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I coloni dell’austerity – Africa neoliberismo e migrazioni di massa
€18.00Quick viewCi sono false notizie, notizie distorte e mezze verità. E le mezze verità iniziano con le scelte lessicali. Quello in atto da anni non è un fenomeno migratorio di massa, ma un esodo biblico. Milioni di africani premono alle porte del continente europeo e solo la reazione dell’opinione pubblica occidentale ha, sino a ora e in modo del tutto temporaneo, mitigato le conseguenze del fenomeno. Ma perché decine di milioni di persone sono in viaggio per lasciare la propria terra? Guerre, persecuzioni, fame? Tutte mezze verità se non si racconta l’origine di quelle guerre, di quelle persecuzioni, di quella fame. Rimozione armata di governanti locali, miseria e dipendenza, a discapito delle centinaia di milioni di euro teoricamente indirizzati a creare, nel continente africano, migliori condizioni di vita, hanno ragioni d’essere e definizioni tecniche. Austerity e neocolonialismo, termini entrati prepotentemente nel nostro lessico quotidiano, ricevono magistralmente, in questo libro, la propria rappresentazione plastica e la propria spiegazione economica.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 178
Stampato nel 2019 da Altaforte
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La riscoperta comunitaria. Oltre il neoliberismo: dalla competizione alla cooperazione e dal PIL al benessere
€14.00Quick viewFabrizio Fratus – Ilaria Bifarini
La società contemporanea, divisa tra individualismo consumista e globalizzazione anonima, sembra aver dimenticato le radici del vivere insieme. “La Riscoperta Comunitaria” propone un’alternativa concreta: un modello capace di riportare al centro famiglia, legami locali, solidarietà e responsabilità condivisa. Non è un’utopia, ma una via possibile che intreccia economia, cultura e spiritualità: dalla proprietà diffusa alle cooperative, dal mutualismo al rispetto dell’ambiente, fino al ruolo delle piccole comunità come cellule vitali della Polis. Questo libro è un manifesto per chi rifiuta la logica del profitto assoluto, l’omologazione globale e la dipendenza dalle grandi concentrazioni di potere, e sceglie invece di costruire – qui e ora – un futuro radicato, equilibrato e più umano.



