiera” della Guardia di Finanza. I Finanzieri di mare della “Trieste Asburgica” furono i veri precursori di quell’innovazione tecnologica e professionale che dal ’19 in poi caratterizzerà l’agire delle Fiamme Gialle triestine. Furono proprio queste eredità che consentirono alla “Flottiglia” di poter emergere certamente ad esempio più degno e concreto di come fosse progredita, a partire dai primi anni ’20, la “Marineria di Finanza” italiana, le cui origini risalgono al lontano 1816, ricorrendo quest’anno il Bicentenario. Il volume prosegue con l’evoluzione del servizio navale del Corpo in parallelo alla storia del Novecento triestino: gli eventi della Seconda Guerra Mondiale, il dramma dell’occupazione Jugoslava, l’amministrazione Anglo-Americana e quella del Territorio Libero di Trieste, il ritorno di Trieste all’Italia nel 1954, fino a giungere ai giorni nostri.

    Brossura, 23 x 21 cm. pag. 336 illustrato con circa 350 foto

    Stampato nel 2016 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    G.I.S. La vera storia del Gruppo d’Intervento Speciale. La nascita, le missioni, le testimonianze dei protagonisti

    23.00

    Carmelo Burgio

    La storia del Gruppo d’Intervento Speciale dell’Arma dei Carabinieri, meglio conosciuto con l’acronimo G.I.S., trova spazio in un’opera completa che ne affronta lo sviluppo dalla fondazione fino alle ultime missioni operative. L’autore, che visse in prima persona le origini di questa unità d’élite divenendone poi vice-comandante, ripercorre attraverso documenti d’archivio inediti ed esperienze personali gli anni che videro il G.I.S. impegnato in missioni ad alto rischio contro terroristi e criminalità organizzata. Uno spaccato che ci porta all’interno della vita dei Reparti Speciali, con l’addestramento, l’equipaggiamento e i retroscena di alcune missioni operative. Un mondo spesso distante dal sentire comune, privo di fanatismi o di supereroi, dove è la disciplina e la capacità di operare in team ben collaudati che porta ad ottenere risultati evitando ogni sacrificio inutile. Completa il volume un inserto fotografico a colori con immagini e documenti originali, arricchito da uno studio dettagliato sulle uniformi del GIS attraverso le tavole di Pietro Compagni. Una parte dei ricavi derivanti dalla vendita del libro sarà devoluta all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Gli arditi – Breve storia dei reparti d’assalto della terza armata

    19.00

    Alla Terza Armata tutti amavano il cappellano degli arditi, Padre Reginaldo Giuliani… “partecipava agli assalti con gli occhiali a stanghetta del frate studioso e l’elmetto pesto del combattente” così lo ricordava nel 1936 Renato Simoni, celebre giornalista e drammaturgo veronese. Quella di Reginaldo Giuliani fu senz’altro una figura di spicco degli inizi del ‘900, tanto da venirgli intitolato anche un sommergibile e divenire figura d’ispirazione per il film “L’uomo dalla croce” di Roberto Rossellini. Dalla sua esperienza con i Reparti d’Assalto trasse il volume “Gli Arditi”, pubblicato per la prima volta nel 1919 e qui riproposto in occasione del centenario della fondazione dei Reparti d’Assalto. Un documento unico che ripercorre la storia di questi reparti nella III Armata, il loro reclutamento, l’addestramento e le azioni militari che li videro protagonisti. In appendice al volume l’autore ha riprodotto i più famosi canti degli arditi.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 142 con alcune foto b7n

    Stampato nel 2017 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Gli austriaci sul fronte degli altopiani – Il 14° Reggimento «Hessen» sull’Altopiano dei Fiorentini Cimone d’Arsiero Valsugana Civaron Ortigara e Melette

    20.00

    Attraverso le memorie di un soldato del 14° reggimento “Hessen”, per la prima volta tradotte in italiano, vengono ricostruiti, in presa diretta, gli avvenimenti che videro protagonista questo reparto sui fronti degli altopiani veneti e trentini. Ne risulta una narrazione che porta alla luce un diverso punto di vista, quello del nemico di allora, ma soprattutto un quadro degli eventi che beneficia di una nuova visione d’insieme. Attraverso un attento lavoro di ricerca infatti i curatori affiancano al racconto di Öller i diari reggimentali e le cronache provenienti dalle opposte trincee, al fine di ottenere una ricostruzione dei fatti quanto più dettagliata possibile. Completa il volume l’inedito album fotografico di un ufficiale del 14° “Hessen” che affianca, passo dopo passo, la narrazione con la forza evocativa delle immagini.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 124 + 48 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Gli sniper russi dalle origini alla guerra di Siria

    23.00

    Il tiro di precisione nell’esercito russo vanta una lunga e gloriosa tradizione. Resa celebre dal film “Il nemico alle porte” e dal personaggio storico di Vasilij Zajcev la figura del tiratore scelto ha visto una costante evoluzione, dalle esperienze della Seconda Guerra Mondiale passando per l’Afghanistan e la Cecenia fino all’impiego attuale in Siria nella lotta al terrorismo. La trattazione storica trova il suo naturale completamento in un’analisi tecnica dell’evoluzione del fucile di precisione, del suo munizionamento e delle ottiche.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 230 con circa 180 foto

    Stampato nel 2019 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Gorizia 1916 – 9-17 agosto : la 6° battaglia dell’Isonzo

    19.50

    Molta della letteratura di guerra è passata per Gorizia; da città “simbolo”, cantata nel poemetto nazionalista di Vittorio Locchi, a “maledetta”, nell’ancor più famoso ritornello di una canzone popolare. Ed è proprio in quel mese decisivo per Gorizia, l’agosto 1916, che l’autore ci trasporta attraverso le fasi decisive della battaglia, con un’accurata analisi giorno per giorno delle forze in campo, fino alla conquista del celebre “Vallone”, divenuto poi, al contempo, odiato e rimpianto ricovero dei molti fanti italiani che lì passarono, spesso senza farvi più ritorno. Un puntuale apparato cartografico e fotografico, in parte inedito, completa il volume.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 116 con un notevole apporto iconografico con mappe e cartoline a colori foto d’epoca spesso inedite b/n

    Stampato nel 2015 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Guerra segreta sui Lagorai e le Dolomiti. L’Alpenkorps sul fronte italiano

    21.00

    Paolo Pozzato – Luca Girotto (a cura di)

    L’impiego di truppe tedesche sul fronte italiano, spesso identificate nell’Alpenkorps bavarese ma che in realtà includevano anche Jäger della Prussia e del Mecklemburgo, ebbe inizio già nel 1915, nonostante i due paesi non fossero formalmente in guerra tra loro. Questa sorta di “guerra segreta” rivive nella traduzione integrale di quattro diari di guerra tedeschi, recuperandone così l’insostituibile valenza di memoria di guerra e l’unicità narrativa. Anche attraverso il confronto con le fonti italiane e austriache è quindi possibile ricostruire un quadro storico completo delle operazioni dalla Valsugana alla catena dei Lagorai, fino alle Tofane e alla Val Travenanzes. Colpisce come in queste pagine manchino molti degli elementi ricorrenti nella memorialistica del primo conflitto mondiale, l’atmosfera claustrofobica della trincea, gli odori nauseanti e il costante confronto con la morte. Essi vengono sostituiti dagli ampi orizzonti montani, dall’aria rarefatta e pura, in un’atmosfera che talvolta fa scordare al lettore la realtà del conflitto per porlo di fronte alla perenne sfida dell’uomo con la montagna.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Guerra sul Piave e sul Monte Grappa. La battaglia di Monte Cornella e la conquista di Quero

    22.00

    Paolo Pozzato – Paolo Volpato

    La stretta di Quero e ancora di più il modesto rilievo del Monte Cornella, nel lato orientale del Massiccio del Grappa, non evocano ai più particolari vicende belliche. Eppure fu proprio su questa altura e nel sottostante paese di Quero che si consumò, nei giorni dal 14 al 17 novembre 1917, uno dei combattimenti decisivi per la difesa della Val Piave, dell’intero Monte Grappa e, in ultima istanza, dell’intero fronte italiano dopo Caporetto. La Brigata “Como”, un reparto di arditi e poche altre forze seppero imporre al I C.d.A. austro-ungarico del Gen. Krauss una battuta d’arresto che doveva rivelarsi fatale. Per la prima volta la battaglia viene ricostruita con un’analisi puntuale delle testimonianze italiane e austriache.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Guerra sulle tre cime e Dolomiti di Sesto

    21.50

    La guerra sul Fronte Dolomitico ha sempre rivestito un ruolo importante nella memorialistica sulla Prima Guerra Mondiale. La sfida fra l’uomo e la montagna, spesso più cruenta di quella che vide protagonisti gli opposti schieramenti, diviene una sorta di lotta parallela, una gara che ha come premio la quotidiana sopravvivenza in condizioni meteo proibitive, con la minaccia incombente delle slavine e con i viveri che spesso tardano ad arrivare. Ma è anche la guerra degli orizzonti sconfinati e delle grandi imprese alpinistiche, di Sepp Innerkofler e di Antonio Berti, dell’alpinista-soldato fulcro di molti indimenticati volumi del primo dopoguerra. È in questo filone storico che gli autori propongono qui, per la prima volta, uno studio che metta a confronto il materiale d’archivio austriaco ed italiano al fine di dare al lettore una visione quanto più possibile completa di questo fondamentale tratto di fronte. In appendice del volume 4 itinerari escursionistici invitano alla riscoperta di trincee e camminamenti immersi nel paesaggio dolomitico.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 264 con circa 180 foto e 18 cartine

    Stampato nel 2015 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    I Carabinieri in Afghanistan

    23.00

    Carmelo Burgio – Pietro Compagni

    Il 27 agosto 2021, con il decollo dell’ultimo C-130J che riportava a casa gli uomini della JETF e il Console Tommaso Claudi, si concludeva il ventennale impegno italiano in Afghanistan. Il ritiro del contingente internazionale, la debole resistenza delle forze governative afghane e il conseguente ritorno al potere dei talebani ha portato con sé molte domande sui risultati conseguiti dall’ISAF in quel teatro operativo. Al di là della facile retorica che ha animato la discussione sul tema afghano, l’autore prova a mettere ordine riportando dati, analisi e operazioni messe in campo nell’anno trascorso come comandante della CTAGP. All’interno del Comando di questa Task Force multinazionale l’esperienza maturata dai baschi rossi e neri dell’Arma si rivelò determinate nell’addestramento dell’Afghan National Police. In un territorio martoriato da continui attentati e da bande armate capeggiate da locali “Signori della guerra” diveniva infatti fondamentale poter combinare capacità ti piche delle forze di polizia con le più moderne tecniche di Counter Insurgency e di addestramento militare. In quest’ottica i Carabinieri dimostrarono le loro capacità anche in ambito operativo, attraverso le indagini volte a sgominare le cellule terroristiche infiltrate nelle Forze Armate afghane e le missioni degli uomini del GIS operanti nella celebre Task Force 45. Un impegno dunque completo e complesso quello dell’Arma in Afghanistan, che porterà i suoi operativi ad essere tra gli ultimi ad abbandonare questa terra tormentata

     

    Quick view
  • 0 out of 5

    I ragazzi del Tuscania. 1980-2010. Le missioni in Libano-Bosnia-Albania-Iraq-Afghanistan nei ricordi di un carabiniere paracadutista

    24.00

    Pietro Compagni – Carmelo Burgio

    A ottantuno anni da quel 1° luglio 1940, giorno di fondazione del 1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti, vengono ripercorse, attraverso i ricordi di un “ragazzo del Tuscania”, le missioni che hanno visto protagonista il reparto dagli anni ’80 ai 2000. L’autore rievoca, gli anni trascorsi al 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti, da quando era un giovane tenente fino a divenirne il comandante.  Possiamo rivivere in presa diretta e senza filtri le principali missioni del reparto, alternando momenti operativi ad alta tensione a momenti di quotidiano cameratismo. Nelle memorie di un paracadutista non poteva certo mancare la descrizione di un lancio, e quale luogo migliore di el Alamein in occasione delle celebrazioni per il sessantennale della battaglia, in compagnia di un team guidato dal generale Bertolini della Folgore? Il libro è arricchito da 28 tavole a colori, realizzate dall’illustratore Pietro Compagni, un racconto nel racconto che ripercorre, attraverso le immagini, la storia del Tuscania dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi.

    Quick view
  • 0 out of 5

    I servizi segreti dell’Asse. L’organizzazione e le missioni di spionaggio e controspionaggio (1939-1945)

    24.00

    Gabriele Faggioni

    I rapporti sulle attività di spionaggio e i resoconti degli interrogatori delle spie catturate durante il conflitto, recentemente desecretati da CIA e NSA, hanno permesso all’autore di ricostruire un quadro complessivo dell’organizzazione e del funzionamento dei servizi segreti delle nazioni che aderirono all’Asse. A fianco della documentazione e delle fonti d’archivio trovano però spazio anche articoli di quotidiani dell’epoca, che ci aiutano a comprendere meglio la realtà e i mezzi con i quali le spie operavano, oltre a fornirci una dimensione temporale quanto mai puntuale. Non mancano inoltre di essere narrati episodi che, per la loro trama avvincente, ci portano in una dimensione quasi cinematografica. Troveremo quindi, tra gli altri, un orologiaio che contribuì al successo dell’ U-47 a Scapa Flow, un pittore che con le sue opere fornì ai giapponesi informazioni determinanti per l’attacco a Pearl Harbor e un negozio di bambole a New York che trasmetteva agli U-Boot tedeschi le coordinate dei convogli nell’Oceano Atlantico

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il capitano. Emilio Lussu: il Carso, l’Altopiano e il Piave che non ha mai raccontato

    37.00

    Stefano Aluisini – Ruggero Dal Molin

    Un classico della Grande Guerra, compagno sui banchi di scuola per tanti studenti soprattutto delle passate generazioni, un libro indimenticabile di quella “letteratura con le stellette” nata in Italia nel primo dopoguerra. “Un anno sull’Altopiano”, scritto a vent’anni di distanza dagli eventi che rievoca, rivela solo parzialmente il reale vissuto di Lussu tra i “Dimonios” della gloriosa Brigata “Sassari” nel 1915-18. Ne è un esempio la profonda amicizia tra lo scrittore e Teresa Nardini, l’amatissima “Madrina” volutamente mai nominata nel libro, una figura ancor più celata di quella fanciulla sconosciuta e del suo amore che invece compaiono tra le pagine più toccanti, segnando la sottile traccia di un sentimento destinato a morire con uno dei migliori amici dello scrittore. Attraverso le testimonianze di quanti condivisero con Lussu glorie e miserie della guerra, questo libro ricostruisce un’immagine dello scrittore sardo, e della sua Brigata Sassari, poco nota se non del tutto sconosciuta. Grazie a un vasto apparato fotografico, in buona parte raro ed inedito, ripercorreremo inoltre tutti i campi di battaglia nei quali egli fu protagonista, riscoprendo i volti di chi allora gli fu vicino e rileggendo attraverso le immagini i suoi tre anni e mezzo di guerra, dal Carso all’Altopiano, dalla Bainsizza a Caporetto, dai “Tre Monti” al Piave. Lussu era destinato a diventare una vera figura iconica della Storia d’Italia: ufficiale pluridecorato nella Grande Guerra, eroe della Resistenza, membro della Costituente e Ministro della Repubblica. Un uomo deciso a non rinunciare mai e in nessun caso, sul campo di battaglia come in politica, a quanto il cuore e la coscienza gli dettavano, così come a quel codice d’onore che lo rese l’eterno “Capitano” svelato da queste pagine.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il prezzo dell’onore – La storia della Brigata Sassari e dell’8º Reggimento Bersaglieri nelle vicende di Giovanni e Alberto Riva Villa Santa

    19.90

    Nella storia della Grande Guerra alcune figure, così come alcuni eventi, sono scolpite nella storiografia nazionale. La Brigata Sassari con l’epopea dei suoi “Diavoli Rossi”, così come gli Arditi, rientrano di certo fra queste. Non è però cosa comune il poterne tracciare la storia attraverso le vicende belliche di una famiglia, i Riva Villa Santa, il cui nome si è legato indissolubilmente, e tragicamente, alla storia di questi reparti. Il capofamiglia Giovanni Riva, comandante del I Battaglione del 151° della Brigata Sassari, cadde infatti il 7 giugno 1916 sulle Melette dell’Altopiano di Asiago. Anche il giovanissimo figlio Alberto seguirà il tragico destino del padre quando, il 4 novembre 1918 a pochi minuti dallo scoccare dell’armistizio, cadrà alla testa di un plotone di Arditi. Sua sarà l’ultima Medaglia d’Oro al Valor Militare e lo stesso d’Annunzio scriverà un’ode per ricordare il suo coraggioso gesto. Gli autori hanno quindi potuto ricostruire, attraverso l’inedito archivio della famiglia Riva Villa Santa, alcuni dei principali eventi bellici della Grande Guerra sul fronte italiano, rinnovando così l’immagine di quell’indomito “spirito sardo” reso celebre da Emilio Lussu.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 190 illustrato con circa 120 foto di cui 10 a colori

    Stampato nel 2016 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    In guerra con la Terza armata

    22.50

    «L’Invitta», appellativo che la Terza armata si guadagnò sul campo, prese parte a tutte le fasi del conflitto sul fronte italiano. Dalle sanguinose “spallate” sul Carso alla difesa della linea del Piave, fino alla vittoriosa avanzata finale. Fra le sue fila combatterono Enrico Toti, Francesco Baracca, Benito Mussolini, Giuseppe Ungaretti e Gabriele d’Annunzio. I diari di guerra del Generale Augusto Vanzo costituiscono quindi un inedito e privilegiato punto di vista su alcuni degli avvenimenti che maggiormente influenzarono le sorti del conflitto. Nella sua funzione di Capo di Stato Maggiore d’Armata, Vanzo fu direttamente coinvolto nelle decisioni del Comando Supremo, al quale non risparmia qualche motivata critica, dovendosi spesso confrontare anche con figure di spicco come Luigi Cadorna e il duca d’Aosta Emanuele Filiberto. I suoi scritti ci permettono quindi di entrare nelle logiche dei comandi, di valutarne le scelte e di comprendere più in profondità le ragioni che portarono alla disfatta di Caporetto.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 362 + 32 pagine fuori testo con foto e mappe b/n

    Stampato nel 2017 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’ultima vittoria della Serenissima – 1716 L’assedio di Corfù

    28.00

    Nel 1716 la Repubblica di Venezia riportò l’ultima grande vittoria contro l’impero ottomano. L’isola di Corfù, definita “antemurale della cristianità”, fu invasa da un esercito turco forte di 30.000 uomini, che mise sotto assedio la fortezza e la città di Corfù. La Piazzaforte fu difesa da circa 5.000 fanti della Serenissima al comando di Matthias von Schulenburg. Dopo venti giorni di attacchi e bombardamenti gli Ottomani frettolosamente abbandonarono l’assedio e l’isola. Il volume, a 300 anni dalla battaglia, è una cronaca dettagliata degli eventi ricavata da relazioni, dispacci ufficiali e lettere private dello Schulenburg, comandante delle forze terrestri, del tenente colonnello Demetrio Stratigò, suo “aiutante generale”, di Andrea Pisani, Provveditore Generale da Mar, di Andrea Corner, Capitano Estraordinario delle Navi, di Nicolò Erizzo, Commissario in Armata e di altri personaggio meno noti o anonimi. Ne esce un quadro vivido e feroce di assalti, ritirate e audaci sortite dipinto sul corpo della fortezza di Corfù che, alla fine, ne uscì ferita ma vittoriosa. Gli autori Alberto Prelli, per la parte veneziana, e Bruno Mugnai, per la parte ottomana e le tavole uniformologiche, hanno voluto arricchire la cronaca della battaglia con una breve disamina della composizione dei due eserciti che si confrontarono in quel primo ventennio del ‘700.

    Brossura, 21 x 28 cm. pag. 156 con numerose illustrazioni b/n e tavole a colori

    Stampato nel 20126 da itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    La battaglia dei ponti – Iraq 2004: Operazione Antica Babilonia III

    21.00

    Il 6 aprile del 2004 non fu un giorno come gli altri a Nasiriyah. L’ostilità delle fazioni armate sfociata negli scontri dei giorni precedenti preannunciava un’inesorabile deteriorarsi della situazione. Già dalle 3 le colonne delle Task Force avevano iniziato a muoversi mentre le Forze Speciali occupavano la sponda nord del “ponte Charlie”. Erano le avvisaglie di quella che verrà ricordata come la Battaglia dei Ponti. La Task Force 11, comandata dall’allora Colonnello Luigi Scollo, era l’unità di punta di tutto il nostro dispositivo militare a Nasiriyah e coinvolgeva non solo l’11º reggimento bersaglieri ma anche molti altri reparti delle Forze Armate italiane. Il volume non si limita ad una semplice analisi a livello strategico ma ripercorre nel dettaglio le operazioni, le comunicazioni fra le pattuglie e l’evolversi delle azioni attraverso il punto di vista di un comandante sul campo, in circostanze in cui ogni ordine è essenziale ed ogni decisione importante. La narrazione dei fatti si basa sui diari e gli appunti che l’autore prese nell’immediatezza degli eventi, accompagnati dalle mappe delle operazioni e da immagini inedite.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 212 illustrato con 36 foto e 14 cartine a colori

    Stampato nel 2018 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    La battaglia dell’Atlantico – Le operazioni dell Regia Marina, della Kriegsmarine e l’attività di spionaggio in Sud America

    22.00

    La Battaglia dell’Atlantico, termine coniato da Winston Churchill nel 1941, fu la campagna militare che si protrasse più a lungo di tutta la Seconda Guerra Mondiale. Entrambi gli schieramenti erano consci che dalle sorti di questa battaglia dipendeva l’esito della guerra in Europa. Il volume propone una chiave di lettura innovativa del conflitto, approfondendo non solo gli episodi bellici, come il controverso caso del Regio Sommergibile Barbarigo, ma mettendo in relazione questi ultimi con l’attività politica e di spionaggio delle forze dell’Asse in Sud America. Ne risulta un quadro degli eventi quanto mai articolato e inedito, nel quale episodi apparentemente scollegati fra loro trovano una chiara spiegazione nella mortale partita a scacchi giocata sulle acque dell’Atlantico.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 240 con circa 160 illustrazioni

    Stampato nel 2019 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    La catena di comando nella Grande Guerra. Procedure e strumenti per il comando e controllo nell’esperienza del Regio Esercito (1915-1918)

    Il prezzo originale era: €22.00.Il prezzo attuale è: €14.30.

    Filippo Cappellano – Basilio Di Martino             Prezzo di listino: 22.00 (sconto 35%)

    La gestione del conflitto da parte degli alti comandi italiani è stata al centro di accese discussioni fra storici e studiosi della prima guerra mondiale. L’opportunità di certe scelte tattiche, le cause che portarono a Caporetto o la gestione delle truppe nelle “spallate” di Cadorna sul fronte isontino, per citare solo alcuni esempi, sono state oggetto di numerosi studi con approcci e tesi spesso divergenti tra loro. Il presente volume vuole offrire al lettore gli strumenti per un’oggettiva rilettura e comprensione della condotta e delle dinamiche che i comandi si trovavano ad affrontare sul campo. Quest’analisi passa necessariamente anche per uno studio dei mezzi di comunicazione disponibili, in un’epoca di rapido sviluppo tecnologico dominata da fenomeni di massa che obbligavano a rivedere le soluzioni tradizionali di comando a favore di una nuova organizzazione più burocratizzata dell’esercito. In un’epoca dominata quindi dalla razionalizzazione anche la guerra divenne un fenomeno inquadrabile in schemi già teorizzati e pianificabili, un meccanismo ben oliato che dovette però ben presto confrontarsi con gli imprevisti e i mutamenti repentini della realtà del conflitto.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 238 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    La croce in trincea

    22.00

    Quella del cappellano militare fu senz’altro una figura fondamentale nel corso della Grande Guerra. La sua funzione infatti, durante i lunghi periodi passati al fronte, andò ben oltre quella liturgica divenendo per i soldati, a seconda dei casi, padre, medico, commilitone e confessore. Figure a tutto tondo quindi quelle dei cappellani militari, capaci di guidare i propri compagni nei sanguinosi attacchi alla baionetta come di parole prive di qualsiasi retorica nazionalista, cariche di una sincera compassione anche per il nemico in quanto anch’egli uomo prima che soldato. Dalle loro memorie e diari, raccolte nel presente volume, traspare con disarmante semplicità tutto l’orrore della guerra ma anche tutta l’umanità che ostinatamente continuava a popolare le trincee in quei difficili anni. Attraverso la loro narrazione degli eventi possiamo gettare nuova luce su alcuni episodi decisivi nello svolgimento del conflitto, un naturale e necessario completamento a quanto la memoria bellica ci ha fin’ora trasmesso.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 142 con oltre 200 foto b/n

    Stampato nel 2016 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    La difesa antigas nella Grande Guerra – Le maschere antigas, le protezioni per il corpo, le protezioni collettive e per gli animali di tutti gli eserciti

    Il prezzo originale era: €18.00.Il prezzo attuale è: €11.70.

    Giorgio Seccia          Prezzo di listino: 18.00 (sconto 35%)

    La Prima Guerra Mondiale fu il primo conflitto dove si fece un largo uso delle armi chimiche. Gli Alti Comandi si resero conto fin da subito che questa nuova arma avrebbe potuto decidere in modo determinante le sorti del conflitto. I continui miglioramenti e perfezionamenti dei dispositivi di protezione individuale e collettiva, studiati, sperimentati e realizzati dalle componenti tecniche degli eserciti belligeranti riguarda un aspetto della Grande Guerra spesso trascurato dalla storiografia moderna. Il presente studio vuole, per quanto possibile, colmare questa lacuna attraverso la descrizione tecnica e la ricostruzione storica di come nelle nazioni in lotta venne affrontato e risolto il problema della difesa antigas. I ragguagli resi dai tecnici che ne furono gli artefici, le testimonianze di combattenti e tecnici che ne fecero diretta esperienza, i retroscena che turbarono valutazioni e scelte e le numerose immagini che accompagnano il testo, ne sono l’indispensabile corollario.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 158 illustrato con numerose foto e disegni b/n

    Stampato nel 2018 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Grande Guerra sulle prealpi venete – Il monte Majo. Le operazioni del Regio Esercito contro il baluardo difensivo austriaco in Val Posina

    20.00

    Dopo l’offensiva di primavera del 1916, meglio nota come Strafexpedition, l’esercito austroungarico si asserragliò lungo un baluardo difensivo costituito da trincee, reticolati e postazioni in caverna, ulteriormente rafforzato grazie alle cime delle montagne. Fra queste cime una delle più inespugnabili fu proprio quella del Monte Majo, rimasto saldamente in mano austriaca fino alla fine delle guerra. La sua posizione strategica in Val Posina, nel settore del Pasubio, portò gli Alti Comandi italiani a richiederne più volte la conquista. Tale era l’importanza di questo monte che venne pianificata anche la possibilità di farne esplodere la cima, come fatto dagli austriaci il 23 settembre 1916 sul Monte Cimone. Attraverso fonti d’archivio, diari di reggimento e resoconti sugli interrogatori dei prigionieri di guerra vengono ricostruiti i cruenti scontri che insanguinarono le pendici del Monte Majo, opponendo i Kaiserjäger del II Reggimento ai fanti della Brigata Roma e agli Alpini.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 230 illustrato con alcune mappe

    Stampato nel 2019 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    La guerra in Jugoslavia. Un’analisi storica ed economica

    16.00

    Cesare Basilico

    Trent’anni fa in Jugoslavia scoppiava quello che per molti anni sarebbe stato l’ultimo grande conflitto europeo prima dell’attuale guerra fra Russia e Ucraina. Ma quali furono le cause di questa terribile carneficina al di là delle motivazione etniche e religiose che fomentarono il conflitto? Cesare Basilico analizza le motivazioni geopolitiche, storiche ed economiche che portarono alla deflagrazione dell’ex Jugoslavia di Tito e alla nascita degli Stati nazionali che oggi conosciamo, ponendo l’accento anche sulle figure politiche e militari che ne furono protagoniste. Ne risulta un quadro che aiuta a fare chiarezza sulle motivazioni che spesso stanno alla base di molte guerre, fra ingerenze politiche e interessi economici nati, sul finire della Guerra Fredda, sulle spoglie di una nazione in disgregazione

    Quick view
  • 0 out of 5

    La spada di Radetzky

    27.00

    Questo saggio affronta l’argomento uniformologia e studi militari di un periodo poco noto dell’Esercito e della Marina Asburgiche, dedicando specifici capitoli alla struttura organica, all’armamento, alla tattica, all’uniforme, alla situazione politica e strategica in Europa Centrale e nel Lombardo Veneto e si chiude con una disamina dei fatti politici e militari relativi ai fronti della Valle Padana e dell’Ungheria, correlandoli con le diverse mosse della partita giocata a Vienna, Berlino e Francoforte per l’unificazione tedesca, alla convulsa politica francese ed alle decisive mosse strategiche di Gran Bretagna e Russia. Il volume è corredato di numerose tavole a colori inedite, ordini di battaglia e cartine.

    Brossura 16 x 24 cm. pag. 180 con 78 illustrazioni e tavole a colori

    Stampato nel 2011 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    La verità austriaca sull’Ortigara

    22.00

    In occasione del centenario della battaglia dell’Ortigara, in questa seconda edizione del volume, viene offerta al lettore italiano la più completa e documentata ricostruzione, grazie ad inediti diari dell’epoca, della battaglia del giugno 1917. I cruenti eventi di quei giorni consacreranno il mito ed il sacrificio degli alpini da parte del comando dell’11ª Armata. L’epopea dei difensori, non meno di quella degli attaccanti, rivive nelle comunicazioni e nella concitazione del momento, nel quadro delle riflessioni strategiche e delle preoccupazioni logistiche dai comandi superiori.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 208 con circa 70 foto e 6 cartine

    Stampato nel 2012 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Landminen

    15.00

    Le mine o, torpedini terrestri, furono un importante strumento difensivo e offensivo durante la Prima Guerra Mondiale. Scopo del presente volume è quello di presentare uno studio di alcuni dei modelli utilizzati sin dalle loro origini, sia attraverso schemi tecnici del loro funzionamento, sia con l’ausilio di testmonianze di diari dell’epoca e la ricostruzione di importanti eventi che le videro “protagoniste” durante la guerra. A chiusura del volume una dettagliata scheda di restauro di una mina terrestre austriaca guida il lettore, attraverso testi ed immagini, in un percorso di conservazione dell’interessante residuato bellico ormai inerte.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 92 interamente illustrate b/n

    Stampato nel 2012 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le ali dell’ibis – La missione italiana in Somalia

    21.00

    La Missione Ibis prende il via nel dicembre del 1992 e si presenta fin dall’inizio come missione dura, in un ambiente ostile per le avverse condizioni climatiche e con una logistica resa problematica dalle enormi distanze e ancor più dalla esiguità dei mezzi a disposizione. Il rapporto umano che si venne a creare fra gli uomini impegnati nella missione, sotto il sole dell’equatore, mangiando poco e male, in precarie condizioni igieniche e nel rischio quotidiano della vita, ha quindi qualcosa di particolare e unico. Sono queste le premesse che fanno da sfondo alla puntuale narrazioni degli eventi che si svolsero in Somalia e che ebbero il loro apice, il 2 luglio 1993, nello scontro a fuoco di check point “Pasta” nel quale l’autore, a bordo del suo A-129 Mangusta, ebbe un ruolo di primo piano. Un vero reportage di guerra quindi che, per la prima volta, espone il punto di vista italiano sull’operazione Restore Hope, culminata nella battaglia di Mogadiscio, e resa celebre dal saggio storico di Mark Bowden Black Hawk Down, da cui è tratto l’omonimo film.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 230 + 24 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2018 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le cause della nostra disfatta

    21.00

    “Le cause della nostra disfatta” del Gen. Alfred Krauss non è una delle tante memorie belliche, sia pure di una delle più importanti autorità militari austro-ungariche, responsabile per due anni della guerra in Italia e vincitore del IV C.d.A italiano a Plezzo. Esso costituisce un autentico bilancio dell’intera guerra mondiale, vista con gli occhi di chi fece di tutto per vincerla ed indagò, con spietata sincerità di parte, sulle ragioni politiche e militari che portarono le potenze centrali alla completa disfatta.

    Brossura, pag. 224 illustrato con circa 24 foto e 5 cartine

    Stampato nel 2014 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le mitragliatrici dell’esercito italiano. Storia, impiego tattico e caratteristiche tecniche dal 1945 ai giorni nostri

    39.00

    Luigi Scollo

    Questo volume raccoglie un completo resoconto visivo, con oltre 480 immagini, della storia di tutte le mitragliatrici utilizzate dall’Esercito Italiano dalla Seconda Guerra Mondiale ai giorni nostri. Vengono analizzati gli sviluppi tecnici e l’impiego di ciascuna arma, dall’uso individuale e di plotone fino all’installazione su mezzi tattici e velivoli dell’Aviazione dell’Esercito. In una prima sezione il libro affronta principi di funzionamento, sistemi di puntamento e alimentazione, ruolo delle mitragliatrici nel combattimento e modalità di tiro. Completano questa prima analisi 12 tavole uniformologiche realizzate dall’illustratore Pietro Compagni. Nella seconda parte a ciascuna mitragliatrice viene dedicato uno specifico capitolo, nel quale trova spazio sia la storia sia l’analisi dettagliata del suo funzionamento, con tabelle riassuntive, schede tecniche e descrizioni passo passo per il montaggio e smontaggio dell’arma. Queste le armi automatiche prese in esame: Fucile mitragliatore Breda Mod. 30 cal. 6,5×52 mm, Fucile mitragliatore Bren MK1 e MK2 cal .303 British, Fucile mitragliatore Browning B.A.R. M1918 A2 cal. 30-06, Mitragliatrice bivalente MG 42/59 cal. 5,56 e 7,62 NATO, Mitragliatrice leggera Minimi cal. 5,56 e 7,62 NATO, Mitragliatrice pesante FIAT Mod. 14/35 cal. 8×59 mm, Mitragliatrice pesante Breda Mod.37 e Mod.38 cal. 8×59 mm, Mitragliatrice Browning M1919 A4 cal. 30-06, Mitragliatrice pesante Browning M2 HB e M3 M cal. 12,7×99 mm, Mitragliatrice per carro M73 e M73 E1 cal 7,62 NATO, Mitragliatrice pesante Springfield M85 cal. 12,7×99 mm, Mitragliatrice a canne rotanti Minigun M134 cal. 7,62 NATO.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le truppe da montagna dell’esercito austro-ungarico nelle cartoline 1914-18

    30.00

    Dario Colombo

    Il volume vuole affrontare in maniera inedita l’argomento delle celebri truppe da montagna austroungariche: Kaiserjäger, Standschützen, Landsschüetzen. La prima parte del libro è dedicata all’inquadramento storico/uniformologico e all’analisi dell’articolato meccanismo che permetteva il funzionamento della Feldpost, il servizio postale militare, durante la Grande Guerra. Segue poi il vero cuore del libro, tutto a colori, costituito da oltre 100 cartoline di cui molte rare o inedite, provenienti da una collezione privata. Ogni cartolina è accompagnata da una didascalia estesa che fornisce informazioni utili anche per i collezionisti e gli appassionati di filatelia. Un libro di storia quindi, ma anche un catalogo d’arte, in quanto molte delle cartoline riprodotte portano le firme di artisti del calibro di Alexander Pock, Hans Bertle e Fritz Schömpflung, solo per citarne alcuni. Durante il conflitto infatti molti pittori, i Kriegsmaler, prestarono la loro arte alle necessità di comunicazione e propaganda dell’esercito austriaco, lasciandoci in eredità un’affascinante e colorata storia della “Guerra Bianca”, combattuta fra le cime dolomitiche e le alpi italiane.

     

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le voloire. Un secolo di storia del III Gruppo del Reggimento Artiglieria a Cavallo e del 3° Reggimento Artiglieria Celere «Principe Amedeo Duca d’Aosta»

    80.00

    Giuseppe Agostinelli

    Il presente libro, in tiratura limitata e numerata, vuole aggiungere un nuovo tassello alle narrazioni sulla storia del Reggimento Artiglieria a Cavallo. Lo scopo è l’approfondimento delle vicende che hanno interessato il III Gruppo del Reggimento Artiglieria a Cavallo, costituito nel 1848 e sciolto definitivamente nell’anno 1989, e il 3° Reggimento Artiglieria Celere «Principe Amedeo Duca d’Aosta» costituito con reparti del Reggimento Artiglieria a Cavallo nel 1935 e immolatosi in Africa Orientale nel 1942. Ma quindi perché “LE VÒLOIRE TRA CAVALLI E CAVALLI VAPORE”? Perché sia a cavallo che motorizzati la caratteristica di questi reparti è sempre stata la rapidità di spostamento e la velocità d’azione sui campi di battaglia. Per tale peculiarità vennero definiti nel gergo militare “batterie volanti” e dalle genti piemontesi fu coniato l’affettuoso appellativo dialettale di “Volòire” (volanti), dato alle prime batterie a cavallo dell’Armata Sarda, tramandato e gelosamente mantenuto tutt’oggi dall’attuale Reggimento Artiglieria a Cavallo. Il volume è costituito da sette capitoli che coprono l’arco temporale che va dal 1848 al 1989, ed è arricchito da 16 allegati contenti l’elenco dei comandanti, le decorazioni individuali, testimonianze e stralci di diari storici. Completano il testo 588 biografie e 300 fotografie.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Lupi Grigi nel mediterraneo – Le imprese dei sommergibili tedeschi nella Prima Guerra Mondiale

    21.00

    Le imprese dei sommergibili tedeschi nel Mediterraneo costituiscono una delle pagine più importanti e al contempo meno conosciute del Primo Conflitto Mondiale. Eppure proprio sulle rotte del Mediterraneo si giocò una parte fondamentale dello sforzo austro-tedesco di ottenere un successo strategico decisivo, tagliando i rifornimenti ed affamando così anche le popolazioni dell’Intesa. Il libro racconta le gesta di questi tenaci combattenti che costituirono un autentico incubo per le navi e le città costiere italiane e tra cui figuravano i nomi di Marshall, Dönitz, Valentiner, autentiche leggende della Kriegsmarine.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 240 con circa 80 foto b/n, 4 foto a colori e 5 cartine

    Stampato nel 2006 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    Mannlicher – Carcano modello 1891. Dalle origini alla Seconda Guerra mondiale. I modelli per la cavalleria, le truppe speciali, da tiratore scelto, le serie limitate e modificate

    35.00

    Il volume affronta in modo completo e organico la storia del fucile e delle varianti del modello 1891 Mannlicher-Carcano, fedele compagno del soldato italiano per oltre cinquant’anni come fucile di servizio standard nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale. La descrive prende in esame ogni componente principale dell’arma, approfondendo lo sviluppo di ciascuna variante nel dettaglio. Una sezione particolarmente approfondita è dedicata al modello riservato ai tiratori scelti, con un’analisi dell’impiego dell’arma e delle ottiche. Ampio spazio viene riservato alla documentazione fotografica, al fine di fornire un supporto quanto più completo sulle specifiche dell’arma. A conclusione del volume troviamo i capitoli dedicati al munizionamento, ad attrezzi ed accessori per il ’91 e alle baionette.

    Brossura, 21 x 28 cm. pag. 224 con circa 300 illustrazioni

    Stampato nel 2019 da Itinera

    Disponibile dal 15 marzo circa

    Quick view
  • 0 out of 5

    Memorie di guerra aerea. Le lettere e il diario di guerra in una nuova edizione di un raro volume degli anni Trenta

    20.00

    Francesco Baracca

    A quasi cent’anni dalla prima pubblicazione, vengono qui riproposte, arricchite con materiale d’archivio, le memorie e i ricordi di guerra di quello che è forse il più famoso asso della nostra aviazione durante la Grande Guerra. Il libro ripercorre la storia di Baracca dai primi voli in Francia alle missioni di guerra nei cieli di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Attraverso il suo diario e le lettere alla famiglia veniamo coinvolti in un’avvincente narrazione in prima persona che ci porta a rivivere, fra incredibili duelli aerei, le origini dell’aviazione attraverso le parole di un pioniere dei cieli

    Quick view